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3221  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 06:58:23 PM

Se posseggo un millesimo di mille attività, se ne va male una, posso operare con le altre.
Esiste a tal proposito anche acquisire quote di società di private equity che al loro interno, hanno attività varie e variegate, per tipologia, per settore, per area geografica.

Un settore inesplorato in Italia, relegato ad una stretta èlite... ( lascio un esempio: https://www.tipspa.it ) interessante da un punto di vista di scenari finanziari particolarmente avversi, investire in attività agricole, produzione e distribuzione di alimenti, aziende farmaceutiche, ma anche altro, tutti quei settori base, chiamarti un po' impropriamente anticiclici, offre delle opportunità.


Personalmente non investirei mai, tutto su una sola tecnologia, considerandola la panacea di tutti mali.

eh... se mi trovi una società di private equity in cui si possa partecipare senza un investimento minimo a 6-7 cifre...


Una sola può essere anche un limite... ci sono proposte alternative...

https://www.morningstar.it/it/etf/snapshot/snapshot.aspx?id=0P00016SWJ

Detto fra noi, non è che con € 1.000 partecipi molto....

Il problema degli investimenti è sempre quello di avere qualcosa di consistente da investire  Grin

Di contro, non partire mai... € 1.000 l'anno in 20 anni sono € 20.000 ed è agevole avere la possibilità di raddoppiarli.
Essendo bravi l, studiando, dedicandosi... è possibile fare un x5 o anche x10; senza rischiare di spezzarsi l'osso del collo.

ma questo sarebbe un ETF indicizzato a vari fondi di private equity? Non era esattamente quello che avevo in mente. Partecipare a un singolo fondo molto settoriale investendo in start-up innovative negli stadi iniziali certo, sarebbe un limite e molto più rischioso, ma è una questione di quanto si ritiene innovativo e promettente quel particolare mercato. Tutto legato alla propensione individuale al rischio, come sempre.


ETF che investe in società che fanno private equity...
ce ne sono diversi...
https://www.lyxoretf.it/it/instit/products/equity-etf/lyxor-privex-ucits-etf-dist/lu1812091947/eur


Per un piccolo capitale, non è forse il caso di investire tutto in un unico progetto, o la va o la spacca...  Undecided


Idee sparse...
https://startupitalia.eu/109765-20190603-i-migliori-investitori-di-venture-capital?cn-reloaded=1
..ci sono anche cose micro, ma allora si va verso concetti di crowdfunding...  cose difficili da valutare a priori.

3222  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 06:04:14 PM

Se posseggo un millesimo di mille attività, se ne va male una, posso operare con le altre.
Esiste a tal proposito anche acquisire quote di società di private equity che al loro interno, hanno attività varie e variegate, per tipologia, per settore, per area geografica.

Un settore inesplorato in Italia, relegato ad una stretta èlite... ( lascio un esempio: https://www.tipspa.it ) interessante da un punto di vista di scenari finanziari particolarmente avversi, investire in attività agricole, produzione e distribuzione di alimenti, aziende farmaceutiche, ma anche altro, tutti quei settori base, chiamarti un po' impropriamente anticiclici, offre delle opportunità.


Personalmente non investirei mai, tutto su una sola tecnologia, considerandola la panacea di tutti mali.

eh... se mi trovi una società di private equity in cui si possa partecipare senza un investimento minimo a 6-7 cifre...


Una sola può essere anche un limite... ci sono proposte alternative...

https://www.morningstar.it/it/etf/snapshot/snapshot.aspx?id=0P00016SWJ

Detto fra noi, non è che con € 1.000 partecipi molto....

Il problema degli investimenti è sempre quello di avere qualcosa di consistente da investire  Grin

Di contro, non partire mai... € 1.000 l'anno in 20 anni sono € 20.000 ed è agevole avere la possibilità di raddoppiarli.
Essendo bravi l, studiando, dedicandosi... è possibile fare un x5 o anche x10; senza rischiare di spezzarsi l'osso del collo.
3223  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 03:57:13 PM
Quote
Se parli però di scommettere sui valori futuri... e di aleatorietà... porta pazienza, ma Bitcoin che non ha nemmeno una legislazione chiara... anche se qualcuno mi potrebbe dire che Bitcoin non ha bisogno di regole...
... però strutture come Bakkt ne hanno bisogno...
come come il tanto sospirato "ETF"...

Bitcoin si basa su una consuetudine fra persone, non c'è garanzia di nulla...

Chi acquista oggi spera che... ci sia un adozione di massa che un giorno vengano fatti quadro normativi che consentano agli "istituzionali" di entrare... ecc... ecc...

Negli anni c'è stata una volatilità estrema... +99% -89%...

In fondo al trimestre o all'anno non si genera nessun dividendo... nessuna rendita, nessun interesse....

Non mi dirai mica che non è aleatorio ?!
quanto meno rischioso.
Se si dice che Bitcoin è privo di rischio, o è la via "sicura"... in cui bisogna avere circa fiducia... siamo in campo religioso e non economico.

A proposito se il grafico di Apple è "no comment" è un po' un problema... perché l'andamento, è molto similare all'andamento di Bitcoin... fra l'altro non dal 1981, da dieci anni circa.


Potremmo dire che il grafico di Apple assomiglia, sì, a quello di Bitcoin ma a quello di Bitcoin... nel 2017.

Esiste anche un timing corretto per ogni investimento, ma non è questo il punto secondo me.

Il punto è un altro: è capire la differenza fondamentale che esiste tra acquistare 1 btc e acquistare 1 azione Apple e di conseguenza il diverso rischio insito nelle due operazioni.

Tutti noi facciamo confronti tra le rivalutazioni di bitcoin e quelle di altre “assets”.

Ma Bitcoin è una forma di investimento ben diversa da un’azione o da una commodity normale.

Perchè Bitcoin è, soprattutto, ciò che Apple o l’oro non saranno mai: una tecnologia e una rete ad accesso libero ed aperto.


Questo è un punto fondamentale, in assenza del quale si rischia di fare paragoni impropri.

Bitcoin non produce dividendi per lo stesso motivo per cui Internet non produce dividendi: perché è una tecnologia basata su un network decentralizzato molto diversa da una società per azioni.

Ciò che fa sembrare Bitcoin (la tecnologia) simile ad una società per azioni è la presenza di bitcoin (con la b minuscola, cioè la moneta).

In effetti i 21 milioni di bitcoin sono, idealmente, qualcosa di simile alle quote azionarie di un’azienda.

Se una società avesse un capitale composto esattamente da 21 milioni di azioni e io ne avessi 2, sarebbe come possedere 2 bitcoin in termini di quota parte posseduta sul totale esistente.

Ma, a parte questo confronto numerico,  le similitudini finiscono qui.

Bitcoin non ha un CEO, non ha un consiglio di amministrazione, non ha una strategia né un piano marketing. La quantità di “azioni” in giro non può essere modificata da nessuno. Non ha utili né perdite d’esercizio. Non produce nulla e non può fallire, almeno nel senso giuridico del termine.

Questo rapporto tra Bitcoin (la tecnologia, il protocollo e la rete) e il token bitcoin sottostante è fondamentale per capirne la portata innovativa e la peculiarità, in termini di forma di investimento.

Tra le tante cose che Bitcoin ha permesso di fare per la prima volta nella storia, c’è anche questa, importantissima: per la prima volta, grazie al token sottostante, è possibile investire direttamente in una tecnologia aperta. E’ possibile comprare delle “quote” di questa tecnologia, come fossero azioni  di una società ma tenendo ben presente che quella in cui si sta investendo NON è una società.

Se negli anni ‘90 avessi intuito la portata rivoluzionaria di Internet ed avessi voluto investire  nel successo della Rete, avrei potuto farlo solo tramite le azioni delle aziende che sfruttavano Internet per il loro business.

Avrei comprato azioni di Google,di Altavista,di Ebay, di Yahoo o di Pets.com

In alcuni casi mi sarebbe andata molto bene, in altri benino, in altri malissimo.

Per mitigare il rischio avrei potuto investire nella rivalutazione del Nasdaq o in indici o prodotti derivati associati alle startup del Web.

Ma, in ogni caso, sarei dovuto passare attraverso degli strumenti finanziari legati ad aziende che sfruttavano il Web per il loro business.

Non avrei potuto comprare direttamente delle “quote” di Internet.

Con Bitcoin è invece possibile farlo.

Da un punto di vista del rapporto rischio/ricompensa non c’è una differenza: c’è un abisso.

Che il Web sarebbe diventata una tecnologia di enorme successo era un previsione relativamente semplice da fare negli anni 90.

Ma quali aziende sarebbero state promotrici di questo successo era invece  una previsione difficilissima da azzeccare.

Pensate a quante aziende, anche di grossa capitalizzazione, sono fallite allo scoppio della bolla dot.com.

Se avessi investito in  quelle aziende avrei perso tutto.

Ma se avessi potuto investire nelle “azioni” della tecnologia Internet, avrei fatto guadagni pazzeschi, considerato cosa era Internet nei 90 e cosa è oggi. Rischiando infinitamente meno.

Perchè le aziende sono nate e morte. Sono passate. La tecnologia è rimasta ed è diventata quello che è oggi.

Prendete un’altra tecnologia di successo come la telefonia mobile.

Un conto era prevedere il successo della tecnologia in sé, un conto valutare quale azienda avrebbe guidato la sua diffusione di massa.

Negli anni 90/ primi 2000 chiunque, in ambito telefonia mobile, avrebbe investito nei tre/quattro colossi di allora: Nokia, Microsoft, Motorola o Blackberry, che avevano in mano da soli praticamente la totalità del mercato

Tre colossi completamente rasi al suolo dalla concorrenza arrivata successivamente.

Nonostante l’intuizione giusta sulla tecnologia vincente, l’esito dell’investimento sarebbe stato pessimo anche se avessi per prudenza diversificato sul mercato nel suo insieme, visto che chi “faceva “ il mercato 20 anni fa è nel frattempo scomparso nel nulla o quasi.

Oggi tutti parlano giustamente di auto elettrica come “the next big thing” in campo tecnologico.

E’ improbabile che almeno nei prossimi 5-10 anni si affermi una tecnologia superiore (forse l’auto a idrogeno?). Scommettere sulla maggiore diffusione di questa tecnologia è una previsione abbastanza facile da fare.

Se esistessero delle “quote azionarie” della tecnologia “auto elettrica”, io le comprerei subito sentendo di fare un investimento del tutto sensato con un orizzonte temporale di qualche anno.

Investirei con la stessa fiducia in azioni Tesla? No. Decisamente no.

Chi sarà l’azienda che guiderà questa transizione e saprà sfruttarla meglio commercialmente?

Tesla? Renault? GM? Volkswagen? Qualche azienda cinese? Qualcuno che deve ancora arrivare?

Boh. Non ne ho idea.

Quando comprate bitcoin non state comprando quote azionarie di Canaan, Coinbase, Blockstream, Square o MtGox.


State investendo direttamente in una tecnologia rappresentata dall’unica rete decentralizzata  per la conservazione e il trasferimento personale del valore.  Dall’unica forma di cash digitale esistente.

Una rete che, esattamente come Internet, ha saputo sopravvivere e crescere nonostante fallimenti clamorosi delle aziende che vi ruotavano intorno, nonostante eclatanti scoppi di bolle, nonostante anatemi ed invettive di politicanti e governanti.

Ma, a differenza di Internet, avete la possibilità di comprare direttamente “quote azionarie” di quella tecnologia, indipendentemente da chi la sfrutterà meglio commercialmente o da chi riuscirà a renderla più familiare alla massa.

Se pensate che questa tecnologia non avrà spazio o non avrà necessità di esistere, se pensate, per dirla alla Krugman che i “bitcoin siano una soluzione in cerca di un problema”, allora fate bene a non metterci un centesimo dei vostri risparmi.

Ma se pensate  che la domanda di una tecnologia del genere non solo ci sarà ma sarà crescente, beh, allora non esistono tante alternative all’investimento in bitcoin perché non esistono altre reti decentralizzate digitali per la conservazione e il trasferimento personale del valore, né si vedono altri concorrenti possibili spuntare all’orizzionte.

Bitcoin, a differenza di Apple, per il momento e chissà per quanto tempo ancora, non ha competitor.

Non sono ovviamente concorrenti le altcoin.

E’ possibile copiare il codice sorgente di bitcoin. E’ impossibile però copiare tutto il resto, che è quello che fa il 99% del suo valore.



Plutosky, scusami, ma alle volte... rimango perplesso da certe idee che circolano...
...mi sembra che ci perdiamo in un bicchier d'acqua.

Intanto, la borsa, le borse, diciamo pure la rete dei mercati finanziari, sono aperte a tutti...
esiste un limite per cui una persona non può accedere ai mercati finanziari, anche in prima persona ?!

Grazie a Dio, no, una persona onesta lavoratrice che vive in un paese libero o anche poco libero...
...con uno smartphone ed i soldi necessari, può accedere a tutto quello che vuole.

Come per Bitcoin il solo limite è avere il denaro per fare degli acquisti.


Sul fatto di prevedere o fare delle scelte... volendo non è necessario; su questa linea di pensiero mi dispiace contraddirti, è esista la possibilità di investire genericamente sulla rete internet così come oggi esiste la possibilità generica di investire su quello che ancora non è stato realizzato.


La cosa più banale per realizzare ciò è investire su un indice, per non sbagliare, si possono prendere tutti i mercati, tutti i pricipali indici insieme.

L'indice MSCI ACWI All Country World Index, ad oggi 3.060 società.

Se una azienda muore si crea una perdita, se una azienda cresce si crea un guadagno, se una azienda si quota e si aggiunge ci si sale sopra.

Prendo, per chi vuole approfondire, la scheda di BlackRock molto esaustiva:
https://www.ishares.com/it/investitori-professionali/it/literature/kiid/kiid-ishares-msci-acwi-ucits-etf-usd-acc-it-ie00b6r52259-it.pdf

Ma volendo l'indice, in mille ottimizzazioni e varianti, si può realizzare anche per conto proprio, senza passare da uno specifico intermediario, anche se per il piccolo investitore è più economico comprare qualcosa di preconfezionato.


Fuori da mercati regolamentati e conosciuti, è possibile investire nelle reti, le chiamo così, di venture capital, idea che devono ancora nascere... è rischioso... perché potrebbe non nascere nulla...
...ma invece che mettere $ 1.000 su un unico progetto, è oggi possibile investire $ 1 su mille progetti.


Ci sono poi altre soluzioni, si può puntare genericamente al progresso di un paese, di un'area geografica, su un settore...


Dov'è la preclusione ? La chiusura ?



Una tecnologia di per sé non vale nulla, se nessuno la usa, se non ci sono applicazioni pratiche.


Bitcoin ad oggi non rappresenta uno standard, non è una esclusiva, ed è ancora una rete molto piccola e poco partecipata ( la mia è ovviamente una valutazione generica sul numero di wallet sopra zero e non inutilizzati ); sul paragone auto elettrica, auto ad idrogeno...
chi ce lo dice che domani non venga fuori una rete con uguali caratteristiche di decentralizzazione, concettuali, ecc... che qualcuno riesce a sfruttare meglio, più seguita, più partecipata, più di successo...

Una rete che assorbe risorse e persone che oggi invece stanno sviluppando Bitcoin.


Così come può essere possibile in un prossimo futuro che venga re-ingegnerizzata tutta la rete internet su altri standard... chi lo sa...

Con attori diversi e protagonisti diversi dagli attuali.



Rispetto, al passato c'è solo un elemento inedito, ci sono dei soggetti così grandi, APPLE è uno di quelli,
che hanno così tante risorse, economiche, intellettuali, umane, in grado di creare ecosistemi autonomi, senza l'aiuto di nessuno.


Ti invito comunque a riflettere che in una società quotata, sì, esiste un CEO, un consiglio di amministrazione, ecc... ma non c'è il signor APPLE o il Sig. Microsoft...
...le azioni sono nate per decentralizzare la proprietà.

Solito,discorso, se sono titolare di un negozio di scarpe e c'è la crisi delle scarpe...
...chiuso quello, morti tutti.

Se posseggo un millesimo di mille attività, se ne va male una, posso operare con le altre.
Esiste a tal proposito anche acquisire quote di società di private equity che al loro interno, hanno attività varie e variegate, per tipologia, per settore, per area geografica.

Un settore inesplorato in Italia, relegato ad una stretta èlite... ( lascio un esempio: https://www.tipspa.it ) interessante da un punto di vista di scenari finanziari particolarmente avversi, investire in attività agricole, produzione e distribuzione di alimenti, aziende farmaceutiche, ma anche altro, tutti quei settori base, chiamarti un po' impropriamente anticiclici, offre delle opportunità.


Personalmente non investirei mai, tutto su una sola tecnologia, considerandola la panacea di tutti mali.
3224  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 02:55:56 PM

Una cosa però traspare sempre nei tuoi scritti, chiaramente che prima o poi i mercati finanziari crolleranno, magari pesantemente, forse in maniera permanente...

Forse con essi tutto il sistema mondiale degli stati delle banche centrali.

Non so se ci sarà questa apocalisse finanziaria, mah... speriamo di no, perché se fosse così ci sarebbe da andare a trovare da mangiare con il carrarmato.

Non sarebbe un mondo comodo per nessuno.


Il capitalismo non può vivere senza crisi cicliche, e il periodo storico che stiamo vivendo è quello più lungo senza una crisi.

Questo grazie a ciò che chi governa l'economia e la politica sta facendo dal 2009 ad oggi, che non ha paragoni nella storia.

Sarebbe stato impossibile riprendersi così velocemente  senza una alterazione profonda del funzionamento del libero mercato.

La storia economica ci insegna anche che più si cerca di mitigare gli effetti negativi di una recessione, più le conseguenze della recessione successiva saranno gravi, perchè sarà più difficile e lento ritrovare una situazione di equilibrio naturale.

Quindi o crediamo che chi guida l' economia mondiale abbia trovato la ricetta magica per una crescita infinita, o dobbiamo rassegnarci al fatto che la prossima inversione di tendenza, quando avverrà, sarà la più violenta di tutte, in ragione del fatto che mai nella storia erano state introdotte così tante storture in un sistema capitalistico come negli ultimi 10 anni.

Inversione di tendenza che produrrà fallimenti, crolli e perdite di posti di lavoro, come già 10 anni fa accadde. Di certo alcune nazioni non non torneranno più ai livelli di prosperità precedenti (cosa tra l'altro già successa al nostro Paese rispetto alla crisi del 2009).

Soprattutto i governi e le banche centrali avranno molti meno strumenti per mitigare gli effetti della prossima crisi, visto che hanno già ampiamente abusato di tutti quelli possibili per riprendersi dalla precedente e, cosa ancora più grave, per sostenere artificialmente la crescita successiva alla precedente.

Detto questo, non credo affatto che torneremo agli archi e alle frecce o ad un futuro alla Mad Max. Il mondo capitalistico ha sempre trovato un modo per risorgere dalle proprie "ceneri". Ma sarà un mondo molto diverso da quello attuale, con nuovi equilibri e probabilmente nuovi ricchi e nuovi poveri.






Siamo già in un mondo diverso.

Ma le categorie sono quattro :
vecchi ricchi che sono enormemente più ricchi di pochi anni fa,
nuovi ricchi,
nuovi poveri,
quelli che erano poveri e sono rimasti poveri.


Negli ultimi anni c'è stata una grossa crescita, anche perché fortunatamente veniamo da un lungo momento di pace ( relativa... ) e sviluppo tecnologico molto spinto, mai avvenuto prima nella storia.

Per secoli in Europa ed in Italia si sono combattute guerre disastrose ai fini economici erano veramente deleterie le così dette guerre a bassa intensità, quelle con gli eserciti nelle campagne, i mercenari che depredavano, saccheggiavano...

La vita di un contadino fino ai primi del novecento non era molto diversa da quella di un contadino del '700...
parlo del tenore di vita medio.
La vita di molte persone oggi, nonostante tutto, è molto migliore di quella dei propri nonni e dei bisnonni.

Il progresso che si è realizzato nella seconda parte del '900 non si era mai verificato prima.

L'unione europea si dimentica spesso, ha indubbiamente mille storture, ma fino a cento anni fa i paesi europei non cooperavano, nemmeno ci provavano, si bombardavano a vicenda...

È chiaro che una stabilità generale ha portato un miglioramento generale, ok ci sono i lavori pagati poco ed il precariato e una marea di problemi... ma fortunatamente, nessuno, almeno in Italia, fa più il contadino miserabile senza scarpe, con il rischio di morir di fame... nessuno emigra per andare a lavorare nelle miniere di carbone...


Venticinque/trenta anni fa questa conversazione sarebbe stata impossibile da realizzare, quanto meno in maniera più difficile, nel bene o nel male, internet, la comunicazione, lo scambio di informazioni ed in generale nuove forme di cooperazione, hanno portato dei benefici.
Non purtroppo, nel contempo si sono sviluppati nuovi problemi, questi benefici sono diventati tanti benefici per qualcuno, poco per tantissimi altri.

Tutto questo non sarà una ricetta magica, ma almeno è un ingrediente.

3225  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 08:28:32 AM
Volendo pesare l'elemento rischio rimanendo nell'esempio di APPLE...

Se io, europeo, vogliono tenere 100 milioni di euro e comprare azioni APPLE, per stare in po' più sereno posso dotarmi ( per tutti o parte di essi ) di un Credit Default Swap ( CDS ) ovvero una assicurazione che mi protegge in caso di default di APPLE.

Stando alla situazione patrimoniale, di rating, di mercato di APPLE, attualmente è una cosa che costa veramente pochi spiccioli...


Siccome sono europeo ed ho acquistato un titolo denominato in dollari USA posso dotarmi di un derivato contro il rischio di svalutazione del dollaro che potrebbe arrecarmi una perdita.


Certo la banca d'affari che emette il CDS ed il derivato... potrebbe essere non solvibile se viene una forte crisi del sistema finanziario... magari posso distribuire il rischio su due o più banche d'affari...
Un po' come assicurare la casa con una compagnia 1° rischio e assicurarla con altra compagnia in 2° rischio... in caso la prima fosse insolvente.
Più frequentemente in regime di coassicurazione, se è tutto normale il danno è pagato al 50% da ogni compagnia, se una è insolvente paga l'altra.


Ma mi posso accontentare di una sola struttura che mi dice, per tenere la sua posizione abbiamo riserve di liquidità ed asset sufficienti... siamo anche garantiti da qualcuno che a nostra volta ci assicura il rischio insolvenza sui contratti emesssi.

L'assicuratore, mi dice noi siamo riassicurati.

Il riassicuratore mi dice, per garantire le nostre posizioni abbiamo queste riserve in oro.

Oro che non essendo emesso da nessuno è la famosa "riserva di ultima istanza", non potendo andare in default.
Oro che non è privo di rischio, quanto meno perché ha una oscillazione di mercato che lo può deprezzare, quindi le riserve per certe operazioni, devono avere un adeguato margine... di surplus.

Ho fatto un esempio grezzo, solo per dare un'idea del meccanismo possibile.


Viceversa il piccolo risparmiatore che prende € 1.000 compra Bitcoin o un'altra criptovaluta, se si sveglia la mattina e le quotazioni sono crollate... tipo Ethereum da $ 1.000 a $ 100...
...oppure si è ritrovato l'exchange chiuso le note vicende alla MT.Gox...
... dice ... ooh !  Cry


Questo è un po' lo scenario.

La necessità di operare risk management sui portafogli piccoli o grandi, è uno dei motivi per cui non si sono determinate grosse oscillazioni sui mercati su un fatto come le attuali tensioni in Medio Oriente, fatto che fino a pochi anni fa, avrebbe determinato più ampia volatilità.

Da notare che Wall Street, dove il 66% delle transazioni è in mano a robot advisor l'emotività dell'operatore umano è smorzata, molto, rispetto al passato.

Sia come paura che anche come euforia.


Venendo inoltre da 10 anni di costante crescita, cosa che non era mai accaduta, "assicurarsi" contro un eventuale "cigno nero" costa meno.
È come assicurarsi oggi contro gli incendi, costa molto poco; a Londra nel 1800 con le lampade ad olio le strutture in legno e le esperienze passate di incendi devastanti che avevano impegnato le compagnie in pesanti risarcimenti, costava moltissimo.

Questo senso di sicurezza può portare ad un eccesso di confidenza.

Altro rischio sui mercati attuali è l'abuso di ETF non faccia valutare bene le singole aziende i singoli titoli.

Manca un po' di analisi fondamentale.

Rimangono quindi vari rischi, ve ne sono di nuovi, ma d'altronde... i rendimenti finanziari sono la remunerazione del rischio...



3226  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 07:35:36 AM
L’andamento delle borse mondiali (soprattutto americana) degli ultimi 10 anni non è spiegabile se non si considerano due aspetti fondamentali tra loro correlati.

L’economia mondiale è fondata  sul debito. Dal dopoguerra in poi si è assistito, anche da un punto di vista culturale, ad una progressiva criminalizzazione del risparmio  e ad una esaltazione del consumo fine a se stesso come motore dell’economia.

In Europa questo si è tradotto in una esplosione dei debiti pubblici, in Cina dei debiti privati, in USA dei debiti e basta, sia pubblici che privati.

Quindi ciò che rende ricche le aziende quotate, fa crescere i loro profitti e impenna gli indici è basato su una domanda di qualcuno (lo Stato e/o i privati) che acquista sempre più spesso con denaro non suo.

https://i.imgur.com/74oJ0vG.png

L’altro aspetto, legato al primo e ancora più importante del primo, è la correlazione sempre più stretta tra le quotazioni di Borsa e ciò che fanno le Banche Centrali.

Creare una economia basata sul debito sarebbe impossibile se il mercato della moneta fosse libero e concorrenziale: i tassi di interesse crescerebbero troppo per compensare i creditori del maggior rischio scoraggiando a quel punto i debitori dal chiedere nuovi prestiti.

Ecco quindi che arrivano in nostro soccorso i famosi alleggerimenti quantitativi.

Il cui unico scopo è quello di tenere artificialmente bassi i tassi di interesse e permettere al debito di autoalimentarsi.

La violenta correzione della borsa americana di fine 2018 (-20% in tre mesi) coincise puntualmente con le dichiarazioni (ancor prima dei fatti!) di un cambio di rotta nella politica della FED che per la prima volta dal 2009 paventò la possibilità di terminare le politiche espansive.

Seguì un immediato dietrfront e quindi tutto è magicamente tornato a crescere non appena il bilancio della FED è tornato ad ingrassare.

L’inflazione che le BC volevano trasferire all’economia reale, ha completamente aggirato l’economia reale ed è finita sui mercati finanziari.

Fin quando aziende, persone ed enti pubblici seguiteranno ad indebitarsi e le BC a dare loro liquidità per farlo, i listini continueranno a crescere.

L’unica certezza che abbiamo a riguardo è che questa palla di neve diventata valanga non può crescere all’infinito. Prima o poi il giocattolo si romperà e più tardi avverrà, più violento sarà il crollo. La buona notizia, se avete investito in azioni è che può durare ancora anni prima di interrompersi.

Semmai suggerirei di evitare aziende tecnologiche americane le cui quotazioni sono già da mesi entrate in territorio di bolla speculativa.

Ad esempio AMD, quella dei microprocessori, una delle aziende cresciute di più nell’ultimo anno, ha un valore di borsa in rapporto alle vendite che è il triplo del picco toccato ai tempi della bolla dot-com ma i suoi ricavi sono la metà di allora.

Tesla ha superato la market cap di Daimler e Bmw e si avvicina a quello di Volkswagen.

E’ l’azienda del momento e forse del futuro, ma è anche un’azienda che praticamente non ha ancora chiuso un anno della sua storia in utile.

Vuol dire che le quotazioni stanno scommettendo moltissimo sulla profittabilità futura di Tesla.

Ma più si “prezzano” gli utili futuri di un’azienda, più l’investimento diventa aleatorio e soprattutto più si sta cercando guadagno sulla speculazione e meno sulla redditività.

Apple e Microsoft, da sole, hanno raggiunto una capitalizzazione superiore (di 300 miliardi di dollari) all’intera Borsa tedesca.

Borsa tedesca dove sono quotate aziende come Adidas, Bayer, Volkswagen, Continental, Allianz, Siemens, BMW, TyssenKrupp, BASF, Daimler…..

Non è che possiamo vivere solo di PC e telefonini…

Questo è il grafico delle quotazioni Apple dal 1981 ad oggi (no comment):






La correzione del 2018 è stata più del 25% che del 20%...


Se parli però di scommettere sui valori futuri... e di aleatorietà... porta pazienza, ma Bitcoin che non ha nemmeno una legislazione chiara... anche se qualcuno mi potrebbe dire che Bitcoin non ha bisogno di regole...
... però strutture come Bakkt ne hanno bisogno...
come come il tanto sospirato "ETF"...

Bitcoin si basa su una consuetudine fra persone, non c'è garanzia di nulla...

Chi acquista oggi spera che... ci sia un adozione di massa che un giorno vengano fatti quadro normativi che consentano agli "istituzionali" di entrare... ecc... ecc...

Negli anni c'è stata una volatilità estrema... +99% -89%...

In fondo al trimestre o all'anno non si genera nessun dividendo... nessuna rendita, nessun interesse....

Non mi dirai mica che non è aleatorio ?!
quanto meno rischioso.
Se si dice che Bitcoin è privo di rischio, o è la via "sicura"... in cui bisogna avere circa fiducia... siamo in campo religioso e non economico.

A proposito se il grafico di Apple è "no comment" è un po' un problema... perché l'andamento, è molto similare all'andamento di Bitcoin... fra l'altro non dal 1981, da dieci anni circa.


Una cosa però traspare sempre nei tuoi scritti, chiaramente che prima o poi i mercati finanziari crolleranno, magari pesantemente, forse in maniera permanente...

Forse con essi tutto il sistema mondiale degli stati delle banche centrali.

Non so se ci sarà questa apocalisse finanziaria, mah... speriamo di no, perché se fosse così ci sarebbe da andare a trovare da mangiare con il carrarmato.

Non sarebbe un mondo comodo per nessuno.

A parte tutto, potrebbe anche essere che i mercati abbiamo una forte correzione o anche un crollo...
...ma non penserai mica che chi ha investito, chi investe, seriamente rimanga lì sorpreso o inerme a vedere il mondo che crolla... ed i suoi soldi bruciare...

Non siamo né nel 1929, né ai tempi della bolla delle dot-com, né ai tempi della crisi generata dai mutui sub-prime.

La storia si ripete, ma non è mai uguale.

Ci sono pericoli e rischi, indubbiamente, ma chi investe seriamente poco o tanto che sia, ipotizza gli scenari avversi e ne prende le contromisure, PRIMA che avvenga l'evento.

Se chi investe è un soggetto istituzionale è la normativa che glielo impone, oggi come oggi.

Questo non si significa che ci sia il rischio zero o che non ci siano rischi in assoluto, di perdite o di svalutazioni, ma sicuramente non ci sono solo sprovveduti.

Nell'attesa chi ha potuto godere delle rivalutazioni dei mercati finanziari, negli ultimi 20/30 anni, penso che abbia fatto una vita migliore di altri, di molti alti.

Quando parli dell'esaltazione dei consumi e della distruzione del risparmio è vero...
...però se una persona con un lavoro precario o lavoro modesto, ordinario, ambisce a comprarsi l'iPhone in 30 rate da "x" euro... attirato dagli interessi zero, non capendo che gli interessi sono calcolati sul costo del prodotto...

eeh... il problema è culturale.

Forse sono gli stessi che hanno lasciato e lasciano i loro fondi sugli exchange...

Persone che non valutano o peggio non sanno valutare opportunità e rischi.


Fra le pieghe degli strumenti finanziari attuali, si nota chiaramente che il miglior asset attuale è il lavoro altrui,
com'era in passato, siamo una mezzadria più sofisticata.

Molte persone si sentono libere ed emancipate perché possono acquistare dei beni, sono solo consumatori, privi della possibilità o coscienza di risparmiare.

Dall'altra parte c'era chi era già ricco e sfruttando i consumi dall'altro lato... lato incassi... sì è costruito una posizione di assoluto privilegio, diventando ancora più ricco.

Rilascio l'esempio di Bill Gates, entra nella top100 di Forbes nel 1987 con 1,3 miliardi di dollari.... nel 2009 è il numero uno con 50 miliardi di dollari di patrimonio personale...
...nel 2019 ne ha più di 100.

Poi ci sono tutti gli intermedi su valori inferiori, non si sono solo gli ultra-miliardari consono anche i miliardari semplici.

La vera rivoluzione sarebbe fare più risparmio e meno consumi.
La nascita di fenomeni come il discorso degli "influencer" ci racconta il contrario...

Termine orrendo fra l'altro, perché vuol dire che oltre l'influenza indiretta della pubblicità del consumismo, ci sono oggi gli influenzatori diretti...
...che purtroppo hanno un certo spazio anche in ambito cripto.

3227  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 04:22:52 AM
L’andamento delle borse mondiali (soprattutto americana) degli ultimi 10 anni non è spiegabile se non si considerano due aspetti fondamentali tra loro correlati.

L’economia mondiale è fondata  sul debito. Dal dopoguerra in poi si è assistito, anche da un punto di vista culturale, ad una progressiva criminalizzazione del risparmio  e ad una esaltazione del consumo fine a se stesso come motore dell’economia.

In Europa questo si è tradotto in una esplosione dei debiti pubblici, in Cina dei debiti privati, in USA dei debiti e basta, sia pubblici che privati.

Quindi ciò che rende ricche le aziende quotate, fa crescere i loro profitti e impenna gli indici è basato su una domanda di qualcuno (lo Stato e/o i privati) che acquista sempre più spesso con denaro non suo.

….

L’altro aspetto, legato al primo e ancora più importante del primo, è la correlazione sempre più stretta tra le quotazioni di Borsa e ciò che fanno le Banche Centrali.

Creare una economia basata sul debito sarebbe impossibile se il mercato della moneta fosse libero e concorrenziale: i tassi di interesse crescerebbero troppo per compensare i creditori del maggior rischio scoraggiando a quel punto i debitori dal chiedere nuovi prestiti.

Ecco quindi che arrivano in nostro soccorso i famosi alleggerimenti quantitativi.

Il cui unico scopo è quello di tenere artificialmente bassi i tassi di interesse e permettere al debito di autoalimentarsi.

Qui https://www.youtube.com/watch?v=ux19opz9y_U  (minuti 39:05 -> 49:15)

si discute proprio di questo:

effetto del QE: buyback --> aumento valore azioni

effetto tassi bassi --> aumento automatico del valore delle azioni, pare che ben l'85% dell'incremento del prezzo delle azioni sia determinato dai tassi bassi, mentre gli utili di molte aziende sono in realtà previsti in calo (per chi fosse interessato alla relazione tassi - prezzo di un'azione: http://cellinoassociatisim.it/studi/cellinosim_studio_0405.pdf)

Di fatto pare che i tassi di sconto tenuti così artificialmente bassi stiano favorendo anche la concentrazione di ricchezza anziché redistribuirla (oltre a pompare il valore delle azioni)


Intanto una parentesi pensare ad APPLE immaginando gli smartphone o la MICROSOFT pensando ai computer...
...oltre che limitativo, non rappresenta la realtà.

Pensando alla Apple Card o al discorso Apple TV,
o ad Apple come partecipante a grandi operazioni di venture capital, la panoramica è molto più ampia.


Sul discorso BuyBack avrei detto qualcosa in più, da ricordare che Apple è la società che vi ha ricorso di più, usando in pratica tutto il cash flow generato.

Io meccanismo in linea di principio è semplice, l'azienda acquista azioni proprie e le distrugge, una operazione alla Blade Runner, azioni ritirate...  Cool
...  Grin

In questo modo si aumentano i dividendi per singola azione.

È chiaro se, in base ai profitti, i dividendi sono $ 1 ad azione e ci sono 100 azioni, se le azioni diventano 90, 80, 70...
Il dividendo sale.

Se poi oltre al Buy Back salgono i profitti, l'azione, cioè la manovra, l'andamento, è esponenziale e si arriva alle impennate del grafico riportato sul valore delle azioni nel tempo.
Anche se nel tempo sono state fatte operazioni di split,
di 50 azioni da $ 2, se ne fanno 100 da $ 1.

Ogni azionista si ritrova più azioni a un valore nominale più basso.
Ma è una questione pratica che nulla a a che vedere con il valore reale.



Un dato di cronaca, Apple nel periodo 1989 - 2019 non è comunque la società che ha dato, in termini percentuali, i maggiori ritorni, anche se sono stati considerevoli, ~ + 28.000 %.

Al vertice per ritorni ci sono Jack & Herny Associates e la Monster Beverage Corporation, quelli dell'omonimo energy drink, con ritorni rispettivamente del ~ + 230.000 % e ~ + 200.000 %.

In grezzi soldoni, significa che un investimento iniziale di $ 10.000 sono diventati rispettivamente $ 23.000.000 e $ 20.000.000.

Diciamo che chi si è messo per tempo, e magari non con $ 10.000 ma qualche milione, ormai...
...i mercati possono crollare a zero, anche subito...  Grin


Per chi vuole approfondire il discorso BuyBack lascio questo interessante articolo:
https://it.businessinsider.com/il-mostruoso-buyback-di-apple-100-miliardi-e-dovuto-alla-riforma-fiscale-di-trump-ma-ne-beneficiano-solo-gli-azionisti-non-i-dipendenti/


Dove si intuisce bene che la pratica del BuyBack è stata favorita dall'amministrazione Trump con vari provvedimenti.

Fra cui la detassazione dei proventi realizzati e detenuti fuori dagli USA.


Se vogliamo, questo sistema si può anche interpretare come la più grande arma usata da Trump...

...considerando che una società come APPLE che realizza profitti al di fuori dei confini USA, drena denaro dalle tasche di milioni di consumatori, spara con i cannoni finanziari BuyBack mostruosi, accresce il suo valore azionario, il 50% degli americani possiede azioni così come tutti i fondi pensione... ne beneficia tutto il sistema USA... a discapito degli altri... in particolare dei valori irrisori di tasse pagate in Europa, ecc...
...e vissero tutti felici e contenti, almeno i più ricchi cittadini a stelle e strisce.
3228  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 11, 2020, 03:55:17 AM
~snip~

Creare una economia basata sul debito sarebbe impossibile se il mercato della moneta fosse libero e concorrenziale: i tassi di interesse crescerebbero troppo per compensare i creditori del maggior rischio scoraggiando a quel punto i debitori dal chiedere nuovi prestiti.

Ecco quindi che arrivano in nostro soccorso i famosi alleggerimenti quantitativi.

Il cui unico scopo è quello di tenere artificialmente bassi i tassi di interesse e permettere al debito di autoalimentarsi.

La violenta correzione della borsa americana di fine 2018 (-20% in tre mesi) coincise puntualmente con le dichiarazioni (ancor prima dei fatti!) di un cambio di rotta nella politica della FED che per la prima volta dal 2009 paventò la possibilità di terminare le politiche espansive.

Seguì un immediato dietrfront e quindi tutto è magicamente tornato a crescere non appena il bilancio della FED è tornato ad ingrassare.

L’inflazione che le BC volevano trasferire all’economia reale, ha completamente aggirato l’economia reale ed è finita sui mercati finanziari.

Fin quando aziende, persone ed enti pubblici seguiteranno ad indebitarsi e le BC a dare loro liquidità per farlo, i listini continueranno a crescere.

L’unica certezza che abbiamo a riguardo è che questa palla di neve diventata valanga non può crescere all’infinito. Prima o poi il giocattolo si romperà e più tardi avverrà, più violento sarà il crollo. La buona notizia, se avete investito in azioni è che può durare ancora anni prima di interrompersi.


~snip~



Tu stai sottolineando un problema, il problema economico. Condivido totalmente.
Ma stai dimenticando qualcosa, stai dimenticato TUTTI gli altri problemi che in maniera molto stupida i nostri 'manager' hanno posticipato - TUTTI

In modo che quando esploderanno, esploderanno CONTEMPORANEAMENTE


vogliamo fare l'esercizio di elencarli?
- problema climatico (in alcune decadi gli eventi violenti sono DECUPLICATI, per averne la prova notare come le assicurazioni abbiamo progressivamente aumentato il premio, oltre che i dati raccolti dalle sonde in giro per il mondo, sopratutto la temperatura superficiale del mare)
- sovrappopolazione (no problema, ci pensera la fame a fare un piccolo haircut, carestie causa eventi climatici)
- inquinamento (micro plastiche, plastica nel mare, nucleare (japan ha contaminato un'area SPAVENTOSA dell'oceano, il disastro e' peggiore di quello ucraino)
- risorse (tutte le risorse 'facili' da estrarre le abbiamo estratte, vuol dire che sono finite? no - vuol dire che estrarne nuove costa piu energia)
- energetico (abbiamo usato le fonti facili in maniera stupida, e le fonti facili stanno finendo)

questo perche l'uomo generalmente pensa a breve termine

Escluso pochi che ragionano a lungo termine...  Grin
...  Cool

Babo ti lancio un quesito concettuale, visto che sei particolarmente sensibile al discorso energia.

La rete Bitcoin consuma obbligatoriamente dell'energia per il suo funzionamento...

Un lingotto d'oro per "funzionare", avendo già assorbito i costi energetici di estrazione, fusione e raffinazione, costa... ?
...appoggiato sul pavimento di una cassaforte costa "zero" per mille anni, o un milione di anni; contando sul fatto che la sua configurazione elettronica lo rende inerte ed inossidabile, in termini grezzi non necessita di manutenzione.

La particolare struttura dell'atomo è quella che poi ha fatto pensare all'uomo che l'oro potesse diventare il simbolo di qualcosa...


In termini energetici quindi converrebbe pensare a qualcosa di estremamente semplice che non richiede energia, o in cui l'energia è già stata spesa, piuttosto che un sistema complesso che richiede costantemente energia...

...oppure ?


Ti lascio il servizio alla battuta  Grin
...  Wink
3229  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 09, 2020, 08:21:13 AM
Potrebbe essere una giornata che vede l'indice Dow Jones arrivare per la prima volta a 29.000 punti...
...nonché rivedere i massimi sullo S&P500 e NASDAQ.

http://amp.ilsole24ore.com/pagina/AC6oUZAB
3230  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 09, 2020, 12:41:35 AM
Non sono molto pratico di cifre, ma sbaglio o questo pump degli ultimi giorni è dovuto al crollo delle altcoin ? In pratica sono gli stessi soldi del mercato cripto che girano, la gente vende altcoin per comprare bitcoin, non ci sono nuovi capitali che entrano, ho visto giusto ?



Per me è tanto che c'è "travaso" di marketcap...
https://bitcointalk.org/index.php?topic=2929249.msg52857342#msg52857342
Potrebbe influire la guerra in iran.


Questa storia della guerra, porta volatilità, ma non gli scenari sconvolgenti, prospettati non si vedono, sono più pericolose altre situazioni, almeno per la parte dell'azionariato a grande capitalizzazione è quello più seguito.


Per dirne una, l'indice Nikkei 225, ha recuperato il -1,5% di ieri... sul lancio missili, mentre scrivo è in progresso del +1,6%, così all'apertura.

https://www.trend-online.com/ansa/asia-pacific-in-recuperonikkei-225-in-progresso-dell-1-60--369219/

Con Bitcoin sceso, almeno momentaneamente, sotto quota $ 8.000.
3231  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 09, 2020, 12:31:32 AM
.......

Probabilmente non mi sono espresso bene io nella risposta che cercavo di dare alla tua (acuta - e non sono ironico) osservazione.

Parto dal fondo per dirimere subito eventuali dubbi:

Collassa la borsa e si va a zero ?
Può essere, però questo significa che la propria vita sarà solcata da profondi cambiamenti, tragici.

Non ho mai pensato che la borsa potesse andare a zero o che possa nel breve intervenire una crisi così profonda da far pensare a scenari di questo tipo: non lo penso perché non vedo elementi così gravi da far pensare a questo e non lo penso ANCHE perché ho sempre sostenuto (miei post di un paio di anni fa quando si parlava di crisi del sistema Italia) che piuttosto di far andare in default un paese come il nostro, le istituzioni (italiane e UE) si inventerebbero qualcosa per far sputare lacrime a noi ma per far stare in piedi il sistema. Perché ci sono interessi troppo forti che devono far stare in piedi tutto.
Ma non è questo il punto per cui sorvolo, comunque per tornare al tema ripeto che NON penso assolutamente che possa arrivare a breve una crisi importante.

Chiarito questo, quando prima dicevo che i mercati tradizionali crescono da troppi anni (parlo degli anni recenti) e questo potrebbe farmi pensare ad un possibile ritracciamento, parlavo evidentemente di uno storno - anche importante - non di una crisi di sistema.
Naturalmente questo storno potrebbe esserci oppure no (niente sfera di cristallo) ma il punto è che questa crescita ripetuta potrebbe far nascere qualche dubbio su possibili ritracciamenti non solo a me ma a un p' di persone, le quali quindi potrebbero cercare di comperare (ok: non investire) qualcosa in settori diversi da quelli dei mercati tradizionali.
Come per esempio Btc.
A supporto di questo portavo il discorso sui numeri: la recente crescita dei mercati tradizionali è stata spinta da capitali enormemente superiori da quelli che hanno fatto crescere Btc (lo dico perché paragoni le due crescite), per questo ritengo che se uno volesse diversificare i suoi investimenti acquisti ( Cheesy ) , possa esserci più spazio per comperare una cripto rispetto all'ennesimo titolo.
Parere personale, ovvio..... posso sbagliare....

Altra cosa:


[cut]
È un dato preso guardando le serie storiche.

Purtroppo sulla valutazione crescita, sul lungo termine, mi fai l'errore che fanno tutti, il solito errore... pensare che sui mercati ci siano sempre le solite azioni o le solite aziende...

La situazione è diversa:

uomo del 1820, popolazione mondiale 800 / 900 milioni di persone, bisogni quotidiani:
[cut]

Anche questo non lo discuto: hai ragione ed è evidente che siano cambiati i bisogni e che i bisogni dell'uomo di oggi giustifichino il maggior valore legato ai mercati tradizionali (non ripeto i concetti che hai espresso e che sono chiari e giustissimi), però faccio due osservazioni:

1) la prima è quella che ti ha già riportato babo sull'impossibilità di una crescita illimitata; ho letto anche la tua risposta - ovvio - ma la sintesi è che dobbiamo essere consapevoli che pur in continua e ripetuta crescita, prima o poi questa deve prendere respiro.... e può ripartire solo in presenza di cambiamenti significativi di qualche tipo, che ne so la scoperta di una nuova fonte di energia, un nuovo metodo di trasporto, ..... cose insomma "mooooolto" innovative e che giustifichino un accresciuto benessere di molti

2) il confronto con la serie storica sul valore di borsa che hai riportato: non puoi paragonarlo a quello di Btc perché si parla di una storia di 90 anni (1929 ad oggi) contro una di 10. Se espandessimo i 90 anni e ne tenessimo solo 10 (non necessariamente gli ultimi) probabilmente inciamperemmo anche in momenti significativi di "non crescita".
Voglio dire - per tornare al punto che stavo discutendo - che non possiamo considerare l'aumento di valore in 90 anni come un benchmark verso il quale confrontarsi con le cripto. Anche perché - come sai meglio di me - in finanza ti scrivono dappertutto il famoso disclaimer:

https://www.dedaloinvest.com/education/investimenti-finanziari/rendimenti-passati
 Wink

Comunque - scherzi a parte  - mi sono dilungato ma il senso del mio discorso era:

Quote
Non ho mai capito una certa logica...  Smiley

I mercati finanziari crescono da troppo tempo, almeno da dieci anni e quindi è probabile uno storno...

Bitcoin cresce da dieci anni e invece può continuare a crescere...  Cheesy

e mi dico: perché no una crescita di Btc anche oltre questi primi 10 anni?  non la posso paragonare alla crescita dei mercati tradizionali....

Opinione personale..... e di mercati ammetto di capirne moooooooolto meno di te!  Wink




La crescita infinita... un mondo con miliardi di miliardi di miliardi di persone non può esistere, non ci stiamo, nemmeno a prosciugare i mari... è per questo che la natura ha inventato la morte... però è chiaro che piccoli gesti portano a grandi, giganteschi movimenti.

Una persona che accende uno smartphone, fa una ricerca per comprare qualcosa, clicca su un annuncio pubblicitario, va su Amazon, compra e si fa spedire qualcosa, è una cosa da pochi secondi...
...ma che mette in moto tutto un meccanismo e svariati attori:
Google,
Una società ADV,
Amazon,
Una società che emette una carta di credito,
società di statistica,
programmatori,
corriere,
ecc... ecc...

Non necessariamente quindi c'è da pensare ad una crescita materiale, in termini numerici, in persone, strutture, edifici...
...basta un aumento di possibilità, di esigenze, di tempo e denaro disponibile.

Basterebbe che il 25% della popolazione mondiale, avesse per vari meccanismi il +25% di reddito disponibile in più per poter avere una straordinaria crescita dei consumi, senza inventare niente di estremamente innovativo.

Da quando è comparso l'uomo sulla terra, c'è sempre stato un progresso, più o meno veloce.

Se esiste poi un ipotetico limite alla crescita, esiste anche un limite verso il basso, ovvero un limite contro annichilimento totale, l'azzeramento.

Prendo un esempio di crescita, diciamo pure solo miglioramento:
un tipo di strada nuovo, un nuovo tipo di asfalto che richieda meno manutenzione e non facesse venire le odiose buche... ci sarebbe da rifare il mondo... sarebbe un elemento di grande crescita.
Su questi concetti, basti pensare a Google Maps... opera gigantesca, per me, sottovalutata, non riusciamo a percepirne ancora il valore.


Lo storno a cui fai accenno, non è l'evento più probabile nel 2020, in caso si verificasse ( ~15% di possibilità ) è stimabile in un max -25% / -30%.
Per vari motivi che non sto qui ad elencare.

Considera che ci sono diverse aree che ancora non hanno piena valutazione, in particolare l'Europa.

Solo il mercato USA, una manciata di titoli fra l'altro, è leggermente sopravvalutato intorno al +5%,
solo, perché si sono anticipati leggermente alcune prospettive di ricavi.

Tieni presente che la crescita degli indici mondiali che abbiamo avuti negli ultimi anni, è imputabile principalmente a 20/30, max 40 società quotate.
Nelle seconde file... ancora si è fatto poco.


Il motivo per cui Bitcoin ha, attualmente, dei limiti che i mercati finanziari non hanno, è la tipologia di investitori / compratori che ci sono dietro.


Pensiamo all'oro, se un ente, non necessariamente una banca, detiene oro... esiste un limite a quanto ne può detenere... ? limite in quantità e limite in tempo...
direi di no... inoltre un ente, come figura astratta, non ha una data di fine certa, una persona fisica, prima o poi...

Un mercato fatto da sole persone fisiche, come attualmente è quello di Bitcoin, con poca possibilità di impiego finanziario, con possibilità limitate di risparmio, è il limite alla crescita delle quotazioni.

La mancanza di regole internazionali, con l'impossibilità per soggetti istituzionali, veri, di poter utilizzare Bitcoin, per l'impossibilità di gestirne i rischi, è un limite.


Molte delle scelte che possono portare i capitali a muoversi, a formare storni o a far lievitare alcuni comparti, sono scelte che avvengono a livello non di singola persona, ma di enti che si muovono per conto altrui.

Qualcuno fa risparmio in ETF ? decide la composizione dell'indice...
su strategie più attive, decide il gestore a cui si sono affidati i risparmi...

Poi ci sono persone che si muovono per proprio conto, come immaginavi tu; magari che hanno e ti proprio,
tipo Warren Buffet che è il più grande, attualmente terzo uomo più ricco al mondo che ha già detto un grande no alla criptovalute.
Suo parere personale, indubbiamente, ma uno che arrivato sul podio mondiale... forse non ha pareri da imbecille...
In ogni caso, il suo parere negativo, andrebbe bilanciato con quello positivo di circa 650.000.000 ~ 800.000.000 lavoratori normali... con reddito medio-basso / basso.

Questo il peso di una sua scelta attualmente.
Se ne metti una decina come lui... abbiamo già tolto molte possibilità.

Puoi prendere la popolazione di tutti i paesi disgraziati dove non esiste un sistema bancario, dove esiste iperinflazione, ecc... se tutti riversassero tutta la loro ricchezza in Bitcoin, non riusciresti ad avere il peso di certe entità.


Ma ti faccio un esempio più pratico che dovrebbe sintetizzare molte prospettivee punti di vista.

Prendiamo un fondo pensione, straniero che ha in gestione, conto altrui, una massa di capitali notevole.

Questo fondo di fronte ad uno storno azionario, importante, non si comporta in maniera emotiva, magari avrà già previsto lo scenario avverso, fra derivati, swap, liquidità pronta per acquistare lotti ancora a prezzi più bassi... cercherà di passare e gestire il momento, avendo un obbiettivo di lunghissimo termine.
Trovando poi magari opportunità date dai ribassi.

Insomma, tutta una serie di motivazioni non influenzabili con una notizia... o con comportamenti da gregge.
È quanto successo a Dicembre 2018, senza andare troppo in là nel tempo.


Nessun ente di rilievo operante sui mercati tradizionali, si sognerebbe di smobilizzare posizioni azionarie, verso cripto, nemmeno con uno storno in atto.
Eventualmente potrebbe pensare a dirottarsi sull'oro, in caso di scenari estremi.

Singoli investitori... tutto è possibile, ma siamo nel mondo estemporaneo del trading, non dell'investimento consapevole che non è una operazione di speranza, una operazione aleatoria, una scommessa; ma un esercizio di valutazione di opportunità / rischio.
3232  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 08, 2020, 07:23:10 PM
Non sono molto pratico di cifre, ma sbaglio o questo pump degli ultimi giorni è dovuto al crollo delle altcoin ? In pratica sono gli stessi soldi del mercato cripto che girano, la gente vende altcoin per comprare bitcoin, non ci sono nuovi capitali che entrano, ho visto giusto ?



Per me è tanto che c'è "travaso" di marketcap...
https://bitcointalk.org/index.php?topic=2929249.msg52857342#msg52857342
3233  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 08, 2020, 01:43:23 PM
~snip~

Uomo del 2020, popolazione mondiale con tendenza verso 8 miliardi di persone, bisogni quotidiani:

~snip~


ed e' qui che ti volevo caro mio
8miliardi siamo troppi, il pianeta non puo reggere il carico di tutte queste persone (a meno che troviamo una fonte di energia come la fusione atomica)

per un pianeta limitato pensare che il numero delle persone possa crescere illimitatamente e' un assurdo matematico
perche le risorse sono LIMITATE appunto



se tu mi dici, conquistiamo e popoliamo altri mondi - ti dico ok - il tuo pensiero su crescita illimitata puo' reggere anche contro le regole della matematica





ma non siamo a questo punto, per terraformare un pianeta occore una GIGANTICA quantita di energia

potremmo arrivarci, ma visto che ci facciamo le guerre per dei pezzi di terra in un pianeta limitato (asteroide confronto altri giganti) per averne l'uso per un limitato periodo temporale.. beh

hai voglia


per cui vuole approfondire
https://www.youtube.com/watch?v=pP44EPBMb8A


Mi devo essere espresso molto male, la popolazione è aumentata, molto, come mai nella storia, questo è un dato, ma nessuno punta alla crescita illimitata... fermo restando che quali sono i limiti ?!

Volevo invece significare che sono aumentati i servizi ed i beni per persona.
Poi sono aumentate ANCHE le persone.

Senza miglioramento della qualità di vita...
potevamo essere anche 80 miliardi, 80 miliardi di persona con un sasso e una lancia di legno... non fanno un mercato azionario, nemmeno un mercato di criptovalute.

3234  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 08, 2020, 09:25:45 AM
Si discute molto di questo movimento di Bitcoin in coincidenza con le news che provengono dal Medio Oriente.

Il seguente grafico mostra un movimento congiunto di oro, bitcoin e petrolio in conseguenza alla morte di Souleimani e delle news di stanotte . Sembrerebbe una correlazione perfetta.

https://i.imgur.com/xRmcqUJ.png

https://twitter.com/Travis_Kling/status/1214695361320669185

Io credo sempre che nel breve periodo il prezzo segua indicatori tecnici e non le notizie. In altre parole se le stesse news fossero successe a Luglio quando il prezzo stava oltre 13k$, dubito fortemente che avremmo avuto una salita di 1400$ in 5 giorni come abbiamo avuto adesso. Così come dubito che se gli USA e l'Iran facessero all'improvviso la pace il prezzo tornerebbe a 6.500$ di colpo.

Ci sono dinamiche diverse che seguono i sentimenti prevalenti di mercato e che sono legate  a quanto e come quest'ultimo reputi un livello di prezzo come sopravvalutato o sottovalutato.

Anche il concetto stesso di bene rifugio, sia in riferimento a bitcoin che ad altro, deve essere sempre considerato con una certa prudenza.

Se gli USA uccidono un importante generale iraniano ed accendono una polveriera in Medio Oriente, io investitore posso correre a comprare un bene rifugio, ad esempio oro, per due motivazioni diverse:

1) Come hedge perchè voglio tutelarmi contro lo scoppio di una guerra acquistando un hard money che tuteli il mio reddito da un aumento dei prezzi, da una probabile svalutazione del dollaro e da un calo delle Borse mondiali.

2)Più semplicemente, per un intento speculativo. Da investitore so benissimo che se succedono casini in giro per il mondo il prezzo dell'oro sale e se i casini succedono in quella regione, il prezzo del petrolio pure. Non sono interessato a tutelarmi da nulla, voglio solo guadagnare sulla notizia.

L'effetto di 1 e 2 è lo stesso (il prezzo sale), ma le motivazioni sono ben diverse. Ecco io credo che per qualsiasi bene rifugio, oro compreso, la seconda componente sia molto più rilevante della prima, soprattutto se l'orizzonte temporale è di qualche giorno come in questo caso.

Bitcoin ha molte caratteristiche intrinseche che lo rendono potenzialmente un bene rifugio perfetto. Ma sono molto scettico che in giro per il mondo ci siano tante persone che lo acquistino per tutelarsi contro lo scoppio di una guerra.

Mentre invece credo che ci siano molte persone disposte a speculare sul fatto che i mercati inizino a considerarlo come un bene rifugio, anche in conseguenza del tam-tam mediatico che c'è da qualche anno nel definirlo un nuovo oro digitale.





Meno male non l'ho detto io...

Viviamo un mondo a volte troppo mediatico e troppo globalizzato, o meglio c'è lo figurano più globalizzato di quello che non è.


Le tensioni in IRAN come le vicende dell'ISIS hanno sicuramente avuto una influenza, ma non hanno fermato i dati fondamentali di molte aziende.

Sì venderanno meno Big Mac oggi perché sono stati lanciati dei missili ? Si faranno oggi meno caffè nei bar... ?


Certe sparare mediariche... sembrano davvero mera speculazione e dare dati tendenziosi...

La Borsa di Tokyo a picco... - 1,5% ma poteva paradossalmente anche fare -50%, per l'indice Nikkei 225 siamo attualmente ancora oltre i 23.000;
nel 2009 dopo la crisi dei sub-prime c'è chi è rientrato quando era l'indice era a 7.000 scarsi...

Non so, li chiamo ?  Roll Eyes eeh... sarebbe meglio vendere tutto...
una guerra in IRAN... 80 milioni di persone che già NON consumano come gli occidentali e che tendenzialmente non comprano beni occidentali, almeno non nel senso che si ha comune.
Anche se ne avrebbero bisogno e desiderio.


Non vorrei essere frainteso, non vorrei mettere, gli Iraniani come cittadini di serie B nel mondo, ci mancherebbe, dico solo che sarebbe più grave un conflitto che blocca i consumi... in un'altra parte del mondo.

Ecco, forse a livello economico, sempre nel brevissimo termine avrà più impatto il discorso degli incendi in Australia, anche se sono solo 25 milioni... ma già nel breve ci potrebbero essere contro effetti positivi.


Il petrolio, se se ne riduce la produzione e l'approvvigionamento, ma bisogna anche vederne i consumi, già si era su dati che avevano spinto diversi alesi a tagliare la produzione... ma se esistono i missili che distruggono cose, case e persone esistono le armi finanziarie...
Con il prezzo al barile molto basso si mette in difficoltà mezzo mondo... ma il potere dei media che fa vivere le persone nel pressappochismo nella distorsione della realtà...
... è proprio nel prezzo al barile, sento tanti discorsi al bar o anche gente che mi domanda se il prezzo del petrolio sale, la benzina aumenterà...

Quasi nessuno sa che però il barile ,come unità di misura, equivale a quasi 159 litri di petrolio.

Oltre al fatto che il petrolio esiste in diverse qualità e non è tutto uguale e quello di più scarsa qualità non è pagato quanto le qualità migliori perché richiede procedimenti di raffinazione
più costosi o lavorazioni più costose o comunque a destinazioni meno nobili.

Da ricordare inoltre che il 55% ~ 60% di un barile se ne va in benzina per autoveicoli, altra grossa fetta in carburante di altri tipi, solo un ~ 3% va per la produzione di materiali plastici, ecc... su questjnordinj di grandezza, si capisce che la vera bomba sarà la diffusione di massa delle auto elettriche...

Questa sì che sarà una bella guerra.
3235  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 08, 2020, 08:41:29 AM
Non ho mai capito una certa logica... Smiley

I mercati finanziari crescono da troppo tempo, almeno da dieci anni e quindi è probabile uno storno...

Bitcoin cresce da dieci anni e invece può continuare a crescere... Cheesy


Acuta osservazione  Wink   ma provo a darti una mia interpretazione.

I mercati finanziari sono da sempre il canale più diffuso tramite il quale chi ha capitali investe. Certo, si può investire in tante cose (materie prime, beni, ....), ma alla fine il modo più diffuso o più alla portata di tutti resta quello di investire in azioni, obbligazioni, titoli vari (e derivati con i distinguo sulla tipologia degli investitori).

Detto questo, è indubbio che l'affermazione fatta ("i mercati finanziari crescono da troppo tempo") sia vera.
Essendo vera ed essendo il capitale non illimitato, ne consegue che si possa legittimamente pensare di essere in una bolla, o quanto meno ad un punto che renda più probabile uno storno.
Questo è imho il senso da dare alla prima affermazione .

Sulla seconda  ("Btc cresce da 10 anni e invece può continuare a crescere") il discorso è molto diverso: Btc ad oggi è ancora un settore di nicchia almeno rispetto ai numeri che circolano nei mercati finanziari. Quindi al fine di diversificare gli investimenti, per uno che magari possieda già un paniere significativo di titoli dei mercati tradizionali, potrebbe essere più probabile decidere di acquistare Btc  piuttosto che comperare l'ennesimo (seppur diverso) titolo dei mercati tradizionali.
E' un'ipotesi perché ovviamente molte di queste persone potrebbero non conoscere nemmeno Btc, ma il parco di possibili utenti di questo tipo è talmente ampio che se anche una sua piccola % decidesse di riversare parte del capitale sulle cripto, l'ammontare finale sarebbe un capitale complessivamente significativo.


In altre parole il mercato finanziario tradizionale potrebbe essere ormai saturo, l'investimento in Btc invece è solo all'inizio e quindi potrebbe avere più probabilità di attrarre nuovi capitali.  (le sottolineature sono d'obbligo non avendo la sfera di cristallo)
Questo a parità di crescita decennale per ambedue i settori.

Naturalmente non dico che l'investimento in Btc debba per forza essere remunerativo (potrebbe sparire tra un mese), dico solo che per alcuni potrebbe essere un modo per investire in un settore che certamente non è saturo (ma nemmeno maturo, ahimè) e quindi essere di maggiore attrattiva .





Se si ammette che i capitali non siano illimitati, vale anche per Bitcoin... dove io userei più il termine comprare che investire, come per l'oro.
Dal momento che sostanzialmente non se ne può trarre nessuna rendita.

Uno storno non è un collasso, è una pausa della crescita.
Se ritorni al mio post e vedi il grafico sulla crisi più grande della borsa 1929, chi avesse acquistato in quel punto basso ?
O chi avesse acquistato nel 2008 ?

Non amo molto la dietrologia, la storia si ripete ma non è mai uguale; prendo l'indice di borsa più seguito S&P500 cresciuto a doppia cifra nel 2019 nel 2020 secondo le condizioni attuali c'è 80% di probabilità che cresca ancora a doppia cifra.

È un dato preso guardando le serie storiche.

Purtroppo sulla valutazione crescita, sul lungo termine, mi fai l'errore che fanno tutti, il solito errore... pensare che sui mercati ci siano sempre le solite azioni o le solite aziende...

La situazione è diversa:

uomo del 1820, popolazione mondiale 800 / 900 milioni di persone, bisogni quotidiani:

500 gr. di pane nero
una camicia
un martello o una falce
un cavallo per i più ricchi

aziende quotabili in borsa 3

Uomo del 2020, popolazione mondiale con tendenza verso 8 miliardi di persone, bisogni quotidiani:

una quantità di cibo e soprattutto di qualità molto diverse fra loro
una panoramica e un corredo di abiti da lavoro, per fare sport, per stare in casa, per io tempo libero in genere, per essere eleganti ed andare a divertirsi, uscire...
uno o più mezzi di locomozione privati e moltissimi mezzi diversi pubblici...
viaggi
servizi sanitari
internet e la moltitudine di servizi annessi
smartphone, un altro mondo immenso...

aziende quotabili 30.000, ho sparato dei numeri...


La borsa è cresciuta perché sono aumentate le persone che consumano, ma più che altro sono aumentati i consumi e le esigenze per persona.
Considerando le nuove fasce di popolazione, quelle che vanno oltre i 90 ed oltre i 100 anni, chissà quanti bisogni verranno fuori... così come il progresso renderà di fatto la formazione e l'educazione più una costante che un momento della vita relegato alla "scuola"...
Lavorare meno ore nel tempo ha portato alla nascita del tempo libero... concetto totalmente inesistente nei secoli andati, almeno per la maggior parte della popolazione.

Ecc... ecc...

Così come il concetto di estetica o benessere...

La borsa esprime i valori di consumo ed i guadagni che ci si possono fare.
Spesso anticipando i valori.

Non si può pensare ad essa come un qualcosa a se, oggi più che mai... la finanza si intreccia con la realtà, più che in altri momenti storici.
Collassa la borsa e si va a zero ?
Può essere, però questo significa che la propria vita sarà solcata da profondi cambiamenti, tragici.
3236  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 08, 2020, 08:06:00 AM


Ho trovato la pagina con i tassi: https://www.bitfinex.com/stats

EUR    0.0268%    (al giorno)
BTC    0.0042%  (al giorno)
XMR    0.0246%  (al giorno)

https://support.bitfinex.com/hc/en-us/articles/360024039494-What-do-I-get-when-I-offer-Margin-Funding-

Si ottiene molto di più prestando monete fiat o Monero che btc.

Immagino che per prestare crypto non sia necessario KYC, mentre per gli euro sì.


Il funding su Bitfinex è un mercato dove si incontra la domanda (di chi vuole prendere a prestito una valuta) e l'offerta (di chi è disponibile a prestarla)

Il rendimento è il prezzo di questo mercato, che varia in continuazione.

Se uno vuole starci dietro, può piazzare un ordine ad un dato prezzo nella speranza che trovi una controparte, come in qualsiasi mercato.

Se non si è disposti a questo, si può piazzare un ordine al FRR (fixed return rate) che è un prezzo medio ponderato per l'entità dei singoli ordini.

In questo modo difficilmente si otterrà il miglior prezzo possibile ma si è quasi sicuri che l'ordine verrà eseguito dopo poco tempo (almeno sui mercati più liquidi come BTC o USD )

Da notare che l'interesse sui prestiti è anche un importante indicatore del sentimento prevalente di mercato.

Quando ad esempio c'è un outlook negativo sul prezzo di Bitcoin il rendimento dei prestiti in btc aumenta per i due motivi classici 1)i trader aumentano la richiesta di prestiti in BTC (per poterli vendere allo scoperto) 2) chi ha btc preferisce venderli piuttosto che prestarli

Viceversa se il mercato di BTC è bullish la domanda dei prestiti in BTC diminuisce ed aumenta quello dei prestiti in dollari o in tether perchè i trader chiedono USD in prestito per poter comprare BTC allo scoperto.

Nella seconda metà di  Dicembre 2017 il rendimento dei prestiti in BTC raggiunse per alcuni giorni il rendimento record dello 0.15% giornaliero. Con il senno di poi, ovviamente i trader che hanno pagato quell'interesse per vendere btc allo scoperto hanno guadagnato molto di più dei "risparmiatori" che li hanno dati in prestito, ma i primi correvano il rischio che il mercato di muovesse nella direzione opposta alle loro "scommesse", i secondi non rischiavano nulla.

Infatti fare funding non comporta alcun rischio aggiuntivo, oltre  a quello di tenere BTC o USD su Bitfinex.

Rischio non da poco, per carità, ma comunque uguale a chi tiene i BTC semplicemente giacenti su un exchange senza fare funding.

Quindi se uno proprio non vuole tenere i BTC (o parte di essi) su un proprio wallet personale e li vuole lasciare su un exchange, allora tanto vale fare funding. Il rischio è lo stesso ma almeno c'è un rendimento.


Mah...

Insomma, dare la possibilità a qualcuno di prendere Bitcoin di in prestito è già un notevole rischio...
...a cascata il resto.
3237  Local / Italiano (Italian) / Re: Perchè le altcoin hanno perso il 90% dal 2018? on: January 08, 2020, 07:48:09 AM
Scrivo qui questo thread perchè ha più visibilità.
Mi sono ritrovato a parlare con un signore olandese in un b&b in campania e lui era un grosso investitore cripto, parlando un pò siamo giunti a una cosa e prendendo i dati di coinmarketapp, sembra che da gennaio 2018, le altcoin abbiano perso circa il 90% del valore in dollari, mentre bitcoin meno, come mai ?

                   gennaio 2018          gennaio 2020
XRP                   3,36 $                    0,195 $
DASH             1.227 $                       43 $
MONERO          427 $                        45 $
BCH               2.862 $                     225 $
STELLAR           0,64 $                      0,04 $
ETH               1.254 $                      134 $

E ho preso solo le prime 20 della lista, per il resto è anche peggio. Il bitcoin era a 19.000 $, oggi 7.500

Le alt hanno il demerito di aver creato una illusione...
...alla stato attuale non c'è nessun progetto che si è sviluppato o che ha trovato almeno una nicchia di mercato.

Il tempo passa e i white paper invecchiano, il tempo svela le verità, inevitabilmente.


Da notare come Bitcoin adesso, mentre scrivo, è su ~ $ 8.000 ma in altri momenti in cui è stato ad $ 8.000 i valori delle altcoin erano molto più alti... 2020 fuga dalle altcoin....

D'altronde se non ci sono sviluppi, se le infrastrutture dietro non ci sono... se non c'è un sistema che non sia quello dell'acchiappa soldi.

Acchiappa soldi, perché i soldi non si bruciano, ma al limite passano di mano... chi aveva messo $ 100 e ora ha $ 10, significa che ha lasciato $ 90 a qualcuno che se li è ritrovati.
Questo gap non lo vedo investito o impiegato in qualcosa... che poi darà dei frutti... sembra proprio andato in tasca a qualcuno.


Nel frattempo mentre scrivo un titolo come APPLE capitalizza 1.310 miliardi di dollari, nonostante la flessione nella sessione after hours... ho preso APPLE potrei prendere un degli altri big che hanno in sviluppo svariati progetti.

Sviluppo a cui possono dare tutto:
soldi, ingegneri, coordinamento... non è solo forza economica, ma forza di sistema.
Contando su una cosa, forte, fortissima... una base utenti già esistente, nel mondo, a cui proporre nuovi servizi, nuovi prodotti, nuove cose...
...come i recenti sistemi di pagamento via smartphone o la recente APPLE CARD.

Quando Apple si muove, basta che accenni ad una novità...
ne parlano migliaia di blog, siti specializzati nel mondo, riviste, programmi TV...

Se fa una dichiarazione Vitalik Buterin ne parliamo qui in quattro.


Apple più di altri ha anche un altro tipo di penetrazione, nessuno si domanda se un suo prodotto è buono o non è buono... funziona o non funziona...

Se uno di voi deve andare in un ristorante, in una città in cui non è mai stato, cosa fa... cerca di capire, guarda delle recensioni, chiede ad un amico del posto...

Tutti dubbi ed incertezze che invece sono rimasti sui progetti delle altcoin.

Il valore di un marchio, ma forse anche di più, tornando all'esempio del ristorante... qualcuno entrando in un ristorante si può chiedere se mangerà bene o male, sarà buono o meno buono ? ma oggi il pesce sarà fresco o no ?

Nessuno comprando un dispositivo Apple pensa, o quanto meno lo fa in misura nettamente minore, che possa comprare qualcosa che non funziona bene, scadente, difettato... se ciò accade sa che può contare su una rapida sostituzione.

Così come nessuno pensa faccio una ricerca su Google adesso, stasera, prima di andare a dormire perché domattina Google potrebbe essere chiuso o non funzionare.

Così come nessuno appre una bottiglia di Coca-Cola con sospetto... perché ci può essere io rischio che sa di tappo... o che che ci sia del veleno..

Così come nessuno pensa che aprendo un sacchetto di biscotti del Mulino Bianco di fare attenzione perché c'è ne potrebbe essere qualcuno ammuffito... tanto per non prendere solo marchi USA.

Si danno per scontato alcune cose, molto o troppe, si vedrà...
... certi marchi, certi progetti hanno la linea fiducia delle persone.


Un merito a certi marchi e certi sistemi va dato, è quello di aver un grande valore in ATTENDIBILITÀ.


Cosa che non hanno le altcoin che esistono e sono esistite solo per il fatto che davano, illusoriamente, la percezione di veder remunerato il rischio di averci parcheggiato il proprio denaro.

3238  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 07, 2020, 05:11:43 PM

A proposito di mercati tradizionali / criptovalute, immagino che qui ci siano molti informatici, lavoratori dipendenti, magari di grandi aziende.
Informatici a cui spesso viene applicato il contratto dei Metalmeccanici.

Metalmeccanici che dispongono di uno dei più grandi fondi pensionie in Italia, anzi probabilmente il più grande, il fondo COMETA.

Ho visto alcuni di questi... inveire contro i mercati finanziari, prospettandone il crollo, quasi augurandosi il crollo...
...forse non avendo coscienza che un pezzetto del loro destino futuro, almeno parte di quelle previdenziale è in azioni e altri strumenti finanziari tradizionali... :|


dai direi che è così solo se hai un profilo di rischio alto come il cometa azionario.
il fondo cometa come molti dei prodotti finanziari strutturati, prevede profili di rischio diversi con possibilità di switch.
devo dire che chi ha sottoscritto cometa, diciamo tra il 2008 e il 2010 con profilo azionario, oggi, si ritrova veramente un bel gruzzoletto che lo farà stare tranquillo per tutta la vecchiaia.
Discorso diverso è per chi entra oggi in cometa e parte subito col profilo azionario... oggi moooooolto più a rischio rispetto a 10 anni fa.
gli unici, secondo me, che si potevano augurare un crollo dei mercati azionari è chi aveva magari 15 o 20 anni ancora di lavoro da affrontare per riportare la situazione attuale al 2010...
col rischio ovviamente, della non certezza che poi ci sia una ripresa dei mercati come c'è stata dal 2010 al 2020.


Cometa non ha nessun comparto / profilo azionario...
il massimo è un comparto bilanciato che si può spingere al 70% di azionario...  Undecided


Fondi del genere da un punto di vista di rendimento sono ampiamente sotto le performance che una persona poteva raggiungere anche da solo...


...il fatto è che costano poco ed il fatto che ci sono dei vantaggi fiscali, vantaggi alla fine limitati.


Sono fondi che hanno una matrice politica... più che altro, da un punto di vista di rendimento o efficienza finanziaria, siamo totalmente fuori da qualsiasi obbiettivo anche il più semplice.
Ma questo riguarda non solo il fondo COMETA, ma la quasi totalità dei fondi pensione italiani.


Paradossalmente, i comparti bilanciati portano ad un rischio più alto, attualmente, con rischio di avere rendimenti negativi.
Come in effetti molti fondi pensione hanno fatto.
3239  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 07, 2020, 04:57:06 PM
EDIT:

Non vorrei dare un dato scontato, ma in termini grezzi, la forza che è occorsa a Bitcoin per passare da $ 1 a $ 100, non è la stessa che occorre per passare da € 7.000 a $ 700.000...

Saresti in grado di fornire una stima della differenza tra i due casi? Quanto denaro in più dovrebbe intervenire nel secondo caso rispetto al primo?
E in generale come si fa a fare una simile stima?


In generale lanci una idea e metti, un squadra di attuari e matematici a lavoro, poi si leggono i report...  Grin
a parte i vantaggi di demandare ad altrui persone...  Grin

...non è un lavoro semplice da fare, bisognerebbe intanto stabilire un "valore di entrata" media,
quindi un investitore che entra con $ 1.000 ? $ 10.000 ? e poi capire "chi", ovvero quanti investitori possono entrare nonché il profilo dell'investitore
che può decidere di convertire parte del patrimonio in Bitcoin.

Si mettono in campo molti parametri:

#1 Importo medio...
#2 Numero di persone...
#3 Un certo intervallo di tempo...
#4 Posizioni che si liquidano...
#5 Attacchi speculativi...
#6 Nascita di eventuali alternative...
ecc... ecc...

Se devo darti una risposta in base solo alla mia esperienza, così... come ordine di grandezza generale, si tratta di coinvolgere qualche milione di persone,
probabilmente fra sette e undici volte i partecipanti attuali.
Con il coinvolgimento costante dei precedenti investitori, ovvero chi è entrato a $ 1.000 e riacquista a $ 10.000, $ 25.000 e partecipa all'accrescimento;
anche il valore di questi riacquisti è un parametro molto variabile.


Ma la difficoltà prima che matematica è di sentimento, per quale motivo ci dovrebbe essere un tale impulso ?
Una esigenza, omogenea che scaturisce nel mondo contemporaneamente... che... porta a un determinato tipo di scelta.

Ci vorrebbe un vento di cambiamento, ma in positivo, non una catastrofe, tipo crollo esagerato di borsa, iperinflazione generalizzata, guerra totale...
non penso che un cataclisma finanziario possa essere la via per far emergere qualcosa di nuovo.

Quanto meno non in maniera stabile, la paura può creare fenomeni di crescita veloce, ma è preferibile una costruzione vera, mattone su mattone, una crescita sana e appunto stabile,
nel tempo.


3240  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 07, 2020, 01:37:23 PM

Googlare: Ichimoku Kinko Hyo  Grin

C'è una speculazione in atto sullo sfondo possibile conflitto in IRAN, ma anche venti altamente speculativi su Ripple...

Non saprei quanta stabilità dare a certi movimenti rialzisti, perché, per me, mancano sempre un po' i fondamentali ovvero tanti nuovi utenti in entrata, consapevoli di quel che fanno e non abbagliati dai facili guadagni.

Credo che l'hasrate in crescita e l'halving alle porte siano motivi sufficienti per un buon rialzo nei primi 6 mesi dell'anno.

non sono molto daccordo.
Non è scontato che l'alving possa portare una fase rialzista consistente come nei precedenti halving.
Piuttosto, quello che mi fa pensare ad un rialzo di bitcoin nei prossimi mesi è la situazione congiunturale mondiale.
Venti di guerra che spirano sempre più forti.
I mercati internazionali che stanno avendo il ciclo espansionistico più lungo della storia, vedi nasdaq e dow jones, che fanno pensare ad un imminente storno dei mercati. Gli asset considerati beni rifugio in accumulo se non già in espansione come oro petrolio, franco e jen.
Insomma, le premesse ci sono tutte. Solo come sempre, bisonga vedere il mercato che strada prenderà.


Non ho mai capito una certa logica... Smiley

I mercati finanziari crescono da troppo tempo, almeno da dieci anni e quindi è probabile uno storno...

Bitcoin cresce da dieci anni e invece può continuare a crescere... Cheesy


Io credo che se vi fosse una crisi finanziaria, anche più grave di quella innescata dai mutui sub-prime, con molti disoccupati a giro, riduzione delle possibilità di risparmio, non ci sarebbero molti ancora capaci di avere reddito per acquistare Bitcoin...

Essendo Bitcoin uno strumento in mano ai privati, retail, piuttosto che essendo in mano ad enti istituzionali, l'impatto sarebbe più grande.


Forse qualcuno con il lavoro perso, sarebbe costretto ad attingere ai suoi risparmi in criptovaluta per sopravvivere.

Faccio solo delle ipotesi, dal mio punto di vista.


A proposito del DOW JONES, è un indice che viene seguito e ne viene data notizia tutti i giorni, ma contiene solo 30 titoli e non è lo specchio attuale del mercato, anche se è significativo per altri motivi.

Prima di dire che il Dow Jones possa stornare, evento possibile, bisognerebbe valutare il suo grafico storico:

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cf/Dow_Jones_Industrial_Average.svg/langit-700px-Dow_Jones_Industrial_Average.svg.png

( attualmente il Dow Jones, viaggia alto, tendendo a sfiorare i 29.000 punti )

Smiley



A proposito di mercati tradizionali / criptovalute, immagino che qui ci siano molti informatici, lavoratori dipendenti, magari di grandi aziende.
Informatici a cui spesso viene applicato il contratto dei Metalmeccanici.

Metalmeccanici che dispongono di uno dei più grandi fondi pensionie in Italia, anzi probabilmente il più grande, il fondo COMETA.

Ho visto alcuni di questi... inveire contro i mercati finanziari, prospettandone il crollo, quasi augurandosi il crollo...
...forse non avendo coscienza che un pezzetto del loro destino futuro, almeno parte di quelle previdenziale è in azioni e altri strumenti finanziari tradizionali... :|







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