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hem hem... 38 pagine di inglese non le posso digerire... so che passerò da scroccone... ma se le hai lette.. puoi farmi un riassunto? sono sicuro che la cosa sarà apprezzata anche da altri!!!  Riassunti non ne faccio visto che risulterei meno chiaro di quanto sia il paper stesso. Ti posso segnalare due cose: le prime 15 pagine non servono per un utente già esperto (spiegano come funziona Bitcoin). Le parti interessanti (per i temi qui trattati) sono a pag.16 (par.5.1 stima degli utenti giornalieri) e a pag.21 (par.5.4 "velocità" dei bitcoin). Queste evidenze empiriche si basano sull'analisi della blockchain come ha fatto gbianchi, anche se la tabella riportata a pag.17 è molto più scarna! Le altre statistiche riportate si basano su dati raccolti su bitcoincharts.com. Messi insieme, questi due paragrafi fanno più o meno una paginetta! Buona lettura |
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Grazie!  |
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Io non credo che si possa determinare il numero di utilizzatori reali basandosi sul numero degli address.
Io personalmente ne ho usati a decine, ne assegno uno per ogni "cliente", creo nuovi address per ogni cold-storage dove ogni address non deve contenere più di X BTC, e se mi capita di usarli, anche parzialmente, ne creo uno nuovo. Diciamo che per me sono usa-e-getta da usare una sola volta.
Senza contare poi il discorso del change-address dove ogni parziale "ritorna" su un address nuovo, e per i sistemi di pagamento che generano un nuovo address per ogni transazione.
Insomma, è davvero un dato molto parziale.
FaSan
E' vero, credo anche io che sia difficile risalire al numero di utilizzatori solo dal numero di indirizzi. Però, come ricordava gbianchi, questo dato ha il vantaggio (non da poco) di essere oggettivo. Per lo meno, si può dire che il numero di utilizzatori non può essere superiore al numero di indirizzi. Rimane da individuare un limite inferiore per stabilire un range in cui si stima il numero di utilizzatori. |
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Per il range di utilizzatori, ci sono una serie di ragionamenti:
togli gli indirizzi zero.
restano quelli che ho definito "Indirizzi attivi"
togli gli indirizzi da 1 satoshi (che non hanno nessun peso)
restano circa 3.500.000 indirizzi.
se togli anche quelli che vanno da un satoshi a 0.001 btc (che sono sempre molto leggeri, in tutto
totalizzano 380 BTC)
allora restano 2.000.000 di indirizzi con un minimo di peso.
Direi che siamo ancora sotto il milione di utilizzatori con valori minimamente consistenti.
pero' il dato positivo e' che da gennaio 2014 a gennaio 2015 l'aumento degli indirizzi attivi e' stato del 70%, insomma una bella crescita robusta.
Quest'anno dovremmo vederne delle belle, se la crescita continua come sembra stia facendo.
Come si fa a passare dai 2.000.000 di indirizzi con un minimo di peso al milione scarso di indirizzi con un minimo di peso? leggi bene.... 2.000.000 di indirizzi secondo me equivalgono a meno di un milione di utilizzatori... e gia' sono stato buono... ho considerato che in media ogni utilizzatore ha solo due indirizzi attivi... penso che tra telefonini, pc, wallet online, exchange, gli utilizzatori "veri" abbiano molti piu' indirizzi attivi.... Io che sono pigrissimo, non faccio trading per nulla, detesto avere molte cose in giro perche' poi me ne dimentico, ho in questo momento 3 indirizzi attivi ! Si scusa il refuso. Intendevo, per passare dagli indirizzi attivi agli utilizzatori devo ipotizzare un numero più o meno realistico. |
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Per quanto riguarda il prezzo dei bitcoin, la Bank of England nel Quarterly Bullettin 2014 Q3 "The economics of digital currency" (reperibile online) nel riquadro "Some factors influencing the prices of digital currencies" cita:
«The valuation of a digital currency that is, at least in principle, able to be used as a medium of exchange needs to take a wide variety of considerations into account. These include:
• The expected real return of holding the digital currency (that is, the nominal interest rate minus expected price inflation), relative to other options.
• Any risks associated with holding the digital currency relative to other currencies, including risks of theft or fraud, and price volatility.
• The relative benefits of using the digital currency as a medium of exchange when compared to traditional systems, including availability, transaction fees and degrees of anonymity.
• Any time constraints or costs associated with switching wealth between the digital currency and more traditional assets (including sterling).
• Any non-monetary concerns, such as an ideological preference for one particular currency.
• A view on how much other people value the currency (based on the above factors) and how this is expected to change in the future.
It is not generally possible to express all of these elements in a single mathematical model. When limiting attention to only the quantifiable factors, standard economic theory suggests that, under certain conditions, the expected real rates of return on any two assets that might serve as money should be equal after adjusting for risk and the costs and benefits associated with using them for spending. For example, holding all else equal, a currency with lower transaction fees maybeexpectedtoofferalowerrealrateofreturn(since holders are also compensated via the lower fees), while one with greater price volatility should offer a higher return (to compensate holders for the extra risk)».
Non so se questo possa essere utile, in qualche modo.
Comunque, riportano che il 9 luglio 2014 erano registrati sulla blockchain circa 41 milioni di indirizzi ma solamente 1.6 milioni aveva un saldo superiore a 0.001 bitcoin.
In seguito, cercano di stimare quanti bitcoin ci siano in ogni stato (in questo caso Gran Bretagna), ipotizzando che il numero di indirizzi attivi sia proporzionale al volume di scambio tra bitcoin e la moneta fiat di ciascuno stato (in questo caso sterlina). A me interesserebbe approfondire questo aspetto nella mia tesi.
Secondo te è ragionevole? Anche alla luce della riserva frazionaria.
Si possono ricavare in modo certo i dati sui volumi degli exchangers?
Scusate le (forse troppe) domande
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Per il range di utilizzatori, ci sono una serie di ragionamenti:
togli gli indirizzi zero.
restano quelli che ho definito "Indirizzi attivi"
togli gli indirizzi da 1 satoshi (che non hanno nessun peso)
restano circa 3.500.000 indirizzi.
se togli anche quelli che vanno da un satoshi a 0.001 btc (che sono sempre molto leggeri, in tutto
totalizzano 380 BTC)
allora restano 2.000.000 di indirizzi con un minimo di peso.
Direi che siamo ancora sotto il milione di utilizzatori con valori minimamente consistenti.
pero' il dato positivo e' che da gennaio 2014 a gennaio 2015 l'aumento degli indirizzi attivi e' stato del 70%, insomma una bella crescita robusta.
Quest'anno dovremmo vederne delle belle, se la crescita continua come sembra stia facendo.
Come si fa a passare dai 2.000.000 di indirizzi con un minimo di peso al milione scarso di indirizzi con un minimo di peso? |
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Ho letto l'intero post (ho impiegato mezza giornata). MOLTO interessante e porgo anche io i miei complimenti @gbianchi.
Avrei alcune domande (spero sensate!):
- ho visto che c'è un "buco temporale" nelle tabelle con indirizzi totali/attivi. Esistono questi dati?
- il tema della riserva frazionaria e dell'hard fork hanno spostato l'attenzione dal topic principale: questi temi (soprattutto la riserva frazionaria degli exchangers) hanno qualche conseguenza sui dati finora raccolti?
- se volessi determinare il range entro cui è compreso il numero di utilizzatori di bitcoin, sarebbe sbagliato assumere che il limite superiore di utenti di bitcoin è rappresentato dal numero di indirizzi che compare sulla blockchain?
Grazie per la lettura intensa ma molto utile
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