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2501  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 06, 2019, 12:11:04 PM


Aspetta, non è che ti devi fidare. Nello scenario che stavo ipotizzando prima, i fondi a garanzia (anche in rapporto 1:1: se questa dovesse essere la norma) sarebbero certificati da una o più società di revisione.
A quel punto ti dovresti fidare delle società di revisione (mettine pure 3 o 4 insieme, non sarebbe un problema date le somme in gioco) ma esattamente come devi fare oggi per un'azienda che sia quotata in borsa. Anche in questo caso ti devi fidare di loro, se non prendi per buona questa loro certificazione non puoi più "fidarti" di nulla in ambito finanziario, sbaglio?


Ehmm, 10 anni fa un tizio avrebbe inventato cose chiamate blockchain pubblica e consenso distribuito proprio per permettere a tutti di verificare e non di doversi fidare. Invece qui si prende solo la parte che fa comodo (quella che permette la velocità di trasferimento) e per il resto si costruisce sopra un'infrastruttura dove l'utente non può verificare un bel nulla: deve solo fare un atto di fede, che si aggiunge all'atto di fede originario (quello che viene riposto nei governi e nelle banche centrali per le valute fiat)

E non limitiamoci a facebook: dopo il prevedibile successo immagino che ogni catena di supermercati, ogni marchio di elettronica di consumo o ogni franchising di abbigliamento vorrà farsi la sua cripto in casa. Gettoni per comprare poltrone, TV al plasma, abiti da sposa. Dollari crittografati che girano su tante piccole blockchain private , chiuse , recintate.

Garantite da tanti dollari non crittografati custoditi chissà dove, chissà da chi, chissà in che modo.

Persone che ripongono fiducia in altre persone. Alla vecchia maniera, insomma.

Mi sembra comunque che abbiamo raggiunto un punto di convergenza nella nostra conversazione :

1)la cosa si diffonderà enormemente, ma necessità di regole per funzionare perchè questa storia della parità è pericolosissima
2)Dal punto di vista dei bitcoin ci sarà più concorrenza ma anche più diffusione e conoscenza. Quindi luci e ombre, con le prime che supereranno le seconde se saremo bravi a far capire le molte cose in cui una blockchain pubblica, borderless, aperta e decentralizzata è superiore a queste fiche da casinò


Non so come saranno i termini della questione, alla fine non li sa nessuno, ma un'ipotetica FacebookCoin, la vedrei più semplice...

Io pago $ 1 e mi danno un gettone, prezzo fisso, senza dover costruire chissà quale garanzia o servizio di custodia... normative, bla bla bla...

Né più e né meno di un soldino d'oro, diamante, perla, smeraldo, rubino, ecc... dei giochi multiplayer.
Né più e né meno di cambiare contanti per fiches al casinò.

Senza limiti.
Un miliardo di utenti cambia 10 miliardi di dollari, stampo 10 miliardi di gettoni.

Con questo gettone, mi verranno offerte delle possibilità all'interno dell'eco-sistema Facebook,
social e Marketplace.


In ogni caso niente a che vedere con il concetto puro di criptovaluta del progetto Bticoin ed altri.



Fino a qui ci siamo.
Sono i 10 miliardi che ha ricevuto FB che non è chiaro che fine fanno.
Nè è chiaro che garanzie debba offrire FB per assicurare i clienti che un domani, quando renderanno le fiches, riavranno indietro l'equivalente in $.
2502  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 05, 2019, 07:45:29 PM


Aspetta, non è che ti devi fidare. Nello scenario che stavo ipotizzando prima, i fondi a garanzia (anche in rapporto 1:1: se questa dovesse essere la norma) sarebbero certificati da una o più società di revisione.
A quel punto ti dovresti fidare delle società di revisione (mettine pure 3 o 4 insieme, non sarebbe un problema date le somme in gioco) ma esattamente come devi fare oggi per un'azienda che sia quotata in borsa. Anche in questo caso ti devi fidare di loro, se non prendi per buona questa loro certificazione non puoi più "fidarti" di nulla in ambito finanziario, sbaglio?


Ehmm, 10 anni fa un tizio avrebbe inventato cose chiamate blockchain pubblica e consenso distribuito proprio per permettere a tutti di verificare e non di doversi fidare. Invece qui si prende solo la parte che fa comodo (quella che permette la velocità di trasferimento) e per il resto si costruisce sopra un'infrastruttura dove l'utente non può verificare un bel nulla: deve solo fare un atto di fede, che si aggiunge all'atto di fede originario (quello che viene riposto nei governi e nelle banche centrali per le valute fiat)

E non limitiamoci a facebook: dopo il prevedibile successo immagino che ogni catena di supermercati, ogni marchio di elettronica di consumo o ogni franchising di abbigliamento vorrà farsi la sua cripto in casa. Gettoni per comprare poltrone, TV al plasma, abiti da sposa. Dollari crittografati che girano su tante piccole blockchain private , chiuse , recintate.

Garantite da tanti dollari non crittografati custoditi chissà dove, chissà da chi, chissà in che modo.

Persone che ripongono fiducia in altre persone. Alla vecchia maniera, insomma.

Mi sembra comunque che abbiamo raggiunto un punto di convergenza nella nostra conversazione :

1)la cosa si diffonderà enormemente, ma necessità di regole per funzionare perchè questa storia della parità è pericolosissima
2)Dal punto di vista dei bitcoin ci sarà più concorrenza ma anche più diffusione e conoscenza. Quindi luci e ombre, con le prime che supereranno le seconde se saremo bravi a far capire le molte cose in cui una blockchain pubblica, borderless, aperta e decentralizzata è superiore a queste fiche da casinò
2503  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 04, 2019, 07:50:46 PM


Allora sono bullish: forse avremo il momento nel quale la gente si "sveglierà" da questo sonno collettivo e chiederà a gran voce una soluzione altrettanto comoda,potente e veloce, ma (parzialmente) trustless esoprattutto amica della privacy: lighnting network.


Le stablecoin al mondo bitcoin e crypto in generale, porteranno due benefici:

Uno diretto già discusso: se funzioneranno senza vincoli e se davvero si potrà farle uscire dal walled garden delle aziende (due grossi SE), porteranno una grossa iniezione di liquidità. Almeno per il trading.

Uno indiretto e molto più importante, diciamo culturale. Che è quello a cui fai riferimento tu. Aiuteranno milioni di persone a familiarizzare con concetti come wallet o address o chiavi private, per quanto questi concetti saranno annacquati nell'ambiente super user friendly delle aziende

Anche perchè, a parte le fasi di creazione/distruzione e la cazzata micidiale della parità, le stablecoin  per il resto sono cripto a tutti gli effetti.

A quel punto ci sarà da far capire alla "massa" non perchè usare una cripto o cos'è una cripto, ma perchè usare bitcoin.

Parte della complessa transazione culturale da valuta tradizionale a bitcoin, lo farebbe facebook.

Lo spiega molto meglio di me Ari Paul in questo thread, su cui sono decisamente d'accordo:

https://twitter.com/AriDavidPaul/status/1101496130913910785
2504  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 04, 2019, 06:26:25 PM


Dipenderà da come andranno veramente le cose, in questo caso (cioè nel voler introdurre una moneta proprietaria e stable)  è molto sottile il confine tra fare la banca e fare la banca centrale.
Se per esempio facessero una nuova moneta legandola  con un concambio prefissato al $  (tanto per fare un esempio) e dichiarando la presenza di dollari a garanzia in rapporto 1:1, NON farebbero più ciò che fa una banca centrale perché gestendo tanti FBcoin quanti sono i dollari a garanzia ad essi riferiti si "limiterebbero" semplicemente ad aver "digitalizzato" il dollaro.

Questo non penso che scatenerebbe le ire dei regolatori, e allo stesso tempo penso che sarebbe più che accettabile da parte di FB/Google perché un sistema simile consentirebbe loro di gestire i pagamenti con la loro moneta, che è proprio ciò che vogliono.

Penso anche che non ci sarebbero i dubbi che hanno accompagnato il caso Tether perché aziende di quel calibro non avrebbero nessuna difficoltà a farsi certificare il deposito di garanzia da una (o più) delle solite società di certificazione.


Se fosse questo lo scenario, il pericolo che sottolineavi più sotto:

Ma anche in assenza di scenari così drastici, se Facebook avesse ad es. un anno un fatturato disastroso, i possessori di FBcoin potrebbero giudicare più rischioso detenere la cripto rispetto ai dollari, e addio parità.

non sarebbe più concreto perché la FBcoin non sarebbe legata al valore della società ma solo al valore del dollaro, e potenzialmente potrebbe anche essere garantita contro il fallimento di FB se solo si rendesse "intoccabile" il deposito dei $ a garanzia.


Infine:
Non dico che non si farà: ma sarei stupito se dopo aver puntato il dito contro Tether per tutto questo tempo, faranno fare a FB la stessa cosa (elevata alla N in termini numerici) senza qualche garanzia in cambio e senza un minimo di regolamentazione.

Sono d'accordo, ma nell'ipotesi di cui sopra la garanzia sarebbe la famosa certificazione del rapporto 1:1 tra FBcoin e $.



La parità 1:1, in assenza di regolamentazione, è rimessa alla bontà d'animo di Facebook.

In più il valore delle riserve è il numero scritto su un conto corrente bancario. Non c'è nulla di trasparente o di pubblico.

Mi devo fidare che :

a)FB abbia detto il vero nell'avere un conto corrente di X miliardi presso la banca pippo

b)la banca pippo abbia confermato dicendo il vero e non sia d'accordo  con FB

c)l'audit indipendente non sia d'accordo sia con FB e la banca pippo e siano in tre ad aver mentito.

Anche perchè i big four in assenza di regolamentazione chiara si sono già rifiutati, tant'è che Circle ha usato Grant Thornton LPP e i Winklevoss Cohen & Company.  

In più l'audit è un controllo periodico, una fotografia in un dato momento (addirittura ci mettono ora e minuti: https://www.centre.io/pdfs/attestation/grant-thornton_circle_usdc_reserves_20190215.pdf ).

E nel mezzo tra un controllo e l'altro?

Alle stablecoin la blockchain serve solo per muovere alla svelta i dollari: per il resto sono la moneta PIU' TRUSTED E CENTRALIZZATA  che sia mai esistita, molto più trusted delle valute fiat tradizionali visto che sono sostanzialmente un'impalcatura fiduciaria costruita sopra le valute tradizionali (che già richiedono fiducia nel governo, nella banca centrale, nello Stato, nell'economia.....)

Se la semisconosciuta Tether ha "tokenizzato" 2.5 miliardi  di dollari, FB si presume che minimo, ma proprio minimo, faccia 10 volte tanto.

Supponiamo 250 miliardi che, in assenza di regole, potrebbe anche decidere di tenere su una banca alle isole Cayman. E tra un audit e l'altro fargli fare chissà cosa, pur di non tenerli immobilizzati e farli fruttare.

Il passo dalle riserve complete alle riserve frazionarie è decisamente breve: l'occasione fa l'uomo ladro.

Senza che il povero utente abbia alcun modo di verificare cosa succede ai suoi dollari, in cambio dei quali ha ottenuto un gettone del suo social preferito.

Gettone, che è destinato a perdere SICURAMENTE ALMENO il 2% (ma probabilmente molto di più) del suo valore ogni anno grazie all'ancoraggio con il suo papà analogico

E senza DARE ALCUNA GARANZIA ASSOLUTA di redemibilità con suddetto papà analogico nel futuro.

Il mondo è bello perchè è vario. Quindi ben vengano le stablecoin se il mercato (non certo io che le vedo come il veleno) le vuole.

Ma probabilmente scordiamoci che le autorità americane facciano diffondere a macchia d'olio una roba del genere (quindi potenzialmente presso ogni azienda X del mondo, anche la più truffaldina) senza prima aver messo bocca in proposito.

E se invece se ne fregheranno, a maggior ragione statene lontani, perchè ci sono tutti gli ingredienti perchè questa storia vada a finire male. Molto male.


Immagino utilizzeranno (quasi sicuramente) un modello dove puoi comprare facebook coin direttamente in dollari, in una specie di market interno. Altrimenti si paleserebbe appunto lo scenario che descrivi. Non credo vogliano creare un'altro titolo o migliorare le crypto, ma semplicemente fare soldi.  Smiley

Si, ma stando a quanto scrive il NY Times FB è in contatto con alcuni exchange per il listing. Quindi sarà possibile scambiarsi FBcoin anche su mercati esterni
2505  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 02, 2019, 11:06:26 PM

Dai, lasciami credere che la storia d’amore tra @Jack e LN abbia un futuro...
Non vedo l’ora di pagare i like ai tweet in Satoshi.

https://twitter.com/jack/status/1101597703954288640?s=21



Si,

E' un amore figlio di un interesse (https://techcrunch.com/2018/03/15/lightning-labs-just-raised-millions-from-jack-dorsey-and-others-to-supercharge-blockchain-transactions/)  


ma almeno i twittercoin dovremmo risparmiarceli  Grin
2506  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 02, 2019, 10:58:19 PM
Si, ma un conto è avere una licenza bancaria per gestire conti e dare prestiti, un altro è "battere" (cripto)moneta  ed impegnarsi a mantenere riserve in valuta a corso legale a copertura della (cripto)moneta emessa.

Più che il mestiere di una banca, è il mestiere di una banca centrale.

Fin quando le stablecoin le fanno i gemelli Winklevoss o Circle e le usano 4 gatti può anche passare, ma qui si parla di un'azienda che ha come clienti quasi metà della popolazione mondiale.


Non è poi così diverso, o  - diciamo meglio - improbabile che avvenga.
Se ci pensi ci sono già dei precedenti: i vari Tether e società simili cosa hanno fatto in fondo ?  hanno battuto moneta.... e senza nemmeno aver avuto necessità di comperarsi una licenza bancaria.

Con FB e Google cambierebbe la scala - certo - ma non lo vedo un fattore limitante per loro. E' piuttosto evidente la difficoltà con la quale i singoli stati cercano (con risultati spesso discutibili) di arginarne lo strapotere.
Questo dei pagamenti sarà un business enorme per loro, è impossibile che si fermino per scrupoli di questo tipo.



Google e Facebook fanno cosa gli pare in giro per il mondo, questo è vero, ma in USA devono, eccome, rispondere alle regolamentazioni nazionali (che in termini finanziari finiscono poi per fare "legge" a livello mondiale) e alle relative autorità di vigilanza, essendo quotate in borsa.

L'emissione di stablecoin (e il conseguente mantenimento delle riserve) è una materia molto borderline , e di conseguenza  le autorità USA (CFTC e SEC) l'hanno finora vista sempre in maniera molto critica.

Tether è stata sotto subpoena della CFTC (sebbene abbia sede ad Hong Kong) ed è tutt'ora vietata ai cittadini americani.

Ripeto: parliamo di una rivoluzione radicale, qui non c'è un'azienda che si mette a fare la banca, ma un'azienda che si mette a fare la banca centrale.

I rischi connessi sono decisamente grandi

Le stablecoin sono un'idiozia nella loro essenza perchè il valore di qualcosa non può essere fissato a tavolino uguale a quello di qualcos'altro: è sempre il mercato a decidere.

Un domani se esistesse FBcoin, anche in caso di audit positivo delle riserve, è inevitabile che il valore di questa stablecoin seguirà l'andamento dell'azienda che se ne fa garante (come fossero un titolo azionario).

Fino potenzialmente ad arrivare a zero se l'azienda dovesse fallire.

Ma anche in assenza di scenari così drastici, se Facebook avesse ad es. un anno un fatturato disastroso, i possessori di FBcoin potrebbero giudicare più rischioso detenere la cripto rispetto ai dollari, e addio parità.

FB dovrebbe intervenire e acquistare FBcoin per mantenere alto il prezzo e "difendere" la parità con le valute fiat. Come fosse, appunto, una banca centrale.

Insomma: tutti i problemi (e relativi disastri) che nei secoli sono stati commessi da Stati e Banche Centrali con l'emissione di moneta controllata e le varie parità "artificiali" di valute, potrebbero essere trasferite pari pari in chiave "privata" all'interno di (e fra) grosse aziende.

Non una bella prospettiva.

Non dico che non si farà: ma sarei stupito se dopo aver puntato il dito contro Tether per tutto questo tempo, faranno fare a FB la stessa cosa (elevata alla N in termini numerici) senza qualche garanzia in cambio e senza un minimo di regolamentazione.

Se lo faranno è solo perchè adorano troppo la scomparsa del contante  e la sua sostituzione con questo Grande Fratello 2.0

In ogni caso se mi leggete sapete qual è la mia opinione sui rischi di detenere valuta fiat. Immaginatevi cosa penso dei rischi al quadrato di una criptovaluta privata e chiusa ancorata ad un paniere di valute fiat.

Brrr.
2507  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 02, 2019, 11:59:33 AM


Come giustamente dici non si capisce assolutamente perché serva una blockchain per fare questo tipo di cose: una valuta interna ad un sistema (JPM o FB che sia) può essere gestita facilmente in modo centralizzato.

Il discorso della regolamentazione invece lo si supera secondo me facilmente, basta che l'azienda si doti di una licenza bancaria.
FB per esempio l'ha già fatto nel 2017 per l'area UE:
https://www.economyup.it/fintech/facebook-diventa-banca-2019/

e anche Google si sta muovendo in questa direzione - tanto per citare un altro dei colossi di internet che sicuramente si butteranno nell'arena dei sistemi di pagamento:

https://www.key4biz.it/google-sara-presto-una-banca-intanto-big-g-ottiene-la-licenza-di-e-money-per-lue/239715/

è vero che esistono gli altri problemi che hai citato nella prosecuzione del tuo post, ma imho li si affronta/risolve facilmente adeguandosi caso per caso alle leggi di ogni specifica nazione oppure di una certa area geografica (come l'UE).
E' la stessa cosa che queste aziende hanno già fatto in altri contesti, vedi ad esempio i filtri che sia FB sia google hanno dovuto accettare di applicare agli utenti cinesi (pena l'impossibilità di lavorare lì).


Si, ma un conto è avere una licenza bancaria per gestire conti e dare prestiti, un altro è "battere" (cripto)moneta  ed impegnarsi a mantenere riserve in valuta a corso legale a copertura della (cripto)moneta emessa.

Più che il mestiere di una banca, è il mestiere di una banca centrale.

Fin quando le stablecoin le fanno i gemelli Winklevoss o Circle e le usano 4 gatti può anche passare, ma qui si parla di un'azienda che ha come clienti quasi metà della popolazione mondiale.
2508  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 01, 2019, 04:24:51 PM
Ma se alla fine questi colossi tipo Amazon, FB, ecc... iniziassero a proporre una propria moneta, non c’è il rischio che il bitcoin possa essere snobbato? Alla fine alla massa interessa  più che altro un mezzo di pagamento che sia semplicissimo da usare, che consenta sia micro che macro transazioni con fre bassissime e istantanee.

Qualcuno prima di me ha fatto un esempio perfetto simulando un utilizzo di invio valute tramite whatsapp! Piattaforme già diffuse e semplici da usare... altro che wallet crittografati, Lightning network, chiavi private, blockchain, ecc... alla massa frega nulla anche della decentralizzazione e preferirebbe sicuramente pagare tramite FB che tra l’altro ha già o si creerà in maniera molto semplice un’utenza!


Si sapeva che banche e grandi aziende non sarebbero rimaste a guardare.

E' la vecchia storia della concorrenza tra sistemi proprietari e chiusi da un lato e sistemi aperti e pubblici dall'altro.

Rispondono a finalità diverse, ognuno con i suoi pro e contro. Possono tranquillamente coesistere.

E' stato così per il software (con l'avvento dell'opensource accanto al closed source) e per la conoscenza/informazione (Internet accanto alle WAN private).

E' probabile che sarà cosi anche per la moneta.

Tra l'altro sia Internet che l'opensource condividono con i bitcoin la mancanza di fiducia iniziale dello status-quo esistente e le errate continue previsioni di morte e di inutilità nei primi anni della loro esistenza.

Anche America On Line a metà  anni 90 aveva milioni di clienti nella sua WAN privata. Poi però è arrivato il Web.

Vedo più una concorrenza diretta di queste grandi aziende come Facebook con le varie VISA e Mastercard (se non si adeguano in fretta). Visto che offriranno un servizio più economico e più veloce.

Oltre che un colpo durissimo alla diffusione del contante fisico che a sua volta stimolerà la diffusione di bitcoin come unica forma di valore rimasta avente le caratteristiche del "cash"

Direi anche che i micropagamenti, per quanto importanti, non sono e non saranno tra i principali campi di applicazione di bitcoin.

Altimenti avremmo dovuto tutti sostenere bitcoin cash e sacrificare per i micropagamenti la decentralizzazione.

Infine LN non andrebbe giudicato per come è adesso. Andrebbe fatto un confronto alla pari con i Facebookcoin quando entrambi saranno tecnologie aperte al grande pubblico.

Una volta che saranno introdotte migliorie in LN sui si sta già lavorando (soprattutto Neutrino ma anche gli atomic swaps, il pagamento senza invoice, l'accorpamento dei fondi depositati in un unico channel e via discorrendo) probabilmente il suo uso non sarà molto più complicato di quello di un wallet facebook.

I wallet crittografati non serviranno su facebookcoin perchè FB farà un suo backup sul cloud delle private keys (come peraltro aziende che offrono servizi in bitcoin già fanno).

Semplice e comodo ma siamo sicuri che vada bene per tutti?
2509  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 01, 2019, 01:44:31 PM
Mi dà l'idea che dietro questi voci di pagamenti, cripto, funzioni di pagamento, ecc...
ci sia la grande tentazione di aprire i social verso quello che è stato il mondo dei giochi multiplayer,
monete d'oro, diamanti, perle, energia...

Magari su Facebook, faranno un tasto NON MI PIACE...  Grin
ma si potrà solo farlo a pagamento...

....

È una mia libera interpretazione, siamo nel campo dell'indiscrezione totale.

Sono d'accordo, è uno scenario plausibile.

Finora il "prodotto" che Facebook ha venduto e sui cui ha fatto miliardi è stato "l'utente". A cui veniva dato un servizio gratuito perchè la fonte di guadagno era lui medesimo.

Ma, visto che la popolazione mondiale è finita e che ormai sembra abbiano raggiunto un tetto, ecco che devono trovarsi nuove forme di reddito.

In effetti i micropagamenti offerti dalle criptovalute sono perfetti per questo scenario e anche applicando commissioni infinitesimali, viste le cifre coinvolte, i guadagni di FB sarebbero probabilmente stellari.

Anche l'invio di denaro via messaggistica di Whattsapp potrebbe diventare un bel business.

Un ragazzino del futuro che esce il sabato sera  con soldi in tasca non sufficienti per pizza+discoteca potrà messaggiare la mamma che gli manda il decino che manca  (o la mamma paga direttamente la discoteca a distanza)  Grin

E come questo chissà quanti esempi si possono fare.

I governi probabilmente l'appoggeranno perchè l'uso diffuso di questa forma di contante digitale (tracciabile) è un altro chiodo nella bara alla circolazione del contante fisico (non tracciabile)*.

Anche se esistono tutti i dubbi di cui sopra.



*=anzi ripensandoci la vendita dei dati sulle abitudini al consumo di ogni utente sarà il vero business di FB, quindi alla fine l'utente ritornerà ad essere il prodotto finale anche in questo giochino

2510  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 01, 2019, 09:45:57 AM
Il NY Times se ne è uscito con un articolo (https://www.nytimes.com/2019/02/28/technology/cryptocurrency-facebook-telegram.html) che riprende una precedente anticipazione di Bloomberg riguardo alla nuova criptovaluta su cui starebbe lavorando Facebook (usabile quindi anche su Instagram e Whattsapp che fanno parte della stessa famiglia)

Questo articolo è interamente basato su rumors quindi niente di certo, ma data l'autorevolezza della fonte possiamo discuterne anche perchè contiene delle anticipazione assolutamente clamorose come il fatto che Facebook sia in trattativa con alcuni exchanges per "listare" i futuri FBcoin sulle loro piattaforme.

Su altri forum questo progetto di FB viene accostato a quello di JPMorgan, in realtà sono due cose molto diverse: quello della banca americana, a quanto ne sappiamo, sarà solo un mezzo per trasferire valore su blockchain ma non sarà possibile holdare JPMcoin su un wallet.

Se Alice vorrà mandare 1000 dollari a Bob, JPM creerà 1000 JPMcoin (tenuti pari al dollaro nel loro valore) e li spedirà sul conto di Bob distruggendoli all'arrivo e riconvertendoli in dollari.

I JPMcoin "vivranno" solo per il tempo necessario al trasferimento di denaro.

(Non si capisce perchè serva una blockchain per fare tutto questo quando un database sarebbe più che sufficiente, soprattutto se Alice e Bob sono clienti della stessa banca, ma questo è un altro discorso).

I FBcoin invece saranno, in base a quanto scritto nell'articolo, delle vere criptovalute che gli utenti potranno tenere e scambiare nelle app di messaggistica e all'interno di Facebook, presumo con un wallet integrato nel social network.

E saranno anch'essi delle stablecoin che però, a differenza di JPMcoin, saranno matenuti pari non con il solo dollaro ma con un paniere di valute tradizionali (euro e yen?) in proporzioni presumo fisse stabilite da Facebook stessa.

Tutto questo mi suscita una serie di riflessioni:

1)Un problema gigantesco in termini di regolamentazione.

Se un'azienda qualsiasi si mette ad "emettere valuta" quella emissione, in base ai pareri della SEC dopo tutto il casino delle ICO, deve essere considerata come emissione di securities e sottostare quindi alla rigida normativa in materia.

Se poi quella cripto è garantita pari alle riserve fiat che FB stessa dichiara di possedere, ci vorrà qualcuno che controlli la copertura di quelle riserve altrimenti potrebbe risorgere il vecchio dubbio di Tether che in realtà l'azienda emettitrice stia lavorando in regime di riserva frazionaria senza garantire adeguata copertura ai FBcoin in esistenza. Chi controlla? Ci saranno degli audit periodici delle riserve di FB?

E se FB dovesse fallire? I conti corrente dove sono depositate le riserve sarebbero probabilmente i primi aggredibili dai creditori (sono riserve liquide), e quindi addio garanzia di redimibilità dei FBcoin.

Per non parlare del fatto che quei FBcoin potranno essere depositati su exchange e quindi uscire dal controllo dell'azienda.

Presumo potranno essere solo exchange regolamentati (tipo Gemini o il futuro Bakkt) e soprattutto nominativi altrimenti sarebbero uno strumento ideale per il riciclaggio vista la parità con le valute fiat.

Il fatto che la parità sia con un paniere di valute fiat poi rende questa cripto non proprio stabile perchè se ad es l'euro varia rispetto al dollaro e le percentuali del paniere restano le stesse, il valore dei fbcoin varia senza che siano intervenuti altri fattori

2)Sempre dando per scontato che la notizia non sia un fake, è la cosa più bullish di breve periodo  che io riesca ad immaginare.

2,5 miliardi di potenziali utenti (gli iscritti a FB e servizi associati) che teoricamente possono trasferire l'equivalente di dollari e euro, garantiti da FB, su un exchange e usarli per fare trading di criptovalute.

Uno tsunami di liquidità che potrebbe arrivare sugli exchange, roba da far sembrare la liquidità arrivata con le ICO di due anni fa una goccia nell'oceano.

Ce n'è abbastanza per un bull-run di proporzioni epiche, considerando poi quanto può essere additivo a livello di "droga" il trading di criptovalute.

(parlo di "bullish di breve periodo" perchè chiaramente il successo di una criptovaluta nel lungo periodo dipenderà dal numero di utenti stabili che riuscirà a conquistare, e non dai traders improvvisati)

Ma siamo sicuri che le autorità finanziarie permetteranno tutto questo?

Casalinghe, padri di famiglia e ragazzini in età preadolescenziale che finiscono, senza alcuna conoscenza di trading o di criptovalute, nelle vasche di squali rappresentate dai mercati di trading con la volatilità che li caratterizza?

Cibo per balene e materiale per truffe di ogni tipo.

Anche perchè finirebbero per fare quello che fecero ai tempi delle ICO, comprerebbero in massa la criptovaluta più fashion, più reclamizzata, più "markettara" senza sapere che le criptovalute sono un protocollo e non un prodotto e che ciò che dà valore ad esse sono ben altri parametri.

Aspettiamo di saperne di più perchè per ora è tutto molto poco chiaro.




E direi di non dimenticare anche che nel 2017 per la maggioranza della popolazione mondiale BTC era semplicemente un "qualcosa" di sconosciuto che saliva sempre di valore, ora praticamente tutti sanno che è passato da $20k a $3-4k, la gente ci penserà su 100 volte prima di investire di nuovo perché in casi del genere è sempre più facile ricordare la parte negativa piuttosto che quella positiva. Faccio veramente fatica ad immaginare una nuova fase fomo come quella di un paio di anni fa, mi sembra un evento che difficilmente potrà ripetersi, abbiamo bisogno di un incendio, non di una scintilla per far tornare la gente a fidarsi dei bitcoin. E del mondo cripto direi.

Su questo sono molto meno d'accordo
2511  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 28, 2019, 09:51:31 PM
Su Google trend le ricerche collegate al bitcoin sono quasi ai minimi da un anno a questa parte e anche gli indirizzi bitcoin che negli anni è sempre salito costantemente, ultimamente cresce molto meno rispetto ad altri periodi!

Quindi sembra che interesse e nuovi adopter per ora non ce n’è più di tanto!

Non c'e' dubbio. Siamo molto lontani dal periodo pre-fomo ad esempio di inizio 2017.
2512  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 28, 2019, 04:17:38 PM
A proposito di indirizzi, Diar ha fatto una interessante analisi sui "retail investors" di bitcoin cioè sui piccoli e medi holders.

Sono stati presi in esame gli indirizzi che contengono da 1 a 10 bitcoin. Probabilmente troppo piccoli per essere di proprietà di exchange (o di grandi possessori storici) ma troppo grandi per essere address di passaggio o usati per piccole transazioni.

Su questi indirizzi è depositata il 10% dell'intera quantità di bitcoin in circolazione (circa 6 miliardi di dollari) e, cosa interessante, sono aumentati di numero nell'ultimo anno (+6%, nonostante il bear market ) e sono aumentati i bitcoin depositati su di essi dallo scoppio della bolla del 2017 (+5%).



Nel 90% circa dei casi sono address che non hanno transazioni in uscita, rappresentando quindi sicuramente una forma di investimento di lungo periodo.

Hodlers duri e puri che se ne sono fregati di ciò che è successo nell'ultimo anno.

Le altre due fasce prese in considerazione sono quella da 10 a 100 bitcoin ( che è più o meno rimasta costante) e quella da 100 a 1000 bitcoin che è invece calata sia nel 2017 che nel 2018.

Di positivo c'è quindi una maggiore distribuzione dei bitcoin, di negativo un "cash-out" dei grossi investitori e possessori

2513  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 28, 2019, 03:48:31 PM


Ooooohhh quindi niente Lambo? Embarrassed
Basta me ne vado.

E chi se ne frega della libertà monetaria, dell'indipendenza del proprio capitale, di Ln e tutte quelle balle li...

 Grin Wink

Esatto  Grin



Ciao a tutti,
Ho aggiornato nella board “Economics” il mio post di inizio mese dove passavo in rassegna un pò di indicatori sullo “stato di salute” di Bitcoin.
https://bitcointalk.org/index.php?topic=5106432.msg49960305#msg49960305
Spero possiate dare il vostro contributo alla discussione!
Se apprezzate il formato potrei farne un post “periodico” mensile.




Bel post, complimenti.

Aggiungerei anche il numero di indirizzi univoci che è quasi al livello massimo dell'ultimo anno

https://www.quandl.com/data/BCHAIN/NADDU-Bitcoin-Number-of-Unique-Bitcoin-Addresses-Used

E i dati di google trends sulle ricerche della frase "how to buy bitcoin" che anticiparono meglio di ogni altra cosa il bull run del 2017

https://trends.google.it/trends/explore?q=how%20buy%20bitcoin

2514  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 28, 2019, 10:46:14 AM


Interessante sì, come tante altre analisi con la correlazione al modello 2014-16, però mi chiedo:
è veramente così "semplice" come sembra, in cui ripete più o meno lo stesso schema, in particolare con l'ampiezza delle salite e delle discese, e successivamente anche con l'ampiezza stessa dei movimenti.

Oramai se ne parla in ogni chat, forum o canale; possibile che alla fine sia veramente così: più o meno laterale fino a fine anno, e poi inizio nuovo ciclo, con la nuova salita?


Sugli exchange centralizzati bitcoin non ha nessun uso pratico: a nessuno "serve" bitcoin, esso viene comprato e venduto solo sulla base delle aspettative di prezzo.

Come per tutti i beni speculativi le scelte di trading diventano un problema da teoria dei giochi: io vendo/compro se mi aspetto che la maggior parte del mercato farà la stessa cosa.

Se tutti (o quasi) si aspettano la stessa cosa, ecco che le previsioni si autoavverano magicamente.

Se un trader vede che in occasione del precedente bear market la caduta di prezzo si fermò in corrispondenza della media mobile a 200 settimane ossia della linea rossa nel grafico sopra ( e fidatevi chi fa trading queste cose le guarda eccome), ipotizza che anche a questo giro la maggior parte degli altri traders piazzerà i propri acquisti in corrispondenza di quella linea.

Se tutti ipotizzano questa cosa ecco che magicamente la media mobile a 200 settimane diventa un enorme  livello di supporto del prezzo.

Più un bene è speculativo puro, più è sottoposto a queste dinamiche psicologiche.

Finora questo modello ha sempre funzionato, nel lungo periodo funziona da quando esiste una parità col dollaro.

Ed è un modello che è importante tenere d'occhio anche se in futuro non venisse rispettato, perchè ogni mancato "avverarsi" di un' aspettativa su cui il mercato ripone fiducia, genera automatica una reazione violenta di segno opposto.

Per cui se il  modello fosse "rotto" verso il basso ci sarebbe automaticamente una ulteriore violenta caduta del prezzo, viceversa se il prezzo dovesse crescere oltre quello che il modello prevede.

Sul fatto che sia semplice ho qualche dubbio: oltre 1 anno di bear trend (il 2018) e quasi 1 anno di andamento piatto (quello che ci aspetta se replichiamo il 2015) hanno fatto e faranno fortunatamente sparire tutti coloro che erano arrivati con l'idea che per diventare ricchi in poco tempo bastasse comprare qualche bitcoin.


2515  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 26, 2019, 08:09:22 PM
Invito tutti alla lettura di questo articolo del sole24ore

https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2019/02/08/eliminazione-contante/

E' un commento al post del Fondo Monetario Internazionale nel quale due economisti del FMI descrivono nel dettaglio il futuro da incubo che ci stanno preparando le autorità finanziarie mondiali (di cui ho già parlato qui https://bitcointalk.org/index.php?topic=5105634.msg49783091#msg49783091)

Un'ipotesi (ma è più di un'ipotesi) di tassi negativi, economia fondata sul debito, totale controllo della moneta elettronica, depositi bancari a costi crescenti e contante a svalutazione programmata per evitare bank-run.

La perdita di valore del denaro depositato in banca che diventa come una tassa perchè non esistono altri modi per detenere moneta elettronica (bitcoin a parte)

L'unica via di uscita che i governi di mezzo mondo hanno alla crisi dei debiti accompagnata ad una eventuale nuova crisi economica.

Leggetelo bene.

Non esiste un articolo più bullish sul futuro dei bitcoin di questo.

Se si avverasse uno scenario del genere a livello mondiale e bitcoin riuscisse a rimanere sufficientemente resistente alla censura e decentralizzato da sfuggirne al controllo, non esistono limiti al valore che potrebbe avere espresso in dollari o euro. Non tanto per meriti suoi ma perchè euro e dollaro non varrebbero più quasi nulla, per cui se il suo valore fosse 1 milione di dollari o 100 milioni di dollari non avrebbe molta differenza.

Come oggi non fa molta differenza se un bitcoin vale 1 miliardo di bolivar o 1 trilione di bolivar.

Ci sono due modi per valutare il vostro investimento in bitcoin: il primo è quanto valgono in dollari i btc che possedete. Il secondo è quanta percentuale dei 21 milioni di btc possedete.

Sicuramente siete arrivati qui ragionando nel primo modo. Molti se ne sono anche andati continuando a ragionare nel primo modo.

Ma se siete su questo forum in pieno cryptowinter, presumo che molti di voi  abbiano già ingoiato la pillola rossa e abbiano iniziato a ragionare nel secondo modo.

Se il fondo monetario internazionale e la banca dei regolamenti internazionali, le due più potenti autorità finanziarie della Terra, riusciranno nel loro intento di realizzare questo futuro distopico, sappiate che probabilmente  il vostro pensare all'investimento in bitcoin nel secondo modo si rivelerà una delle più lungimiranti e vincenti scelte di investimento della Storia.

2516  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 25, 2019, 08:11:14 PM
Le posizioni short sui principali exchange sono ai minimi da oltre un anno. Ci sono pochi grossi venditori che hanno enormi quantità di bitcoin e non hanno bisogno di leverage o margin per andare corti, quindi grandi possessori di moneta (probabilmente un insieme di exchange e miners)

Per questo il prezzo sale con le scale e scende con l'ascensore, come nei giorni scorsi.

Da questo punto è cambiato molto rispetto a quando eravamo a difendere quota 6000: allora avevamo una moltitudine di venditori scoperti e qualche grosso acquirente che difendeva quel supporto.

2517  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 25, 2019, 07:26:36 AM
10 giorni fa i bitcoin sono stati ufficialmente "riconosciuti" dalle autorità indonesiane e dalla legga indonesiana come commodity. E' stata inoltre fissata una regolamentazione per gli exchange

https://bitcoinist.com/indonesia-bitcoin-commodity-regulations/

Effetti sui volumi di localbitcoin:



2518  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 25, 2019, 07:22:21 AM
Scusami, una domanda, quel +27% è su base settimanale, mensile... ?

mensile
2519  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 24, 2019, 04:12:08 PM
Nonostante la recente volatilità sia manna dal cielo per chi specula, tutte le statistiche di LN continuano a crescere come se nulla fosse.

Compresi i bitcoin depositati sugli address LN e allontanati dagli exchange (723 al momento in cui scrivo).

Mii sarei aspettato l'opposto: una rimozione in massa dagli address LN per sfruttare le opportunità di trading.

Una fetta crescente di utilizzatori bitcoin è fatta di persone a cui non interessa una mazza del controvalore in dollari, sono solo interessati ad usare la loro hard-money a scopo transazionale (e/o remunerativo) sul layer-2

2520  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: February 24, 2019, 04:02:56 PM
Fa parte dell'equilibrio di cui parlavo ieri che ogni tentativo di "fuga" in una direzione del prezzo venga riassorbito dalla direzione opposta. Soprattutto nel fine settimana quando i futures sono chiusi e chi manovra su quei mercati non ama che il prezzo spot si allontani troppo delle sue "puntate" della settimana lavorativa precedente.

Abituatevi, perchè secondo me questo andamento sinusoidale senza trend di rilievo durerà ancora per un bel pò.

In ogni caso se avessi torto e dovessimo ancora affrontare la capitolazione finale, mi sono premunito su TRT piazzando un bell'ordine di acquisto sotto i 2000€, casomai (e magari) ci arrivassimo  Grin


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