Bitcoin Forum
June 28, 2024, 07:44:05 PM *
News: Latest Bitcoin Core release: 27.0 [Torrent]
 
  Home Help Search Login Register More  
  Show Posts
Pages: « 1 ... 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 [109] 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 »
2161  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 10, 2019, 07:28:43 PM


Ma il +100% è la giusta remunerazione per aver rischiato di perdere... "x" % ?

Lascio la domanda in sospeso, comunque una domanda da farsi perché Bitcoin, come molti altri asset, almeno per ora, non è privo di rischi finanziari per chi li detiene.

Per esempio, non esiste nessuna sospensione per eccesso di rialzo, così come non esiste sospensione per eccesso di ribasso.
Teoricamente ci si può trovare a -25% in pochi minuti.

Non esiste nemmeno un unico mercato, ma più "piazze" dove i giochi di sponda speculativi sono facili da eseguire.
Sottolineo che molti titoli azionari/obbligazionari hanno una unica piazza di scambio, con alcuni vantaggi tecnici che permettono un monitoraggio.

Per Bitcoin sarebbe veramente rivoluzionario e di grande valore, avere una unica piazza decentralizzata, senza exchange privati a sottrarre risorse economiche al sistema.
Perché gli exchange se guadagnano milioni di dollari in commissioni... se non ci fossero, questi milioni di dollari sarebbero un valore in più per tutti.

Solo per la cronaca, molti titoli azionari da Gennaio 2019 hanno fatto buone prestazioni... su un titolo come Apple, acquistato una trance di titoli il 4 Gennaio 2019, ad oggi si è avuta una rivalutazione dell'85,25%.
Dividendi esclusi.

Non sto parlando di un titolo di una azienda strana, sto parlando di quello che a Novembre era la prima azienda per capitalizzazione al mondo ~ 1.004 miliardi di dollari.
Da sola 5/6 volte tutta la capitalizzazione del mondo cripto;
1.000 miliardi di dollari, più o meno versati...

La Apple poteva crollare a -50% ? a zero ?
teoricamente sì... ma nella pratica, considerando un valore minimo ed intrinseco dell'azienda:
liquidità non impiegata, valore del marchio, valore brevetti, valore degli immobili di proprietà, valore dei prodotti finiti, altri immobilizzi finanziari, ecc... ecc...
lo zero rimane una ipotesi, se Apple fosse andata a zero... c'era poco da stare allegri anche per chi pensa di non aver a che fare con Apple.

Era più una ipotesi il -50%, almeno momentaneo.
Ma sarebbe costato davvero molto poco "assicurare" un default o anche il -50% volendo proprio dormire sonni tranquilli.

Sono cose diverse, era solo per dare un punto di ragionamento diverso.
In particolare vorrei suggerire a tutti, come valutazione, di non pesare solo al mero rendimento, ma pesare il rendimento in rapporto al rischio corso.


Il rischio dipende anche dal timing dell’investimento che è un fattore altrettanto critico della scelta di dove investire: Apple chiuse il 2018 allo stesso valore, più o meno, a cui aveva chiuso il 2017 dopo anni di crescita ininterrotta. Bitcoin era reduce da un calo dell’85% dando segnali di ipervenduto simili a quelli dello scoppio della bolla del 2013.

Il mercato azionario USA cresce a ritmi incredibili da oltre un decennio, senza sostanziali pause,  macina record quotidiani senza avere i crolli che ha avuto Bitcoin e che sono salutari perché riallineano i valori speculativi a quelli reali.

L’unico periodo storico in cui i prezzi azionari sono cresciuti come nell’ultimo decennio è stato negli anni ‘20 del secolo scorso. E non andò a finire benissimo.

In un orizzonte più di lungo periodo esistono poi altre motivazioni.

Apple vende da decenni prodotti ovunque. Abbiamo 4 telefonini e 2 tablet per famiglia. I suoi clienti si misurano in miliardi di persone su un bacino massimo possibile di 7 miliardi. Quanti margini di crescita avrà nel lungo termine un’ azienda del genere? Quanto potrà accrescere il proprio fatturato un’impresa che fattura già oggi più di Nazioni intere? Potranno macinare utili futuri agli stessi ritmi di quelli presenti e passati?

Certo inventeranno altre diavolerie da proporci ma non tutte avranno lo stesso successo. Già occhiali e orologi sono già stati un fallimento rispetto a telefoni e tablet. Google da decenni cerca nuovi canali di fatturato e alla fine si scopre che i soldi veri li fa sempre e solo sul motore di ricerca e la pubblicità che ci ruota intorno.

Sbaglierò, ma mi sembrano aziende all’apice della loro parabola di crescita.

Bitcoin è usato da qualche decina di milioni di persone. I suoi possibili target di utenti rappresentano una domanda inevasa. I suoi possibili campi di applicazione sono enormi per la trasversalità e unicità della sua natura.

Assomiglia molto ad una tecnologia all’inizio della sua parabola di crescita.

Apple è un’azienda che vende prodotti che hanno anche concorrenti. Ok, quelli suoi sono più fighi ma alla fine un tablet è un tablet, un computer è un computer.
L’ipad sarà più veloce, più bello, più user friendly ma non credo che con un tablet della concorrenza non si possa alla fine farci più o meno le stesse cose.

Qualche concorrente potrebbe alla fine fare ad Apple quello che lei fece a Nokia qualche anno fa. In poco tempo.

Ma chi sono invece i concorrenti di Bitcoin? Non è banale rispondere a questa domanda.

Tralascio le altcoin: chiunque abbia passato in questo mondo più di 1-2 mesi, abbia fatto un po' di ricerca, e non abbia interessi a promuovere questa o quella shitcoin, sa benissimo tutte le differenze.
Bitcoin è nato per caso, non valeva nulla all’inizio, non ha un leader, è un insieme variegato di forze spesso in conflitto fra loro, con obiettivi diversi ma tutte, alla fine, con l’interesse economico a non modificarne la struttura tecnica e monetaria di base.

Le sue qualità più importanti (decentralizzazione, immutabilità resistenza alla censura) non sono acquistabili da nessun ufficio marketing e non sono riproducibili a tavolino.

Nonostante budget miliardari, come la storia di Libra dimostra.

Potranno, certo, nascere altri progetti basati su blockchain di successo. Magari questi progetti avranno pure un successo commerciale superiore a Bitcoin.

Ma non potrà nascere un vero duplicato di Bitcoin per lo stesso motivo per cui non potrà nascere un duplicato di Internet o del TCP/IP.

Alcune delle cose che posso fare con Bitcoin non posso farle con nessuna altra tecnologia.

Trasferire un valore economico dall’altra parte del mondo in modo immediato, privato e non censurabile
Possedere l’esatta quota parte di un bene a quantità finita, nota, predeterminata,non duplicabile e non modificabile
Spendere denaro istantaneamente sotto forma di moneta al portatore digitale
Trasportare con sè un valore economico in modo immateriale.
Gli esempi potrebbero essere molti ancora.

I “tablet” che offre Bitcoin, a differenza di quelli di Apple, hanno funzionalità che non ha nessun competitor. E sono funzionalità che non si possono comprare né riprodurre artificialmente.

In un post precedente citavi la Panda che sarebbe fuori mercato a 100.000$.

Lo sarebbe perché a 10.000 potrei sempre comprare una  una C1 o una Aygo.

Bitcoin a 100.000$ sarebbe fuori mercato?

Boh, forse si. Ma anche a 10, 100 o 1000 dollari c’era chi lo riteneva fuori mercato.

Perché la verità è che non esiste un vero mercato.

Tralasciando che posso comprare frazioni di bitcoin ma non si possono comprare frazioni di una Panda, la domanda è: cosa potrei comprare in alternativa?

Dove troverei un’altra forma di contante digitale trasferibile privatamente nel mondo?

Una forma così facilmente trasmittibile e conservabile di ricchezza al portatore?

Il mercato non offre molte alternative.

Esiste poi un fattore generazionale.

Recentemente Schwab ha pubblicato una ricerca, basata su 142.000 suoi clienti, riguardo alle preferenze di investimento suddivise per fasce di età.

Non stupisce che ai primi posti vi siano Amazon e Apple per tutti i gruppi.

Quello che stupisce è che Bitcoin non compaia tra i primi 10 posti né fra i Boomers né fra la GenX (quindi fra i nati prima del 1980) ma sia al quinto posto fra i Millennials

L’ inevitabile travaso di ricchezza tra le prime due categorie e l’ultima, che si verificherà per fattori anagrafici nei prossimi anni , aprirà le porte a milioni di potenziali giovanissimi investitori di adesso che almeno sanno di cosa stiamo parlando.

https://pressroom.aboutschwab.com/press-release/schwab-corporate-retirement-services-news/schwab-report-self-directed-401k-balances-ho

Il fattore generazionale si affianca poi a quello geografico.

Bitcoin , in confronto all’investimento azionario, è percentualmente molto più conosciuto ed usato in aree periferiche del mondo come l’America Latina, l’Africa, l’India.

Lo dimostrano i volumi degli exchange decentralizzati e le ricerche su Google.

Tra i primi 4 Paesi con frequenza di ricerca della parola bitcoin  in rapporto al totale figurano Nigeria, Ghana e Sudafrica.   

Le aree del mondo a più elevato tasso di crescita della popolazione mondiale e le aree del mondo con la maggior percentuale di unbanked.

Aree che hanno anche la più elevata probabilità di crescita economica futura in rapporto al punto di partenza  di oggi.

Apple ha raggiunto il valore attuale, grazie ad investimenti miliardari in campagne di marketing. Grazie all’appoggio dei vari governi del più ricco Paese del mondo.

Bitcoin ha raggiunto i suoi traguardi nonostante sia costantemente e perennemente sotto attacco da parte di tutti i principali poteri, dai mass-media ai politici dai banchieri ai governanti. Alcuni degli uomini più potenti del mondo lo hanno denigrato e sconsigliato definendolo una truffa, linfa per terroristi o veleno per topi.

Non ha un ufficio marketing, non ha nessuno che ne curi il brand.

Tutto quello che ha raggiunto lo ha conquistato solo grazie ai suoi utenti.

Il paragone va ancora con Internet degli anni 90: amato solo da nerd e hacker , odiato e vilipeso da tutti gli altri.

Internet nei ‘90, molto prima di Google e Amazon, era per i mass media il paradiso del crimine e della pornografia. Un po' come bitcoin oggi.

Poi le cose cambiarono, arrivarono i grossi investimenti, arrivò la finanza. Arrivò la massa. Internet acquisì un immagine completamente diversa. Nonostante i nerd e gli hacker degli esordi abbiano continuato ad usarlo nello stesso modo anonimo e difficilmente tracciabile degli esordi.

Alla fine è probabile che anche Bitcoin verrà parzialmente istituzionalizzato, verrà in parte recintato entro giardini murati e una fetta di esso trasformato in una versione politically correct.

Ne seguirà un profondo cambiamento di immagine pur senza snaturarne le caratteristiche, come accaduto per la Rete.

E ne verrà a conoscenza anche l’average Joe, la nostra casalinga di Voghera.

In fondo è un trend già in atto.
2162  Local / Guide (Italiano) / Re: [GUIDA] Depositare Bitcoin su Bitfinex usando Lightning Network on: December 10, 2019, 06:52:09 PM
Ottima guida. Davvero.
Arriveranno altri meriti in futuro, te ne ho dati troppi nel mese scorso.

Potresti provare a fare qualche tentativo con una connessione non diretta?


Risultato della prova.

Ho fatto un deposito sull'account Bitfinex dal wallet per cellulari Eclair (sviluppato dalla startup francese Acinq)

Non ero collegato direttamente al nodo Bitfinex.

Il risultato devo dire che è molto buono: ho depositato 100.000 sat (7,24 $) con finalizzazione della tx in 9 secondi circa  e 12,1 sat di commissioni di routing (come vedete dallo screenshot sotto)

Al cambio attuale sono 0,8 millesimi di dollaro  Grin direi che ci possiamo stare.



C'è da dire che ero collegato al nodo Acinq che è uno dei più connessi e ricchi della rete (ha 47 btc su canali), quindi il routing della transazione è partito subito avvantaggiato.

Vorrei provare con importi più grossi per vedere come e se al crescere dell'importo il routing diventi più lento.

2163  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 09, 2019, 08:36:42 PM
Simpatica iniziativa del governo greco per combattere l’evasione fiscale e l’uso del contante, che potrebbe trovare proseliti anche da noi.

Legata tra l'altro al problema dei tassi negativi sui depositi bancari.

Ogni cittadino greco sarà obbligato per legge a spendere in maniera elettronica (bancomat, carte, bonifici…) almeno il 30% del proprio reddito.

Se non lo farà dovrà pagare una multa pari al 22% della differenza tra il 30% del reddito e quanto ha effettivamente speso elettronicamente.

Che tu sia un evasore o un semplice risparmiatore non conta: o spendi o paghi.

E’ un atto di guerra contro il risparmio, nel pieno stile delle teorie malate della MMT che vanno tanto per la maggiore adesso.

Le vecchie e sane abitudini fare sacrifici per crearsi un domani migliore non sono ammesse nel mondo moderno. Gli Stati hanno bisogno di denaro per cui tu, lavoratore, se osi destinare a consumi futuri oltre il 70% del TUO reddito vieni equiparato "di default" e a prescindere ad un evasore, e punito di conseguenza.

Così impari a tesaurizzare che l'economia deve girare per generare consumi sempre più inutili.

Chissà come verranno considerati i pagamenti in bitcoin. Elettronici sono elettronici ma non credo siano l'elettronico che hanno in mente loro.

https://www.smh.com.au/business/markets/greeks-set-to-face-heavy-fines-if-they-don-t-spend-30-per-cent-of-their-income-electronically-20191209-p53i14.html
2164  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 09, 2019, 07:26:24 AM


Riguardo invece la considerazione sul 2019: per me è stato un buon anno.
Ho visto parecchi fattori positivi:
1) ci sono stati sviluppi tecnologici interessanti
2) i prezzi hanno rifiatato ma hanno tenuto, e questo anche per chi non passa le giornate a guardare il valore corrente è comunque un indicatore utile perché dice chi/quanti guardano questo mercato
3) non ho più notato particolare accanimento nei media verso il mondo cripto
4) il tema Libra, che ha contribuito a far parlare molto di valute digitali
5) si sta muovendo qualcosa sul discorso regolamentazione (e mi aggancio a quanto dice sul punto Paolo nel post precedente, post che condivido)

Insomma le cose si muovono e stanno maturando, ovviamente sappiamo che ci vuole tempo....



Riguardo al punto 2, se ci limitiamo all'anno solare 2019, siamo a +100% da inizio anno. Bitcoin è probabilmente, ancora ad oggi e nonostante il calo da giugno a ora, il miglior investimento possibile del 2019.

Quindi direi che abbiamo molto più che tenuto, anche se la "prestazione" del 2019 è conseguente a quella , molto negativa, del 2018.

Ma mentre nel 2018 si leggevano paginate sui mass media generalisti riguardo alla imminente morte e sepoltura conseguente al famigerato scoppio della bolla, questo +100% è passato e sta passando molto sotto silenzio.

Oltretutto a fine 2017 fior di economisti preannunciavano come, con l'arrivo dei futures ufficiali e quindi con la possibilità di vendere btc anche a chi non possedeva btc, si sarebbe assistito alla morte dello "schema piramidale", come se la crescita del prezzo fosse dipesa fino allora solo dal fatto che gli hodlers avevano la possibilità di bloccare l'offerta.

Invece per circa 4 mesi quest'anno siamo cresciuti anche a ritmi superiori al 2017 nonostante qualsiasi scettico di bitcoin avesse la possibilità di iscriversi a CME e venderli allo scoperto allineando i soldi alla propria bocca come dicono gli anglosassoni.

Penso che un dato certo lo abbiamo: 3000$. Non può scendere sotto questa cifra poiché è il costo di produzione per btc. Siete d' accordo?


No.

Prima di tutto penso che il costo di produzione di 1 btc sia mediamente molto superiore a 3k$ altrimenti l'hashrate aumenterebbe esponenzialmente per le incredibili opportunità di guadagno.

Il mining è attività talmente competitiva che è forse la migliore applicazione pratica della teoria microeconomica di massimizzazione del profitto (uguaglianza tra costo e ricavo marginale).

Inoltre penso che il costo di mining segua il prezzo e non viceversa e che nel mercato bitcoin ci siano "forze" in grado di influenzare il prezzo molto più dei minatori.

Poi esistono i precedenti: l'ultima volta l'anno scorso di questi tempi, con il crollo a quasi 3k dollari, si ebbe un valore di bitcoin che andò ben sotto il costo necessario a minarlo.

Ed infatti, come conseguenza, l'hashrate precipitò del 30% (da 51 Eh/s a  36 Eh/s) in meno di 1 mese.

Per cui se fosse solo per quello, il prezzo potrebbe andare benissimo sotto 3k$
2165  Local / Guide (Italiano) / Re: [GUIDA] Depositare Bitcoin su Bitfinex usando Lightning Network on: December 09, 2019, 07:08:04 AM
Ottima guida. Davvero.
Arriveranno altri meriti in futuro, te ne ho dati troppi nel mese scorso.

Potresti provare a fare qualche tentativo con una connessione non diretta?


Si, appena ho tempo faccio una prova


Anche io prima o poi dovrò studiarmi LN.

Ma Zap! , oltre ad essere un nodo LN, è anche un normale wallet?

Quindi per iniziare, dopo averlo installato, bisogna prima importare una chiave privata relativa ad un address con almeno 0.04 btc, giusto?  Altrimenti non è possibile aprire alcun canale.

Probabilmente è meglio inviare direttamente i 0.04 btc da un altro wallet direttamente su Zap...

Si, esatto.
2166  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 08, 2019, 04:13:24 PM
Ho scritto una breve guida per chi fosse interessato a depositare/prelevare btc su Bitfinex tramite LN

Se vi interessa è qui https://bitcointalk.org/index.php?topic=5207969.0
2167  Local / Guide (Italiano) / [GUIDA] Depositare Bitcoin su Bitfinex usando Lightning Network on: December 08, 2019, 04:04:56 PM
Bitfinex è il primo grosso exchange della galassia bitcoin che ha introdotto il supporto a LN per i depositi e i prelievi in bitcoin

Questa breve guida è un piccolo aiuto per chi vuole utilizzare questa tecnologia ma non ha molta familiarità con LN.

Per prima cosa serve un nodo LN. Sembra un primo ostacolo, ma niente paura: i moderni wallet includono, al loro interno, l'istanza automatica di un nodo per cui i tecnicismi di questa fase, per chi vuole, possono essere evitati. Basta scaricare, installare ed avviare un wallet.

I migliori e più user friendly, a mio modo di vedere e per quella che è la mia esperienza, sono tre:

1)Zap! (https://zap.jackmallers.com/) disponibile per Ios, Android, Windows e Linux
2)Bluewallet (https://bluewallet.io/) disponibile per Ios e Android
3)Wallet of Satoshi (https://www.walletofsatoshi.com/) disponibile per Ios e Android

La descrizione dei vari passaggi in questa guida sarà fatta usando un hardware wallet Casanode, ma mostrerò anche come fare usando Zap, sebbene in quest'ultimo caso le operazioni siano veramente semplici.

2)Bitfinex ha aperto un proprio nodo per il supporto a LN (https://ln.bitfinex.com/)

Il node link per collegarsi al nodo Bitfinex è questo : 033d8656219478701227199cbd6f670335c8d408a92ae88b962c49d4dc0e83e025@34.65.85.39:9735

Ovviamente non è necessario stabilire una connessione diretta tra il nostro nodo e quello di Bitfinex per fare una tx LN con quest'ultimo, ma, specialmente se avete intenzione di fare molti scambi nel tempo (prelievi e depositi), la connessione diretta è preferibile per due motivi: a) si azzerano le fees per l'istradamento della tx b) i tempi diventano istantanei.

Soprattutto b è importante perchè LN soffre ancora di poca liquidità e quindi senza una connessione diretta la finalizzazione della tx può richiedere un pò di tempo (di regola qualche minuto), tempi che crescono al crescere dell'importo da trasferire.

Il problema è che per creare un canale diretto con il nodo Bitfinex l'importo minimo richiesto da quest'ultimo è di 4 milioni di satoshi (0.04 btc).

Quindi riassumendo potete scegliere tra A)Non aprire un canale diretto in modo da depositare/prelevare qualsiasi somma (anche pochissimi satoshi per volta) con  commissioni di istradamento piccole ma non nulle e tempi brevi ma non istantanei oppure B) Aprire un canale diretto in modo da azzerare commissioni e tempi ma dovete avere 4 centesimi di btc minimo per farlo.

In questo guida ho scelto B



Le fasi con cui effettuare il pagamento saranno quindi:

a) apertura del canale tra il nostro nodo e quello Bitfinex depositando almeno 4 milioni di sat
b) farsi dare la "fattura" (invoice) da Bitfinex e decidere quanto depositare
c) effettuare la tx Ln dal nostro nodo

Vediamo le fasi nel dettaglio:

a)Su Zap!, dopo aver avviato il software basta cliccare in alto su Channels e quindi su Manage



Quindi su create new channel



Quindi copiare il node link di Bitfinex e inserire l'importo desiderato (>= di 4 milioni)



Ricordo che la tx con sui si crea un canale è una tx on chain per cui bisogna decidere le commissioni da inserire a seconda della velocità con cui si vuole finalizzare il pagamento.

La creazione del canale io l'ho fatta usando il mio nodo hardware Casanode, i passaggi sono più o meno gli stessi e alla fine il risultato è il seguente:



Viene creato un canale con 4.050.000 sat depositati dal mio lato

Il canale è visibile anche on line sui block explorer LN (che non so perchè mi posiziona a Manfredonia  Grin).



b) dopo aver creato il canale, andiamo su Bitfinex per creare la fattura con l'importo da depositare, nel mio caso 0,02 btc

Dalla schermata Deposit, scegliamo come currency da depositare Bitcoin (Lightning Network)



A questo  clicchiamo su generate invoice. Viene creato il codice a barre per i dispositivi mobili oppure il codice della fattura da copiare sul proprio wallet desktop



Incolliamo  il codice della fattura sul wallet ed effettuiamo il pagamento



Il pagamento figura quindi come istantaneamente finalizzato sia sul wallet che su Bitfinex





Notate come le fees della transazione sono esattamente pari a 0. Ho speso 2 centesimi di bitcoin e 2 centesimi di bitcoin mi trovo accreditati su Bitfinex

Sull'exchange l'importo figura sotto forma di LNX che è una coin fittizia creata per i depositi via LN. Questa coin ovviamente può essere convertita in btc all'interno di Bitfinex senza commissioni in rapporto 1:1



Dopodichè i miei 0,02 bitcoin vengono accreditati sul conto pronti per essere usati:




Adesso gli 0,02 BTC che ho trasferito sull'exchange sono bitcoin di cui io ho perso il controllo e che sono affidati all'exchange esattamente come se avessi fatto un tx on-chain. Ma i restanti 0,0205 che sono sul canale sono su un multiaddress tra me e Bitfinex e quindi sono protetti dalla blockchain. Non sono in mano di terzi. Al tempo stesso, in caso di bisogno (es crollo del prezzo) potrei trasferirli istantaneamente sull'exch per venderli senza dover attendere la finalizzazione di una tx on chain.

Immaginate le possibilità di arbitraggio immediato tra i prezzi di exch diversi qualora il supporto di LN fosse diffuso e non limitato ad uno solo di essi.

Infine, e' bene precisare che USATI può voler dire anche SPESI, perchè Bitfinex ha avviato un partenership con Bitrefill per l'acquisto di gift card via LN direttamente da dentro l'exchange:  Cool



L'elenco di siti spendibili come vedete è lo stesso di Bitrefill ed è veramente ampio anche nel nostro Paese, lo potete consultare qui se non avete un account Bitfinex

https://www.bitrefill.com/buy/?hl=it&gclid=CjwKCAiA27LvBRB0EiwAPc8XWZndZYrGtgVlub0yGofRs5j_o3fZSp-NqQnv2CSsy46AaEqy0sAiURoCjIcQAvD_BwE
2168  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 07, 2019, 04:15:46 PM
Con possessori di bitcoin io intendo tutti colori che detengono btc in proprio o tramite intermediari.

In un mondo perfetto i secondi non dovrebbero esistere ma sappiamo bene che questa è un'utopia visto che moltissimi detentori di criptovalute si affidano ad exchange come fossero banche non avendo tempo, voglia o capacità per installarsi un wallet personale.

Il numero di utenti iscritti agli exchange sono decine di milioni: solo Coinbase si stima abbia oltre 30 milioni di iscritti (https://www.newsbtc.com/2019/07/23/coinbase-crypto-bitcoin-users-adoption/), più degli address btc esistenti.

Poi ci sono Binance, Bitfinex, Kraken, Gemini...etc...etc

Solo i cold wallet noti di 4 exchange (Huobi+Binance+Bitfinex+Bittrex) posseggono 750k btc, oltre il 4% dei BTC in esistenza.

Da questi numeri per il nostro calcolo vanno tolti:

-Gli iscritti agli exchanges che hanno saldo in btc pari a 0 e posseggono magari altcoins. (ma quanti saranno? I btc sono da sempre la porta di accesso al trading di shitcoin per cui non credo siano moltissimi)
-Gli iscritti a exchanges che hanno btc depositati presso terzi ma anche btc su indirizzi personali (perchè sono contati dall'altra parte)
-Gli iscritti a più exchange (che andrebbero presi una volta sola)

E' bene precisare che non stiamo parlando di utenti al momento attivi ma di possessori anche "dormienti". Magari anche quelli che non sanno nemmeno bene cosa sono, ma ne hanno comprati 100€ nel 2017 perchè ne avevano sentito parlare e adesso si sono anche scordati di averli.

Dati precisi non ne abbiamo né probabilmente ne avremo mai (e' il bello di una moneta al portatore), ma la mia idea è che il totale sia dai 40 ai 60 milioni circa, poco meno dell'1% della popolazione mondiale.
2169  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 07, 2019, 10:03:25 AM
Gli indirizzi bitcoin con depositata qualsiasi somma maggiore di zero hanno raggiunto un nuovo massimo di sempre a 28,39 milioni superando il precedente massimo del 10 gen 2018



Il numero di indirizzi, come sapete, è la migliore approssimazione del numero di possessori di bitcoin, anche se da un lato sovrastima i possessori (più address possono fare capo alla stessa persona) dall'altro li sottostima (perchè un singolo address può riferirsi a tanti o tantissimi individui).

Nel complesso credo che il secondo valore sia decisamente più grande del primo, per cui i reali possessori di bitcoin nel mondo sono più di 28 milioni.

In ogni caso il dato potrebbe significare che vi sia una crescita nel numero di utilizzatori di bitcoin: di solito nei periodi bearish il numero di indirizzi con saldi >0 si riduce perchè le persone trasferiscono i loro btc sugli exchange per venderli. Viceversa nelle fasi bullish, o meglio in quelle di accumulazione, gli address aumentano perchè ci sono più persone che holdano su proprie chiavi private.

In effetti confrontando questa informazione con l'attività "dinamica" della blockchain, questo ATH sembrerebbe più il timido segnale di inizio di una lenta fase di accumulazione. Infatti, sia il numero di transazioni giornaliere che, soprattutto, gli indirizzi attivi nelle ultime 24 sono ancora lontani dai massimi.

Questi ultimi sono gli indirizzi da cui è partita (o hanno ricevuto) almeno una tx nelle ultime 24h. Siamo intorno ai 600k al giorno, contro massimi di fine 2017 di oltre 1 milione: https://bitinfocharts.com/comparison/bitcoin-activeaddresses.html

https://twitter.com/intangiblecoins/status/1202950870939422720
2170  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 02, 2019, 08:33:08 PM
Bitfinex supporterà prelievi e depositi tramite LN da domani

Grande notizia.

Curioso anche per l'altra notizia che annunceranno domani riguardante, pare, i pagamenti e acquisti in bitcoin (https://blog.bitfinex.com/crypto-november/)



2171  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 02, 2019, 04:50:18 PM


Piccola analisi tecnica legata solo alla struttura del prezzo,ignorando i fondamentali e ignorando che stiamo parlando di bitcoin:

La lettura di soglie così basse, non mi riferisco a te o altri è un discorso più generale, somiglia molto, a parti invertite, ai target di 50k o 100k dollari che si vedevano un anno fa, con termini di raggiungimento entro 1-2 mesi.

La caduta che abbiamo avuto dopo la rottura del supporto a 5700 ha poco di razionale e somiglia molto alla fase di capitolazione, in cui si vende guidati dalle emozioni e non dal cervello.

Così come nel 2017 il raddoppio in poche settimane da 10k a 20k fu guidato dall'euforia, un miraggio di ricchezza facile, comprare bitcoin il martedì per raddoppiare il capitale entro il mercoledì.

Un famoso trader del passato diceva che la capitolazione è solo l'euforia degli orsi, per far capire quanto le due fasi si assomiglino.

Capire dove finirà questa capitolazione è molto difficile ma per esperienza i momenti guidati solo dalle emozioni nel trading di qualsiasi bene, anche speculativo come questo, non durano mai molto a lungo.

Per questo continuo a non ritenere probabile (ma non impossibile) scendere stabilmente sotto 3000 che per me è sempre la soglia che i tori difenderanno con le unghie se non si vuole che l'outlook tecnico del prezzo diventi verante nero. E per questo ho riiniziato a comprare quantitativi (per le mie possibilità) importanti.

Un anno fa ritenevo improbabile scendere sotto 3000 e (stranamente  Grin) c'ho azzeccato.

Per gli stessi motivi (tecnici) ritengo molto improbabile scendere sotto 5000$ adesso, almeno in pianta stabile (l'ombra della candela che viene subito recuperata è sempre possibile).

Sotto 5k, vorrebbe dire outlook di prezzo veramente nero e rottura di un pattern che dura da anni,  esattamente come sarebbe stato 3k un anno fa.

Di nuovo, improbabile ma non ovviamente impossibile.

Detto questo però c'è ancora troppo ottimismo intorno al prezzo, siamo lontani da una fase di capitolazione.

Lo spread tra posizioni long e short su Bitfinex è ai massimi di sempre



Che è uno dei segnali più ribassisti che esista; una situazione che i market makers adorano per muovere il prezzo nella direzione opposta.

Solo quando quasi nessuno avrà più voglia di scommettere al rialzo, quello sarà il momento in cui l'inversione di direzione sarà vicina (vedi ad esempio Dic 2018 nel grafico sopra)
2172  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 02, 2019, 07:39:14 AM
Tra tutti gli imprenditori "storici" della Silicon Valley, quello più pro bitcoin  (insieme a Peter Thiel) è Jack Dorsey, il fondatore di Twitter e Square.

Non è un caso che Cashapp, il wallet di Square, è da tempo il mezzo preferito dagli americani (insieme a Coinbase) per la compravendita di btc.

A differenza di Coinbase, che apre le porte alle peggiori shitcoin pur di guadagnare (per carità, diritto più che legittimo), Square incentra il suo business nel mondo cripto solo su bitcoin proprio perchè Dorsey è uno dei pochissimi imprenditori famosi che non solo è pro criptovalute ma ha anche un atteggiamento molto massimalista quando si tratta di paragonare la principale di esse a tutto il resto del mercato.

Significativo è il confronto con il rivale di sempre,  cioè Zuckenberg e la sua Facebook.

Qualche mese fa, in piena tempesta mediatica su Libra, qualcuno chiese a Dorsey se anche Twitter avesse intenzione  di lanciare un progetto simile o addirittura di unirsi al consorzio. La risposta fu un secco no, accompagnata da un nuovo outing pro bitcoin (https://it.cointelegraph.com/news/ceo-jack-dorsey-on-twitter-joining-libra-hell-no).

I rumor su una implementazione di un sistema di micropagamenti in btc all'interno di twitter si sono da allora moltiplicati, anche perchè Dorsey, così facendo, incontrerebbe molte meno problematiche "legali" di quelle avute da Zuck con Libra non foss'altro perchè Bitcoin (a differenza di Libra) non ha collaterale e non viene emessa da un'entità di aziende che aspirano a fare le banche centrali del settore privato.

Questi rumor sono ulteriormente rafforzati dal fatto che Dorsey è anche tra i principali finanziatori di Lightning Labs, la principale startup che si occupa dello sviluppo di LN.

Un'implementazione di micropagamenti su Twitter avrebbe molte più probabilità di successo se usasse LN, al fine di evitare di rendere le piccole transazioni antieconomiche al crescere nel lungo periodo delle commissioni.

Possibile quindi che Dorsey aspetti una maggiore maturità di LN prima di lanciare un progetto simile?

Ieri anche la stampa italiana si è occupata dell'argomento: Dorsey ha dichiarato che il prossimo anno vivrà per qualche mese in Africa, continente che considera ideale per lo sviluppo delle criptovalute in ragione del numero di unbanked che ci sono (e come i volumi degli exchange decentralizzati confermano).

...E quel che è certo è che l'Africa ha un potenziale enorme per lo sviluppo delle criptovalute. Se in economie come gli Stati Uniti o l'Unione Europea, dove le banche centrali decidono i giochi e la valuta è stabile, iniziative come Libra vengono accolte dalle istituzioni con scetticismo, se non con ostilità, ben diversa è la situazione di nazioni abituate a tassi di inflazione a doppia cifra come la Nigeria, il Ghana, il Malawi o il Mozambico. Per non veder erodere in modo repentino il valore del proprio denaro, gli africani acquistano quindi criptovalute.

Non è un caso che uno dei paesi africani dove il Bitcoin è più diffuso sia lo Zimbabwe, simbolo dell'iperinflazione ai pari della Repubblica di Weimar. La diffusione degli strumenti di pagamento alternativi è però ingente anche in economie più sviluppate come il Sudafrica o il Kenya. Tra le ragioni di tanto successo anche la difficoltà di accesso che molti cittadini hanno al sistema bancario e la presenza, in certi casi, di governi autoritari che possono espropriare le risorse della popolazione. Sono proprio le autorità, però, a lasciar correre e a evitare, finora, iniziative per regolamentare il settore. I governi africani sanno infatti che, in presenza di una valuta nazionale instabile, impedire ai cittadini di acquistare Bitcoin significherebbe impoverirli e quindi infliggere un duro colpo alle proprie economie


E quel qualcuno, chissà, potrebbe essere Dorsey, che in Ghana, dove ha incontrato alcuni imprenditori del settore, ha annunciato l'intenzione di integrare gli scambi di Bitcoin con Twitter e l'app per i pagamenti Square

https://www.repubblica.it/tecnologia/2019/11/30/news/jack_dorsey_n_1_di_twitter_annuncia_vivra_per_un_po_in_africa_e_punta_sempre_sui_bitcoin-242294939/
2173  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 29, 2019, 09:05:02 PM
ovviamente la rampa ad inizio 2020 è dovuta alle aspettative sull'imminente halving!
Ma siamo proprio sicuri che ci sarà questa impennata che ricalcherà l'andamento degli halving passati?
Di solito quando tutti si attendono un determinato comportamento, parlo dei mercati finanziari, questo non accade mai, quantomeno mai nel momento in cui lo hai previsto.
voi che sensazione avete?

La domanda non è banale e, secondo me, la risposta più corretta è un pò articolata.

Sebbene la quantità limitata e soprattutto inalterabile sia evidentemente un punto di forza, concentrarsi solo sull'halving ( e quindi sull'offerta anzichè sulla domanda) può essere fuorviante nella stima del prezzo di bitcoin.
Bitcoin non ha valore perchè scarso: esistono moltissime cose scarse nel mondo che non valgono assolutamente nulla, semplicemente perchè non hanno nessuna utilità.
Non è nemmeno una specie di gronchi rosa digitale che ha valore perchè qualche appassionato lo considera un bene da collezione raro ed è disposto a fare follie per accaparrarselo.
Piuttosto, è  per le sue qualità intrinseche e per certi versi uniche, che ha acquistato e acquisterà valore.
Altrimenti non si spiegherebbe ad esempio perchè esistono altcoin con emissione più scarsa di bitcoin che però valgono molto meno dell'originale.
Io sarei ugualmente bullish  anche se il limite massimo al loro numero fosse 210 milioni o 2 miliardi e 100. Non cambierebbe di molto le mie prospettive.

Da un certo punto di vista poi non è chiaro nemmeno perchè i vari halving non possano esser già prezzati all'interno del valore di mercato di bitcoin, dato che sono eventi noti da sempre. I mercati vivono di aspettative: i prezzi salgono sui rumor, le notizie inattese, le indiscrezioni.

Ma è dal 2009 che tutti sanno che dal 2020 i bitcoin emessi saranno 6.25 per blocco. Quindi perchè i mercati dovrebbero reagire solo a partire dal 2020 a questo evento?

Detto questo però, si possono anche fare considerazioni di natura opposta: i mercati vivono di cicli, più il bene è sottoposto a speculazione (come bitcoin), più i cicli sono ampi e prolungati. In modo particolare la storia del prezzo  ci dice che i mercati hanno fatto coincidere l'andamento di questi cicli con i dimezzamenti dell'offerta, secondo un rapporto circolare di causa-effetto.

L'avvicinarsi dell'halving crea aspettative di crescita di prezzo perchè tutti sanno che i minatori sono una delle forze ribassiste del prezzo, dato che devono pagare le loro bollette convertendo btc con fiat. Se i minatori ricevono meno bitcoin, quindi, diminuisce la pressione di vendita e questo genera aspettative di crescita di prezzo. Quando questa crescita incontra l'effettiva e reale riduzione dell'offerta conseguente all'halving si autoalimenta e spinge ancora più in alto sia  il prezzo che le sue aspettative. Questo è il motivo per cui il prezzo aumento più dopo l'halving che prima. Fino a generare una nuova bolla speculativa, un nuovo ATH, un nuovo crollo e un nuovo bear market.

Credo  che vivremo qualcosa di molto simile anche a questo giro anche se resto convinto che ciò che farà il successo di bitcoin nel lungo periodo sarà l'aumento della domanda per usi concreti molto più che la riduzione dell'offerta.

Semmai bisogna tenere in considerazione che , in base alla curva S di adozione  e al suo conseguente pattern logaritmico, ogni ciclo del prezzo genera una crescita meno che proporzionale e una più lenta conquista di un nuovo massimo. Per cui dubito che, percentualmente, cresceremo come nel 2017 e che soprattutto lo faremo così in fretta.

L'unica variabile che potrebbe alterare questa situazione è data dall'enorme mercato dei derivati che sta crescendo intorno a bitcoin (che non c'era o c'era molto meno nei passati cicli) e che potrebbe ampliare le oscillazioni del prezzo sia nel bene che nel male.

Una di quelle notizie che aspettavo da anni:

German Banks Allowed to Sell and Custody Crypto Assets From 2020: Report

Quote
From next year, banks in Germany will be allowed to offer the sale and storage of cryptocurrencies under new legislation.

Previously, banks were barred from offering direct access to crypto assets, but the new law implementing the fourth EU Money Laundering Directive would change that, according to local business newspaper the Handselblatt in a report on Wednesday. The bill has already been passed by the German federal parliament, the Bundestag, and is expected to be signed off by the nation's 16 states.



Ne parlo (in inglese) qui:

From 2020, the sale and custody of Bitcoin will be allowed to all German banks

Non ci vedo nessun tradimento degli ideali libertari di Bitcoin.
Usare un intermediario per la custodia dei propri bitcoin è difatti una possibilità, non un obbligo, come accade oggi con la valuta fiat dematerializzata.
La sovranità finanziaria è una responsabilità che non tutto sono disposti ad accettare. Vi sono anche casi nei quali il detentore di bitcoin non abbia le capacità o la possibilità per detenere in maniera autonoma i propri bitcoin.
L'adozione di massa deve passare anche per la gestione di queste casistiche.

Basti pensare anche ad un fondo di investimento, che non potrebbe detenere autonomamente i bitcoin, per evidente conflitto di interessi (proprio come oggi le banche che gestiscono fondi di investimento hanno banche depositarie terze ed indipendenti sui quali depositano i propri investimenti).

Aggiungo, alle tue corrette considerazioni, che questa notizia è una nuova conferma che molti Stati preferiscono addomesticare bitcoin anzichè combatterlo frontalmente.

Come già la storia di futures,opzioni e un domani forse ETF dimostra.

Integrare bitcoin nel sistema bancario, dal punto di vista di uno Stato è una azione che ha innumerevoli vantaggi:

1)Dà alle banche un nuovo filone di business
2)Sottrae il trading agli exchange non regolamentati
3)Incentiva un uso di bitcoin di tipo KYC/AML, tracciabile e fiscalmente perseguibile
4)Disincentiva, nell'utente medio, l'uso anarchico e anonimo
5)Incentiva l'uso di btc come mezzo di holding e di trading, più che come moneta.

Esattamente come fu con Internet: gli Stati non hanno convenienza a bandirlo, ma a rinchiuderlo il più possibile dentro un recinto.

Come Internet, e come con Bitcoin, però questo recinto non può essere così ampio da rinchiudere tutto.

Oggi quello che sfugge al recinto per Internet è il Dark Web per bitcoin sarà un uso privato, decentralizzato e indipendente.

Se questi tipi di utilizzi saranno minoritari e non riguarderanno la massa, per gli Stati l'obiettivo sarà raggiunto.

 
2174  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 26, 2019, 07:39:15 AM
Prosegue il lento ma costante esodo delle attività di mining dalla Cina, il che è un bene non tanto perchè la Cina è brutta e cattiva ma perchè è sempre meglio avere questa attività il più possibile sparsa per il mondo.

Il Sole scrive oggi di Bitriver, la più grossa fonderia di alluminio della Russia convertita 1 anno fa in mining farm https://www.ilsole24ore.com/art/l-oligarca-russo-converte-fonderia-alluminio-mining-bitcoin-ACoeDB1

In Texas GMO (Giappone) e Northern Bitcoin (Germania) costruiranno forse la più grossa industria di mining del mondo, che raggiungerà la capacità massima di 1GW a fine 2020 e surclasserà un analogo progetto che Bitmain sta portando avanti sempre in Texas da 300MW di potenza massima (https://www.coindesk.com/1-gigawatt-bitcoin-mine-under-construction-in-texas-would-dwarf-bitmains)

Interessante anche come questi grossi e costosi investimenti vengano portati avanti in un momento di relativa apatia del mercato e di disinteresse generale, nonostante il 2019 resti un anno straordinario per bitcoin in termini di crescita di prezzo visto che ancora oggi siamo a quasi +100% dall'inizio dell'anno

Se non ci fosse questa apatia soprattutto della stampa generalista mi immagino il fiume di articoli sul collasso energetico mondiale provocato dalla moneta di terroristi e spacciatori.

Come ho già scritto in altre occasioni il punto centrale, che pochi colgono, è il ruolo che il mining ha e può avere per eliminare inefficienze in un mercato veramente libero dell'energia andando a compensare cali di prezzo dovuti a sovrapproduzioni momentanee locali.

Parlare di sovrapproduzione energetica in un'epoca di crescita record della domanda di energia e di polemiche sul global warming può sembrare insensato ma il problema è che le centrali non vengono costruite per le necessità di oggi ma per quelle di domani e che il trasferimento di energia oltre una certa distanza diventa antieconomico.

Questo provoca locali eccessi di produzione e crolli dei prezzi.

In Australia una delle più grosse centrali fotovoltaiche (95MW) è stata costretta, negli ultimi mesi, a spegnere l'impianto in media una volta ogni due giorni per la sovrapproduzione locale che ha fatto crollare i prezzi in territorio negativo https://reneweconomy.com.au/this-solar-farm-has-to-switch-off-every-second-day-due-to-negative-prices-63529/

Se questa centrale installasse una mining farm nelle sue vicinanze potrebbe dedicare la sua produzione energetica a questa attività nelle fasi negative dei prezzi evitando le perdite nei costi fissi di un impianto fermo e il tutto ad impatto ambientale pari a zero.

95MW di potenza con gli ASIC moderni dovrebbero essere circa 15 btc al giorno....

Chissà quando si inizierà a discutere ed analizzare il mining non solo come uno spreco di energia ma come un modo per non sprecare energia.
2175  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: November 24, 2019, 05:46:05 PM


scusa non mi torna proprio questo calcolo... Per trovare 2 blocchi consecutivi più velocemente di tutto il resto della rete la probabilità dovrebbe essere 0,45^2, cioè 0,2025%, per scovare ben 20 blocchi consecutivi sarebbe 0,45^20, cioè appena lo 0,000000116%. Da dove esce quel 53%? Huh



Se vuoi la risposta completa la trovi a pag. 6,7,8 del white paper https://bitcoin.org/bitcoin.pdf dove lo stesso Nakamoto ha fatto questo tipo di calcolo.

In breve il tuo calcolo è sbagliato perché per recuperare 20 blocchi consecutivi non serve che l'attaccante generi 20 blocchi consecutivi ciascuno in meno tempo della parte onesta della rete, ma è sufficiente che il tempo totale con cui l'attaccante genera i 20 blocchi sia minore del tempo totale impiegato dal resto della rete. Il primo caso implica il secondo ma non viceversa.

L'attacco in quel caso infatti sarebbe riuscito, e solo allora l'attaccante immetterebbe in circolazione tutti e 20 i blocchi riscrivendo in un sol colpo tutta la storia recente.

La variabile aleatoria fondamentale qui è il numero k di blocchi consecutivi che si riescono a generare in un dato tempo, non il numero di blocchi consecutivi che si riescono a generare ciascuno più velocemente del resto della rete. Pertanto si usa la distribuzione di Poisson.

L'aspetto da tenere sempre a mente è che tutti i risultati della "lotteria" dei blocchi della blockchain sono in teoria (e in pratica) temporanei, ad oggi ciascun vincitore della lotteria degli ultimi 100 blocchi o degli ultimi 10000 blocchi potrebbe cambiare domani perché qualcuno nel frattempo sta minando in segreto una catena più lunga.

Se vuoi il tuo calcolo si occupa solo di un caso particolare nel quale l'attaccante vince, ma ci sono molti più casi (e probabilità maggiori) per riuscire nell'impresa.

se interessa qui c'è un paper che approfondisce gli aspetti tecnici del double-spend attack a partire dal WP di Satoshi https://arxiv.org/pdf/1701.03977.pdf

E qui un tool di Gregory Maxwell per il calcolo approssimato della probabilità di successo dell'attacco, dato il numero di conferme e la quota di hashrate dell'attaccante https://people.xiph.org/~greg/attack_success.html
2176  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 23, 2019, 08:37:03 AM
Di tutti i consigli di trading su Bitcoin che potrei dare il peggiore in assoluto è vendi sulle notizie cattive e compra su quelle buone.

Proprio il peggiore in assoluto.

Il migliore è invece: apri twitter o telegram se trovi tante previsioni di prezzi stellari entro poco vendi, se trovi grafici di bitcoin sotto 1000 dollari compra. Grin

In realtà come abbiamo detto tante volte bitcoin è un bene (nel breve periodo) altamente speculativo che è soggetto a dinamiche irrazionali di esuberanza e depressione. Queste fasi cicliche allontanano, verso l'alto o verso il basso, il prezzo dal "fair value" di bitcoin, il valore reale di lungo periodo, che nessuno conosce ma che è sempre cresciuto nel tempo.

Cercare di prevedere queste fasi nel corto raggio è molto complesso e di sicuro non si riesce a farlo seguendo le notizie che vengono utilizzate quasi sempre come pretesti per muovere il prezzo nella direzione opposta e azionare l'effetto cascata degli stop loss in un mercato dominato dal trading al margine.

L'unico modo per capire se il prezzo sopravvaluta il fair value (segnale di vendita) o lo sottovaluta (segnale di acquisto) è tramite l'analisi (tecnica o fondamentale), analisi che però è tanto più efficace quanto più si allarga l'orizzonte temporale sul medio termine allontanandosi dal rumore di breve periodo.

Fare trading di bitcoin con orizzonte qualche giorno è quasi come giocare al casinò (soprattutto al margine), farlo con scadenza qualche mese è invece operazione sempre rischiosa ma meno aleatoria

Il modello tecnico più usato e conosciuto (almeno da me) è quello su base logaritmica considerando tutta la storia del prezzo, cioè questo (il grafico è mio ma potete trovarne a decine simili):



Se tracciate una linea esattamente a metà tra le due linee azzurre, quella è  la migliore approssimazione possibile del fair value di bitcoin.

Chi non crede a questo tipo di cose probabilmente dirà di righe se ne possono fare tante e che non è detto che il  passato sia oracolo del futuro ed in effetti un grafico che ipotizza nel 2041 un prezzo ad un 1 milione di dollari va preso con delle pinze gigantesche visto tutto quello che può succedere nel frattempo.

Il punto è che l'utilità del modello sta in una sua accettazione consapevole e critica.  Il mantenimento della sua validità nel tempo è tanto importante quanto una sua eventuale mancata conferma, purchè si sappia agire di conseguenza.

Integrato con altre analisi per me è sempre stato molto utile nel fare trading, mentre non lo sono mai state le notizie se non come "contro segnali" (fai la cosa opposta).

Ad esempio in questo momento il modello ci sta dicendo che stiamo entrando in una buy area ma che probabilmente la correzione non è ancora finita. Iniziare ad acquistare adesso potrebbe essere una buona scelta, aspettare 5800-6200 forse potrebbe esserlo ancora di più

P.S. : quanto sopra vale solo se siete interessati a usare bitcoin come mezzo di guadagno o di investimento. Se siete interessati, come una grossa parte di me è, a usare bitcoin come forma di indipendenza finanziaria, strumento di tutela della privacy, possibilità di essere la banca di se stessi, digital cash, mezzo di liberazione dagli artifici e manipolazioni delle banche centrali e via discorrendo, beh, allora ogni momento è il momento buono per comprare bitcoin. Ca va sans dire.
2177  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: November 22, 2019, 06:56:47 PM
Quote
Se sull'etichetta di un prodotto (es. basattolo di salsa di pomodoro) indichi anche l'hash dell'ultimo blocco che contiene la storia del prodotto stesso rendi immodificabile la blockchain almeno per chi ha il barattolo in mano.
EDIT: anche se l'hash non ha POW


Il legame tra blocchi tramite l'hash dà garanzie di non manomissione dei singoli passaggi della sequenza, ma non  dà alcuna garanzia di non alterazione dell'intera sequenza o, detto altrimenti, non mi assicura di trovarmi sulla catena originale ed autentica e non su una sua copia (fork) integrale.

...
Se il barattolo riporta anche un hash di un blocco successivo all'ultima "transazione" che lo riguarda è praticamente a POW massimo. Immodificabile fino a quell'hash. Anche se la chain è privata e senza pow.
SI ma il barattolo quando è staot riempito? posso stampare migliai di etichette tutte con lo stesso hash e sarebbero valide. E se aprop un barattolo e ne riempio un altro mettendoci un nuovo hash? Insomma..... boh.. io non ho capito.


Esempio.

Immagina un problema di matematica risolto attraverso una sequenza di operazioni. Il risultato è verificabile: nessuno può dubitare della sua correttezza. Basta svolgere gli stessi passaggi all'indietro e vedere se ciò che torna è matematicamente corretto rispetto all'input iniziale.

Ma se qualcuno prende il problema iniziale e ne modifica anche di poco i dati di input, creando una copia manipolata e modificata, tutto ciò che sta "a valle" compreso il risultato sarà diverso.

Magari sempre corretto ma diverso.

Se a me viene propinata la copia modificata io posso verificare la correttezza dei passaggi all'indietro ma non ho modo di sapere se sto risolvendo il problema originario o la sua copia manipolata.

In una blockchain privata è complicatissimo "truccare" i passaggi della risoluzione del problema perchè sono tutti verificabili e dimostrabili. Ma è relativamente semplice modificare il testo originare del problema e quindi avere uno svolgimento dello stesso completamente diverso (sempre giusto e verificabile ma non più originale).

In una blockchain pubblica con POW sono complicatissimi da truccare sia i passaggi della risoluzione che (soprattutto) il testo originale.

2178  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: November 22, 2019, 05:08:22 PM
Quote
Se sull'etichetta di un prodotto (es. basattolo di salsa di pomodoro) indichi anche l'hash dell'ultimo blocco che contiene la storia del prodotto stesso rendi immodificabile la blockchain almeno per chi ha il barattolo in mano.
EDIT: anche se l'hash non ha POW


Il legame tra blocchi tramite l'hash dà garanzie di non manomissione dei singoli passaggi della sequenza, ma non  dà alcuna garanzia di non alterazione dell'intera sequenza o, detto altrimenti, non mi assicura di trovarmi sulla catena originale ed autentica e non su una sua copia (fork) integrale.

Grazie alla POW, modificare la storia della blockchain bitcoin è una attività la cui difficoltà è funzione inversa ed esponenziale dell'altezza di blocco e quindi ogni nodo,  seguendo la catena più lunga, è parte di un processo che determina automaticamente un consenso generale su quale sia la vera blockchain.

Se avessi il 45% dell'hashrate totale di btc avrei il 53% di probabilità di riscrivere gli ultimi 20 blocchi della catena, e di farli passare per originali,  ma solo l'1,5% delle probabilità di modificare gli ultimi 200. L’elevato costo di entrambe le operazioni   è la ragione per cui una riscrittura mediante bruteforce (in assenza di più del 50% dell’hashrate totale) è sempre più antieconomica man mano che si risale a ritroso sulla blockchain.

In una blockchain privata la creazione dei blocchi, l'inserimento delle transazioni al loro interno e l' aggiunta dei blocchi alla sequenza è attività che è demandata a dei super-utenti (nodi validatori) a numero chiuso.

Un attaccante malevole che acquisisse i permessi di nodo validatore (ad esempio sottraendo la chiave privata ) avrebbe poteri di scrittura sulla blockchain.

In assenza di POW la difficoltà di alterazione non è funzione dell'altezza di blocco. Modificare tutti i blocchi dal primo all'ultimo è difficile come modificare solo l'ultimo.

Un attaccante avrebbe la possibilità di riscrivere l'intera sequenza e di farla passare per originale praticamente allo stesso "costo" di modificare l'ultimo blocco.

Ne consegue che la presenza di dati legati tra loro tramite una funzione crittografica ha l'utilità di dimostrarmi la non manomissione dei vari passaggi ma non di garantirmi l'immutabilità dell’intera sequenza originale.

Tra l’altro la facilità di sostituzione integrale di una blockchain privata è il motivo per cui queste ultime sono incapaci di gestire situazioni di fork. Nelle bc private i blocchi devono essere inseriti tramite una rigida sequenza temporale che eviti contemporanee operazioni di append di blocchi diversi. Nella bc bitcoin ogni volta che questo avviene si genera un temporaneo fork che viene poi risolto seguendo la catena più lunga e rendendo orfano il ramo più corto.

Questo non avrebbe senso in una bc privata dato che “minare” il blocco più corto ha lo stesso costo di quello più lungo.

In Hyperledger ad esempio un fork è un evento non previsto al pari di un bug di sistema o di un attacco esterno.

nelle bc private il consenso finisce per essere un insieme di regole imposte dall’alto dai validatori ed accettate passivamente dagli utenti e non un processo distribuito che viene raggiunto automaticamente da tutti i nodi (intesi come full node) che formano la rete.

Non sto dicendo che sono inutili: per tenere traccia di un pomodoro probabilmente vanno pure bene e sono un progresso rispetto a dati non legati crittograficamente. Ma nelle situazioni dove un'alterazione provocherebbe danni ben maggiori (la finanza, archivi di dati personali sensibili, un registro immobiliare...) non sono adatte.
2179  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: November 21, 2019, 09:39:06 PM
chiaramente tu inserisci i dati nella fase di produzione dell artefatto
ergo

se tu produci una busta di latte, codice seriale 11111222
tu inserisci nella blockchain, ho creato una busta di latte 11111222 - il timing e' embedded nella blockchain
successivamente quando la busta viene inserita in un pallet e inviata al supermercato xxx
verra apposto, busta 11111222 spedita (timing nella blockchain)


risalire a tutto lo storico diventa
- facile
- storicizzato automaticamente
- non modificabile da NESSUNO, quindi se la busta e' scaduta, e' scaduta punto


il tutto garantisce una supply trustabile


ricordiamoci cosa fa la blockchain.. potremmo sostituire la blockchain con un db.. anche adesso per bitcoin
ma chi ci GARANTISCE che i dati siano affidabili?

quello fa la blockchain

Chi dice che il codice seriale sia unico?
Chi dice che a quel codice seriale corrisponda quel latte?
Chi cide che la blockchain sia immodificabile? e se l'hash power è tutto di carrefour perchè Carrefour non può fare una reorg?
Se l'hash power non è tutto in Carrefour chi paga per questa inefficienza?


sono tutte domande più che legittime. Quello degli oracoli è probabilmente il principale nodo da sciogliere, nel momento in cui si passa da una blockchain nata per un compito ben definito e circoscritto - ovvero registrare transazioni di uno specifico asset in modo completamente auto-referenziale (che significa il sistema è completamente agnostico su tutto il mondo esterno alla blockchain stessa), alla gestione di smart-contract che devono in qualche modo processare dei dati provenienti dal mondo esterno. Chi garantisce l'autenticità del dato alla fonte? Tutte le soluzioni proposte finora reintroducono in qualche modo qualche elemento trusted (ad es. un insieme di nodi validatori, o arbitri, ecc.), che è precisamente ciò che con la decentralizzazione alla base della blockchain stessa si vorrebbe eliminare.

Anche la questione dell'immutabilità poi meriterebbe un approfondimento a parte. Spesso viene descritta come se fosse una proprietà magicamente insita nella blockchain in quanto tale... In realtà tecnicamente niente è immutabile in senso assoluto, anche la blockchain di bitcoin potrebbe essere riscritta in teoria: basterebbe (si fa per dire) acquisire la maggioranza dell'hash rate della rete per un tempo sufficiente al reorg. Quindi è tutta una questione di risorse a disposizione, che però nel caso di bitcoin sarebbe talmente antieconomica da rendere la casistica impossibile ai fini pratici.

Invece in tutti quei progetti in cui la blockchain è usata (impropriamente) per tracciabilità della filiera (basati su Hyperledger o roba simile) non esistono neanche il PoW e una coin sottostante, che abbia il ruolo di reward da cui deriverebbe la sicurezza e l'immutabilità della catena. Per cui di nuovo vanno introdotti nodi trusted che facciano da garanti dell'integrità del sistema: ancora una volta la centralizzazione esce dalla porta per poi rientrare dalla finestra...

La parte chiave è quella in grassetto.

La presenza di una blockchain è condizione necessaria ma non sufficiente a garantire un'integrità del dato.

Avere le informazioni concatenate in blocchi legati sequenzialmente in base all'hash di ognuno è sicuramente un vantaggio, come modello di archiviazione, rispetto ad esempio ad un normale database .

Se modifico arbitrariamente una singola informazione, la sequenza crittografica, facilmente verificabile, viene falsata in modo  dimostrabile.

Ma se chi gestisce quei dati è un'entità ( o più entità)  il cui potere di scrittura (e cancellazione) non è sottoposto a nessun vincolo, se ci sono dei super utenti che possono, per "diritto divino", esercitare arbitrariamente dei super poteri, l'avere una blockchain, di per sè, non fornisce grandi garanzie.

Bitcoin garantisce l'immutabilità della sua blockchain attraverso tre ulteriori requisiti di cui sono completamente prive tutte le blockchain private:

1)Il mining, aperto e libero, che rende selettivo il potere di scrittura. Ti dò il privilegio di scrivere dati sulla catena solo se tu mi dimostri di aver svolto un costoso e faticoso lavoro prima.
2)Il token che rende remunerativo quel lavoro, altrimenti nessuno lo farebbe
3)La decentralizzazione che garantisce che solo la (quasi) unanimità degli utenti, tramite un processo di consenso distribuito, possa alterare le regole che governano i due punti precedenti e quindi distinguere  la vera blockchain bitcoin da ogni suo surrogato, clone o copia.

Siccome l'unanimità è molto difficile da raggiungere e siccome ogni modifica alle regole determina un indebolimento del principio di immutabilità ( e quindi una perdita di valore del token e quindi un danno economico a utenti e minatori) ecco che la community ha una convenienza economica diretta e soprattutto indiretta a difendere lo status quo e a non cambiare una virgola in tutto il meccanismo.

E dall'insieme e dall'interazione di tutti questi aspetti che nasce la vera immutabilità di una blockchain.

Per questo secondo me, tutti i processi di verificabilità e integrità di un dato, a lungo andare, saranno gestiti medianti sidechain legate ad una blockchain pubblica e aperta (basata su mining e con token sottostante) e non mediante blockchain private.
2180  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 15, 2019, 07:40:11 AM
Sin dalla grande scissione del 2017, tutti gli sforzi di bitcoin, inteso come insieme di utenti, nodi e sviluppatori si sono indirizzati verso una difesa della decentralizzazione.

Alzare il limite di blocco sarebbe stata la scelta più semplice e più accattivante, avrebbe mantenuto l'unità della community e avrebbe anche avuto un gran ritorno di marketing. Bitcoin, da subito e senza sforzi, sarebbe stato in grado di accogliere milioni se non miliardi di utenti mantenendo al tempo stesso un costo super concorrenziale nei costi di commissione transazionali.

Invece è stata scelta la strada più in salita, quella appunto di una difesa della decentralizzazione.

Il successo di bitcoin, la crescita di utenti e di interessi economici hanno fatto il resto, ad esempio nel settore del mining. Meno di 4-5 anni fa c'erano pool che avevano oltre il 50% dell'HR e di fatto c'era un solo produttore di ASIC. Oggi la situazione è cambiata: la pool più grande fatica ad arrivare al 17%, i produttori sono aumentati, l'attività di mining è uscita al di fuori della Cina diffondendosi in altre aree del mondo (la Cina mantiene il 60% dell'HR, secondo le stime più recenti, contro percentuali vicine al 90 di qualche anno fa https://bitcointalk.org/index.php?topic=2957043.msg51397149#msg51397149)

Nel frattempo è nato LN, la più grande innovazione della storia delle criptovalute. Pur con tutti i limiti attuali ,  fatico a concepire o immaginare qualcosa di più decentralizzato di LN, perchè fatico a immaginare qualcosa di più decentralizzato del contante, di cui LN è la versione digitale.

La creazione di un canale diretto con un nodo a cui voglio fare un pagamento è la materializzazione pratica di un pagamento punto a punto che non solo non avviene tramite intermediari ma non ha nemmeno intermediari che si occupano di instradare la transazione. E' come se passassi delle banconote nelle mani del negoziante. Senza che quel pagamento sia direttamente visibile a nessuno.

Il solo fatto che nessuno sappia, né sia possibile sapere, quante transazioni avvengono quotidianamente su LN è una testimonianza evidente del suo grado di decentralizzazione.

Le app "del momento", ossia i cashback in satoshi di acquisti con carta di credito, sono di fatto un modo per acquistare (piccole quantità di ) bitcoin aggirando completamente il sistema centralizzato degli exchange.

E senza intermediari a meno di considerare chi fornisce il servizio di cashback un intermediario ma sarebbe come dire che se faccio acquisti su Amazon tramite una prepagata che ho comprato da Euronics, Euronics è un intermediario tra me e Amazon.

Gli atomic swap, resi possibili da LN, sono un modo con cui sarà/è possibile scambiare criptovalute tra due nodi in modo punto a punto, senza intermediari. Dove una delle due criptovalute può essere una stablecoin e quindi permettendo l'acquisto di bitcoin tramite fiat senza ricorrere ad exchange.

Detto tutto questo, è altrettanto evidente che ci sono tutta una serie di utenti che girano intorno a bitcoin (grandi operatori tradizionali , daytraders, speculatori..) che non sanno che farsene della decentralizzazione e che sono felici di usare btc tramite intermediari e con custodia presso terzi.

Ma la differenza è evidente tra un sistema, quello finanziario tradizionale che si basa sulla intermediazione, non può farne a meno ed anzi ha creato su di essa la più ricca e invasiva macchina da profitto della storia (ad esempio tramite lo sfruttamento economico dei dati personali) e un sistema che offre, a scelta e come alternativa, una soluzione  diversa.

Il punto non è quante persone usano bitcoin in modo decentralizzato. Il punto è che se io voglio usarlo in questo modo ho la possibilità e la libertà di farlo.
Pages: « 1 ... 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 [109] 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 »
Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.19 | SMF © 2006-2009, Simple Machines Valid XHTML 1.0! Valid CSS!