Buongiorno, ieri sera incrociando una pubblicità di Revolut in televisione pensavo a questo: mi piacerebbe sapere quante persone "normali" (nel senso di non conoscitrici del mondo "cripto") che iniziano a usare Revolut e magari comprano o vendono qualche cripto per farci due soldi o per farsi due risate o che ne so, abbiano idea del fatto che ci sia potenzialmente da inserire tutto ciò in dichiarazione dei redditi. Secondo me bastano le dita di una mano per contare quelle che ne sono al corrente e le dita della mano di un mutilato grave per contare quelle che le metteranno in dichiarazione l'anno successivo. Mi piacerebbe quindi di conseguenza anche sapere se il buon fisco si prenderà la briga di controllare ogni cristiano che si sia registrato a Revolut e abbia mosso due spiccioli in cripto... La vedo un po' dura. L'intero sistema "Cripto? Sì? Dichiarazione dei redditi!" è completamente fuori dal buon senso.
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Ci aggiungo anche il poter continuare a coltivare le proprie passioni, che può essere complicato. Io ad esempio ho anche molto interesse per il motorismo storico, sarebbe estremamente difficile per me ipotizzare di trasferirsi all'estero, dovrei impormi di lasciar perdere quella passione e probabilmente vendere i (pochi) mezzi che possiedo, perchè difficilmente avrei modo di godermeli. E così immagino accada anche per altri tipi di hobby e passioni.
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Hai assolutamente ragione, non siamo ancora in grado (o non vogliamo esserlo...?) di accumulare l'energia in maniera efficiente. La cosa dovrebbe anche far riflettere gli estimatori delle auto elettriche, perchè basteranno alcuni passi in avanti in termini di efficienza o tecnologia delle batterie e le auto pagate a caro prezzo saranno invendibili poichè "energeticamente" obsolete: un bagno di sangue per chi acquista ora un'elettrica e tra, ipotesi, 8-10 anni si trova a dover cambiare auto. Inoltre l'ignoranza come al solito regna sovrana, ne abbiamo un classico esempio con i detrattori di bitcoin in relazione al consumo energetico e relativo inquinamento del mining. Ormai li paragono alle chiacchiere sui famosi "marò" che ricordo la gente faceva svariati anni fa, dove chiunque avesse acceso la televisione la sera prima era automaticamente diventato militare in carriera, diplomatico, esperto di armamenti di bordo e regole d'ingaggio nonchè tiratore scelto con assoluta precisione nell'attingere i bersagli. E ovviamente pubblico ministero e magistrato, per poter stabilire colpevoli e pene, mi pare ovvio.
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Ah, capisco quello che intendi! È sempre importante sentirsi sicuri quando si tratta di questioni finanziarie. Sembra che tu abbia fiducia nell'azienda italiana, e se un giorno qualcuno del forum dovesse avviare un'attività simile, la terresti in considerazione. E perché no, potresti persino pensarci anche per te stesso, se offrissero servizi utili e una sicurezza adeguata. È vero, non si può mai avere una fiducia "assoluta" in nessuna azienda, ma forse c'è qualche opzione che si avvicina, come CheckSig. La sicurezza e la stablità sono sempre fondamentali quando si tratta di gestire i tuoi bitcoin. Speriamo che nascano nuove soluzioni che rispondano alle tue esigenze!
Perdona, posso farti una domanda, premettendo che la faccio nella più gran trasparenza e rispetto possibili? Il tuo reply qui sopra, nella tua struttura come formato, è abbastanza vicino ai prodotti generati da AI (chatGPT o similari) fornendo un testo (il mio reply, in questo caso) e chiedendone un summary o una risposta che si trovi in accordo con quanto fornito. Hai scritto tu questo reply o hai usato uno di quei tool per testare? E' solo una curiosità ai fini tecnici, nulla più, davvero, una curiosità spicciola. Anche questo reply è strutturato in maniera simile ad esempio: https://bitcointalk.org/index.php?topic=5457974.msg62545445#msg62545445Ripeto, solo una curiosità e nulla più. Se risulto offensivo, chiedo scusa.
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Ah in realtà nessuna garanzia in particolare, è l'azienda italiana che mi pare essere più sul pezzo e mi dà sensazione di affidabilità, se in futuro per ipotesi come dici tu una persona del forum avviasse una simile attività, sicuramente la considererei! Potenzialmente anche per me stesso, intendo nel presente: se la sicurezza fosse adeguata e fornisse servizi a me utili in quel momento, non escluderei di "parcheggiarci" bitcoin. Non l'ho mai escluso in generale e ho corso anche rischi col senno di poi, infatti ho avuto bitcoin come dicevo prima per svariati anni tempo fa in lending su più di una piattaforma, ora avendo abbandonato definitivamente qualsiasi attività che mi metta a rischio, non vedo nessuna offerta di servizi che mi interessi in nessuna piattaforma, ma sarei felice di vederne nascere... posto che, dovendo inviare a queste realtà dei bitcoin e venendo quindi a mancare la custodia in proprio, sarebbero per me al primo posto assoluto la sicurezza e la stabilità anche economica di queste aziende eventuali.
P.S. scusate, faccio edit per aggiungere un pensiero che mi è tornato ora: tutto ciò sempre considerando che una fiducia diciamo "assoluta" continuo a non riporla in nessuna azienda. CheckSig ad esempio come dicevo mi sembra semplicemente la soluzione più facile e più affidabile o comunque strutturata in un caso come quello di cui stiamo parlando (famiglia che se li trova lì e non sa un cappero) però, tanto per dire, una frase come questa nelle loro faq (la ricordavo e la sono andato a ricopiare poco fa):
Come si fa a fare un prelievo? Ti chiederemo di mandarci un indirizzo di destinazione per i tuoi Bitcoin utilizzando sia un’email che una chat completamente crittografata (Whatsapp, Telegram o Signal). Verificheremo anche la tua identità tramite videocall con un membro del nostro team. I tuoi Bitcoin verranno trasferiti all'indirizzo di destinazione alla successiva apertura sicura programmata del nostro caveau.
ehi... diciamo che è ricamata per uno che non sa neanche cosa sia bitcoin... "il caveau", suvvia... per chi ci hanno preso :-) Ecco, mi piacerebbe anche che questo mondo non continuasse sempre sulla strada del "dai che è facile, te la spiego io, fidati, tu caccia i soldi e siamo tutti quanti contenti!", perchè qua si parla di una tecnologia, un'idea e un potenziale mai visti prima e che, quanto a comprensione, sono tutto fuorchè alla portata di tutti e far apparire la cosa come alla portata di tutti non è corretto. E' corretto ai fini del marketing, ma non è "eticamente" il massimo della limpidezza, perchè rischia di risultare un "clone" del comportamento delle banche, che propinano cose come se fossero caramelline, quando anche sotto a un semplice BTP c'è un mondo da analizzare e non sempre comprensibile. Vorrei che le aziende pro-bitcoin non provassero a rendere la cosa alla portata di tutti, perchè non lo è, c'è poco da dire. Forse con lightning network o cose simili si creeranno infrastrutture ad esempio simil-SatisPay che le persone useranno, ma non sapranno mai cosa c'è ai livelli inferiori e neanche deve loro interessare. Ma chi ha in mano "puri bitcoin" sa cosa c'è sotto... e frasi come quella mi fanno un po' sorridere e un po' incavolare. Mi scuso ancora, sono stato molto prolisso.
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Sì in effetti hai ragione, contattarli anche solo per accennare la cosa e capirne la fattibilità sarebbe bene, non l'ho mai fatto ma credo che mi ci metterò. Trading... non ho mai fatto praticamente nulla, ho usufruito più per curiosità che per altro di piattaforme come Celsius e Nexo dalle quali si ottenevano rendimenti interessanti tempo fa, poi ho deciso di piantarla e ho ripreso su tutto quanto... e ho fatto bene, perchè il successivo anno ho appreso come voi tutti dell'esplosione di Celsius. Di sicuro per ignoranza e fortuna, alla fine dei giochi mi è andata bene, perchè in alcuni anni un mezzo bitcoin di puri e semplici interessi lo guadagnai. Ora non lo farei mai! Comunque, quel pochissimo che ho fatto nei tempi, tra acquistare, forse trading due volte in vita mia e interessi, per quanto possibile è tutto documentato.
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Personalmente ho deciso che bitcoin deve essere qualcosa che mi migliora l'esistenza e non me la complica. Io ho preso le paroline magiche generate da un Trezor a suo tempo, le ho divise in tre gruppi, ho chiuso il gruppo 1 e 2 in una cassetta di sicurezza in una banca, il gruppo 2 e 3 in una cassetta di sicurezza in un'altra banca e il gruppo 1 e 3 in cassaforte a casa. Le paroline sono scritte su supporti si spera a prova di macelli (per l'esattezza tre "Billfodl" che sono di facile comprensione). La mia famiglia sa che, se lasciassi questo mondo oggi, dovranno contattare il nostro studio legale di fiducia, il notaio di fiducia e l'azienda CheckSig e chiedere cortesemente di sedersi a un tavolo spiegando che si è in possesso delle parole magiche di bitcoin e che si vogliono vendere/dare in custodia (sceglieranno loro sul momento) e serve il loro aiuto. Pace, ci ho pensato nel tempo e al momento continuo a non avere idee migliori per tutelarsi.
Molto interessante. Quattro domande, se ti va di rispondere: - Il seed è stato generato da un Trezor, e non lo ha mai abbandonato vero? Magari hai collegato il trezor ad un electrum, ma non hai mai messo il seed online, corretto?
- Il trezor ha ancora il seed in memorial o lo hai resettato?
- Perchè pensi sia più sicuro avere il seed in tre cassette di sicurezza, che in una sola? E sono tutte banche? Non hai pensato a delle cassette di sicurezza private?
- Che c'entra Checksig? Stai facendo self custody, quindi perchè dovrebbero aiutare i tuoi eredi ad estrarre il seed? Lo fai per risparmiare le loro commissioni? Secondo me potrebbero addebitarti le commissioni dall'ultima movimentazione degli UTXO!
Comunque mi pare un ottimo setup eh, non ho alcuna riserva particolare, è solo per fare un pò di "challenge" alle mie scelte. Dunque! - il seed l'ha generato un Trezor ed è sempre rimasto in mano mia. Non ho mai agganciato Trezor a un wallet Electrum... se devo essere sincero, ammetto la mia ignoranza... non so bene neppure di preciso come funzionerebbe la cosa e che benefici ne avrei, io sono rimasto molto all'antica, sto provando a tornare sul pezzo un po' per volta e sicuramente mi siete di immenso aiuto - il Trezor funziona, non l'ho mai resettato, non molto tempo fa ci ho installato il loro firmware "bitcoin-only" solo perchè ho notato che esisteva - ho diviso in due banche + cassaforte a casa semplicemente per evitare di avere il seed in un unico posto, così serve accedere a due posti per recuperarlo; per cassette private intendi servizi di "puro" caveau come Fidelitas, ad esempio? Non ne ho mai avuto necessità e il servizio più vicino a dove risiedo è a almeno 40km, io ad esempio ho anche interessi negli orologi ma non come speculazione, come semplice passione e li conservo a casa perchè li indosso a mio sentimento, a casa mi sento sufficientemente protetto (avevo scritto qualcosa mi pare vagamente sulla difesa passiva a casa propria in un post in una delle sezioni più generali, possibile? Casomai ci guardo) per cui mi sono sufficienti le cassette in banca; tanto per cronaca, non custodisco quasi nulla in banca, una cassetta contiene solo un pezzo del seed (ci sono istituti che forniscono cassette piccole senza dover aprire un conto, costi decisamente affrontabili, spendo poco più di 50 euro/anno per quella cassetta) e l'altra contiene poche altre cose (es: le garanzie e le prove d'acquisto degli orologi, che mi servirebbero in un malaugurato caso) oltre al pezzo del seed (quella cassetta è in una banca presso la quale ho un conto corrente) - questione CheckSig, il motivo è questo: la mia famiglia si trova in mano un seed e non sa cosa farci, sa solo che non va dato ad anima viva; sicuramente non vorranno continuare con questa modalità, io la so gestire perchè la so "capire" diciamo, loro sicuramente avrebbero enormemente più comodità e vivrebbero più in tranquillità vendendo i bitcoin o parcheggiandoli presso qualche realtà (si spera) sicura. Da qui la decisione di coinvolgere, se arrivasse il mio giorno, avvocato, notaio e CheckSig e dire "ciao, ho le paroline magiche di bitcoin, vorrei venderli (o vorrei custodirli), mi dite tutti insieme come procediamo? Poi si farà verbale e regolari fatture, grazie". Se decidessero di tenerli in custodia, almeno hanno un'azienda di riferimento, un contatto che si occupa della cosa; se decidessero di vendere, si tratterebbe "solo" di conferire i bitcoin a CheckSig, dar ordine di vendita e ricevere sul proprio conto corrente, poi si chiudono i rapporti, si salda quanto dovuto e si procederà l'anno successivo a inserire quanto necessario in dichiarazione dei redditi. Ho cercato di rendere la vita il meno complicata possibile alla mia famiglia e di limitare il più possibile il rischio di perdere tutto. Ho nominato CheckSig perchè non conosco altro e mi pare una realtà sufficientemente sicura. Chiaro che, finchè sono ancora qui , mi tengo aggiornato e valuto sempre se cambiare quest'ultima parte del piano, in termini di azienda/società alla quale appoggiarsi assistiti da avvocato e notaio, o eventualmente cambiare completamente piano. Io non ho mai escluso, anzi in realtà a tratti lo spero, di vedere un giorno un utilizzo di bitcoin a tutto tondo, anche all'usarlo come collaterale per prestiti, dovendo quindi per forza conferirli a qualche realtà in quel caso. Sicuramente, a prescindere dall'uso che se ne potrà fare e al controvalore che avranno, ne conserverò sempre almeno uno privatamente "per la gloria" diciamo, per poter sempre dire "io c'ero" e per mantenere quella sensazione di libertà che non fa mai male :-)
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di fatto è l'equivalente di un wallet multisig 2 su 3 con le 3 chiavi conservate in altrettanti luoghi ragionevolmente sicuri. Queste soluzioni vanno benissimo per chi non vuole troppi sbattimenti e sceglie un ragionevole compromesso tra sicurezza e reperibilità.
Mmmm, se non ho capito male non è l'equivalente di un multisig 2 di 3 perché nel caso di usque_ad_finem, se perde uno dei 3 set di parole non può ricostruire nulla. Ripeto: sempre che abbia capito bene cosa ha fatto usque_ad_finem. Questo è il punto debole che vedo: se perdi uno dei 3 set..... sei fritto. Ed è un punto debole mica da ridere perché ha moltiplicato per 3 la probabilità che possa accadere la perdita di un gruppo di parole. Secondo me hai capito male. Se perde uno dei tre set di parole, ha ancora gli altri due per ricostruire il tutto. Dovrebbe perdere contemporaneamente 2 "nascondigli" su 3 per essere nei guai. La vedo dura.... Ha diviso il seed in tre gruppi e li conserva separatamente. Gruppi 1-2, gruppi 2-3 e gruppi 1-3 in 3 posti diversi. Secondo me è più che tranquillo. Sì esatto, dovrei perdere il contenuto delle cassette di sicurezza di entrambe le banche o della cassaforte di casa e una delle due cassette; posto che comunque esiste sempre il dispositivo Trezor che custodisco decisamente non in bella vista e del quale ovviamente solo io conosco il pin a memoria, dal momento che, ai fini del non perdere tutto se lascio questo mondo, a nessun altro serve saperlo. Quando ho avuto necessità di ricevere bitcoin (nell'ultimo anno ho deciso, dopo secoli di nulla, di acquistare alcune quantità mese per mese) ho semplicemente usato la chiave pubblica per generare un indirizzo di ricezione, il Trezor non l'ho toccato.
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Personalmente ho deciso che bitcoin deve essere qualcosa che mi migliora l'esistenza e non me la complica. Io ho preso le paroline magiche generate da un Trezor a suo tempo, le ho divise in tre gruppi, ho chiuso il gruppo 1 e 2 in una cassetta di sicurezza in una banca, il gruppo 2 e 3 in una cassetta di sicurezza in un'altra banca e il gruppo 1 e 3 in cassaforte a casa. Le paroline sono scritte su supporti si spera a prova di macelli (per l'esattezza tre "Billfodl" che sono di facile comprensione). La mia famiglia sa che, se lasciassi questo mondo oggi, dovranno contattare il nostro studio legale di fiducia, il notaio di fiducia e l'azienda CheckSig e chiedere cortesemente di sedersi a un tavolo spiegando che si è in possesso delle parole magiche di bitcoin e che si vogliono vendere/dare in custodia (sceglieranno loro sul momento) e serve il loro aiuto. Pace, ci ho pensato nel tempo e al momento continuo a non avere idee migliori per tutelarsi.
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Un motivo che mi viene in mente è quello che scrissi nel mio primo post qui, che riassumendo è: bello poter custodirli al 100% per conto mio, ma devo essere sempre conscio del fatto che se crepo, sono persi e questo non lo accetto perchè è un danno per la mia famiglia, infatti le paroline nel mio caso sono al sicuro ma non esclusivamente accessibili a me.
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L'Africa ha enormi problemi di sfruttamento, molti subiscono orrori per mano di pochi da ormai troppo tempo, ma dovrebbero io credo purtroppo prepararsi a far fronte al fatto che presto o tardi conosceranno una nuova forma di schiavitù, un servilismo obbligato non con la forza ma da manovre perverse ad altissimi livelli e con enormi capitali in gioco, non appena Cina e Russia approderanno in pianta stabile nel continente. Non si tratterà più di mercato dei diamanti, mercato umano, si tratterà di trasformare un continente per interessi monetari. Le persone non saranno neppure considerate, dal poveraccio che cerca i diamanti con l'AK-47 puntato al dittatore che gira in Rolls Royce e giustizia i genitori dei bambini per farne soldati. L'Asia definitivamente "conquisterà" l'Africa (non trovo un termine che mi gusti) e non ci sarà molto spazio per pensare al bene degli esseri umani, nel contesto degli interessi in gioco sarebbe perdere tempo. Ora ancora si parla delle difficoltà tragiche delle popolazioni africane, poi credo si devierà pian piano a parlare sempre più di problematiche del territorio, delle risorse, e meno delle persone. Il "green" sta spostando l'attenzione della gente sulla terra e non sul prossimo, la pagheremo cara questa indifferenza verso chi ci passa di fianco, o peggio ancora non indifferenza ma astio perchè non la pensa o non si comporta come noi "per l'ambiente" o viceversa perchè appare un "talebano" del green, a seconda degli schieramenti. E in tutto questo non ci vedo molto impegno da parte della comunità globale dei cattolici tutti, mi sembra che si stia aspettando che l'attuale Papa si ricongiunga al padre per vedere di parcheggiarci qualcuno che sappia muoversi per bene politicamente.
Scusate molto per il fuori tema. Provando a rientrare almeno un goccio nel tema, mi domando da alcune settimane, diciamo da quando è partita la risalita del prezzo di bitcoin, se un giorno si smetterà di assistere alle solite scenette su twitter e media vari "ecco, si parte col razzo, bitcoin ora ve la farà vedere a tutti, maledetti increduli, prima ti criticano, poi ti combattono, poi vinci, viva la libertà", anche da parte di account e personaggi quotati o comunque non peracottari, per poi al prossimo calo, che potrebbe anche voler dire tanto per ipotesi arrivare a centomila e poi scendere a cinquantamila, è il concetto che importa, tornare al silenzio stampa e a postare grafici per lo più come si dice? "retrofittati"?
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Io personalmente credo che l'unica cosa che farà la differenza e che anche porrà molte domande globalmente, o sarà potenzialmente un ostacolo, o comunque un punto sul quale dover costruire elaborate "normative" o "possibilità d'uso regolamentate" per la vera integrazione di bitcoin nel mondo finanziario, sarà il fatto che sono un numero finito, con una creazione estremamente prevedibile nel tempo e un'altissima percentuale del totale già creata. Non si stampano, se ne stamperanno ancora pochi e questo li rende forse ancor più "problematici" per immaginare un loro andamento nel futuro, non in senso solo economico, più in senso di come sarà la "vita" dei bitcoin nel corso del tempo. Io credo che sicuramente su quella blockchain ci si costruiranno infrastrutture, idee, progetti che al momento non siamo ancora capaci di ipotizzare. Forse la costante ricerca del denaro ci ha tolto l'immaginazione.
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Riguardo il discorso della possibilità di mancata approvazione non saprei darti una risposta precisa, so che in passato vari ETF sono stati rifiutati, immagino che per la SEC non ci fossero abbastanza rassicurazioni per proteggere i compratori etc. Ma poi si torna sempre al solito punto: cosa vuole esattamente la SEC? Nessuno lo ha capito perché non danno risposte chiare...
Io credo che si tratti di una combinazione di fattori. Non vogliono legittimare eccessivamente bitcoin senza aver capito per bene quando può risultar loro utile (e pensare a un pochino di "front running"). Io credo che l'entità USA si sia resa conto che, ipotizzando di voler incamerare bitcoin perchè si è capito ai tavoli internamente che c'è del potenziale in termini finanziari ed economici, non vogliano dare l'ok a qualcosa che potrebbe "pompare" il prezzo e quindi remare contro a loro che eventualmente volessero cominciare a incamerarne un po' (e comunque dai vari sequestri se ne sono trovati già una bella quantità in saccoccia, eh, fortunelli...). Potrebbero voler prima definire una legge che chiarisca le questioni base in sospeso, in modo da essere anche loro nella posizione di detenere bitcoin per scelta e non per sequestro. Non so trovare un esempio, ne faccio uno idiota, perdonate: sono il governo, ho sequestrato tanta droga e vale tanti soldi, ma non ci posso fare nulla e neppure ne posso comprare altra ovviamente, mica è legale (nel caso di bitcoin li hanno invece potuti sbolognare in asta, non essendo illegali, ma non possono comunque all'atto pratico procurarsene altri, devono per assurdo sperare in altri sequestri). Allora io governo abbozzo una legalizzazione, così poi immediatamente me ne procuro prima degli altri, essendo il governo, e poi di lì in avanti sono in posizione di forza e volendo inoltre ci posso speculare sopra per bene. Poi si può dire che al governo non cambierebbe nulla se bitcoin costasse dieci volte tanto, quando mai vorranno procurarsene, tanto i soldi li stampano... però il debito è catastrofico, credo che il non detto ora sia anche quello di razzare il centesimo costantemente quando possibile. Per me ci arriveranno gradualmente, qualcosa tipo: io governo "opziono" bitcoin sui maggiori exchange che al momento tengo per le palle paventando la stesura di leggi chiare, definisco e applico una legge ufficialmente, acquisto i bitcoin opzionati così tra quelli e gli altri sequestrati sono in posizione di forza... e poi si comincia una nuova era.
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Buongiorno, leggevo per caso che c'è in piedi una discussione sul cambiare i numero di ethereum necessari per essere validatori da 32 a 2048. Non sono ferrato in materia ethereum, ma mi sembra che non vada molto verso la decentralizzazione tutto ciò...
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Quante esperienze abbiamo di persone "comuni" che hanno venduto e convertito in FIAT sopra i 30k a fronte di una dichiarazione per starsene in regola? Basta andare in filiale con la dichiarazione e fa fede quello che ha compilato il commercialista (o noi)? Banche solo online invece?
Io ho un'esperienza, ma molti anni fa, non fa più testo, l'avevo accennato mi pare in uno dei primi post che feci... non esisteva regolamentazione o abbozzo alcuno, per assurdo è stato sicuramente facile, considerando tra l'altro che la cifra era piuttosto superiore a quella da te indicata. Per quel che riguarda il rapportarsi alla banca, se tu per ipotesi incassassi oggi, tieni presente che tu non porti nessuna dichiarazione compilata dal commercialista, poichè avendo tu incassato ora, la dichiarazione dei redditi 2023 la farai appunto l'anno successivo, nel 2024. Dovrai casomai mostrare, se ti viene richiesto dall'istituto di credito, che quella cifra che è arrivata tramite bonifico sul tuo conto proviene da attività lecita, ma non sono neppure così convinto che la banca si metta a farti eccessivamente le pulci e chiedere dettagli o cartaceo alla risposta "ho venduto bitcoin poichè avevo realizzato una bella sommetta, l'anno prossimo inserirò la cosa ovviamente in dichiarazione dei redditi, grazie", anche (e purtroppo) perchè non saprebbero temo interpretare nulla di quel che gli porti, anche fossero venti righe degli ultimi cinque-sei anni di esportazione transazioni da un exchange con scritto "1 gennaio comprato 1 bitcoin a € 30.000" - "3 marzo venduto mezzo bitcoin a € 20.000" ecc... ecc... perchè l'ignoranza in materia come ben sappiamo regna sovrana. Forse con Sella o Banco Azzoaglio o alcune altre che supportano aziende "cripto" si potrebbe riuscire a interloquire con qualcuno che sa di cosa si parla, ma le restanti banche sono come l'omino in piazza: bitcoin roba brutta, ti rubano i soldi, non sappiamo un cappero e non vogliamo saperlo! E comunque alla banca non è che interessi se poi l'anno dopo dichiarerai al fisco qualcosa o meno e in che modo, quelli sono affari tuoi, le interessa tutt'al più che la questione sia "pulita" nel loro contesto. A mio parere comunque è il caso di "allertare" la banca informandoli che ti arriverebbe un bonifico di X euro perchè appunto hai in mente di vendere bitcoin e vuoi portarti i soldi a casa e se per qualche ragione la cosa gli crea problemi, così perlomeno si sa già come intendono porsi nei tuoi confronti e fai le tue valutazioni.
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Rispondo un po' a tutti, grazie. E' una persona "normale", molte delle vostre considerazioni IT suonerebbero come arabo... La mia riflessione era solo basata sul fatto che, per una persona che mastica qualcosina qua e là di IT (e credo sia già tanto), non mi sento di dire che sta "lavorando male", mi sembra che abbia fatto quel che poteva con le conoscenze che aveva. Molte delle vostre proposte presuppongono una conoscenza IT che richiede anni e competenze avanzate, questa persona per "tirare su" qualcosa di simile ad alcune vostre proposte non potrebbe far altro che chiedere aiuto a qualcuno... e credo sarebbe sicuramente più pericoloso che continuare a fare nella maniera che mi ha descritto. Potrebbe casomai saltare un passaggio, ad esempio evitare di zippare.
Capisco il volersi tutelare il più possibile, però la sicurezza totale non la si avrà mai, è impossibile. Prendendo me stesso, in tutta onestà non ho le forze di complicarmi troppo l'esistenza, devo trovare un bilanciamento che mi paia onesto tra sicurezza e stress del mantenerla, sennò non vivo più. Oltre al fatto che c'è sempre il concetto che espressi nel mio primo post: se schiatto, devo pianificare il modo di passare l'eredità alla famiglia, che può non sapere neppure accendere un computer. Modo che può anche essere "recupera dal posto X e Y questi pezzi di ferro con le letterine, chiama mio fratello avvocato, se non è più al mondo chiama mio cugino avvocato, tieni al sicuro da chiunque quei pezzi di ferro, contattate insieme la società checksig, spiegate che hai una chiave per dei bitcoin, che vuoi parcheggiare tutto nella loro struttura per poi decidere cosa farci e fissate un incontro al tavolo presso la loro azienda".
Il forum, ad esempio. E' sicuro postare? Chiunque di voi si sia connesso ogni tanto da casa propria, senza tor e i suoi parenti in mezzo, potrebbe temere che qualcuno con poteri di amministrazione o qualcuno che buchi il forum recuperi gli ip dai quali si è connesso spesso, risalga all'abitazione e venga a trovarvi per legarvi a una sedia e levarvi un'unghia alla volta aspettando che gli trasferiate i bitcoin sul suo wallet.
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Vi pongo questo quesito, perchè è capitato l'argomento con una delle pochissime persone detentrici di bitcoin che conosco (per contarle, mi sono purtroppo sufficienti le dita di una mano di un gravemente mutilato...).
Ha un wallet, mi dice che la private key l'ha semplicemente salvata in un documento Word con password (ha Office 365, se non erro quindi riassumendo molto parliamo di AES-256) che ha poi chiuso in un file zip, anch'esso con password, e copiato questo file su alcune chiavette USB tutte protette con Bitlocker. Alla domanda sulla bontà delle password, risponde che sono ovviamente password lunghe e "sane", non "pippo2023", ecco.
Il suo pensiero è semplice: le tengo in vari posti, una a casa, una in banca in cassetta, una qui, una là. Ogni tanto le provo, per essere sicuro che non si siano guastate o corrotte. Fine. Se mi accorgessi che non ne trovo più una, creerò un altro wallet e trasferirò, non avrò neanche enorme fretta e terrore perchè è praticamente impossibile che uno in tempi ragionevoli mi possa 1) bucare Bitlocker della chiavetta 2) bucare la password del file zip 3) bucare la password del documento Word.
Sul fatto che la chiave sia al sicuro, faccio fatica a dargli torto. Che ne pensate? Grazie.
(alle 15:38 ho modificato il titolo, ho realizzato che era fuorviante, scusate)
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@babo @fillippone
Posso immaginare quanto siate dispiaciuti e in[...]... Per quel che vale, a prescindere che si riescano alla fine a migrare o meno le immagini su quell'altro servizio, io comunque ringrazio molto voi e gli altri "veterani" per tutto quello che avete fatto finora. Se non si riuscisse a metterci una pezza, forse qua e là qualcosa sarà meno comprensibile per chi non l'ha letto in precedenza, ma non sarà mai stato tempo sprecato. Grazie.
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Sono molto poco pratico, chiedo scusa se quel che scrivo non servirà a nulla. Con il core wallet si può fare questo: https://bitcoin.org/en/full-node#reduce-storageAnni fa creai un core wallet su windows, "all'antica" col mitico wallet.dat per capirci, e feci qualcosa di simile seguendo le istruzioni per risparmiare un sacco di spazio. Sono anche abbastanza sicuro di non aver scaricato mai tutta la blockchain, perchè appunto anche se ai tempi era più snella, ricordo bene che non avevo spazio. Credo che le cose siano andate così: cambiai qualche parametro nel file config limitando l'uso dei gb sul disco, poi il core wallet cominciò a scaricare. Dovette comunque scaricare tutta la blockchain, però man mano buttava via i dati vecchi perchè appunto sforava costantemente il limite. Poi appunto spero di non aver detto boiate... Ovviamente, come dice gbianchi, penso che alla fine dei conti l'unico motivo per utilizzare quella possibilità sia se si vuole un core wallet ma non c'è spazio sufficiente per la blockchain, altri motivi non ce n'è, la blockchain non l'hai tutta, per cui penso (sempre da ignorante) che di "utilità sociale" non ce ne sia, perchè il tuo nodo non serve a nulla...
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La penso esattamente al tuo stesso modo: è un peccato che si "inzozzi" la rete principale con queste robe che dovrebbero (se proprio vogliamo che esistano...) abitare a un livello superiore, con zozzeria loro pari.
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