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1841  Local / Italiano (Italian) / Re: DeFi - Cerchiamo di capirci qualcosa on: August 31, 2020, 05:17:30 PM


Uhmmm... un DEX di qualcosa sarà fatto...

Gioco nuovo dura poco.

E' un pò una rivisitazione in chiave moderna della storia del filesharing.

All'inizio venne Napster, servizio centralizzato, grande successo iniziale, incazzatura delle major, mannaia delle autorità, RIP Napster perchè centralizzato. Amen.

Poi arrivano le versioni P2P (Gnutella, Kademilia...) tutto si fa più liquido ed evanescente. I server spariscono e la condivisione è diretta tra punti.

Ne bloccano uno, ne spuntano altri 10.

Da allora nessuno è più stato in grado di impedire di fatto il download illegale di contenuti protetti, che perdura, nonostante danni miliardari ad aziende potentissime.

Temo che potranno forse chiudere Uniswap ma poi arrivera Swapuni. e così via.

In ogni caso al momento nessuno se li fila anche se movimentano mezzo miliardo di dollari al giorno senza rispettare nella sostanza alcuna norma.

Nota: sarebbe più argomento da thread "fisco e bitcoin" ma vorrei anche sapere come fare un domani a dimostrare l'origine delle plusvalenze conseguite su Uniswap. E' assolutamente impossibile. Un altro bel problema se i volumi e gli utilizzatori continueranno a crescere a questo ritmo
1842  Local / Italiano (Italian) / Re: DeFi - Cerchiamo di capirci qualcosa on: August 31, 2020, 04:12:20 PM
Non si è capito chi prende in prestito cripto cosa ne faccia... se non una ultra speculazione o ultra distorsioni, per guadagnare tanto da ripagare esosi interessi e fare comunque una plusvalenza...

è arbitrage

L'arbitraggio è sicuramente una opportunità.

Uniswap è un DEX: nonostante l'alta liquidità non esiste un orderbook o un prezzo di mercato. Con mille stablecoin che oscillano intorno al dollaro ma non sono mai uguali.

Piccole differenze che, sfruttando il meccanismo dei prestiti per aumentare il "montante", creano ottime opportunità di guadagno.

L'altro ambito di utilizzo di DeFi che arriverà presto (se non è già arrivato) è quello criminale. Uniswap ha una liquidità superiore a Coinbase,  ma per farne parte non è necessario KYC e non rispetta alcuna norma AML per definizione, essendo dex. Non serve nemmeno una mail per operarci, basta un address ethereum.

Posso prendere a prestito enormi quantità di cloni del dollaro senza bisogno di fornire nemmeno un nome di battesimo.

Le autorità hanno massacrato di norme  e vincoli tutti gli exchange centralizzati allo scopo di impedire ai loro clienti di mantenere l'anonimato trafficando in criptovalute.

Poi arriva Uniswap, fa sparire completamente l'exchange "fisico" (che diventa un insieme di smart contracts) e viola qualsiasi norma emanata per i CEX. I quali ora si trovano a fronteggiare una concorrenza impari.

Tanto per rendere l'idea Coinbase ha qualche centinaio di dipendenti e Uniswap appena 7.

Per avere due numeri reali sul SUSHI farming:

Venerdì sera ho provato a fare il primo tentativo di Yeld farming con sushi, fornito 1000 USDT e l'equivalente in ETH (2,5 circa) al pool uniswap (quindi 2000$ in totale) e successivamente fatto lo stacking dei token da Liquidity Provider su sushi.

Da notare che ETH-USDT è il secondo peggior pool per APY, ma l'ho fatto più per farmi un'idea che altro... ora ho 59 SUSHI equivalenti a circa 240$

Piu quello che succederà in futuro non lo so... ma questi sono dati per farsi un'idea (e farmando in un pessimo pool peraltro)!

C'è in corso un voto per portare le reward del pool SUSHI-ETH a x5 (invece dell' attuale x2), quindi è anche per questo che il prezzo di SUSHI è salito!

Interessante.

Su yearn.finance io sto provando i vaults che hanno APY del 60-80%  (https://stats.finance/yearn). Anche se c'è sempre la mannaia delle commissioni ETH da considerare.

Nel frattempo il token di governance YFI sta per buttare giù la resistenza a 40.000$ segnando guadagni dell'800% nel mese e del 200% nella settimana Grin



YFL, che ne seguirà la scia (perchè è lo stesso meccanismo del precedente applicato a LINK), è sul +415% nella settimana, e deve ancora raggiungere un exchange centralizzato.

10 giorni fa era sotto i 20$, oggi 900$

Li ho presi 3 giorni fa ma se l'andazzo è questo non posso fare altro che tenerli, almeno per vedere cosa succede quando verrà quotato su Binance e inizieranno a comprarlo tutti quelli che non sanno/vogliono usare Uniswap. Grin



DeFi per il momento è una rivoluzione tecnologica (perchè accedere a questa rete finanziaria globale senza uscire dal proprio wallet è una gran figata) ma un deja vu in tutte le salse da un punto di vista speculativo. E' un serpente che si mangia la coda e che per funzionare ha bisogno sempre di nuovi ingressi di liquidità. Chi ci guadagna senza rischiare nulla sono i minatori di ETH e i pochi sviluppatori dietro ai token e ai servizi di scambio. Oltre a tutti quelli che ci "investono" se hanno l'intelligenza e la fortuna di non restare con il cerino in mano.

Forse un giorno questa tecnologia servirà anche per accendere prestiti per l'acquisto di una casa o di una macchina, ma quei tempi sono per ora lontani anni luce.

Nel frattempo da appassionato di tecnologia la uso volentieri perchè è divertentissimo smanettarci.
1843  Local / Italiano (Italian) / Re: DeFi - Cerchiamo di capirci qualcosa on: August 30, 2020, 12:59:50 PM

Io seguo una decina di canali TG sulle cripto, probabilmente quelli che in tanti qui seguono.
In questi ultimi giorni ci sono tanti interventi su YFI e YFI2, tutti ne parlano come di token che hanno consentito di fare guadagni allucinanti: 500% in poche ore e oltre, si fa a gara a chi spara la cifra più alta.
Ovviamente tutti a chiedere: ma davvero? ma dove si prendono?..... senza che nessuno si sforzi di capire cosa ci sia dietro.

Faranno un bel tonfo e in tanti si faranno male...... queste cose fanno solo male al mondo delle cripto, anche perché diventano poi la scusa per far intervenire terzi a regolamentare: "dobbiamo cautelare i più deboli".




Poi ci si mette anche il CEO di Bitmex (che probabilmente è il possessore di uno di quei 10 indirizzi) a dire che arriveranno a 100.000$



E non mi stupirei se lo facessero a questo punto.

Ai possessori di YFI spetta lo 0.5% delle fees del servizio e il 5% delle performance dei Vaults (una sorta di prestiti a più alto rendimento).

Al momento si tratta di un rendimento da favola, che spinge in alto il prezzo.

Alcuni token nel 2017 usavano la Proof of Stake per attirare acquirenti, con il miraggio dei rendimenti alti. Adesso è un pò la stessa musica ma è tutto ingigantito dal meccanismo dei prestiti che aumenta la liquidità disponibile in modo esponenziale.

Possessori di YFI che li danno come collaterale per prendere a prestito stablecoin con cui comprare altri YFI.  

E per ora la "stupid money" della gente comune non è arrivata (a differenza delle ico del 2017). Per ora chi opera su questi token sono sempre i soliti degenerati trader del mondo crypto, non è arrivata molta liquidità da fuori. Il Signore ci salvi quando arriverà anche quella, perchè credo che arriverà prima o poi.

Fin quando Defi cresce in questo modo (9 miliardi di $ al momento ) è impossibile non essere bullish su ETH: aprire, chiudere smart contracts, spostare stablecoin e token costa cifre spropositate di fees in eth, che sono fuori controllo



Se vuoi usare Defi devi prima acquistare (tanti) ETH.

Anche i Tether vengono creati prevalentemente per finire qui dentro. Sono in calo quelli parcheggiati sugli exchange e sono in aumento  quelli chiusi negli smart contracts.

Di 10 miliardi di USDT esistenti, quasi 800 milioni sono in DeFi

https://twitter.com/glassnodealerts/status/1299893479183613952
1844  Local / Italiano (Italian) / Re: DeFi - Cerchiamo di capirci qualcosa on: August 30, 2020, 07:30:00 AM
I token di governance di DeFi diventeranno qualcosa di molto più grande delle ICO, nel bene ma soprattutto nel male.

Ho comprato $YFI e sto prendendo $YFL e Curve DAO ($CRV).

YFI è un progetto interessante perchè permette lo switch automatico di pool in base ai rendimenti migliori. Visto però che il token è arrivato a valere  3.5 BTC (LOL), in questo momento è più interessante da un punto di vista speculativo. Grin

Un salto da 20k$ a quasi 40k$ in poche ore Grin



Chissà se chi sta acquistando adesso è consapevole che il token è distribuito in questo modo: su 30k YFI in circolazione, l'82% è in 50 indirizzi e il 70% nei primi 10  Grin

Prego allacciarsi le cinture e prepararsi ad un dump epico  Wink

1845  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: August 29, 2020, 07:55:15 PM
nessuno dichiarerà mai i propri bitcoin al massimo quelli convertiti in euro

che poi basta poco con un mixer o trading su un exchange per far risultare quei bitcoin venduti in euro, come fossero stati acquisiti in quell'anno fiscale



quelli convertiti in euro non vanno più dichiarati perchè non sono più posseduti. Vanno dichiarate le eventuali plusvalenze.

Se però dichiari le plusvalenze senza prima aver dichiarato che li possedevi scattano le sanzioni per mancata compilazione del quadro RW
1846  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 29, 2020, 07:46:46 PM
Ok,
allora avevo parzialmente frainteso.
Siamo invece d’accordo siamo su quello che dici: la gente in media è così. Per questo lascio spesso perdere i “discorsi da bar” o evidenze aneddotiche. Ma è più un discorso di sociologia, le “crittovalute” sono solo una delle declinazioni della fenomenologia!



L'esistenza di Bitcoin SV è la misura di quanti sia inquinato il popolo Bitcoin.

Il successo di alcuni short è stato dato dalla totale impreparazione,.nella gestione del denaro, dei partecipanti, dalla dimensione anche.

È come giocare a poker qualcuno gioca con lo stipendio e persi quelli... non ha più nulla...
Altri giocano con fondi abbondanti.

Mettere paura o entusiasmare è molto facile.


Non ci sono norme, tutele, garanzie, regolamentazioni che possono salvare dall'imbecillità umana.
Il mantra DYOR è l'unica ciambella di salvataggio, ma serve uno sforzo di messa in moto della materia grigia che madre natura c'ha fornito.
Senza quella c'è che pensa che CSW sia il vero Satoshi e che SV corrisponda alla versione originale, secondo la visione del suo creatore.
Senza quella c'è un noto allenatore di Serie A che dà 30 milioni di euro al primo che passa.
Impossibile salvarli tutti.

 
1847  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 29, 2020, 06:08:21 PM
Beh, ma come al solito la scarsità è una condizione necessaria, ma non sufficiente per il riconoscimento de valore.
Per questo gli artisti digitali hanno un notevole problema di valutazione delle proprie opere digitali rispetto a quelle “fisiche”.
Oppure BTC e BSV sono entrambi ugualmente scarsi, ma il valore è estremamente diverso, perché diversa è l’energia necessaria a falsificarli.
E poi, il tuo sasso è preziosissimo.
Se serve a schiacciare i pinoli può creare, assieme al basilico, il cibo degli dei.

A sentire qualcuno invece sembra che la luna sia garantita per il solo fatto che sono pochi.

N.B: i pinoli sono serviti proprio a quello. Olio serio+parmigiano giusta stagionatura per chiudere il quadro. Non mi serve la lambo per godere a me. Grin
1848  Local / Italiano (Italian) / Re: Il mio più grande rimpianto.... on: August 29, 2020, 05:56:13 PM
Tempo di confessioni? Grin

Nessuna lacrima su BTC visto che sono sempre stati solo comprati.

Qualche rimpianto su diverse altcoin, specialmente Ethereum

Es. lontano Gennaio 2016: 70 ETH venduti per la fantasmagorica cifra di 129€  al prezzaccio di 1 euro e 80 l'uno Grin

 

Sarebbero 24.000€ oggi, sono stati oltre 100.000€ nel 2017....

O, ancora peggio, nel 2017 si sarebbero potuti scambiare per quasi 10 BTC (o 2.45 oggi)

Allora però non esistevano ancora le ICO, Ethereum era solo una delle tante shitcoin. In pochi potevano prevedere quello che sarebbe successo (almeno è la scusa che uno si ripete allo specchio la mattina Cheesy)
1849  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: August 29, 2020, 05:30:57 PM
Se qualcuno non avesse dichiarato i propri averi in criptovalute nel quadro RW degli anni precedenti e volesse farlo adesso?

C'è la strada del ravvedimento operoso, con cui è possibile correggere la situazione pregressa sanando, di propria volontà, la mancata dichiarazione nel quadro RW ai fini del monitoraggio.

Ci sono sanzioni ma sono molto inferiori (1/6 almeno in meno) rispetto al caso in cui sia AdE a scoprirvi.

Un bel riassunto a riguardo per chi è interessato

https://fiscomania.com/mancata-compilazione-del-quadro-rw-ravvedimento-operoso/
1850  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 29, 2020, 03:19:56 PM
Cari tutti,
come da richiesta di @creep_o segnalo una bella lettura (in inglese) per il weekend:

Winklevoss The Case for $500K Bitcoin

Personalmente adoro i Vinklevii, ed anche questa volta, senza dire nulla di particolarmente eclatante, hanno colpito nel segno.


Articolo con luci e ombre: a parte il petrolio bene rifugio (che non si può sentire), noto la solita insistenza sul concetto di "scarsità" (che di per se non è garanzia di nulla) e la solita poca propensione a porre l'accento sul tema dell' "utilità", che dovrebbe essere invece il tema chiave di ogni analisi sul valore di btc.

Riguardo  a al mining spaziale, la NASA ha in programma tra il 2022 e il 2026 una missione su Psyche 16  , l'asteroide  citato nell'articolo su cui è ormai certo siano presenti metalli preziosi in quantità industriale (https://www.techtimes.com/articles/251871/20200818/nasa-psyche-mission-to-mine-an-asteroid-worth-10-000-quadrillion.htm )

Quindi è vero che non si tratta di fantascienza. Tuttavia i tempi non sono proprio per dopo domani. Si parla di almeno 50 anni per uno sfruttamento commerciale.

Nel frattempo io conosco tanti (e ben più importanti) motivi sul perchè Bitcoin è una forma di investimento preferibile all'oro, nessuno dei quali è citato nell'articolo. Dovrebbero conoscerli anche i Winklevoss, se non volessero far leva sull' "esca" della rarità per attirare la massa .

Spiegare alla gente che cosa è possibile fare (solo o quasi) con Bitcoin in pratica è molto più importante che definirli l'unica commodity fissa dell'universo.

Ieri sulla spiaggia ho trovato un sasso grigio molto particolare con delle striature nere e bianche irregolari. Dimensioni circa 10 cmx5cm. Rotondeggiante ma in modo non perfetto. Scommetto che in tutto il mondo non esiste un sasso identico a quello. Simili ne esisteranno di certo, ma esattamente, perfettamente uguale a quello come forma, dimensione e colori, quasi sicuramente no.

E' un unico assoluto, tipo la Gioconda. Wow dovrei essere miliardario: ho un bene unico al mondo.

Invece ho solo un pezzo di roccia che posso usare se va bene per schiacciare i pinoli.

1851  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 25, 2020, 10:53:17 AM
Nel discorso SP-oro giova ricordare che i titoli hi-tech rappresentano ormai oltre il 30% della capitalizzazione di borsa americana

I FANGMAN (Facebook,Amazon,Netflix,Google,Microsoft,Nvidia,Apple) hanno una market cap che si avvicina agli 8 trilioni, la quale corrisponde, più o meno, a quella dell'oro.

Il valore complessivo che il mercato attribuisce a queste aziende al momento è quindi uguale a quello attribuito a  tutto l'oro del mondo Grin

Lascio ognuno decidere se è tanto o poco.

Il 30% del totale è anche un cifra significativa perchè corrisponde, a grandi linee, a quanto raggiunsero le dot com sul totale di Borsa ai tempi della bolla del 2000. Meno di qualche anno dopo stavano sotto il 15%

Un altro dato importante per capire come cambiano i tempi: ad inizio anni 80 i titoli del comparto energetico (petrolio e simili) assommavano al 25% della cap totale. Sembravano un investimento eccezionale, un settore indistruttibile. Da lì è stato un inesorabile declino e oggi rappresentano meno del 3% di tutta la Borsa USA.

Il settore finanziario-bancario prima dei mutui subprime stava ad oltre il 20%, oggi è al 10.

Nel mondo degli investimenti azionari, così volubili e così dipendenti da mille variabili, tutto sembra eterno e sicuro finchè dura.

Nel 2017 Bitcoin era in prima serata, tutti avvertivano sui rischi di bolla. Nei primi 11 mesi di quell'anno il prezzo passò da 1000$ a 10.000$, un aumento del 900%

E' quello che ha avuto Tesla nell'ultimo anno solare, passando da 200$ a 2000$ con volumi e posizioni short bruciate molto più alte di quelle del piccolo mercato Bitcoin di allora.

Nessuno che mi avvisa che, anche qui, un aumento del 900% in un anno potrebbe essere (dico potrebbe) qualcosa di innaturale che potrebbe non essere per niente sostenibile.

Sembrerebbe quasi che i media volessero fermare la bolla di allora su Bitcoin ma non abbiano alcuna intenzione, anzi, di fermare quella su Tesla.

Eppure milioni di piccoli risparmiatori in USA stanno usando Robinhood per affidare i loro risparmi su TSLA. Come dargli torto? Comprano oggi, rivendono tra due settimane e voilà, mettono in tasca l'utile. Molti di loro sono neofiti al punto di non aver mai conosciuto un bear market.

Tutto semplice, tutto facile, come i titoli petroliferi degli anni 80.

Ma il difficile sta capire quali potrebbero essere i settori e  le tecnologie del domani, non quelle dell'oggi che appiano sempre più giunte sulla cresta della montagna, alla fine della loro incredibile salita.
1852  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 24, 2020, 06:38:51 PM
Dopo MicroStrategy un'altra azienda fa "outing" sulla conversione delle sue riserve da cash in btc.

Siamo su livelli molto più piccoli: Snappa è una startup software canadese di appena 7 dipendenti. Cmq 40% delle riserve in BTC.

Piccola o grande la notizia è semmai che "virus is spreading"


https://www.coindesk.com/canadian-software-startup-puts-40-of-cash-reserves-into-bitcoin?amp=1&__twitter_impression=true

https://chrisgimmer.com/bitcoin-reserve-asset/
1853  Local / Italiano (Italian) / Re: Patrimonio di Satoshi Nakamoto on: August 23, 2020, 09:22:15 AM
Satoshi team è anche incompatibile per me con il mantenimento dell'anonimato.
Mantenere un segreto del genere tra, per dire, 10 soggetti è esponenzialmente più complicato che per una persona sola.
Se fosse stata una squadra a questo punto qualcosa sarebbe trapelato.
1854  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 22, 2020, 08:53:26 PM
In questo video su Sky si continua a citare, tra i difetti di Bitcoin, l'onnipresente volatilità contrapponendola alla stabilità delle valute fiat.

https://video.sky.it/news/economia/video/fantacci-bocconi-non-credo-che-bitcoin-diventi-di-massa-610472

Riguardo a quest'ultimo punto mi sarebbe piaciuto mostrare questo grafico, il quale mostra le peggiori valute nei confronti del dollaro, nei primi 8 mesi del 2020



Alcune centinaia di milioni di persone (miliardi se ci mettiamo l'India) vivono in Paesi le cui valute, in 8 mesi, hanno perso dal 5% al 25% del loro valore vs il dollaro.

Il che vuol dire che questi Paesi hanno "importato" un'inflazione molto più alta di quella USA.

Zimbabwe, Libano e Venezuela non appaiono perchè ovviamente fuori classifica.

Dollaro che è noto ma sempre bene ricordarlo, negli ultimi 20 anni ha perso il 40% del suo potere di acquisto.

I Paesi del grafico tra l'altro ( a parte la Turchia) sono tutte nazioni che hanno volumi di scambio di Bitcoin sui DEX vicini a record assoluti ( Argentina, Cile India e Colombia hanno infranto record assoluti negli ultimi 8 mesi)

Stabili stocaz...
1855  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: August 22, 2020, 08:35:34 PM
Un video che mostra il funzionamento del digital RMB, la CBDC (central bank digital currency) cinese:

https://twitter.com/MariaShen/status/1296225281779220480

La spiegazione sulla TV di Stato di come funzionerà  (https://www.youtube.com/watch?v=l6XARdKi6z0&vl=zh-Hans) ribadisce alcuni aspetti già noti ma importanti:

1)Ovviamente sarà nominativa ma per avere un wallet basterà avere uno smartphone, non necessariamente un conto in banca o una carta di credito.
2)L'obiettivo, spudorato, è quello di sostituire il contante con una forma digitale e tracciabile. L'altro obiettivo altrettanto spudorato è quello di aggredire il risparmio e favorire il consumo

Questo conferma che le CBDC, più che concorrenti di Bitcoin (con cui non c'entrano nulla), saranno concorrenti naturalmente di Libra ma anche del sistema bancario e delle società di emissione delle carte.

Soprattutto chi ha redditi bassi e pochissime possibilità di risparmio, invece di essere cliente di una banca, potrebbe scaricarsi questo wallet, farsi accreditare lì lo stipendio e fare da lì tutte le spese.

Sostituire l'intermediario privato (la banca) con l'intermediario pubblico (la banca centrale e il governo).

Ancora nulla si sa della parte tecnica, ma al 90% avremo qualcosa di simile a Libra: una blockchain privata che riutilizza in parte codice delle criptovalute.

Segnalo anche questo "approfondimento" di sky su bitcoin, libra e CBDC

https://video.sky.it/news/economia/video/bitcoin-e-libra-lapprofondimento-di-sky-tg24-business-610478

Il prof. Fantacci ancora non ha capito che i Bitcoin non esistono solo per fare pagamenti, ma anche per fare molto altro e che tenere bitcoin=usare bitcoin.
1856  Local / Off-Topic (Italiano) / Re: Tema Coronavirus on: August 20, 2020, 10:07:19 AM

Riguardo a Chiara Ferragni, beh.... almeno lei qualcosa produce e  fattura qualche milione di euro, quindi forse è un modello. Sono le "Chiara Ferragni" di serie B gli esempi da evitare.


A me le persone come questa tizia, che hanno successo e mettono in pratica i loro talenti (qualsiasi essi siano), stanno simpatiche a prescindere. A condizione ovviamente che lo facciano in modo onesto.

Certo, se uno fa i soldi trovando un vaccino contro l'AIDS non ha lo stesso "valore" di una che lo fa dando consiglio alla gente su come vestirsi (perchè questo fa, se non ho capito male).

Ma il problema dell'Italia non sono le chiare ferragni, a averne. Sono le migliaia di persone il cui sogno nella vita è un impiego alle Poste o in Comune, un tempo si sarebbe detto in banca, ma oggi c'è poca sicurezza anche li.

Siamo un Paese vecchio prima ancora che demograficamente, culturalmente.

E il problema, ricollegandomi al post di Paolo.Demidov, è che il mondo del lavoro va proprio in direzione opposta.

Molti dei lavori subordinati e dipendenti, che hanno fatto il successo della classe media nel 900, sono spariti o spariranno.

Automatizzati o affidati a macchine o robot.

Il lavoro flessibile non è solo lo smart working. E' il lavoro del futuro, direi il modo di fare soldi del futuro, che sarà basato sulle idee, sull'innovazione, sul rischio, sulla tenacia

Certo in Italia manca il contesto: ma invece di dare la colpa sempre ai soliti noti (Stato, Governo, tasse, burocrazia...) iniziamo a fare un pò un esame di coscienza e diamo la colpa a noi stessi, intesi come popolo e con le dovute eccezioni.

Se l'obiettivo è la sicurezza, il posto fisso,l'Italia non ha futuro nel mondo di domani.

Mancano due ingredienti fondamentali: l'ambizione e la propensione al rischio, intesa come voglia di mettersi in discussione.

"Davvero hai comprato Bitcoin? Ma da chi è garantito? Come fai a sapere che non vanno a zero? Ma io non potrei mai, troppo rischioso, secondo me è una truffa"

"Io non giocherei mai in Borsa, vincono sempre i soliti e i piccoli vengono sempre fregati".

Entrambe le frasi pronunciate da persone che magari spendono una larga fetta del loro stipendio in slot machine o superenalotti.

Oltre a questo c'è una atavica invidia e acredine nei confronti delle persone che hanno successo e fanno soldi: "chissà cosa c'è sotto, perchè non ce ne danno un pò a noi” e via discorrendo....

E poi c’è la questione italiana delle dinastie familiari, i ricchi che si passano patrimoni da generazioni.

Anche negli USA ci sono le grandi dinastie, da quelle storiche (Vanderbilt, Astor…) a quelle più recenti (es. Walmart) ma il loro capitalismo è molto più dinamico.

Tra i primi nomi USA della classifica Forbes dei più ricchi, ci sono quelli noti al grande pubblico: Bezos. Buffett, Gates, Ellison, Zuckerberg, i due di Google.

Questi personaggi hanno una cosa in comune: nessuno di loro è nato ricco, lo sono tutti diventati.
Sono per lo più figli della middle-class americana, i loro genitori erano professori, medici, avvocati.  
Benestanti ma nulla più. Famiglie come ne esistono a milioni.

Il padre (adottivo) di Steve Jobs era un meccanico.

Bezos è figlio di due squattrinati che lo ebbero giovanissimi.

Inoltre sono personaggi di tutte le età e di tutte le generazioni: dal novantenne Buffet al trentenne Zuckerberg.

Scorrendo invece la classifica dei Paperoni italiani sembra di fare l’appello di un ospizio: l’età media è sugli ottanta.

Ci sono anche self made men, ma sono nati prima della guerra come Del Vecchio o Armani.

Da 60-70 anni è quasi impossibile in Italia per chi non nasce ricco diventare ricco e questo è l’emblema del fallimento culturale e economico del nostro Paese.

Nella classifica ci sono delle autentiche perle, la più clamorosa è alla posizione 4.

Sfido chiunque non sia fiorentino (ma anche a Firenze è persona pochissimo nota) sapere chi è Massimiliana Landini Aleotti.

Trattasi di una signora di 78 anni, vedova e madre di tre figli che nella sua vita ha sempre fatto la casalinga e non  ha mai lavorato un minuto. Non ha mai parlato in pubblico, rivestito ruoli aziendali di nessun tipo e sono rarissime anche le sue foto pubbliche.
Un’anziana madre che ha trascorso la vita a prendersi cura della sua famiglia, come ne esistono a milioni.

Con la particolarità che questa signora ha un patrimonio stimato di 6.6 miliardi di dollari (più di Berlusconi per intendersi), è la 4 persona più ricca di Italia (prima donna) e , ancora più clamoroso, è una delle prime dieci donne più ricche del mondo.

Giochi ereditari, coni d’ombra che vogliono restare nell’ombra, particolarità tutte italiane.

Negli USA e nel mondo anglosassone c’è l’abitudine ad esempio, tra i ricchi veri, di lasciare solo le briciole del loro patrimonio ai figli. (http://www.businesspeople.it/Business/Economia/Gates-Ramsay-Buffet-miliardari-non-lasceranno-nulla-figli-113247)

Il concetto è che la prole deve guadagnarsi il pane come hanno fatto i genitori.

Un principio che suona come mostruoso per noi italiani: per noi i figli, si sa, sono piezz ‘e core , e se non al sangue del proprio sangue a chi lasciare le proprie fortune al momento del trapasso?

Con la conseguenza che in Italia degli emeriti imbecilli a volte si trovano a vivere nel lusso più sfrenato senza meritarne nemmeno un piccola fetta o a dilapidare immensi patrimoni.

Saper valorizzare il merito è la principale chiave di successo delle economie del futuro. E su questo l’Italia è un dei peggiori paesi del mondo industrializzato

P.s. Ho un pò divagato e questo post con il covid non c'entra nulla. Sorry, torniamo in topic.
1857  Local / Italiano (Italian) / Re: Patrimonio di Satoshi Nakamoto on: August 17, 2020, 08:09:01 PM
Il SN di gran lunga più probabile è (imho) Hal Finney. Non che abbia poi grande importanza perchè  gli affascinanti "segreti" dell' invenzione sono molto più interessanti di quelli dell'inventore. Esiste una sterminata letteratura sull'argomento comunque.
1858  Local / Italiano (Italian) / Re: DeFi - Cerchiamo di capirci qualcosa on: August 16, 2020, 05:06:10 PM
Nell'ultima settimana sono stati creati più WBTC che BTC



Significa che sono finiti su Ethereum (e bloccati in Defi) più bitcoin di quelli che sono stati minati.

Il che dal punto di vista di Bitcoin è un bel segnale perchè riduce l'offerta disponibile ma anche pericoloso pecrchè i WBTC sono custodial.

E' inoltre un altro segnale di quanto sia alta la FOMO di Defi.
1859  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: August 16, 2020, 07:57:16 AM



Questa è una convinzione molto radicata, io direi che qualsiasi operazione che prevede un fine più o meno speculativo, diciamo pure di guadagno, doveva avere un rilievo, doveva essere almeno tracciato.

Perché fare finta che non ci sia una legislazione come giustificazione per... trovare una via traversa... non è una giustificazione.

Se io domani mi metto a comprare, vendere, scambiare, sassi... ci faccio un guadagno, non pago nulla perché non c'è una legge sui sassi... ?
Ma è una illusione.




Non capisco se mi stai trollando oppure no quindi la discussione dal mio punto di vista ha un pò perso senso.
 
Fino al 2018 non esisteva nemmeno un modo per dichiararli nel 730, fino a circa il 2015-2016 non si sapeva nemmeno cosa fossero (per lo Stato italiano).

Non si conosceva il regime di tassazione, l'aliquota. Se erano l'equivalente di una moneta nazionale , di un bene capitale, di una valuta estera.

Nulla.

Non si trattava di trovare "una via traversa", si trattava di trovare una via.

Ancora oggi è stata applicata, tirandola per i capelli, una normativa che non c'entra nulla come quella delle valute estere. La dicitura “Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rinvenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito... " dell'art 67 non ha ad es senso se applicata ad un wallet personale visto che quest'ultimo non è né un conto corrente né un deposito (che è, giuridicamente parlando, un contratto tra depositante e depositario quindi cosa ben diversa da un wallet)

Quindi interpretando alla lettera la legge non dovrei pagare tasse su plusvalenze generate da bitcoin posseduti su wallet personali. Bel dilemma.

E' troppo chiedere allo Stato , visto che mi impone di cedergli una larga fetta di soldi miei, che almeno si degni di dirmi come fare in modo un pò più chiaro di così?

Facendo magari una normativa un pò più specifica come esiste in pratica per qualsiasi altro bene oggetto di tassazione?

Riguardo alla tracciabilità, anche qui non si tratta di volere ma di potere.

Pensa a uno che ha minato bitcoin agli albori. Prima , diciamo, del 2011 non avevano valore, erano davvero l'equivalente di sassi.

Il mining non si faceva tramite pool (a cui avrei potuto iscrivermi conservando almeno la mail di avvenuta iscrizione) nè tramite hardware particolari, la cui ricevuta di acquisto, se conservata, potrebbe in teoria dimostrare qualcosa.

Si faceva con il pc di casa e l'accredito di 50 btc per volta avveniva "per magia" sul proprio wallet.

E' letteralmente impossibile per chi ha fatto questo tipo di attività  poter dimostrare, da un punto di vista giuridico, di essere effettivamente venuto in possesso di quei bitcoin a partire da quella data e non abbia qualcun altro ,ad esempio, datogli una chiavetta usb con quei btc un' ora fa.

Allora non esisteva nemmeno la finalità speculativa, perchè non esisteva un valore.

Sarebbe come se tu nel 2010 fossi andato a raccogliere conchiglie sulla spiaggia, tu le avessi messe in una bottiglia di vetro e conservate in casa per 10 anni.

Adesso viene lo Stato e ti dice: mi dimostri che sei proprietario di quelle conchiglie dal 2010 o comunque come ne sei venuto in possesso, altrimenti tu per me sei colpevole di riciclaggio di denaro sporco.

Mettiamo in carcere da 4 a 12 anni (le pene del riciclaggio) degli innocenti solo perchè non possono dimostrare qualcosa di indimostrabile?

Tra l'altro mantenere le cose così vaghe e indeterminate non fa altro che incentivare grossi capitali in bitcoin a restare nascosti. Va quindi anche contro l'interesse dello Stato e delle sue derelitte finanze.

 
1860  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: August 15, 2020, 07:31:07 AM


La "presunzione d'innocenza" come la intende il senso comune, non esiste.

Prova a stirare un passante sulle strisce e ad ucciderlo.
Si fa il processo per stabilire quanto sia la colpa...
...ma direi che non si sfugge alla condanna, nemmeno se il passante si fosse gettato di proposito.


Punti di vista, secondo me di presunzione di innocenza ce n'è anche troppa soprattutto se guardiamo alla conseguenze pratiche annacquate delle condanne.
Con particolare riferimento ai reati di natura finanziaria


Quote
Sul discorso riciclaggio... l'ordinamento italiano distingue due reati riciclaggio e autoriciclaggio.

Diciamo che non pagare le tasse e poi usare quei valori...
fa cadere più facilmente nel reato di autoriciclaggio che di riciclaggio.

Ma non vado oltre, perché rischio di non farmi comprendere.

 Grin

Quote

La cosa viene risolta all'italiana....si strizza l'occhio e si cerca di fare tutto sottobanco... è il modo con cui sono finiti molti patrimoni rilevanti o si sono di molto ridimensionati, prendo casi clamorosi anche se sono esempi un po' impropri: Tanzi, Gaucci, Riccucci, Cragnotti... generazione di fenomeni ( cit. )

Su questo forum, in ambito, cripto in generale, la discussione è incentrata alla fin fine, sul mero rendimento.

....

Le tasse ?
Ma cosa vogliono ?
Ma non lo so...
Il mio amico commercialista...



C'è questo sentiment anti-sistema, comprensibile, ma non vedo affrontare il problema in maniera seria, definitiva, tranne andare da un commercialista... uno dice una cosa, uno dice un'altra... e si capisce che siamo in una società molto improvvisata.


Il fisco italiano (e la legge italiana) per quasi 10 anni ha ignorato completamente l'esistenza di bitcoin.
Considerandolo l'equivalente dei soldi del monopoli e quindi ritenendolo non meritevole di alcuna attenzione.
Nel frattempo qualcuno invece c'ha creduto e ne ha acquistati, magari in grosse quantità, comportandosi in maniera completamente conforme alle norme del tempo.

Prima del 2016-2017 le norme sull'argomento erano quasi pari a zero, valeva tutto e il contrario di tutto.

Improvvisamente, complici le performance sempre più eclatanti , i nostri legislatori si sono svegliati: toh ci sono dei patrimoni da tassare, hai visto? non sono i soldi del monopoli. E si sono inventati l'equivalente delle valute straniere che è un modo per aggirare il problema  a costo zero senza risolverlo.

Anche la storia del quadro RW è un gran pasticcio con il dilemma dei wallet personali, riguardo ai quali in pratica l'AdE è andata contro la legge.

Quindi che si fa? Violo la legge o vado contro l'Agenzia dell'Entrate?

Mi sembra che gli "improvvisatori" siano loro, più che coloro che li posseggono.

Anche da quello che leggo in questo thread, più che il desiderio di evadere le tasse, c'è il desiderio di maggiore chiarezza e soprattutto di esperti del settore a cui affidarsi, che non esistono e che è quasi più facile trovarli su un forum che presso i consulenti tradizionali.

Da un punto di vista personale poi l' "antisistema" non esiste proprio: ho appena detto qualche post indietro che reputo il 26% un aliquota onesta e che pagherei, semmai vedessi il motivo per rinunciare ad una delle più grandi invenzioni della Storia per dei fogli di cellulosa, ma questo è un altro discorso.

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