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181  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: August 16, 2023, 07:22:47 AM
I contesti sono molteplici. E' ovvio che se ti rivolgi a persone la cui massima aspirazione è fare aperitivi o andare al ristorante il Sabato sera mentre chiaccherano di finanza per darsi un tono ma poi non fanno nulla hai perso già in partenza. Ma io la vedo non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista umano.
Siamo seri: voi quante persone conoscete che si interessano di finanza, investimenti, cultura, apertura mentale verso cose nuove, etc etc? Io veramente poche, ne ho trovate sicuramente di più all'estero perché se uno si trasferisce già vuol dire che ha un qualcosa di diverso ma a livello di amici stretti stretti, per quanto gli possa volere bene e abbia più volte intrapreso certi discorsi, vedo che manca proprio l'interesse nel scavare un po' più in profondità: parli di questo e di quello, il discorso è interessante, fanno qualche domanda, gli giro qualche link, consiglio qualche libro, e poi tutto muore lì. E mi spiace, ripeto, è gente alla quale voglio un sacco di bene, si inizia ad avere figli, insomma un'età importante eppure alla fine dei conti queste cose non interessano.

Si posso capire il tuo punto di vista... di certo non voglio difenderli... ma siccome voglio capire cosa c'è dietro cerco altre interpretazioni.

Se rompi il paradigma vigente ti accorgi che la maggior parte delle persone per svariate circostanze è costretta a fare lavori che non piacciono, a volte anche gli studi... quindi tempo ed energia in cambio di denaro ma poco ritorno a livello di soddisfazione personale o umano.

E' ovvio che quel poco che rimane non viene investito in approfondire tecniche, arti o conoscenza. E' proprio la società che viene modellata per creare individui che a 25 anni sono praticamente già sull'orlo di una crisi di nervi per lo studio di cose che spesso non servono se non fini alla produzione in sé, poi iniziano a lavorare e scoprono che alla fine non cambia di molto, con varie sfaccettature da settore a settore.
In un altro sistema educativo-lavorativo recupereremmo un buon 30-40% di apparenti nullafacenti o disinteressati all'approfondimento di qualsiasi materia.

Invece nel mondo dei "ricchi", quelli più furbi scoprono che aiutare gli altri da il massimo della soddisfazione, tradotto: ridistribuzione della ricchezza che ti ritorna indietro sotto altre forme. Infatti alcune persone che lavorano nello spettacolo (cinema, musica, tv, ...) fanno una brutta fine perché non hanno una consapevolezza solida alle spalle e finiscono per diventare oggetti ad uso e consumo del mercato, in praticano non se ne accorgono ma lavorano in funzione del denaro quando quello dovrebbe essere solo un mezzo per fare altro.

Quote from: Ale88
Basta dare un'occhiata al patrimonio delle generazioni precedenti che in varie circostanze era di rilievo, spesso accentrato su pochi individui o utilizzato male. Parliamo di quelli che hanno ereditato immobili, attività, etc. senza muovere un dito. A titolo d'esempio, in Italia ci sono un sacco di terreni, immobili, casolari che rimangono inutilizzati perché i proprietari non sanno che farci, di certo non è una strategia furba sul lungo medio-termine. Certo da qualche anno le cose stanno cambiando... per forza, la mancata ridistribuzione della ricchezza a qualsiasi livello sociale alla fine è un boomerang un pò per tutti, ad eccezione dei più ricchi che ne sono immuni.
In casi del genere direi che è colpa al 50% dei genitori e 50% dei figli: se hai certi patrimoni dovresti pensare ad un certo tipo di educazione e percorso per i tuoi successori; al tempo stesso tu, figlio, hai veramente 0 aspirazioni nella vita? Non vuoi imparare nulla dai tuoi genitori che sono stati in grado di darti un certo stile di vita? Due domande non te le fai?

Dietro questo c'è l'aspetto fondamentale che costruisce una società: l'educazione. Il sistema educativo più adatto per migliorare quello di cui parliamo non è affatto così scontato da identificare, ad ognuno le sue considerazioni.

"Due domande non te le fai?" Paraculaggine a parte, che regna sempre nel genere umano.... sembra scontato ma le domande uno non se fa affatto se cresce a pane e televisione, spesso le risposte vengono preconfezionate dal sistema e l'individuo finisce addirittura per non porsi più domande. Se il sistema è molto pervasivo non è così estrema come possibilità. Nulla di nuovo sotto al sole ma secondo studi recenti la mente delle nuove generazioni non produce pensieri qualitativamente migliori rispetto al passato, mentre ci sono sempre sempre più casi di deficit dell'attenzione. In pratica, e credo lo possiamo notare, la società sta regredendo a livello mentale. Parlo della massa, rimarrà comunque una fetta di più svegli e capaci che porterà avanti certi discorsi.
182  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: August 15, 2023, 07:38:50 AM
Quote from: Ale88
Capisco quello che dici ma mi sembrano veramente cose da persona molto più che benestante, per permettersi di poter affrontare rischi del genere a metà tra l'investimento e tra il fare del bene comune, secondo me, bisognerebbe avere almeno almeno un milione che non si sa proprio dove mettere.
Purtroppo è proprio questa la mentalità  che ci fotte. La società individualistica e consumistica ha perso il senso della comunità... a volte investire nelle relazioni porta mutui vantaggi a costo ridotto e soddisfazioni a livello personale.

Non dico che bisogna diventare i "benefattori del villaggio", perché è improbabile e costoso, dico di aprire un pò le vedute in questo senso. La famiglia moderna è identificabile come un solo individuo che nei confronti della massa ha un potere piuttosto esiguo. Lo Stato gioca facile su queste dinamiche, isola ogni individuo che tende a voler accumulare (e quindi lavorare) di più per permettersi un tenore di vita soddisfacente.

Una possibile soluzione è prima investire sulla "perdita" (eliminare il superfluo e i debiti), investimenti mirati a livello di finanza o beni per avere leve d'azione, poi investimenti a livello umano mirati che possano portare qualche ritorno (difficili da calcolare in genere ma auspicabili). Non è una strada certa, siamo in tempi di veloci cambiamenti, ma vedrete che tra non molto il ceto medio, individuo centrico, andrà sempre più in sofferenza, e accedere alla classe dei ricchi non è assolutamente detto che sia una via percorribile. Gli utenti su questo forum sono probabilmente già su una lunghezza d'onda diversa dal medioman italiota (e vale per qualsiasi altro paese)...
Quindi praticamente stai dicendo che una persona dovrebbe assumersi i rischi che ci sono dietro i possibili grandi guadagni (perché se apri un business o inizi a investire sai quello che rischi ma non sai i ritorni che avrai) per poi aiutare altre persone che non hanno fatto nulla di tutto ciò? È un discorso difficile da comprendere per me perché, parlando proprio della mia esperienza, io nel 2016 parlai di BTC a vari amici, nessuno ha ritenuto che valesse la pena perdere tempo per studiare in modo più approfondito; qualche anno fa ho iniziato anche a investire nell'azionario classico, anche lì ne ho parlato con alcuni amici, secondo te qualcuno ha fatto qualcosa? Ovviamente no. Quindi se già hai la fortuna di avere qualcuno che ti da il là per certe cose ma decidi che uscire a fare l'aperitivo o vedere il Grande Fratello è più importante, per me va benissimo, ognuno che si gestisca la propria vita come vuole, ma assumermi i rischi per poi fare il Babbo Natale di turno anche no.
I contesti sono molteplici. E' ovvio che se ti rivolgi a persone la cui massima aspirazione è fare aperitivi o andare al ristorante il Sabato sera mentre chiaccherano di finanza per darsi un tono ma poi non fanno nulla hai perso già in partenza. Ma io la vedo non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista umano.

Tendenzialmente non puoi occuparti più di tanto degli altri se prima tu non sei abbastanza a posto. Tuttavia, ci sono molte più persone che possono permettersi (o potevano) da un punto di vista economico di aiutare gli altri senza rischiare chissà che cosa solo che per cultura, carattere, paure, mancanza di competenze, non lo fanno. Sbagliando... perché potrebbero aprirsi possibilità interessanti.

Basta dare un'occhiata al patrimonio delle generazioni precedenti che in varie circostanze era di rilievo, spesso accentrato su pochi individui o utilizzato male. Parliamo di quelli che hanno ereditato immobili, attività, etc. senza muovere un dito. A titolo d'esempio, in Italia ci sono un sacco di terreni, immobili, casolari che rimangono inutilizzati perché i proprietari non sanno che farci, di certo non è una strategia furba sul lungo medio-termine. Certo da qualche anno le cose stanno cambiando... per forza, la mancata ridistribuzione della ricchezza a qualsiasi livello sociale alla fine è un boomerang un pò per tutti, ad eccezione dei più ricchi che ne sono immuni.

Questo che sembra un discorso un pò borderline in realtà è una delle chiavi di lettura del perché anche il ceto medio, che una volta era benestante, si ritrova oggi sempre di più circondato da degrado e indigenze mentre il ceto alto diventerà sempre più ricco, banalmente perché i ricchi cercano di fare network e collaborare molto più di quanto non facciano quelli ai "piani bassi". Il denaro non basta, è solo un mezzo per fare altre cose...

Ora non voglio fare assolutismi, perché è un argomento complesso, basta anche estrapolare qualcosa di sensato dal discorso.
183  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: August 11, 2023, 08:04:32 AM
Si, sono ragionamenti ad ampio respiro, servono ad aggiustare il tiro.
La questione emerge nel momento in cui uno dispone di certe somme e tendenzialmente si tende a spendere molto nell'immobiliare. Inoltre, volendo essere un pò cinici, tutte le spese che ruotano intorno ad una famiglia tendono a indebitare e impoverire l'individuo, poi chiaramente bisogna fare i conti con la realtà pratica e i compromessi... ma come dicevo scopriremmo dinamiche molto interessanti o discutibili intorno alla questione famiglia, casa, etc.
Probabilmente alcuni errori possono essere evitati.
Chiaro, qualsiasi persona in più che hai a carico è una spesa ma non mi sembra neanche una forma troppo naturale di ragionare altrimenti, scusa se suona brutto dirlo, se i tuoi genitori avessero ragionato in quel modo tu non saresti qui a scrivere sul forum  Grin
Io e mia moglie poco più di un anno fa abbiamo adottato un cane, è una scelta finanziariamente logica? Assolutamente no dato che è solo una spesa però siamo contentissimi di potergli aver dato una seconda possibilità e ci riempie di amore, queste non sono cose che puoi valutare in termini economici secondo me.

Se ci fai caso a quasi tutti rode un pò il fatto di aver venduto a meno rispetto che ai bei tempi passati o che a parità di costo della vita con la vendita dell'immobile ci si possano fare meno cose.
Meglio che niente, ad avercela una casa pronta da abitare o vendere, quello che dico è che tendenzialmente la casa è un bene abbastanza "pesante" da gestire, la probabilità che si porti appresso spese e perdite superiori a quelle attese è molto alto!
Quote from: Ale88
Sarà che vivendo negli USA probabilmente vedo in un giorno più homeless di quanti ne abbia mai visti in tutta la mia vita, quindi il concetto il avere un tetto sopra la testa inizia ad assumere una connotazione diversa e magari ci si rende conto di certe cose che in Italia (ed Europa) si danno per scontate, però continuo a non capire perché continui a mettere di mezzo di vendite delle case: c'è gente che sta bene dove sta e non gli importa che i prezzi vadano su o giù perché tanto da li non si muove. È come se tu avessi un pezzo da collezione che ieri valeva 10, oggi vale 15 e domani varrà 12 ma tanto tu non lo vuoi vendere quindi che ti importa?

Ma vedi, è tutto un pò relativo. L'Italia è un paese con una demografia di età un pò alta, è logico che una buona parte ha questa mentalità del comprare la casa della vita, riempiendola di cose, con tutti i costi annessi e connessi. I più giovani per altro spesso si separano e iniza la danza delle magagne finanziarie.

Come già osserviamo da qualche anno, lo stato proverà a succhiare proprio da tutte quelle cose che risultano difficili da disimpegnare. Ricordiamoci che anche se si può vendere qualcosa che si è comprato, aggiustare gli errori sull'immobiliare costa tempo ed energie. Conosco persone che ci perdono i mesi appresso a queste magagne.

Per farla breve... bisogna essere poco fessi e fare scelte pratiche... compro casa perché può aprirmi delle possibilità, per avere dei vantaggi... non solo per fini consumistici (alla fine, stringi stringi, la gente tende a fare quello). Ovviamente ogni situazione è a sé, ma se vai a vedere, neanche troppo! Ad esempio dietro esigenze di mettere su famiglia ci sono smanie di consumo e grandezza che poi si pagano, in genere abbiamo bisogno di meno cose e servizi di quello che crediamo.

Probabilmente meglio donare al tuo circolo più ristretto.
Ad esempio se ti interessa un settore, oltre che frequentarlo, magari decidi di dare una mano economicamente a qualcuno che ritieni affidabile per un progetto, tanto delle spese le avresti comunque sostenute per passione. Ad esempio piccoli progetti nel settore agricolo o turistico. I contesti sono numerosi ma alla fine è un modo intelligente per non starsene lì con le braccine corte a sorvegliare i propri soldi, si ridistribuisce la ricchezza ed in genere è un modo per entrare a stretto contatto con persone e costruirci qualcosa di mutuo vantaggio.

Esempio che mi è capitato di frequente... se uno ha disponibilità economiche potrebbe pensare di sistemare in un certo modo un immobile in zona frequentata da viaggiatori o turisti. Io ad esempio ho visto delle realtà che con successo sono riuscite a creare piccoli giri di turismo responsabile (quindi non quello di massa che alla fine sono meri consumatori) mentre al contempo si organizzavano piccoli eventi culturali o tematici sul posto o esterni al posto, cosa che porta a conoscere gente interessante o di valore, che a sua volta può creare relazioni interessanti. Alla fine a volte i clienti o visitatori finiscono per diventare i tuoi amici e magari ci si scambia favori Wink (anche qui poi dipende da come si impostano le cose).

Queste strategie sono interessanti da applicare ovunque, ma all'estero ancor di più... possono fare la differenza perché spesso quello che proprio manca sono gli agganci, diversificare il giro, qualcuno di cui fidarsi, etc.
Quote from: Ale88
Capisco quello che dici ma mi sembrano veramente cose da persona molto più che benestante, per permettersi di poter affrontare rischi del genere a metà tra l'investimento e tra il fare del bene comune, secondo me, bisognerebbe avere almeno almeno un milione che non si sa proprio dove mettere.
Purtroppo è proprio questa la mentalità  che ci fotte. La società individualistica e consumistica ha perso il senso della comunità... a volte investire nelle relazioni porta mutui vantaggi a costo ridotto e soddisfazioni a livello personale.

Non dico che bisogna diventare i "benefattori del villaggio", perché è improbabile e costoso, dico di aprire un pò le vedute in questo senso. La famiglia moderna è identificabile come un solo individuo che nei confronti della massa ha un potere piuttosto esiguo. Lo Stato gioca facile su queste dinamiche, isola ogni individuo che tende a voler accumulare (e quindi lavorare) di più per permettersi un tenore di vita soddisfacente.

Una possibile soluzione è prima investire sulla "perdita" (eliminare il superfluo e i debiti), investimenti mirati a livello di finanza o beni per avere leve d'azione, poi investimenti a livello umano mirati che possano portare qualche ritorno (difficili da calcolare in genere ma auspicabili). Non è una strada certa, siamo in tempi di veloci cambiamenti, ma vedrete che tra non molto il ceto medio, individuo centrico, andrà sempre più in sofferenza, e accedere alla classe dei ricchi non è assolutamente detto che sia una via percorribile. Gli utenti su questo forum sono probabilmente già su una lunghezza d'onda diversa dal medioman italiota (e vale per qualsiasi altro paese)...
184  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: July 31, 2023, 07:46:45 AM
E' un tema importante, io stesso ci sto girando intorno da un pò. Al momento sono in affitto, quindi liquido al 100%, e tra famiglia e quelli che conosco bene o male tutti premono per l'acquisto di una casa, che implica indebitarsi con una banca o far evaporare un sacco di liquidità tutta in un colpo.
Dipende sempre dai tassi di interesse alla fine: non ho idea di quanto siano in Italia ma dove sto io sono a circa il 7,5%, una follia. Se uno dovesse pagare un 2% allora ci può stare perché alla fine se investendo i soldi che avresti utilizzato per pagare tutto in una volta (ipotizzando che uno possa permetterselo) ci tiri fuori un 8/10% all'anno allora mi sembra un falso problema.

L'errore che molti commettono è credere che l'acquisto del classico immobile sia un investimento. In realtà, tendenzialmente, è un acquisto in perdita perché tra manutenzione, spese straordinarie, varie ed eventuali di fatto il ritorno non lo vedi mai se non quando vendi, ma di questi tempi non è assolutamente detto che uno vada in attivo.
Però vedo anche l'errore al contrario, come nel tuo caso: chi dice che la casa debba necessariamente essere un investimento? Se e quando comprerò casa (sono in affitto al momento) sarà perché per me è una necessità (dato che mi stabilirò fisso in un certo posto) e uno sfizio (dato che potrò personalizzarla come preferisco). A parte una differenza di costi e di reale utilità non vedo troppo diverso l'acquisto di una casa da quello di una supercar o di una vacanza di lusso: possiamo farne a meno? Sì. Averle migliorerebbe la qualità della nostra vita? Probabilmente. Sono cose che si fanno per avere un ritorno economico? Direi di no.

Si, sono ragionamenti ad ampio respiro, servono ad aggiustare il tiro.
La questione emerge nel momento in cui uno dispone di certe somme e tendenzialmente si tende a spendere molto nell'immobiliare. Inoltre, volendo essere un pò cinici, tutte le spese che ruotano intorno ad una famiglia tendono a indebitare e impoverire l'individuo, poi chiaramente bisogna fare i conti con la realtà pratica e i compromessi... ma come dicevo scopriremmo dinamiche molto interessanti o discutibili intorno alla questione famiglia, casa, etc.
Probabilmente alcuni errori possono essere evitati.

Infatti chi aveva acquistato anni fa una villa oggi si ritrova segato dal mercato dei bilocali e monolocali che vanno molto di più, specie nelle città, costretto quindi a vendere al ribasso, mentre l'inflazione preme al rialzo il costo della vita!
Quote
Se ha comprato per rivendere, ok, ma se ha comprato per rimanere lì il fatto che la sua casa valga di meno conta relativamente dato che non c'è una necessità di vendere.

Se ci fai caso a quasi tutti rode un pò il fatto di aver venduto a meno rispetto che ai bei tempi passati o che a parità di costo della vita con la vendita dell'immobile ci si possano fare meno cose.
Meglio che niente, ad avercela una casa pronta da abitare o vendere, quello che dico è che tendenzialmente la casa è un bene abbastanza "pesante" da gestire, la probabilità che si porti appresso spese e perdite superiori a quelle attese è molto alto!

Si infatti, diciamo che il nomadismo fa molto figo e cool, ho conosciuto persone che ci sono passate, solo che poi bisogna vedere da dove partivano. Alcuni scopri che hanno il "materasso" della famiglia  o comunque non stanno a zero, altri magari hanno la pellaccia e quindi se la sanno cavare molto meglio, finché c'è la salute.
In generale il nomadismo non è sostenibile perché scopri che hai bisogno di costruire o consolidare qualcosa da qualche parte, credo valga per la maggior parte delle persone, senza contare che fisicamente è più faticoso.
Quote
Ma si tratta anche del resto della famiglia: se hai figli di pochi anni cosa fai? Ogni 6 mesi li iscrivi in una scuola diversa? Magari perfino in un paese diverso? Inizi la prima elementare in Thailandia, completi l'anno a Singapore e poi via con la seconda in Messico e fine anno in Canada? Non so voi ma mi stressa la sola idea di fare una cosa del genere. Se si è single e non bisogna rendere conto a nessuno allora il discorso cambia totalmente, ovviamente, ma vuol dire che c'è la possibilità di passare il resto della propria vita da soli perché hai voglia comunque a coltivare qualche amicizia cambiando paese ogni tot mesi.
Per tornare all'esempio che facevo di quei fotografi la motivazione principale che li ha portati ad abbandonare quello stile di vita, stanchezza a parte, era anche il desiderio di avere un posto che potessero veramente chiamare casa e poter avere una famiglia. Parlo di gente che è oltre il 40 anni, quindi non ragazzini, probabilmente hanno capito che stavano per arrivare veramente al limite per certe cose. Poi nessuno vieta di avere figli a 50 anni però...

Si in sostanza le cose vanno un pò così.

Non sottovalutare la questione dell'aiutare gli altri. Qui si tratta di cambiare... punto di vista.
E' assai probabile che per essere felice tu abbia bisogno di meno quello che credi, quella parte restante la puoi investire in qualche modo verso, diciamo, cause esterne. Quando ridistribuisci la ricchezza verso gli altri, fatto con buon senso ovviamente, in genere quella ricchezza ti ritorna moltiplicata di X volte.
Ma non è che ti torna indietro necessariamente il denaro (l'ottimale sarebbe anche quello)... ti tornano indietro favori, momenti di condivisione, consigli, conoscenza, contatti, la fiducia e stima delle persone, etc. tutte quelle cose che sono difficili da comprare!
Quote
Potresti fare qualche esempio pratico? Non sto capendo se tu intenda tipo donare ad associazioni benefiche o piuttosto pagare le rate dell'auto al tuo migliore amico. Stai parlando di donare in generale o di aiutare il tuo circolo più stretto?
Probabilmente meglio donare al tuo circolo più ristretto.
Ad esempio se ti interessa un settore, oltre che frequentarlo, magari decidi di dare una mano economicamente a qualcuno che ritieni affidabile per un progetto, tanto delle spese le avresti comunque sostenute per passione. Ad esempio piccoli progetti nel settore agricolo o turistico. I contesti sono numerosi ma alla fine è un modo intelligente per non starsene lì con le braccine corte a sorvegliare i propri soldi, si ridistribuisce la ricchezza ed in genere è un modo per entrare a stretto contatto con persone e costruirci qualcosa di mutuo vantaggio.

Esempio che mi è capitato di frequente... se uno ha disponibilità economiche potrebbe pensare di sistemare in un certo modo un immobile in zona frequentata da viaggiatori o turisti. Io ad esempio ho visto delle realtà che con successo sono riuscite a creare piccoli giri di turismo responsabile (quindi non quello di massa che alla fine sono meri consumatori) mentre al contempo si organizzavano piccoli eventi culturali o tematici sul posto o esterni al posto, cosa che porta a conoscere gente interessante o di valore, che a sua volta può creare relazioni interessanti. Alla fine a volte i clienti o visitatori finiscono per diventare i tuoi amici e magari ci si scambia favori Wink (anche qui poi dipende da come si impostano le cose).

Queste strategie sono interessanti da applicare ovunque, ma all'estero ancor di più... possono fare la differenza perché spesso quello che proprio manca sono gli agganci, diversificare il giro, qualcuno di cui fidarsi, etc.
185  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: July 30, 2023, 01:36:47 PM
Si chiaramente sulla questione casa bisogna vedere caso per caso, le mie considerazioni di certo non rappresentano la norma.

D'altra parte non è un mistero che la casa rappresenta una delle voci di costo più importanti (spesso anche se si sta in affitto) e probabilmente è anche quel bene su cui banche e stato cercano di vessare di più il cittadino. Ecco perché bisogna valutare bene il proprio caso.

Sul tema casa non è raro trovare persone che hanno fatto scelte discutibili e, anche se sembrerà eccessivo, in realtà l'idea di farsi una famiglia non è detto che sia la discriminante principale per l'acquisto.
La ragione è che in realtà osserviamo una grande quantità di coppie che dopo un pò litigano e si separano. Certo, è anche vero che in una coppia le decisioni si prendono in due e molto probabilmente si propenderà all'acquisto, per questioni di sicurezza, pratiche, etc. anche se magari nel momento sbagliato.

Tuttavia, considerato che qui si parlava anche di estero, credo che la discriminante ideale sia quando si è convinti di voler continuare a risiedere in un luogo a prescindere dagli eventi. Anche se uno/a si lascia con tizia/caio, si cambia lavoro etc., la casa uno se la ritrova e in teoria l'idea di fare le valigie non dovrebbe presentarsi.
186  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: July 30, 2023, 07:17:10 AM
Con certe somme una strategia intelligente sarebbe quella di darsi un pò al "nomadismo", diciamo a livello soft, girare un pò di posti, muoversi leggeri e fare svariate esperienze.
Poi quando uno si è chiarito dove e come vorrebbe vivere i soldi possono veramente dare una mano a inserirsi meglio nel contesto ambientale-culturale.
Anche se è un pò che non viaggio mi sono fatto parecchi giri all'estero e un'altra opzione appresa è che avendo certe somme non è neanche detto che uno debba rimanere fisso all'estero ma potrebbe spostarsi a livello stagionale tra Italia e paese X.

Il mio sogno e i miei progetti futuri sono proprio questi.
Nomadismo con nessuna casa di proprietà, solo affitti su base semestrale/annuale. E si badi bene: non di mega-ville, case decorose, ma senza alcun lusso particolare in modo da avere il massimo del tempo libero per dedicarmi alle mie passioni.

La casa di proprietà è solamente una palla al piede che ti rende schiavo e io se veramente devo sognare....sogno la libertà totale.
E' un tema importante, io stesso ci sto girando intorno da un pò. Al momento sono in affitto, quindi liquido al 100%, e tra famiglia e quelli che conosco bene o male tutti premono per l'acquisto di una casa, che implica indebitarsi con una banca o far evaporare un sacco di liquidità tutta in un colpo.

L'errore che molti commettono è credere che l'acquisto del classico immobile sia un investimento. In realtà, tendenzialmente, è un acquisto in perdita perché tra manutenzione, spese straordinarie, varie ed eventuali di fatto il ritorno non lo vedi mai se non quando vendi, ma di questi tempi non è assolutamente detto che uno vada in attivo.
Infatti chi aveva acquistato anni fa una villa oggi si ritrova segato dal mercato dei bilocali e monolocali che vanno molto di più, specie nelle città, costretto quindi a vendere al ribasso, mentre l'inflazione preme al rialzo il costo della vita!
Discorso diverso se uno ha in mente un progetto particolare dove l'immobile diventa asset logistico per fare attività o altro.

Importante anche prendere una casa esattamente adatta alle proprie esigenze: inutile stare appresso a spese e gestioni solo di facciata, tante persone tendono a complicarsi la vita sovraccaricando l'immobile di cose che alla fine non migliorano sostanzialmente la vita.

Pensare di svoltare andando a vivere all'estero soltanto considerando la questione fiscale non è mai realistico, anche in possesso di certe somme.
Beh, aspetta, parliamone: se tu avessi 4 mln di controvalore di bitcoin e decidessi venderli saresti felice di lasciare oltre 1 mln allo stato? Hai presente quante cose puoi fare con 1 mln?
Certo, con 4 milioni teoricamente uno si può permettere svariati errori, e si fa in tempo a riallocarsi altrove.

Con somme meno proibitive il contesto ambientale e culturale (quindi possibili relazioni che si possono creare) risulta determinante. Passato l'effetto "wow" iniziale alla fine i soldi diventano più un mezzo per godere meglio del contesto e delle relazioni in cui uno va ad approdare.
In altre parole, ci si può permettere un abitazione più che dignitosa, di non pensare troppo alle spese e più opportunità di fare esperienze e conoscere persone. Perfino diventare una sorta di supporto per quelli meno avvantaggiati, cosa che nel medio-lungo termine aiuta a creare legami e amicizie più solide.
Ma se si sbaglia paese-regione target e contesto culturale i soldi da soli non sono sufficienti imho.
Perdonami ma se una persona che possiede qualche mln di euro (o dollari) sbaglia il paese allora è veramente un cretino perché vuol dire non aver fatto nessun tipo di ricerca e preparazione. Oserei dire che si meriti di perdere quei soldi a quel punto.

Mi sembra invece esagerato il discorso che fai di "diventare una sorta di supporto per quelli meno avvantaggiati" perché per quanto qualche mln di euro sia un cifra sicuramente importante non è poi così grande: se uno vuole campare di rendita senza lavorare vorrebbe dire avere la maggior parte di quei fondi investiti, e poi sicuramente un fondo di emergenza. Se già bisogna mantenere 3-4 persone, una casa, una macchina, e tutto il resto delle spese quotidiane e, perché no, vacanze e altri piaceri personali, siamo sicuri che avanzino così tanti soldi da aiutare anche gli altri? Per me no.

Con certe somme una strategia intelligente sarebbe quella di darsi un pò al "nomadismo", diciamo a livello soft, girare un pò di posti, muoversi leggeri e fare svariate esperienze.
Poi quando uno si è chiarito dove e come vorrebbe vivere i soldi possono veramente dare una mano a inserirsi meglio nel contesto ambientale-culturale.
Anche se è un pò che non viaggio mi sono fatto parecchi giri all'estero e un'altra opzione appresa è che avendo certe somme non è neanche detto che uno debba rimanere fisso all'estero ma potrebbe spostarsi a livello stagionale tra Italia e paese X.
Sono assolutamente d'accordo col tuo ultimo punto, per me è l'opzione migliore. Fare una vita da nomade al 100% può essere bello e interessante all'inizio ma dopo un po' diventa pesante non avere un punto fisso. A me piace la fotografia e seguo alcuni fotografi che per svariati anni hanno tenuto quello stile di vita, alla fine vi hanno rinunciato perché col passare del tempo era diventato troppo impegnativo, alla fine significa vivere con la valigia in mano tutto il tempo.
Beh a volte chi dispone di ingenti somme (eredità di immobili ad es.) magari non è detto abbia fatto tante esperienze di vita o sappia intuire le mosse più adatte per insediarsi all'estero. Il succo della mia affermazione era più riferito a questo.

Si infatti, diciamo che il nomadismo fa molto figo e cool, ho conosciuto persone che ci sono passate, solo che poi bisogna vedere da dove partivano. Alcuni scopri che hanno il "materasso" della famiglia  o comunque non stanno a zero, altri magari hanno la pellaccia e quindi se la sanno cavare molto meglio, finché c'è la salute.
In generale il nomadismo non è sostenibile perché scopri che hai bisogno di costruire o consolidare qualcosa da qualche parte, credo valga per la maggior parte delle persone, senza contare che fisicamente è più faticoso.

Non sottovalutare la questione dell'aiutare gli altri. Qui si tratta di cambiare... punto di vista.
E' assai probabile che per essere felice tu abbia bisogno di meno quello che credi, quella parte restante la puoi investire in qualche modo verso, diciamo, cause esterne. Quando ridistribuisci la ricchezza verso gli altri, fatto con buon senso ovviamente, in genere quella ricchezza ti ritorna moltiplicata di X volte.
Ma non è che ti torna indietro necessariamente il denaro (l'ottimale sarebbe anche quello)... ti tornano indietro favori, momenti di condivisione, consigli, conoscenza, contatti, la fiducia e stima delle persone, etc. tutte quelle cose che sono difficili da comprare!
Che poi è quello che molti benestanti o alto borghesi proprio non riescono a capire, e li vedi abbrutiti quando cominciano ad arrivare verso i 50-60 perché accumulano e accumulano ma non sanno nemmeno loro perché e per chi.
187  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: July 28, 2023, 01:12:38 PM
Ci aggiungo anche il poter continuare a coltivare le proprie passioni, che può essere complicato. Io ad esempio ho anche molto interesse per il motorismo storico, sarebbe estremamente difficile per me ipotizzare di trasferirsi all'estero, dovrei impormi di lasciar perdere quella passione e probabilmente vendere i (pochi) mezzi che possiedo, perchè difficilmente avrei modo di godermeli. E così immagino accada anche per altri tipi di hobby e passioni.
In effetti è anche un pò questo... i soldi dovrebbero poter facilitare un certo stile di vita. C'è da capire che priorità uno ha e come i soldi possono supportare questo processo.

Pensare di svoltare andando a vivere all'estero soltanto considerando la questione fiscale non è mai realistico, anche in possesso di certe somme.
Beh, aspetta, parliamone: se tu avessi 4 mln di controvalore di bitcoin e decidessi venderli saresti felice di lasciare oltre 1 mln allo stato? Hai presente quante cose puoi fare con 1 mln?
Certo, con 4 milioni teoricamente uno si può permettere svariati errori, e si fa in tempo a riallocarsi altrove.

Con somme meno proibitive il contesto ambientale e culturale (quindi possibili relazioni che si possono creare) risulta determinante. Passato l'effetto "wow" iniziale alla fine i soldi diventano più un mezzo per godere meglio del contesto e delle relazioni in cui uno va ad approdare.
In altre parole, ci si può permettere un abitazione più che dignitosa, di non pensare troppo alle spese e più opportunità di fare esperienze e conoscere persone. Perfino diventare una sorta di supporto per quelli meno avvantaggiati, cosa che nel medio-lungo termine aiuta a creare legami e amicizie più solide.
Ma se si sbaglia paese-regione target e contesto culturale i soldi da soli non sono sufficienti imho.

Con certe somme una strategia intelligente sarebbe quella di darsi un pò al "nomadismo", diciamo a livello soft, girare un pò di posti, muoversi leggeri e fare svariate esperienze.
Poi quando uno si è chiarito dove e come vorrebbe vivere i soldi possono veramente dare una mano a inserirsi meglio nel contesto ambientale-culturale.
Anche se è un pò che non viaggio mi sono fatto parecchi giri all'estero e un'altra opzione appresa è che avendo certe somme non è neanche detto che uno debba rimanere fisso all'estero ma potrebbe spostarsi a livello stagionale tra Italia e paese X.
188  Local / Italiano (Italian) / Re: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? on: July 24, 2023, 08:09:46 AM
Pensare di svoltare andando a vivere all'estero soltanto considerando la questione fiscale non è mai realistico, anche in possesso di certe somme.

Semmai la questione fiscale è l'incipit, la spinta iniziale che può agevolare delle cose, ma il denaro è fondamentalmente solo un mezzo per.... il resto è vita.

Essenzialmente vanno considerate lingua, clima, lifestyle, cultura, possibilità di integrarsi nel tessuto sociale, possibilità di progetti...

E non è mai una cosa di cui si può parlare più di tanto in termini generali, ogni individuo reagisce e ha propensioni diverse rispetto a certi contesti.

Come qualcuno suggeriva prima, non si può pensare di andarsene a vivere in un'isola se prima si viveva in una città come Torino o Firenze, nemmeno in Spagna o Portogallo che sono simili all'Italia. Bisogna testare e valutare l'impatto del contesto. E tutto questo dipende tantissimo da che stile di vita si vorrebbe impostare, interessi e con che cultura ci si aspetta di avere a che fare.

Anche perché qui non si parla di andare a studiare un periodo fuori o costretti dalla carenza di lavoro.

Probabilmente chi vuole starsene fuori dalle città e certe dinamiche l'idea di andare in campagna o in un isola può avere senso entro certi limiti. E' più probabile che un progetto di trasferimento sia preceduto da qualche viaggio esplorativo e comprensione della cultura dove si va ad approdare.

Tra l'altro vivere in un paese-regione non è mai come esserci stati in vacanza, insomma valutare bene   Grin

189  Local / Italiano (Italian) / Re: Nuovo Governatore Bankit e Cryptovalute - Non è un buon inizio... on: July 03, 2023, 06:41:37 AM
Inoltre stanno arginando il sistema crypto introducendo tassazioni e regolamentazioni varie che, anche qui se uno va a vedere, è un modo per scoraggiare l'adozione o l'ingresso/uscita nel/dal mercato.
È un modo per scoraggiare l'eventuale compratore della domenica, non chi crede davvero in BTC. Più e più volte bitcoin ha perso oltre il 70-80% del suo valore, un sacco di persone non hanno mai venduto a prescindere dai cali di prezzo, del FUD, dei governi, di quello che vuoi, pensi veramente che questa gente si possa spaventare ora, quando bitcoin è sulla bocca di tutti? Possono cercare di contenerlo ma oramai è tardi per loro, non hanno mai capito che tanta gente dietro bitcoin è visionaria, è sognatrice, non è il classico banchiere piuttosto che operatore di borsa che si limita a leggere i numeri, qui stiamo parlando di gente con ben più di un pizzico di follia nel loro mondo.
E ti darei ragione se non fosse che poi alla fine con questi bitcoin sarebbe pure da farci qualcosa. Al momento non vedo chissà quali utilizzi a parte il collezionarli in attesa di rese molto importanti (un paio di bull run epocali ci sono stati ma non facili da gestire).

Seguo il mercato da alcuni anni ormai e onestamente questa cosa fideistica dell'accumulare crypto la vedo insensata, deve tradursi in una reale possibilità di fare utili. Il sistema bancario e i governi le stanno di fatto contenendo e tassando, oltre ad esserci ancora un pò di fumo sulla questione fiscale e cashout a mio avviso.

Il compratore della domenica certamente è partito con l'idea sbagliata, ma il 95% degli investitori non sono milionari e visto il prezzo d'ingresso attuale effettivamente il mercato crypto ha i suoi rischi e valutazioni da tener conto, al momento non rappresenta un'alternativa solida al sistema, ci si può speculare ma sempre occhio ai rischi dietro l'angolo.
Perdonami ma se seguissi davvero il mercato da un po' di anni allora ti saresti accorto sicuramente di come e quando tu possa utilizzare bitcoin, siamo ben oltre il collezionare crypto, ma proprio oltre.

Dici che al momento non rappresenta un'alternativa al sistema, hai presente che fino a pochi anni fa c'era il rischio di ban, governi contro, etc etc, ora invece sta venendo adottato sempre di più. Poi come sempre dipende dalle tempistiche della gente, non dimentichiamo che BTC alla fine ha poco più di 10 anni, oggigiorno c'è ancora gente senza carta di credito o conto in banca, eh.
Ho fatto un giro veloce sui thread pinnati ed effettivamente alcuni servizi non li conoscevo, farò un giro più approfondito a tempo debito.

Ma già nel 2021 testai in modo pulito e con successo una prepagata gestendo tutto off-the-system, tanto per dire, non andai oltre perché sapevo che stavano arrivando nuove regole fiscali etc.

In ogni caso si tratta spesso di servizi che riconvertono le crypto in FIAT (basta una visa prepagata per fare qualsiasi cosa tra quelle che ho visto per ora nei thread). Ripeto, approfondirò, ma va considerato anche che tutte le cose anonime, senza KYC... sono potenzialmente rischiose perché quando il sistema proverà a monitorare con più serietà la questione poi tocca vedere in che situazione uno si ritrova.

Io sono pro-BTC, la vera potenza del BTC sarebbe l'assenza degli intermediari, l'interpolabilità e i potenziali grandi margini che si possono fare. Diciamo che non siamo esattamente allo stato dell'arte, risulta un asset ancora piuttosto speculativo sebbene il prezzo sembra stia trovando una stabilità maggiore (ma questo non si può dire ancora).
190  Local / Italiano (Italian) / Re: Nuovo Governatore Bankit e Cryptovalute - Non è un buon inizio... on: July 01, 2023, 06:59:48 AM
Inoltre stanno arginando il sistema crypto introducendo tassazioni e regolamentazioni varie che, anche qui se uno va a vedere, è un modo per scoraggiare l'adozione o l'ingresso/uscita nel/dal mercato.
È un modo per scoraggiare l'eventuale compratore della domenica, non chi crede davvero in BTC. Più e più volte bitcoin ha perso oltre il 70-80% del suo valore, un sacco di persone non hanno mai venduto a prescindere dai cali di prezzo, del FUD, dei governi, di quello che vuoi, pensi veramente che questa gente si possa spaventare ora, quando bitcoin è sulla bocca di tutti? Possono cercare di contenerlo ma oramai è tardi per loro, non hanno mai capito che tanta gente dietro bitcoin è visionaria, è sognatrice, non è il classico banchiere piuttosto che operatore di borsa che si limita a leggere i numeri, qui stiamo parlando di gente con ben più di un pizzico di follia nel loro mondo.
E ti darei ragione se non fosse che poi alla fine con questi bitcoin sarebbe pure da farci qualcosa. Al momento non vedo chissà quali utilizzi a parte il collezionarli in attesa di rese molto importanti (un paio di bull run epocali ci sono stati ma non facili da gestire).

Seguo il mercato da alcuni anni ormai e onestamente questa cosa fideistica dell'accumulare crypto la vedo insensata, deve tradursi in una reale possibilità di fare utili. Il sistema bancario e i governi le stanno di fatto contenendo e tassando, oltre ad esserci ancora un pò di fumo sulla questione fiscale e cashout a mio avviso.

Il compratore della domenica certamente è partito con l'idea sbagliata, ma il 95% degli investitori non sono milionari e visto il prezzo d'ingresso attuale effettivamente il mercato crypto ha i suoi rischi e valutazioni da tener conto, al momento non rappresenta un'alternativa solida al sistema, ci si può speculare ma sempre occhio ai rischi dietro l'angolo.
191  Local / Italiano (Italian) / Re: Nuovo Governatore Bankit e Cryptovalute - Non è un buon inizio... on: June 30, 2023, 07:15:32 AM
Buongiorno,

Qui l'articolo su repubblica: https://www.repubblica.it/economia/2023/06/27/news/ritratto_panetta_il_banchiere_che_parla_chiaro_contro_i_falchi_e_criptomonete-405948238/?ref=RHLF-BG-I405950825-P6-S1-T1

Oltre al fatto che lo stesso giornale non si è fatta scappare l'occasione di definire le cryptovalute una "sola" in un articolo che dovrebbe parlare di altro (chi è Panetta? Il ttitolo dell'aticolo, che lascia intendere al currculum del medesimo), da quanto si legge si capisce subito che ci apsetta probabilmente una impostazione ancora più limitativa e restrittiva per quanto concerne i poteri di controllo esercitati da Bankit sulle cryptovalute.

Daltronde li capisco pure : Be your own Bank significa per il sistema bancario perdere quel potere che condiziona la vita di tutti noi.
Dalle scelte di politica economica a sostegno della guerra, all'usura legalizzata (compri una macchina ma ti fanno lo sconto solo se la prendi a debito), a tutte le altre nefandezze che non potrebbero mai esistere se  Bitcoin fosse utilizzato quale valuta di scambio primario: bitcoin fa paura al sistema, e la guerra è appena cominciata.
Esattamente, ma è già iniziata da un pò.

Il sistema bancario non sta attaccando frontalmente le crypto in quanto notiamo comunque la persistenza di tutta una serie di servizi ed infrastrutture a corredo delle stesse ma alla fine, se uno va a vedere, le fluttuazione del prezzo del bitcoin dipendono dall'andamento della liquidità delle banche centrali, quindi fare le proprie valutazioni.

Inoltre stanno arginando il sistema crypto introducendo tassazioni e regolamentazioni varie che, anche qui se uno va a vedere, è un modo per scoraggiare l'adozione o l'ingresso/uscita nel/dal mercato.

Occorre rimanere pragmatici e vedere le cose per come sono: purtroppo in UE la tendenza è quella di una politica volta a deprimere il potere d'acquisto del singolo cittadino, e ha l'aria di essere sempre di più un percorso ad ostacoli... chiaramente con le dovute differenze da paese a paese.
192  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: June 20, 2023, 08:10:09 AM
inutile cercare di essere in regola con lo stato italiano, piuttosto cercare metodi per spendere direttamente.
Della decentralizzazione se ne parla da anni... ma all'atto pratico è fattibile questa cosa? Carte prepagate a parte, qualche esempio si trova?

Inoltre, per chi vorrà rispondere, mi sono venute un paio di domande connesse a questa affermazione...

Ma come funziona la dinamica dei condoni?
Mettiamo che uno si svegliasse nel 2026 e decidesse di iniziare a dichiarare, che scenario si verificherebbe?




ma se non devi uscire in fiat che te ne frega scusa
se hai 1000 bitcoin e vuoi comprarti la villona e la macchinona si potresti avere dei problemi chiaro
ma se sei una di queste persone, lo stato fa bene a bastonarti

se decidi invece di vivere dei tuoi bitcoin, come una persona normale, godendo del tempo che ti si libera non ti serve niente di questo
puoi spendere i tuoi bitcoin per vivere e non serve che dichiari nulla
Premesso che prima di quest'anno se uno dichiarava c'era una certa probabilità di incasinarsi comunque in temporanee regolamentazioni che sono state infatti riviste, e possiamo pure dircelo: è chiaro che lo stato sta tentando di limitare il fenomeno della decentralizzazione arginando l'entrata/uscita verso il mercato delle crypto, quindi, a mio avviso, di questi tempi vista la pressione fiscale che arriva da ogni dove fare le morali ha poco senso.

Non mi è chiaro il come mi si libererebbe del tempo se "vivo dei miei bitcoin", cioè come li utilizzeresti per convertirli in qualcosa che apporta qualche utile?
193  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: June 19, 2023, 07:56:30 AM
inutile cercare di essere in regola con lo stato italiano, piuttosto cercare metodi per spendere direttamente.
Della decentralizzazione se ne parla da anni... ma all'atto pratico è fattibile questa cosa? Carte prepagate a parte, qualche esempio si trova?

Inoltre, per chi vorrà rispondere, mi sono venute un paio di domande connesse a questa affermazione...

Ma come funziona la dinamica dei condoni?
Mettiamo che uno si svegliasse nel 2026 e decidesse di iniziare a dichiarare, che scenario si verificherebbe?

194  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: June 16, 2023, 08:36:00 AM
Se uno decidesse di non dichiarare niente e si vuol stare davvero tranquilli, per me l’unica è fare cash out in un Paese veramente cryptofriendly (ovviamente da residente).
Ma anche se non si fa cash out aggiungo. A meno di non fare solo spese modeste, se anche domani acquisti direttamente in crypto una casa o una macchina, sempre in un Paese “amico” devi risiedere, se non vuoi correre rischi che qualcuno un giorno venga a bussare alla tua porta pretendendo risposte.
Concordo. È un discorso che era già stato affrontato in passato sul forum, non ha senso fare cash out di cifre importanti cercando scappatoie chiaramente illegali quando basta semplicemente fare un anno e mezzo o poco più all'estero per fare tutto in forma perfettamente legale. E per "anno all'estero" vuol dire praticamente la metà dell'anno dato che non preclude certo la possibilità di viaggiare. Un anno e mezzo per essere a posto e tranquilli per il resto della vita contro fare un qualcosa di illegale per non lasciare l'Italia. A me la scelta pare chiarissima.
Non mi è chiaro questo ragionamento, suona molto discorso da bar.

Ammesso che sia fattibile a livello pratico, potresti dettagliare questo fantomatico scenario di "starsene 1 anno e mezzo all'estero"?
Non ho capito quale sarebbe il discorso da bar e perché questo scenario sarebbe "fantomatico". Semplicemente se puoi permetterti di lasciare l'Italia per ben oltre un anno puoi fare un cash out in regola in un paese crypto friendly o con tassazione sulle plusvalenze bassa o addirittura inesistente. Non comprendo il tono del tuo messaggio, come se trasferirsi all'estero fosse qualcosa di illegale o impossibile.

Avrò usato un tono un pò provocatorio ma capisci che stare all'estero per 1 anno suona un pò superficiale.
Voglio dire, a parte i costi e supponiamo siano gestibili... ci sono varie questioni d'affrontare quando ci si sposta:
c'è la questione visti (oppure in UE abbiamo paesi particolarmente crypto-friendly?), per fare cashout credo serva aprire un conto nel paese dove si va e questo dipende dal modo in cui si entra nel paese.
Insomma, magari sto esagerando ma concretamente credo sia un'opzione per chi ha già abbastanza cash da potersi permettere tutta la trafila e dipende decisamente da dove si va e per quanto tempo.
Diversamente, sono molto curioso, ho viaggiato varie volte e di certo si tratterebbe di una soluzione stimolante Wink
Beh mi pare sottinteso che l'opzione estero abbia senso solamente per chi ha certe cifre a disposizione: se la tua plusvalenza è di 10k euro ovviamente non ha senso vendere tutto, tagliare i legami con l'Italia, fare almeno un anno e mezzo all'estero (io non ho mai scritto un solo anno, attenzione, è ben diverso) e poi rientrare per non pagare 2.600 euro, mi pare chiaro. Se hai accumulato, che so, 1 mln, discorso ben diverso e che abbiamo affrontato più volte qui dentro: ognuno ha uno stile di vita diverso ma il 26% di 1 mln sono 260.000 euro, ipotizzando 2 anni all'estero, ovvero 730 giorni, se vai a fare cash out in un paese senza tassazione vuol dire avere a disposizione 356 euro al giorno per vivere, quasi 11k euro al mese. Tutti quei soldi che risparmi in tasse li puoi usare per 1) vivere senza lavorare 2) continuare ad investire quello che non spendi per avere ulteriori entrate. Spero che ora il discorso sia più chiaro.

Aprire un conto bancario all'estero non è difficile, quando mi sono trasferito negli USA ho potuto farlo ancora prima di avere un visto ed un SSN in meno di 10 minuti.
Ok... diciamo che uno scenario più ordinario, se così si può dire, può essere quello della persona che ha a disposizione un gruzzoletto e magari ha maturato delle plusvalenze significative ma non da capogiro. In questo caso credo che non sia molto conveniente a meno di non avere già in programma di un viaggio/permanenza all'estero prolungata (superiore ai 6 mesi anche se qui parliamo di almeno 1 anno e mezzo) e finanziata da fondi non crypto, e con la scusa ci si può adoperare a convertire in FIAT nel paese X ritrovandosi comunque una bella somma tra le mani.

Non ho capito la questione dello stare almeno 1 anno e mezzo: ha a che fare con questioni fiscali italiane/estere o altro? Allo stesso modo quando si rientra in Italia si procede con dichiarazione di capitale estero e finisce lì la storia?
Giusto per avere un quadro più chiaro...
195  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: June 15, 2023, 08:29:13 AM

Quante esperienze abbiamo di persone "comuni" che hanno venduto e convertito in FIAT sopra i 30k a fronte di una dichiarazione per starsene in regola? Basta andare in filiale con la dichiarazione e fa fede quello che ha compilato il commercialista (o noi)? Banche solo online invece?


Io ho un'esperienza, ma molti anni fa, non fa più testo, l'avevo accennato mi pare in uno dei primi post che feci... non esisteva regolamentazione o abbozzo alcuno, per assurdo è stato sicuramente facile, considerando tra l'altro che la cifra era piuttosto superiore a quella da te indicata.

Per quel che riguarda il rapportarsi alla banca, se tu per ipotesi incassassi oggi, tieni presente che tu non porti nessuna dichiarazione compilata dal commercialista, poichè avendo tu incassato ora, la dichiarazione dei redditi 2023 la farai appunto l'anno successivo, nel 2024. Dovrai casomai mostrare, se ti viene richiesto dall'istituto di credito, che quella cifra che è arrivata tramite bonifico sul tuo conto proviene da attività lecita, ma non sono neppure così convinto che la banca si metta a farti eccessivamente le pulci e chiedere dettagli o cartaceo alla risposta "ho venduto bitcoin poichè avevo realizzato una bella sommetta, l'anno prossimo inserirò la cosa ovviamente in dichiarazione dei redditi, grazie", anche (e purtroppo) perchè non saprebbero temo interpretare nulla di quel che gli porti, anche fossero venti righe degli ultimi cinque-sei anni di esportazione transazioni da un exchange con scritto "1 gennaio comprato 1 bitcoin a € 30.000" - "3 marzo venduto mezzo bitcoin a € 20.000" ecc... ecc... perchè l'ignoranza in materia come ben sappiamo regna sovrana. Forse con Sella o Banco Azzoaglio o alcune altre che supportano aziende "cripto" si potrebbe riuscire a interloquire con qualcuno che sa di cosa si parla, ma le restanti banche sono come l'omino in piazza: bitcoin roba brutta, ti rubano i soldi, non sappiamo un cappero e non vogliamo saperlo! E comunque alla banca non è che interessi se poi l'anno dopo dichiarerai al fisco qualcosa o meno e in che modo, quelli sono affari tuoi, le interessa tutt'al più che la questione sia "pulita" nel loro contesto. A mio parere comunque è il caso di "allertare" la banca informandoli che ti arriverebbe un bonifico di X euro perchè appunto hai in mente di vendere bitcoin e vuoi portarti i soldi a casa e se per qualche ragione la cosa gli crea problemi, così perlomeno si sa già come intendono porsi nei tuoi confronti e fai le tue valutazioni.

Intanto grazie per la risposta!
Quello che mi racconti è un pò lo scenario che supponevo potesse verificarsi. Ma si evince che ci sono due fasi distinte nell'operazione: dichiarazione e incasso.

La questione che giustamente poni potrebbe essere mitigata facendo una dichiarazione di possedimento già da ora, poi decidere di vendere l'anno successivo, versando la relativa tassazione sulla plusvalenza che dovrebbe verificarsi all'atto di vendita. Quindi, supponiamo uno volesse vendere tra 1 anno, intanto si potrebbe procedere a preparare la dichiarazione per il possesso, successivamente si dovrà vedere in fase di vendita effettiva come concludere la questione col fisco.
Comunque questo scenario lo vedo per l'hodler che non trada continuamente o non ha un certo ammontare di crypto-attività, e con buona pace delle fluttuazioni del mercato... se si verificasse una fase di bull market e uno vendesse, lasciare per un pò di tempo troppi euri sugli exchange è potenzialmente rischioso.
Tenuto conto che una legge un pò più stabile è uscita solo quest'anno è necessario quindi procedere con prudenza.

Si, credo sia meglio avvisare la banca, forse cosa più delicata da fare se la corrispondenza con la banca è solo online e non ci si può recare in filiale a parlare faccia a faccia con un consulente. Credo bisogna stare attenti anche a conti appena aperti in cui si decide di traferite certe somme da exchange. Quello che è certo è che ogni conto ha un profilo finanziario differente. Se le movimentazioni tipiche del conto sono sull'ordine di uno stipendio medio italiano o comunque non elevate, è probabile che con bonifici sostanziosi si venga flaggati automaticamente dal sistema.

Se uno decidesse di non dichiarare niente e si vuol stare davvero tranquilli, per me l’unica è fare cash out in un Paese veramente cryptofriendly (ovviamente da residente).
Ma anche se non si fa cash out aggiungo. A meno di non fare solo spese modeste, se anche domani acquisti direttamente in crypto una casa o una macchina, sempre in un Paese “amico” devi risiedere, se non vuoi correre rischi che qualcuno un giorno venga a bussare alla tua porta pretendendo risposte.
Concordo. È un discorso che era già stato affrontato in passato sul forum, non ha senso fare cash out di cifre importanti cercando scappatoie chiaramente illegali quando basta semplicemente fare un anno e mezzo o poco più all'estero per fare tutto in forma perfettamente legale. E per "anno all'estero" vuol dire praticamente la metà dell'anno dato che non preclude certo la possibilità di viaggiare. Un anno e mezzo per essere a posto e tranquilli per il resto della vita contro fare un qualcosa di illegale per non lasciare l'Italia. A me la scelta pare chiarissima.
Non mi è chiaro questo ragionamento, suona molto discorso da bar.

Ammesso che sia fattibile a livello pratico, potresti dettagliare questo fantomatico scenario di "starsene 1 anno e mezzo all'estero"?
Non ho capito quale sarebbe il discorso da bar e perché questo scenario sarebbe "fantomatico". Semplicemente se puoi permetterti di lasciare l'Italia per ben oltre un anno puoi fare un cash out in regola in un paese crypto friendly o con tassazione sulle plusvalenze bassa o addirittura inesistente. Non comprendo il tono del tuo messaggio, come se trasferirsi all'estero fosse qualcosa di illegale o impossibile.

Avrò usato un tono un pò provocatorio ma capisci che stare all'estero per 1 anno suona un pò superficiale.
Voglio dire, a parte i costi e supponiamo siano gestibili... ci sono varie questioni d'affrontare quando ci si sposta:
c'è la questione visti (oppure in UE abbiamo paesi particolarmente crypto-friendly?), per fare cashout credo serva aprire un conto nel paese dove si va e questo dipende dal modo in cui si entra nel paese.
Insomma, magari sto esagerando ma concretamente credo sia un'opzione per chi ha già abbastanza cash da potersi permettere tutta la trafila e dipende decisamente da dove si va e per quanto tempo.
Diversamente, sono molto curioso, ho viaggiato varie volte e di certo si tratterebbe di una soluzione stimolante Wink

....
Ma una questione di cui si parla poco è quella del cashout!

Voglio dire... diversi utenti alla fine sono hodlers che puntano all'accumulo.

A che serve dichiarare se poi le banche mi fanno storie con i bonifici in entrata dagli exchange o se devo pregare che nessuno si faccia rodere il c**o se uso una carta prepagata per fare acquisti?
.....

2 o 3 anni fa qualcuno aveva riportato qui sul forum la propria esperienza dopo aver fatto cashout con cifre diverse.
Raccontava che con cifre piccole la procedura poteva essere molto diversa da banca a banca ma sostanzialmente non chiedevano granché, mentre per cifre superiori a 50k c'era quasi solo Sella che poteva gestire quelle cifre e per fare i controlli AML ti chiedevano sia la copia dei bonifici fatti per l'acquisto (se di acquisto si trattava) sia la dichiarazione dei redditi per verificare se avevi dichiarato le cripto in RW.
Ricordo bene quest'ultimo punto perché discutemmo del fatto che non sarebbe compito della banca fare questo tipo di verifica fiscale, ma dal loro punto di vista il motivo poteva essere un elemento in più per "avere prova" dell'onestà/correttezza della provenienza delle cripto di cui si voleva fare cash out.
Purtroppo con una veloce ricerca non sono riuscito a rintracciare quel thread, non ricordo nemmeno chi lo scrisse, ricordo solo che io come altri lo commentammo.

Intanto oggi:

https://www.corrierecomunicazioni.it/finance/cripto-attivita-il-versamento-dellimposta-slitta-al-30-settembre/


Ok grazie!
Un paio d'anni fa avevo letto che diverse persone ebbero problemi con Unicredit, giusto per citare un istituto ben noto, a quanto pare poco crypto friendly. Fortunatamente non sarebbe il mio caso. Meglio Banca Sella che cita le crypto in varie parti tra le informative dei conti. Avevo letto di esperienze più o meno positive anche con Intesa e Fineco.
196  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: June 14, 2023, 08:46:40 AM
Ho letto l'ultima parte della discussione e chiaramente si evince che, a dispetto di questo dilagare di opinionisti e espertoni alla ricerca di  commercialisti competenti in materia crypto per dichiarare e starsene tranquilli con lo stato, alla fine rimangano varie incertezze.

Ma una questione di cui si parla poco è quella del cashout!

Voglio dire... diversi utenti alla fine sono hodlers che puntano all'accumulo.

A che serve dichiarare se poi le banche mi fanno storie con i bonifici in entrata dagli exchange o se devo pregare che nessuno si faccia rodere il c**o se uso una carta prepagata per fare acquisti?

Se una persona volesse dichiarare deve avere la quasi certezza di non avere rotture di scatole da parte delle banche.

Sembra una banalità ma qual'è il protocollo da seguire con la banca o istituto per liquidare effettivamente l'investimento?

I premurosi commercialisti parlano solo dello stare in regola col fisco cosa che ha i suoi tempi e modalità, e ci potrei pure stare, ma a una certa tocca pure liquidarle ste' sommette.

Quante esperienze abbiamo di persone "comuni" che hanno venduto e convertito in FIAT sopra i 30k a fronte di una dichiarazione per starsene in regola? Basta andare in filiale con la dichiarazione e fa fede quello che ha compilato il commercialista (o noi)? Banche solo online invece?

Se uno decidesse di non dichiarare niente e si vuol stare davvero tranquilli, per me l’unica è fare cash out in un Paese veramente cryptofriendly (ovviamente da residente).
Ma anche se non si fa cash out aggiungo. A meno di non fare solo spese modeste, se anche domani acquisti direttamente in crypto una casa o una macchina, sempre in un Paese “amico” devi risiedere, se non vuoi correre rischi che qualcuno un giorno venga a bussare alla tua porta pretendendo risposte.
Concordo. È un discorso che era già stato affrontato in passato sul forum, non ha senso fare cash out di cifre importanti cercando scappatoie chiaramente illegali quando basta semplicemente fare un anno e mezzo o poco più all'estero per fare tutto in forma perfettamente legale. E per "anno all'estero" vuol dire praticamente la metà dell'anno dato che non preclude certo la possibilità di viaggiare. Un anno e mezzo per essere a posto e tranquilli per il resto della vita contro fare un qualcosa di illegale per non lasciare l'Italia. A me la scelta pare chiarissima.
Non mi è chiaro questo ragionamento, suona molto discorso da bar.

Ammesso che sia fattibile a livello pratico, potresti dettagliare questo fantomatico scenario di "starsene 1 anno e mezzo all'estero"?
197  Economy / Speculation / Re: Wall Observer BTC/USD - Bitcoin price movement tracking & discussion on: July 02, 2019, 01:36:16 PM
No one knows whether the last bullrun is already finished or this dump is temporary.


The spike to $13xxx wasn’t a bullrun, it was a bullish spike. The real bullrun hasn’t even properly started. The halving is still nearly a year away. You’ve seen nothing yet noob.
Sure, enlight me master... you already know everything LoL.

You’ll witness volatility but overall a slow, upwards price trajectory until the halving in May 2020 & possibly 3-6 months after. You’ll then witness real fireworks.


There’s my forecast young padawan.
I will take notice... I do believe the trend will be green on the mid-long term but at the moment I am focused on this pop, waiting for ~8k.

That’s very possible. The mid to long term trend is upwards though. Don’t day trade, it’ll fuck you in the ass.
HODL.
I didn't sell a penny... when in the future each coin values more than 25k the thing will become serious!
198  Economy / Speculation / Re: Wall Observer BTC/USD - Bitcoin price movement tracking & discussion on: July 02, 2019, 01:20:24 PM
No one knows whether the last bullrun is already finished or this dump is temporary.


The spike to $13xxx wasn’t a bullrun, it was a bullish spike. The real bullrun hasn’t even properly started. The halving is still nearly a year away. You’ve seen nothing yet noob.
Sure, enlight me master... you already know everything LoL.

You’ll witness volatility but overall a slow, upwards price trajectory until the halving in May 2020 & possibly 3-6 months after. You’ll then witness real fireworks.


There’s my forecast young padawan.
I will take notice... I do believe the trend will be green on the mid-long term but at the moment I am focused on this pop, waiting for ~8k.
199  Economy / Speculation / Re: Wall Observer BTC/USD - Bitcoin price movement tracking & discussion on: July 02, 2019, 01:01:37 PM
No one knows whether the last bullrun is already finished or this dump is temporary.


The spike to $13xxx wasn’t a bullrun, it was a bullish spike. The real bullrun hasn’t even properly started. The halving is still nearly a year away. You’ve seen nothing yet noob.
Sure, enlight me master... you already know everything LoL.
200  Economy / Speculation / Re: Wall Observer BTC/USD - Bitcoin price movement tracking & discussion on: July 02, 2019, 12:29:47 PM
I expect another crash within the next two days.

Source? Straight outta your ass most probably?  Grin
My gut Wink

The same source that forced other people on this forum to think we should reach 20k without any pullback.

We have a difference of 4k and it seems to go even lower.

No one knows whether the last bullrun is already finished or this dump is temporary.
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