Gli ho appena inviato un'e-mail. Vediamo se risponde.
Mi ha appena risposto, manifestando interesse per l'argomento. Vedremo cosa saprà dirci. Ciao! |
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Questa applicazione permette di segnalare esercizi commerciali fisici che usano Bitcoin: http://su.openstreetmap.it/(In realtà è più generica, ma tra i sistemi di pagamento è previsto proprio Bitcoin) Invito tutti a farne uso, a meno che non si sia già utenti OSM o lo si voglia diventare: in questo caso è meglio inserire direttamente i dati in OSM e spulciare le note alla ricerca di segnalazioni fatte da altri. Ciao! |
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Io mi sono permesso di invitarlo a uno dei nostri meeting
Sarebbe bello averlo tra noi al meeting nazionale, se/quando si farà. |
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Ringrazio ercolinux per il servizio offerto: aggiungo il suo primo "+". Arbitro consigliatissimo.
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potresti spiegarmi sulla base di quali ragionamenti affermi questo?
te lo chiedo perchè ho sempre pensato che il mercato dei btc non sia efficiente ed essendo poco collegato all'economia reale (inteso in termini crescita di accettazione reale dei btc), sia il regno della speculazione. Visto che non c'è nulla, almeno credo, che vieti a più soggetti "grossi" di accordarsi per muovere il mercato a piacimento in un verso o nell'altro.
Sicuramente chi ha tanto capitale, sia in bitcoin che in valuta fiat, può muovere il mercato pesantissimamente. Tuttavia non è affatto vero che il prezzo del bitcoin sia libero di muoversi: il prezzo è determinato dalla domanda e dall'offerta. La domanda dipende dalle aspettative degli utenti (quindi da come sia possibile spendere i propri bitcoin), e al momento in effetti c'è poco collegamento con l'economia reale (anche se in rapida evoluzione). Però bisogna analizzare anche l'offerta, che invece è molto più rigida. Difficilmente un miner venderà sottocosto; dato che la difficoltà è aumentata esponenzialmente, è prevedibile che il prezzo aumenti in modo analogo, considerando la domanda costante. Se invece la domanda aumentasse (cosa altrettanto prevedibile, considerando l'aumento di beni o servizi offerti in cambio di bitcoin), i prezzi dovrebbero salire anche di più, in proporzione, rispetto all'aumento della difficoltà. A tutto questo ragionamento si devono aggiungere due ulteriori considerazioni: 1) l'effetto "zavorra" di chi ha un immenso capitale in bitcoin, raccolto nelle prime fasi, che potrebbe frenare l'aumento del prezzo con l'immissione di bitcoin "vecchi" sul mercato, e 2) la consapevolezza che più della metà dei bitcoin ormai sia già stata estratta, e che quindi si tratta di un bene sempre più raro. Quest'ultima considerazione ha invece un effetto opposto, ovvero di accelerazione della crescita dei prezzi. In conclusione, è molto molto difficile prevedere l'andamento dei prezzi, dato che ci sono in gioco troppe variabili indipendenti. Personalmente però considero la difficoltà, almeno in questa fase, come la variabile dal peso maggiore, e di conseguenza ritengo i prezzi attuali ancora bassissimi. Ciao! |
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è il nuovo standard di crescita?  No, la crescita è impressionante, ma ci si sta semplicemente portando (con mesi di ritardo, e un po' troppo bruscamente) verso dei prezzi realistici. Per tutta l'estate il prezzo del bitcoin è rimasto bassissimo, come in realtà è normale che sia confrontando l'andamento nelle estati precedenti. Siamo già nella volata verso i 1000 $/XBT? Vedremo... Ciao! |
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Premettendo che non sono mai stato molto addentro ai sistemi di file sharing (non essendo io uno scaricone compulsivo), e che non ho le competenze per fare alcunché, trovo piuttosto interessante quest'idea (sempre che sia tecnicamente realizzabile).
Perché la gente non condivide ciò che ha scaricato? Perché l'operazione in realtà non è gratuita, considerando la banda occupata come un costo. Se la remunerazione in bitcoin fosse superiore o almeno pari a questo costo, la gente troverebbe vantaggioso condividere i propri file.
Disclaimer: stiamo parlando di software libero, contenuti rilasciati sotto licenze creative commons e simili.
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Se invii per primo possiamo fare a meno dell'escrow
Ah, beh, ovviamente vale lo stesso anche per me. Al tuo posto, però, non credo che accetterei. |
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Stemby, comprendo l'invito alla cautela, ma un utente che vanta il logo debian come avatar dovrebbe pur immaginare che un browser lasciato aperto mantiene la sessione online.
Eh, l'utente in questione sa anche fare Ctrl+R, e soprattutto sa leggere la riga "Last Active" registrata da SMF... E comunque non mi sembra un buon motivo per diffamare qualcuno
Dov'è la diffamazione? Ho solo invitato alla cautela. Io senza escrow non faccio transazioni. Chi vuole rischiare, è libero di rischiare; l'importante è esserne consapevoli. Poi, per carità, dubito fortemente che tu voglia fregare qualcuno; tuttavia su questo forum se ne sono già viste di tutti i colori, quindi non mi stupirei nemmeno del contrario. |
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Tu dici che una volta che hanno caricato i btc ,nel caso di trasferimenti da un utenet all altro ,io ne tengo traccia solo attarverso il database
senza effettuare un vero spostamento tra gli indirizzi ?
Esatto. Ripeto: tieni solo spiccioli sul portafoglio connesso in rete. Ciao! |
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Cosa dovrei fare ?
far caricare tuti i btc degli utenti su di un unico indirizzo?
No! Ogni utente ha il proprio indirizzo. In questo modo hai modo di conoscere con precisione tutte le "ricariche". Poi con la tua webapp gestisci le transazioni in uscita e calcoli il saldo. Ciao! |
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Quello che mi premeva cpire ,se io da un indirizzo dove un utenet ha caricato 10 btc ,sposto mettiamo 20 btc su un altro indirizzo (sempre appartenenti al mio portafogli),non è che il software va a prendere i mancanti 10 da un altro indirizzo sempre dello stesso portafogli ?
Tu hai un saldo unico, quindi è abbastanza assurdo fare una cosa del genere. I "giroconti" te li gestisci tu con la tua webapp separatamente: la rete Bitcoin non deve essere interessata da queste operazioni (anche perché rischi di spendere soldi in commissioni, e vai a generare traffico inutile sul network e dati inutili sulla blockchain). |
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Beh, un errore logico mi sembra che tu lo stia facendo senz'altro. I tuoi utenti non conoscono, e non devono conoscere, le chiavi private. Quindi loro non possono (e non devono poter) spendere un bel niente.
Sei tu che effettui materialmente le transazioni in uscita, perché sei tu a possedere le chiavi private. Quindi poco importa da che indirizzo partano.
Ciao!
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Per questioni di sicurezza, ti conviene assolutamente tenere solo una piccola cifra disponibile sul portafoglio, e il grosso su un portafoglio offline.
Ciao!
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Rendo noto che l'arbitro l'avrei anche trovato. Ho inviato diversi messaggi privati a cl4x, anche mentre risultava online sul forum, ma al momento non ho ancora ricevuto alcuna risposta.
Invito tutti alla massima cautela...
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Con Bitcoin-Qt non è ancora possibile scegliere l'indirizzo in uscita. È probabile che questa funzionalità, già presente in altri client, venga integrata in una versione futura. [EDIT] Vedi anche questa discussione: https://bitcointalk.org/index.php?topic=185197.0[/EDIT] Ciao! |
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Suggerimenti su un posto dove possiamo sederci a parlare e mangiare/bere?
Cercate di pagare in bitcoin, mi raccomando!  |
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Gli ho appena inviato un'e-mail. Vediamo se risponde. Ciao! |
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