Version 0.3B released. here are the main changes:

• Fixed tor configuration and added polipo and vidalia.
• Added a custom bitcoin launcher to start it with TOR networking
• Removed iceweasel from build, added a script to download and run it from RAM. Runs on a different user and with TORbutton and noscript exensions
• Added keyboard layout switcher, with "us" and "es" as optional layouts on top of the default layout for the chosen language
• Increased storage partition to 3GB and binary image size to about 270MB. We're still in the 4GB flash drive range.

I manually compiled and added the wl.ko module, and blacklisted the brcm80211 module. I can't blacklist the b44, b43, b43legacy and ssb modules as that would stop many wifi and ethernet interfaces from working. Can you please check if this is working or not? If it isn't, you should be able to make it work just by typing

Davvero!  

Non so quanto durerà, ma di sicuro aiuterà la diffusione. Mi sfugge come gestisca la conversione da e verso BTC, stasera faccio un'account.

Non credo sia possibile forzare il numero di transazioni per blocco, a meno di introdurre una regola apposita nel protocollo di cui però non ho mai letto nulla e che, francamente, mi pare controproducente. Al massimo si potrà, come è stato già proposto, non accettare i blocchi vuoti o con un ridottissimo numero di transazioni. Per come stanno le cose adesso, un minatore avrebbe solo svantaggi a controllare il numero di transazioni presenti nel proprio blocco.

Se parliamo di media, mi pare comunque strano: visto che la produzione oraria di blocchi è regolata, una media fissata di transazioni per blocco comporta un'altrettanto fissata media di transazioni orarie previste a regime, in questo caso 6000/ora.

D'accordo invece sul fatto che i blocchi semivuoti tenderanno a diminuire all'aumentare delle transazioni orarie.

L'FPGA è più che altro una piattaforma hardware per sviluppare l'hashing su logiche progammabili, l'uso per il solo mining è probabilmente sconsigliabile per via dell'elevato costo iniziale e dello scarso mercato dell'usato, e personalmente lo sconsiglio a meno che non si voglia sviluppare.
La vera rivoluzione del mining avverrà quando si farà il passo ulteriore e si renderanno disponibili degli ASIC che sono, semplificando, FPGA non riprogammabili dal costo unitario ridottissimo.

It looks like you have a corrupt blockchain. It happened once for me when i disconnected the USB drive while bitcoin was running. Can you check that the issue (and the blockchain) disappears when you delete everyting in the /storage/bitcoin folder except for the wallet.dat file?

I'll check if that fix doesn't block any working configuration, mostly the blacklisting part. If it doesn't, I'll add it to the build.

It's intended: bitsafe will automatically start the persistent partition format utility only if no secondary partitions are found on the current drive. If any is present but it can't be properly mounted, which is your case, you will need to manually start the format script in the system menu as stated in the error message.

That's a problem i'm trying to fix. There's a keyboard layout switcher applet, but it shows the current layout as the only possible choice. I'll look into it.

Nice to hear! 

I don't like "prebuilt" block chains: i think the right (default) approach is letting the client download and verify the block chain via P2P. Besides, many people (including me) may want to use bitsafe as offline wallet generator. I think I'll add a script to download and install the block chain from some trusted source.

Yes, every CPU is capable of running a virtual machine but only those with hardware virtualization can do it efficently. As this build is likely to be used on old laptops with outdated hardware, I feel that running a modern browser via software virtualization on those slow CPUs isn't viable.
Instead, what you think about starting a portable version of firefox in a chroot environment with a dedicated user? That should be safe enough IMHO

No, TOR is installed but not configuerd to route all connections yet: I still have to figure out how much the routing thru onion increases the time to download the block chain: if the increase is reasonable i'll switch it, at least for the bitcoin client if not for all the connections as you said.

I use the "new" connection manager in Debian Squeeze which is AFAIK the same one in Ubuntu. I included all the optional wifi drivers and firmware packets i could find in the debian archives, intel-notfree included. If your card doesn't work, please let me know the model so I can look into it.

You're right, that's why in my first builds there was no browser at all. Anyway, some early user complained about finding impratical to get the addresses to perform payments, so I had to include it.
Probably, i'll end up giving two different builds, one with the browser and the other one without. I don't like the idea of using a virtual machine, as that would basically cut off all the PCs mounting a CPU without virtualization feature.

Version 0.2B released

To upgrade from previous installations, do NOT flash your drive with the binary.img file! Just delete the "padder" file and replace the filesystem.squashfs file in the live directory with the one in the download section.

Change list:

• Added an internal backup feature, which will be used by the backup frontend i'm working on. Your sensible data is put in a tar.bz2 archieve and backed up every time you mount the persistent storage partition. This includes the wallet.dat file and the gpg and ssh datadirs.
• Added GPA, a graphical frontend for GPG
• Fixed some bugs

Beh si, per beneficio d'archivio pubblicarlo (per quello che mi riguarda) si può fare. Solo, non lo presento ne lo userei come video didattico/divulgativo del bitcoin, si può fare decisamente di meglio, soprattutto per la parte che ho trattato io. Stemby è stato praticamente impeccabile, nonostante alcuni suoi compagni lo trolleggiassero amabilmente!  

La discussione è stata molto interessante: nonostante la tarda ora e gli occhi stanchi, le persone che hanno sentito parlare del bitcoin per la prima volta hanno manifestato un'interesse ed un'attenzione che, sinceramente, non mi aspettavo. Di sicuro chi interviene al linux day non è esattamente l'uomo di strada medio, ma è stato comunque un risultato molto positivo.

Per quanto riguarda quello che proponi tu, HostFat, mi sa che per quello che mi compete la registrazione non è degna di un pubblico così vasto: il ridotto tempo a disposizione e la mia non irresistibile parlantina mi hanno portato a perdere il filo del discorso e a confondermi qualche volta più di quanto facevo nelle prove, risultando così non chiaro nella spiegazione di come funziona la catena dei blocchi e a non parlare di alcuni aspetti chiave.  

Se ci fosse la necessità, potremmo preparare un video più studiato ed accattivante. Ieri sia io che Stemby ci siamo accorti che il video ufficioso che introduce il funzionamento del bitcoin mal si presta all'uso in conferenze. Audio da portatile a parte.  

è appunto un tentativo di risollevare il NMC dando un'incentivo per minarlo, visto il ridottissimo hasrate di quella rete. Se proprio, denota che l'interesse per il namecoin è ad un minimo.

Il fatto che ci sia una block chain valida memorizzata o meno non ha alcun effetto sulla sicurezza. Credo che il loro punto sia che se metti il wallet su un computer "sporco", c'è il rischio che ci sia effettivamente del malware di vario tipo già installato.

Il punto è, ovviamente, che nel momento stesso che metti il wallet.dat generato offline su un PC collegato ad internet, sia su una live o meno, il wallet non è più offline, e quindi ipoteticamente a rischio.

Senza scadere in esagerazioni da paranoico, se vuoi un buon grado di sicurezza per gestire il wallet online allora la cosa migliore è installare un sistema operativo in una partizione secondaria (cifrata) e usare bitcoin da li. Oppure, meglio ancora, usare un PC dedicato. Così facendo, potrai riutilizzare la block chain e non scaricarla ogni volta, e contemporaneamente evitare pericolosa promiscuità tra i programmi.
O, infine, usare una live con persistenza, come BitSafe (  )

Temo di non aver capito. Mi stai dicendo che tu intendi azzerare la datadir di bitcoin ad ogni utilizzo? E che questa sarebbe una procedura che hai letto da qualche parte?  


In linea di principio si, l'unica cosa è che così facendo stai delegando il compito di verifica delle transazioni a qualcun'altro. Effettivamente, se non ci sono particolari urgenze, è più pulito e sicuro lasciare fare tutto al client.

A parte l'opera di mitomani o squilibrati, che cosa avrebbe(ro) da temere dagli eventuali poteri forti a cui il bitcoin può dar fastidio? Il suo progeto è open source, distribuito in tutto il mondo e, sopratutto, lui è uscito da un bel po' dallo sviluppo. A cosa potrebbe servire perseguirlo? Una sorta di vendetta? Un'azione dimostrativa? motivazioni che troverei puerili nel primo caso, controproducenti nel secondo (vedi effetto Streisand).
Se volessi influenzare lo sviluppo del bitcoin, mi orienterei agli attuali sviluppatori, molto più facilmente individuabili e vulnerabili. E' di loro che mi preoccupo maggiormente, Gavin in primis.

Le noie a cui andrebbe incontro Satoshi in caso di identificazione IMHO sarebbero più di natura economica che politica o ideologica.

Certamente. Ma, secondo me, la ragione ha poco a che vedere con l'eventuale rischio personale che, sempre secondo me, è nullo o quasi.

E questo sarebbe l'italiano di un ricercatore universitario? Looks legit.

Ancora con la storia dell'acquistare bitcoin con i bitcon... Oltre a non avere senso così espressa, è pure disonesta: se la gente ti dona soldi per la ricerca, a che titolo tu li usi per investire in una cosa che con la tua ricerca non c'entra nulla? Anzi, credo proprio che sia passibile di denuncia.

Guarda, te lo dico serenamente: per il rispetto che ho per la scienza e il mondo accademico, spero che tu ti stia inventando quello che dici.

Non volevo essere così diretto, ma... 

Scusa, ma che c'entra una mining pool ora? Volete chiedere donazioni di potenza di calcolo per minare bitcoin? Al momento il mining è fortemente in perdita, vi conviene chiedere direttamente fondi.

Già che ci sono, permettimi qualche altra domanda:

Queste due affermazioni insieme non mi tornano. Se avete bisogno di fondi per la parte informatica (le altre no?) immagino vi serva un cluster per simulare i processi proteici, ma quella cifra non mi torna assolutamente con i costi per mettere su anche solo una manciata di server aziendali. O vi servono workstation?


Possiamo avere il nome dell'università?


Uhm, per carità, ogni forma di utilizzo del bitcoin è bene accetta, ma mettendomi nei vostri panni mi chiedo che senso abbia usare un sistema economico acerbo e conosciuto da una ristrettissima nicchia di utenti per un progetto che non ha nessun rischio di blocco da parte di enti governativi o privati, anzi.


Credo di non aver capito: se vi avanzeranno bitcoin, li userete per... comprare altri bitcoin?


E se invece scenderà?