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1  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: Vendere btc e incassare in Euro, banche che non danno problemi? on: August 02, 2020, 02:51:05 PM
Grazie della risposta.

Purtroppo non ho cifre così alte, secondo quello che scrivi, da preoccuparmi :-)

Però fatico a comprendere il problema: ho comprato bitcoin via Bitstamp (bonifico in euro da conto X verso di loro)...ora vendo bitcoin via Bitstamp incassando bonifico in euro sullo stesso conto X da loro). Cosa mai dovrei giustificare?! E come potrei/dovrei giustificare eventualmente?

Mi piacerebbe avere feedback sulle effettive esperienze avute ad qualcuno, in particolare modo su Revolut / N26 (che sono gli unici conti correnti che possiedo).

Grazie!

Intanto una premessa, la tassazione sugli eventuali guadagni è al 26%.


Sì parte da delle idee un po' sbagliate, sintetizzando molto:

1.
una operazione di antiriciclaggio può essere segnalata, va segnalata, al di là dell'entità dell'importo.
Altrimenti una grande organizzazione criminale potrebbe usare diversi prestanomi, per lavare € 1.000 cadauna.

2.
le normative antiriciclaggio sono adempimenti di norme europee... alcune di carattere internazionale, o la banca o N26...

3. aver tenuto traccia del bonifico originario e dell'incasso attuale ( a che distanza di tempo ? ) sicuramente aiuta.
Ma non è tutto.

Perché se la criptovaluta è stata tenuta su un exchange ( se non ho capito male ) sarebbe stato come detenere valuta su un conto estero.


Per info in più:

L'art. 35 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 impone ad un'ampia platea di soggetti (cd. "soggetti obbligati") – costituita da intermediari bancari e finanziari, altri operatori finanziari, professionisti nell'esercizio della professione in forma individuale, associata o societaria, altri operatori non finanziari, prestatori di servizi di gioco, società di gestione accentrata di strumenti finanziari e di gestione dei mercati regolamentati di strumenti finanziari (puntualmente elencati all'art. 3) – di portare a conoscenza della UIF, mediante l'invio di una segnalazione di operazioni sospette, le operazioni per le quali "sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa". Per gli enti creditizi e finanziari trovano diretta applicazione i regolamenti comunitari in vigore (Regolamento UE n. 267/2012 per l’Iran e Regolamento UE n. 1509/2007 per la Corea del Nord) e il Provvedimento del 27 maggio 2009 della Banca d’Italia, che estendono l’obbligo segnaletico all’ulteriore ipotesi di sospetto di finanziamento di programmi di proliferazione di armi di distruzione di massa.

Il sospetto può essere desunto da caratteristiche, entità e natura delle operazioni, dal loro collegamento o frazionamento o da qualsiasi altra circostanza conosciuta dai segnalanti in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica o dell’attività svolta dai soggetti cui le operazioni sono riferite.

Il sospetto deve fondarsi su una valutazione compiuta di tutti gli elementi delle operazioni – oggettivi e soggettivi – a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell'ambito dell’attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico.

Per agevolare l'individuazione delle operazioni sospette, il decreto prevede alcuni strumenti operativi: i modelli e gli schemi rappresentativi di comportamenti anomali, elaborati e diffusi dalla UIF (art. 6, comma 7, lett. b) e gli indicatori di anomalia, emanati e aggiornati dalla UIF, previa presentazione al Comitato di Sicurezza Finanziaria (art. 6, comma 4, lett. e).


Link:
https://uif.bancaditalia.it/homepage/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102#

Grazie per la risposta, ma non capisco cosa c'entra tutto questo.

Al di là del fatto che non vivo in Italia e che non sto reciclando denaro sporco, la mia domanda è semplice: qualcuno ha avuto esperienze di incasso su conti italiani e/o Revolut / N26 avendo guadagnato dalla vendita/acquista di cripto?

Non ho problemi né a pagare le tasse sul guadagno, né ad essere sottoposto al controllo.


I controlli scattano per quali cifre? cosa comportano? quanto tempo richiedono?


Tutto qui.
2  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: Vendere btc e incassare in Euro, banche che non danno problemi? on: August 01, 2020, 10:41:42 AM
Grazie della risposta.

Purtroppo non ho cifre così alte, secondo quello che scrivi, da preoccuparmi :-)

Però fatico a comprendere il problema: ho comprato bitcoin via Bitstamp (bonifico in euro da conto X verso di loro)...ora vendo bitcoin via Bitstamp incassando bonifico in euro sullo stesso conto X da loro). Cosa mai dovrei giustificare?! E come potrei/dovrei giustificare eventualmente?

Mi piacerebbe avere feedback sulle effettive esperienze avute ad qualcuno, in particolare modo su Revolut / N26 (che sono gli unici conti correnti che possiedo).

Grazie!
3  Local / Trading, analisi e speculazione / Vendere btc e incassare in Euro, banche che non danno problemi? on: August 01, 2020, 09:03:45 AM

Salve a tutti,

Non ho mai venduto btc per incassare cifre importanti, ma mi pongo il problema perché ultimamente se ne sentono di ogni tipo sul blocco di fondi provenienti dagli exchange.

Che esperienze avete?

Si riesce ad incassare su banche italiane?

N26 / Revolut?

In caso di blocco fondi, si deve semplicemente soddisfare una verifica e che tipo di informazioni vengono richieste?

Grazie
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