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2621  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 06, 2018, 07:51:29 AM
Bitcoin Investment Trust (BIT) (https://grayscale.co/bitcoin-investment-trust/) è uno dei primi "veicoli"  di investimento indiretti su btc (esiste dal 2013). E' un prodotto finanziario a gestione passiva dove ogni investitore acquista una quota che corrisponde ad una quantità di bitcoin.

Permette quindi di investire indirettamente in cryptovaluta senza sbattersi con l'acquisto e la custodia dei token, attività demandata al gestore (Greyscale).

Ha quindi un funzionamento simile a quello di un ETF ma, a differenza di questi, non è scambiato su exchange ufficiali ma, dal 2015, sul mercato OTC (e non è pertanto sottoposto alla approvazione della SEC in base all' Investment Company Act che disciplina gli ETF).

Per gli investitori tradizionali USA è praticamente l'unico mezzo con cui possono investire in bitcoin senza detenerli e senza accedere ad exchange. Costituisce un pò un'anteprima di che cosa potrebbe succedere con un ETF.

Gli aspetti interessanti sono due:

1)Esiste, da quando è nato, una fortissima domanda di questo prodotto tant'è che è sempre stato scambiato con un premio rispetto al valore del sottostante. Ogni quota del trust vale 0,00099063 btc quindi ogni quota dovrebbe valere, con un prezzo di 3900$, circa  3,86 dollari invece viene scambiata a 4,5 (https://www.bloomberg.com/quote/GBTC:US). Anche adesso in un mercato bearish.
Gli investitori per la mancanza di alternative, e pur di non doversi sbattere con l'acquisto e la detenzione di btc, sono disposti a pagare un sovrapprezzo del 16%, ma è stato anche del 50% in periodi bullish

2)Nel corso del 2018 il trust ha incrementato la propria esposizione in bitcoin da 175.000 circa a oltre 200.000  (https://diar.co/volume-2-issue-47/#3) . Significativo che al momento questo "fondo" possiede, per conto dei propri clienti, oltre l'1% di tutti i bitcoin in esistenza, quasi il doppio dei più ricchi cold wallet dei principali exchange. E' forse, Satoshi a parte, la singola entità che ha sotto controllo il maggior numero di bitcoin al mondo. Se immaginate le balene bitcoin solo come miner cinesi o investitori della prima ora, beh ripensateci, perchè la più grande balena di tutti è probabilmente un "fondo" americano.

E' altrettanto significativo che abbia aumentato i bitcoin posseduti in gestione durante questo anno terribilmente bearish. I piccoli investitori che hanno venduto in preda al panico durante questo anno è molto probabile che abbiano ceduto i loro btc in bocca alla balena più grande di tutte. Il tempo ci dirà chi è stato più lungimirante.
2622  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 05, 2018, 12:33:38 PM


La domanda è affascinante, premesso che so pochissimo di scambi e quotazioni, provo a buttare lì un inizio di trattazione del problema:

Supponiamo per iniziare in modo semplice che esista al mondo 1 solo bitcoin e che si possa scambiare solo interamente, senza costi di commissione.

All'istante t=0 il bitcoin è posseduto da A e ha un valore di 4000 dollari (cioè A sarebbe disposto a venderlo a 4000 dollari e c'è almeno un'altra persona B disposto a pagarlo 4000 dollari). Diciamo pure che A lo ha appena acquistato a 4000 dollari.

Al tempo t=1 il sentiment è cambiato, e sia A sia B concordano che il prezzo "giusto" di scambio sia ora di 4500 dollari. Lo scambio avviene e quindi ora B possiede il btc.

Al tempo t=2  è cresciuto ulteriormente l'apprezzamento del btc, e sia B che un terzo C concordano il passaggio di proprietà del btc per 4800 dollari.

Al tempo t=3 cala l'apprezzamento del btc, e C si disfa del btc per 4600 dollari vendendolo a D.

Al tempo t=4 D rivenderà il btc a un prezzo x.

I passaggi di dollari quindi sono:

t=0   A -> 4000 -> ...
t=1   B -> 4500 -> A
t=2   C -> 4800 -> B
t=3   D -> 4600 -> C
t=4   ... ->   x     -> D

Consideriamo il bilancio di spesa dei 4 protagonisti, A,B,C,D.
Il questo lasso di tempo essi hanno speso 4000 + 4500 + 4800 + 4600 dollari per  un totale di 17900 dollari mediante 4 transazioni nelle quali lo stesso btc è passato di mano.

Essi però sono stati anche rimborsati (alcuni in parte, alcuni ci hanno guadagnato) della loro spesa perchè hanno venduto, ricevendo a loro volta 4500 + 4800 + 4600 + x = (13900 + x) dollari.

In questo contesto il saldo netto è dato dalla differenza tra la quota in ingresso di A (4000 dollari) e quella di uscita di D (x dollari) = x - 4000.

Se quindi riuscissimo a raggiungere una quotazione finale  x = 1 milione di dollari,  il saldo dovrebbe essere 1000000 - 4000 = 996000 dollari.

In un sistema ideale ultrasemplificato di questo tipo quanto denaro sarebbe necessario per far salire di quotazione un btc di x - 4000 dollari?

Se ci limitiamo al saldo il risultato è banale, se invece consideriamo che ogni volta che qualcuno mette dei soldi aggiunge "nuovi" soldi al sistema (se non altro perchè deve anticiparli, se oggi non ho btc e voglio comprarne 1, devo anticipare 4000 dollari che forse mi verranno restituiti in futuro o forse no a seconda delle quotazioni) il discorso ovviamente diventa ben più complesso.

Ad esempio non posso pensare che il numero di transazioni necessarie per passare da 4000 a 1000000 avvenga mediante step di prezzo uguali. E' del tutto improbabile passare da 4000 a 6000 dollari con poche tx, mentre una volta arrivati a 500k uno scostamento di 2k dollari si realizza molto più rapidamente. Una sorta di progressione geometrica forse potrebbe essere adatta al caso.

Inoltre ogni discesa aumenta potenzialmente in numero di scambi necessari per arrivare al traguardo, e quindi aumenta i soldi che devono essere aggiunti.

E' anche vero d'altra parte che se il grosso dei movimenti venisse fatto dalle stesse poche persone che continuano a comprare e vendere, il volume di fiat investito/scambiato avrebbe un significato diverso rispetto al volume generato da singoli acquisti.

Se ci sono già modelli per questo tipo di problema linkateli, lo trovo interessante.  

Un'analisi del genere è molto difficile farla solo in termini matematici.

Considera che nella realtà il mercato è fatto da migliaia di individui e ci sono alcuni aspetti che complicano molto le cose primo fra tutti il sentiment prevalente , la liquidità del mercato e gli artifici finanziari come il margin trading e il leverage che rendono possibile lo spostamento di prezzo anche di fluttuazioni molto ampie, senza avere il denaro che sarebbe necessario a spostarlo.

La tendenza del mercato poi è fondamentale per come influenza le aspettative degli investitori: è sicuro ad esempio che al momento attuale servirebbe molto più denaro per riportare il prezzo diciamo sopra gli 8k dollari, di quanto servirebbe a portarlo da 8k a 20k, perchè le aspettative diventerebbero bullish e gli operatori si rifiuterebbero di vendere con aspettative di crescita, mentre ora in un quadro così bearish anche quelli che comprano si accontentano di piccoli guadagni e rivendono subito.

Ricordo che grazie a questo effetto moltiplicatore  bitcoin ha quadruplicato il proprio valore in 60 giorni tra ottobre e dicembre 2017, mentre ad esempio nei primi 9 mesi del 2015, in piena depressione ha ristagnato intorno ai 250$ per mesi con volatilità bassissima.

E' altrettanto evidente che un nuovo ATH sopra 20k, porterebbe il prezzo in un amen probabilmente a 50k. Quello che è difficile è riportarlo oltre 20k, non salire dopo.

Riallacciandomi al discorso del post precedente riguardo agli attacchi, è da mesi che economisti, mass media, giornali, tv parlano della morte di bitcoin. Il più grande hater di bitcoin , Nouriel Roubini (che ha mezzo milione di followers su twitter) , ha detto, come evento certo, che il giusto valore di bitcoin è zero e che a quel valore stanno tornando.

Ora: immagina se questo non accadesse. Immagina se i bitcoin nei prossimi 10 mesi rimanessero in un limbo tra 2500 e 5000, stabili e amorfi, ma senza crepare, come fecero nel 2015. Immagina poi che tra 10 mesi iniziassero lentamente a risalire, in modo molto ordinato e con qualche ricaduta come fecero nel 2016, pian piano riconquistando diciamo quota 6-8k.Un altro tassello all'impossibilità di distruggere questo organismo

Improvvisamente l'opinione pubblica avrebbe la sensazione che un altro treno sta per partire, visto che cosa è successo in passato. E non vorrebbe perderselo. Una nuova pletora di investitori sarebbe pronta ad accorrere portando nuova liquidità (magari quegli stessi che hanno venduto a 2500  Grin).

Quindi il difficile è accendere la miccia all'inizio, per quello serve tanta liquidità. Poi dopo è come una palla di neve che diventa valanga.


2623  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 05, 2018, 07:07:06 AM
È solo la mia opinione, ma io credo che è vero che ora il bitcoin è quasi solo speculazione e che il mercato é in mano agli squali, quindi secondo me, quando (e se) verrà regolamento e sarà di largo utilizzo il prezzo non avrà più pump e dump drastici. Quindi in futuro difficilmente vedremo valutazioni a 5-6 cifre del bitcoin.

Anche i grafici che ultimamente ho visto in giro mi sembrano fantascienza, nel senso che non ha troppo senso  vedere cosa è successo negli anni al prezzo del bitcoin e di proiettare l’andamento nel futuro... se veramente succedese sempre così, tra dieci anni il prezzo del bitcoin dovrebbe tendere all’infinito, quindi reputo fantascientifica la teoria che prevede il bitcoin a 50000-100000 dollari nel 2020!

1)i bitcoin a 50k-100k o giù di lì per il 2020-2021 sono proiezioni che si basano su un grafico logaritmico ad S, quindi già includono che la crescita sarà meno che proporzionale al crescere del valore.
2)La speculazione spiega picchi improvvisi e repentini ma non spiega la crescita di lungo periodo. Fosse stato manovrato solo a fini speculativi ogni ondata non si sarebbe mai fermata ad un livello superiore al picco dell'ondata precedente
3)Se e prima che arrivi ad essere di "largo utilizzo", come dici, dovrà essere acquistato dalla restante parte della popolazione mondiale che al momento non lo possiede. Meno dell'1% possiede btc. Se e quando questo succederà gli effetti sulla crescita di prezzo sarebbero decisamente imponenti, essendo l'offerta bloccata per definizione



Senza una regolamentazione fatta ad arte (e la ritengo una questione delicata perchè deve essere fatta da chi sa di cosa sta parlando) non si cresce e anzi si mette a rischio l'ecosistema, lo si lascia in balia di squali e truffatori, non può durare.
Non si può tornare indietro...


La regolamentazione di cui parlo, che è sostanzialmente impossibile ma che se accadesse sarebbe la morte di bitcoin, è quella della rete P2P. La regolamentazione degli exchange in termini KYC/AML già c'è, in molti paesi del mondo, e  ce ne sarà sempre di più.




Il mio ovviamente era un discorso ideale... Grin

Bitcoin così com'è... molto prima del noto ATH a quasi $ 20.000;
ha generato la scissione con Bitcoin Cash e una marea di shitcoin e tentativi di imitazione,
scam, Mt.Gox, ballerine, gatto e la volpe, ecc... ecc...

Con tutto quello che ne consegue.


Un Bitcoin a sei zeri, $ 1.000.000 alla John McAfee, cosa genera ?
senza novità tecniche o regolamentari... non saprei, diciamo... una lotta al coltello dentro una cabina telefonica ?  Cool
che è una cosa molto cruenta  Grin


Proviamo ad immagine veramente un Bitcoin a sei zeri.

Visto che in questo forum ci sono molti tecnici informatici e matematici, poniamo un quesito...
quanta fiat deve arrivare per far salire Bitcoin da qui ad un milione di dollari ? per semplicità direi di calcolarlo solo in dollari.

Diamo anche un arco temporale 3 anni ? 5 anni ? non so... io direi 5 anni.


Non è un calcolo semplice, visto che bisogna anche ipotizzare che nel mezzo ci saranno inevitabilmente tutta una serie di momenti di vendita...
molte altre variabili... ma così... per provare a dare un ordine di grandezza.


Essendo portatore di idee un tantino rivoluzionarie come la separazione tra moneta e Stato, la disintermediazione finanziaria, l'anti-censura delle transazioni finanziarie, bitcoin sarà sempre sotto attacco di qualcuno. O sotto attacco di qualcuno che ne vorrà prendere il controllo e snaturarne le caratteristiche a suo uso e consumo.

Nel momento in cui uno di questi attacchi dovesse andare in porto e bitcoin diventasse qualcosa di diverso da ciò che è senza il consenso dei suoi utenti (dove utenti=full nodes ovviamente, non chi tiene soldi su un exchange e usa spv wallet), sarebbe automaticamente la morte di bitcoin e il momento di vendere tutto.

L' (apparente) paradosso di tutto questo è però che non c'è niente, e ripeto niente, e sottolineo niente, che dà valore a bitcoin più di respingere un attacco di qualcuno che vuole trasformarlo in qualcos'altro o ucciderlo. Più è potente l'attaccante, più il fallimento genera valore

Ogni notizia negativa, ogni azione malevola, ogni previsione di morte, ogni crollo di prezzo , ogni "OPA ostile" che non va a segno o non mette al tappeto definitivamente questo "organismo", ha effetti dirompenti sulla crescita di prezzo di lungo periodo, più di qualsiasi altra cosa.

E' come se l'opinione pubblica si accorgesse che semplicemente una rete p2p sufficientemente decentralizzata e protetta da mining non si può controllare o distruggere. Dove, attenzione, con il verbo "può" non intendo solo impossibile, ma anche che manca la convenienza a farlo.

Per questo sono favorevole e auspico  che la finanza tradizionale inizi a baloccarsi con i bitcoin tramite futures,ETF,Bakkt e chissà cos'altro. Recinti murati dove il token bitcoin entra e diventa nominativo, regolamentato,istituzionalizzato. Perchè più la finanza tradizionale investe in bitcoin (non solo acquistandoli ma anche creando infrastrutture, mercati, piattaforme..) più un domani gli Stati non avranno convenienza ad attaccare bitcoin. Nè avranno convenienza a trasformare la rete p2p in qualcos'altro, avendo già creato questo qualcos'altro nei loro giardini murati. La rete p2p continuerà a vivere parallela a questi, cosi come oggi, il dark web vive accanto all'internet pulito e nominativo di facebook o youtube.

Quindi se e quando i bitcoin arriveranno a valere quelle cifre stratosferiche, lo faranno solo a condizione di aver respinto e superato molti altri attacchi, portati avanti da nemici anche molti più ricchi e potenti di Bcash o Coinbase.
2624  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 03, 2018, 08:17:46 PM
Quote
Penso che l'eventuale successo di una criptovaluta si basa molto più sulla facilità di utilizzo che su un discorso di privacy.

Più o meno concordo anche con il resto che hai scritto, questa frase però mi piace proprio.

Se però si vuole uscire dalla speculazione selvaggia e a favore di pochi, ci vogliono regole precise e fatte con criterio.
Non necessariamente le regole devono minare le fondamenta delle cripto...ma così siamo nelle mani di Exchange che nella maggior parte dei casi mi procurano crisi di vomito.
Scusate.


La facilità di utilizzo è sempre migliorabile, ma non la vedo come una grande questione. Usare un wallet online come Coinbase o Blockchain.info non mi pare molto più complesso di usare un app di home banking.

Un wallet come Electrum ha una complessità abbastanza banale: si installa, si copia una password e si mette al sicuro, si ricevono e inviano pagamenti. Invece di un IBAN che è una sequenza  di lettere e numeri, c’è un address che è una sequenza di lettere e numeri. Cosa cambia? Mi sembra ampiamente alla portata di una persona con conoscenze informatiche medie e consideriamo che nel tempo questa preparazione informatica della popolazione è destinata solo a progredire.

Capire i bitcoin è molto complicato, ma non usarli. E per usare un wallet non è necessario sapere cos’è un merkle tree, esattamente come per usare un’ auto non serve sapere cos'è uno spinterogeno.

Inoltre non vorrei tediarvi con un pippone filosofico, ma questa idea delle regole, io non la condivido proprio

E non lo dico per motivi politici "anti-sistema" ma pratici, legati al successo di questa tecnologia: i bitcoin potranno forse un giorno essere usati anche per fare la spesa dal droghiere o compare un regalo di Natale su Amazon, ma , per queste attività, diciamocelo chiaramente, vanno bene anche il contante o le carte di credito.

E' vero, ci possono essere vantaggi  rappresentati da economicità  e velocità della transazione (ma serve LN), micropagamenti, assenza di un middle-man.

Ma se fosse solo per questo, se fosse solo per il sistema di pagamento tanto caro a Roger Ver & company, io non scomoderei la parola rivoluzione, si tratta di una bella innovazione, ma niente più. Innovazione che tra l’altro non viene a gratis ma viene al “costo” di un sistema molto complesso basato su un grande uso di energia e su un metodo di archiviazione dati molto più inefficiente di un database centralizzato.

Quello di cui il mondo ha bisogno non è l'ennesimo payment processor. Far girare il denaro intorno al mondo in tempi rapidi e costi contenuti, così come si manda un email, è qualcosa a cui prima o poi arriveranno anche le banche, e  Mastercard, dopo averci investito fanstastiliardi.

E’ qualcosa che si può fare anche con roba tipo Ripple.

Non starà lì il vero valore aggiunto. La concorrenza ha strutture molto più centralizzate, e quindi più efficienti.

Quello che serve è in realtà qualcosa di completamento nuovo (fino a 10 anni fa). Qualcosa a cui nessuno possa staccare la spina. O mettere il bavaglio. O stabilire delle regole. Utilizzabile da chiunque ed ovunque, transnazionale ed aperto, incensurabile e non tracciabile.  Immodificabile nel tempo.

E' un valore a cui aggrapparsi quando i biglietti di carta imposti per legge ritornano al valore reale che avrebbero senza quella legge, quando le banche chiudono gli sportelli o truffano la gente, quando i governi falliscono, quando i debiti esplodono, quando Amazon e Visa o chi per loro vogliono spiare tutte le nostre abitudini al consumo (e farci trilioni di ricavi), quando un regime autoritario vorrà decidere chi può pagare, quando può pagare e come può pagare.

E' l'Internet of Money di cui parla Andreas Antonopoulus quello di cui abbiamo bisogno per parlare di rivoluzione  e non di innovazione. Ed è solo questa che può portare il prezzo sulla luna nel lungo periodo, non gli ETF o Bakkt.

Siamo già a buon punto ma non basta.

Servono più anonimato, più decentralizzazione, fungibilità, privacy, maggiore censorship resistance, second layers. Servono più Wasabi e Samourai Wallet. Serve il bitcoin che ho sempre amato, quello dell' "honey badger don't care" e del "code is law", quello che innova senza chiedere il permesso a nessuno, quello che solo con la forza di 10000 nodi ha vinto contro aziende come Coinbase, Bitpay e Bitmain. E servono altri attacchi a cui resistere, altri annunci di morte da cui risorgere, altri nobel che blaterano di Ponzi e piramidi. E altri crolli di prezzo con cui liberarsi degli speculatori della domenica.

Nessun sistema di pagamento al mondo, a parte bitcoin , potrà mai sfuggire alla censura, alla tracciabilità, al considerare chi paga e chi vende pedine su cui costruire un immenso business. A degli Stati che si ostinano ad usare la polizia contro la tecnologia, senza rendersi conto che hanno già perso in partenza.

La difesa della privacy nei pagamenti, in un mondo che ormai si basa sul controllo e lo spionaggio di tutto e tutti, sarà la vera, gigantesca, enorme,disperata domanda che i consumatori del domani faranno a chi saprà ascoltarla.

Lì si gioca gran parte del nostro successo.
2625  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 03, 2018, 07:26:32 AM


Mah, sono un po' scettico su questo..... su quali indicatori dici che il mercato sta crescendo ? se torno con la memoria a un anno e mezzo fa ricordo che di bitcoin parlavano tutti, ora si sente davvero poca gente.... sembra che il vistoso calo del prezzo tenda a far si che anche chi conosce btc non ne parli, come se si vergognasse (intendo di aver fatto un "investimento" non proficuo).
Secondo me ci vorrà ancora parecchio tempo prima che il network "esploda"..... poi ovviamente mi auguro di sbagliarmi   Cheesy



E' una purga benefica come fu nel 2014. Allontana truffatori (vedi numero di ICO morte e sepolte), imbonitori, approfittatori, azzeccagarbugli e traders bimbominkia giunti solo per le lambo e i soldi veloci.
Che torneranno alla prossima ondata con gli interessi, come sempre.
Vanno monitorati i fondamentali e bisogna informarsi sugli sviluppi più importanti , non le news della stampa o quello che dice la gente. La massa segue , non anticipa mai.
2626  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 02, 2018, 06:51:05 PM
Le previsioni non le sbaglia solo chi non le fa e io di stupidaggini previsionali ne ho scritte più di una, ma, riguardando alcuni post vecchi, qui ero proprio in stato di  grazia  Grin:

Data della previsione: 22/10/2017,
prezzo sui 6000$


Quote
Io mi aspetto un gran finale del rush bitcoin con target di almeno 10.000-15.000 euro.
Dopodichè verrà rotto il trend parabolico e ci sarà una pesante correzione di almeno il 50% che durerà diversi mesi
fino ad un nuovo trend rialzista in vista del prossimo halving.

https://bitcointalk.org/index.php?topic=2161457.msg23373262#msg23373262

*********************************************************************************


Aggiornamento confronto con il 2014 (attendere caricamento):



Somiglianze sempre più marcate, siamo in anticipo di qualche settimana sulla capitolazione che allora fu sui 180$.

Se il pattern viene rispettato: prossima capitolazione tra i 2700$ e i 2900$ e poi 10 mesi di oscillazioni tra 3k e 5k.

Ignorando il 2014 attualmente io sono bullish nel breve con retest di quota 5000, e ho anche preso quasi il minimo del recente crollo con questa posizione long su finex



Poi nuovo crollo, ma credo, come vado ripetendo da mesi, che non andremo sotto 3000 se non per una toccata e fuga. Ma lo sapete, le previsioni non le sbaglia solo chi non le fa  Grin

Se davvero arrivassimo a 2k o anche sotto potrei fare un gesto inconsulto per comprare quanti più bitcoin mi sarebbe possibile, quindi per il bene della mia stabilità finanziaria è meglio  non arrivarci.
2627  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: { LIVE TREND } analisi del momento on: December 02, 2018, 04:54:26 PM

Sarei molto curioso di sapere chi ha comprato biticoin in Venezuela,
nel senso che non metto in dubbio che qualcuno li abbia comprati, mi piacerebbe vedere però chi,
se padri di famiglia che non hanno manco il pane, o qualcun altro.


Avendo letto praticamente ogni news o articolo esistente sull'argomento e chattato con alcuni membri della comunità bitcoin di quel paese, credo di poter rispondere a questa domanda.

[...]


Avrei preso un campione un po' più significativo...
ma la mia non era una vera e propria domanda Smiley

Diciamo che per capire il Venezuelano medio, oltre i dati di Localbitcoins,
affiancherei almeno i dati sull'emigrazione, sull'aumento della criminalità ed altro.

Ma son discorsi così... comunque io direi che il Venezuela non sia un paese povero, è un paese con molti poveri... che poi siano stati creati o meno...


La parte in grassetto è vera cmq L'obiettivo non è tanto capire il venezuelano medio ma capire cosa succede ai bitcoin in un paese affetto da iperinflazione, come possibile evoluzione di questo strumento sia in termini di SOV che MOE. Anche se il caso venezuelano non è generalizzabile perchè ha le sue peculiarità dovute al fatto che si tratta di una dittatura socialista.

2628  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: { LIVE TREND } analisi del momento on: December 02, 2018, 08:53:54 AM

Sarei molto curioso di sapere chi ha comprato biticoin in Venezuela,
nel senso che non metto in dubbio che qualcuno li abbia comprati, mi piacerebbe vedere però chi,
se padri di famiglia che non hanno manco il pane, o qualcun altro.


Avendo letto praticamente ogni news o articolo esistente sull'argomento e chattato con alcuni membri della comunità bitcoin di quel paese, credo di poter rispondere a questa domanda.

Il Venezuela è uno stato poverissimo ma è anche uno stato retto da un regime socialista.

Questo implica che in pratica non esistono persone senza reddito, chiunque ha un' entrata rappresentata da uno stipendio o da un sussidio, indipendentemente se lavori e quanto lavori. All'apparenza sembra bello. Ma in realtà non lo è perchè quel reddito viene erogato nella moneta locale, il "bolivar fuerte", il quale ha un tasso di inflazione effettivo, ad essere ottimisti, di circa il 100% il giorno.

Il problema è che, come forse saprete, nel paese esistono due tassi di inflazione: uno farlocco, imposto dal regime, in base al quale il valore del bolivar è in calo ma in modo "umano", e uno effettivo, reale, applicato al mercato nero interno e sui mercati internazionali che è appunto di circa il 100% al giorno.

La brutta notizia è che il cittadino venezuelano riceve un reddito proporzionato all'inflazione farlocca del regime. Quindi il suo potere di acquisto, ai prezzi reali, è in caduta libera.

Il governo ha finora cercato di arginare la cosa, imponendo ai negozianti (soprattutto di generi alimentari), tramite rigidi controlli dell'esercito, di adeguare i prezzi in base all'inflazione farlocca ufficiale in modo da permettere ai cittadini di mettere insieme il pranzo con la cena (https://www.bbc.com/news/world-latin-america-44561089).

In effetti, fin quando  redditi e prezzi sono legati ad un tasso di inflazione unico, per quanto irreale, la vita per la famiglia venezuelana media è dura ma non impossibile.

Il problema è che i negozianti non riescono più a trovare e vendere generi alimentari in base a prezzi non veri e quindi questo porta pian piano alla scarsità di beni e quindi alla fame di quelli che non riescono a procurarsi cibo ai prezzi finti e devono ricorrere al mercato nero.

Ma veniamo ai bitcoin. La criptovaluta più famosa è entrata nel Paese inizialmente tramite il mining: il Venezuela, grazie al petrolio , dispone dei prezzi più bassi al mondo della corrente elettrica che, in gran parte, le famiglie hanno gratuitamente.

Questo ha generato un boom delle attività di mining che hanno però a loro volta causato disservizi alla rete di fornitura, rete in completo dissesto  (significativo il video di una centrale elettrica che esplode per mancanza di manutenzione https://www.youtube.com/watch?v=UXj3j0skfJw).

Maduro ha quindi di fatto vietato il mining che ancora viene praticato ma molto meno che in passato e in modo prevalentemente clandestino (alcuni venezuelani sostengono che i miners sequestrati vengano usati dal governo di nascosto, il che è altamente probabile).

Nel frattempo molti venezuelani hanno scoperto localbitcoins e gli altri DEX tramite i quali possono scambiarsi bitcoin senza bisogno di ricorrere al sistema bancario.

Ora: il bitcoin non è ovviamente un bene ufficiale del governo, quindi il suo prezzo all'interno del paese varia in base al tasso di inflazione reale, quello del mercato nero per intendersi. Il che significa che, con il potere di acquisto del bolivar in caduta libera e il suo crollo vs le restanti valute mondiali, il prezzo dei bitcoin in bolivar ha continuato (anzi ha incrementato) la crescita esponenziale che aveva nel 2017. Per un venezuelano i bitcoin, espressi in valuta locale, sono andati sulla luna nel 2018 almeno quanto lo hanno fatto nel 2017.

Quindi bitcoin è diventato, per il venezuelano medio , uno strumento con cui proteggere il proprio potere di acquisto nel breve periodo: ricevo lo stipendio, compro bitcoin, li tengo per qualche giorno, li rivendo a prezzi maggiorati grazie all'iperinflazione della mia moneta locale.

Se poi con questo guadagno riesco  ad acquistare beni sui mercati ufficiali, i cui prezzi vengono imposti con la forza quasi stabili dal governo, ho fatto bingo. Altrimenti ho comunque protetto il mio potere di acquisto acquistando con la plusvalenza generi alimentari sul mercato nero.

E' una forma di speculazione pura ma che non dipende dalla sopravvalutazione o dalla manipolazione del prezzo di bitcoin, ma dalla spirale inflazionistica della moneta locale.

La stessa cosa potrebbe essere fatta con dollari o euro: ma il problema è che le altre valute ufficiali sono sottoposte a rigidi controlli dal governo e sono molto difficili da trovare ( e da scambiare perchè lo scambio deve avvenire in contanti).

Quello che invece, mi dicono, per il momento non sta ancora avvenendo è l'utilizzo come moneta dei bitcoin. Potrebbe essere il passo successivo: invece di comprare e rivendere bitcoin, li compro e li scambio direttamente per beni e servizi, proteggendo in maniera diretta il mio potere di acquisto nei confronti della valuta locale. Recentemente c'è stato un passo in questa direzione, l'annuncio del supporto da parte di Traki una grossa catena di magazzini locali (https://twitter.com/TRAKIenganchate/status/1058780849477435392)

Non si sa quando Maduro proverà a fermare tutto questo. Potrebbe fare qualcosa contro LB, molto più difficili da perseguire sono invece gli altri DEX (come HodlHodl e Bisq). Sicuramente il regime si trova in una situazione molto complicata: vorrebbe proibire l'uso di qualcosa che sfugge al proprio controllo, ma sa che è molto difficile da fare e che non può tirare troppo la corda, altrimenti potrebbe far incazzare davvero la gente.

Se i dollari o gli euro sono bannati per motivi politici visto che si tratta del mondo imperialista e capitalista che la retorica del regime vuole combattere, i bitcoin non rappresentano alcun stato "nemico", anzi da un punto di vista di immagine la loro natura decentralizzata si sposa bene con la propaganda della rivoluzione chavista, e pertanto il loro uso è tollerato.

Il modo tragicomico con cui Maduro vuole limitare l'uso di bitcoin è semmai il Petro, la criptovaluta nazionale ancorata al prezzo del petrolio. Se ovviamente questa criptocazzata non può in nessun modo costituire un ostacolo alla diffusione di bitcoin, l'imposizione al suo utilizzo da parte del regime potrebbe avere l'enorme effetto collaterale positivo di educare la popolazione alle criptovalute familiarizzando con l' uso di wallet, address e via discorrendo. Il che potrebbe aumentare ulteriormente la diffusione di bitcoin nel paese.

2629  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: December 01, 2018, 02:09:07 PM
https://coinshares.co.uk/wp-content/uploads/2018/11/Mining-Whitepaper-Final.pdf
2630  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: { LIVE TREND } analisi del momento on: November 30, 2018, 08:39:53 PM

Considerazioni molto interessanti.

Vorrei aggiungere qualche precisazione:

1) bitcoin non può aumentare il suo valore all'infinito (ovviamente), ma da qualche anno si pensa, a torto o a ragione, che le sue prospettive di crescita nel medio periodo (2-5 anni) siamo molto buone (alta probabilità di alti guadagni, si parla sempre di probabilità e non di certezze!).
E' a questo che mira la maggior parte degli investitori attuali, mentre chi è un po' più idealista parla di bitcoin in termini di rivoluzione per il futuro guardando ben più lontano e soprattutto a prescindere dal prezzo che potrà raggiungere
Sono convinto infatti che molti fraintendimenti su questo punto derivino dal che cosa si intende con l'affermazione  "bitcoin avrà successo" --> https://www.youtube.com/watch?v=mPMsbgWl9p4

2) il mito della riserva di valore: come dici tu in sè la riserva di valore da una parte non è scontata nè con l'oro nè con simil oro tipo il bitcoin, dall'altra parte in molti casi appare un obiettivo riduttivo rispetto all'aspirazione a crescere.

Ti dirò di più: io penso che dietro al concetto un po' esasperato di riserva di valore e difesa del proprio patrimonio ci sia un atteggiamento di paura e diffidenza verso il futuro che da un po' di tempo aleggia nel mondo; investire nel futuro in azioni e aziende vuol dire avere fiducia nella crescita della produzione della ricchezza mediante le attività umane e più in generale vuol dire riporre la propria fiducia nel lavoro degli altri.

Chi investe invece in bitcoin spesso ha come riferimento più o meno consapevole la credenza nel mito dello stoccaggio della ricchezza (se non della sua crescita automatica) e l'attrazione verso la falsa sicurezza che deriva dallo stare fermi e non prendere decisioni (vedi filosofia hodler), spesso cioè investire in bitcoin purtroppo segna soprattutto la sfiducia verso il prossimo (che sia lo Stato o altri) piuttosto che la fiducia nel progresso in senso lato.

Ribadisco un concetto che avevo espresso anche in un altro post: la ricchezza non si conserva, è piuttosto un flusso che si deve generare continuamente, se oggi lavoro e mi procuro il cibo per mangiare oggi, domani avrò ancora fame e avrò bisogno di lavorare di nuovo per produrre altro cibo (=ricchezza). E così via.

Il denaro sicuramente ha assunto e continua ad assumere una funzione di temporanea riserva di valore, questa funzione va pensata un po' come quella svolta da un frigorifero che conserva per qualche tempo gli alimenti (ma non lo può fare per molto tempo), e più tempo li conserva più la loro qualità peggiora (leggi inflazione nel caso del denaro). Bitcoin forse/probabilmente è un frigorifero migliore dei dollari/oro, nulla di più.

Non esiste nulla, e ripeto nulla, neanche oggetti tipo case o terreni, che mantengano inalterato il loro valore nel tempo per il semplice fatto che un valore intrinseco è impossibile da definire, il valore di ogni cosa si muove costantemente rispetto al valore di tutto il resto, trovare qualcosa (oro o bitcoin) che mantenga un valore fisso (ma fisso rispetto a che cosa?) nel tempo sarebbe come trovare un punto fisso nell'universo, impossibile.

Anche con bitcoin è la stessa cosa, e se anche il concetto di cripto moneta avesse successo, molto probabilmente bisognerebbe mantenersi costantemente aggiornati (altro che stare fermi!) sulle continue novità ed essere pronti a saltare da una cripto a un'altra (chi lo ha detto che bitcoin sarà la cripto del futuro?)

Dico questo perchè è bene accorgersi che un investimento è sempre un investimento, non è che per investire in borsa bisogna essere esperti, seguire le aziende, diversificare, mentre con bitcoin basta stare seduti e il guadagno è assicurato, perchè non può proprio essere così. Se anche l'idea alla base del bitcoin si rivelasse ottima, ciò da solo non garantirebbe un bel nulla dal punto di vista del ritorno economico in euro.

Invece temo purtroppo che molte persone si siano avvicinate a bitcoin avendo zero esperienza finanziaria e pensano che in questo nuovo mondo, a differenza del mondo "cattivo" finanziario classico, è l'idea che conta, poi basta fare solo 1 mossa (comprare) e star fermi e guadagnare.

I primi tempi del mining hanno fatto leva proprio su questa tentazione irresistibile di star seduti e vedere dei numerini crescere e farti diventare magicamente più ricco.



La teoria dell' HODL (se così vogliamo chiamarla  Grin visto che ha origine da post di un tizio annebbiato come minimo dai fumi dell'alcol) si oppone alla speculazione di breve periodo sul prezzo dei bitcoin ma non implica necessariamente una forma di immobilismo della somma accumulata. Ha avuto origine in un periodo in cui la manipolazione del prezzo era molto maggiore di quella attuale, e i crolli erano sagacemente portati avanti da soggetti il cui scopo era quello classico di infondere paura in un mercato nascente e ancora (allora) molto incerto, per spingere inesperti possessori a cedere le loro quote ai suddetti manipolatori.

L' hodling serve a fare presente alle persone il rischio di fare trading su un bene dalla così alta volatilità e soprattutto ad evitare il panic selling verso soggetti molto più ricchi ed esperti dell'acquirente casuale. Invita a seguire la linea di crescita dei fondamentali e non le chimere della speculazione. Visto che finora ha fatto molti più danni la paura che il prezzo andasse a zero piuttosto che il sogno che andasse sulla luna, è innegabile che chiunque abbia seguito questa strada ne abbia tratto in genere evidenti benefici.

Ma tenere bitcoin non significa comprarli e scordarsi di averli. L'uso come moneta, l'utilizzo come forma di rendita finanziaria, l'importanza di studiare e capire una tecnologia così complessa, la regola assoluta (che sottoscrivo ed evidenzio in giallo) che siano tutt'altro che "soldi facili" , sono sempre stati aspetti incentivati e promossi dai veri "hodlers".

A chi interessa, esistono già servizi che permettono di generare una rendita finanziaria (in bitcoin) dai bitcoin posseduti. Dal funding di Bitfinex a Bsave che  uso da anni. Presto molto probabilmente anche banche ufficiali offriranno servizi simili. Già adesso, anche se per ora in forma molto primitiva e poco remunerativa, un nodo LN permette di fare ciò che è impossibile nella finanza tradizionale: generare un ritorno economico mantenendo il controllo e il possesso del capitale investito.

I vantaggi, li conoscete già, sono che il rendimento è espresso in una valuta di cui posso prevedere l'offerta di qui a 100 anni, che non è usata e manipolata per svalutazioni competitive, che non viene emessa per ripagare debiti emessi in precedenza, etc, etc...

Quote
A grandi linee, mi sembra che in molti aspettano una cosa che suona più o meno così...
possibile tracollo verticale finanziario perché "gonfiato"; da derivati da debito, da stampaggio di carta...
quando ci sarà questo tracollo gli investitori, anche istituzionali, dovranno andare sugli asset finanziari come Bitcoin, bene rifugio.



Intanto un serio "portafoglio", sa già cosa fare in caso di "cigno nero" ( https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_cigno_nero ),
ma non da ora, da trent'anni, forse di più...

Ma... principalmente mi sembra una visione che non tiene conto che se le borse dovessero crollare... tipo 2008, o più pesantemente,
non è che le l'economia mondiale se la passerebbe tanto bene... tanto per dirne una se ci fosse un holder ( hodler ) che perde il posto di lavoro...
forse più che comprare bitcoin, li venderebbe.


Nessuno sa a quanto ammonta il totale dei derivati nel mondo. Di sicuro una cifra sopra il quadrilione, secondo alcuni 6, più probabilmente qualcosa intorno a 4. Sono l'entità finanziaria di gran lunga più grande esistente e mai esistita nel mondo capitalistico, molto più del totale del PIL, più anche del totale dei debiti pubblici mondiali. Ovviamente questa cifra così imponente non ha spiegazioni razionali se la si limita all'ambito dell'hedging, ed infatti la stragrande parte di questo incredibile ammontare ha la sua ragione di essere nella speculazione più feroce: più che proteggermi contro un evento negativo, voglio scommettere sul fatto che esso accada.

Il che, di per sè, non è detto sia il male assoluto: la speculazione finanziaria, quando agisce in modo netto, ha il merito di puntare l'attenzione dell'opinione pubblica su un evidente stortura, inefficienza, incongruenza o malfunzionamento del sistema economico che spesso viene invece nascosto sotto il tappeto dai nostri politici i quali infatti, quando fa loro comodo, tuonano contro i "mercati cattivi" sapendo che così fanno leva sulla "pancia" del paese che pensa che gli speculatori siano sempre e solo dei grassi e bassi uomini ricchi con il cappello a tuba e il sigaro in bocca che prosperano alle spalle di chi lavora.

Quello che voglio dire è che è grazie alla speculazione e allo spread se ad esempio, oggi, molti italiani sanno che abbiamo un gigantesco problema insito nel nostro debito pubblico. Proibire la vendita allo scoperto di titoli del debito, come ha detto recentemente un nostro politico senza paura di apparire ridicolo, non risolve alcun problema ma serve solo a nasconderlo. La speculazione, insomma, non è  una causa dei problemi ma semmai ne è una conseguenza. La causa sono le politiche monetarie, ma questo è una altro discorso

L'hedging attraverso questi strumenti ha però senso fin quando il castello di carte e il sistema fiduciario su cui si basano le nostre economie sta in piedi, altrimenti diventa un pò come aprire un ombrello sotto un uragano.
Se andate da un venezuelano e gli dite che per proteggersi dall’ennesimo default del proprio paese, causato dalle scellerate politiche del suo regime, dovrebbe sottoscrivere un contratto con una banca, espressione indiretta ed ormai fuori controllo di quello stesso regime, questo vi ride in faccia e torna nel suo parco nazionale a zappare oro (https://www.ilpost.it/2018/11/23/venezuela-oro-canaima/) o su localbitcoin a comprare bitcoin (https://coin.dance/volume/localbitcoins/VES) .

Questo mondo ai nostri occhi e orecchie sembra lontano anni luce ma già il 2008 ci ha dato un piccolo assaggio di che cosa succede quando "shit hits the fan" come dicono gli anglosassoni, quando le cose si mettono male davvero.

Senza le stampanti di Stato gli eventi sarebbero precipitati in modo molto più drammatico di come fecero, e le stampanti di Stato non risolvono i problemi, semmai li rimandano al futuro, e con gli interessi.

Oggi non esiste giorno in cui non venga fuori una notizia di un nuovo record negativo in questo senso, riguardo a debiti pubblici, stato patrimoniale delle banche centrali, rischi di insolvenza, pericolo di rialzo dei tassi per le finanze pubbliche. Record che non riguardano lo Zimbabwe o il Burkina Faso ma USA (https://edition.cnn.com/2018/03/15/opinions/trillion-dollar-debt-interest-opinion-macguineas/index.html)  e Giappone (https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-11-13/giappone-asset-banca-centrale-superano-pil--170446.shtml?uuid=AEleg9fG ) ad esempio, lasciando stare l'Europa.

Se alcune istituzioni hanno da secoli resistito ad ogni tipo di crisi, innanzitutto lo hanno fatto quasi sempre a spese di qualcun altro che ha pagato il conto, ma soprattutto non è detto che lo facciano in futuro, perchè quello in cui ci stiamo addentrando, da un punto di vista economico, è un territorio del tutto inesplorato.

Siamo equilibristi sopra un burrone senza rete e , a causa dei dati positivi dell'economia reale (mondiale), il brutto è che siamo come la rana nella pentola che si scalda, il brutto è che non ce ne rendiamo conto.
2631  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 30, 2018, 07:26:54 AM



I tizi del link sono stati arrestati per riciclaggio al momento della transazione in contanti (di persona quindi) dagli agenti che si fingevano venditori. Erano stati talmente sprovveduti da mettere annunci di acquisto su localbitcoin (LB) in contanti per importi che superavano le norme AML. In ogni caso su LB se vuoi vendere btc devi rinunciare al controllo delle chiavi private perchè vanno messi in escrow sul sito (LB è decentralizzato come annunci ma non come "stoccaggio" fondi)

I due iraniani invece sono in possesso delle private keys quindi per sequestrare loro i fondi, visto che adesso sanno dove abitano, l'OFAC dovrebbe fare irruzione in casa loro e, sotto minaccia o tortura, costringerli a rivelare luogo e credenziali di accesso al loro wallet. Soluzione difficile da praticare visto che gli agenti dovrebbero violare i confini di un Paese straniero (con cui i rapporti non sono proprio idilliaci).

I due comunque non potrebbero usare LB come canale di vendita appunto perchè dovrebbero muovere i fondi verso l'exchange e lì sarebbero sequestrati. Sebbene LB abbia sede in Finlandia, non credo che un exchange vorrebbe attirarsi le ire delle autorità USA lasciando passare dei btc provenienti da address "ricercati".

Quello che potrebbero fare (a parte usare Bisq+Tor+Monero che resta la soluzione migliore perchè tutela anche il futuro acquirente) sarebbe vendere btc in contanti a qualcuno incontrato al bar o per la strada che non è a conoscenza della storia (non proprio facilissimo visto l'importo  Grin) .

In questo caso passerebbero la patata bollente all'acquirente il quale, e qui sta l'assurdo, si troverebbe probabilmente nei guai anche se avesse agito in piena buona fede a condizione che l'OFAC riuscisse a risalire anche alla sua identità a partire dal suo address.

Quando si parla di riciclaggio comunque solo i rubagalline si affidano a bitcoin. I professionisti continuano ad usare le solide ed affidabili strutture che lo fanno da secoli e in cui, purtroppo, tutti noi lasciamo i nostri sudati risparmi

https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-11-29/deutsche-bank-perquisita-sede-indagini-riciclaggio-titolo-cade-103703.shtml?uuid=AEUZIQpG



La non fungibilità è proprio un vero problema, l'idea che si possa essere perseguiti perchè si riceve btc da address incriminati è folle, è un modo indiretto di bloccare i soldi e requisirli non solo al singolo utente ma al sistema nel suo complesso.


Stanno di fatto riducendo l'offerta e pompando in questo modo il prezzo ( Grin)

Quote
Gli sviluppatori di Bitcoin Core sono ben consapevoli di questa problematica da tempo  https://github.com/bitcoin/bitcoin/issues/6568

la prossima release 0.18 avrà miglioramenti lato privacy ma non ancora lato fungibilità:

https://hackernoon.com/bitcoin-upgrades-with-dandelion-the-transaction-privacy-protocol-ae9647bfbcb2

https://www.youtube.com/watch?v=nIeFvB6g9Oc



Il problema è che il prossimo passo della follia USA sarà quello, temo, di perseguire gli sviluppatori di queste tecnologie cosi come i creatori di exchange decentralizzati.
Occorre per sicurezza che anche questi difendano il loro anonimato (Satoshi insegna qualcosa da questo punto di vista), il che non è così semplice perchè i programmatori di Bitcoin Core sono crittografi o matematici di fama mondiale e quindi spesso personalità famose e pubbliche.
2632  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 29, 2018, 08:19:01 PM
Si fa un gran parlare in giro del caso dei due utenti iraniani i cui address sono stati identificati a livello nominativo e sanzionati dal Dipartimento del Tesoro americano per gli Affari Esteri (OFAC) perchè, pare, implicati in attività illecite di ransomware.

Sfruttando la visibilità della blockchain e l'inesperienza di questi due soggetti che evidentemente non hanno usato né Tor né wallet che tutelano la privacy come Wasabi, l'OFAC è riuscita a risalire all'identità dei soggetti e a "sanzionare" i due address collegati alle loro attività.

La stampa generalista ha ovviamente colto la palla al balzo per capire lucciole per lanterne e sentenziare la fine del mito della inconfiscabilità dei bitcoin.

In realtà, ovviamente, le autorità americane non possono direttamente fare nulla per bloccare o sanzionare qualcosa a livello di rete P2P ed infatti i due utenti sarebbero liberissimi di spostare i loro bitcoin dove vogliono anche se sotto sequestro e, finchè possiedono le loro chiavi private, neanche il padre eterno potrebbe sequestrare il loro denaro a meno di piombargli in casa ed estorcerlo con la forza .

Tuttavia quello che le autorità americane hanno fatto e stanno facendo sono cose altrettanto preoccupanti in ottica di una moneta "non controllabile":

1)hanno identificato i due soggetti a partire dagli address

2)hanno intimato che perseguiranno tutti coloro che avranno a che fare con quegli address in qualunque modo. Qualsiasi exchange, sito di e-commerce, privato cittadino che ha sede sul suolo americano e/o risponde alle leggi americane verrebbe inquisito se accettasse btc da questi address. In questo modo l'OFAC cerca di "bloccare" quei fondi pur non potendolo fare materialmente.

Per un noto avvocato americano esperto di norme legate alle criptovalute, potrebbero essere perseguiti anche coloro che inviano denaro a quegli address e, almeno teoricamente, persino miners che inserissero d'ora in poi transazioni legate a quegli address nei blocchi minati.

Se fossi uno dei due utenti al momento l'unica cosa che mi viene in mente per far perdere le mie tracce sarebbe quella di usare un DEX come Bisq e convertire dietro TOR i miei btc in Monero.

La via d'uscita quindi c'è ma questa storia mette in evidenza il più grande limite dei bitcoin : non sono fungibili. Al momento, e limitatamente a questo, private coin come Monero sono molto superiori.

I due address incriminati che vi invito ad evitare per non avere guai (pur essendo cittadini italiani ma non si sa mai) sono questi:

1AjZPMsnmpdK2Rv9KQNfMurTXinscVro9V
149w62rY42aZBox8fGcmqNsXUzSStKeq8C

Fonte: https://home.treasury.gov/news/press-releases/sm556

2633  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Visioni di bitcoin on: November 29, 2018, 07:14:14 AM


questo discorso e' valido solo parzialmente, anche se l'ho sentito dire tante volte.

In realta', il limite della divisione non e' dato dalle otto cifre decimali, come si dice sempre.

Il  limite e' dato dalle fee minime per effettuare la transazione piu' leggera possibile.

Infatti se "il quanto" di bitcoin trasferito vale di meno (o uguale o anche poco piu' per la verita')
della fee minima che serve per spostarlo, allora nessuno lo spostera' mai,
ossia cade in una sorta di "buco nero" perche' toglierlo da quel buco costa di piu' del valore stesso del quanto.

(In realta' e' vero che si possono accorpare piu' quanti in un unica transazione,
comunque c'e' da tenere conto che il vero limite e' il costo della transazione)



L'obiezione è corretta, ma quello che mi premeva mettere in evidenza resta, cioè che il concetto di rarità è relativo, che i "bitcoin" volendo possono essere molti di più di quelli che si crede e che sono esistite, ed esistono, crypto più rare di bitcoin che valgono oggi zero o una frazione di quanto vale btc. Ciò che conta è il concetto di emissione prevedibile e non modificabile, non il numero. I bitcoin sarebbero secondo me la crypto a maggior valore anche se oggi ne esistessero 100.000, 5 miliardi, 2 miliardi o solo 42, come la crypto di prima.

Quello che davvero conta semmai è che la decentralizzazione rispetto alle altre crypto rende l'hard-cap di 21 milioni  quasi impossibile da modificare perchè tutti gli attori coinvolti (anche i miners , che comunque da soli non potrebbero modificare un bel nulla) hanno la convenienza a che quel numero resti tale.

La stessa cosa non si può dire per le altcoins nelle quali esistono lobby o gruppi di potere (o addirittura CEO e aziende come nel caso delle ICO o di Ripple) che hanno capacità di controllo sul token sottostante.

I devs di Etehereum si sono riuniti di recente e hanno deciso, così, come se fosse normale, come se fossero Mario Draghi, di abbassare la ricompensa di blocco (https://blocktelegraph.io/ethereum-developers-vote-tackle-inflation/). Una roba del genere è praticamente impossibile che accada con bitcoin.

Bcash ha subito un hard-fork, perchè i 4 soggetti che ne hanno il controllo non si sono messi d'accordo sulla spartizione della torta.

"La resistenza e resislienza al cambiamento delle regole basilari di funzionamento". Questo è un valore immenso di una criptovaluta, forse il più importante.

Se vi state chiedendo da dove ha origine il valore di bitcoin, domandatevi quale altra asset finanziaria o quale altra criptovaluta avrebbe resistito a due tentativi di modifica portati avanti dai propri attori economicamente più forti e politicamente più influenti (Bcash e Segwit2x). Se fosse controllato da un'oligarchia, quelle due proposte di modifica (anche se sarebbe più corretto chiamarli attacchi) sarebbero certamente andate a buon fine.

Alcuni vostri spunti di miglioramento o critiche che ho letto comunque sono condivisibili. Prime fra tutte la mancanza di privacy, il più grosso limite di bitcoin oggi.
2634  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 29, 2018, 06:53:20 AM
A proposito di futures, anche il Nasdaq lancerà ad inizio 2019 dei futures su bitcoin in collaborazione con VanEck (gli stessi dell'ETF). Non è ancora chiaro se saranno "cash-settled" (come CBOE/CME) o "bitcoin-settled" (come Bakkt).

https://www.coindesk.com/nasdaq-vaneck-partner-to-launch-crypto-2-0-futures-contracts


Tutte queste info vengono dalla conferenza ConsensusInvest. se volete vederla è disponibile qui, compresa dal minuto 36 un'intervista ai creatori di Bakkt

https://livestream.com/accounts/4399177/events/8446043/player?width=960&height=540&enableInfoAndActivity=false&defaultDrawer=&autoPlay=true&mute=false
2635  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Visioni di bitcoin on: November 28, 2018, 06:03:37 PM

Ricordo che, diversi anni fa, su Cryptsy facevo trading di un shitcoin chiamata 42 la cui emissione era composta in totale solo da 42 unità (42 era quindi l'equivalente di 21 milioni di bitcoin).

Nel corso di un epic pump raggiunse il valore di 1900 btc per 1 unità di 42 ( si avete letto bene Grin).

Anche perchè l'offerta totale di 42 era al momento di quel picco pari a 0.8 token ( Grin)

Se fosse una questione di rarità e curva di creazione, questa crypto oggi avrebbe dovuto valere molto più di bitcoin, invece è ovviamente sprofondata nell'oblio, il destino che accumuna, quando va bene, tutte le shitcoin di questo mondo.

Inoltre, se vogliamo, i bitcoin non sono affatto rari come moneta: basta spostare la virgola e scoprire che nel mondo esisteranno alla fine del processo di emissione 2,1 milioni di miliardi di satoshi che è molto di più di tutti i dollari in circolazione (anche di più dei centesimi di dollaro in circolazione). Se quindi creassi per convenzione un "bitcoin leggero" è decidessi che il bitcoin di domani è in realtà uguale a 0,00000001 btc di adesso (il software dei wallet già "ragiona" in satoshi per cui non ci sarebbe bisogno di alcuna modifica sostanziale), avrei un'offerta complessiva molto più inflazionata delle principali fiat.

La rarità e la curva di emissione, a mio avviso, hanno ben poco a che vedere con il valore.
2636  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 26, 2018, 07:31:03 PM
Un pò di storia: il primo articolo della lunga serie "La bolla è scoppiata, bitcoin è morto..."

Titolo: "Bitcoin implode, cade più del 90% dal picco di Giugno"

Data: Arstechnica 18/10/2011.

Prezzo di chiusura di quel giorno: 2,42$

Potrebbe essere stato scritto ieri  Grin

https://arstechnica.com/tech-policy/2011/10/bitcoin-implodes-down-more-than-90-percent-from-june-peak/
2637  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 26, 2018, 12:23:33 PM

No la fine no dai...  per me una quotazione "cardine" sarebbero gli 800/900 $ che sono poi quelli del periodo fine 2016.
Se si andasse sotto quella soglia mi preoccuperei, prima no.
Certo che anche intorno alla cifra che citi sarebbe una bella rottura perché vorrebbe dire aver buttato via 2 anni di crescita.
Speriamo proprio di non arrivarci....


Piccola analisi tecnica legata solo alla struttura del prezzo,ignorando i fondamentali e ignorando che stiamo parlando di bitcoin:

La lettura di soglie così basse, non mi riferisco a te o altri è un discorso più generale, somiglia molto, a parti invertite, ai target di 50k o 100k dollari che si vedevano un anno fa, con termini di raggiungimento entro 1-2 mesi.

La caduta che abbiamo avuto dopo la rottura del supporto a 5700 ha poco di razionale e somiglia molto alla fase di capitolazione, in cui si vende guidati dalle emozioni e non dal cervello.

Così come nel 2017 il raddoppio in poche settimane da 10k a 20k fu guidato dall'euforia, un miraggio di ricchezza facile, comprare bitcoin il martedì per raddoppiare il capitale entro il mercoledì.

Un famoso trader del passato diceva che la capitolazione è solo l'euforia degli orsi, per far capire quanto le due fasi si assomiglino.

Capire dove finirà questa capitolazione è molto difficile ma per esperienza i momenti guidati solo dalle emozioni nel trading di qualsiasi bene, anche speculativo come questo, non durano mai molto a lungo.

Per questo continuo a non ritenere probabile (ma non impossibile) scendere stabilmente sotto 3000 che per me è sempre la soglia che i tori difenderanno con le unghie se non si vuole che l'outlook tecnico del prezzo diventi verante nero. E per questo ho riiniziato a comprare quantitativi (per le mie possibilità) importanti.
2638  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 26, 2018, 07:29:52 AM

Al momento si, i nodi più grossi fanno tra i 50k e i 100k satoshi al mese...

Stavo leggendo la storia di questo tizio (che ci ha speso diversi soldi sopra per aprirne uno non molto grande e non è riuscito a prendere nulla fino all'ultimo aggiornamento.

p1 https://medium.com/coinmonks/the-lightning-network-how-to-install-and-hopefully-make-money-6e3058e3fa7c
p2 https://medium.com/coinmonks/installing-lightning-network-part-2-here-we-go-again-ed5a84f9cade

100k satoshi al mese sono 0.001 BTC, sicuro sia conveniente come cosa una volta eliminate le spese? Quanti nodi puoi aprire contemporaneamente?

Ad esempio tu hai speso 0.08 BTC per generare un nodo (in maniera facile su pc personale e senza contare i costi di corrente/pc ) e ricavare 0.001 BTC al mese o ho capito male?

"Al momento sì" era in accordo con lo scetticismo dell'altro utente: ad oggi chi mette su un nodo LN non lo fa certo per soldi visto che 100k satoshi al mese non bastano nemmeno per la corrente elettrica e comunque sono incamerati solo dai nodi più grossi. Contestualizzate però il fenomeno LN: parliamo di qualcosa che fino a qualche mese fa veniva ritenuto impossibile, vaporware, e che finora ha avuto un crescita strabiliante. Ma è in beta, non è sicuro, e si basa per ora solo su progetti sperimentali o poco più.

E' un altro l'aspetto semmai da considerare: ad oggi esistono migliaia di utenti che eseguono full-nodes sulla rete prinicipale senza avere alcun ritorno economico diretto, anzi solo costi diretti. Perchè lo fanno? Per passione, hobby, spirito libertario, amore della tecnologia. Certo. Ma soprattutto lo fanno perchè sanno che la decentralizzazione è il più grosso valore di una criptovaluta e tenere la rete decentralizzata ne aumenta la sicurezza e la non censurabilità e quindi incrementa il valore economico del token associato, in questo caso i bitcoin. Gestire un full node non ha vantaggi economici diretti ma indiretti sicuramente sì.

Con LN funziona, funzionerà nello stesso modo. Per un costo non proibitivo (io ho speso 0,085BTC perchè ho scelto la soluzione più comoda e preconfigurata ma è possibile spendere molto meno se uno ha voglia ed è capace di smanettare) sarà (è) possibile avere un enorme vantaggio economico indiretto (dato da una rete di pagamenti decentralizzata) e un piccolo vantaggio diretto (fees) che con i nodi della rete principale non esiste.
L'assenza di quest'ultimo non ha impedito l'esistenza di migliaia di nodi, segno che il vantaggio indiretto è molto più importante

Gli utenti btc, come sono incentivati a eseguire full-nodes sulla rete principale, saranno (sono) incentivati ad aumentare i nodi della rete LN perchè solo in presenza di molti nodi gli hub più importanti non potranno alzare le fees, pena il routing attraverso percorsi alternativi. Riguardo alla centralizzazione di questi hub, vedremo: finora l'aumento dei nodi e dei bitcoin depositati è stato accompagnato anche da un incremento dei canali medi per nodo (al momento circa 13) segno che l'effetto decentralizzazione per ora non è venuto meno.

In più l'effetto "staking" dei btc depositati sui nodi LN incentiverà forse qualcuno a togliere btc dagli exchange e depositarli sul proprio nodo con enormi vantaggi: controllo delle chiavi private, riduzione dell'offerta btc per la speculazione, possibilità di usare quel denaro al'interno di una rete di pagamenti.

Con LN e RSK, quando saranno tecnologie mature, bitcoin avrà raggiunto obiettivi simili a quelli di Ethereum (POS e smart contracts) ma in off-chain anzichè in on-chain con effetti di maggiore sicurezza e minore ingolfamento della rete principale.
2639  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 25, 2018, 06:49:46 PM


Pensare di guadagnare delle fee significative con LN è un controsenso. Quei "guadagni" si possono vedere come i centesimi che si trovano per terra (se non di meno).


Al momento si, i nodi più grossi fanno tra i 50k e i 100k satoshi al mese, ma i ritmi di crescita  sono impressionanti e nei micropagamenti contano i numeri. I nodi più frequentati hanno già oltre 500 canali aperti e capacità oltre la decina di btc. Per qualcosa che pochi mesi fa non esisteva. La crescita di utenti , e quindi di fees, aumenterà i nodi che a loro volta abbasseranno le fees perseguendo indirettamente i due obiettivi per cui LN esiste: commissioni irrisorie e rete decentralizzata.

In più metter su un nodo LN faciliterà un'operazione finora possibile ma macchinosa: quella di poter vendere direttamente beni e servizi accedendo ad un mercato fatto di transazioni immediate, (quasi) completamente anonime e pressochè completamente gratuite. Anche se di strada in termini di facilità d'uso ne deve essere fatta parecchia.

Recentemente Coindesk ha recensito Yalls.org il blog a pagamento che si basa su LN (https://yalls.org/) dove chiunque può postare articoli e metterli dietro un paywall di pochi satoshi, eliminando noiosi banner pubblicitari. Scrivere un articolo è gratuito, leggerlo costa circa 1 centesimo di dollaro, postare un commento mezzo centesimo. Per pagare basta un clic e la transazione è istantanea.Già 20k transazioni sono state effettuate.

Non è ancora un modello di business ma secondo me le potenzialità di idee legate a questa cosa sono enormi (anche perchè impossibili da fare con i mezzi di pagamento tradizionali)
2640  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: November 25, 2018, 06:07:07 PM
Sbam!

Ohio primo stato USA in cui da lunedì sarà possibile pagare le tasse in bitcoin

https://techcrunch.com/2018/11/25/ohio-becomes-the-first-state-to-accept-bitcoin-for-tax-payments/?guccounter=1

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