Se si vuole procedere all'aumento della dimensione dei blocchi, secondo me bisognerebbe andare assolutamente coi piedi di piombo, perché anche solo raddoppiare il MB attuale significherà tagliare fuori parecchie persone che oggi possono usare con disinvoltura un client completo, con tutti i vantaggi che ne derivano.
Invece secondo me non puoi andarci troppo con i piedi di piombo, le commissioni per gli utenti aumenteranno moltissimo fra qualche anno. Al momento i veri costi delle transazioni (per ripagare i miner di eletttricità, apparecchi, strutture, tempo, rischi,...) non li sostengono certo gli utenti con quella miseria che sono le attuali commissioni, bensì sono le ricompense da 25 btc per blocco a pagarli. Se per caso fra 2 o 3 dimezzamenti la quantità di transazioni non dovesse essere aumentata in maniera significativa, aumenteranno di conseguenza e di molto le commissioni, altro che 0,01mBTC per kilobyte.
Affinchè le commissioni non crescano troppo devono accadere almeno una di queste cose:
1) deve aumentare di molto il numero di transazioni
2) deve aumentare l'efficienza del sistema (energetica, ma anche per lo storage - tipo: è necessario tenere proprio tutti i 350000 blocchi? non basterebbe qualche "hash di sintesi"?)
3) deve aumentare di molto il valore del bitcoin (l'energia sempre in fiat si paga, quindi quando le ricompense si saranno ridotte di molto, come faranno i miner a rientrare dei costi se un bitcoin dovesse valere 200 dollari o peggio 100?)
Se sei interessato a questi argomenti ti consiglio il seguente articolo sulla
dimensione dei blocchi e questo sulla
questione della scalabilità, entrambi di Gavin Andresen.
Se è vero che aumentando la dimensione massima dei blocchi, mettiamo caso da 1mb a 20mb, si riuscirebbe a scalare di ben 20 volte la capacità attuale di bitcoin, vorrei anche far trasparire l'altro lato della medaglia. Sembrerebbe infatti che aumentando la dimensione dei blocchi si possa solamente rendere bitcoin accessibile a più persone, in realtà aumenterebbe di parecchio il costo e le risorse da dedicare a un full node. Se ad oggi, riempiendo ogni blocco al massimo, la blockchain si ingrandirebbe di 4,5 GB al mese (cifra alta, ma sopportabile in maniera abbastanza efficiente dalle tecnologie di storage attuali, che man mano si evolveranno riducendo i costi), avere dei blocchi di massimo 20 mb significherebbe sopportare nel worst case una crescita di 90 GB/mese della blockchain, decisamente meno fattibile.
Parliamo sempre di capacità teoriche massime, dato che la blockchain allo stadio attuale, con blocchi da 1 mb, non è mai arrivata a crescere al passo di 4,5 GB al mese. Ma se bitcoin si vorrebbe proporre come moneta accessibile a chiunque, come può centrare il suo obbiettivo alzando così tanto i requisiti necessari per poterlo utilizzare?
Utilizzare client leggeri secondo me non è una risposta soddisfacente, perché ne va da meno l'assenza di fiducia che si ha utilizzando il client completo.
Come ho scritto sopra, alla fine qualche forma di pruning sulla blockchain si dovrà fare, prima o poi. Ma ripeto, il sistema attuale, bassissime commissioni unite a un'altissima sicurezza (ognuno potenzialmente con il suo client completo) non si regge, mentre le ricompense diminuiranno e di molto nei prossimi anni, questo è l'unico dato sicuro.