Un giorno, se sapro' leggere la chain con qualche software, provo a stimare pi con gli hash casuali della chain con griglia k*k, magari sarebbe bello trovare una funziona f(k, blocco) e vedere come si comporta ...
E un algoritmo pow/pos o prova di esistenza che coinvolga pi greco non sarebbe male.
Ho trovato in rete questo software per leggere i blocchi
https://code.google.com/p/blockchain/, qui un articolo dell'autore
http://codesuppository.blogspot.it/2014/01/how-to-parse-bitcoin-blockchain.html. Non l'ho provato, ma potresti usarlo per la stima di pi greco con il tuo metodo.
Un'idea potrebbe essere :
Difficoltà = numero di cifre del pigreco da "indovinare" (tipo 15 o 20)
Parametro n = numero massimo di punti che si possono generare (tipo 10000) per ottenere una stima entro tale margine di errore
A questo punto si genera l'hash di un blocco, che è il seed, e utilizzando una funzione random (uguale per tutti) si generano fino a 10000 punti. Se non si trova un'approssimazione di pi greco alla 15^ cifra, si modifica il blocco (come succede adesso), si ottiene un nuovo hash, a questo punto si prova la nuova serie (al massimo 10000 lanci) e così via.
In questo modo sarebbe molto dispendioso trovare la soluzione, ma molto facile verificarla.
A pelle i pow non mi convincono molto, non ho le idee ben chiare e ritengo interessante un dialogo, il sistema che hai descritto mi convince (simile a come l'avevo pensato anche io) ma non so quanto sia dispendioso generare la sequenza.
Tenderei ad
aggiungere l'indirizzo BTC del minatore in modo che ciascuno abbia probabilità legate al proprio address e forse si distribuirebbe la probabilità di minare anche a chi non ha macchine performanti, temo che una procedura del genere avrebbe come controindicazione una proliferazione di indirizzi al fine di minare ...
Ad esempio (idee alla rinfusa ...): mina il blocco chi ha hash(address) piu' "vicino" ad hash("qualcosa legato al blocco precedente+seed/nonce") e forse si potrebbe inserire il pi greco ... eventualmente si potrebbe far aumentare la distanza consentita qualora dopo 10 minuti non venga generato il blocco (ma credo sia un casino ...)
Anch'io non sono del tutto convinto dal sistema pow, che rischia di favorire alla lunga solo pochi minatori ( i più bravi e meglio organizzati ) rispetto a tutti gli altri. Inoltre tutto questo crescente "work" a garanzia del valore della moneta prima o poi lo pagheremo tutti, infatti quando le ricompense per blocco scompariranno o si ridurranno considerevolmente, temo che le commissioni che dovremo pagare per le transazioni aumenteranno di molto.
L'idea di distribuire la probabilità di minare un blocco sugli indirizzi alla fine non penso funzionerebbe, proprio perché come hai giá notato tu un singolo minatore potrebbe mettersi a generare miliardi e miliardi di indirizzi.
Secondo me la questione che sta alla base é che tutto quello che ruota intorno al mondo bitcoin ( i bitcoin, gli indirizzi, la capacitá computazionale / work, e quindi il concetto stesso di fiducia che sta alla base di ogni tipo di moneta, matematica o no) non "vede" i singoli individui, nel senso che uno stesso individuo può avere 1, 10, 10000 indirizzi / bitcoin / terahash di potenza, il suo "voto" quindi nel processo di verifica della correttezza delle transazioni (quale che sia il metodo scelto per farlo "esprimersi" sulla correttezza delle transazioni, proof of work, proof of stake, ... ) vale quanto quello di altri 1000 individui messi insieme, in altre parole il bitcoin ( e non solo lui ) non si basa su un processo democratico.