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221  Local / Trading, analisi e speculazione / [SPECULAZIONE] btc crolla - ripple to the moon on: December 17, 2014, 04:18:52 PM
oramai mi appare evidente che la scalata di ripple è inarrestabile, e risucchierà molta liquidità dai btc che invece sono destinati a tornare ai minimi
222  Local / Italiano (Italian) / Re: alle origini del bitcoin on: December 15, 2014, 08:31:25 PM
Bitcoin è una implementazione peer-to-peer della proposta b-money di Wei Dai e Bitgold di Nick Szabo
 http://unenumerated.blogspot.it/2005/12/bit-gold.html.
I principi del sistema sono descritti nel documento di Satoshi Nakamoto, pubblicato nel 2008.

secondo me satoshi nakamoto è uno pseudonimo di Nick Szabo
223  Local / Italiano (Italian) / Re: I bitcoin sono anonimi? Un mito da sfatare. on: December 15, 2014, 07:16:22 PM

quello che i giornalisti della domenica o miopi e ignoranti politicanti non sanno (ma meglio non farglielo sapere) è che Bitcoin è una tecnologia che potenzialmente potrebbe rendere impossibile fare tantissime attività illecite che sono invece possibili con le valute tradizionali.

Provate, tramite la blockchain, a nascondere fondi alle isole cayman, nelle scatole cinesi, a fare gli spalloni a Chiasso o a nascondere 574.000€ sotto il materasso (vedi Mafia Capitale). Tutto pubblico, tutto registrato

bhe, ho i miei dubbi.
vaglielo a dire ai vari hacker che rubano milioni di dollari in bitcoin , ti risulta ne abbiano beccato qualcuno?
secondo me gia usando un banale proxy si raggiunge un ottimo animato
a proposito, conoscete un buon wallett che permetta facilmente l'utilizzo di proxy?
cmq mi pare che per il momento la cryptomoneta piu anonima sia il darkoin
224  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: December 14, 2014, 07:37:54 PM

Tassazione Bitcoin e altre Criptovalute Audio Intervento Politecnico di Torino

https://www.youtube.com/watch?v=GuuGJN09FWg
225  Local / Italiano (Italian) / I bitcoin sono anonimi? Un mito da sfatare. on: December 14, 2014, 07:36:43 PM



Da: http://criptovalute.blogspot.it/2014/11/perche-e-sbagliato-credere-che-con-i.html

di MAURO PILI

Perché e’ sbagliato credere che con i Bitcoin ci possa essere anonimato

Chi dice che con i bitcoin si possono tranquillamente evadere le tasse, effettuare acquisti di prodotti illegali o finanziare il terrorismo e’ male informato o in mala fede.

Vediamo di capire il perche’.

Indirizzi ip

L’indirizzo ip, per i pochi che ancora non lo sanno, e’ l’indirizzo numerico assegnato agli utenti connessi ad Internet. Dall’indirizzo ip usato da un utente, possiamo sapere anche da quale Stato, spesso anche da quale citta’, si sta collegando l’utente, e con quale Internet provider. Tramite l’Internet provider, diventa possibile arrivare a conoscere esattamente quale abbonato ha utilizzato quella connessione.

E’ diffusa la convinzione che da un wallet, o indirizzo bitcoin, non essendo legato ad un indirizzo ip, ad una email o ad altri tipi di informazioni sull’utente, si possa garantire un alto livello di anonimato.

Ci sono diversi motivi per i quali questa convinzione e’ pericolosamente sbagliata.

Mappare tutti gli indirizzi ip dei client bitcoin

Bisogna innanzitutto considerare che il sistema dei Bitcoin e’ una rete P2P (peer to peer).

Questo vuol dire che non c’e’ un server centrale, e i client bitcoin si collegano direttamente tra di loro.

Ogni client bitcoin, o meglio ogni nodo della rete P2P, colleziona una lista di indirizzi IP degli altri nodi della rete che conosce. Un client bitcoin normalmente limita questa lista a 20480 indirizzi, e quando riceve da altri nodi una richiesta degli indirizzi (getaddr) restituisce il 23% degli indirizzi ma comunque non piu’ di 2500 indirizzi.

In questo modo diventa relativamente semplice, con una serie di chiamate successivi ai gli indirizzi ricevuti, compilare una lista abbastanza completa degli indirizzi dei nodi che costituiscono la rete P2P.

Come esempio se ne puo’ avere una rappresentazione aggiornata in tempo reale sul sito getaddr.bitnodes.io, o scaricare un programma open source che fa questa operazione.

Tor

Tor e’ una rete per consentire agli utenti Internet di superare la censura imposta da alcuni stati, e per nascondere l’indirizzo ip utilizzato. I client bitcoin possono essere facilmente configurati per usare la rete TOR.

Ma questo non e’ sufficiente per assicurarne la garanzia di anonimato.

Il web si riempie ogni giorno di piu’ di articoli che spiegano che anche se TOR e’ sicuramente un modo per aumentare la privacy sul proprio traffico Internet, questo sistema e tutt’altro che infallibile.

Nel caso poi dei bitcoin, e’ possibile costringere un nodo configurato per tor a rifiutare le connessioni via tor o altri servizi di anonimizzazione, con la conseguenza di esporre il proprio indirizzo.

Collegare un indirizzo bitcoin ad un indirizzo ip

I nodi della rete P2P bitcoin comunicano tra loro inviandosi messaggi, non solo per scambiarsi gli indirizzi ip degli altri nodi, ma diverse informazioni tra cui quelle relativamente ai pagamenti, o piu’ precisamente alle transazioni.

In queste transazioni c’e’ l’indirizzo bitcoin di chi effettua il pagamento ma non l’indirizzo ip del client, o nodo della rete, che effettua questa transazione.

Chi effettua il pagamento e’ un nodo come gli altri, che ha il suo indirizzo ip.

Inevitabilmente il primo nodo che “pubblica” nella rete P2P questa transazione, e’ il nodo che la ha creata e quindi quello del possessore. Se si potesse ascoltare in tempo reale tutti i nodi della rete P2P (qualche migliaio), sarebbe possibile effettuare questo controllo con precisione.

Forse puo’ sembrare impossibile, ma bisogna anche tenere conto delle attuali dimensioni della rete bitcoin: ogni giorno vengono effettuate massimo 100mila transazioni, che vuol dire meno di 2 transazioni al secondo (i bitcoin hanno un limite teorico attualmente di appena 7 transazioni al secondo).

Non si tratta di grandi numeri, e quindi diventa anche relativamente semplice raccogliere delle informazioni mirate, creando mappe di probabilita’, e concentrandosi di volta in volta sui nodi dei quali si vogliono avere informazioni.

E oltre ascoltare passivamente, e’ anche possibile sollecitare delle risposte specifiche, ad esempio per calcolare il tempo che impiega un client a propagare un messaggio ai nodi piu’ vicini, o a quali controlli riesca a fare piu’ velocemente.

Una transazione e’ per sempre

Si dice “un diamante e’ per sempre” per la sua resistenza duratura.

Ma anche le transazioni bitcoin resistono nel tempo: una volta che una transazione viene validata, viene memorizzata nella block chain, e li’ rimane per sempre. E’ per questo che le dimensioni della block chain crescono sempre.

In questa transazione ci sono tante informazioni utili: la data e l’ora in cui questa transazione e’ avvenuta, il wallet o indirizzo bitcoin (o gli indirizzi) di chi fa il pagamento, e quelli di chi li riceve.

Un filo di arianna per seguire i pagamenti nella block chain

La block chain, tradotto letteralmente “la catena di blocchi”, e’ quindi l’insieme di tutte le transazioni bitcoin raggruppate in blocchi. Non solo il contenuto della block chain e’ pubblico, ma essendo i bitcoin un sistema P2P, la block chain viene distribuita e salvata da tutti i nodi della rete. Ovvero tutti quelli che hanno un client bitcoin hanno sul loro pc una copia della block chain, o meglio quasi tutti perche’ considerato che occupa diversi gigabyte, esistono anche “light client” (ad esempio quelli per tablet e smart phone) che ne tengono solo una parte.

Diventa quindi possibile seguire tutti i passaggi che i bitcoin fanno da un wallet all’altro, questa catena e’ un filo di arianna che ci consente di districarci dal labirinto costituito dalla catena dei blocchi.

Prendiamo l’esempio piu’ banale: se un negozio o una attivita’ espone un indirizzo bitcoin per effettuare i pagamenti, e conosciamo l’indirizzo bitcoin di un nostro amico, possiamo verificare nella blockchain se il nostro amico ha fatto un pagamento verso quella attivita’, di quando, e di quanto.

E’ vero che sia il negozio che il nostro amico potrebbero crearsi un nuovo indirizzo bitcoin, ma probabimente dovranno spostare e mettere insieme i bitcoin che hanno nei vari wallet creando nella blockchain delle visibili connessioni.

La potenza di attacco

Quanto abbiamo visto finora, consente di effettuare delle indagini anche senza aver bisogno della potenza di calcolo dei computer della NSA.

Ma se ad effettuare queste operazioni e’ una agenzia governativa, capace oltre che di disporre di strumentazioni adeguate, anche di poter andare da un’Internet provider o da un bitcoin exchange per farsi consegnare informazioni personali, diventa evidente come pensare di usare i bitcoin per attivita’ illegali e’ una operazione tutt’altro che sicura.

Da: http://criptovalute.blogspot.it/2014/11/perche-e-sbagliato-credere-che-con-i.html
226  Local / Italiano (Italian) / Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin on: December 14, 2014, 07:32:04 PM
bisogna fare un interpello all'agenzia delle entrate
si scrive che si è venduto un bitcoin e si vuole sapere come va tassato
227  Local / Italiano (Italian) / Re: Brawker.com - Acquistare "tutto" con Bitcoin, e comprare Bitcoin con carte. on: December 13, 2014, 06:30:19 PM
se l'acquirente è un carder ti arriva a casa il pacco con la polizia al seguito
228  Local / Italiano (Italian) / alle origini del bitcoin on: December 13, 2014, 06:28:29 PM
qualcuno sa dove è apparsa per la prima volta la parola bitcoin e dove si è parlato per la prima volta dei bitcoin come cryptomoneta?
229  Local / Crittografia e decentralizzazione / Re: goldbug on: December 13, 2014, 01:30:54 PM
questo sembra tosto, permette di creare chiavi ultrapotenti
230  Local / Italiano (Italian) / Re: nuovo hardwallett ultrasicuro a 34 usd ! on: December 12, 2014, 09:17:57 PM
Ma oltre a proteggerle firma pure le transazioni. Da quel che ho capito è l'evoluzione del btchip (infatti è prodotto dalla stessa società che ha solo cambiato marchio)

ma è comodo da usare come trezor o piu compesso?
231  Local / Crittografia e decentralizzazione / Re: Browser p2p: da Bittorrent nasce maelstrom on: December 12, 2014, 07:13:10 PM
non ho capito come funziona
232  Local / Italiano (Italian) / nuovo hardwallett ultrasicuro a 34 usd ! on: December 12, 2014, 06:19:58 PM
http://www.coindesk.com/ledger-launches-usb-bitcoin-wallet-bank-grade-security/

secondo voi è migliore di trezor?

233  Local / Crittografia e decentralizzazione / jitjat.org on: December 06, 2014, 05:17:37 PM
trovato su un alto forum, ma non capisco come ci si registra

http://jitjatxmemcaaadp.onion
https://jitjat.org

id like to show you guys my web instant messenger I have coded and released recently.

We take communication as granted since there are so many ways to do it, but more than often it gets problematic, when some forms become unavailable for example (like the Hub right now), some are highly monitored by LE, and some require too much technical know how to set up to be convenient.

I personally always had the problem that I communicate safely with my darknet contacts, but with most friends I have to talk on the phone or communicate through whatsapp or facebook.

Thats why I have created JitJat. Its a very simple web instant messenger to communicate safely with your contacts. I have made it super easy to use and accessible via Tor at jitjatxmemcaaadp.onion (recommended) or Clearnet (SSL encrypted) at jitjat.org

There is a chat- and a messaging mode, both with various features implemented. messaging-mode doesnt require scripting, so you can safely use it with noscript. Messages are deleted automatically after 14 days, although you can always nuke a conversation or delete single messages, too. When you do this, you have the choice between deleting only your side of the conversation or the whole thing.

To make it real safe form of communication, it is completely open source. Since you would still have to trust me as the operator with your information, you can cut the middleman and install it on your own PHP/MySQL server. Very easy and takes only 5 minutes. Either if you want to use it internal for your crew/team/friends/family or run a public copy of JitJat, its easy to do and gives you a convenient way to exchange information. no special device, platform or software required, just a browser.

I would love to see one or more reputable members of the community hosting a copy of JitJat, so that users who dont want to install it themselves can chose between different and more trustworthy operators (*glances at el presidente*)

If you dont run it on your own server you can and should still encrypt with PGP if you want to have 100% safety that only the recipient reads the message.

You can download the source on our site, if you find a bug or security hole, please report!
234  Local / Italiano (Italian) / boost.vc on: December 06, 2014, 09:26:36 AM
mi potete spiegare come funziona https://www.boost.vc/  ?
è possibile investire in startup?
e una volta investito che guadagni si ottengono? come vengono calcolati ?
235  Local / Italiano (Italian) / indagini finanziarie on: December 05, 2014, 10:12:50 PM
"Le c.d. indagini finanziarie (o bancarie) non sono, da un punto di vista strettamente tecnico, un vero e proprio accertamento di carattere tributario, bensì rappresentanoun’attività amministrativa diretta all’acquisizione e all’utilizzo di dati, notizie edocumenti che risultano da un rapporto – continuativo o anche occasionale –intrattenuto da un contribuente con un soggetto che, per semplicità, appartiene al “mondo finanziario”. Tale attività di indagine e raccolta è, naturalmente, svolta al fine di attivare un’eventuale accertamento di natura fiscale basato sui dati e sulle informazioni raccolte e riscontrante la sussistenza di eventuali redditi non dichiarati. Taletipo di inquadramento delle indagini finanziarie trova conferma anche nella stessanomenclatura dell’articolo 32 D.P.R. n. 600/1973 indicato come “Poteri degli Uffici”, a dimostrazione della sopra argomentata classificazione, così come dimostrato dal richiamo operato dalle diverse fonti normative di accertamento (articoli 38, 39, 40 e 41-bisdel D.P.R. n. 600/1973, articoli 54 e 55 del D.P.R. n. 633/1972 e articolo 53-bis del D.P.R. n. 131/1986) allo stesso articolo 32 del D.P.R. n. 600/1973.
Una delle domande che spesso ci si pone, nel momento in cui si viene a conoscenza di essere di fronte ad un’indagine finanziaria, è la semplice interrogazione di quale sia stato l’input che ha fatto finire il contribuente all’interno delle maglie di selezione dell’Amministrazione finanziaria, per l’effettuazione di un controllo “bancario”.
Tralasciando la classica circostanza rappresentata da una costante opera di versamento di denaro contante nel c/c acceso presso un qualsiasi Istituto di Credito, le “dieci ipotesi classiche” che, anche sulla base delle indicazioni di cui al D.L. n. 201/2011 (Decreto Salva Italia), possono fare scattare la selezione del contribuente da sottoporre a controllo, mediante tale strumento di indagine, possono essere così elencate:

    un’incongruenza dei dati finanziari rispetto ai dati reddituali, ossia quando l’ammontare degli accrediti eccede di gran lunga l’ammontare del reddito dichiarato dal contribuente in questione;
    l’utilizzo esclusivo o frequente di operazioni “finanziarie” anomale, quali possono essere le c.d. operazioni extra contro (operazioni allo sportello), come, a mero titolo esemplificativo, il cambio assegni allo sportello di una banca senza il transito per il c/c bancario;
    la sussistenza di un’incongruenza quantitativa tra le uscite finanziarie e le spese rilevate dall’Anagrafe tributaria, come, ad esempio, l’effettuazione di incrementi patrimoniali senza l’utilizzo dei canali finanziari;
    un frequente e costante accesso del contribuente alle cassette di sicurezzadetenute presso i locali di uno o più Istituti di credito;
    l’effettuazione di frequenti e consistenti ricariche di carte di credito prepagate;
    un consistente utilizzo del plafond annuale delle carte di credito;
    l’assidua effettuazione di operazioni finanziarie, magari extra conto, da parte di un soggetto “formalmente” residente all’estero;
    l’utilizzo frequente e in misura importante dei canali di money transfer;
    le segnalazioni antiriciclaggio;
    la segnalazione di reati penali dal puto di vista tributario.


La lista di cui sopra di certo non persegue l’obiettivo di essere esaustiva, tuttavia, permette di effettuare alcune riflessioni di carattere meramente operativo.
Le ipotesi di cui ai punti 1 e 3 sono delle indicazioni di anomalia che, per certi aspetti, possono essere già rilevate mediante l’applicazione del “nuovo” redditometro e possono rappresentare a prima vista quelle situazioni di “evasione totale”. Tuttavia, non va dimenticato che il contribuente, tanto nel caso delle indagini finanziarie quanto in quello del redditometro, ha sempre la possibilità di dimostrare che le operazioni oggetto di contestazione, da parte dell’Amministrazione finanziaria, hanno trovato riscontro nei rispettivi modelli dichiarativi o rappresentano le classiche somme di denaro costituenti redditi esenti.
Con riferimento all’utilizzo dei money transfer (ipotesi di cui al numero 8 che precede), si ricorda che l’Agenzia delle entrate, con la nota 11 aprile 2013, ha chiarito che gli agenti esteri money transfer che svolgono la propria attività per conto di istituti di pagamento comunitari sono sottoposti alla disciplina di settore del paese in cui l’intermediario preponente ha ottenuto l’autorizzazione. Ne deriva, a parere dell’Agenzia, che, per il combinato disposto degli articoli 114-decies e 128-quater, comma 7, del Testo Unico Bancario, gli agenti esteri money transfer, pur operanti fisicamente sul territorio italiano, non sono tenuti ad iscriversi nella sezione speciale dell’albo degli agenti in attività finanziaria. Essi, invece, devono essere iscritti nel registro pubblico tenuto dalle Autorità del paese di origine, in cui viene data evidenza degli istituti di pagamento autorizzati, delle succursali e dei relativi agenti. Tuttavia, per il principio di territorialità, di cui al D.P.R. n. 605/1973, sono assoggettati agli obblighi comunicativi di natura tributaria anche i servizi di pagamento svolti in Italia da parte di agenti esteri di istituti di pagamento comunitari in regime di libera prestazione dei servizi."
236  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: tutte le bad news on: December 03, 2014, 04:51:56 PM
Ciao, aggiungi il tag [SPECULAZIONE] al titolo del topic per completezza, grazie  Wink

perchè?
237  Local / Italiano (Italian) / Re: Soldi rubati da bittrex,come diavolo hanno fatto? on: December 01, 2014, 10:07:28 PM
diffidate di qualsiasi wallet online
238  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: tutte le bad news on: December 01, 2014, 09:34:40 PM

Bitcoin Fund Manager Faces HSBC Account Closure

Joon Ian Wong (@joonian) | Published on December 1, 2014 at 17:49 GMT   
HSBC office building.   

Global Advisors, a firm based in Jersey that manages the first regulated bitcoin fund, has been served notice by its bank, HSBC.

The firm said it received a notice from HSBC indicating that the company's bank account would be closed in 60 days. A meeting with HSBC personnel at the firm's office in Jersey revealed that the bank feared Global Advisors' account was at risk of potential money laundering.

"We heard that our risk profile is not really happening for them," said Jean-Marie Mognetti, a partner with the firm.
Invested funds unaffected

Mognetti stressed that the HSBC account being closed does not affect client funds invested in the Global Advisors Bitcoin Investment (GABI) Fund. The affected account is used for Global Advisors' operations.

Additionally, he said, the Bitcoin Investment Fund's account is not controlled by Global Advisors, but by an independent administrator, a firm called Moore Management Ltd.

Mognetti declined to say what bank the Bitcoin Investment Fund worked with, citing client privacy. He did however indicate that it was not a bank in Jersey, saying his firm had approached HSBC and other banks on the island when the fund was being set up, only to be turned down by all of them.

"GABI the fund has never banked with HSBC. Nothing within the HSBC story impacts GABI," Mognetti said.

HSBC would not confirm or deny that Global Advisors held an account with it, saying it does not confirm whether a business is a customer or has been in the past.

The bank told CoinDesk:

    "In reviewing our portfolio, we have identified a number of relationships that don't meet our strategic criteria. We don't take the commercial decision to end a customer relationship lightly, and when we do so it follows careful consideration of that relationship in light of our strategic focus or global risk management standards."

Mognetti said Global Advisor had banked with HSBC for 15 years. The firm launched its bitcoin fund four months ago, after it gained approval from Jersey's financial services regulator.
Banks averse to bitcoin

Firms in the digital currency business globally are facing fierce headwinds in their attempts to obtain banking relationships.

In September, a merchant services firm called CTS that served bitcoin businesses in the Isle of Man, an British Crown dependency like Jersey, was pressured by the banks it worked with to cut ties to its digital currency clients.

Startups dealing in bitcoin in the United States are also struggling to get banking relationships, CoinDesk found in September.

Mognetti declined to speculate on whether HSBC served his firm notice because of its newly launched bitcoin fund.

He did say, however:

    "It will come as no surprise to anybody in Jersey involved in bitcoin activity that HSBC is not really pro-bitcoin."

Targeting bitcoin business

Jersey has moved to establish itself as a bitcoin-friendly jurisdiction. The local regulator's approval of GABI was seen a harbinger of a new growth engine for the island's flagging financial services sector. Furthermore, its government has funded a group called Digital Jersey to promote digital currency businesses.

Jersey's main competition comes from other offshore jurisdictions like the Isle of Man, which has been aggressive in courting digital currency companies, and is even looking into accepting bitcoin payments for taxes and government services.

http://www.coindesk.com/bitcoin-fund-manager-faces-hsbc-account-closure/
239  Local / Crittografia e decentralizzazione / Cassiopeia's BitMail on: November 28, 2014, 09:57:04 PM
http://sourceforge.net/projects/bitmail/



 
   

Cassiopeia's BitMail

- Secure decentral P2P Email

 

    Secure P2P Email from Friend to Friend without relying on a central server.
    Key- / Repleo-Exchange.
    Full decentral Email-Network using the Echo Protocol.
    Store Email for Offline-Friends in the P2P Network.
    Chat and Instant Messaging is build in. Define & Add your friends.
    Strong e2e Multi-Encryption (PGP-kind/AES over SSL: using libgcrypt).
    Libspoton Integration.
    Additional Security Layer with the GB-Feature for Emails.
    Preventing Data Retention (VDS). WoT-less.
    HTTP & HTTPS Connections.
    Open Source. BSD License.

Cassiopeia is the tortoise of Momo, which can communicate through writing on her shell and guides into the future. - Wikipedia.
240  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: tutte le bad news on: November 28, 2014, 05:17:26 PM

Bitcoin: tutti i limiti di un’ideologia

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Bitcoin: tutti i limiti di un’ideologia

Milano 10 Novembre - Partiamo dal fondamento: i Bitcoin sono, o dovrebbero essere, una moneta senza stato, senza banca e soprattutto senza padroni, esclusivamente elettronica e non inflazionabile, perché il suo numero è predeterminato. Ogni unità è composta da un codice, che viene assemblato, in gergo minato, da computer con una formula basata sui numeri primi. I primi erano facilissimi da minare, gli ultimi saranno quasi impossibili. Questo fa sì che la moneta, in sé sia libera: nessuno ne ha il monopolio, nessuno la comanda e tutti ne possono usufruire in maniera del tutto anonima e si presume sicura. Fin qui la teoria, la pratica si è rivelata un po' più complessa. Perché nonostante tutte le luci, ci sono grosse ombre che ne hanno limitato lo sviluppo e che potrebbero ucciderla nel lungo termine.

 Non parlo di temi etici o di ritorsioni governative. Anche se il problema di un governo che ti proibisce di usare la tua valuta appena acquistata, ha un suo innegabile peso. Ma non è lì il problema. Il vero limite è che come moneta è assolutamente scomoda. E sì, il termine corretto è proprio scomoda. Se pagate in bitcoin, ad esempio, non saprete mai, nel medio periodo (tre mesi per capirci) quanto avrete pagato. Poco? Tanto? Chi lo sa. In primis il valore è determinato dai cambi. Il che è vagamente ironico, visto che le monete che fanno da paragone sono le tanto odiate valute in mano ai governi. Secondo, la moneta è infinitamente più oscillante di qualsiasi valuta occidentale. Nel giro di un anno, per dire, ha perso quasi il 70% del suo valore, ma anche quando lo aveva accresciuto di otto volte il problema restava. Inoltre il cambio non è propriamente lineare, visto che si ragiona in termini di decimillesimi. Non sarà un problema vitale, ma ricordo a tutti cosa successe con il cambio euro lira a 1936,27. Essendo unicamente digitale è, inoltre, una moneta estremamente costosa, perchè richiede delle infrastrutture per essere usata, non diversamente dalle carte di credito. In ultimo, essendo libera, è liberamente rifiutabile. Ed in alcuni casi il problema potrebbe essere notevole.

Ai grandi ingegni che fanno gli evangelisti di questa valuta sono certo che queste difficoltà non parranno poi così insuperabili, ma a noi comuni mortali che viviamo nel mondo reale il problema pesano. E', né più né meno, che andare a fare la spesa e voler pagare con le azioni di Eni o le obbligazioni della nostra Banca. Si può fare, accordandosi, ma è di una scomodità infinita per entrambe le parti. Per questo, se sentite qualcuno decantarne le lodi trattatelo come un broker. Volete un investimento estremamente rischioso, ma potenzialmente estremamente redditizio? Comprate. Volete solo una moneta con cui comprare beni e servizi? Lasciate perdere....
http://www.milanopost.info/2014/11/10/bitcoin-tutti-i-limiti-di-unideologia/
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