- in che percentuale il prezzo del BTC è determinato dalla vendita di beni/servizi e quanto invece dalla speculazione?
La vendita di beni è marginale. Pensa a bitcoinstore che deve vendere con margine 0% per tenere in piedi la baracca. L'eccesso di volatilità del BTC rispetto alle valute di riferimento è uno scoglio importante.
Certo gli americani sono più lungimiranti (e sognatori) di noi: non hanno paura di affrontare N anni in perdita, per poi raccogliere i frutti del loro idealismo imprenditoriale.
Poco meglio vanno i servizi.
In definitiva il prezzo lo fa la mole di
fiat money ($, €) che entra nel sistema bitcoin, non pareggiata da una mole sufficiente di bitcoin generata dal mining.
BTC ha questa componente intrinseca deflattiva che non sono sicuro sia stata prevista ai tempi dell'ideazione del protocollo.
- in che modo la difficoltà ed i mining pool possono influenzare i prezzi?
I mining pool non saprei, ma il mining in generale viene tenuto a bada dalla difficoltà crescente, da cui l'effetto deflattivo a cui accennavo prima
- com'è distribuito il BTC?
Non saprei, blockchain.info forse ha qualche statistica macro.
- il volume di mercato è sufficiente a rendere potenzialmente sconveniente una mossa speculativa al ribasso?
Al ribasso non saprei, ma al rialzo qualcuno potrebbe tentare il colpo grosso racimolando gran parte dei BTC in circolazione -sempre grazie al fatto che il conio di nuova moneta è lento e difficoltoso- per farlo schizzare in alto e rivenderlo a piccole dosi (
market corner).