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3601  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 16, 2019, 11:00:03 PM
Chi li ha presi dopo il 2007 doveva sapere di tener traccia... anche se l'aggiornamento al decreto legge originario che definisce meglio il perimetro cripto è molto successivo.


e chi li ha presi prima del 2007? Smiley

È Satoshi Nakamoto, e può ritirare uno dei seguenti premi a scelta:

- una bici mountabike cambio Shimano
- un prosciutto intero
- un abbonamento a Diva&Donna
- 10 litri di olio nuovo

Grin
3602  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 16, 2019, 07:44:09 PM

Ok allora mettiamo che io mi ricordi esattamente quando li ho comprati, ma si tratta di anni fa, in quel caso uno come farebbe per dimostrare che li ha comprati un certo giorno di un certo mese di un certo anno se è roba di anni fa e l'exchange non fornisce supporto?
Possibile che lo stato si possa svegliare 5-10 anni dopo e pretendere di vedere le "ricevute" di acquisti che all'epoca per lo stato non esistevano? Se uno non è stato così previdente da pensare che 5-10 anni dopo lo stato avrebbe tassato quegli acquisti cosa può fare?

Non lo so dovresti sentire un commercialista per i dettagli (anche se il 99,99% dei commercialisti ne sa meno del 100% degli utenti di questo forum  Grin) ma credo che se non puoi dimostrare il prezzo di acquisto l'unica soluzione che ti tuteli in caso di eventuali accertamenti sia pagare la tassa su tutto il corrispettivo venduto.

Come ho scritto sopra se hai acquistato prima del 2016-2017 la differenza percentuale è davvero irrisoria.

Prima però informarti con l'exchange (se esiste sempre  Grin) perchè forse ha disponibili i dati che ti servono anche se non li tiene online.




Il mio commercialista su questi "dettagli" di cifre non ci ha fdato nessun peso,
infatti la prima cosa che mi ha detto: vabbe' alla peggio paghi il 26% su tutta la cifra
e passa la paura.

Quello che invece lo ha molto preoccupato e' una possibile accusa di riciclaggio.

Giuro che non ci avevo manco pensato, ma sembra che il vero rischio sia quello.

Io candidamente gli ho detto: ma vabbe' ho degli indirizzi che possiedo fin dal 2013,
come fanno ad accusarmi di riciclaggio?

e lui: "beh in realta' quegli indirizzi potrebbe averteli passati qualcuno la scorsa
settimana come pagamento di qualche affare losco"

E io subito: vabbe' ma ho dei testimoni che li possedevo dal 2013
e lui: ma le testimonianze in un caso di riciclaggio non valgono...

insomma si entra in un mondo veramente molto oscuro e medievale,
dove tu hai sempre torto e qalsiasi cosa fai e dici non vale nulla Smiley

Da quello che vedo scritto, mi sembra che pochi di voi abbiano avuto a che fare
con lo stato, quindi vi rinnovo il consiglio piu' intelligente che ho visto in questa
discussione: NON fate di testa vostra, ma fatevi consigliare da un commercialista
e anche bravo!



Per chi fa trading o comunque muove cifre rilevanti in ambito finanziario, esistono coperture assicurative dedicate.
Per le controversie legali con l'amministrazione pubblica a vario livello.
Tanto per non svenarsi di avvocati, tecnici e perizie.


Se non si ha in mano documentazione certa del come e quando si è venuto in possesso di Bitcoin...
...la soluzione è il 26% sul tutto o quasi...
Uguale principio quando si smarrisce il tagliando di entrata sull'autostrada...


Per il discorso del riciclaggio, dipende dalla storia personale, da quanto si è movimentato, dalla propria professione... insomma se è plausibile o meno aver avuto dei ricavi da cambi di Bitcoin.


Come è già stato poi detto chi ha preso Bitcoin lontano nel tempo... la situazione cambia poco.
Chi li ha presi dopo il 2007 doveva sapere di tener traccia... anche se l'aggiornamento al decreto legge originario che definisce meglio il perimetro cripto è molto successivo.

Dipende poi da quanto, chi ha € 1.000... non si deve scomporre più di tanto Smiley
3603  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: June 16, 2019, 01:57:47 PM
Aspetto con una certa impazienza di leggere il WP, più che altro per capire come pensano di mantenere la coin ancorata a quel paniere di valute. Non vedo grandi alternative a detenere un'immensa liquidità a collaterale, finora però ho sentito parlare di 1 MLD di USD destinati al progetto. Se consideriamo una potenziale platea di 2 MLD di utenti, mi paiono noccioline...

A meno che non vogliano diventare una banca a tutti gli effetti (mi pare di aver letto che avessero già una licenza bancaria per l'Irlanda, bisogna vedere se la ottengono anche negli USA) e fare riserva frazionaria... sai che risate a quel punto...

Guadagneranno anche da quello... non sarà un onere.
3604  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: June 16, 2019, 01:56:10 PM
Guardate che alcune di quelle corporation sn navigate in ambito legale e strategico
Io di base, conoscendo il loro modus operandi, non m fido

Basta leggere la storia, delle ipo ad hoc per spingere la azioni giù, ad altro

Nessuno regala soldi


Il valore sarebbe appunto creare qualcosa che sia uno standard accettato in tutto il mondo... standard unico, transnazionale, legale ovunque... ed integrato: social-messaggistica-smartphone-alexa-siri-banca-carta.

Insieme ci possono riuscire.

Torta immensa...
3605  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 16, 2019, 11:54:11 AM
ma giusto una domanda stupida non erano esentasse le plusvalenze inferiori a 51k euro nel periodo del anno fiscale? oppure bisogna pagare il 26% anche su un singolo euro in piu di plusvalenza?

In estrema sintesi.

Sotto € 15.000 non va dichiarato il possesso.
Sopra € 15.000 ne va dichiarato il possesso.

In questo quadro di dichiarazioni le cripto sono esenti da IVAFE, Imposta sul Valore Attività Finanziarie detenute all'Estero.


Per la tassazione delle plusvalenze, se si è avuta una giacenza superiore a
€ 51.645,69 per più di 7 giorni lavorativi continuativi...
Si paga il 26%, non tutti gli anni, solo al momento della conversazione,.ovvero quando si effettua la plusvalenza.
Se c'è plusvalenza, se non c'è...


Il primo limite riguarda essenzialmente il problema dell'antiriciclaggio, il secondo riguarda la tassazione degli eventuali guadagni.
3606  Local / Italiano (Italian) / Re: Progetto Libra - Globalcoin on: June 15, 2019, 10:28:35 PM
Credo che queste compagnie contribuiiscano con cash per mettere in piedi il progetto più che altro per fare pubblicità ( dubito Facebook non avesse 1 miliardo da buttare su questa cosa) giusto nel caso in cui prenda piede (come probabilmente hanno già fatto per altri progetti), ma dubito integreranno un servizio di pagamenti a breve.

Comunque tristezza a palate.



Oltre al dubbio che ha espresso babo io non capisco anche un'altra cosa: dici che queste compagnie potrebbero aderire al progetto per farsi pubblicità. Ma che interesse avrebbero Paypal, Visa e le altre che già oggi gestiscono sistemi di pagamento, ad incentivare e far pubblicità ad un sistema che si pone in concorrenza diretta con quanto già fanno?
Non capisco questo punto......



credo sia una visione/strategia a lungo termine, perche' alla fine a loro non interessa chi vince o che moneta verra' usata per pagare, l'importante e' che continuino ad avere il loro business e prendersi la loro % per effettuare i pagamenti con cash o cripto che sia. una volta che sei dentro puoi dire la tua e controllare lo sviluppo che prendera', cosa non da poco.




Sono quasi tutte aziende USA, alcune, come UBER vengono già a loro volta finanziate da campagne di Venture Capital.
Per chi non lo sapesse UBER è una creatura Alphabet, ovvero Google VC.


Sono aziende che sono schiave della loro dimensione, devono sviluppare applicazioni e servizi che possono usare almeno 500 milioni / 1 miliardo di persone.

Hanno capito che una moneta elettronica ha più valore, enorme valore se è qualcosa di integrato, facile, compatibile, trasversale, unico...
...e si sono alleate, se tutta questa roba avrà successo sarà uno strumento usato da miliardi di persone / mondo intero.

Si aprirà ancora una immensa base dati da incrociare, oltre a quanto già viene raccolto su abitudini, trend, gusti, preferenze... riusciranno ad entrare nella sfera dell'economia personale e capire le varie capacità di reddito.
Cosa si è disposti a spendere e quanto e quando, in che contesto, sotto quale stimolo.

La cosa di più alto valore, saranno i nuovi tipi di mercato, micro transazioni per pagare servizi più o meno inutili...
like a pagamento ? azioni varie sui social a pagamento... ?
Io scommetto su forme visibilità a pagamento.
Per tutti gli influencer di vario tipo.

Con l'illusione che molti avranno di non spendere vero denaro... si attiveranno tutti quei consumi d'impulso... che non riusciamo ad immaginare.


Potenzialmente un valore alto, fonte di nuovo valore  per strutture che in borsa già valgono capitalizzazioni enormi, ~ 1.000 miliardi di dollari, cadauna, per le top come Facebook.
Tutte verso i massimi storici, per crescere ancora hanno bisogno di diffondere altri servizi.

La moneta universale è il servizio dei servizi, si apre a mille applicazioni.
Non è escluso che venga usata anche per attrarre... far passare ancora più tempo nei loro mondi...
Tutta una serie di ricompense, bonus, piccoli premi, premi fedeltà...


Considerando che fino ad adesso hanno offerto quasi tuttio "gratuitamente", per modo di dire... cercheranno di arrivare a concetti di pagamento, seppur minimo, magari centesimi... micro abbonamenti mensili...

Anche Amazon è arrivata a far pagare PRIME solo per essere disposti a comprare qualcosa...
...su alcuni negozi si legge ancora "Ingresso Libero" ma suona già come una cosa arcaica.


3607  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 03:00:36 PM
In passato avevo incaricato il mio commercialista di capire se il possesso di valute virtuali
andava indicato nella dichiarazione dei redditi.

Non parlo di plusvalenze nel caso di compravendite, ma del semplice possesso.

L'esito e' stato: "probabilmente andrebbero indicate, ma non esiste la modalita'
"tecnica" di inserirle in quanto se le hai su un tuo wallet, sono ubicate in italia
ed essendo il quadro RW solo per i paesi esteri non c'e' FISICAMENTE modo
nel programma che fa le dichiarazioni di inserirle
, a meno di dichiararle in un paese estero
a caso, cosa che non mi sembra corretto fare"

Ebbene da quest'anno le cose sono cambiate:

https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/portale/tabella-codici-investimenti-all-estero-e-attivita-estere-di-natura-finanziaria
(vedi ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI)

e' entrato ufficialmente il concetto di valuta virtuale nel quadro RW
e ci sono anche spiegati i modi di indicarle, sostanzialmente lasciando il campo paese in bianco.

quindi da quest' anno (anno 2019 dichiarazione 2018) e' ufficiale e OBBLIGATORIO
(e anche possibile Smiley ) dichiarare i possedimenti in crypto nel quadro RW, senza piu' ambiguita'.


EDIT:

Ricopio una sintesi delle posizioni PRO e CONTRO la compilazione del quadro RW
emerse dalla discussione:

motivi PRO dichiarazione nel quadro RW:

- costi (per ora) irrisori

- modo per  ufficializzare i propri capitali in crypto (o parte di essi)
  ed avere delle pezze giustificative in caso di conversione in euro
  (da dove hai preso quei soldi? li avevo in crypto e li avevo anche dichiarati!)

- adempimento alla forma piu' recente del quadro RW ove e' apparsa
  esplicitamente la necessita' di dichiarare valute virtuali

- possibile coinvolgimento di un commercialista e della sua assicurazione
  professionale in caso di errori di dichiarazione.

motivi CONTRO dichiarazione nel quadro RW:

- poca chiarezza sulle motivazioni legislative di tale dichiarazione
  (classificazione delle crypto, terminologie usate, legislazione carante
   o inesistente ecc...)

- poca chiarezza sulle modalita' della dichiarazione, principalmente
  sui prezzi da usare.

- rischio (quasi certezza in caso di cifre consistenti) di  un accertamento fiscale
  per riciclaggio e capacita' di indicare come si e' arrivati al possesso delle crypto.

- possibili (probaili) futuri inasprimenti della tassazione magari
  anche retroattivi.

- perdita di privacy dovuta alla scarsa affidabilita' dell'ADE
  con conseguente esposizione a rischi di ricatti, furti, rapimenti ecc.
 
- perdita privacy per possibile coinvolgimento di un commercialista e diffusione
  notizie private a terze persone e stessi  rischi del punto sopra.


Ho chiamato gli attendenti al pezzo... Grin

Mi dicono che il codice 14 c'era anche prima, è stato solo aggiunto "...e valute virtuali".

Usando codice 14, con il software dell'amministrazione non occorreva specificare nessun paese.
Usando altro software andava usato il codice "799" ovvero "paesi non classificati".


C'è un limite di € 15.000, considerando che le cripto sono esenti IVAFE, Imposta sul Valore Attività Finanziarie detenute all'Estero, perché un wallet non è considerato contocorrente.
Se non si è raggiunto tale limite non c'è obbligo di monitoraggio.

Il cambio da utilizzare è quello dove si è acquistata la criptovaluta, al 31/12 il calcolo si complica un po' se si sono fatti più acquisti da più fonti.

3608  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 15, 2019, 02:24:22 PM


Non è proprio così,
si applica al momento della riconversione...

È chiaro che a valori bassi anche il 3.000% e simili è non da tassare...
avevo € 0.001 ho € 1.

Avevo un miliardo di euro, cambiati in dollari, ho guadagnato 1%...
qualcosa bisogna che pago... Grin


Poi non so che dirti, la legge è questa... purtroppo si può stare a discutere per molto tempo,
ma qui si rimane... Smiley

La giacenza è una forma di presunzione completamente sbagliata dell'uso speculativo.
Sarebbe stato molto più sensato fare una stima basata sul valore complessivo delle plusvalenze o sul numero di transazioni o sul volume complessivo delle operazioni.
D'altronde è una legge di 33 anni che si è voluta adattare, tirandola per i piedi e per la testa, ad una tecnologia completamente nuova.
Facendo anche una bella approssimazione nell'identità valuta straniera-bitcoin.
Tuttavia, dura lex sed lex.


Per chi tenta di fare lo squalo sul FOREX è più o meno così...
qui si parla di chi, quasi "casualmente", aveva un valore in valuta e si ritrova una plusvalenza.

L'identità è poi venuta... mi sembra in maniera molto chiara:

la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una Banca centrale o da un’Autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi e trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente
3609  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 02:06:56 PM
ci tengo a precisare che il mio post inizia cosi':

Quote

In passato avevo incaricato il mio commercialista di capire se il possesso di valute virtuali
andava indicato nella dichiarazione dei redditi.

Non parlo di plusvalenze nel caso di compravendite, ma del semplice possesso.


non so se e' chiaro, ma si tratta di due cose completamente diverse:

una e' il mero possesso di valute all'estero (in questo caso virtuali che sembra siano state piu' o meno implicitamente
equiparate a valute estere) che vanno dichiarate nel quadro RW.

altra cosa, completamente diversa, e' il pagamento delle tasse in caso di plusvalenze finanziarie.


Il semplice possesso... direi di no,
valute "all'estero" in ambito cripto è abbastanza opinabile... direi solo se le valute sono in un server o costudite da un soggetto terzo estero.

Parlando di dichiarazione dei redditi, giacenze medie, e altro... credo sia interessante per chi legge capire l'eventuale plusvalenza.

3610  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili on: June 15, 2019, 01:44:41 PM
Lo spartiacque verrà quando i minatori dovranno vivere di sole commissioni.

Finirà la folle corsa al miglior hardware, ci sarà aggiornamento ma non frenetico come adesso.

Perché? non ti seguo in questa parte del ragionamento.....
Oggi io mino e prendo tot btc perché ho minato il blocco + le fee.
Domani prenderei solo le fee, ma questo non lo vedo come elemento che debba (o possa) consentire a me minatore di non continuare a rincorrere il miglior hardware; se lo facessi - ovvero se non comperassi il nuovo hw - non sarei più competitivo nei confronti degli altri miner perciò finirei con il non riuscire più a minare blocchi e quindi non prenderei nemmeno più le fee.

Del resto guardiamo anche a cosa sia successo nel passato: al precedente halving io minatore prendevo 2*tot Btc + le fee.
Quindi ponendomi in quel momento (andando cioè indietro nel tempo) e guardando nel futuro (cioè all'oggi) se fosse vera la tua tesi avrei dovuto essere in grado di minare pur senza fare aggiornamenti hw. Invece sappiamo che non è accaduto questo, e anzi la HP è aumentata tantissimo.

Tornando al tema fee troppo alte: sono d'accordo che oggi non si possano usare btc per pagare la bolletta del telefono, ma potrebbero prendere piedi meccanismi (come LN oggi ma potrebbe non essere l'unico in futuro) tali da garantire il fatto che la fee non sia sproporzionata rispetto al pagamento che devo fare. Perché no ?



Già oggi il premio per aver minato il blocco ammonta a qualche miliardo di dollari di controvalore,
i valori delle fee qualche milione.

Su questo scenario, sicuramente ci saranno meno minatori, l'hardware costerà meno, anche per progresso tecnologico, non sarà necessario una continua rincorsa data dalla grande competizione.
Ci saranno sicuramente aggiornamenti e progressi, ma non quanto oggi.

È sulla falsa riga della storia dei computer del recente passato, per molti anni avere hardware per appoggiare software professionali era molto costoso, a volte impossibile, oggi anche con un tablet da € 500 si fanno molte cose.


Ipotesi mia personale.


Non puoi fare il paragone con quanto accaduto con l'evoluzione dei computer perché oltre all'evoluzione dei computer bisognerebbe anche considerare l'evoluzione di quel che con esso ci potevi fare.
Per fare un esempio riprendendo quello che hai fatto sui sw professionali. Supponiamo che uno volesse fare del rendering (visto che non citi quale sw professionale stessi intendendo):  10 anni fa per fare rendering senza aspettare sera dovevi avere un pc ben carrozzato e spendere tra i 2 e i 3k € (mondo apple a parte).
Oggi ..... stessa cosa: ovviamente avrai un pc moooooolto più performante rispetto a quello di 10 anni fa, ma sempre 2-3k € avrai speso per comperarlo. La tecnologia è migliore (cpu, ram, ssd, .....) ma sempre in quella fascia di prezzo ti dovrai posizionare. Quel che sarà cambiato è che 10 anni fa con quell'hw potevi renderizzare a X fps e con una certa risoluzione, mentre oggi saranno decisamente più elevate entrambe, e nessuno si sognerebbe più di renderizzare un prodotto con i valori di 10 anni fa perché non avresti più mercato nel vendere quanto realizzato a risoluzione/fps più bassi.
Morale: l'evoluzione tecnologica da sola non basta, devi sempre legarla a quel che fanno gli altri (i concorrenti) attorno a te e in quello stesso periodo storico.

Del resto - e mi riferisco a quel che ho colorato in verde sopra - se fosse vero quello scenario (meno minatori e minor competizione data dalla maggior efficienza hw) - sarebbe facile per un "non minatore" comperare dell'hw e iniziare a minare rosicchiando quote di mining, conclusione però che contraddice l'ipotesi di partenza (minor minatori).
Il punto è proprio (secondo me) che non riuscirai a minare solo per il fatto che l'hw sarà più efficiente, ma dovrai contestualmente pagare per questo miglior hw, e sarà questo che porterà il mercato del mining  ad essere coperto da pochi (proprio in virtù della necessità di spendere per aggiornamenti). Anche oggi è così del resto.....

Quindi per tornare al punto d'inizio: il momento in cui termineranno i reward btc e ci saranno solo fee, non lo vedo come un breakout significativo....   poi ovvio posso sbagliare !    Wink



L'hardware di 20 o 30 anni fa costava molti più "stipendi medi" di adesso.
I top di gamma di oggi, costano molto, ma molto, meno dei top di gamma di "ieri".

Ricordo che un giorno volevo comprare un monitor piatto a 17" fu un vero problema perché l'elevatissimo costo...
...precludeva il mercato e nessun normale rivenditore li teneva.


Io ho solo una mia idea, in un mondo di sole fee, penso che ci saranno meno minatori, solo i più ottimizzati ed efficienti, come in tutti quei mondi economici e settori di mercati, dove si passa da vacche grasse a vacche magre.
Se, paradossalmente, prende campo solo il concetto di riserva di valore, tutti avessero solo paper wallet e similia... se gli scambi fossero rari... la rete si dovrebbe organizzare di conseguenza.
Pochi scambi con valori alti.

Finirebbe il discorso di certo potere e di certa speculazione dei grandi gruppi di minatori che invece oggi, attraverso varie attività di speculazione contribuiscono al sostegno artificiale delle quotazioni o al contenimento artificiale delle quotazioni.

3611  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 01:30:25 PM
Faccio un post per sgombrare i dubbi...
come si capisce dalle norme, la tassazione è da pagare sulla plusvalenza, non tutti gli anni...
ad ogni dichiarazione dei redditi...

Poi che la plus valenza sia stata di € 10 fatta in un mese o di € 1.000.000 fatta in vent'anni...
non si parla di limiti temporali, si parla solo di quando sia stata fatta, se è stata fatta.

Chi ha comprato Bitcoin ad un prezzo medio di € 10.000 ad oggi... se vende e converte...
eh... sfortuna nel mondo.
3612  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 01:23:03 PM


le cessioni a pronti di valuta virtuale non danno origine a redditi imponibili mancando la finalità speculativa salvo generare un reddito diverso qualora la valuta ceduta derivi da prelievi da portafogli elettronici (wallet), per i quali la giacenza media superi un controvalore di euro 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-ter), TUIR.

https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/25030-bitcoin-nel-quadro-rw-le-criptovalute-entrano-nelle-dichiarazioni.html

cosa vuol dire la giacenza media del wallet? Se sparpaglio i bitcoin che possiedo su tanti indirizzi, magari di 0,1 BTC l'uno, come fanno a sapere se appartengono allo stesso wallet?

Se io vengo a casa tua, da "amico", ti aiuto a fare dei lavori di giardinaggio, un trasloco, ecc... mi dai € 100 a black chi se ne accorge ?
Se prendo un tangente da € 5 milioni di euro, qualcuno magari se ne accorge.


Il tutto è rimandato a cosa se ne fa dell'eventuale cambio, dalla sua entità, da cosa ci compra, dal reddito personale.
Una persona che risulta disoccupata che acquista e si intesta una Ferrari ha un problema anche in euro.

Chi ha fatto trading di Bitcoin e ha guadagnato € 100 per comprarsi un paio di scarpe alla moda, direi che sfugge al fisco... fino ad un certo punto, perché almeno l'IVA sull'acquisto di scarpe la paga implicitamente.
Almeno da non acquistare scarpe a nero.
In Italia direi che uno dei problemi sia l'elusione fiscale... c'è chi lavora 8 ore ma ha un contratto part-time di 4... incassa € 10 dichiara € 7,9... è così via.


Rimane il fatto che per la legge un singolo wallet con controvalore di € 50.000 o 50.000 wallet da € 1 sono la stessa cosa.
3613  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 01:11:12 PM
le cessioni a pronti di valuta virtuale non danno origine a redditi imponibili mancando la finalità speculativa salvo generare un reddito diverso qualora la valuta ceduta derivi da prelievi da portafogli elettronici (wallet), per i quali la giacenza media superi un controvalore di euro 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-ter), TUIR.

Mi domando se questa regola non sia facilmente aggirabile nel mondo crypto a fronte della seguente manovra :
- Ci sono A e B (Es io e un parente, moglie etc.....)
- A Detiene il 100% del portafoglio MA non esegue cessione a pronti.
- B Detiene 0
- A Passa a B un valore in BTC < 51K Euro
- B esegue cessione a pronti

Che succede?

C'è scritto...

Inoltre, in caso di bitcoin ricevuti “a titolo gratuito”, il costo iniziale da considerare è quello sostenuto dal donante, ai sensi del comma 6 dell’articolo 68 del TUIR.

B paga la plusvalenza, considerando i costi di acquisto di A.
3614  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 15, 2019, 11:09:53 AM

Hai soldi  non dichiarati in cassette di sicurezza? (200 miliardi di euro in tutto), paghi il 15% e passa la paura.


mentre gli stronzi onesti che pagano le tasse, il 15% se lo sognano come percentuale

ste cose mi fanno imbestialire come non mai

vedete che infondo ho ragione

In sostanza in Italia per quanto riguarda il tema tassazione / criptovalute si viene incentivati a ragionare in questo modo:

1) detenere bitcoin senza denunciarne il possesso

2) fra x anni, quando ci sarà il condono/sanatoria specifico, pagare solo il 10% di tasse

Il mero possesso di Bitcoin non va dichiarato...


Voglio alimentare i vostri pensieri "cospirazionisti"... la definizione di valuta virtuale in Italia, è stata inserita in un decreto legislativo del 2007...

Fra i vari dipartimenti del tesoro che si occupano di questi argomenti la direzione dei rapporti finanziari internazionali ( http://www.dt.tesoro.it/it/dipartimento/organigramma/direzione_III_rapp_finanz_internaz/ );
direttore generale 1998 ~ 2005 Lorenzo Bini Smaghi (Bellarmini) Grin

Tinaccio di Ranieri Tinacci era già al seguito dell'esercito fiorentino nella battaglia di Montaperti, 1260...
da suo figlio Bino, la famiglia Bini...


Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum...  Grin
3615  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 10:22:02 AM
Al momento se si volesse convertire in cash a quanto ammonterebbero le tasse da pagare? capisco che non ci siano leggi a riguardo ma forse si può equiparare a qualche altra forma di tassazione? Qualche idea?


Ho ritrovato un articolo abbastanza esaustivo che chiarisce anche alcuni principi;
fra cui uno che ho già detto, fintanto che non si fanno prelievi... la situazione è congelata e non c'è da dichiarare niente.
Così come non è da dichiarare il mero possesso di criptovalute così come non si dichiara il saldo del conto corrente...

È invece importante, annotare e documentare bene a quanto si è cambiato/acquistato criptovaluta,
e a quanto si è rivenduta.


le cessioni a pronti di valuta virtuale non danno origine a redditi imponibili mancando la finalità speculativa salvo generare un reddito diverso qualora la valuta ceduta derivi da prelievi da portafogli elettronici (wallet), per i quali la giacenza media superi un controvalore di euro 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-ter), TUIR.
Il valore in euro della giacenza media in valuta virtuale va calcolato secondo il cambio di riferimento all’inizio del periodo di imposta, e cioè al 1° gennaio dell’anno in cui si verifica il presupposto di tassazione.
Si fa presente che ai fini della determinazione di un’eventuale plusvalenza derivante dal prelievo dal wallet, che abbia superato la predetta giacenza media, si deve utilizzare il costo di acquisto e che agli effetti della determinazione delle plusvalenze/minusvalenze si considerano cedute per prime le valute acquisite in data più recente.
Inoltre, in caso di bitcoin ricevuti “a titolo gratuito”, il costo iniziale da considerare è quello sostenuto dal donante, ai sensi del comma 6 dell’articolo 68 del TUIR
.

i redditi derivanti dalle operazioni realizzate sul mercato FOREX e da Contract for Difference (CFD) aventi ad oggetto valute virtuali costituiscono redditi diversi ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-quater), del TUIR.
Tali redditi, se percepiti da parte di un soggetto persona fisica al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, sono soggetti ad imposta sostitutiva a norma dell’articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461.
I redditi diversi di natura finanziaria in questione devono essere indicati nel quadro RT della Modello Redditi - Persone Fisiche e sono soggetti ad imposta sostitutiva con aliquota del 26%


fonte:
https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/25030-bitcoin-nel-quadro-rw-le-criptovalute-entrano-nelle-dichiarazioni.html
3616  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 09:56:06 AM
intanto e tutto da dimostrare che bitcoin e compagnia bella sono valute estere e non altro,poi se io ho le chiavi private in Italia non c'entra niente il modulo rw,comunque il valore va calcolato al 31/12 del anno per cui si fa(eventualmente) dichiarazione

L'agenzia delle entrate con una circolare ha chiaramente equiparato BTC ad una valuta; considerando che in italia e in europa non possono esserci altre valute a corso legale (sarebbero illegali, vedesi i nuovi minibot proposti da alcuni esponenti del governo) possiamo affermare senza alcun dubbio che qualsiasi criptovaluta è da considerarsi una Valuta Estera. Perlomeno questo è ciò che io considero leggendo quella circolare.

Ricordiamoci che bitcoin è una moneta e non una valuta (visto che non è emessa da stati o gruppi di stati tipo EU)...

Giusto, concordo al 100%, ma per lo stato italiano a quanto pare non è così.


Siamo alle solite, si crea confusione con dichiarazioni/affermazioni/leggi contrastanti tra loro, così in modo puramente RANDOM inchiappettare qualcuno senza possibilità di appellarsi a nulla perchè nulla è chiaramente chiaro

L'agenzia delle entrate, in quella famosa circolare, ha ricordato e ribadito che...


L'articolo 1, comma 2, lettera qq), del Decreto Legislativo numero 231/2007 “valuta virtuale”:
“la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi è trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”

La valuta virtuale che corrisponde a questa definizione, ai fini della tassazione è equiparata ai parametri delle valute estere.
3617  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 09:38:16 AM
Al momento se si volesse convertire in cash a quanto ammonterebbero le tasse da pagare? capisco che non ci siano leggi a riguardo ma forse si può equiparare a qualche altra forma di tassazione? Qualche idea?


Il 26%, come quasi tutte le rendite finanziarie superando la soglia:
https://bitcointalk.org/index.php?topic=5149747.msg51428539#msg51428539

Se avevo un controvalore € 100.000 dopo anni ho un controvalore di € 130.000; il 26% di € 30.000.
3618  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 12:10:32 AM
intanto e tutto da dimostrare che bitcoin e compagnia bella sono valute estere e non altro,poi se io ho le chiavi private in Italia non c'entra niente il modulo rw,comunque il valore va calcolato al 31/12 del anno per cui si fa(eventualmente) dichiarazione

L'agenzia delle entrate con una circolare ha chiaramente equiparato BTC ad una valuta; considerando che in italia e in europa non possono esserci altre valute a corso legale (sarebbero illegali, vedesi i nuovi minibot proposti da alcuni esponenti del governo) possiamo affermare senza alcun dubbio che qualsiasi criptovaluta è da considerarsi una Valuta Estera. Perlomeno questo è ciò che io considero leggendo quella circolare.

Ricordiamoci che bitcoin è una moneta e non una valuta (visto che non è emessa da stati o gruppi di stati tipo EU)...

Giusto, concordo al 100%, ma per lo stato italiano a quanto pare non è così.


Siamo alle solite, si crea confusione con dichiarazioni/affermazioni/leggi contrastanti tra loro, così in modo puramente RANDOM inchiappettare qualcuno senza possibilità di appellarsi a nulla perchè nulla è chiaramente chiaro
una circolare del ade,l'ade non puo legiferare in autonomia e deve attenersi alle leggi fatte dal governo,una circolare non e uguale legge,non sono ne valute estere ne monete,non una legge scritta che lo dimostri

Prova a convertire € 100.000 da Bitcoin avuti per spiccioli anni fa...
e comprare una bella Lamborghini, con un reddito da lavoratore dipendente da € 1.200 al mese, magari da disoccupato o meglio da percettore di reddito di cittadinanza.
Così come test Grin per vedere di nascosto l'effetto che fa.

Altro discorso se ho € 3.000 e ci pago tutta roba a nero...
o faccio acquisti in contanti in normali esercizi commerciali.
3619  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 14, 2019, 11:52:42 PM
in ogni caso credo sia meglio chiedere al commercialista di fiducia piuttosto che fare di testa propria (se non si è ferrati sulla questione), anche se il commercialista non conosce le crypto può sicuramente consigliarti cosa è meglio fare, o almeno illustrarti i rischi su una o l'altra scelta Smiley

questo e' un ottimo consiglio (ti do' un merit), ma temo che non sara' ben accetto.

Nel senso che se chiedi al commercialista, visto che e' un professionista e inoltre
non vuole correre rischi, al 99% ti consiglia di compilare il quadro RW (come ha fatto il mio)
Da notare che lo stesso commercialista lo scorso hanno alla fine  era giunto alla conclusione
di non dichiarare, quindi ha valutato che la modifica apposta al quadro RW e' abbastanza
sostanziale da fargli cambiare parere professionale, ed inoltre si e' confrontato anche con altri colleghi.

Poi sul come farlo, (importi cifre quotazioni ecc) trovera' assieme al cliente il modo e la maniera
piu' consoni ad ogni caso.

Da considerare inoltre che ogni commercialista degno di questo nome ha un'assicurazione
che lo protegge
da errori di dichiarazione, in questo modo si "coinvolge" un'altra entita' in caso
di errata dichiarazione (ma non OMESSA, che e' tutt'altra cosa)

Mi sembra invece che la posizione piu' diffusa nel thread sia:
"Vista l'oggettiva ambiguita', usiamo ogni possibile cavillo per NON dichiarare"
posizione che condivido dal punto di vista logico, ma avendo a che fare con
una controparte che di logico non ha nulla, ossia lo stato, non mi sembra il caso di adottare.




È obbligatoria, come per tutti gli altri professionisti.
Il problema è che spesso hanno massimali ridicoli... molto spesso anche condizioni ridicole.

Dipende con chi si lavora, se sei il commercialista di un miliardario e in polizza hai un massimale da un milione... se fai un danno da 50 milioni chi paga ?

Chi ha una polizza da 50 milioni di massimale ? Nessuno in pratica. Solo ad altissimo livello... e non tutti.
È anche difficile e complicato trovare un gruppo di compagnie che si prendono il rischio in forme di coassicurazione, magari 5 compagnie per 10 milioni l'una.

Si segnala che anche le spese legali e la difesa legale, sono assicurabili anche in sede penale, anche in sede controversie tributarie, ( con libera scelta dei professionisti e/o con professionisti affidati della compagnia assicuratrice ) questa è una copertura che hanno in pochissimi, i più non ne conoscono nemmeno l'esistenza.
Diversi grandi manager pubblici o privati, ne hanno diritto per contratto, comunque se la fanno pagare...
...dice il saggio: la legge è come il timone, prende la direzione che gli dai... Grin


Una cosa è certa, se un giorno la somma di € 1.000 convertita in Bitcoin, diventa € 10.000.000,
o li lasciate lì per sempre... o sperare di fare gli invisibili è una mera illusione...  Roll Eyes
Come pensare di voler passare la dogana con un elefante in tasca...
...anche avendo una bella tasca, non è facile.

Per cifre modeste... il pensiero è un'altro.


Sul tasso di cambio, sono state date delle direttive, mi pare era uscita una circolare, dell'Agenzia delle Entrate, ma adesso non ricordo, superava anche l'altra difficoltà, quella che Bitcoin & Co. sono in contrattazione continua, h24, senza fixing.

Non ricordo se prendevano il valore più alto del valore dei future... rischio di dire una cosa inesatta.

Questo in caso non si possa dimostrare di aver acquistato e venduto ad un determinato prezzo.
Se io ho comprato su un exchange a $ 7.000 e venduto a $ 8.000 e ho documentazione incontrovertibile...
quelli sono i miei tassi.
3620  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 14, 2019, 11:12:42 PM

Non c’è dubbio che la ratio della norma sia quello di colpire il fine speculativo, visto che le operazioni a termine sono tassate sempre mentre quelle a pronti solo se superano la soglia dei 50k

Le mie obiezioni “filosofiche” semmai riguardano 1)l’equiparazione tra compravendita di valute e uso della valuta estera per comprare beni e servizi e 2)l’uso della giacenza come presunzione di uso speculativo

Riguardo a 1) le due cose non sono affatto paragonabili.

Primo perché un uso di valuta estera per acquisti è soggetto già ad IVA, mentre una compravendita di valute no.

Secondo perché è chiaro che se uso dollari per comprare un bene fisico  anzichè euro non lo faccio per speculare sul cambio dollaro/euro ma perché reputo il dollaro una valuta superiore all’euro.

E’ quello che accade nei paesi soggetti ad iperinflazione dove la valuta estera diventa una moneta parallela non per speculazione ma perché la moneta nazionale fa schifo.

Tra un trader di forex e uno che usa i dollari (o i bitcoin) acquistati anni prima per comprare un bene qualsiasi c’è una bella differenza.

Ma la cosa più discutibile è il punto 2: il limite si applica sulla giacenza non sulla plusvalenza o sull’entità dell’acquisto.

Per cui se io possiedo supponiamo 60,000 dollari per più di 7 giorni in un anno e ne uso solo 50 per comprare un accessorio per la casa su Amazon ,su quella transazione devo teoricamente pagare il 22% di IVA e il 26% sulla rivalutazione eventuale che il dollaro ha avuto verso l’euro.

Se invece possiedo 50,000 dollari e li uso tutti per acquistare 1 BMW Z4, a parte l’IVA non devo pagare nulla, anche se ho avuto una super plusvalenza

Se poi possiedo 50,000€ in TRON o una altcoin qualsiasi (magari con una plusvalenza del 3000%) e faccio cash out in euro non devo teoricamente pagare nulla né IVA né tasse sul capital gain.


Non è proprio così,
si applica al momento della riconversione...

È chiaro che a valori bassi anche il 3.000% e simili è non da tassare...
avevo € 0.001 ho € 1.

Avevo un miliardo di euro, cambiati in dollari, ho guadagnato 1%...
qualcosa bisogna che pago... Grin


Poi non so che dirti, la legge è questa... purtroppo si può stare a discutere per molto tempo,
ma qui si rimane... Smiley
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