La commissione UE se n'è uscita con l'ennesima dimostrazione che la nuova, unica parola da pronunciare incondizionatamente è "green", senza accorgersi che è la condanna a un futuro di dipendenza e miseria. https://www.theblock.co/post/177966/eu-commission-warns-crypto-mining-may-be-halted-in-energy-emergencyAl di là della possibilità di ordinare alle attività di mining di cessare se la crititicà dell'approvvigionamento di energia permarrà troppo tempo (che già fa capire abbastanza quanto non sappiano che pesci pigliare e che la solita strategia, quella del battezzare qualcosa come brutto e cattivo per poi poter puntargli il dito contro quando "serve", sia l'unica strategia che rimane loro), credo che questo paragrafo faccia ben capire quanto l'EU, nel suo essere fallimentare irrimediabilmente, sia distante da ogni concetto di sicurezza e privacy: The European Commission also announced its proposal to introduce a rating system for cryptocurrencies according to environmental impact within the European Union.[...]In the plan issued today, EU leaders pointed to The Merge of Ethereum moving from proof-of-work to proof-of-stake as an example of the changes it hopes to see in blockchain ecosystem energy consumption.[...]Questo è il link al pdf del documento "Communication: Digitalising the energy system - EU action plan COM(2022)552/2": https://energy.ec.europa.eu/document/download/a5559d98-4f2d-4db4-8e81-e6b56208117e_en?filename=COM_2022_552_1_EN_ACT_part1_v6.pdfIl paragrafo "6.4 Energy consumption of cryptocurrencies" è imbarazzante.
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Io vorrei anche immaginare un futuro dove idealmente si può riuscire a utilizzare bitcoin senza "spenderli". Ad esempio come garanzia di un mutuo per la casa, del quale pagherei poi la rata in euro o quel che è.
Voglio acquistare una casa e non ho sufficienti euro ma ho una quantità di bitcoin che, al cambio in quel momento, si traduce in una bella somma? Ok, non voglio convertire bitcoin in euro per metterli a garanzia di un mutuo: voglio vincolare bitcoin come garanzia e cominciare a pagare un mutuo in euro. Ragionando, nel caso, con l'istituto di credito in termini di potenziale volatilità bitcoin, ad esempio "parcheggiando" a garanzia un quantitativo di bitcoin pari a 2x la cifra in euro richiesta per ottenere un tasso y%, oppure "parcheggiando" a garanzia un quantitativo di bitcoin pari a 4x la cifra in euro richiesta e ottenere così un tasso z%, ben più basso di quel y% della prima ipotesi; valutare il tutto in base agli accordi con l'istituto in modo da stabilire una buona base di partenza e anche una relativa "elasticità" della cosa nel corso degli anni, rinegoziare, svincolare in base all'andamento, cose così.
Temo siamo lontanissimi da concetti come questo, purtroppo, e le realtà che al momento offrono o hanno offerto possibilità di "borrowing" simili a quella che ho descritto sono tutte strambe, pericolose o completamente fallimentari (leggasi Celsius...).
A proposito di Celsius e del borrowing, perdonate questa digressione. Conosco "di rimbalzo" una persona (nel senso di conoscenze comuni che ci hanno fatto capitare in contatto qualche volta) che, buttatasi "alla bersagliera", ha avuto fortuna: arrotondando, visto che non ricordo esattamente al centesimo, chiese un prestito di 50.000 $ a Celsius da restituire in cinque anni, l'obiettivo era usarli per speculare ulteriormente (rischio assurdo); come collaterale mise 2 BTC quando il valore era circa 50.000 $ l'uno, convertendoli tutti in token CEL per avere un trattamento decisamente migliore da Celsius (altro azzardo assurdo). Al calo del valore di BTC gli fu chiesto di aggiungere collaterale, non lo fece, passò mi pare un mese abbondante, lato Celsius avviarono le pratiche diciamo di "chiusura della questione" e "recupero crediti" (idealmente Celsius si sarebbe tenuta il collaterale) ma, da lì a un altro paio di mesi, Celsius finì in bancarotta e tutto fu inchiodato lì così com'era. Il risultato è che questa persona con 50.000 $ ha ricomprato più BTC di quelli che aveva piazzato come collaterale convertendoli in CEL e, del futuro di Celsius, non gliene frega bellamente nulla e al momento se la ride. Un mondo strano.
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C'è un ragazzo giovane (26-27 anni) che conosco per "vie traverse", conoscenze comuni tra genitori/amici, ecc. ecc. Lo incrocio a volte a pranzare in una mensa nella quale mi reco in base a miei impegni, lui ci pranza sempre. Lavoro per sua fortuna stabile, non granchè retribuito, probabilmente 1.200 euro netti/mese + tredicesima, ma neanche male considerato quel che percepisce molta gente in Italia.
L'altro giorno gli ho domandato come mai paga giorno per giorno, quando potrebbe pagare la settimana anticipata e risparmiare qualche minuto di tempo ogni volta. Mi ha risposto che non può mica spendere 40-50 euro così in anticipo, ha 363 euro nel conto corrente! Eh!
Abita con i genitori, l'auto che utilizza è dei genitori. Ora, io mi domando, una persona così, che paga la rata dell'iPhone, che ha il pc costoso per "gaming", che ha incominciato a giocare a soft-air acquistando il materiale vario, che spende per sigarette e qualche aperitivo/bevuta, qualche gratta e vinci, non sa nulla di bitcoin, tendenzialmente lo ignora perchè "è una truffa come tutta quella roba"... come si salva? Perchè credo che non si salvi in nessun modo, è tardi... o forse non è mai stato "presto", per uno così scriteriato?
Pensare a quanta gente in Italia vive così e pensa che sia ok, un po' mi terrorizza.
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Buongiorno a tutti,
da quel rapporto si nota anche il solito completo disinteresse nel nostro paese all'IT inteso come tipologia di business. Vabbè, pazienza.
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[...] Perche se uno mi promette il 10% al mese, cazzo se due domande me ne faccio. Invece no. Altri no. Credono alle magie che i vari Madoff oppure i vari lupi di wall street raccontano.
Buongiorno. Cinicamente, credo che ogni tanto sia giusto che i soldi passino di mano in quelle maniere. Se la truffa è oggettivamente al limite della decenza, ma qualche allucinato comunque abbocca, a mio parere sicuramente il truffatore farà miglior uso di quei soldi, soldi che probabilmente l'allucinato di cui sopra avrebbe comunque bruciato o sperperato... per cui bene così, a mio umile parere.
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Nel mio caso specifico, non si tratta di tenere la famiglia all'oscuro (cosa che non sarei in grado di fare per rispetto reciproco e fiducia), ma proprio dell'essere cosciente del fatto che la/le persona/e che ho a fianco non hanno e avranno mai alcun modo di "usare" una chiave privata, perchè c'è una distanza disumana e incolmabile tra loro e l'informatica.
Ne approfitto per dire che, anche se si tratta di un'ovvietà, dopo tutti questi recenti episodi pessimi, tra bancarotte di exchange, fondi d'investimento collassati e, proprio di ieri, l'orrenda "catastrofe" degli hot wallet legati a Solana, è davvero importante custodire tutto in proprio. E di questo ringrazio voi "veterani" di questa sezione italiana che spesso in modo diretto esprimete il concetto, senza inutili giri di parole. Le vostre considerazioni e gli episodi recenti mi hanno fatto sempre più capire il valore del "not your keys, not your coins" ma anche la potenziale pericolosità degli hot wallet anche non-custodial, perchè comunque qualsiasi automatismo, applicazione o funzionalità agganciata al wallet per permettere di operare da app o portale web rappresenta un pericolo.
Buona giornata a tutti.
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Purtroppo temo che siano molti quelli come Celsius e questo Vauld che non conoscevo e sicuramente molti si faranno male. Temo soltanto che un ritiro di fondi indiscriminato possa portare a un tracollo in termini di opportunità e adozione. Se la collettività impaurita disintegra tutte queste strutture, la maggior parte delle quali sono marce, questo è vero, disintegra però anche quel po' di buono che c'è (qualcosa ci sarà, no?) e si riparte da capo.
...forse serve davvero liberarsi di tutti questi "business di nuova concezione" facendoli appunto collassare e attendere che venga tutto inquadrato, regolamentato e che ci si possa poi appoggiare, per rendite o servizi o qualsiasi cosa salti fuori, a nuove realtà approvate e monitorate dai governi? Non c'è davvero nulla di sano in tutto questo, nessuna piattaforma che meriti qualcosa? Sono davvero combattuto. Tempi duri :-/
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Condivido le vostre considerazioni sul periodo pessimo e sul ritirare per custodire in proprio... dall'altro lato però devo anche fare la considerazione che, se tutti agiscono in questa maniera, si fanno collassare per forza di cose quei tipi di business irrimediabilmente e ci si ritrova con i propri Bitcoin sani e salvi sì... ma inutili all'atto pratico. Niente rendite di alcun tipo, scarsissime possibilità di utilizzo concreto, potenziale ancor più bassa "voglia" di utilizzarli, dovendo affrontare i nuovi temi di legislazione EU, KYC, OAM in Italia con conseguenti comunicazioni all'AdE e quant'altro.
Insomma, è vero che la sicurezza viene prima di tutto, ma se tutti togliessero i capitali da ogni "società di servizi" come Celsius e i suoi parenti, semi-sani e non, si azzerano anni di tentativi di progresso (che per forza portano dietro pericoli e ladri, come è successo e succederà) e Bitcoin torna ad essere un gran bell'esercizio di stile.
(mia semplice considerazione, condivido sicuramente comunque le vostre decisioni e preoccupazioni)
Buona giornata.
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Vedo che altri colossi hanno rilasciato comunicati per quanto possibile rassicuranti sul loro stato (Nexo, BlockFi ad esempio). Nexo pare abbia fatto un'offerta a Celsius per acquisire loans, non ho spulciato per bene. Sarà un lunedì interessante, credo. Sicuramente qualcosa penso cambierà, dopo questa detonazione. Buona giornata a tutti.
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Buongiorno a tutti, Celsius nella nostra notte se ne è uscita con questo comunicato, blog, twitter ed email inviata a tutti gli utenti registrati, da lì un'ondata di panico tra i "clienti": https://blog.celsius.network/a-memo-to-the-celsius-community-59532a06ecc6Personalmente, tanto per cronaca, non ho nulla "depositato" perchè da tempo non mi erano chiare molte meccaniche, c'erano lamentele su problematiche riguardanti withdraw non processati per mancata ricezione della necessaria email di conferma operazione, cose simili. Inoltre il segnale peggiore era il valore del loro token in caduta libera. Così per quel che si può catturare come info qua e là, la situazione sembra brutta. La mossa potrebbe essere dovuta a grande mancanza di "liquidità" dovuta ad eccessivo appoggio ad Ethereum e a una situazione critica di tal token "stEth" (gbianchi ha saggiamente preannunciato problemi su questo tal stEth nel post relativo alla rete Ethereum messa maluccio). Nel corso di alcuni anni, usufruendo di servizi come quelli di Celsius per ottenere interessi e spostandomi tra un servizio e un altro per massimizzare i rendimenti, ho ottenuto comunque una onesta quantità di Bitcoin tramite interessi, diciamo più di 0,2 BTC che non saranno una montagna ma male non fanno. Da tempo sono immobile (anche da lì il mio primo post) e credo che sia sempre più rischioso parcheggiare Bitcoin a rendita... Mi domando come Celsius possa mai recuperare da una simile mossa e la risposta che mi do è che non ci sia modo: nel momento in cui mai riabilitassero i withdraw, ci sarebbe una fuga di massa che peraltro era già in parte cominciata. Mi aspetto davvero il peggio per i clienti, non immagino anche come possano essere gestite le situazioni di prestiti in corso con relative margin call e simili. Inoltre mi domando come la stiano vivendo ora le aziende che offrono "conti deposito" e interessi tramite Celsius, ce n'è sicuramente una italiana già registrata a OAM, potrei supporre che tiri un'aria forse non pessima ma sicuramente bruttina anche lì, di riflesso...
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Beh, se oggi io avessi valutato/stabilito che Bitcoin è forse una delle poche sicurezze, disponessi di € 100.000 e nulla più (nessuna polizza di alcun tipo o "prodotto" che mi garantisca rendite certe in futuro) e convertissi in Bitcoin € 70.000 ... farei una pessima scelta? Di sicuro mi sbilancerei.
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Hai ragione a dire che all'atto pratico sarebbero troppo "esposti" in Bitcoin, ma se vogliamo fare i sognatori allora dovremmo essere ipoteticamente felici se qualcuno ha (a caso) l'80% della sua disponibilità in Bitcoin e magari ne acquista ciclicamente quando può e ne vende quando serve, perchè vuol dire che veramente crede nel progetto. Però appunto hai ragione, casi limite forse.
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Ciao, è proprio questo ciò a cui mi riferisco: al fatto che la possibilità di salutare questo mondo terreno all'improvviso (schiattare, per far prima :-)) esista concretamente e che quindi i Bitcoin siano persi e che l'eventuale famiglia non possa farci nulla e che oltre al dolore del lutto abbia anche il danno. Lo sappiamo e lo abbiamo sempre saputo, non ho tirato fuori nulla di nuovo, ne sono perfettamente conscio. Questa cosa però appunto fa riflettere me e alcuni miei conoscenti, ipotizzando di essere gli unici in possesso delle chiavi private e gli unici che possano capire realmente e quindi agire in autonomia come si è fatto finora e si continua a fare al momento. Un figlio, una moglie, un compagno o compagna della vita che capisce diciamo di cosa si parla ma a grandi linee, poi si trova in una tragegia a disporre di "chiavi private" e deve appoggiarsi a qualcuno per combinarci qualcosa... è comunque in pericolo di perdere tutto. La nostra preoccupazione verte lì e non vediamo particolari soluzioni se non depositare, dichiarare, far sì che sia chiaro e firmato da due parti che ci sono Bitcoin in custodia nel posto X di proprietà del signor o signora Y... ma così diventa una banca ed è contrario al progetto, allo scopo iniziale. Sono combattuto e appunto l'unica considerazione (non soluzione, solo considerazione) che mi viene è quella che ho espresso più su, cioè che non è tanto il problema della "guerra" che viene fatta a Bitcoin, è proprio che Bitcoin è ancora troppo "avanti" per questa società che soprattutto a livello di IT non ha mai saputo e voluto saperne nulla, forse ora sente qualche termine in più ma solo perchè ha intuito dal bombardamento mediatico che questa attuale guerra si sta combattendo anche con le tastiere e i mouse e non solo a missilate e fucilate.
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Prima di risponderti ho una curiosità: come mai ti sei registrato al forum proprio oggi dopo anni che segui Bitcoin ? non hai mai sentito la necessità di poter scrivere per rispondere a qualcuno o per fare domande come hai fatto oggi?
Assolutamente giusto chiederlo, perchè in effetti per alcuni anni ho soltanto letto e mi scuso di questo. Sono una persona che tendenzialmente non scrive più ormai da molto tempo sui forum, molti anni. Scrivo poco in generale in realtà, messaggi... whatsapp... email perchè il lavoro lo richiede, ma privatamente è molto difficile. Ho pensato di scrivere e buttare questo argomento perchè, guardando quest'ultimo paio di anni e anche questo recente episodio terra/luna/etc etc ho dovuto ammettere che effettivamente Bitcoin è molto legato (purtroppo) alla vera economia, agli indici di mercato, a come va il mondo e un po' meno a come vanno i "sogni", gli ideali, per cui mi è venuto lo stimolo a scrivere perchè (sempre purtroppo) credo si debba considerare tra le varie ipotesi anche un mondo dove Bitcoin venga sempre più "agganciato" alla finanza tradizionale e il "sogno" non finisca ma diciamo muti... e quindi devo considerare la vita vera e Bitcoin in una relazione stabile e da qui il "tarlo" della famiglia e cose così, non riesco a fantasticare come magari si faceva anni fa. Comincio, e dico sempre purtroppo, a ipotizzare che uno dei suoi futuri sia quello di essere parte dell'economia globale e quindi regolamentato per quanto possibile. Se ho qualcosa di unico ma il mondo non me lo fa usare, alla lunga la cosa frustra... Fine delle risposte. Mi verrebbe anche una seconda curiosità: hai detto di aver estinto un mutuo. Quindi hai fatto cash out? esperienza vissuta con qualche ostacolo o è andato tutto liscio ? ti sei fatto seguire da qualcuno ?
Assecondo questa curiosità, anche se, trattandosi probabilmente di importi non trascurabili, posso capire la ritorsia a parlarne. Probabilmente è avvenuto tutto in tempi talmente "antichi" che le banche non erano neanche "pronte" a metterti i bastoni tra le ruote. Boh, se ne avrà voglia ce ne parlerà! Tempi antichi, esatto. Venduto su exchange, fatto fare bonifico alla banca che era stata allertata e aveva dato l'ok, una piccola parte reinvestita in prodotto dell'istituto di credito, così hanno avuto comunque un "contentino" venendo dall'altra parte estinto un mutuo anticipatamente. L'ignoranza sull'argomento era tanta, purtroppo vedo che è cambiato poco tra l'altro. Seguito da nessuno. Altri tempi appunto. Sulla questione privacy avete perfettamente ragione, far sapere qualcosa non è mai sano. E' anche questo un qualcosa che mi demoralizza a volte. Si vede gente che sfoggia orologi di valore comprati al limite delle loro possibilità solo per ostentazione, per bisogno di "darsi un tono" in una marea di gente che "deve darsi il tono", poi magari gli vanno a rubare a casa. Io magari vorrei solo scambiare due parole sull'argomento, ma sono sempre frenato dal fatto che il prossimo spesso non vede più in là di "fare i soldi in fretta!", "macchinona!", "rolex!" e che magari finisce che uno con un tubo di gomma mi suona a casa e prova a farmi due domande sui Bitcoin... (spero di non aver fatto confusione e quotato correttamente, ho fatto un po' di copia incolla)
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Grazie per le risposte finora :-) Diciamo che la situazione che descrivo può essere attinente a me ma in parte, può essere attinente anche ad alcuni (pochissimi) miei conoscenti che hanno condiviso con me l'interesse... è un ragionamento che provo a fare in senso lato, perchè effettivamente porta a far macinare poi la testa agganciando altre considerazioni e così via. Dal canto mio, posso essere una persona che comunque ha "vissuto" la cosa sicuramente in maniera soddisfacente. A suo tempo, anni fa, tanto per cronaca capitò di estinguere un mutuo utilizzando una consistente quantità di Bitcoin. Era la scelta giusta? Eh, il famoso "senno di poi", dovevi fare questo dovevi fare quello, ma io di indovini non ne ho ancora conosciuti, ho visto tanta gente "retrofittare" dei grafici per lo più. Comunque sì, ha fatto stare più tranquilla in senso mentale e umano la mia famiglia e quindi sì, era la scelta giusta per me e ancora lo penso. Ho fatto un'esperienza, ho migliorato la qualità della mia vita e non solo, perchè essere tranquilli è importante, ho venduto Bitcoin perchè purtroppo così solo si poteva fare, "spenderli" non era possibile, ma almeno ho potuto dire "qualcosa ci ho fatto e non è finita qui".
Sono d'accordo con voi nel considerare importantissima la self custody. Di contro, penso anche a cosa potrebbe accadere in un ipotetico futuro nel quale il padrone non c'è più e, per ipotesi, la moglie o un figlio hanno le famose chiavi, ma nulla più, sanno bene o male cos'è quella roba, capiscono il valore ma non hanno ovviamente particolare interesse o capacità a comprendere. Se fosse oggi, se capitasse oggi, cosa potrebbero fare? Cosa gli permetterebbe di fare la loro scarsa conoscenza del "progetto"? Se volessero o peggio dovessero convertire Bitcoin in denaro, dovrebbero appoggiarsi a qualcosa, fidarsi di qualcuno... e che accadrebbe? Il mondo è ladro e il bisognoso fa voglia allo squalo. Io e alcuni conoscenti ci poniamo da tempo queste domande e devo ammettere che facciamo fatica a trovare un pensiero anche solo semi-comune, sia come idee in parte divergenti sia proprio anche come tecnologia "tranquillizzante" non a disposizione, mancanza di possibilità di custodire efficacemente in un mondo reale, con tutti i suoi problemi e le sue incognite... a volte mi sembra che Bitcoin, nel suo essere così realmente unico, sia ancora troppo avanti rispetto ai tempi, che il poterne beneficiare in tranquillità sia ancora purtroppo lontano!
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Di nuovo buongiorno a tutti voi,
provo a buttare di getto alcune mie considerazioni e informazioni in questo mio secondo post...
Come premessa, io non considero nulla che non sia Bitcoin. Cripto questo, cripto quello, Ethereum, i nuovi NFT, le stablecoin. Niente di tutto questo fa per me. Può essere sicuramente un mio limite, ma è il modo in cui ho vissuto finora, ci sono arrivato in anni di ragionamenti e credo sia impossibile che possa ormai cambiare. Non concepisco altro all'infuori di Bitcoin.
Mi sono interessato a Bitcoin fin dagli inizi, era quantomeno un "gioco", un esperimento interessante. Cose che vanno, cose che vengono, anni che passano, il famoso "senno di poi"... ma la vita è bella anche per quello.
Nel corso dell'ultimo anno ho cominciato a "maturare" ragionamenti riguardanti Bitcoin e la vita, che vorrei proporvi, per cui ci provo:
E' innegabile che Bitcoin abbia potenzialità, sia di "progetto" unico al mondo, sia in vari casi di migliorare la vita di qualcuno, non voglio perder tempo a scoprire l'acqua calda. Per qualcuno può esserci la famosa propria "libertà" e in alcuni casi un potenziale capitale da una parte... ma le difficoltà di capire come gestirlo e la famiglia dall'altra.
Mi trovo ormai spesso a riflettere su questa domanda: per una persona che, casi della vita, potrebbe disporre di una quantità apprezzabile di Bitcoin, quali sono oggi le scelte giuste, corrette, forse "etiche" considerando la propria famiglia?
Escludendo dal ragionamento i fattori di necessità vera, che può essere l'acquisto di una casa per sè o un figlio, problemi di salute che portano a spese (sgrat...), pessime situazioni economiche dovute a come va il mondo (ci siamo purtroppo immersi e ringrazio tutti voi per le vostre considerazioni che ho sempre letto con piacere e Paolo_Demidov per esporre le sue opinioni e la sua preziosissima esperienza sul "duro" mondo dell'economia e della finanza), mi fa riflettere sempre più spesso appunto il come gestire in maniera "sana" il nostro caro Bitcoin.
Da un lato non è piacevole ed è contro il suo scopo "parcheggiare" Bitcoin in mano a terzi o in custodia perchè il custodirli liberamente in un wallet non custodial e in totale propria sicurezza è impagabile. Dall'altro lato mi domando sempre: se una persona disponesse di un controvalore appunto interessante (buttiamo una cifra a caso per aiutare nel ragionamento, supponiamo € 200.000) custodito in proprio, ragionevolmente fosse l'unica persona a sapere come accedere e per una sciagura perdesse l'accesso o addirittura venisse a mancare, la famiglia che potrebbe essere all'oscuro della cosa o per nulla pratica di questa tecnologia, ne avrebbe un danno che, se fossi io quella persona, non saprei come perdonarmi, perchè la famiglia avrebbe perso una "liquidità" che li avrebbe potuti far vivere/sopravvivere meglio, soprattutto se l'interessato venisse a mancare.
Oppure, un altro ragionamento sul tema: una persona si è trovata negli anni un "gruzzolo" in Bitcoin, crede nel progetto e li conserva. Fa una vita normale insieme alla propria famiglia, una buona vita, sa cos'è il risparmio e sa che si deve pensare al futuro e non vivere solo nel presente affogato nel lusso illusorio e nella società che urla "fatti vedere, datti un tono, compra". Magari aspetta la svolta, un famoso "pump" definitivo per cambiare la propria vita, magari crede fermamente nel progetto e vuole vedere Bitcoin che entra nel mondo e ci entra dalla porta principale, la soddisfazione di dire dopo anni "sono stato parte di un cambiamento", avere dopo anni rendite che derivano finalmente dalla vittoria del progetto, non dover "cambiare" i Bitcoin ma "vivere" i Bitcoin. Ma nel frattempo è potenzialmente un piccolo capitale che sta fermo, non rende, dorme, e per quanto tempo? Mentre nella finanza tradizionale avrebbe potuto essere impiegato anche in maniera sana (una polizza vita unit-linked o index-linked o quel che sia confezionata come dio comanda che garantisca un miglior futuro alla propria famiglia quando il momento verrà, tanto per fare l'esempio più "sano", sempre perchè io non riesco a mettere al primo posto altro se non la famiglia). Ci sono possibilità di avere rendimenti anche per Bitcoin, lo sappiamo tutti, ma va sempre a morire il concetto del "not your keys, not your coins", rischi vari, ecc ecc. Ho sperimentato realtà come Celsius e Nexo, ho testato servizi molto differenti e molto più piccoli come Nuri (ex Bitwala, probabilmente sconosciuto), ho valutato e mi sono un po' documentato anche su nuove realtà del nostro territorio come tale Anubi Digital (letto per caso a suo tempo sul Sole 24 Ore) o colossi come CheckSig, per capire a tutto tondo che "servizi" si possono avere legati al discorso tema di questo post.
Insomma, quali sono i compromessi "giusti" al giorno d'oggi con i propri Bitcoin da una parte e la famiglia dall'altra? Come si può tutelare entrambi, quando non è possibile semplicemente "passare le consegne" perchè non c'è possibilità di avere un interlocutore che capisca la cosa sul piano tecnologico, che non ha idea di cosa sia una chiave privata, che potrebbe non saper nemmeno accendere un computer, per cui in questo si è soli? Mi piacerebbe sentire da voi se vi siete posti domande come quelle che io mi pongo e se avete maturato opinioni a riguardo.
Vi chiedo scusa per il poema epico, ancora una buona giornata a voi.
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Buongiorno, ho pensato di iscrivermi dopo svariati anni di "lurking" sporadico... grazie alle vostre discussioni ho avuto modo di imparare e soprattutto riflettere nel corso del tempo, ora forse ho la spinta per scrivere alcune considerazioni e porre qualche domanda :-) Non sono purtroppo un giovane, ma nemmeno già un ottuagenario... e il tempo scorre!
(appena possibile farò un altro post, ho scritto questo primo solo a mo' di saluto)
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