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2261  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 29, 2019, 05:25:56 PM
Nuovo record storico: i BTP a 10 anni sono scesi sotto l'1% di rendimento.

Molti economisti sostengono che il calo dei rendimenti è normale, si tratta solo di un ricerca del bene rifugio (Bund, titoli svizzeri, austriaci...) a fronte di rallentamento possibile dell'economia mondiale.

Ma allora perchè calano anche i nostri di rendimenti? Vogliamo forse classificare i titoli del debito italiano come beni rifugio? Grin

Immaginate di prestare soldi (rivedendoli dopo 10 anni, non 5 minuti) ad uno Stato che non cresce, ha l'età media più alta del mondo (abbinata ad un calo demografico), non ha quasi più un tessuto industriale di nessun tipo, ha uno dei debiti/PIL  più alti del mondo ed è fanalino di coda o quasi in tutte le statistiche europee.

Il tutto in cambio di cosa? Un rendimento dello 0.98% che è meno dell'inflazione attuale nonostante quest'ultima sia la più bassa della Storia

Prestare soldi allo Stato più malato del mondo in cambio di......un pò meno di nulla.

Se non ci fossero i QE, i rendimenti del debito italiano sarebbero al 20-30%.

Cosa succederà quando la BCE non potrà più sostenere artificialmente la domanda?

La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste
2262  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 28, 2019, 05:56:48 PM
Interessante articolo di Reuters sul problema crescente della falsificazione di lingotti d'oro.

In realtà più che di falsificazione si tratta di una forma di contraffazione con finalità di riciclaggio: lingotti d'oro da 1 kg di provenienza illecita e/o ignota e di minore purezza vengono rivenduti come provenienti dalle prestigiose "fonderie" svizzere semplicemente mediante contraffazione del logo impresso da queste sui lingotti stessi.

La truffa che guarda caso pare sia di provenienza cinese è talmente ben fatta che alcuni di questi lingotti "farlocchi" sono finiti anche nei depositi di JP Morgan (sempre lei  Grin)

Quote
“The latest fake bars ... are highly professionally done,” said Michael Mesaric, the chief executive of refinery Valcambi. He said maybe a couple of thousand have been found, but the likelihood is that there are “way, way, way more still in circulation. And it still exists, and it still works.”

L'aspetto più complesso di questa truffa è che l'oro è autentico, è il marchio che è finto. Anche la purezza, anzichè essere 99.99% come quella proveniente dalle fonderie svizzere è leggermente inferiore (99.98%), quindi molto difficile da individuare.

Il problema è che:

Quote
For recipients, the pirated bars pose a compliance threat: Anyone who holds such metal - including jewelers, banks and electronics firms - risks inadvertently violating global rules designed to keep metal of unknown or criminal origin out of circulation.


La presenza di un logo delle fonderie più prestigiose mina il requisito della fungibilità dell'oro. Con un logo sopra, esiste oro di serie A e oro di serie B.

Come, purtroppo, finchè bitcoin si basa su una blockchain tracciabile esisteranno bitcoin di serie A e di serie B.

In questo senso il problema esiste su entrambe le forme di hard-money. Bitcoin lo potrebbe eliminare alla radice se davvero introducesse le migliore tecniche per la fungibilità che sono in lavorazione.


https://www.reuters.com/article/us-gold-swiss-fakes-exclusive/exclusive-fake-branded-bars-slip-dirty-gold-into-world-markets-idUSKCN1VI0DD?il=0&utm_source=twitter&utm_medium=Social



2263  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 28, 2019, 05:10:31 PM
La realized cap è importante perchè misura la reale attività di una criptovaluta.

Oltre a ridurre il peso dei token persi, elimina le incongruenze della capitalizzazione fatta all'ultimo prezzo.

Come abbiamo già detto in passato, se io oggi creo la Plustoskycoin con 1 miliardo di token e li distribuisco  a 1 milione di persone,  ho 1 miliardo di plutoskycoin che valgono assolutamente 0.

Se domani  vengo quotato su un exchange di shitcoin e faccio anche solo una transazione dove vendo 1 plutoskycoin a tizio per 1 centesimo di euro ecco che magicamente la mia market cap va a 10 milioni di euro.

Ma invece la mia realized cap sarà bassissima perchè gli altri 999.999.999 plutoskycoin sono valutati al prezzo di 0 e solo uno è quotato al prezzo di 0.01, quindi la mia realized cap sarà di 1 centesimo di euro.

La realized cap è anche utile come sentimento di mercato se comparata con la market cap (e magari pure gli unspent output e il numero di transazioni).

Ad esempio un segnale molto bullish è quando il prezzo aumenta, aumentano gli UTXO ma la RC non aumenta o aumenta in modo meno che proporzionale (quello che è successo ad aprile e maggio) perchè significa che nonostante l'aumento di prezzo il mercato si aspetta ulteriori aumenti: il mercato ai prezzi attuali sta crescendo più velocemente del mercato ai prezzi in cui sono stati mossi l'ultima volta i bitcoin (e quindi presumibilmente acquistati). Significa che gli operatori stanno in media conseguendo dei profitti sulla carta ma non li stanno realizzando. Quindi il mercato è "greedy"

Una indicatore MC-RC che cala (ed eventualmente diventa negativo come accaduto a nov 2018) è il segnale di un sentimento ribassista.

La formula che misura questo scostamento (in percentuale) è:

(MC-RC)/RC

e da' origine a questo grafico:

https://coinmetrics.io/charts/#assets=btc_log=false_left=CapRealUSD_right=CapMrktCurUSD_zoom=1353874176000,1570783104000_formula=W1siRm9ybXVsYV8xIiwiUmVkIiwwLCIoQlRDLkNhcE1ya3RDdXJVU0QtQlRDLkNhcFJlYWxVU0QpL0JUQy5DYXBNcmt0Q3VyVVNEIl1d


Ovviamente più il mercato è dominato dal trading, più bitcoin è considerato un bene da comprare e vendere in continuazione, più la MC e la RC tenderanno a coincidere.

Maggiore sarà l'HODL, maggiori saranno le differenze.

Come tutti gli indici la RC è soggetta a limiti:

1) Non "pesa" correttamente tutti i bitcoin lasciati sugli exchange (e comprati e venduti magari migliaia di volte)
2) Considera come acquisti/vendite tutti gli spostamenti di bitcoin quindi anche i trasferimenti tra address controllati dallo stesso soggetto

2264  Local / Italiano (Italian) / Re: Strumenti per tutelare i propri risparmi: quali oltre bitcoin? on: August 28, 2019, 06:36:44 AM
Ti ringrazio del...ringraziamento ma, viste le premesse del tuo post, non ho molto da dirti.

Tutti i miei risparmi vanno in bitcoin e considero la diversificazione una sciocchezza, quindi i miei consigli finirebbero qui, ma la cosa più importante è che ognuno ragioni per conto suo.

Se non ti senti di andare "all-in" in bitcoin, fai benissimo a non farlo, usa sempre la tua testa, che di imbonitori il mondo degli investimenti è pieno.

Il fatto che tu abbia sentito l'esigenza di studiare bitcoin è già un ottimo segnale.

Se l'orizzonte fosse di breve periodo (ma non è) ti consiglierei il trading di azioni/titoli: con i nuovi QE in arrivo e il taglio ulteriore dei tassi, verrà iniettato nuovo propellente per una crescita dei prezzi, anche se  gli effetti positivi saranno sempre meno che proporzionali.

Anche la maggiore volatilità tra le valute creerà buone opportunità di speculazione. E di strumenti online in questi ambiti ne esistono a decine.

Se l'obiettivo è invece un medio-lungo periodo sono tutti mercati dove il rischio è troppo alto rispetto alle opportunità che offrono.

E il trading, ovviamente evitando i bot che sono un modo per rubare soldi alla gente,  è comunque attività che richiede conoscenza, esperienza,studio e passione.
2265  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: August 26, 2019, 06:13:17 PM
...
Tutta una immensa utopia? Sono sincero: quasi sicuramente SI.
...
Gli stati non accetteranno mai una moneta non censurabile e non controllabile ...


Mmmm dicevano le stesse cose di Internet 30-40 anni fa... il soggetto era l'informazione e non la moneta, ma il succo era quello.

La rinuncia al controllo e alla censura dell'informazione fu un passaggio epocale, che in pochi prevedevano sarebbe successo.

Eppure è successo.
2266  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: August 26, 2019, 05:09:34 PM


Con l'HP un analogo equilibrio potrebbe invece essere stravolto: se uno stato segretamente sviluppasse chip più potenti e poi in poco tempo li attivasse, gli altri non sarebbero pronti per una contromisura efficace. E se lo fossero vorrebbe dire che nel frattempo anch'essi avrebbero segretamente tramato per arrivare ad avere più HP degli altri.
Anche con Btc tutto sommato è così se ci pensi: il mining è in mano a poche aziende, e nessuno di noi ha elementi per dire se siano davvero tutte in concorrenza tra loro o se - viceversa - alcune siano figlie di uno stesso padrone.
E naturalmente l'eventuale centralizzazione non implicherebbe la volontà di chi detiene la maggior HP  di far crollare il sistema perché - come giustamente dici - sarebbe lui il primo a perderci economicamente.
Ma un conto è l'impossibilità di farlo, e altra cosa il fatto di perderci facendolo. Quante volte uno stato ha fatto cose pur perdendoci economicamente ?

Per me questo punto non si riesce a smarcare..... la svolta potrebbe essere data da qualcosa (algoritmo) che non si basi più sul Pow ma su qualcosa di diverso (non chiedermi cosa).




Così per gioco, proviamo ad immaginare un Libra pubblico basato sui principi di bitcoin, quindi anche la POW su SHA256 , che venisse lanciato ad una determinata data futura.

Riconosciuto da tutti i Paesi del mondo (esclusi magari i soliti Corea del Nord, Cuba...) come una nuova valuta di riferimento globale.

Ad accesso completamente libero , che chiunque, un privato, un ente pubblico, associazioni, università, centri di ricerca, o Stati possono minare o eseguire come full node.

Un vero Internet della moneta.

Con la stessa emissione progressiva decrescente di bitcoin, con  la sola differenza di mantenere, al termine del processo distribuito, una offerta illimitata con produzione minima non inferiore al 1-2% (per evitare le conseguenze deflazionistiche del numero fisso ) ma comunque bloccata a livello di protocollo , quindi che nessuno, singolarmente, può modificare.

La POW, pur con i suoi limiti, sarebbe la migliore garanzia attualmente disponibile che nessuno possa arbitrariamente riscrivere la blockchain senza avere prima la maggioranza dell'hashrate disponibile, quindi la miglior garanzia disponibile contro prese di controllo del potere di scrittura del database da parte di un singolo soggetto contro tutti gli altri.

Resterebbe , in caso di colpi di mano dei miners, l'estrema tutela da parte dei nodi che hanno l'ultima voce possibile su cosa sia la vera blockchain di questo "Libra pubblico" e che quindi possono forkare via per sterilizzare le conseguenze di un attacco a base di forza bruta da parte dei minatori.

Il riconoscimento universale degli Stati e la possibilità di accesso libero da parte di chiunque nell'esecuzione di un nodo, darebbero due vantaggi: da un lato la garanzia di un network sufficientemente decentralizzato da non essere controllabile, dall'altro un alto valore economico al token sottostante quale ulteriore preziosissimo incentivo a che tutti i soggetti coinvolti (soprattutto i miners che sarebbero i primi a rimetterci) si comportino onestamente seguendo le regole del gioco.

La corsa al mining di questo nuovo "Libra pubblico" avvantaggerebbe ovviamente i Paesi più ricchi ma in modo abbastanza omogeneo: la Cina sarebbe avvantaggiata dalla presenza del maggiore hashrate e dei maggiori produttori di dispositivi per il mining di bitcoin, paesi come Canada e Russia da condizioni climatiche favorevoli alla attività di mining e da grandi risorse naturali, gli USA dal maggior know-how disponibile in termini di ingegneria informatica e quindi con la possibilità di colmare rapidamente il gap con la Cina, l'Europa dalla attuale presenza di numerose farm e dalla maggiore diffusione percentuale, nella sua popolazione, di programmatori esperti ed utilizzatori di criptovalute. Dubito che in una situazione del genere un singolo Paese potrebbe arrivare ad avere alte percentuali di HR sul totale o di numero di nodi sul totale.

Paesi periferici del mondo potrebbero scambiare le materie prime di cui dispongono per ottenere questa nuova valuta.

L'estrema competitività del mining che tende sempre a ridurre al lumicino i margini di profitto spingerebbe la ricerca tecnologica sulle più efficienti forme di produzione dell'energia. Si creerebbe un mercato dell'energia super competitivo e quindi favorevole alla diffusione e alla spinta al miglioramento delle forme rinnovabili che già oggi, in questo quadro di perseguimento esasperato dell'efficienza e dell'abbattimento dei costi, costituiscono oltre il 70% delle fonti di alimentazione del mining bitcoin, senza che gli Stati (che di solito hanno una coscienza ambientale superiore a quella dei privati) siano minimamente coinvolti.

Una nuova corsa all'oro globale , ma a differenza dell'oro sarebbe anche una moneta di riferimento internazionale. Facilmente trasferibile e dai costi di stoccaggio quasi nulli. Mai più paesi che devono affidarsi ad altri per la custodia del loro oro perdendone il controllo (come accaduto di recente al Venezuela).

I più forti sarebbero sempre i più forti per carità, ma almeno avremmo un gioco degli equilibri dove nessuno avrebbe davvero interesse a contrastare questa moneta internazionale, pena perdere il valore di ciò che lui stesso possiede.

Un ritorno al valore della moneta contro le guerre commerciali, le follie della carta e dei QE, i dazi, le politiche monetarie verticistiche da burocrati.

Un ritorno al vero capitalismo, quello dove le crisi si superano affrontandole e non facendo finta di annullarne gli effetti tramite la stampa incontrollata di pezzi di carta.

Dove la crescita si basa su fattori reali (aumento della produttività, efficienza, progresso, meritocrazia..) e non su artifici contabili o trucchi monetari

Dove la spesa pubblica o i debiti non vengono finanziati con la creazione di soldi del Monopoli.

Dove il risparmio e l'investimento sono più importanti del debito e del consumo.

Tutta una immensa utopia? Sono sincero: quasi sicuramente SI.

Ma volete sapere come la penso? L'unico vero modo che gli Stati hanno di distruggere bitcoin è questo. Fargli VERA concorrenza. Rinunciare a parte del loro potere per creare un clone che si adatti e ricrei, nei fini e nei modi, l'invenzione di Satoshi. Chi avrebbe interesse a minare o usare bitcoin quando ci sarebbe un suo clone con in più il riconoscimento ufficiale internazionale? Qualsiasi altro tentativo di attacco frontale contro bitcoin, come dimostra la Storia recente (Cina, India...) avrebbe solo la conseguenza di rendere bitcoin più forte cosi come il perseguire ciecamente nelle guerre commerciali e nelle politiche in corso d'opera. Così come sarebbe destinato al fallimento un clone di bitcoin non veramente clone quindi non decentralizzato, limitato, non libero. Oppure privo dei meccanismi di tutela alla decentralizzazione di un rete veramente pubblica e ad accesso aperto.


Nota: se la domanda che vi state ponendo è, perchè un nuovo Bitcoin quando ne esiste già uno, la risposta è che secondo me gli Stati non accetteranno mai di partecipare ad una corsa all'oro che è già stata , almeno in gran parte, fatta. Non accetteranno mai di riconoscere come valuta globale una moneta che è posseduta in stragrande maggioranza da soggetti privati sconosciuti. Se una cosa del genere sarà mai fatta (e io non credo), almeno gli Stati vorranno essere in prima posizione alla partenza.
2267  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 26, 2019, 06:32:38 AM
Ammazza che strappi! Prima scende a 9900 poi spara a 10600! Tutto nel giro di 4 ore... chissà se si spingerà oltre i 10600 sta notte...

Secondo me è in corso un travaso di bitcoin da chi li considera un bene altamente speculativo a chi li considera una forma di protezione contro i "casini" in corso (stanotte tanto per citare un dato tra i tanti, la lira turca ha perso il 15% del suo valore vs il dollaro in meno di 1 minuto)

I primi stanno vendendo perchè, ritenendoli solo speculazione, se ne stanno liberando per tornare verso asset  (a loro parere) più sicure (oro, titoli di Stato...)

I secondi li stanno comprando per lo stesso motivo, non ritenendoli solo speculazione, e con uno sguardo rivolto ad un orizzonte più lungo.

Qualche giorno fa avevo aperto due grosse (per i miei standard ) vendite allo scoperto perchè quota 10k non era, secondo me, più difendibile.

Ieri sera ero intenzionato a tenere le posizioni senza chiuderle proprio perchè aspettavo un ulteriore calo

Poi, per caso (anzi per c... Grin), mi sono imbattutto in questo tweet di zerohedge che annunciava un nuovo intervento svalutativo della PBOC sul cambio yuan-dollaro, ennesimo "salto di qualità" nella guerra commerciale USA-Cina (https://twitter.com/zerohedge/status/1165712782869876739) e ho chiuso tutto

Siccome esiste una correlazione quasi automatica tra svalutazione dello yuan e crescita di prezzo dei bitcoin siamo improvvisamente schizzati in alto di quasi 1000 dollari per poi ritracciare, segno di un equilibrio generale di mercato all'interno del range di volatilità che dura da qualche settimana.

Esistono poi delle motivazioni tecniche: se facciamo un paragone con bull trend 2016-2017, il prezzo al momento non ha ancora concluso una correzione fisiologica dalla strabiliante crescita che ha avuto tra aprile e giugno.

Il grafico sotto è il prezzo (con candele settimanali) nel corso del trend rialzista di due-tre anni fa. La linea rossa è la media mobile a 20 settimane. Questa linea fece da resistenza di lungo periodo per tutto il trend, fu testata almeno 7-8 volte (nettamente a Marzo 2017, Aprile 2017,Luglio 2017 e Settembre 2017) senza mai romperla. Tornare a toccarla era un pò il calo fisiologico (senza invertire il trend di crescita) quando il prezzo cresceva troppo velocemente.



Questo sotto è lo stesso grafico relativo a quest'anno:



Come vedete la media si trova poco sopra 9000$ ma al momento non è stata ancora ritestata. Il prezzo non ha ancora concluso la sua correzione di medio periodo dopo una crescita fuori dal comune sia come intensità che come velocità. Se dovessi fare una previsione direi che il prezzo dovrebbe tornare circa su questo valore prima di tornare a crescere.
Ma, come dimostra ciò che è successo questa notte, in questo momento di profonda instabilità finanziaria internazionale e di scontro tra chi vende l' "asset speculativa" bitcoin e chi compra il "bene rifugio" bitcoin basta poco per alterare tutto il quadro.
Basta appunto una PBOC qualsiasi che taglia all'improvviso il prezzo dello yuan, evento rispetto al quale bitcoin ha una reazione sempre automatica.

Tra l'altro è in corso una divergenza mai vista dal 2015 tra il cambio ufficiale dello yuan (fissato dalla banca centrale) e quello off-shore stabilito dal mercato. Segno che l'instabilità sul cambio con il dollaro è tutt'altro che conclusa

https://twitter.com/mnicoletos/status/1165710049836175360



2268  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: August 25, 2019, 08:51:06 AM

Peccato che una moneta così esista già: si tratta degli SDR emessi dall’IMF.
Però guarda caso  non se li fila nessuno, proprio perché, come già detto, è troppo bello manipolare la propria moneta accusando gli altri di essere manipolatori (Trump ed il dollaro?)
Avere il controllo della moneta è troppo importante per gli Stati sovrani: è una leva importantissima di potere e coercizione, sia interna che esterna (e qui si spiega l’imbarazzo dell EUR, risultato di unione monetaria, ma non fiscale).
Per questo l’adozione di Bitcoin non sarà “spontanea” da parte degli Stati, ma sarà “forzata” da eventi esterni, si spera (io spero) non eccessivamente traumatici.

EDIT: avevo digitato davvero troppo in fretta ed era pieno di typo.

Gli SDR corrispondono ad un paniere delle principali valute fiat. Quello di cui parla Carney è invece un ente sovranazionale che emette una propria valuta indipendente il cui valore non è legato a nulla e alla quale semmai sono legate le valute nazionali.

L'aspetto curioso è che, nell'indicare gli aspetti principali di questa "supermoneta", ha di fatto descritto le caratteristiche di Bitcoin (sovranazionale, indipendente, borderless...). A parte il punto centrale , ossia l'Ente sovranazionale emettitore, la cui presenza ovviamente farebbe secondo me fallire l'intero progetto (perchè alla fine ci sarebbe qualcuno che controlla).

Quello che ha detto Carney è comunque del tutto condivisibile nell'analisi della situazione e nelle finalità: l'economia mondiale non può andare avanti in questo modo con una  escalation sempre peggiore di guerra economica realizzata tramite l'arma della moneta e del controllo commerciale. Gli esiti di un ritorno su larga scala al protezionismo abbinato a politiche monetarie ultraespansive saranno (non sarebbero) catastrofici.

Togliere o almeno ridurre il completo libero arbitrio nella creazione di carta potrebbe essere un modo per evitare questa catastrofe o attutirne gli effetti. Bisogna vedere se gli Stati saranno abbastanza lungimiranti da capirlo. Il fatto che qualcuno come il governatore della BOE sia almeno conscio che un problema esiste è già qualcosa.



Non funzionerebbe,  Wink  Btc non potrebbe reggere un sistema con interessi così grandi dietro.
Btc per ora resta decentralizzato (insomma...), non ha padroni, eccetera... semplicemente perché nessuno stato ha avuto interesse a metterci le mani sopra. Ma - come abbiamo detto altre volte in altri thread - se uno stato (non necessariamente tra i top10) volesse prenderne il controllo, basterebbe fare un investimento (grande e magari all'inizio in maniera silenziosa per procurarsi l'hw necessario) e arrivare ad avere la % di hp necessaria per il controllo.
Questa cosa è fuori portata per un privato ma non per uno stato.
Naturalmente se accadesse questo e si fosse in un sistema dove - come da ipotesi - Btc fosse riconosciuto come moneta comune mondiale, le altre nazioni non starebbero a guardare e si organizzerebbero per prendere il sopravvento.
Si finirebbe in una guerra di HP dove in poco tempo probabilmente non ci sarebbe più un briciolo di energia per nessuno.
L'idea è bella, ma imho non realizzabile.

Questo non vuol dire che non si possa arrivare ad una moneta comune, ma dovrebbe essere basata su altri principi, probabilmente accettando il fatto che ci sia un ente "superiore" (comunitario) che la controlla.



Discorso già ampiamente affrontato e su cui, con tutto il rispetto per la tua opinione, non sono d'accordo su nulla  Grin

Il controllo dell'HR, da solo, non permette il controllo di Bitcoin.

E l'obiezione centrale non è volerne prendere il controllo ma avere interesse a farlo: se i più grossi possessori di bitcoin attaccassero bitcoin per prenderne il controllo il valore di bitcoin crollerebbe e i primi a rimetterci sarebbero proprio i primi possessori di bitcoin.

Esiste anche la riprova che succederebbe questo (vedi Bitcoin Cash, Bitcoin SV e via discorrendo...)

Se tutti gli Stati, o almeno un numero sufficientemente grande di essi, si accordasse per riconoscere ad una nuova forma di hard-money digitale (bitcoin o qualcos'altro purchè con caratteristiche molto simili) il ruolo di valuta internazionale, tutti avrebbero interesse a che questa nuova moneta sia stabile e protetta. Probabilmente gli Stati stessi diventerebbero i principali possessori della valuta stessa (come hanno fatto con l'oro), aumentando il loro interesse a non attaccarla.

Sembrano sogni e resta l'obiezione della rinuncia alla politica monetaria come arma per sostenere i loro interessi, a cui gli Stati non rinunceranno di sicuro volentieri.

Ma anche prima che fosse creato l'ONU nessuno pensava che le controversie politiche e militari potessero essere risolte da un organismo internazionale. Eppure, con tutti i limiti e le imperfezioni del caso, sarà un caso ma da quando esiste l'ONU l'umanità a vissuto un periodo di relativa pace e riduzione del numero di guerre come mai aveva visto nella sua storia.

Gli Stati nazionali oggi sono davanti ad un bivio: continuare sulla strada delle guerre commerciali o capire che è il momento di un cambiamento epocale, ritornando a dare valore alla moneta, invece di continuare a usarla per i loro interessi e per il tornaconto politico alla prossime elezioni.

Se continueranno ciecamente nella prima strada, ci faranno e ci faremo tutti molto male.
2269  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: August 24, 2019, 03:32:09 PM
Ieri Mark Carney, governatore della Banca di Inghilterra, ha fatto alcune dichiarazioni molto interessanti, di portata direi storica.

Sostiene che per risolvere il problema delle guerre commerciali bisognerebbe abbandonare il ruolo egemonico, a livello internazionale, che riveste il dollaro e sostituirlo con una valuta "franca" la cui emissione dovrebbe essere regolata da un consorzio di Banche Centrali.

Quote
It is an open question whether such a new Synthetic Hegemonic Currency (SHC) would be best provided by the public sector, perhaps through a network of central bank digital currencies.”

Il presupposto è condivisibile: le guerre oggi non si fanno più con i cannoni ma con la svalutazione concorrenziale, il taglio dei tassi di interesse e i vari QE.

Il problema nasce dal fatto che il dollaro non è solo la moneta "franca" del mondo, quella usata per le transazioni internazionali, per la quotazione dei prezzi delle materie prime e a cui sono raffrontate tutte le altre monete mondiali, ma è anche la moneta di Stato emessa da una nazione.

Questo negli ultimi decenni ha reso molto più forte (apprezzato) il biglietto verde.

Se uno Stato vuole rendere più competitive le proprie esportazioni non fa altro che svalutare la propria valuta vs il dollaro in vari modi: tramite un'aumento della propria offerta di moneta (es. Europa con i  QE) o tramite una variazione del cambio fissato a livello verticistico (es. Cina).

Le svalutazioni sono solo dei trucchi "contabili": le merci estere sono più appetibili non perchè migliori o perchè si avvantaggiano di fattori produttivi più economici, ma solo perchè rese più convenienti mediante un artificio legato ad una manovra sul tasso di cambio (o di interesse).

In un epoca in cui l'inflazione è un "mostro addormentato" che non fa paura, tutte le nazioni hanno convenienza a far perdere valore alla propria moneta nei confronti del dollaro americano.

Agli USA un dollaro forte fa comodo sotto molti aspetti, ma un dollaro troppo forte avvantaggia le merci estere e indebolisce la produzione americana.

Da qui la battaglia di Trump sui dazi e i suoi anatemi contro la FED che , a suo dire, non fa abbastanza per contrastare queste operazioni "sleali" dei concorrenti americani.

Questo problema delle svalutazioni competitive e delle guerre commerciali, sostiene Carney, sarebbe risolto se, al posto del dollaro, esistesse una moneta "mondiale", universale, a cui tutte le altre si rapportassero. O che, ma qui andiamo oltre con i sogni, sostituisse addirittura tutte le monete nazionali.

Come, dopo la seconda guerra mondiale, il problema delle guerre militari è stato (parzialmente) risolto tramite l'ONU cioè un consorzio di Stati che ha, o dovrebbe avere, l'ultima voce in caso di controversie, adesso il problema delle guerre commerciali potrebbe essere risolto da un'entità mondiale (cioè un consorzio di Banche Centrali) che dovrebbe avere il potere di emettere una "supervaluta" globale.

La parola criptovaluta non è mai stata citata da Carney, ma è evidente che quello che ha in mente è una "Libra pubblica".

Un consorzio dove anzichè aziende, ci sono banche (centrali), ma la cui valuta avrebbe lo scopo di essere una moneta franca del mondo che non rappresenta ( a differenza del dollaro) gli interessi specifici di singole Nazioni.

Perchè i problemi nella realtà idealizzata da Carney rimangono: le banche centrali (e le monete fiat) sono espressioni del volere degli Stati nazionali e sono armi che gli stati usano per avvantaggiare la propria economia. E' utopistico secondo me pensare che possa esistere una moneta del genere, perchè ciò che fa comodo alla Cina non fa comodo agli USA o all'Europa e viceversa.

Chi deciderebbe ad es l'offerta di questa moneta? Chi fisserebbe il tasso di interesse? Se fosse una votazione democratica o non si arriverebbe mai ad un punto di convergenza perchè ognuno "tira acqua al suo mulino" oppure l'ultima parola spetterebbe sempre ai più forti e allora si tornerebbe alla situazione attuale dove domina la moneta della nazione più forte.

Questa idea di moneta mondiale di Carney potrebbe funzionare solo se gli Stati cessassero di esistere e l'intero pianeta venisse "governato" da un'unica forma di governo mondiale con un' unica moneta. Abbastanza utopistico, almeno in tempi brevi.

Oppure,

oppure....

Potrebbe funzionare se la moneta "franca" non appartenesse a nessuno...se fosse sufficientemente decentralizzata da non avere padroni...se avesse un'offerta bloccata da un algoritmo che nessun governo può influenzare o sfruttare a proprio vantaggio...

Vi viene in mente niente?  Grin

https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-08-23/carney-urges-libra-like-reserve-currency-to-end-dollar-dominance
2270  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: August 22, 2019, 09:22:54 AM
È o non è ridicolo che l'antitrust (cioè l'ente che dovrebbe combattere i monopoli e favorire la concorrenza) accusi Libra di essere anticoncorrenziale?

È da millenni che questi hanno il monopolio assoluto di battere moneta fregandosene della concorrenza e adesso che un soggetto privato vuole introdurre una sua alternativa  privata viene accusata di pratiche anticoncorrenziali?

Oppure la minaccia alla concorrenza dovrebbe essere intesa vs il sistema bancario e i suoi sistemi arcaici di trasferimento del denaro?

Perchè in questo caso la gravità sta nella mancanza di innovazione da parte di un settore sclerotizzato e lobbistico che da secoli viene difeso tramite il denaro pubblico. Ben venga l'innovazione di Libra se andrá ad eliminare tutti i competitor che non sanno stare al passo con i tempi soprattutto in merito ai micropagamenti

Di tutte le accuse che si possono rivolgere a Libra quella dell'antitrust è la più idiota.

Sono talmente terrorizzati da una moneta concorrente alle loro che tra poco la accuseranno anche di avvicinare i meteoriti alla terra. Grin

https://www.ilsole24ore.com/art/libra-mirino-ue-faro-antitrust-criptovaluta-facebook-ACuMgYf
2271  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 21, 2019, 10:43:18 PM
Lightning Network: pare che per tenere in piedi i nodi il costo sia maggiore dell’effettivo guadagno.
C’è questo articolo, https://cryptonomist.ch/2019/08/21/bitcoin-lightning-network-lnbig/ che mi rende perplesso, soprattutto perchè non mi pare che le cose (per come sono strutturate) possano migliorare in un futuro prossimo.
Comunque non c’è solo l’aspetto economico, ma vi prego di leggere il breve articolo perchè secondo me merita.
Non lo riassumo perchè è già una sintesi così come è stato scritto.

Se i numeri riportati sono veri il fatto che su LN avvangano oltre 1000 tx il giorno è secondo me un risultato strabiliante considerando quanto è acerba la tecnologia e quanto bitcoin, per non parlare di altre crypto, sia al momento completamente inadatto a essere MOE.

Riguardo al guadagno economico non credo ci siano molte sorprese: i nodi LN al momento non consentono un guadagno, non è questo il loro scopo, forse non lo consentiranno mai.

LN NON è una versione proof of stake di bitcoin.

I nodi della rete principale non hanno nemmeno quelle poche fee che hanno i nodi LN, hanno solo costi, eppure questo non impedisce che ce ne siano 10000 al mondo.  Perchè chi mette su un nodo bitcoin, passione a parte, lo fa sapendo che il guadagno indiretto (in termini di aumento di valore di bitcoin) dato dal mantenere la rete decentralizzata supera alla grande l'importo qualsiasi fee possa racimolare.

Lo stesso accade per un nodo LN: al di lá della libidine di avere una banca su un proprio Raspberry o di fare tx off chain anonime o di connettersi direttamente con il venditore che si vuole pagare (la libidine più grande perchè rende bitcoin vero contante digitale anonimo e con fee zero), il grosso guadagno è quello di contribuire a creare un network di pagamento decentralizzato che fa aumentare il valore dei btc compresi quelli posseduti da chi gestisce quel nodo.

L'incentivo economico è indiretto non diretto
 
2272  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 21, 2019, 06:59:02 PM
La Germania ha provato a sfruttare il delirio che circola sui mercati dei titoli piazzando un bund a 30 anni con rendimento negativo (-0.11%).

La manovra è riuscita a metá visto che dei 2 miliardi previsti per il collocamento ne sono stati venduti solo 800 milioni.

La mossa da un punto di vista speculativo poteva essere però interessante: in caso di morte dell'euro da qui a 30 anni (tutt'altro che improbabile) ci sarebbe una vendita in massa di titoli dei paesi periferici (che sarebbero quotati in lire o dracme quindi monete ad altissima svalutazione) e un mega pump di titoli tedeschi riconvertiti in marchi.

Come ampiamente dimostrato il mercato dei titoli se ne sta sempre di piu fregando dei rendimenti e sta guardando solo all'aspetto speculativo della faccenda.

https://www.ilsole24ore.com/art/la-germania-vende-primo-bund-trentennale-tasso-negativo-ACqHnPf
2273  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 19, 2019, 11:06:23 AM
Rakuten il colosso dell' ecommerce giapponese (6 miliardi di dollari di fatturato, sponsor tra l'altro del Barcellona calcio) ha finalmente lanciato la sua piattaforma e relativa app per il trading di criptovalute.

All'inizio saranno supportati i cambi BTC ETH e BCH vs yen

Solo mercati spot per cui secondo me sará simile per il mercato giapponese a ciò che CashApp è per quello statunitense: piccoli o medi acquisti rivolti a clienti retail e poco orientati alla speculazione di breve periodo.

Come mossa promozionale di lancio non ci saranno commissioni su depositi e trading ma solo sui prelievi

https://global.rakuten.com/corp/news/press/2019/0819_02.html
2274  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 18, 2019, 09:27:29 AM
La capitalizzazione di mercato dei bonds  mondiali ha toccato un nuovo ATH a 57 trilioni (di cui quasi 17 ormai a rendimento negativo, erano 15 qualche giorno fa.)

I prezzi salgono a ritmi mai visti anche solo per i rumor che provengono dalle banche centrali.

La banca centrale europea ad es ha annunciato che a settembre acquisterá più titoli di quanto "i mercati si aspettano". Il che vuol dire che stamperanno (dal nulla) tonnellate di euro per acquistare titoli del debito pubblico facendo un QE superiore alle attese. È naturale che la conseguenza sia un deprezzamento dell' euro vs il dollaro (in corso) e un'impennata dei prezzi dei titoli, che è esattamente ciò che sta accadendo.

Immaginate Tether che annunci "a settembre stamperemo (dal nulla) piu tether di quanto vi aspettate per comprare bitcoin sul mercato". Cosa accadrebbe al prezzo dei bitcoin?

Ciò che farebbe inorridire e gridare alla manipolazione nel mercato bitcoin, è semplicemente la regola sul mercato europeo dei titoli.

https://twitter.com/Schuldensuehner/status/1163004605518745601?s=19
2275  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 17, 2019, 07:33:51 AM
Il CEO di Coinbase sostiene che i "clienti istituzionali" facciano presso la sua azienda nuovi depositi crypto (quindi acquisti?) per 200-400 milioni di dollari alla settimana.

https://twitter.com/brian_armstrong/status/1162185049699057664?s=19

A me sembrano numeri poco realistici. La proporzione, visto che questo tipo di clienti non sono intetessati alle shitcoin, dovrebbe essere 99 per cento bitcoin, ma supponiamo anche che sia 70% btc che è la dominance attuale.

Anche se prendiamo il limite inferiore della forbice (200 milioni) sono acquistj di btc per 140 milioni a settimana ossia piu o meno 13500 BTC

L'emissione attuale è di 12600 BTC a settimana. I soli clienti di Coinbase Custody acquistano 1000 bitcoin in più di tutti quelli che vengono creati. E la madonna.

A meno che non siano depositi di chi ha già in precedenza acquistato bitcoin. Ma mi torna poco lo stesso.
2276  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 17, 2019, 07:12:54 AM
Bitcoin parte da una idea di "decentralizzazione"; un progetto open source, ma anche open, a più livelli.

Però... tirata la riga delle somme i maggiori attori sono made in USA, Coinbase, BAKKT, l'infinito tiro alla corda richiedenti ETF-SEC... Tether agganciati ai dollari... una visione molto "americocentrica" in definitiva.


Una presa di potere che cerca, nemmeno poi troppo velatamente di dare un imprinting verso un modo di pensare, anche di regolamentare preciso... quello a stelle e strisce.

Un modo indiretto per averne il controllo ?
boh...

L'interesse USA ha una forte impronta affaristica... il mercato delle commissioni: exchange, gestioni di fondi, custodia...
raccogliere il più possibile Grin


Dall'altra parte, sul discorso mining, predominio totale Cinese, in tutti i sensi.


Mi sembra che, nel mezzo, la vecchia l'Europa... esprima poco...

Considerando che comunque il vecchio continente ha un suo peso, di rilievo, finché non ci sarà un suo maggiore coinvolgimento credo che non si possa aspirare a vedere un grosso cambiamento delle quotazioni.

Credo che un segnale positivo sarebbe vedere grandi movimenti e cambi... dall'euro verso Bitcoin.
Non colgo segnali in questo senso.


L'Europa è però il continente in cui si trovano più full nodes

https://bitnodes.earn.com/

Parametro fondamentale nell'ecosistema bitcoin.

I minatori cinesi e gli investitori americani sono sotto il controllo dei "governanti" europei. Grin

2277  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 16, 2019, 06:16:16 PM
Bakkt 23 settembre? Forse ci siamo davvero

https://bitcointalk.org/index.php?topic=4864914.msg52179000#msg52179000

2278  Local / Italiano (Italian) / Re: Bakkt e la possibilità di uscire dal pantano per le cripto on: August 16, 2019, 04:30:02 PM
Semaforo verde dalla CFTC e lancio di futures giornalieri e mensili il 23 settembre. Forse dopo tanti al lupo al lupo, questa volta ci siamo davvero

https://medium.com/bakkt-blog/cleared-to-launch-8dfc3e6f9ed0
2279  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 16, 2019, 10:41:59 AM
Coinbase Custody, l'ala di Coinbase rivolta a clienti non retai,l cosiddetti "istituzionali", ha acquistato il servizio di vault e il portafoglio clienti di Xapo diventando così la più grossa azienda di custodia regolamentata del panorama bitcoin, con oltre 800k btc sotto custodia (tra cui quelli di Greyscale).

Secondo le indicazioni del Ceo il passo successivo sarà l'erogazione di prestiti in crypto in modo da rendere un interesse a chi ha le somme depositate presso di loro, traformandosi a tutti gli effetti in una banca (libera però dal controllo e dai vincoli della banca centrale nell'erogazione dell'interesse)


I puristi come sempre inorridiscono ma come abbiamo già ampiamente discusso in queste pagine questo tipo di servizi si rivolge a clienti che non hanno e avranno mai l'interesse e la voglia di custodire personalmente i loro bitcoin.
Basti pensarenche ognuno dei clienti di Coinbase Custody ha depositato circa 60 milioni di dollari in media, tanto per far capirenche non è un servizio per tutti.

Ricordo che Coinbase ha pendente una richiesta di licenza bancaria tradizionale che se fosse autorizzata la trasformerebbe nella prima banca tradizionale che è al tempo stesso anche custode di bitcoin e exchange di criptovalute. Immaginate di svolgere tutti e tre i servizi in un'unica piattaforma di home banking risparmiando i costi di bonifico per acquistare o vendere bitcoin.


Interessante la metamorfosi di Coinbase che, secondo me, ha fiutato la morte incombente del trading di shitcoin e quindi dopo essere stata una delle piattaforme regine della follia del 2017 si sta reinventando come custode ed erogatore di servizi  a livello non retail, avendo percepito una direzione chiara che sta prendendo il mercato.


Sul fronte invece della custodia personale dei bitcoin un dato è emerso molto interessante: ha raggiunto un nuovo ATH il numero di indirizzi su cui è depositato almeno un miliardesimo della base circolante di btc che al momento è di 0.018 btc (circa 150-200 dollari). Visto che il numero di indirizzi complessivi è invece ben lontano dai massimi, significa che si sono ridotti gli indirizzi "polvere" quelli su cui sono depositati meno di 150 dollari.

L'informazione può essere letta in molti modi ma secondo me indica un aumento dell'holding personale per somme di piccolo-medio taglio, visto la scarsa incidenza che gli address più ricchi hanno sul numero complessivo di indirizzi.

https://blog.coinbase.com/coinbase-custody-acquires-xapos-institutional-business-becoming-the-world-s-largest-crypto-2c1b46fc94c4

https://twitter.com/lopp/status/1161268380927700995?s=19

2280  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 14, 2019, 10:23:11 PM
Purtroppo sembra proprio che lo spettro di una nuova crisi finanziaria globale possa abbattersi in un futuro non molto prossimo su tutti noi, anche se spero vivamente che ciò non accada; ma se dovesse accadere secondo voi per il bitcoin potrebbe essere un bene perché per le sue caratteristiche potrebbe essere ritenuto un bene rifugio oppure dato che soldi in tasca ce ne saranno di meno non si investirà in un asset così volatile e rischioso?

Nessuno lo sa. Da una parte Bitcoin per caratteristiche intrinseche ha tutto quello che serve per essere una "counter asset". L' esempio del suo comportamento in aree del mondo afflitte da alte inflazioni, ad esempio,è una parziale riprova in questo senso.
Dall' altro manca una vera riprova: da quando btc è nato ha sempre vissuto e prosperato in un decennio di straordinaria crescita economica mondiale.
Le sue performance nel decennio hanno disintegrato quelle di qualsiasi altra forma di  investimento ma si sono inserite in un quadro generale di incredibile prosperitá finanziaria come mai il mondo capitalistico (almeno quello extra europeo e soprattutto extra italiano) aveva vissuto. Quanto abbia bitcoin beneficiato di e sfruttato questo contesto generale è difficile dirlo.
Non esistono conferme tecniche o numeriche: qualsiasi grafico di correlazione con il prezzo dell' oro per esempio mostra periodi di elevata correlazione e periodi di scarsa o nulla dipendenza.
Lo stesso con gli indici azionari: btc è andato malissimo nel 2018, anno invece molto positivo per gli indici di borsa. Nel 2019 ha invece avuto una performance strabiliante, il miglior investimento possibile ma nello stesso periodo anche le borse mondiali sono andate bene, almeno finora.

La verità è probabilmente che btc finora ha seguito dinamiche tutte sue, legate alla speculazione e alle varie bolle che si sono succedute nel breve periodo e alla progressiva e crescente adozione nel lungo periodo.

Un periodo di crisi potrebbe produrre l'effetto positivo di convertire speculatori mordi e fuggi in detentori di lungo periodo o incentivare l'uso monetario, ma molto dipende dall'entitá della crisi.

Entità che secondo molti e anche secondo me sarà devastante, soprattutto se  i governi e le banche centrali cercheranno di intervenire per mitigarne gli effetti, dopo esserne stati in gran parte la causa.

Ma di certo, indipendentenente dal ruolo dei governanti, l' uomo nel suo complesso non tornerà alla etá della pietra. Il capitalismo guarirà e ripartirá come ha sempre fatto.

Speriamo con più libero mercato e meno istituzioni in economia.
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