Comunque è da specificare che la nuova legge si applicherà non dalla dichiarazione di quest'anno, ma da quella relativa al 2023 (quindi che sarà fatta nel 2024).
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Ma per i bitcoin non dichiarati fino a che anno nel passato? Non penso anche roba del 2010, si riferiscono massimo a quelli del 2018, per quelli prima niente immagino o mi sbaglio?
Ma nel 2018 cosa è successo poi? Hanno minato il Genesis Block dello stato italiano? Nel 2018 per la prima volta hanno introdotto nella dichiarazione dei redditi le istruzioni ad hoc per le cripto.
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Tranquillo, stamattina tutti dicevano che la nuova tassazione era al 14%! Internet ha bisogno di tempo per relizzare la fregatura. Sarebbe stata una buona occasione di far diventare queste cripto strumenti finanziari a tutti gli effetti, ma evidentente si voleva penalizzarle facendo buona cassa allo stesso tempo, e facendo anche contenti i furbi che in Italia non fa mai male. Tutto in un colpo solo. Comunque se così fosse, poco male, tanto dopo anni ormai eravamo psicologicamente pronti al 26%. La vera novità-fregatura sta nell'imposta di bollo, che di fatto sarebbe una piccola patrimoniale sui wallet cripto.
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ok grazie, letto l'articolo, continuo però a non capire perchè tutti deducono che la tassazione resta al 26% cosa che non vedo scritta. Il 26% è un'imposta "sostitutiva" all'irpef destinata alle attività di natura finanziaria. Le cripto-attività sono di natura finanziaria? Non lo vedo scritto da nessuna parte nella bozza. Se avete notizie su questo punto grazie. Anche a me incuriosce questo punto. Non si trova specificato da nessuna parte nella bozza, però visto che ovunque si parla del 26% magari mi sfugge qualcosa.
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Poi alla fine si fa riferimento all'imposta di bollo. Sta a vedere che adesso tocca pagare l'IVAFE sulle cripto possedute, magari anche se su cold wallet... spero di aver capito male!
Sì, purtroppo vuol dire proprio quello.
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Però adesso almeno mettono i punti interrogativi
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ho letto qualcosa a riguardo e in alcuni software ho trovato questa regola (del 4%) questo argomento (FIRE) merita un thread a parte sempre hai voglia di parlarne/spiegarci piu in dettaglio a prescindere e' un argomento interessante In realtà non sono un esperto, seguo il tema da poco e quindi non sarei la persona più adatta per poter dipanare tutti i dubbi Come dicevo in un post precedente, vi suggerisco di cercare su YouTube "Mr. RIP" (forse l'unico italiano davvero esperto del tema). Mentre di risorse in inglese ce ne sono davvero tante: potete partire da /r/Fire Comunque, per rispondere agli altri, dentro quella somma dei costi annuali deve andare tutto e bisogna lasciare anche un certo margine di sicurezza. Poi, per ulteriore sicurezza, si sceglie una percentuale bassa di rendita annuale attesa (es. 2-3%) così se un anno riesci ad ottenere il 5-6% (o magari anche di più) il surplus lo usi per incrementare il capitale. In ogni caso molti, per stare ulteriormente tranquilli, scelgono di lavorare anche dopo essersi ritirati (ma potendo scegliere un lavoro che piace davvero, magari anche part time) e personalmente è quello che farei anche io. anche io non starei sotto al sole tutto il tempo, mi annoierei ma ci sono tante cose che vorrei fare e che ora non posso per via del tempo come fare lavoretti da carpentiere o per lavorare il metallo come ha fatto fillippone robe cosi no catene pero Io penso che avere il lusso di poter fare qualcosa che piace ed essere pure pagati sia di gran lunga più auspicabile che stare tutto il giorno a poltrire sul divano. E sono certo che la maggior parte della gente sia di quest'avviso. A volte penso che chissà quanta gente benestante in incognito svolga delle attività che considera hobbystiche ma che comunque generano la loro bella rendita. Certo poi ci sono anche i paradossi: una volta su Reddit ho letto di un americano multimilionario che si era ritirato da top manager dell'IT e aveva finalmente coronato il suo sogno di aprire una piccola libreria: era un'attività in perdita ma a lui non fregava nulla perché se lo poteva permettere abbondantemente.
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ho letto qualcosa a riguardo e in alcuni software ho trovato questa regola (del 4%) questo argomento (FIRE) merita un thread a parte sempre hai voglia di parlarne/spiegarci piu in dettaglio a prescindere e' un argomento interessante In realtà non sono un esperto, seguo il tema da poco e quindi non sarei la persona più adatta per poter dipanare tutti i dubbi Come dicevo in un post precedente, vi suggerisco di cercare su YouTube "Mr. RIP" (forse l'unico italiano davvero esperto del tema). Mentre di risorse in inglese ce ne sono davvero tante: potete partire da /r/Fire Comunque, per rispondere agli altri, dentro quella somma dei costi annuali deve andare tutto e bisogna lasciare anche un certo margine di sicurezza. Poi, per ulteriore sicurezza, si sceglie una percentuale bassa di rendita annuale attesa (es. 2-3%) così se un anno riesci ad ottenere il 5-6% (o magari anche di più) il surplus lo usi per incrementare il capitale. In ogni caso molti, per stare ulteriormente tranquilli, scelgono di lavorare anche dopo essersi ritirati (ma potendo scegliere un lavoro che piace davvero, magari anche part time) e personalmente è quello che farei anche io. alla fine per avere un capitale che generi un 20-40k annui (stimando un 5% di rendita, che so, di un etf), stiamo parlando di 400-800k fermi e investiti nell'azionario. Questo per avere uno stile di vita base, senza lussi ne spese grosse. Quindi ha comunque molto senso lavorare, se l'ambiente/retribuzione è buona, è un cuscinetto importante. Assolutamente d'accordo. Io personalmente continuerei a lavorare a prescindere.
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ho letto qualcosa a riguardo e in alcuni software ho trovato questa regola (del 4%) questo argomento (FIRE) merita un thread a parte sempre hai voglia di parlarne/spiegarci piu in dettaglio a prescindere e' un argomento interessante In realtà non sono un esperto, seguo il tema da poco e quindi non sarei la persona più adatta per poter dipanare tutti i dubbi Come dicevo in un post precedente, vi suggerisco di cercare su YouTube "Mr. RIP" (forse l'unico italiano davvero esperto del tema). Mentre di risorse in inglese ce ne sono davvero tante: potete partire da /r/Fire Comunque, per rispondere agli altri, dentro quella somma dei costi annuali deve andare tutto e bisogna lasciare anche un certo margine di sicurezza. Poi, per ulteriore sicurezza, si sceglie una percentuale bassa di rendita annuale attesa (es. 2-3%) così se un anno riesci ad ottenere il 5-6% (o magari anche di più) il surplus lo usi per incrementare il capitale. In ogni caso molti, per stare ulteriormente tranquilli, scelgono di lavorare anche dopo essersi ritirati (ma potendo scegliere un lavoro che piace davvero, magari anche part time) e personalmente è quello che farei anche io.
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@Ale88 $1M sono pochi sul lungo periodo, certamente. A meno che, conciliando opportunità di viaggiare e volontà di incrementare il patrimonio, non si scelga di fare, ad esempio, il nomade digitale. Come ho detto prima, in ogni caso difficilmente chi raggiunge il FIRE si allontana definitivamente da ogni attività remunerativa. Questo perché l'essere umano è fatto per condurre una vita attiva (a stare sul divano ad oziare tutto il giorno ci si annoierebbe presto). Inoltre, a meno di non aver raggiunto un patrimonio che garantisca di mantenere il tenore di vita desiderato nel futuro, c'è l'esigenza di continuare ad incrementarlo. Coniugando le due cose, si sceglie di fare un'attività che piace.
Diciamo che la maggior parte degli articoli che mi sono toccati parlavano di persone che guadagnavano tra i $75k e $150k all'anno, e che di solito smettevano di lavorare dopo 10-12 anni. Se uno poi si vuole mantenere "con l'attività che gli piace", deve essere comunque bravino in quello che fa per portare a casa qualche migliaio di $ al mese, perché se hai da parte $1 mln ma poi la tua entrata mensile sono di $1k, io non sarei tranquillo. Poi chiaro che quel milione si possa investire, però si torna al punto iniziale: quanto dovresti avere da parte per coprire le spese e quanto ti può fruttare come entrata passiva, diciamo, mezzo mln? E per chiudere il discorso torno alla mia domanda iniziale: se uno guadagna $100k all'anno, forse non è meglio lavorare per 15 anni invece che 10 e ti porti a casa un mezzo mln più piuttosto che poi passare i prossimi 30 anni a vedere come portare a casa $1-2k al mese? Questo è solamente il mio punto di vista ovviamente, poi magari questi ragazzi riescono a guadagnare $10k al mese facendosi video mentre coccolano i cani... Allora, ho dato per scontato un punto del FIRE, però evidentemente ho fatto male ad ometterlo. Uno dei principi è quello di investire il capitale in modo da vivere con la rendita annuale e la regola tradizionalmente accettata nel FIRE è quella del 4%. Significa che, dando per assodato che tu riesca ad ottenere dai tuoi investimenti (circa) il 4% ogni anno, ti basta calcolare quello che è il totale delle tue spese annuali e moltiplicarlo per 25: il risultato così ottenuto è detto FIRE number ed è l'obiettivo a cui tutti aspirano perché, almeno in teoria, consente di andare finalmente "in pensione". Dico in teoria perché ovviamente ci sono tanti fattori che concorrono al raggiungimento di questo obiettivo. Es. il 4% spesso è considerato troppo ottimistico, quindi il FIRE number si otterrà moltiplicando per un numero maggiore (tipicamente 33, scegliendo il 3%). Oppure per esempio, alcuni decidono di voler intaccare il capitale e quindi raggiungono il FIRE prima o con una percentuale ancora più bassa. Molti magari decidono di lasciare il capitale inalterato ma compensano facendo un lavoro che piace (questo è il caso a cui facevo riferimento nei miei post precedenti).
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A meno che, conciliando opportunità di viaggiare e volontà di incrementare il patrimonio, non si scelga di fare, ad esempio, il nomade digitale.
Io non ho capito bene cosa sia il nomade digitale: tutti i nomadi digitali che ho in mente sono nomadi e basta, forse di digitale hanno la fonte del loro patrimonio: se giri il mondo spendendo i tuoi bitcoin (liberissimo di farlo e massimo rispetto) non capisco bene cosa c’entra il fatto che tu stia spendendo Bitcoin anziché FIAT). Il nomade digitale è qualcuno che svolge un'attività gestibile al 100% da remoto (consulente, programmatore, ecc.) e che sceglie di coniugare il suo lavoro con la passione per i viaggi. Nel mio discorso i bitcoin non c'entrano. O meglio, puoi anche investirci, ma il nomade guadagna in generale con un lavoro remotizzabile.
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@Ale88 $1M sono pochi sul lungo periodo, certamente. A meno che, conciliando opportunità di viaggiare e volontà di incrementare il patrimonio, non si scelga di fare, ad esempio, il nomade digitale. Come ho detto prima, in ogni caso difficilmente chi raggiunge il FIRE si allontana definitivamente da ogni attività remunerativa. Questo perché l'essere umano è fatto per condurre una vita attiva (a stare sul divano ad oziare tutto il giorno ci si annoierebbe presto). Inoltre, a meno di non aver raggiunto un patrimonio che garantisca di mantenere il tenore di vita desiderato nel futuro, c'è l'esigenza di continuare ad incrementarlo. Coniugando le due cose, si sceglie di fare un'attività che piace.
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Beh dai, dopo due anni che non posti, magari ti sei un po’ distratto, ci sta!
Di tempo ce n'è sempre meno purtroppo Mi capita di imbattermi in interviste di ragazzi che sono già in pensione con il FIRE, francamente la maggior parte delle volte mi sembra che abbiano fatto le cose un po' troppo di fretta perché le cifre che leggo mi sembrano sempre relativamente basse per pensare di mantenere una famiglia per i prossimi 40-50 anni. Magari sono solamente io che sono troppo prudente o mi sono capitate solamente le peggiori interviste, boh. Comunque mi fa sempre piacere leggerle, tanta stima per chi riesce a godersi la vita per davvero senza dover aspettare di avere 60 anni per non avere preoccupazioni.
Concordo che prima dei 25-30 anni ha davvero poco senso, anzi direi che quella è l'età in cui si devono fare più gavetta e più esperienze possibili. Da qualche tempo seguo il tema e l'orientamento principale è quello di continuare ad avere una o più fonti di reddito anche dopo essere andati in pensione, con la differenza, rispetto al posto di lavoro tradizionale, che si sceglie di svolgere un'attività che piace. Come dicevo, in italiano c'è ancora poco sull'argomento, ma qualcosa si muove. Se vi interessa, cercate "Mr. RIP" su YouTube: è un ex dipendente Google italiano che pubblica video sul tema del FIRE dettagliando il suo percorso con cifre e dati. Ha anche un blog molto curato in inglese (non investe in crypto però).
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Vedo solo adesso il thread. Praticamente il tema trattato è quello del FIRE. Ci sono un sacco di blog e subreddits sull'argomento (purtroppo in italiano c'è ancora poco).
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Concordo pienamente con voi. Però, devo essere sincero, che i media generalisti sul BTC vadano in profondità mi pare ancora presto. Onestamente mi accontento già del fatto che se ne parli non più accostandolo sistematicamente ai peggiori crimini presenti sulla faccia della Terra. Inoltre, nonostante "IlSole24Ore" non sia "Novella 2000", secondo me ci sta che la stampa generalista tenda ad associare più eventi tra loro, specie quando si tratta di temi di estrema attualità ed interesse come Covid e Bitcoin.
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Mai visto lo spot, grazie mille @fillippone.
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Non so voi, ma quando leggo di BTC sui media "mainstream", più che gli articoli, la parte che preferisco leggere è la sezione dei commenti con la gente che, dopo quasi 11 anni, parla ancora di bolla dei tulipani, Dark Web e tutte le altre belle cose che ormai conosciamo Mi piace la convinzione che manifestano nel parlare di truffa senza minimamente porsi il dubbio che stiano dicendo delle ca**ate.
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