Si, puoi selezionare sia i profitti/perdite realizzati (come nel tuo caso) che quelli non realizzati (posizioni aperte).

Fai richieste avanzate per definirti un principiante! Ed anche un pò insolite.
Comunque

1)Il mio consiglio è semplicemente di non usare le private keys che non ti servono. Considera però che  il wallet gestisce  automaticamente i change address su cui riversa gli utxo di resto. Quindi se usi solo l'address "Pippo" e ci versi 1 btc, se successivamente fai una tx di 0.7 il wallet sposta automaticamente gli 0.3 su un altro address del tuo wallet e il saldo di Pippo diventerà zero.

Puoi vedere quante pre-keys esterne ha generato il tuo wallet da consolle digitando il comando getwalletinfo (alla riga keypoolsize)

2)In che senso gestire?

3)Esiste il comando importprivkey per importare una chiave privata in Bitcoin Core. Occhio a cosa fai perchè è una procedura rischiosa e per esperti e inoltre devi rendere visibile la tua private key per importarla. .

vedi https://bitcoincore.org/en/doc/0.17.0/rpc/wallet/importprivkey/

4)In italiano non saprei, in inglese tutti i comandi sono elencati qui (clicca a dx nelle varie sezioni per selezionarli)

https://bitcoin-rpc.github.io/en/doc/0.17.99/rpc/blockchain/getbestblockhash/

Si, ma la tendenza a sfruttare economicamente tutto l'ecosistema che ruota attorno a bitcoin sembra ormai diffusa in tutti i Paesi occidentali o occidentalizzati (come Singapore).

Per questo è evidente, secondo me, che le probabilità di un'azione di contrasto a 360°, almeno da parte di questi governi, è ogni giorno meno probabile.

La Cina, che è stata la prima a limitare certi tipi di uso nel 2017, adesso ha una posizione sostanzialmente neutrale ed è comunque una nazione la cui rilevanza nel mondo Bitcoin si riduce costantemente (basti pensare all'esodo di mining farm o di bitcoin vs il Nord America/Europa che c'è stato negli ultimi due anni, tuttora in corso ).

Ad avere una posizione di aperto contrasto restano Paesi in via di sviluppo come la Nigeria e l'India dove però la censura dei Governi non fa che aumentare l'uso alternativo/sotterranneo/parallelo.

Un senatore nigeriano è arrivato qualche giorno fa a dichiarare questo che suona come un segnale di resa  



Anche Internet, fin dalla sua nascita, è stato bandito/proibito/limitato in una piccola fetta delle nazioni del mondo, essendo una tecnologia non controllabile (meno di btc ma comunque non interamente controllabile) . Questo non ne ha impedito la sua straordinaria diffusione e successo. Dai segnali in giro mi sembra che stiamo seguendo più o meno la stessa strada.

Spesso si discute sulle probabilità di una guerra aperta dei governi contro bitcoin. Sembra però da tempo che l'obiettivo sia più quello di addomesticare piuttosto che proibire.

Ieri ad es è venuto fuori che GIC, il fondo sovrano di Singapore (https://it.wikipedia.org/wiki/GIC_Private_Limited) ha finanziato Anchorage con 80 milioni di $.
https://medium.com/anchorage/anchorage-raises-80-million-series-c-to-expand-digital-bank-services-c5b42097f47f

Anchorage è la prima piattaforma USA di acquisto/custodia criptovalute che ha ricevuto una licenzia bancaria federale. E' quindi a tutti gli effetti la prima forma di integrazione, in America, di banca+exchange+servizio di custodia (https://medium.com/anchorage/introducing-anchorage-digital-bank-the-first-federally-chartered-digital-asset-bank-7f9b9b4e0fd5)

Se un domani i governi mettessero al bando le criptovalute, Anchorage probabilmente fallirebbe e lo Stato di Singapore ne avrebbe un danno economico.

Vi ricordate Tafazzi quello di Mai dire Goal? Ecco, qualcosa del genere.

Se foste un Governo, investireste mai in qualcosa che avete intenzione di bandire?



Sarebbe azione buona e giusta

Cavolo, sicuro di sè l'amico.

E' una scommessa asimmetrica perchè tu non rischi nulla. Quindi ben venga

Sarebbero 0.0588 BTC

Proviamo:

1)Installa Phoenix sul telefono tuo e dell'amico (nota: Phoenix è al momento solo per Android, se avete IOS occorre usare un altro wallet simile, es Muun).Non servono installazioni di server o configurazioni strane. L'unica cosa che viene chiesta è di copiare il seed alla creazione di un nuovo wallet.

2)Unico grattacapo: per accedere alle funzionalità di LN bisogna che su entrambi i wallet siano depositati almeno 10k satoshi (al cambio attuale 4,15€).  Visto che il tuo amico è un nocoiner,  bisogna che tu depositi un pò di più (es 15k satoshi) con una tx onchain sul tuo Phoenix e poi fai una tx LN diretta di 10k sat con il wallet del tuo amico. Potresti considerarlo un anticipo di 4 caffè  

Come spese abbiamo il costo della tx onchain + lo 0.1% della somma depositata sul wallet del tuo amico (se depositi esattamente 10k satoshi quindi appena 10 sat).

E' bene ricordare che la tx on chain è una tantum. Quindi se uno vuole risparmiare le fees on chain dovrebbe depositare sul canale il più possibile in modo tale da poter effettuare , da lì in poi , solo tx off-chain mediante LN

2)Fatto quanto indicato al punto 1 potete scambiarvi denaro tra voi tramite il canale LN, automaticamente creato da Phoenix, anche per importi piccolissimi ben inferiori ai 2000 sat che è il prezzo attuale più o meno del caffè. Essendo entrambi collegati al nodo Acinq, le tx LN sono velocissime ,al massimo qualche secondo.

In questo video ho caricato un esempio di un tx di 2500sat tra due wallet LN

https://vimeo.com/516771760

Come vedi da quando invio la tx a quando arriva la conferma passano circa 2 secondi. E' più veloce di una tx con carta di credito o bancomat, anche perchè non ci sono PIN da digitare o firme da fare.

La commissione è stata di appena 1,25 sat



Comprare un caffè via LN costerebbe di commissioni 0,0005125 euro, cioè una somma che non è nemmeno possibile pagare in fiat indipendentemente dal mezzo di pagamento ( contanti, carta di credito, bancomat o bonifico)

3)Arriviamo alla parte della conversione in euro. Dato che Phoenix non è un exchange, non è possibile ottenere euro da lì. Ma il tuo amico potrebbe iscriversi a Bitfinex, che supporta LN e quindi trasferire, sempre via LN, i satoshi sull'exchange (qui una mia vecchia guida sull'argomento https://bitcointalk.org/index.php?topic=5207969.0 ). Poi ci sarebbe il problema di come trasferire euro da bitfinex al suo conto corrente ma questo è un problema del circuito bancario  . Oppure il tuo amico potrebbe aspettare di averti venduto una decina di caffè e poi, sempre tramite LN, comprare direttamente una ricaricabile telefonica (es https://www.bitrefill.com/buy/vodafone-italy/?hl=it )  o un buono spesa su Bitrefill in modo da evitare il passaggio in euro. Attualmente una ricarica da 5€ costa 13500 sat. Oppure potrebbe holdare il ricavato dei caffè e comprarsi un appartamento tra qualche anno  

72° miglior trader della settimana su Bitfinex



Son soddisfazioni 

https://leaderboard.bitfinex.com/

Acinq con Phoenix fa proprio questo: mette a disposizione liquidità (a pagamento) per chi vuole ricevere pagamenti.

Esiste anche un mercato della liquidità su LN https://lightning.engineering/pool che è un esempio di finanza decentralizzata utile per uno scopo diverso dalla speculazione stile compound o aave. Chi vuole mettere a fruttare satoshi li presta a chi ha bisogno di liquidità su LN ricevendo una remunerazione indietro.

Il problema a monte è quello che diceva alexrossi: immagina di essere un negoziante che vuole vendere frutta, installi un wallet LN apri 10 canali mettendo 5000 satoshi su ognuno. Sei pronto a vendere la tua frutta in cambio di satoshi? No, non puoi ricevere una lira finchè qualcuno dal lato opposto di ognuno dei 10 canali non deposita qualcosa o tu fai prima un pagamento in uno dei 10 canali. Una scocciatura.

Acinq per lo 0.1% della somma che tu depositi sul canale mette la stessa cifra sul lato opposto. In modo completamente automatico. Essendo uno dei nodi meglio connessi dell'intera rete ti permette poi di ricevere pagamenti da chiunque. Le fees di LN sono talmente basse che questo obolo aggiuntivo incide poco.


Ti consiglio comunque Zap su desktop, almeno guarda come ti trovi.

No, Zap è un wallet SPV si appoggia a sever esterni, la configurazione del nodo è automatica.

I wallet più semplici sono quelli per mobile, come Phoenix, dove non esiste il limite della liquidità inbound né devi fare nulla per aprire un canale. Appena depositi btc con transazione onchain, il wallet apre automaticamente un canale con il nodo Acinq e deposita satoshi anche sul lato remoto del canale in modo che si è subito in grado di fare e ricevere pagamenti. La difficoltà di utilizzo di Phoenix è equiparabile a quella di qualsiasi wallet non LN.

Non so se esiste qualcosa del genere anche per desktop

https://phoenix.acinq.co/

Visti i requisiti direi Zap https://zaphq.io/download o Electrum https://electrum.org/#download

L'argomento mining come soluzione al problema del gas flaring/gas venting mi ha "preso" qualche anno fa in maniera irrecuperabile.

Sono diventato (nel mio piccolo e sebbene non abbia fatto un percorso di studi legato a queste materie) un esperto sull'argomento, divorando qualsiasi lettura scientifica o no sia riuscito a trovare.

Sono arrivato a rompere le balle via mail a sconosciuti professori universitari e ingegneri sparsi per il mondo per chiedere pareri e chiarimenti.

Sui gli effetti positivi che si possono ottenere in termini di emissioni: https://www.crusoeenergy.com/emissions-reduction

E vi invito anche a vedere questo video https://www.crusoeenergy.com/digital-flare-mitigation

Si, Bitfinex e Tether sono stati ritenuti colpevoli del fatto al 2 nov 2018, gli USDT in circolazione non erano completamente coperti da collaterale in dollari in quanto 850 milioni erano stato trasferiti dal conto di Tether a quello di Bitfinex come prestito (occulto) per coprire la perdita di uguale ammontare riscontrata da Crypto Capital, l'azienda che gestiva i pagamenti di entrambe.

Questo era un primo livello di indagine che si è concluso con la sostanziale prova di colpevolezza. I due ulteriori livelli (ben più gravi) e cioè che gli USDT vengano/venissero generati senza coperture e che venissero/vengano usati per manipolare i prezzi delle criptovalute invece si sono rivelati falsi o comunque non sono stati provati.

E non c'è dubbio che l'indagine abbia riguardato anche questi ambiti, lo stesso pubblico ministero che ha portato avanti l'indagine ha dichiarato "Tether’s claims that its virtual currency was fully backed by U.S. dollars at all times was a lie.”

Come dire: abbiamo solo provato che in quel preciso momento le coperture non c'erano.

L'aspetto positivo è comunque l'obbligo che avranno d'ora in poi ad una maggiore trasparenza (almeno per i prossimi 2 anni  )

Il mio consiglio finale è sempre lo stesso: non usate shitstablecoin (tutte non solo tether) se non per il minor tempo possibile strettamente necessario. Basta non vendere mai bitcoin e non avrete mai bisogno nemmeno di tether  

Non sono il 32% dei nigeriani, sono il 32% dei rispondenti al sondaggio, quindi di un campione. Immagino che abbiano preso un campione significativo (es giovani, con titolo di studio, che vivono in aree urbane con accesso internet...). Se l'indagine è fatta correttamente i criteri di selezione del campione dovrebbero essere gli stessi da una nazione all'altra in modo da non falsare il risultato.
Il risultato è utile quindi non per il numero in sé ma per confrontare uno Stato con l'altro.
Diciamo che chi ha condotto il sondaggio (Statista) sa il suo mestiere, quindi direi che ci possiamo fidare anche se non abbiamo strumenti per verificare. Oltretutto la fonte è di un sito che non ha attinenza con le criptovalute quindi non ha nemmeno un grande interesse a dare un risultato diverso da quello reale. L'avessero fatto Microstrategy o Cointelegraph magari qualche dubbio ci veniva.

Per quanto riguarda la diffusione di Bitcoin in Nigeria sappiamo ad es che:

1) per Paxful la Nigeria è il secondo mercato al mondo dopo gli USA e quello che ha più elevata crescita di iscritti (https://qz.com/africa/1947769/nigeria-is-the-second-largest-bitcoin-market-after-the-us/)
2)Luno, il wallet più usato in Nigeria ha 6 milioni di utenti https://www.luno.com/it/it
3)Naira Ex il più grande exchange centralizzato ha oltre 130k iscritti (ma sono i DEX che vanno per la maggiore) https://nairaex.com/home
4)I volumi settimanali sui DEX sono di circa 8 milioni di $ (gli stessi riferiti a tutta l'area euro per fare un paragone sono di 3 milioni di $)

Numeri importanti ma sono d'accordo che il 32% dell'intera popolazione è una percentuale impossibile.

Sulla competenza invece non sono sorpreso. Non si tratta di utenti avanzati da gestione di full node, ma di utenti semplici da wallet SPV. In fondo oggi per usare un wallet su un telefono con le app moderne, non servono conoscenze informatiche molto avanzate secondo me. Non molto più avanzate di quelle necessarie a far funzionare un app di home banking, che usano un pò tutti.

La diatriba Bitfinex-Tether-Dipartimento di Giustizia dello Stato di New York è finita a tarallucci e vino.

La questione riguardava il fantomatico prestito di 850 milioni di USDT da Tether a Bitfinex, secondo l'accusa stampati dall'aria fritta.

Sembra che così non fosse e che comunque Bitfinex abbia restituito con interessi il prestito, ma forse la verità non la sapremo mai.

In ogni caso c'è stato un patteggiamento con sanzione di 18 milioni di $ a carico di Bitfinex e divieto, per i cittadini dello Stato di NY, ad usare i due servizi (peraltro già vietati).

La sanzione è dovuta al tentativo di tenere nascosto l'ammanco.

Tether si è impegnata anche nell'accordo a fornire al Dipartimento dettagliati report trimestrali sulla composizione delle sue riserve per i prossimi due anni, il che è sicuramente una cosa positiva almeno dovrebbe mettere a tacere un pò dei soliti rumor sulla inconsistenza delle riserve stesse.

https://www.coindesk.com/ny-ags-850m-probe-of-bitfinex-tether-ends-in-an-18-5m-settlement

In ogni caso notizia positiva perchè almeno mette un punto (non si sa se definitivo) ad una vicenda spigolosa che si trascinava da oltre due anni.

Dimenticavo: c'è una differenza enorme e molto importante. Internet nel 1999 era al 99% usata solo nei Paesi più ricchi (USA e Europa).

I 120 milioni di bitcoiner invece sono molto più sparsi nel mondo. Bitcoin è la tecnologia della Storia che più velocemente si è diffusa nei Paesi del Terzo Mondo.

Il World Economic Forum (avete presente? Davos, le montagne svizzere innevate e i banchieri nelle segrete stanze che discutono dei loro affari) ha riportato un grafico dell'ultimo Statista Global Consumer Survey
che si commenta da solo e che dovrebbe stupire solo chi non conosce l'argomento.

 

Il vantaggio è indiretto: sebbene i poveri del mondo non abbiano possibilità di acquistarne in quantità significative, ogni tecnologia a diffusione globale ha un valore aggiunto rispetto a tutto il resto. Valore aggiunto che attira interesse e investimenti anche da chi vive in Paesi ben più ricchi di quelli alle prime posizioni del grafico sopra. Che è quello poi che sta accadendo. La globalizzazione di bitcoin è un elemento imprescindibile del suo successo futuro.

https://www.weforum.org/agenda/2021/02/how-common-is-cryptocurrency/

Coinbase viaggia per i 50 milioni di iscritti, Binance 20, gli altri exchange insieme probabilmente un'altra ventina di milioni.

Se a questo aggiungiamo i 22 milioni e spiccioli du utenti non custodial dell'analisi sopra arriviamo sui 110 milioni di utilizzatori.

Ci sarebbero tutta una serie di puntualizzazioni da fare ad esempio è possibile che chi sia iscritto ad un exch abbia anche un wallet personale, così come l'analisi di Glassnode sottostima pesantemente gli utilizzatori reali (ad esempio i btc di Grayscale o altri fondi fanno parte delle whale o humpback ma sono in realtà di proprietà di molti soggetti). In più vengono persi tutti gli utenti custodial di servizi diversi dagli exchange (es tutti i wallet online)

In base alle analisi più recenti (es https://research.binance.com/en/analysis/global-crypto-user-index-2021) e alle stime più attendibili direi che gli utenti bitcoin (crypto in generale )al momento sono in tutto circa 120 milioni con una forbice di errore da un minimo di 90-100 ad un massimo di 150.

120 milioni di utenti sono più o meno gli utilizzatori che Internet aveva nel 1999.

Se facciamo partire la nascita di Internet dal 1969 (lancio di Arpanet) , Bitcoin è stato molto più veloce a raggiungere questo traguardo (11 anni contro 30)

Se invece facciamo partire la nascita di Internet dall'invenzione del Web (1991), Bitcoin è stato un pò più lento (11 anni contro 8 )

Se ci dovessimo adeguare al tasso di crescita degli internauti, il numero di bitcoiner dovrebbe raggiungere 1 miliardo entro il 2024-2025. Un risultato secondo me alla nostra portata. Fare previsione sugli effetti di questo ingresso sul prezzo è invece molto difficile perchè dipende da quanto sono gonfi i portafogli di chi arriva.  

La blockchain, lo sapete, è un libro aperto per chi usa algoritmi di analisi dei suoi dati.

Questa situazione genera infiniti problemi ed è il principale limite di bitcoin, ma ha il (piccolo) effetto collaterale positivo di fornirci molte informazioni utili.

Glassnode ha recentemente effettuato una analisi della distribuzione di bitcoin diversa da quelle fatte finora perchè si basa sulle entità e non sugli address.

Grazie agli algoritmi di cui sopra, si possono trovare, in base alle movimentazioni, quali sono gli address controllati da stessi soggetti e quindi effettuare una stima sul numero di possessori btc e sulla loro distribuzione.

E' stata usata una classificazione in base ad animali marini ( ). Ad es nel grafico seguente si vede che i gamberetti (shrimp) sono coloro che possiedono meno di 1 btc sono il 96% dei possessori totali e sono circa 22 milioni, i granchi (crab) possiedono da 1 a 10 BTC sono il 2.45% dei possessori totali e corrispondono a 560k soggetti e così via...



Come vedete gli exchange e i miner sono classificati a parte quindi a questa analisi sfuggono tutti i possessori che tengono btc solo su exchange (e non sono pochi).

Questa invece è la distibuzione per bitcoin posseduti da ogni categoria:



Questa è la variazione tra categorie nel tempo:



I risultati finali di questa analisi sono i seguenti tre:

1)La distribuzione di btc è tutt'altro che uniforme ma non è quella esasperata che viene fuori dagli address. BTC. In particolare il 2% dei possessori più ricchi controlla il 71% circa dei BTC in esistenza. Se guardiamo gli address il 2% più ricco controlla il 95% dei btc

2)La quota posseduta dal mercato retail più piccolo (gamberi+granchi < 10 btc a testa) è in costante aumento . I btc controllati dai grandissimi possessori (balene+megattere >1000BTC cadauno) sono diminuiti nel periodo 2018-2019 ma sono in impennata dal 2020 ad oggi a discapito soprattutto dei possessori intermedi (categorie da 10 a 1000 btc).

Si sta assistendo quindi ad una spaccatura tra piccoli e grandi a spese dei medi. Come nell'economia reale sta sparendo la classe media?  . In realtà da 10 a 1000 BTC vuol dire da mezzo milione di $ a 57 milioni di $ quindi alla faccia della classe media. Probabilmente si tratta di gente che ha fatto cash out soddisfatta della somma raggiunta. Hanno venduto sia ai grandi possessori (che sono in accumulo) sia ai nuovi piccoli che sono via via arrivati.

3)I grandi possessori sono in aumento più come numero che come btc posseduti. I famosi "istituzionali" arrivati e in arrivo.



L'analisi è disponibile per intero qui: https://insights.glassnode.com/bitcoin-supply-distribution/

Il primo ETF del Nord America (Canada), lanciato due giorni fa pare abbia avuto volumi sbalorditivi

https://twitter.com/EricBalchunas/status/1362778553734082560

Inoltre, in due giorni si è messo in saccoccia già oltre 6k BTC

https://www.purposeinvest.com/funds/purpose-bitcoin-etf

Nel frattempo a differenza del 2017, nonostante la salita stellare, i btc restano al calduccio nei wallet e non raggiungono gli exchange alimentando lo shortage d'offerta



Fate 2+2

Come sempre ci sarà volatilità, cali del 30% sono sempre dietro l'angolo, ma se non si inverte qualcuno dei trend sopra i 100k entro 6 mesi sono imho una possibilità concreta

Giorno storico   

Se tra voi si nasconde il padovano che ha comprato una Ferrari 360 Modena con plusvalenze da BTC sarebbe interessante che ci facesse sapere come ha prima gestito quelle plusvalenze da un punto di vista fiscale.

Perchè non è che abbia acquistato qualcosa che passa proprio inosservato.....

https://auto.hwupgrade.it/news/tecnologia/una-ferrari-360-modena-e-stata-venduta-in-bitcoin-prima-di-qualsiasi-tesla_95611.html