E' qualcosa di cui abbiamo già parzialmente discusso ma questa è notizia di oggi e conferma l'intenzione di Unicredit: https://www.corriere.it/economia/finanza/19_ottobre_09/tassi-negativi-unicredit-li-applichera-depositi-sopra-100-mila-euro-2ffe061a-eaae-11e9-9140-07f05ef9e6ae.shtmlla cosa davvero triste è leggere cose del tipo: Le banche finora hanno risposto alla politica di tassi negativi della Bce incrementando le spese e le commissioni. Proprio per questo la scorsa settimana Mustier, in qualità di presidente dell’Ebf, l’associazione bancaria europea, aveva sottolineato che «è importante che la Bce dica alle banche “per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti” in un modo o nell’altro, proteggendo naturalmente i piccoli clienti con depositi inferiori ai 100 mila euro». che in sintesi significa: vuole farci pagare il conto (nel vero senso della parola) e vuole che sia qualcun altro (la BCE) ad "imporlo" in modo da poter dire che non è stata colpa sua. Che pelo sullo stomaco! diversificazione è l'unica soluzione. Oro, diamanti, case, terreni ecc. I diamanti non possono essere considerati un investimento o uno strumento finanziario, per il semplice fatto che sono gravati da IVA, attualmente 22%; ovvero sono considerati un bene, di lusso ma un bene di consumo. Investire in diamanti è come investire in un carico di scope elettriche. Case e terreni... sì e no... Dipende da come si detengono gli strumenti finanziari, case e terreni come persona fisica assolutamente no, come società immobiliare, agricola... forse... stando molto attenti. Se vai a ginevra non la paghi l' IVA. Se investi 200k € in terreni e case Sicuramente devi stare meno attento rispetto a se compri 200k € in BTC. Non è male la pensata di investire in scope elettriche. Comprati delle azioni della dyson. Il problema è che le azioni Dyson non le vendono, perché non sono quotate, bisognerebbe sentire se James Dyson ci cede qualcosa. Case, terreni e Bitcoin sono cose che non di per se non danno nessuna rendita, non mi attraggono nessuna delle tre cose.
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si le scelte sono personali ed e meglio non dare consigli,credo molto dipenda dalla somma che si ha in crypto,domanda tecnica cè la franchigia fino a 51k euri? ...
Non è una franchigia assoluta, estremizzo volutamente: 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi Se detengo 99 miliardi di dollari USA un giorno e poi li cambio in euro, pago zero. Se detengo dollari USA (o altra valuta ) 52.000 per 8 giorni... sono soggetto ad imposta. Sulla differenza...
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E' qualcosa di cui abbiamo già parzialmente discusso ma questa è notizia di oggi e conferma l'intenzione di Unicredit: https://www.corriere.it/economia/finanza/19_ottobre_09/tassi-negativi-unicredit-li-applichera-depositi-sopra-100-mila-euro-2ffe061a-eaae-11e9-9140-07f05ef9e6ae.shtmlla cosa davvero triste è leggere cose del tipo: Le banche finora hanno risposto alla politica di tassi negativi della Bce incrementando le spese e le commissioni. Proprio per questo la scorsa settimana Mustier, in qualità di presidente dell’Ebf, l’associazione bancaria europea, aveva sottolineato che «è importante che la Bce dica alle banche “per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti” in un modo o nell’altro, proteggendo naturalmente i piccoli clienti con depositi inferiori ai 100 mila euro». che in sintesi significa: vuole farci pagare il conto (nel vero senso della parola) e vuole che sia qualcun altro (la BCE) ad "imporlo" in modo da poter dire che non è stata colpa sua. Che pelo sullo stomaco! diversificazione è l'unica soluzione. Oro, diamanti, case, terreni ecc. I diamanti non possono essere considerati un investimento o uno strumento finanziario, per il semplice fatto che sono gravati da IVA, attualmente 22%; ovvero sono considerati un bene, di lusso ma un bene di consumo. Investire in diamanti è come investire in un carico di scope elettriche. Case e terreni... sì e no... Dipende da come si detengono gli strumenti finanziari, case e terreni come persona fisica assolutamente no, come società immobiliare, agricola... forse... stando molto attenti.
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Vorrei sapere quanti ricchi hanno 100k sul conto. Comunque in Svizzera già esistono i cc a tasso negativo e li prelevano le banconote da 1000 chf (o500) e le mettono in cassetta di sicurezza.
...ci possono anche essere, non di certo in Unicredit, considerando le norme del bail-in. Un dato è uscito oggi nei private banking italiani ci sono 1.165.126 clienti, con una media di € 810.212 cadauno. Ma dire che sui conti correnti, fermi non c'è poi moltissimo.
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la seconda: la moneta non è un' unita di misura, la parità aurea è stata superata 50 anni fa.
La moneta è un'unità di misura, eccome. La moneta è l'unità di misura per misurare il valore di qualcosa tramite i prezzi. é un'unità di misura particolare però: mentre il chilogrammo ha massa stabile (grazie per averci ricordato la differenza tra massa e peso, le medie le abbiamo fatte tutti), la moneta invece è un'unità di misura variabile, nello specifico si restringe costantemente, in seguito all'inflazione. ...se sta fermo o alle normali velocità in cui viviamo
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clap clap clap.... poesia.
io non sono d'accordo,si la maggior parte delle persone non ha dimestichezza con i mezzi informatici,ma tutto il discorso delle crypto e compania bella e un discorso a parte del discorso lavoro,uno deve avere la curiosita di scoprire di che si tratta se poi ci esce pure del plus valore ben venga,il discorso lavoro con uno stipendio minimo sotto la soglia europea,da schifo insomma altro che informarsi su internet e avere entusiasmo io faccio meno del minimo indispensabile,solo presenza [/quote] La maggior parte delle persone non ha dimestichezza... con niente. A partire da interpretare il proprio contratto di lavoro e diritti/doveri connessi. I social ne sono un esempio, tutto quello che in una normale biblioteca verrebbe cestinato o proprio non entrerebbe nemmeno, si trova sui social. I social non fanno progredire le idee, le riducono a pensieri unici, scrivere sui social, generalmente ha lo stesso effetto di urlare in un pozzo vuoto: il nulla detto ad alto volume nel niente, è il nulla assoluto, solo che fa molto rumore. In goni caso non ne rimane traccia. L'altra parte del discorso, in tutta sincerità, non l'ho capita bene...
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Oggi sono andato dal commercialista a fare la compilazione definitiva del quadro RW.
ecco in sisntesi come abbiamo deciso di procedere:
prezzo utilizzato "Bitcoin price index" di coindesk in euro
valore iniziale al 31/12/2017: 11551,5227 x qta BTC a quella data valore finale al 31/12/2018: 3259,8458 x qta BTC a quella data
questo e' tutto cio' che serve. Non ho pagato nulla, neanche l'ivafe.
nota a margine, mi sono informato presso 3 banche e tutte RICHIEDONO come prerequisito la dichiarazione in quadro RW per poter effettuare versamenti di una certa entita' da cambio di crypto, per non incorrere in blocchi del conto e/o segnalazioni varie.
Per chi vuole approfondire: https://uif.bancaditalia.it/adempimenti-operatori/segnalazioni-sos/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102
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Ma solo io vedo una gran massa di persone che non si rendono conto di nulla ?!
In difficoltà anche a fare un biglietto del treno alla macchinetta automatica ?!
Bel post, dal quale estrapolo questa perla. Su questa la considerazione che faccio è: perché te ne stupisci ? L'uomo è il risultato di centinaia di migliaia di anni di evoluzione, anni nei quali uno dei principali punti di attenzione era risparmiare energie perché non si aveva la certezza di riuscire a mangiare tutti i giorni come facciamo oggi. Sappiamo poi che uno degli organi che nel corpo umano consuma più energia è il cervello. Considera insieme questi due aspetti e se ne conclude che per l'uomo non è "naturale" usare il cervello, è più istintivo non pensare, restare in stand by. Si consuma di meno. Tra l'altro questo ci porta al concetto di curiosità che citavi nella seconda parte del post, e - come controprova rispetto ai personaggi che citavi ("persone che non si rendono conto di nulla") - il fatto stesso che siamo su questo forum è proprio da collegare ad una maggior curiosità che abbiamo (avuto) rispetto a molti altri. Appunto, quanti siamo ? Esagero, 50 in tutta Italia. Non che sia un male una quantità di persone limitata. Quando si pensa all'adozione di massa, di massa... parliamo eventualmente di adozione. Anche l'oro da investimento, non c'è mica una adozione di massa, c'è chi ha diversi kg. sottoforma di quote di ETF, qualcuno, ma molto meno, lingotti fisici certificati... ...il resto una catenina o tutt'al più una sterlina d'oro o un marengo Italiano. Idem con altri strumenti finanziari. Non ho in mente un dato esatto, ma incrociando dati indiretti posso stimare che il ~60% della popolazione italiana non effettua nessuna forma di risparmio. Per risparmio intendo qualcosa di vero, strutturato, non € 1.000 sul conto corrente, o le prese di giro dei buoni postali, queste cose così... Del 40% rimanente, la metà, della metà, della metà ha qualcosa di rilevante.
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Secondo me in molte discussioni, in molti pensieri, si fa estrema confusione, fra inflazione, potere d'acquisto, capacità di risparmio.
Il discorso principale è che un gradino prima di pensare alla riserva di valore, c'è il grande problema di avere del valore da conservare... Perché se uno guadagna 1.000 e per vivere ne deve spendere 990, il concetto di moneta forte o debole che sia, se la può mettere in quel posto.
Probabilmente abbiamo un problema di valore delle cose e del valore del lavoro.
Una domanda poi, ma nel vostro giro di amici, conoscenti, colleghi di lavoro, ecc... ne conoscete veramente tante persone che sono in grado di risparmiare ?
Fate un giro mentale, metterci dentro anche conoscenze di persone intorno a voi, dalla cassiera del supermercato, al ragazzo cameriere al bar, alla commessa del negozio di una grande insegna di fast fashion, la bandante che tutti i giorni vedete a prendere l'autobus alla fermata, il perdigiorno che sfumacchia fuori dalla sala slot, e persone che entrano e che escono da quella tabaccheria vicino a dove lavorate, il comportamento delle persone che incontrate lì dove fare la pausa pranzo...
"Pesate" il loro valore, nel senso capacità di guadagno, dai discorsi che sentite fare, dal mezzo di trasporto che usano, da quanto sono consumate le scarpe...
"Pesate" anche le loro capacità intellettive che non sono date dal titolo di studio, o la condizione economica, ma proprio la capacità di ragionamento... di cultura generale, di sapere e prendere coscienza di sapere cosa c'è intorno a loro.
Ma solo io vedo una gran massa di persone che non si rendono conto di nulla ?!
In difficoltà anche a fare un biglietto del treno alla macchinetta automatica ?!
In una nota catena di fast fashion, per valutare la capacità e l'impegno sul lavoro, è stato eseguito un test con l'ausilio di alcuni mistery shopper, persone che fingono di essere clienti ma in realtà sono lì per raccogliere impressioni, osservare, valutare.
Interessante è che la commissione di questo test non veniva dalla casa madre, ma da parte della "concorrenza".
Venivano poste varie domande, tra cui se un certo capo visto suo sito internet della casa madre, ci fosse, se fosse disponibile in alcuni, colori, ecc...
È emerso un quadro sconcertante che la maggior parte di chi faceva quel lavoro, non sapeva NIENTE né dei prodotti né della società per cui lavorava. Sì limitava ad eseguire i compiti basilari che gli venivano assegnati.
Persone non stimolate alla conoscenza e alla curiosità.
Curiosità nel senso ampio della parola. Un grande uomo, un italiano, senza ombra di dubbio uno dei più grandi allevatori di cavalli da corsa mai esistito, diceva:
Quello che differenzia l'uomo dall'animale è la curiosità.
Uno degli esempi che faceva: il cacciatore di balene è arrivato ad usare l'arpione e le grandi navi, la balena non ha mai inventato niente per difendersi dall'uomo.
Tornando al discorso dell'adozione di massa, di una moneta forte, una moneta debole... le perplessità sono molte.
L'inflazione è da vedere anche come una redistribuzione, la possibilità di poter accedere alla ricchezza ed al benessere. Una cosa già estremamente limitata, una situazione che crea nel tempo caste e classi sociali di persone, blocchi immutabili.
Non credo che possa esistere un sistema dove più moneta spendo e più divento ricco, in deflazione totale.
Ci sono dei massimi e dei minimi nella natura delle cose, massimi e minimi invalicabili. Valicare questi limiti porta ad un fuori giri, ed alla rottura degli equilibri.
La miseria del sistema di ordinare due birre in una sola volta, citata nei post precedenti, ha portato la catastrofe della seconda guerra mondiale di cui ci portiamo ancora dietro la coda delle conseguenze.
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Ma come saranno belli, comodi, eleganti, nel Principato del Liechtenstein... ? ... ~ 37.000 abitanti, terzo paese per PIL pro-capite al mondo... tutte banche, belle piene Venghino signori venghino... porte aperte per chi porta...
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Mi sfugge come, non facendo nulla (e cioè limitandosi a conservare in tasca semplicemente una moneta) si possa pensare di mantenere il frutto di un lavoro passato per decenni.
È l'obbiettivo di qualsiasi investitore-risparmiatore. Sul discorso moneta si possono fare vari ragionamenti, una cosa è certa la ricchezza da sola, per gemmazione, ancora non nasce così... come una pianta spontanea. È da tanto tempo che un modo per conservare ed incrementare la ricchezza è confezionare una serie di BTp, altri titoli di stato, obbligazioni, ecc... in strumenti finanziari, più o Sicuramente il BTp rappresenta l'esempio del lavoro altrui. Lavoro -> Tasse -> Ripagare i BTp... Anche il dividendo di una azione rappresenta lavoro altrui. ecc... ecc... Il lavoro altrui si può incrementare, con politiche economiche fortunate, ma la ricchezza per decreto e convenzione, non si crea.
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Sembra strano, ma ci sono interi settori dell'economia che funzionano già così.
Se oggi con 1.000 euro compro un televisore al plasma da 40 pollici, probabilmente tra 3-4 anni con 1.000€ ne riuscirò a comprare 2 di quei televisori al plasma.
Il settore dell'elettronica di consumo (ma non è il solo), grazie all'innovazione e alla concorrenza, è già da molti anni un settore a prezzi decrescenti.
E' un esempio pratico di come funzionerebbe un'economia con una moneta che si rivaluta nel tempo.
Nota a margine: secondo la teoria monetaria dominante (quella per cui una moneta forte spinge i consumatori a rimandare i consumi e provoca tesaurizzazione) nessuno doverebbe fare acquisti nel settore dell'elettronica.
Per quale motivo dovrei comprare una TV al plasma oggi se fra 3-4 anni ne posso comprare due?
Eppure proprio l'elettronica di consumo, nonostante i suoi prezzi decrescenti (o forse anche grazie ad essi?) è IL settore più consumistico dell'economia.
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Insomma... non confidiamo il valore di certi beni con le dinamiche monetarie... L'elettronica di consumo lo dice la definizione, è di consumo. Se adesso vado in un centro commerciale e compro un TV so di per certo che fra due anni, anzi solo sei mesi, ne troverò uno migliore. Nel frattempo avrò usufruito del fatto che ho guardato la TV. Sì può anche procrastinare l'acquisto, ma rimango senza TV. D'altronde... come scriveva un brillante commerciante negli anni '90 nel suo negozio di elettronica: chi aspetta le novità non compra mai nienteIl fenomeno iPhone e Apple, rappresentano il fenomeno contrario... per comprare uno smartphone top di gamma ci vuole quasi un intero stipendio medio. Quanto uno stipendio medio in anni passati. Le prestazioni sono aumentate ma il costo non è diminuito, anzi... Così come il valore di un TV top, diciamo invece che sono diminuiti i prezzi nelle fasce di mercato più basse. Un TV ultra HD, "x" mila pollici... ci vogliono vari stipendi. Semmai una osservazione, prendendo in esame il valore dei cellulari un cellulare medio-basso costa € 100-150... ...dieci volte meno di un top di gamma. Un differenziale che è aumentato, così come il differenziale sulle auto ed altri beni. Eventualmente si può fare questa riflessione, sul divario che si è costruito e che si andrà a costruire.
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[...]
se con 100 euro mangio oggi per 1 giorno al ristorante,
e invece di spenderli li tengo 100 anni, con una rivalutazione annua del 2% del potere d'acquisto della moneta
mio nipote con quei 100 euro in futuro dovrebbe poter mangiare per 7 giorni al ristorante.
In quale modo il frutto del lavoro di una persona di 100 anni fa può continuare ad aumentare di valore con il passare del tempo? Non dovrebbe essere il contrario?
Non lo è stato con l'inflazione, figurati con la deflazione continua ed ininterrotta. Dovrebbe essere il contrario, ma il vero motivo per cui vi è la crisi - anche se la crisi è percepita solo ad alcuni livelli della società - è che le grandi somme o non sono investite, o sono investite " lontano", o comunque non investite in economia reale... reale nel senso vicina a noi. Qualcuno di voi, avendo a disposizione il capitale necessario se la sentirebbe di aprire una fabbrica di jeans, in Italia ? Ho detto fabbrica di jeans per dire un lavoro abbastanza semplice. In parole povere non c'è ridistribuzione della ricchezza. Lo status quo è quasi immutato. In termini di ricchezza ed ancora di più in termini di possibilità. Lancio un esempio, si è parlato del lancio dei fondi Amun... fra i fondatori un discendente di quello che era il vicario imperiale in Assisi intorno alla prima metà del XII secolo, siamo nel ~1100. Pur essendoci milioni di persone... la possibilità concreta... di alcune cose a determinato livello, non è per tutti. Non essendoci ridistribuzione anche l'azione imprenditoriale, il moto, la spinta che farebbe andare a prenderla questa ricchezza non si attiva. È una guerra di posizione, fra rendite e chi annaspa. In Pakistan, Bangladesh, India, Cina... le aprono le fabbriche di jeans, perché conviene e ci guadagnano. Ma direi che non è solo un fatto di moneta, è un fatto di sistemi in grado di funzionare o non funzionare. Il sistema manifatturiero di questo paesi funziona, il sistema Apple per iPhone funziona, il sistema Amazon funziona... Il sistema Italia non funziona. Sistema... fatto di metodi tassazione, potere che ha lo stato di eliminare lobby e mafie dal mondo del lavoro, welfare, istruzione, meritocrazia... In Italia questi blocchi sociali sono più pesanti che altrove. Anche se esistono ovunque.
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semplicemente senza parole, ma ci arriveranno sicuramente. Io avevo aperto un conto bancario, ma non andavo mai allo sportello e allora stesso la banca mi ha suggerito di passare a conto online, zero spese (prima pagavo 5 euro al mese). Da marzo, hanno messo una commissione di 2 euro al mese e non ho mai avuto un solo centesimo come interesse , anche con un saldo abbastanza alto. il problema è cosa fai ? prelevi e li tieni in casa? è un rischio troppo grande Ti apri una cassetta di sicurezza, ritiri tutti i soldi alla cassa e ci metti tutto dentro, paghi 50 euro anno ma comunque ci puoi mettere anche preziosi. E poi come diceva qualcuno, diversificazione. Bot tedeschi, oro, diamanti, barche, quadri, rolex monete antiche e chiaramente bitcoin. Un bel pandino a gas e sei sistemato. Od in alternativa ti fai il cayenne a gpl Per voler questi beni, acquistandoli regolarmente, c'è però da pagare l'IVA... per il singolo privato cittadino rappresenta solo un costo. Per il Cayenne e in misura minore la Panda, c'è da pagare un sacco di altre tasse correlate: accise sulle benzina, tassa di possesso, tasse sull"RCA che gravano mediamente per il 28% del premio... ecc... C'è preoccupazione per la perdita di valore del proprio patrimonio liquido, ma il vero giogo è che molte persone non riescono a fare nessun tipo di risparmio. Quale migliore strumento di controllo che la miseria diffusa ? considerando miseria anche chi guadagna € 5.000 e ha spese fisse per € 4.999. Molte altre persone anche potendolo fare, non fanno risparmio, bruciano i soldi in mille modi stupidi, cito solo un dato in Italia si giocano alle sole slot, escluso scommesse sportive, SuperEnalotto, Gratta&,Vinci, ecc... quasi 180 milioni di euro al giorno, festivi compresi. Mettendo il resto dei giochi di arriva a cifre immense. La riserva di valore ? Si direbbe che le masse sono indotte alla distruzione del valore. Nella distribuzione di valore io ci metto anche cose che sembrano minime ma che poi hanno impatti, nel lungo periodo, di non poco conto: sigarette, consumazioni ai bar, birre al pub, pranzi e cene consegnati a casa... Per carità, non fraintendetemi, la vita è una e andrebbe vissuta più che in lunghezza in larghezza... e nella maniera più piena possibile, godendo anche delle cose materiali... ...ma molte persone palesano difficoltà economiche, ma poi... nei comportamenti... Un conoscente mi ha detto che quest'anno causa " la crisi", ha potuto fare " solo una settimana di ferie"... Veramente la crisi è chi fa ZERO giorni di ferie, magari spinto dal bisogno nei giorni di ferie va a fare qualche lavoretto aggiuntivo. Tornando ai contanti, diciamo pure che per i grossi patrimoni, la liquidità è gestita con altri strumenti finanziari... di certo non su di un conto corrente ordinario... ...quindi, domanda, ma chi ce l'ha tutto questo contante disponibile di cui si fa un gran parlare in questi giorni ? Dove sta ? Ma più che altro, come lo vorrebbero impiegare le persone ? Domande da un milione di dollari ( anche inflazionati... ).
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alcune alt stanno facendo dei bei rimbalzetti contro Bitcoin ultimamente però. Certo, il rischio è altissimo in compenso...
Non ci sono movimenti significativi... ...di certo con la volatilità bassa i trader della domenica non mangiano.
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Pare inverosimile in effetti, ma poi leggi qui e scopri che: Mastercard e Visa hanno molti dubbi su LibraA giugno era stato annunciato che ogni socio avrebbe collaborato con il versamento di un contributo, intorno ai 10 milioni di dollari, per costituire un fondo al quale agganciare Libra per mantenerla stabile. Nelle settimane dopo l’annuncio è però emerso che in realtà nessun socio ha ancora messo i soldi, e che si è limitato a firmare una lettera d’intenti non vincolante. Questa circostanza è stata confermata dal CEO di Visa, Al Kelly, che ha commentato la notizia dicendo: “È importante capire come stanno le cose: nessuno di noi ha messo il carro davanti ai buoi. Nessuno finora si è ufficialmente unito” a Libra.
Ah beh, allora se avevano scherzato... Faranno uscire materialmente i soldi, quando avranno concordato la contropartita... mi sembra così chiaro... Fossi in Visa e Mastercard, non vorrei mettere dei soldi ( 10 milioni, spiccioli... ), risorse, uomini e mezzi, per non aver garantito quasi niente... Non sarà facile mettere tutti d'accordo.
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Togli del tutto le tasse, e con tutti i soldi lasciati nelle tasche le persone potranno pagarsi quello che gli serve, quando gli serve e se gli serve, trovando certamente servizi più all'altezza di quelli che uno stato potrà mai offrire, dato che lo stato non ha incentivi e che offra un servizio scadente o meno non cambia nulla, i soldi tanto li prendono lo stesso.
Scusa, ma non posso che ridere di questa che prendo come una boutade: ce li vedo i cittadini a fare ponti, strade, ospedali... Per carità, non è impossibile, ma servirebbe un cambio di paradigma tale, nel cervello delle persone, che presuppone un passaggio al collettivismo (partendo per altro da un presupposto del tutto individualista) che mi pare più assurdo che improbabile I servizi dello stato sono anche altri, cose che sembrano scontate ma non lo sono dalle infrastrutture per fornire acqua, elettricità, gas... istruzione, ritiro e smaltimento rifuti, forza pubblica, tribunali... ovviamente pensioni, servizi sanitari... welfare: assistenza agli indigenti, a chi ha gravi problemi di salute, case popolari... Certo sono servizi scarsi e molto cari, per tutta una serie di ragioni, prima fra tutti creare consenso politico nei decenni della prima, ma anche seconda repubblica... La parte più scarsa è proprio il welfare, talmente misera... che a tratti diventa offensiva. In Italia si è andati un po' oltre... in questo senso, la normale competizione fra gli uomini crea progresso, spinge a fare, lavorare, guadagnare; viceversa se ho un ente che mi dà tutto... la gente si adagia su questo assistenzialismo... e non è spinta a progredire e si accontenta solo di quello che passa il convento. Questo ha solcato pensatemente la società italiana, anche altre. Sarà difficile invertire la rotta. Paolo mi ritrovo al 100% con quel che dici. Sull'ultima frase dobbiamo ricordarci che sarà difficile invertire la rotta ma allo stesso tempo che BISOGNERA' farlo. Non farlo vorrebbe dire prima o poi trovarsi con le chiappe al vento. Ci sono parecchi esempi che si potrebbero citare, il più semplice è forse il Venezuela: paese appoggiato su riserve petrolifere immense, ma che da decenni è abituato a vivere di assistenzialismo. E il risultato è sotto gli occhi di tutti. Non può esistere uno stato che si prende cura di in senso assoluto perché ci sarà sempre qualcuno che non si accontenterà e mangerà fino ad esaurirne le risorse. Dobbiamo abituarci a vivere pensando che bisogna "produrre" per vivere - fatte salve le eccezioni dei casi di bisogno (invalidità, handicap, ....). Ovviamente si può ragionare su cosa voglia dire "produrre" e magari anche ripensare al modello lavoro/tempo libero (ma questo è un altro discorso). Ti do uno spunto di riflessione. Se una fondazione, un patto di famiglia, un trust volesse offrire ai propri membri una copertura assicurativa per l'invalidità, cure mediche, cure a lungo termine... Volesse fornirlo alle persone nate sane per quasi tutta la vita... ci si sta dentro dai € 3.000 ai € 7.000 l'anno, circa, a persona. Quasi sempre non è un costo reale, perché diventa un costo di bilancio... diciamo che chi è ricco in moneta e in conoscenze tecniche, con il risparmio fiscale si tutela ai massimi. Sicuramente è un costo molto inferiore alle coperture statali, per plavere prestazioni x100 rispetto a quelle statali. In Italia la competizione è al minimo... sì cerca sempre la soluzione popolare, gli € 80 di Renzi, il reddito di cittadinanza... tutte queste cose qua.
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La perdita del potere d'acquisto dell'euro negli ultimi anni in Italia: https://www.ilsole24ore.com/art/borse-bond-oro-o-cash-ecco-quanto-valgono-mille-euro-investiti-10-anni-fa-ACIILBo1000 euro di 10 anni fa hanno un potere d'acquisto attuale (in Italia) di 875 euro, un -12% cumulato in 10 anni non è granchè come inflazione. 1000 euro di 5 anni oggi hanno un potere d'acquisto di 967 euro (-3,3%). Mi domando se è mai esistita una moneta più forte, nel senso non deflattiva, che abbia veramente mantenuto intatto il potere d'acquisto anche per lunghi periodi come 10 o 20 anni. Il mio parere è che un po' di inflazione sia inevitabile e non dannosa. Per il resto concordo anch'io con il post di Plutosky. Sembra così ovvio che il problema fondamentale è diminuire la spesa. In caso contrario come è possibile diminuire le tasse? A spesa costante al massimo puoi scegliere di diminuire la tassa A e contestualmente aumentare la tassa B. Il fiorino, il genovino e gli zecchini di Venezia...
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Buoni li hai presi... 😁 Io direi che più che mettercela tutta, la prende tutta...
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