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Author Topic: destinazione TFR  (Read 817 times)
bitcoin-shark
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August 05, 2021, 06:47:40 PM
 #21

si potrebbe usare anche come fonte di guadagno affittare no perche troppo rischioso cè il blocco degli sfratti da un anno e mezzo ma magari fare un b&b forse si,piccolo off topic ma un sito per compra vendita azioni senza troppi fronzoli? pochi dati,no intermediari,commissioni basse?

Un B&B magari a Firenze o a Venezia... così appena viene una pandemia stai stirato due/tre anni,
per lavorare con il turismo tendenzialmente povero e dare le commissioni a Booking & Co.



Ce ne sono diversi, con applicativi più o meno semplici...

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grazie

jack0m
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August 25, 2021, 03:52:56 PM
 #22

Apro questa discussione per avere un confronto su questo argomento:
Il TFR conviene lasciarlo in azienda o destinarlo a qualche fondo? Quali vantaggi, svantaggi, limiti ci sono nel preferire una soluzione rispetto l'altra?

Questione spinosa, per rendimento potresti conferirlo in un fondo pensione.

Il fondo pensione ha vari difetti, fra cui due:

1. non ha una scadenza e rimane sottoposto a i cambi normativi, può variare la tassazione delle prestazioni, i limiti per andare in pensione, ecc...

Quando dico che non ha scadenza significa che finché la legge non ti manda in pensione, non usufruisci della pensione integrativa.

Ma in linea teorica non è importante avere una integrazione molto in là nel tempo, ma una rendita prima di arrivare alla pensione.
Banalmente meglio avere € 200 al mese a 55 anni che € 1.000 mensili a 75.

2. altro difetto ci sono dei vincoli per quanto riguarda prendere il denaro per qualsiasi bisogno, con il TFR si può chiedere un anticipo, da un fondo pensione nei primi 8 anni no, solo per acquisto prima casa, spese mediche, ecc...

Dopo ci sono comunque altri vincoli.


Il fondo pensione per come è strutturato in Italia, avvantaggia notevolmente le persone sulle aliquote IRPEF alte, 1% dei contribuenti...
Magari vicino all'età pensionabile.

Ovvero il contrario di quel che servirebbe, strumento per giovani con redditi modesti.

I benefici fiscali molto magnificati a livello commerciale non li considerare se appunto non sei su aliquota IRPEF alta.

Benefici fiscali che vengono mangiati alla fine per questioni di tassazione.


ecco, appunto...

https://www.corriere.it/economia/opinioni/21_agosto_25/fondi-pensione-ecco-perche-c-rischio-una-stangata-79fe52f0-03e9-11ec-8839-6d407abf089f.shtml

per risolvere questa disparità cosa hanno pensato bene di fare? Togliere l'aliquota sostitutiva e tassare i redditi secondo l'aliquota marginale, in modo da penalizzare TUTTI per non privilegiare nessuno Roll Eyes

Money is a hoax. Debt is slavery. Consumerism is toxic.
Paolo.Demidov
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August 25, 2021, 09:27:17 PM
Merited by babo (1)
 #23

Apro questa discussione per avere un confronto su questo argomento:
Il TFR conviene lasciarlo in azienda o destinarlo a qualche fondo? Quali vantaggi, svantaggi, limiti ci sono nel preferire una soluzione rispetto l'altra?

Questione spinosa, per rendimento potresti conferirlo in un fondo pensione.

Il fondo pensione ha vari difetti, fra cui due:

1. non ha una scadenza e rimane sottoposto a i cambi normativi, può variare la tassazione delle prestazioni, i limiti per andare in pensione, ecc...

Quando dico che non ha scadenza significa che finché la legge non ti manda in pensione, non usufruisci della pensione integrativa.

Ma in linea teorica non è importante avere una integrazione molto in là nel tempo, ma una rendita prima di arrivare alla pensione.
Banalmente meglio avere € 200 al mese a 55 anni che € 1.000 mensili a 75.

2. altro difetto ci sono dei vincoli per quanto riguarda prendere il denaro per qualsiasi bisogno, con il TFR si può chiedere un anticipo, da un fondo pensione nei primi 8 anni no, solo per acquisto prima casa, spese mediche, ecc...

Dopo ci sono comunque altri vincoli.


Il fondo pensione per come è strutturato in Italia, avvantaggia notevolmente le persone sulle aliquote IRPEF alte, 1% dei contribuenti...
Magari vicino all'età pensionabile.

Ovvero il contrario di quel che servirebbe, strumento per giovani con redditi modesti.

I benefici fiscali molto magnificati a livello commerciale non li considerare se appunto non sei su aliquota IRPEF alta.

Benefici fiscali che vengono mangiati alla fine per questioni di tassazione.


ecco, appunto...

https://www.corriere.it/economia/opinioni/21_agosto_25/fondi-pensione-ecco-perche-c-rischio-una-stangata-79fe52f0-03e9-11ec-8839-6d407abf089f.shtml

per risolvere questa disparità cosa hanno pensato bene di fare? Togliere l'aliquota sostitutiva e tassare i redditi secondo l'aliquota marginale, in modo da penalizzare TUTTI per non privilegiare nessuno Roll Eyes


Uno dei motivi per cui i fondi pensione a lungo termine, così come sono strutturati, non servono a fare previdenza...
se si rimane esposti al rischio normativo di vederseli cambiare o tassare diversamente ogni minuto;
nessuno vuole giocare ad un gioco in cui si cambiano le regole ad ogni colpo di vento...


Sono anni che lo dico, forse qualcuno ora se ne accorgerà, forse.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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jack0m
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August 26, 2021, 12:55:27 PM
 #24


ecco, appunto...

https://www.corriere.it/economia/opinioni/21_agosto_25/fondi-pensione-ecco-perche-c-rischio-una-stangata-79fe52f0-03e9-11ec-8839-6d407abf089f.shtml

per risolvere questa disparità cosa hanno pensato bene di fare? Togliere l'aliquota sostitutiva e tassare i redditi secondo l'aliquota marginale, in modo da penalizzare TUTTI per non privilegiare nessuno Roll Eyes


Uno dei motivi per cui i fondi pensione a lungo termine, così come sono strutturati, non servono a fare previdenza...
se si rimane esposti al rischio normativo di vederseli cambiare o tassare diversamente ogni minuto;
nessuno vuole giocare ad un gioco in cui si cambiano le regole ad ogni colpo di vento...


Sono anni che lo dico, forse qualcuno ora se ne accorgerà, forse.

del resto, se la stessa incertezza normativa esiste per la previdenza pubblica, non vedo come ci si possa aspettare che il caso sia diverso per quella complementare.
Negli ultimi 30 non si contano le varie riforme del sistema pensionistico, a partire dalla riforma Amato nel '92, passando per quella del governo Dini nel '95, fino alla Fornero e alle più recenti modifiche fra cui Quota 100, durata appena un paio d'anni e già su un binario morto...

Ricordo quando anni fa l'Inps annunciò trionfalmente lo sviluppo di uno strumento per simulare la propria futura pensione... peccato che la simulazione debba ovviamente basarsi sulle norme vigenti al momento, e un lavoratore ancora lontano dalla pensione non avrà la minima idea di come le regole cambieranno di qui ai prossimi 30 anni, ma direi nemmeno tra 10. E questo senza contare che, anche nell'ipotesi remota che rimanessero in vigore le attuali regole, l'assegno pensionistico futuro è legato a tutta una serie di parametri fra cui l'andamento del Pil nazionale, l'aspettativa di vita media, ecc. oltre ovviamente all'eventuale aumento della propria retribuzione: tutte variabili totalmente impredicibili, che non permettono una pianificazione senza rischi del ritiro dall'attività lavorativa con un certo anticipo, anche ai lavoratori più previdenti e avveduti.

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August 26, 2021, 04:30:40 PM
 #25


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per risolvere questa disparità cosa hanno pensato bene di fare? Togliere l'aliquota sostitutiva e tassare i redditi secondo l'aliquota marginale, in modo da penalizzare TUTTI per non privilegiare nessuno Roll Eyes


Uno dei motivi per cui i fondi pensione a lungo termine, così come sono strutturati, non servono a fare previdenza...
se si rimane esposti al rischio normativo di vederseli cambiare o tassare diversamente ogni minuto;
nessuno vuole giocare ad un gioco in cui si cambiano le regole ad ogni colpo di vento...


Sono anni che lo dico, forse qualcuno ora se ne accorgerà, forse.

del resto, se la stessa incertezza normativa esiste per la previdenza pubblica, non vedo come ci si possa aspettare che il caso sia diverso per quella complementare.
Negli ultimi 30 non si contano le varie riforme del sistema pensionistico, a partire dalla riforma Amato nel '92, passando per quella del governo Dini nel '95, fino alla Fornero e alle più recenti modifiche fra cui Quota 100, durata appena un paio d'anni e già su un binario morto...

Ricordo quando anni fa l'Inps annunciò trionfalmente lo sviluppo di uno strumento per simulare la propria futura pensione... peccato che la simulazione debba ovviamente basarsi sulle norme vigenti al momento, e un lavoratore ancora lontano dalla pensione non avrà la minima idea di come le regole cambieranno di qui ai prossimi 30 anni, ma direi nemmeno tra 10. E questo senza contare che, anche nell'ipotesi remota che rimanessero in vigore le attuali regole, l'assegno pensionistico futuro è legato a tutta una serie di parametri fra cui l'andamento del Pil nazionale, l'aspettativa di vita media, ecc. oltre ovviamente all'eventuale aumento della propria retribuzione: tutte variabili totalmente impredicibili, che non permettono una pianificazione senza rischi del ritiro dall'attività lavorativa con un certo anticipo, anche ai lavoratori più previdenti e avveduti.


Lo puoi realizzare solo con contratti assicurativi a lungo termine ( 20 / 40 anni ) con minimo garantito e coefficienti per calcolare la rendita garantiti nel contratto stesso, contro l'innalzamento della proiezione di vita; anche in futuro.
Per farla bene occorre che il contraente, ovvero colui che stipula la polizza si magari un trust...

Un contratto fatto ad un determinato momento, con un certo codice civile, non si modifica anche modificando il codice civile.

Questo è il vantaggio.

Prodotti sul mercato di questo tipo, ce ne sono 3/4, per investitori retail, quindi per piccole cifre, probabilmente nemmeno uno.

Così si chiude il cerchio.

Appunto, una previdenza complementare che segue le stesse regole che dirama il governo, non è previdenza.
Fare previdenza significa avere certezze maggiori rispetto all'incertezza delle normative pubbliche, se ci mettiamo le stesse normative...

Ti posso assicurare...  che tonnellate di fondi pensione sono stati venduti con l'abbaglio del vantaggio fiscale, diciamo pure tutti.
Facendo leva anche sul termine "fondo pensione" che sembra una cosa statale... sembra che ci sia qualcosa di garantito...
scegliendo un fondo azionario, si ha lo stesso rischio di operare sui mercati. Con lo svantaggio di avere più costi e probabilmente di non poter cogliere a pieno
i momenti di salita.


Se passa questa norma, in tanti dovranno ricredersi... chissà... ci sarà molta pressione...


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August 26, 2021, 07:57:29 PM
 #26


ecco, appunto...

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per risolvere questa disparità cosa hanno pensato bene di fare? Togliere l'aliquota sostitutiva e tassare i redditi secondo l'aliquota marginale, in modo da penalizzare TUTTI per non privilegiare nessuno Roll Eyes


Uno dei motivi per cui i fondi pensione a lungo termine, così come sono strutturati, non servono a fare previdenza...
se si rimane esposti al rischio normativo di vederseli cambiare o tassare diversamente ogni minuto;
nessuno vuole giocare ad un gioco in cui si cambiano le regole ad ogni colpo di vento...


Sono anni che lo dico, forse qualcuno ora se ne accorgerà, forse.

del resto, se la stessa incertezza normativa esiste per la previdenza pubblica, non vedo come ci si possa aspettare che il caso sia diverso per quella complementare.
Negli ultimi 30 non si contano le varie riforme del sistema pensionistico, a partire dalla riforma Amato nel '92, passando per quella del governo Dini nel '95, fino alla Fornero e alle più recenti modifiche fra cui Quota 100, durata appena un paio d'anni e già su un binario morto...

Ricordo quando anni fa l'Inps annunciò trionfalmente lo sviluppo di uno strumento per simulare la propria futura pensione... peccato che la simulazione debba ovviamente basarsi sulle norme vigenti al momento, e un lavoratore ancora lontano dalla pensione non avrà la minima idea di come le regole cambieranno di qui ai prossimi 30 anni, ma direi nemmeno tra 10. E questo senza contare che, anche nell'ipotesi remota che rimanessero in vigore le attuali regole, l'assegno pensionistico futuro è legato a tutta una serie di parametri fra cui l'andamento del Pil nazionale, l'aspettativa di vita media, ecc. oltre ovviamente all'eventuale aumento della propria retribuzione: tutte variabili totalmente impredicibili, che non permettono una pianificazione senza rischi del ritiro dall'attività lavorativa con un certo anticipo, anche ai lavoratori più previdenti e avveduti.


Lo puoi realizzare solo con contratti assicurativi a lungo termine ( 20 / 40 anni ) con minimo garantito e coefficienti per calcolare la rendita garantiti nel contratto stesso, contro l'innalzamento della proiezione di vita; anche in futuro.
Per farla bene occorre che il contraente, ovvero colui che stipula la polizza si magari un trust...

Un contratto fatto ad un determinato momento, con un certo codice civile, non si modifica anche modificando il codice civile.

Questo è il vantaggio.

Prodotti sul mercato di questo tipo, ce ne sono 3/4, per investitori retail, quindi per piccole cifre, probabilmente nemmeno uno.

Così si chiude il cerchio.

Appunto, una previdenza complementare che segue le stesse regole che dirama il governo, non è previdenza.
Fare previdenza significa avere certezze maggiori rispetto all'incertezza delle normative pubbliche, se ci mettiamo le stesse normative...

Ti posso assicurare...  che tonnellate di fondi pensione sono stati venduti con l'abbaglio del vantaggio fiscale, diciamo pure tutti.
Facendo leva anche sul termine "fondo pensione" che sembra una cosa statale... sembra che ci sia qualcosa di garantito...
scegliendo un fondo azionario, si ha lo stesso rischio di operare sui mercati. Con lo svantaggio di avere più costi e probabilmente di non poter cogliere a pieno
i momenti di salita.


Se passa questa norma, in tanti dovranno ricredersi... chissà... ci sarà molta pressione...


eh, alla fine si cade sempre sullo stesso punto... Quanto grande dev'essere indicativamente la cifra (diciamo come accantonamento annuale) per non rientrare fra le "piccole cifre"?

Quando sento parlare di trust, magari in qualche giurisdizione estera, anche lì c'è sempre un però: non ha senso per patrimoni ordinari, perché comporta dei costi sia una tantum per la costituzione che annuali di gestione e amministrazione. Giusto per curiosità, a quanto ammonterebbero a grandi linee questi costi?

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August 26, 2021, 10:03:52 PM
 #27


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per risolvere questa disparità cosa hanno pensato bene di fare? Togliere l'aliquota sostitutiva e tassare i redditi secondo l'aliquota marginale, in modo da penalizzare TUTTI per non privilegiare nessuno Roll Eyes


Uno dei motivi per cui i fondi pensione a lungo termine, così come sono strutturati, non servono a fare previdenza...
se si rimane esposti al rischio normativo di vederseli cambiare o tassare diversamente ogni minuto;
nessuno vuole giocare ad un gioco in cui si cambiano le regole ad ogni colpo di vento...


Sono anni che lo dico, forse qualcuno ora se ne accorgerà, forse.

del resto, se la stessa incertezza normativa esiste per la previdenza pubblica, non vedo come ci si possa aspettare che il caso sia diverso per quella complementare.
Negli ultimi 30 non si contano le varie riforme del sistema pensionistico, a partire dalla riforma Amato nel '92, passando per quella del governo Dini nel '95, fino alla Fornero e alle più recenti modifiche fra cui Quota 100, durata appena un paio d'anni e già su un binario morto...

Ricordo quando anni fa l'Inps annunciò trionfalmente lo sviluppo di uno strumento per simulare la propria futura pensione... peccato che la simulazione debba ovviamente basarsi sulle norme vigenti al momento, e un lavoratore ancora lontano dalla pensione non avrà la minima idea di come le regole cambieranno di qui ai prossimi 30 anni, ma direi nemmeno tra 10. E questo senza contare che, anche nell'ipotesi remota che rimanessero in vigore le attuali regole, l'assegno pensionistico futuro è legato a tutta una serie di parametri fra cui l'andamento del Pil nazionale, l'aspettativa di vita media, ecc. oltre ovviamente all'eventuale aumento della propria retribuzione: tutte variabili totalmente impredicibili, che non permettono una pianificazione senza rischi del ritiro dall'attività lavorativa con un certo anticipo, anche ai lavoratori più previdenti e avveduti.


Lo puoi realizzare solo con contratti assicurativi a lungo termine ( 20 / 40 anni ) con minimo garantito e coefficienti per calcolare la rendita garantiti nel contratto stesso, contro l'innalzamento della proiezione di vita; anche in futuro.
Per farla bene occorre che il contraente, ovvero colui che stipula la polizza si magari un trust...

Un contratto fatto ad un determinato momento, con un certo codice civile, non si modifica anche modificando il codice civile.

Questo è il vantaggio.

Prodotti sul mercato di questo tipo, ce ne sono 3/4, per investitori retail, quindi per piccole cifre, probabilmente nemmeno uno.

Così si chiude il cerchio.

Appunto, una previdenza complementare che segue le stesse regole che dirama il governo, non è previdenza.
Fare previdenza significa avere certezze maggiori rispetto all'incertezza delle normative pubbliche, se ci mettiamo le stesse normative...

Ti posso assicurare...  che tonnellate di fondi pensione sono stati venduti con l'abbaglio del vantaggio fiscale, diciamo pure tutti.
Facendo leva anche sul termine "fondo pensione" che sembra una cosa statale... sembra che ci sia qualcosa di garantito...
scegliendo un fondo azionario, si ha lo stesso rischio di operare sui mercati. Con lo svantaggio di avere più costi e probabilmente di non poter cogliere a pieno
i momenti di salita.


Se passa questa norma, in tanti dovranno ricredersi... chissà... ci sarà molta pressione...


eh, alla fine si cade sempre sullo stesso punto... Quanto grande dev'essere indicativamente la cifra (diciamo come accantonamento annuale) per non rientrare fra le "piccole cifre"?

Quando sento parlare di trust, magari in qualche giurisdizione estera, anche lì c'è sempre un però: non ha senso per patrimoni ordinari, perché comporta dei costi sia una tantum per la costituzione che annuali di gestione e amministrazione. Giusto per curiosità, a quanto ammonterebbero a grandi linee questi costi?


Dipende da mille variabili... diciamo che conviene anche per patrimoni ordinari, un appartamento in centro + una casa al mare e/o una seconda abitazione...
ma anche meno; anche solo somme liquide.

Non importa fare grosse costruzioni in giurisdizioni, non è necessario fare un trust;
l'importante è seguire questo principio:

Art. 2645-ter Codice Civile:
“ Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ”


gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso.
I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’articolo 2915, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopo”



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August 27, 2021, 07:22:29 PM
 #28


Dipende da mille variabili... diciamo che conviene anche per patrimoni ordinari, un appartamento in centro + una casa al mare e/o una seconda abitazione...
ma anche meno; anche solo somme liquide.

Non importa fare grosse costruzioni in giurisdizioni, non è necessario fare un trust;
l'importante è seguire questo principio:

Art. 2645-ter Codice Civile:
“ Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ”


gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso.
I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’articolo 2915, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopo”



interessi meritevoli di tutela? Mmmm... ma escludendo che il beneficiario sia disabile, non vedo come si possa sfruttare per semplice protezione del patrimonio, rendendolo non aggredibile in caso di insorgenza di futuri passivi, dispute successorie, ecc.

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August 28, 2021, 09:18:36 PM
 #29


Dipende da mille variabili... diciamo che conviene anche per patrimoni ordinari, un appartamento in centro + una casa al mare e/o una seconda abitazione...
ma anche meno; anche solo somme liquide.

Non importa fare grosse costruzioni in giurisdizioni, non è necessario fare un trust;
l'importante è seguire questo principio:

Art. 2645-ter Codice Civile:
“ Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche


gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso.
I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’articolo 2915, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopo”



interessi meritevoli di tutela? Mmmm... ma escludendo che il beneficiario sia disabile, non vedo come si possa sfruttare per semplice protezione del patrimonio, rendendolo non aggredibile in caso di insorgenza di futuri passivi, dispute successorie, ecc.


L'hai interpretato male, gli interessi meritevoli di tutela, possono essere la semplice integrità patrimoniale familiare.

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August 29, 2021, 01:19:19 PM
 #30


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ma anche meno; anche solo somme liquide.

Non importa fare grosse costruzioni in giurisdizioni, non è necessario fare un trust;
l'importante è seguire questo principio:

Art. 2645-ter Codice Civile:
“ Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche


gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso.
I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’articolo 2915, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopo”



interessi meritevoli di tutela? Mmmm... ma escludendo che il beneficiario sia disabile, non vedo come si possa sfruttare per semplice protezione del patrimonio, rendendolo non aggredibile in caso di insorgenza di futuri passivi, dispute successorie, ecc.


L'hai interpretato male, gli interessi meritevoli di tutela, possono essere la semplice integrità patrimoniale familiare.

va bè, ma non sarà mai come la protezione data da un trust o una fondazione, dove c'è una segregazione del patrimonio che lo rende non aggredibile da eventuali futuri creditori. Altrimenti sarebbe troppo facile... possiedo vari immobili, li sottopongo a un vincolo in quel modo, poi comincio a fare debiti su debiti, e quando non sono più in grado di ripagarli, i creditori non si possono rivalere sugli immobili perché destinati a tutelare il patrimoniale familiare? Huh

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 #31


Dipende da mille variabili... diciamo che conviene anche per patrimoni ordinari, un appartamento in centro + una casa al mare e/o una seconda abitazione...
ma anche meno; anche solo somme liquide.

Non importa fare grosse costruzioni in giurisdizioni, non è necessario fare un trust;
l'importante è seguire questo principio:

Art. 2645-ter Codice Civile:
“ Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche


gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso.
I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’articolo 2915, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopo



interessi meritevoli di tutela? Mmmm... ma escludendo che il beneficiario sia disabile, non vedo come si possa sfruttare per semplice protezione del patrimonio, rendendolo non aggredibile in caso di insorgenza di futuri passivi, dispute successorie, ecc.


L'hai interpretato male, gli interessi meritevoli di tutela, possono essere la semplice integrità patrimoniale familiare.

va bè, ma non sarà mai come la protezione data da un trust o una fondazione, dove c'è una segregazione del patrimonio che lo rende non aggredibile da eventuali futuri creditori. Altrimenti sarebbe troppo facile... possiedo vari immobili, li sottopongo a un vincolo in quel modo, poi comincio a fare debiti su debiti, e quando non sono più in grado di ripagarli, i creditori non si possono rivalere sugli immobili perché destinati a tutelare il patrimoniale familiare? Huh


Quando conferisci dei beni in un trust non sei più possessore di quei beni.

È quello che aveva fatto Draghi in via prudenzialmente, se avesse ricevuto dei problemi personali non si sarebbe intaccato il patrimonio personale.

https://www.affaritaliani.it/economia/draghi-le-misteriose-proprieta-del-premier-sparito-il-blind-trust-a-londra-739959.html#:~:text=Sparito%20il%20%22blind%20trust%22%20a%20Londra,-La%20pubblicazione%20dei&text=Il%20presidente%20del%20Consiglio%20ha,meno%20rispetto%20al%20ministro%20Colao.

È chiaro però che se sono un imprenditore in odore di fallimento e faccio un trust oggi e fallisco domani...
è chiaramente una azione volta a creare un pregiudizio ai creditori e quindi è una azione nulla.

Viceversa, esempio colorito ma non molto distante dalla realtà; io faccio un trust perché penso di avere un figlio scemo, questo cresce diventa effettivamente scemo, si sposa con la prima arrampicatrice sociale che passa... lei chiede il divorzio,
non si prende un bel niente di quanto finito nel trust, perché è della famiglia di tutti i membri, presenti, ma poi che altro futuri;
non del singolo figlio scemo.

Non so se ti è chiaro, quando si conferisce qualcosa in un trust, le decisioni sono prese poi da un "consiglio di amministrazione" che deve seguire le regole dettate da chi ha costituito il trust.
Ci sono dei beneficiari che godono delle prestazioni erogate, ma non sono proprietari di nulla.

Puoi usufruire dell'uso di una villa, finché sei in vita, ma non me sei più proprietario.
Ne hai l'uso, ma non la proprietà.

Un po' come avere un'auto in leasing.


In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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jack0m
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August 29, 2021, 05:35:07 PM
 #32


Dipende da mille variabili... diciamo che conviene anche per patrimoni ordinari, un appartamento in centro + una casa al mare e/o una seconda abitazione...
ma anche meno; anche solo somme liquide.

Non importa fare grosse costruzioni in giurisdizioni, non è necessario fare un trust;
l'importante è seguire questo principio:

Art. 2645-ter Codice Civile:
“ Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche


gli atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati, per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche ai sensi dell’articolo 1322, secondo comma, possono essere trascritti al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione; per la realizzazione di tali interessi può agire, oltre al conferente, qualsiasi interessato anche durante la vita del conferente stesso.
I beni conferiti e i loro frutti possono essere impiegati solo per la realizzazione del fine di destinazione e possono costituire oggetto di esecuzione, salvo quanto previsto dall’articolo 2915, primo comma, solo per debiti contratti per tale scopo



interessi meritevoli di tutela? Mmmm... ma escludendo che il beneficiario sia disabile, non vedo come si possa sfruttare per semplice protezione del patrimonio, rendendolo non aggredibile in caso di insorgenza di futuri passivi, dispute successorie, ecc.


L'hai interpretato male, gli interessi meritevoli di tutela, possono essere la semplice integrità patrimoniale familiare.

va bè, ma non sarà mai come la protezione data da un trust o una fondazione, dove c'è una segregazione del patrimonio che lo rende non aggredibile da eventuali futuri creditori. Altrimenti sarebbe troppo facile... possiedo vari immobili, li sottopongo a un vincolo in quel modo, poi comincio a fare debiti su debiti, e quando non sono più in grado di ripagarli, i creditori non si possono rivalere sugli immobili perché destinati a tutelare il patrimoniale familiare? Huh


Quando conferisci dei beni in un trust non sei più possessore di quei beni.

È quello che aveva fatto Draghi in via prudenzialmente, se avesse ricevuto dei problemi personali non si sarebbe intaccato il patrimonio personale.

https://www.affaritaliani.it/economia/draghi-le-misteriose-proprieta-del-premier-sparito-il-blind-trust-a-londra-739959.html#:~:text=Sparito%20il%20%22blind%20trust%22%20a%20Londra,-La%20pubblicazione%20dei&text=Il%20presidente%20del%20Consiglio%20ha,meno%20rispetto%20al%20ministro%20Colao.

È chiaro però che se sono un imprenditore in odore di fallimento e faccio un trust oggi e fallisco domani...
è chiaramente una azione volta a creare un pregiudizio ai creditori e quindi è una azione nulla.

Viceversa, esempio colorito ma non molto distante dalla realtà; io faccio un trust perché penso di avere un figlio scemo, questo cresce diventa effettivamente scemo, si sposa con la prima arrampicatrice sociale che passa... lei chiede il divorzio,
non si prende un bel niente di quanto finito nel trust, perché è della famiglia di tutti i membri, presenti, ma poi che altro futuri;
non del singolo figlio scemo.

Non so se ti è chiaro, quando si conferisce qualcosa in un trust, le decisioni sono prese poi da un "consiglio di amministrazione" che deve seguire le regole dettate da chi ha costituito il trust.
Ci sono dei beneficiari che godono delle prestazioni erogate, ma non sono proprietari di nulla.

Puoi usufruire dell'uso di una villa, finché sei in vita, ma non me sei più proprietario.
Ne hai l'uso, ma non la proprietà.

Un po' come avere un'auto in leasing.


certo che lo so, e in tutte le discussioni sul conferimento di beni in un trust c'è sempre l'avvertenza che la situazione di partenza deve essere pulita al 100%, se sei già indebitato in partenza sarebbe un tentativo inutile di salvare il patrimonio, e ci potranno sempre essere azioni revocatorie. Gli amministratori dovranno seguire scrupolosamente le indicazioni del disponente, che però non sarà più il possessore e non potrà disporne a piacimento, ok anche questo è cosa nota.
Invece con le fondazioni il discorso è un po' diverso e cambia a seconda della giurisdizione, alcune lasciano al fondatore un qualche potere di controllo sui beni, ad es. ho visto citate le fondazioni maltesi, ma è un discorso che vorrei approfondire meglio, anche per capire bene i costi.

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August 29, 2021, 06:31:10 PM
 #33


certo che lo so, e in tutte le discussioni sul conferimento di beni in un trust c'è sempre l'avvertenza che la situazione di partenza deve essere pulita al 100%, se sei già indebitato in partenza sarebbe un tentativo inutile di salvare il patrimonio, e ci potranno sempre essere azioni revocatorie. Gli amministratori dovranno seguire scrupolosamente le indicazioni del disponente, che però non sarà più il possessore e non potrà disporne a piacimento, ok anche questo è cosa nota.
Invece con le fondazioni il discorso è un po' diverso e cambia a seconda della giurisdizione, alcune lasciano al fondatore un qualche potere di controllo sui beni, ad es. ho visto citate le fondazioni maltesi, ma è un discorso che vorrei approfondire meglio, anche per capire bene i costi.

...che non sono comunicazioni semplici.

È un po' come capire quanto costa farsi costruire una casa.

Dipende se si fa una casa da 100 o da 1.000 metri quadri.
La differenza la fanno le finiture, mettere un rubinetto ordinario o da € 3.000.
Delle piastrelle particolari, ecc... ecc ..

Non esiste un prodotto pre-confezionato.
Non esiste una univoca soluzione.

Infine detto questo puoi trovare chi ti fa la stessa cosa per 5 o per 10.

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August 31, 2021, 08:50:03 PM
 #34


certo che lo so, e in tutte le discussioni sul conferimento di beni in un trust c'è sempre l'avvertenza che la situazione di partenza deve essere pulita al 100%, se sei già indebitato in partenza sarebbe un tentativo inutile di salvare il patrimonio, e ci potranno sempre essere azioni revocatorie. Gli amministratori dovranno seguire scrupolosamente le indicazioni del disponente, che però non sarà più il possessore e non potrà disporne a piacimento, ok anche questo è cosa nota.
Invece con le fondazioni il discorso è un po' diverso e cambia a seconda della giurisdizione, alcune lasciano al fondatore un qualche potere di controllo sui beni, ad es. ho visto citate le fondazioni maltesi, ma è un discorso che vorrei approfondire meglio, anche per capire bene i costi.

...che non sono comunicazioni semplici.

È un po' come capire quanto costa farsi costruire una casa.

Dipende se si fa una casa da 100 o da 1.000 metri quadri.
La differenza la fanno le finiture, mettere un rubinetto ordinario o da € 3.000.
Delle piastrelle particolari, ecc... ecc ..

bè certo. E possibilmente che non vada a fuoco con tutte le finiture di pregio al primo corto circuito.

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August 31, 2021, 09:26:46 PM
 #35


bè certo. E possibilmente che non vada a fuoco con tutte le finiture di pregio al primo corto circuito.

Eh, questo è tutt'altro che banale.
Tu progettista puoi mettere tutte le attenzioni che vuoi nel progettare e realizzare l'impianto elettrico, poi basta che uno lasci attaccato il caricabatterie del cell..... se questo si guasta e prende fuoco in un momento nel quale sei fuori casa (o ci sei e dormi), le conseguenze possono essere disastrose lo stesso.
Alcuni episodi a caso:

https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/incendio-rimini-condominio-1.5007241

https://www.milanotoday.it/cronaca/incendio/caricabatterie-incendio-via-volta.html

https://corrieredellumbria.corr.it/news/home/149122/Prende-fuoco-il-caricabatterie--incendio.html

ed il caricabatterie è la classica cosa che 90 persone su 100 lasciano sempre attaccato......




jack0m
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September 01, 2021, 12:25:55 PM
 #36


bè certo. E possibilmente che non vada a fuoco con tutte le finiture di pregio al primo corto circuito.

Eh, questo è tutt'altro che banale.
Tu progettista puoi mettere tutte le attenzioni che vuoi nel progettare e realizzare l'impianto elettrico, poi basta che uno lasci attaccato il caricabatterie del cell..... se questo si guasta e prende fuoco in un momento nel quale sei fuori casa (o ci sei e dormi), le conseguenze possono essere disastrose lo stesso.
Alcuni episodi a caso:

https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/incendio-rimini-condominio-1.5007241

https://www.milanotoday.it/cronaca/incendio/caricabatterie-incendio-via-volta.html

https://corrieredellumbria.corr.it/news/home/149122/Prende-fuoco-il-caricabatterie--incendio.html

ed il caricabatterie è la classica cosa che 90 persone su 100 lasciano sempre attaccato......



non era quello il punto. Un incendio in un appartamento si può scatenare per 1000 motivi, compreso un occupante che decide di suicidarsi... quando ero piccolo ricordo che una volta ha rischiato di prendere fuoco l'albero di Natale, perché le luci intermittenti si erano bruciate.

La questione è come è progettato l'edificio nel complesso, per resistere a un principio d'incendio che si sviluppa all'interno. Negli esempi che hai riportato, l'incendio ha distrutto un singolo appartamento, in un caso addirittura una singola stanza al suo interno, nel caso peggiore le fiamme si sono propagate verso l'alto, danneggiando i piani superiori. Ma se capita che un palazzo di 15 piani, per un incendio scoppiato agli ultimi piani, si accende come un fiammifero e brucia da cima a fondo in pochi minuti, bè... Qualcuno avrà delle responsabilità nel progetto e nella scelta dei materiali dei rivestimenti.

Poi sono sicuro che Paolo direbbe "ma la gente spende 750k euro per una casa e poi non l'assicura", ecc.
ok ok, giustissimo, però certe cose non dovrebbero proprio accadere a monte, se le cose fossero fatte come si deve

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Paolo.Demidov
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September 01, 2021, 09:26:02 PM
 #37


bè certo. E possibilmente che non vada a fuoco con tutte le finiture di pregio al primo corto circuito.

Eh, questo è tutt'altro che banale.
Tu progettista puoi mettere tutte le attenzioni che vuoi nel progettare e realizzare l'impianto elettrico, poi basta che uno lasci attaccato il caricabatterie del cell..... se questo si guasta e prende fuoco in un momento nel quale sei fuori casa (o ci sei e dormi), le conseguenze possono essere disastrose lo stesso.
Alcuni episodi a caso:

https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/incendio-rimini-condominio-1.5007241

https://www.milanotoday.it/cronaca/incendio/caricabatterie-incendio-via-volta.html

https://corrieredellumbria.corr.it/news/home/149122/Prende-fuoco-il-caricabatterie--incendio.html

ed il caricabatterie è la classica cosa che 90 persone su 100 lasciano sempre attaccato......



non era quello il punto. Un incendio in un appartamento si può scatenare per 1000 motivi, compreso un occupante che decide di suicidarsi... quando ero piccolo ricordo che una volta ha rischiato di prendere fuoco l'albero di Natale, perché le luci intermittenti si erano bruciate.

La questione è come è progettato l'edificio nel complesso, per resistere a un principio d'incendio che si sviluppa all'interno. Negli esempi che hai riportato, l'incendio ha distrutto un singolo appartamento, in un caso addirittura una singola stanza al suo interno, nel caso peggiore le fiamme si sono propagate verso l'alto, danneggiando i piani superiori. Ma se capita che un palazzo di 15 piani, per un incendio scoppiato agli ultimi piani, si accende come un fiammifero e brucia da cima a fondo in pochi minuti, bè... Qualcuno avrà delle responsabilità nel progetto e nella scelta dei materiali dei rivestimenti.

Poi sono sicuro che Paolo direbbe "ma la gente spende 750k euro per una casa e poi non l'assicura", ecc.
ok ok, giustissimo, però certe cose non dovrebbero proprio accadere a monte, se le cose fossero fatte come si deve


Perché c'è ignoranza e quasi nessun elemento di gestione patrimoniale.

Ad occhio e croce, i danni da incendio e simili, senza le garanzie più costose per altri eventi, come eventi atmosferici, terremoto, ecc...
a Milano, palazzo nuovo, costa € 10 / 15 euro all'anno, ogni € 100.000...

Danni indiretti, spese per alloggio sostitutivo, ecc... arriverai a € 18.

Non dovrebbe succedere, però.. dal pazzo che si suicida, alla fuga di gas, al corto circuito...
...invece qui s fa la lotteria della sfortuna a tocca, tocca.

Perdite che vengono socializzate... mentre il circuito virtuoso dell'assicurazione potrebbe dare posti di lavoro.

Ricordiamo , il più grande ri-assicuratore al mondo, ovvero colui che assicura le altre compagnie, è Warren Buffett.

Nel 1906 ci fu il grande terremoto di San Francisco ( https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_San_Francisco_del_1906 );
danni immensi, si ricorda che fra le compagnie che riuscirono a pagare tutto e rimanere in piedi la Munich Re, altre compagnie andarono a gambe per aria.

Per quale motivo ? perché quasi tutti erano assicurati, contro il terremoto.
Qui, dopo più di un secolo, la maggior parte delle persone non conosce nemmeno l'esistenza delle assicurazioni di base.
Qui la gente sta decenni nei container e nei prefabbricati.

Cose da terzo mondo.

Perfettamente inutile avere la libertà monetaria e poi lasciare per strada dei pezzi perché sei in mezzo a quella strada...

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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giammangiato
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January 31, 2022, 03:11:55 PM
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 #38

mai lasciarlo in azienda,meglio i fondi di investimento,o usarli per comprare una casa da rivendere dopo 5 anni

Beh... vendere la casa facendo profitto dopo 5 anni non è assolutamente scontato se non si è in zone tipo Milano

Comprare casa in zona turistica (visto che appena finisce questo m...a di coronavirus il turismo aumenterà in modo esponenziale) quindi affittare come casa vacanze e dopo 5 anni rivendere
in ogni caso profitto "assicurato"..
si possono fare parecchie cose dipende dalla cifra e dipende anche come si è "messi" economicamente, se è un surplus non fondamentale allora è bene usarli in modo fruttuoso
tenerli in azienda per me è un ni ne si ne no
ridurre il rischio, trarre il massimo profitto con poco sforzo nel minor tempo, il fattore tempo deve essere sempre calcolato.

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January 31, 2022, 05:38:19 PM
 #39

mai lasciarlo in azienda,meglio i fondi di investimento,o usarli per comprare una casa da rivendere dopo 5 anni

Beh... vendere la casa facendo profitto dopo 5 anni non è assolutamente scontato se non si è in zone tipo Milano

Comprare casa in zona turistica (visto che appena finisce questo m...a di coronavirus il turismo aumenterà in modo esponenziale) quindi affittare come casa vacanze e dopo 5 anni rivendere
in ogni caso profitto "assicurato"..
si possono fare parecchie cose dipende dalla cifra e dipende anche come si è "messi" economicamente, se è un surplus non fondamentale allora è bene usarli in modo fruttuoso
tenerli in azienda per me è un ni ne si ne no
ridurre il rischio, trarre il massimo profitto con poco sforzo nel minor tempo, il fattore tempo deve essere sempre calcolato.


In ottica futura vedo crescere il turismo di lusso in strutture ricettive abbastanza costose per un privato senza grosse società alle spalle, il turismo di classe media invece non vedo come potrebbe crescere con un aumento del pil alla meglio stagnante.

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January 31, 2022, 07:24:35 PM
 #40

Comprare casa in zona turistica (visto che appena finisce questo m...a di coronavirus il turismo aumenterà in modo esponenziale) quindi affittare come casa vacanze e dopo 5 anni rivendere
in ogni caso profitto "assicurato"..
.....

Beh non è detto che sia un profitto assicurato, altrimenti lo farebbero tutti.
Considera ad esempio:

1) immagino tu ti stia riferendo ad un immobile in Italia, dove il turismo non ha risentito molto nei mesi estivi né 2020 né 2021 poiché gli italiani, andando meno all'estero, si sono tutti riversati sulla costiera nazionale. Quindi impossibile trovare immobili a prezzi "da affare", se lo vuoi lo paghi

2) un immobile richiede manutenzione, soprattutto se al mare. Non tutti gli anni ovviamente, ma un po' ci devi stare dietro. Poi chi ci va in vacanza spesso non ci abita con tutte le attenzioni del caso perciò - a maggior ragione - una rinfrescatina ogni tanto gliela dovrai dare

3) immobile = spese condominiali da pagare oppure se casa singola devi star dietro agli aspetti fiscali: tasse comunali, eccetera

Insomma un immobile è una possibilità ma non una garanzia di profitto.



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