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2441  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 05, 2019, 08:58:02 AM
Al picco del bear market verso Dic-Gen scorsi c'era chi diceva che i parallelismi con il 2014-15 non avevano molto senso: il bull market del 2017 per volumi ed eco mediatico era stato qualcosa di non paragonabile ai precedenti e il seguente crollo aveva fatto perdere la fiducia a molti acquirenti.

C'erano dubbi su un eventuale ritorno di quella fiducia, dopo un crollo dell'85% dai massimi.

Sebbene sia ancora presto per sancire la definitiva fine del ciclo ribassista, giova ricordare che il mercato, al momento, si sta riprendendo molto meglio e molto più in fretta di quanto non fece nel 2014-2015.

Dopo un allineamento impressionante tra le due "epoche" durante il 1° trim. 2019, infatti, da Aprile in poi si è avuta un forte divergenza.

Ad Aprile 2015 annaspavamo nell'anonimato e nella stagnazione mentre adesso abbiamo avuto questa forte ripresa.

Se dobbiamo credere al proseguo dell'andamento in parallelo tra i due periodi , dovrebbe arrivare una decisa correzione a riportare il prezzo verso i 4000$

Vedremo

2442  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 04, 2019, 06:44:23 AM
Probabilmente alla fine ci riuscirebbero anche , ma al prezzo di un tempo di attesa inaccettabile. Per questo LN non è al momento utilizzabile su larga scala se non per pagamenti molto piccoli.

Per aggirare il problema ovviamente basterebbe creare un canale diretto tra me e Bitrefill (ma al prezzo di una transazione on-chain)



Interessante post.
Personalmente dal mio nodo non ho mail fatto pagamenti così grossi, quindi non ero a “conoscenza” di questo limite, che pensavo in effetti superato.

Ci sono un po’ di considerazioni da fare:
  • LN é ancora una tecnologia in beta: ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi mesi,  ma non é detto che questa sia omogenea, é probabile che la struttura della rete non sia veramente decentralizzata e che molti  nodi siano tutti collegati sempre ai soliti nodi “centrali” e quindi inutili per il routing dei pagamenti.
  • La tecnologia di LN e dei client per il bilanciamento della liquidità é ancora troppo acerba, con il “loop out” sono stati fatti passi avanti, ma ancora i canali aperti vanno “mantenuti efficienti” con delle scelte di tipo “risky” secondo @alexbosworth, che addirittura le assimila a delle scelte di trading.
  • Il processo per pagare, con copia ed incolla tra ricevuta e nodo, é ancora troppo complicato, e l’assenza di un client mobile ancora si fa sentire. Se LN vuole avere successo deve per forza rendere l’esperienza d’uso più streamlined possibile: se la concorrenza é la carta di credito allora effettuare un pagamento lighting deve essere facile quanto pagare con Apple Pay

Ti consiglio questo articolo (se non ne sei già a conoscenza) che approfondisce in maniera molto chiara la problematica del routing

https://medium.com/muunwallet/the-inbound-capacity-problem-in-the-lightning-network-7408854f52ff
2443  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 03, 2019, 06:17:33 PM
Ho voluto testare uno dei limiti attuali di LN (che lo rendono adatto solo alle micro transazioni): la capacità dei nodi intermedi di effettuare il broadcasting di una transazione più grossa scontrandosi con la poca liquidità attuale della rete....

Da qualche settimana collaboro con un nuovo sito in italiano dove si parla e si scrive di bitcoin ed economia a 360°.

Non è un sito di news ma di approfondimenti e sto ultimando un post dove parlerò più approfonditamente di quanto sopra.

Tecnicamente fa un pò schifo ( non me ne occupo io) ma ci stiamo lavorando, invece per i contenuti potete offendere (tra gli altri) il sottoscritto  Grin.

Se vi interessa il link è questo: https://www.bitcoinedintorni.org/
2444  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 03, 2019, 06:05:18 PM
Ho voluto testare uno dei limiti attuali di LN (che lo rendono adatto solo alle micro transazioni): la capacità dei nodi intermedi di effettuare il broadcasting di una transazione più grossa scontrandosi con la poca liquidità attuale della rete.

Premessa: sono un ultra entusiasta di LN e quello che descrivo in questo post è un limite iniziale e noto, che sarà risolto con la crescita dell'uso della rete. Non ho scoperto nulla di nuovo: ho solo testato in pratica quello che già si sapeva a livello teorico

L'esperimento è stato questo: Bitrefill, il servizio che permette di acquistare le ricaricabili pagando tramite LN, ha recentemente aumentato di parecchio il taglio delle card acquistabili. Si arriva addirittura fino a 1k€

Così ho provato ad acquistarne una ricaricabile Amazon da 100€ ed ho provato a pagare tramite LN (e non con una normale transazione BTC.)

Invece che depositare i fondi su Bitrefill (che diventerebbe una terza parte, non sia mai!!  Grin) ho voluto pagare direttamente dal mio nodo LN CasaNode.

Il mio ordine quindi era il seguente (Bitrefill nella sua immensa generosità applica uno sconto del ....2% a chi paga con LN) :



E, al momento del cash-out, Bitrefill mi ha creato la fattura LN



Quindi sono andato sul mio nodo ed ho copiato la fattura per effettuare il pagamento P2P da poco più di 2 milioni di satoshi



Il risultato è stata una clessidra che ha girato all'infinito per molti minuti fino a quando non l'ho "uccisa" di forza, annullando il pagamento



Qualche giorno fa avevo fatto la stessa cosa per un importo di 10 euro e tutto era andato a buon fine. Il problema è quindi il volume dell'importo in relazione al fatto che il mio nodo non è direttamente connesso con quello di Bitrefill: il sistema di broadcasting della rete non riesce a trovare un percorso in cui tutti i nodi intermedi abbiano bilanci in entrata ed uscita dal canale superiori a 2 milioni di satoshi, in modo da processare la transazione per mio conto.

Probabilmente alla fine ci riuscirebbero anche , ma al prezzo di un tempo di attesa inaccettabile. Per questo LN non è al momento utilizzabile su larga scala se non per pagamenti molto piccoli.

Per aggirare il problema ovviamente basterebbe creare un canale diretto tra me e Bitrefill (ma al prezzo di una transazione on-chain)

2445  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 02, 2019, 06:36:10 AM
Due le notizie "calde" del momento:

1)Barry Silbert ha lanciato il sito www.dropgold.com che farà arrabbiare  ( Grin) moltissimo i goldbugs di mezzo mondo. Il sito evidenzia, anche con uno spot commerciale peraltro carino, i vantaggi di bitcoin sull'oro.

Al di là del fatto che ognuno può acquistare e/o promuovere btc come meglio crede, non sono molto d'accordo sulla contrapposizione oro-btc.

Li vedo più come complementari che come concorrenti.

Se da una parte sono evidenti i vantaggi della versione digitale di hard-money su quella fisica e anche evidente che quest'ultima ha dei pregi che bitcoin per il momento ancora non ha (ad es la fungibilità, che è il più importante, ma anche la stabilità di valore).

Il messaggio che andrebbe  trasmesso secondo me è invece il rischio immane che corrono coloro che usano le valute fiat come forme di conservazione della ricchezza . I dati sui depositi bancari indicano che questa abitudine, a causa della bassa inflazione, è in aumento. Quelle sono una forma di SOV/MOE completamente antitetica, sia materialmente che concettualmente, a bitcoin. Quelle sono i veri competitors, presenti e futuri.

2)Cash App, l'app di Square (fondata e diretta da Jack Dorsey, il creatore di Twitter), popolarissima in USA come app finanziaria per smartphone, ha presentato i dati di bilancio del primo trimestre 2019 da dove risultano vendite di bitcoin per 65 milioni di dollari, cioè circa 17.000 btc ai prezzi medi del 1Q.

Il dato è importante per diverse ragioni e si inserisce sulla discussione dei volumi di scambio btc (veri/finti) che abbiamo fatto su queste pagine.

E' importante, prima di tutto per il livello di crescita: Cash App (che ha 7 milioni di clienti) permette di acquistare/vendere btc da inizio 2018: nel primo trimestre 2018 (quando di btc sui media generalisti si parlava molto più di adesso) i volumi erano stati di 3,2k BTC, nel 4Q 2018 invece sono stati circa 10k.

In un anno quindi si sono quintuplicati e in un trimestre sono aumentati del 70%.

Ma l'elemento più importante è un altro: Cash App è un'applicazione per smartphone a metà tra un CEX e un DEX. Da un lato si occupa della custodia e fa da clearing house, ma dall'altro non è una piattaforma di trading ed ha un limite di acquisti di 10k$ a settimana. Quindi non ci sono balene, non ci sono day traders, non c'è margin trading e non c'è tether o altra stable coin di mezzo. Si compra e si vende solo con moneta fiat nuda e cruda. Un pò come sui DEX.

Quindi si tratta di volumi reali e puri, non gonfiati da alcun artificio. Anche perchè, essendo un dato di bilancio di un'azienda statunitense quotata in Borsa, si presuppone sia assolutamente vero.

Se volete infine condire tutto in salsa bullish, tenete presente che se la crescita di Cash App si mantenesse come è stata finora , le "richieste" giornaliere tra un anno, su questa sola piattaforma, saranno il doppio di tutti i btc emessi dopo l'halving.
2446  Local / Italiano (Italian) / Re: Preoccupazione tether on: April 30, 2019, 11:20:17 AM
Mi sono permesso di staccarmi dal thread Bitcoin pump per dare risalto a un tema un po' sottovalutato, specialmente in caso di esiti negativi (possibile insolvenza di USDT)

Quando si dice che un immagine vale più di mille parole:

Riflessioni vostre rispetto a questa correlazione di volumi + rispettivo pump?

Premesso che i volumi di coinmarketcap sono assolutamente finti (vedi qui https://bitcointalk.org/index.php?topic=313900.msg50292629#msg50292629) , i volumi (relativi) di Tether sono così alti anche e soprattutto perchè, da un punto di vista speculativo, "scommettere" sul valore futuro di USDT al momento è più attraente che farlo su bitcoin. Alla faccia della stablecoin

La principale idiozia delle stablecoin è infatti insita nella loro logica: non è possibile a priori fissare il valore di un bene perchè è sempre il mercato a decidere.

Per cui in un momento come quello attuale, di incertezza e paura, il mercato "sconta" la situazione, USDT rompe la parità ed è scambiato attualmente a 0,98$ (ma nei giorni scorsi è arrivato anche a 0,9).

Chi è amante della speculazione va a nozze con scommesse al rialzo o al ribasso a seconda che si creda nella FUD o nella reale gravità della situazione.

Ci sono due aspetti però secondo me molto interessanti in questa vicenda:

1)Tether opera come una banca centrale: crea dal nulla USDT che colloca sul mercato ricevendo in cambio un eguale ammontare di dollari ( o altre fiat).

Al tempo stesso però si avvantaggia di una enorme asimmetria informativa rispetto al resto del mercato: Tether sa quanto è grave/non grave la sua situazione finanziaria, sa perfettamente a quanto ammontano le proprie riserve, conosce quanto è reale/non reale l'indagine che OAG sta portando avanti.

Questo le permette di sfruttare i momenti di panico come quelli attuali per comprare sul mercato USDT ad un prezzo inferiore a quello (di 1 $) al quale essa stessa li ha collocati.

Avete idea di quanti profitti possono essere fatti in questo modo?

Io credo che questa vicenda dimostri, probabilmente, che quanto ha dichiarato Tether sia vero e cioè che, anche se non interamente in forma liquida, abbia effettivamente una riserva pari all'intero circolante di USDT.

Non avrebbe potuto fare un prestito di 700 milioni di $ sull'unghia a Bitfinex altrimenti e soprattutto OAG avrebbe già dimostrato e sbandierato la sua insolvenza ai quattro venti se avesse scoperto qualcosa, visto che da mesi sta facendo un'indagine approfondita sui conti.

Certo è che non è affatto bella cosa aver prestato di nascosto l'equivalente di 1/4 delle riserve ad un'altra società anche perchè un conto è avere riserve liquide, un conto è avere un credito.

In ogni caso resta un punto fermo: Tether ha enorme convenienza a lasciare le cose in un clima di incertezza e dubbio come quello attuale perchè in questo modo può fare enormi guadagni dai momenti di panico nei quali può ricomprare sul mercato ad un prezzo scontato gli USDT che ha precedentemente emesso ad 1$


2)La situazione attuale su Bitfinex è la seguente: a)Le persone stanno ritirando bitcoin dalla piattaforma per paura di un crack (il cold wallet si è ridotto di 17k btc) b)Per lo stesso motivo Le posizioni short su bitcoin sono schizzate  verso l'alto raddoppiando in un mese. Ci sono attualmente 30k btc venduti allo scoperto.

Da un lato meno liquidità quindi , dall'altro più richiesta di btc da vendere, quindi più domanda.

Gli effetti sono una crescita dei tassi di funding che hanno raggiunto la stratosferica cifra del  36% annuo (lo 0,1% al giorno).

Significa che gli shorters stanno pagando 30 btc al giorno per tenere aperte le loro posizioni (assunendosi tra l'altro i rischi di trading che non ha chi presta denaro)

Sapete chi è il principale prestatore di btc su Bitfinex?

Con ogni probabilità Bitfinex stesso.

Anche questi, come i cugini di Tether, hanno enorme convenienza a che vi sia un pò di FUD, di tanto in tanto.
2447  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 29, 2019, 06:25:21 AM
La notizia di Jaguar e Land Rover che permetteranno ai conducenti delle loro vetture di guadagnare IOTA è la classica notizia markettara che farà il giro del mondo sui siti generalisti.

Chissà quanti neofiti, completamente a digiuno del mondo crypto, correranno a comprare l'ennesima shitcoin leggendo questa notizia.

Basandomi sull'esperienza non andrà a finire bene, ma è solo la mia opinione personale.


https://www.nytimes.com/reuters/2019/04/28/business/28reuters-crypto-currencies-jaguar.html
2448  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 29, 2019, 06:15:07 AM
Non sottovalutate i DEX: i quattro maggiori (LB, Paxful, Bisq e Hodlhodl) hanno volumi giornalieri complessivi di circa 12 milioni di dollari

Che è più o meno il volume del sesto maggior CEX tra quelli che  non hanno volumi truccati (https://bitcointalk.org/index.php?topic=313900.msg50292629#msg50292629)

Considerando anche che sugli exchange centralizzati esistono le stablecoin e sui DEX no.

In molte aree del mondo sono l'unico modo , l'auspicio è che lo diventino molto di più anche qui da noi visti gli innumerevoli vantaggi che hanno
2449  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 27, 2019, 09:19:10 AM


Con le banche funziona così: se sei una Banca, ovunque tu sia, se fare affari con le banche americane, devi rispettare le regole americane. Altrimenti ti "blindano".
Per questo stanno spendendo soldi di contribuenti americani: probabilmente Bitfinex era in affari con qualche Banca americana.
In pratica la territorialità in questi casi, non si applica, nel diritto internazionale vince semplicemente il più forte.

La cosa rilevante per me è che questo è sicuramente un brutto segnale quindi anche per gli exchange "legit", che possono vedersi "minacciati", nei loro rapporti con le banche tradizionali, delle quali hanno ovviamente bisogno per garantire l'operatività. Soprattutto brutto segnale per le banche tradizionali che vogliano dare un appoggio "esterno" agli exchange, che sicuramente non vedono di buon occhio trovarsi coinvolte in indagini del genere.



Non credo abbiano più rapporti con banche americane. In realtà OAG spiega così il perchè continui ad occuparsi di Bitfinex:



In sostanza ritengono che la piattaforma sia sempre accessibile per i soggetti americani che hanno sedi o uffici fuori dallo stato di NY. E sospettano che la piattaforma sia sempre accessibile anche agli investitori individuali (in base a cosa non è dato sapere)

Al di là di tutta la FUD che circonda l'argomento, i punti fermi sono due:

1)Paradossalmemte questa notizia ha dimostrato che Tether avesse/abbia almeno 700 milioni di dollari di riserve. Tutte le illazioni che gli USDT fossero coperti dal nulla sono state, almeno parzialmente, smentite

2)L'accanimento con cui le autorità americane si stanno occupando di Tether/Bitfinex è quantomeno sospetto. Ci sono altre stablecoin che non hanno ancora fornito gli audit chiesti a Tether, che non sono oggetto di nessuna indagine (a quanto se ne sappia), e non lo sono probabilmente per il solo fatto di essere emesse da aziende americane.
 


Leggevo  che Ripple (https://twitter.com/lawmaster/status/1121379184536956928) , ha venduto, da quando esiste, 1 miliardo di dollari di XRP a exchanges ed istituzioni.

Questi hanno creato dal nulla un token, se ne sono attribuiti l'80% senza alcun "lavoro" (solo "premining") e in 6 anni hanno incassato 1 miliardo di dollari vendendo questo token.

Per carità io sono un sostenitore del libero mercato e un contestatore degli organismi di controllo: se c'è qualcuno che è stato disposto a pagare 1 miliardo di dollari per XRP, è un sacrosanto diritto di Ripple vendere e incassare. Sarei felice se non ci fossero indagini su nulla,e tutto fosse affidato alla capacità di distinguere e alla responsabilizzazione degli utenti, anche a rischio che molti di questi vengano fregati . Anzi ben vengano le truffe: più persone si fanno male con exchange/stablecoin/shitcoin preminate, ICO, IEO e compagnia bella, più persone forse capiranno in fretta il valore di una hard-money decentralizzata basata sulla sovranità finanziaria personale.

Ma noto una disparità di trattamento tra il rigore e la abnegazione con cui vengono perseguiti Tether/Bitfinex e il lassismo con cui viene perseguita quella che fuori di dubbio è una violazione delle leggi sull' emissione di una security non autorizzata, come nel caso di Ripple/XRP.

C' è un indagine in corso anche qui(https://www.newsbtc.com/2019/03/22/it-will-take-another-year-to-know-if-ripples-xrp-is-a-security-or-not/), ma che non avrà un esito se non prima di un anno.

Nel frattempo questi continuano a  vendere ed incassare.

2450  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 26, 2019, 08:55:38 AM
candelotto rosso... da 5550 circa a 5200, sta prendendo ora un attimo un po’ di fiato... prima di??? Mi sa che non è finita sul breve, vorrà scendere ancora...
Speriamo domani non sia un brutto risveglio
Il calo mi sa che è dovuto alla notizia relativa a Finex, ed è abbastanza preoccupante questa volta, peggio del passato. Di buono c'è che il mercato si è ripreso velocemente, però non penso sia finita qui.

Un breve riassunto dei fatti nudi e crudi:

Secondo il dipartimento della Giustizia dello stato di New York, Bitfinex avrebbe perso il controllo di 850 milioni di dollari di proprietà dei propri clienti, trasferiti, nel corso del 2018, ad un'azienda di Panama (la Cryto Capital) affinchè gestisse per suo conto le richieste di prelievo in dollari dei clienti.

Per nascondere la perdita si sarebbe fatta prestare da Tether 700 milioni delle riserve che Tether usa per garantire la parità con il dollaro. "Farsi prestare" significa che la mano destra ha dato alla sinistra essendo Bitfinex e Tether riconducibili allo stesso soggetto (iFinex). Tuttavia, sempre secondo il Dipartimento americano, i soldi da Tether a Bitfinex sarebbero stati erogati con una linea di credito triennale ad un tasso del 6,5% garantito da 60 milioni di azioni di Bitfinex

Il che corrisponderebbe con l'ultima dichiarazione di Tether secondo la quale il collaterale degli USDT in esistenza non è completamente liquido, ma composto anche da crediti e altre asset.

Crypto Capital sostiene che  gli 850 milioni sono al momento bloccati da azioni di sequestro/indagine da parte dei governi di Portogallo, Polonia e USA.

iFinex nega che i fondi siano "persi", dichiara che stanno lavorando per recuperarli  e accusa il Dipartimento di aver sparso FUD inutilmente.

Un commento:

Bitfinex e Tether sono delle banche. Ragionano da banche ed agiscono da banche. Le stablecoin sono delle valute ad altissimo rischio perchè presuppongono un doppio atto di fiducia (counterparty risk) da parte del possessore: il primo nei confronti di chi emette la stablecoin (Tether) e un secondo nei confronti del governo/autorità bancaria che emette la fiat a cui la stablecoin è tenuta pari (governo USA/FED). Entrambi gruppi di soggetti, a mio modo di vedere, del tutto inaffidabili.

Quindi le due premesse  di qualsiasi discorso sono:1)Bitfinex andrebbe usato con molta attenzione e consapevolezza del rischio, solo per l'eventuale tempo necessario all'acquisto, trasferendo i fondi velocemente su wallet personali. 2)Tether  (come qualsiasi altra stablecoin) non andrebbe usato proprio perchè i rischi di questo doppio atto fiduciario sono (secondo me) troppo alti.

Detto questo rimangono dei grossi dubbi sul comportamento del Dipartimento della giustizia di NY (OAG):

1)Bitfinex ha sede ad Hong Kong ed è inaccessibile ai cittadini americani. Perchè OAG spende soldi dei contribuenti per delle indagini che non riguardano i cittadini americani se non marginalmente (accesso a USDT tramite altre vie), quando ignora casi simili ma ben più gravi nelle cifre messi in piedi dal sistema bancario americano (es questo https://www.sec.gov/news/pressrelease/2016-128.html )?

2)In casi simili riguardanti il sistema bancario le indagini sono state fatte nel modo più discreto possibile e la notizia è venuta fuori solo dopo che è stata provata ed è stata applicata la relativa sanzione, in modo da non seminare panico. In questo caso invece è stata sparsa ai quattro venti una notizia che corrisponde alla semplice richiesta di presentazione di documenti (https://ag.ny.gov/sites/default/files/2019.04.24_signed_order.pdf).
L'intento sembrerebbe proprio quello di seminare il panico.

Qual è il legame con bitcoin in tutto questo? Esattamente questo:



E sembra che più passi il tempo, più persone capiscano questo messaggio.
2451  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 25, 2019, 09:02:21 AM

Non è accaduto spesso in passato che quando BTC sale le alt scendano? Non ci sono i pump di una volta ma penso che sia sempre il solito "effetto risucchio" di BTC, con le dovute proporzioni.

In passato passato sì, ma dall'inizio del bear market (gen 2018) in poi le principali crypto si sono mosse molto all'unisono con btc che guadagna di meno quando le cose vanno bene ma perde anche meno quando vanno male.
E' abbastanza strano, in rapporto al recente passato, vedere un +4% su btc e un -10% in alcune alts maggiori.
2452  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 24, 2019, 10:00:08 AM
Performance ultimi 7 giorni. Notare come bitcoin sia andato in verde contro la maggior parte del restante mercato, soprattutto delle alts maggiori. Evento molto insolito



Lo stesso dato si riscontra nella dominance in aumento, trend anche questo molto strano durante una fase  come quella attuale

https://coinmarketcap.com/charts/#dominance-percentage

La mancanza di correlazione nelle principali criptovalute è un evento che non si riscontrava dal 2015.
2453  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 20, 2019, 07:04:17 AM

A me sembra un pò azzardata questa immagine



Da una parte capisco le critiche a questa slide: si sta confrontando pere con mele visto che le tx bitcoin solo in minima parte sono  per uso monetario, mentre quelle degli altri payment system lo sono a quasi al 100%
 
Però, allargando la riflessione, penso che quel confronto ci dica anche altro.

Mandare bitcoin in giro ha un costo, non è gratis. Eppure sempre più persone lo fanno, e lo fanno ad un costo negli ultimi anni anche abbastanza salato.

Perchè?

Lo fanno per gonfiare le tx, far sembrare btc più usato di quello che è e spingere quindi la gente all'acquisto? Mmmm, troppo contorto: costerebbe probabilmente meno pomparne direttamente il prezzo

Lo fanno per spammare (stile Veriblock)? Sicuramente sì, si calcola che siano riconducibili a questo il 20% delle tx on chain. Ma lo spam è diverso dal "fake". Lo "spam" è uso anomalo ma legittimo della rete. Un principio base di una rete decentralizzata e incensurabile e che chiunque  deve avere il diritto di effettuare una tx, se paga le commissioni di mercato necessarie per farla . Anche se lo scopo è quello di mettere un sicurezza una shitcoin. Quello spam è una conseguenza diretta delle virtù di btc in termini di sicurezza e affidabilità. E' inutile che bcash abbia blocchi da 1000 Terabyte se poi il suo hashrate è il 5% di quello btc. Una piccola fetta dei miners btc potrebbe effettuare un attacco di brute force in ogni momento e ad un costo relativamente basso. La mancanza di sicurezza trasforma Bitcoin Cash in quello che è: un'autostrada a 10 corsie quasi completamente deserta.

Lo fanno per ingolfare la rete con il limite del 1MB? Poteva essere al tempo della guerra civile con Bcash, oggi è molto, molto meno probabile anche perchè Segwit ha reso i costi di questi attacchi esorbitanti.

Lo fanno solo come conseguenza della speculazione e dell'arbitraggio, per spostare somme tra gli exchange e tra gli exchange e i propri wallet? Non direi: questa motivazione non spiega come sia possibile che le tx siano ai massimi di sempre in un periodo di scarsa volatilità, poco interesse dei mass media e dopo un bear market così lungo.

La crescita delle tx btc rispetto alle forme di pagamento tradizionali è ancora più significativa se messa in relazione proprio all'hard cap, un limite che i competitor non hanno.

Se le transazioni VISA aumentassero del, che so, 20% in pochi mesi, VISA potrebbe metter su qualche  server in più in giro per il mondo e soddisfare la domanda con l'offerta. Probabilmente potrebbe anche  permettersi di abbassare i costi delle commissioni, grazie ai maggiori volumi.

Con Bitcoin questo non è possibile: se aumenta l'uso è inevitabile che aumentino anche i costi delle transazioni on-chain (segwit a parte, ma il maggior spazio offerto è già stato in parte consumato). Eppure nonostante aumentino i costi, aumenta sempre di più anche l'uso.

Significa  che la blockchain bitcoin sta diventando una rete sempre più usata come mezzo di trasferimento del valore, a qualsiasi titolo e per i più disparati scopi , grazie alle sue intrinseche qualità.

Dal trading alle rimesse internazionali verso i Paesi in via di sviluppo, dai movimenti di capitale agli usi illegali, dai pagamenti business-to-business (il settore più in crescita come dimostrano i dati di Bitpay) agli spostamenti di fondi da e per LN etc... etc..

Scopi che sono molto più eterogenei di quelli di Mastercard o Paypal, ma che non possono essere definiti ( se non in minima parte) "farlocchi"
2454  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 11, 2019, 07:37:48 PM

Lettura consigliata:

https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-04-09/le-banche-centrali-g4-hanno-pancia-titoli-il-36percento-pil-cosa-succede-borse-se-ora-vendono-124457.shtml?uuid=ABUj6dmB

2455  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 11, 2019, 06:33:33 AM

Sono d'accordo su quel che scrivi tranne per il punto che ho evidenziato in grassetto.
Il problema di un eventuale ban cinese è che i minatori del resto del mondo non avrebbero più a disposizione l'hardware che i cinesi invece hanno (o non ne avrebbero abbastanza o sarebbe presto obsoleto). Gli Asic sappiamo bene da chi sono prodotti, e se la Cina bloccasse i miner non penso che lascerebbe continuare a produrre Asic visto che se bloccasse i miner sarebbe per una precisa scelta politica.
Di conseguenza senza più Asic i minatori terzi farebbero molta, molta fatica a continuare a minare con la stessa difficulty, dovrebbero davvero aspettare almeno il primo retargeting.



1)L'HR ha toccato il suo ATH a sett 2018 ad oltre 53 EH/s. Adesso sta a 45 EH/s. Significa che esistono 8 EH/s di ASIC non più operativi da qualche parte.

Qualcuno sarà stato anche gettato via, ma la maggior parte è stato semplicemente spento per la non profittabilità.

Se diamo per buono che il mining è per il 70% localizzato in Cina, possiamo stimare che di quegli 8 EH/s il 30% ossia 2,4 sono nel resto del mondo (in realtà di più perchè i miner cinesi sono tra gli ultimi a perdere la profittabilità quindi è probabile che la gran parte delle macchine spente sia da altre parti).

2,4 EH/s (oltre il 5% della potenza complessiva) potrebbe venire riattivato immediatamente sia per l'interesse a sostenere la funzionalità di bitcoin (nonostante la perdita) di cui parlavo prima, sia per il ritorno della profittabilità dovuto all'esplosione delle fees

2)Si fa per parlare dato che la fonte può tranquillamente essere classificata come FUD, ma l'articolo di Reuters da cui tutto è partito parla di ban dovuto a cause come spreco di risorse o inquinamento. Si parla di attività di mining. Da quello che si legge fra le righe non sembra che vogliano coinvolgere anche la produzione di ASIC che è una attività che per la Cina ha solo vantaggi (lavoro, profitti, esportazioni..).

Oltretutto tecnicamente la produzione del chip non avviene in Cina ma nelle fonderie di Taiwan (paese che per ragioni storiche se potesse fare uno sgarbo al rivale di sempre ne sarebbe entusiasta) e in Cina avviene solo l'assemblaggio. Attività quest'ultima che potrebbe essere facilmente delocalizzata da qualche altra parte.

3)Gli ASIC sono prodotti in stragrande maggioranza da aziende cinesi, ma non solo. Bitfury e GMO sono due grosse realtà esterne ad esempio ma ne esistono anche altre minori
2456  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 10, 2019, 05:22:33 PM
Che poi detto fra noi non credo succederà ma se la Cina bannasse il mining sarebbe una cosa nel complesso molto positiva.

Ci sarebbe un calo temporaneo nell'hashrate e una conseguente riduzione della sicurezza della rete, riduzione priva di grossi effetti negativi visto che oggi la rete ha un livello di protezione esagerato rispetto a quelle sono le reali minacce.
...

E se la Cina volesse essere sicura che i suoi cittadini non utilizzino bitcoin e decidesse di confiscare i miners e di imporre un attacco al 50% alla rete in modo che nessuno si fidi più?



Parliamo in teoria.

Potrebbe anche fare di peggio: visto che la stragrande maggioranza degli ASIC viene prodotta in Cina, potrebbe sequestrare le aziende e produrre in proprio le macchine per un attacco di brute force.

Ma non credo che lo faranno, per quanto bitcoin li possa o potrà danneggiare.

Anche perchè le nazioni più tolleranti nei confronti delle criptovalute (dove quest'ultime creano aziende e lavoro e producono ricchezza) avrebbero molto da ridire.

L'atteggiamento della dittatura cinese nei confronti della tecnologia, anche quella più libertaria, non è mai stata quella dello scontro frontale.

Semmai hanno copiato dall'occidente e creato dei loro cloni riadattati e sottoposti al loro sistema.

Un "Chinacoin" controllato+ ban (più o meno invasivo)  dei bitcoin lo vedo più probabile in futuro di un attacco diretto contro bitcoin.

Ovviamente in questo modo non potranno impedire una penetrazione illegale di btc nel loro territorio ed un uso "underground".


Parliamo in pratica.

Da quando dovevano "uccidere" btc tramite la messa fuori legge degli exchange di acqua ne è passata e non si è avverato nulla di quanto dicevano i catastrofisti.

Gli exchange decentralizzati sono vivi e vegeti, e finora tollerati.

Le balene cinesi non operano più su Okcoin ma sui mercati OTC, e sono sempre lì.

Oltre che passate ad effettuare grossi acquisti di recente (https://twitter.com/cnLedger/status/1115070888196464640)

I grandi miner si sono spostati in parte all'estero ma sono sempre largamente operativi sul territorio.

Sono spuntati altri produttori come Canaan.

Per quanto il governo provi a chiudere porte, bitcoin sembra sempre che trovi una finestra per rientrare.  Grin
2457  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 10, 2019, 06:24:08 AM


Poni una questione che per me è sempre stata un grosso punto di domanda.
Premesso che nemmeno io vedo di buon occhio l'attuale forte centralizzazione del mining, la domanda che ci stiamo facendo è se un'uscita dei miner dalla Cina (o meglio l'improvvisa chiusura delle farm in Cina) possa avere conseguenze sensibili sulla tenuta di Btc.
Il grosso punto di domanda è sempre stato il tempo necessario a Btc per diminuire la difficulty (almeno oggi) e di conseguenza quanto alte possano diventare le fee per sostenere i miner in quel periodo, cioè fintanto ché la difficulty non si fosse allineata.
Cercando qua e là ho trovato questo interessante articolo:
https://www.theblockcrypto.com/2018/12/04/the-bitcoin-mining-death-spiral-debate-explained/

che dice esattamente quel che riporti tu, cioè in conclusione che il sistema reggerebbe adeguandosi dopo un periodo di fee davvero alte.
L'unico punto su cui non concordo è dove si dice che ci sono già precedenti che possano guidare nel ragionamento. Non concordo perché i precedenti ci sono stati ma non sono paragonabili come effetto all'ipotesi che si stava facendo, cioè che i miner cinesi "spariscano" di colpo. E' su questo quindi che resta il dubbio: se l'HP scendesse di colpo e così tanto (ma tanto!)  quanto ci metterebbe il sistema ad adeguare la difficulty?

Il caso cui sto pensando è quello che trovi citato anche qui
https://bitcoin.stackexchange.com/questions/65093/retargetting-difficulty-in-real-time

in questa parte che quoto per semplicità:
Quote
Clarifying myself a bit: Although the retargetting would happen in real time, it doesn't mean that difficulty needs to change quickly. Difficulty can change slowly but it changes as a function of time, not (only) as a function of found blocks. So I don't see how this would be anymore unstable than the current retargetting solution

in effetti quello che  ho evidenziato in grassetto è un problema mica da poco nel caso di un crollo (crollo, non semplice diminuzione) di HP.....


p.s. a mio giudizio non si tratta di un problema reale perché non credo assolutamente a proibizioni di questo tipo in Cina, tuttavia è una domanda che mi ha sempre intrigato.


Due considerazioni:

1)Chi mina a medio-grandi livelli quasi sempre è un soggetto che ha investito in bitcoin molto di più degli ASIC necessari a minare. Spesso ne possiede grandi quantità o, nei casi più grandi, gestisce una pool o ha investito/possiede aziende del settore. Da una death spiral avrebbe da perdere economicamente molto di più della temporanea rimessa di minare in perdita. Ergo è molto probabile che i minatori (almeno quelli più grandi) continuerebbero a tenere le loro macchine accese anche in caso di una perdita momentanea, fino ai successivi aggiustamenti di difficoltà. Abbiamo già visto qualcosa di simile a dicembre scorso, quando il calo dell'hashrate ad un certo punto si è arrestato, nonostante il calo di prezzo.
Nel caso di esempio del ban della Cina è altamente probabile che i minatori del resto del mondo farebbero il possibile per sostenere l'HR, così come i miners cinesi farebbero il possibile per tenere/incrementare la loro produzione fuori dalla Cina (già adesso essi possiedono molte farm off-shore ). Lo stesso farebbero le grosse aziende del settore anche extra mining, visti i danni enormi che avrebbero da una perdita di credibilità di btc.
L'aumento vertiginoso delle fees renderebbe poi sempre più remunerativi i blocchi, stimolando ancora di più l'aumento dell'HR.

2)LN è un parziale antidoto contro un crollo dell'HR. Almeno se tale calo fosse in qualche modo prevedibile/annunciato. Chi avrebbe bisogno di fare transazioni non rimandabili nel tempo, potrebbe depositare btc su canali LN prima del calo dell'HR e fronteggiare il periodo di rallentamento nella produzione dei blocchi mediante tx off-chain. Ovviamente a condizione che l'altra parte usi LN.
Magari, chissà, proprio i grossi depositi di btc che ci sono stati su LN lo scorso mese sono stati originati da qualcuno che ha saputo in anticipo questo rumor del mining ban da parte della Cina e si è messo al riparo temendo che potesse essere reale.
2458  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 09, 2019, 06:44:27 PM
Che poi detto fra noi non credo succederà ma se la Cina bannasse il mining sarebbe una cosa nel complesso molto positiva.

Ci sarebbe un calo temporaneo nell'hashrate e una conseguente riduzione della sicurezza della rete, riduzione priva di grossi effetti negativi visto che oggi la rete ha un livello di protezione esagerato rispetto a quelle sono le reali minacce.

Se l'HR invece che gli attuali 45 esahash fosse ad es. la metà sarebbe lo stesso livello di protezione di 1 anno fa. Cambierebbe qualcosa? No.

Ci sarebbe un rallentamento delle transazioni ed un aumento vertiginoso delle fees almeno fino ai successivi aggiustamenti della difficoltà. Niente di insuperabile ci siamo già passati a dic2017 e siamo sopravvissuti

In compenso ci sarebbe una minore centralizzazione del mining e inizierebbero a pesare molto di più altri Paesi verso cui i minatori hanno già iniziato a delocalizzare: Paesi scandinavi, Islanda, Giappone, Russia, Canada (soprattutto Quebec), Stati Uniti nord occidentali.

Nazioni dove i miners hanno una ben superiore propensione all'uso delle rinnovabili rispetto alla Cina. Entrerebbe di più in crisi l'altro cavallo di battaglia della FUD: i bitcoin che faranno bollire gli oceani.

Un pò come quando il mondo doveva crollare perchè la Cina bannava gli exchanges. In realtà gli exchange cinesi erano delle fabbriche di volumi farlocchi e di manipolazione del trading. Il loro ban ha favorito la crescita di exchange occidentali più professionali e , guarda caso, ha dato il via al rush finale del bull trend del 2017
2459  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 09, 2019, 06:30:37 PM
So che il prezzo conta relativamente...ma è per dare una misura, senza tutte le lagne di governi e banche a quest'ora il Btc stava a 100k €.

Non sono d'accordo: le politiche e le azioni di banche e governi sono uno dei migliori "bullish case" di bitcoin.

La spaventosa crescita di adozione (effettiva e non solo speculativa) ad es. in Sud America e Est europeo è una conseguenza diretta delle azioni criminali o semplicemente idiote compiute da chi governa (politicamente ed economicamente) a quelle latitudini.

Un trend che prevedo in crescita in tutto il mondo negli anni a venire.

Mentre la FUD ormai assomiglia sempre di più ad un inutile al lupo al lupo in cui non crede più nessuno.

Che, ma guarda un pò il caso, rispunta fuori ad ogni trend di crescita del prezzo di bitcoin.

Quando il prezzo crolla, che strano, nessuno vuole mai bannare niente.

Sono terrorizzati dall'idea che la gente comune metta i propri risparmi in un sistema che sfugge quasi completamente al loro controllo e che vive al di fuori delle forme tradizionali di raccolta del risparmio stesso.

La verità? Sono terrorizzati dalla concorrenza. Perchè non l'hanno mai dovuta affrontare : da sempre banche centrali, banche e governi loro controllori vivono in regime di monopolio assoluto.

Preparatevi, se negli anni a venire dovessimo avere nuovi ATH, tornerete a sentire parlare di bitcoin a reti unificate anche dalla D'Urso o dalla De Filippi.

Di come finanzia l'ISIS, aiuta i pedofili, accresce i patrimoni di evasori, facilita il traffico di droga, rovina i risparmi della gente.

Di come sia una immensa gigantesca truffa.

Poi la gente spegne la televisione, esce di casa e magari, come in Venezuela, in Zimbabwe e presto in Argentina vede bambini giocare con pile di banconote a corso legale come fossero soldi del monopoli.

Sempre più persone allora si domanderanno quale sia la vera, reale truffa.

Chi ci governa, senza saperlo, sarà il grimaldello inconsapevole che avvicinerà milioni di persone alla prima forma di hard-money digitale della storia.
2460  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: April 09, 2019, 06:10:33 AM
Telenovela "China bans bitcoin", puntata 82545  Grin

https://www.reuters.com/article/us-china-cryptocurrency/china-says-it-wants-to-eliminate-bitcoin-mining-idUSKCN1RL0C4



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