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3641  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 10:22:02 AM
Al momento se si volesse convertire in cash a quanto ammonterebbero le tasse da pagare? capisco che non ci siano leggi a riguardo ma forse si può equiparare a qualche altra forma di tassazione? Qualche idea?


Ho ritrovato un articolo abbastanza esaustivo che chiarisce anche alcuni principi;
fra cui uno che ho già detto, fintanto che non si fanno prelievi... la situazione è congelata e non c'è da dichiarare niente.
Così come non è da dichiarare il mero possesso di criptovalute così come non si dichiara il saldo del conto corrente...

È invece importante, annotare e documentare bene a quanto si è cambiato/acquistato criptovaluta,
e a quanto si è rivenduta.


le cessioni a pronti di valuta virtuale non danno origine a redditi imponibili mancando la finalità speculativa salvo generare un reddito diverso qualora la valuta ceduta derivi da prelievi da portafogli elettronici (wallet), per i quali la giacenza media superi un controvalore di euro 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-ter), TUIR.
Il valore in euro della giacenza media in valuta virtuale va calcolato secondo il cambio di riferimento all’inizio del periodo di imposta, e cioè al 1° gennaio dell’anno in cui si verifica il presupposto di tassazione.
Si fa presente che ai fini della determinazione di un’eventuale plusvalenza derivante dal prelievo dal wallet, che abbia superato la predetta giacenza media, si deve utilizzare il costo di acquisto e che agli effetti della determinazione delle plusvalenze/minusvalenze si considerano cedute per prime le valute acquisite in data più recente.
Inoltre, in caso di bitcoin ricevuti “a titolo gratuito”, il costo iniziale da considerare è quello sostenuto dal donante, ai sensi del comma 6 dell’articolo 68 del TUIR
.

i redditi derivanti dalle operazioni realizzate sul mercato FOREX e da Contract for Difference (CFD) aventi ad oggetto valute virtuali costituiscono redditi diversi ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-quater), del TUIR.
Tali redditi, se percepiti da parte di un soggetto persona fisica al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, sono soggetti ad imposta sostitutiva a norma dell’articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461.
I redditi diversi di natura finanziaria in questione devono essere indicati nel quadro RT della Modello Redditi - Persone Fisiche e sono soggetti ad imposta sostitutiva con aliquota del 26%


fonte:
https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/25030-bitcoin-nel-quadro-rw-le-criptovalute-entrano-nelle-dichiarazioni.html
3642  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 09:56:06 AM
intanto e tutto da dimostrare che bitcoin e compagnia bella sono valute estere e non altro,poi se io ho le chiavi private in Italia non c'entra niente il modulo rw,comunque il valore va calcolato al 31/12 del anno per cui si fa(eventualmente) dichiarazione

L'agenzia delle entrate con una circolare ha chiaramente equiparato BTC ad una valuta; considerando che in italia e in europa non possono esserci altre valute a corso legale (sarebbero illegali, vedesi i nuovi minibot proposti da alcuni esponenti del governo) possiamo affermare senza alcun dubbio che qualsiasi criptovaluta è da considerarsi una Valuta Estera. Perlomeno questo è ciò che io considero leggendo quella circolare.

Ricordiamoci che bitcoin è una moneta e non una valuta (visto che non è emessa da stati o gruppi di stati tipo EU)...

Giusto, concordo al 100%, ma per lo stato italiano a quanto pare non è così.


Siamo alle solite, si crea confusione con dichiarazioni/affermazioni/leggi contrastanti tra loro, così in modo puramente RANDOM inchiappettare qualcuno senza possibilità di appellarsi a nulla perchè nulla è chiaramente chiaro

L'agenzia delle entrate, in quella famosa circolare, ha ricordato e ribadito che...


L'articolo 1, comma 2, lettera qq), del Decreto Legislativo numero 231/2007 “valuta virtuale”:
“la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi è trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”

La valuta virtuale che corrisponde a questa definizione, ai fini della tassazione è equiparata ai parametri delle valute estere.
3643  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 09:38:16 AM
Al momento se si volesse convertire in cash a quanto ammonterebbero le tasse da pagare? capisco che non ci siano leggi a riguardo ma forse si può equiparare a qualche altra forma di tassazione? Qualche idea?


Il 26%, come quasi tutte le rendite finanziarie superando la soglia:
https://bitcointalk.org/index.php?topic=5149747.msg51428539#msg51428539

Se avevo un controvalore € 100.000 dopo anni ho un controvalore di € 130.000; il 26% di € 30.000.
3644  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 15, 2019, 12:10:32 AM
intanto e tutto da dimostrare che bitcoin e compagnia bella sono valute estere e non altro,poi se io ho le chiavi private in Italia non c'entra niente il modulo rw,comunque il valore va calcolato al 31/12 del anno per cui si fa(eventualmente) dichiarazione

L'agenzia delle entrate con una circolare ha chiaramente equiparato BTC ad una valuta; considerando che in italia e in europa non possono esserci altre valute a corso legale (sarebbero illegali, vedesi i nuovi minibot proposti da alcuni esponenti del governo) possiamo affermare senza alcun dubbio che qualsiasi criptovaluta è da considerarsi una Valuta Estera. Perlomeno questo è ciò che io considero leggendo quella circolare.

Ricordiamoci che bitcoin è una moneta e non una valuta (visto che non è emessa da stati o gruppi di stati tipo EU)...

Giusto, concordo al 100%, ma per lo stato italiano a quanto pare non è così.


Siamo alle solite, si crea confusione con dichiarazioni/affermazioni/leggi contrastanti tra loro, così in modo puramente RANDOM inchiappettare qualcuno senza possibilità di appellarsi a nulla perchè nulla è chiaramente chiaro
una circolare del ade,l'ade non puo legiferare in autonomia e deve attenersi alle leggi fatte dal governo,una circolare non e uguale legge,non sono ne valute estere ne monete,non una legge scritta che lo dimostri

Prova a convertire € 100.000 da Bitcoin avuti per spiccioli anni fa...
e comprare una bella Lamborghini, con un reddito da lavoratore dipendente da € 1.200 al mese, magari da disoccupato o meglio da percettore di reddito di cittadinanza.
Così come test Grin per vedere di nascosto l'effetto che fa.

Altro discorso se ho € 3.000 e ci pago tutta roba a nero...
o faccio acquisti in contanti in normali esercizi commerciali.
3645  Local / Italiano (Italian) / Re: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI on: June 14, 2019, 11:52:42 PM
in ogni caso credo sia meglio chiedere al commercialista di fiducia piuttosto che fare di testa propria (se non si è ferrati sulla questione), anche se il commercialista non conosce le crypto può sicuramente consigliarti cosa è meglio fare, o almeno illustrarti i rischi su una o l'altra scelta Smiley

questo e' un ottimo consiglio (ti do' un merit), ma temo che non sara' ben accetto.

Nel senso che se chiedi al commercialista, visto che e' un professionista e inoltre
non vuole correre rischi, al 99% ti consiglia di compilare il quadro RW (come ha fatto il mio)
Da notare che lo stesso commercialista lo scorso hanno alla fine  era giunto alla conclusione
di non dichiarare, quindi ha valutato che la modifica apposta al quadro RW e' abbastanza
sostanziale da fargli cambiare parere professionale, ed inoltre si e' confrontato anche con altri colleghi.

Poi sul come farlo, (importi cifre quotazioni ecc) trovera' assieme al cliente il modo e la maniera
piu' consoni ad ogni caso.

Da considerare inoltre che ogni commercialista degno di questo nome ha un'assicurazione
che lo protegge
da errori di dichiarazione, in questo modo si "coinvolge" un'altra entita' in caso
di errata dichiarazione (ma non OMESSA, che e' tutt'altra cosa)

Mi sembra invece che la posizione piu' diffusa nel thread sia:
"Vista l'oggettiva ambiguita', usiamo ogni possibile cavillo per NON dichiarare"
posizione che condivido dal punto di vista logico, ma avendo a che fare con
una controparte che di logico non ha nulla, ossia lo stato, non mi sembra il caso di adottare.




È obbligatoria, come per tutti gli altri professionisti.
Il problema è che spesso hanno massimali ridicoli... molto spesso anche condizioni ridicole.

Dipende con chi si lavora, se sei il commercialista di un miliardario e in polizza hai un massimale da un milione... se fai un danno da 50 milioni chi paga ?

Chi ha una polizza da 50 milioni di massimale ? Nessuno in pratica. Solo ad altissimo livello... e non tutti.
È anche difficile e complicato trovare un gruppo di compagnie che si prendono il rischio in forme di coassicurazione, magari 5 compagnie per 10 milioni l'una.

Si segnala che anche le spese legali e la difesa legale, sono assicurabili anche in sede penale, anche in sede controversie tributarie, ( con libera scelta dei professionisti e/o con professionisti affidati della compagnia assicuratrice ) questa è una copertura che hanno in pochissimi, i più non ne conoscono nemmeno l'esistenza.
Diversi grandi manager pubblici o privati, ne hanno diritto per contratto, comunque se la fanno pagare...
...dice il saggio: la legge è come il timone, prende la direzione che gli dai... Grin


Una cosa è certa, se un giorno la somma di € 1.000 convertita in Bitcoin, diventa € 10.000.000,
o li lasciate lì per sempre... o sperare di fare gli invisibili è una mera illusione...  Roll Eyes
Come pensare di voler passare la dogana con un elefante in tasca...
...anche avendo una bella tasca, non è facile.

Per cifre modeste... il pensiero è un'altro.


Sul tasso di cambio, sono state date delle direttive, mi pare era uscita una circolare, dell'Agenzia delle Entrate, ma adesso non ricordo, superava anche l'altra difficoltà, quella che Bitcoin & Co. sono in contrattazione continua, h24, senza fixing.

Non ricordo se prendevano il valore più alto del valore dei future... rischio di dire una cosa inesatta.

Questo in caso non si possa dimostrare di aver acquistato e venduto ad un determinato prezzo.
Se io ho comprato su un exchange a $ 7.000 e venduto a $ 8.000 e ho documentazione incontrovertibile...
quelli sono i miei tassi.
3646  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 14, 2019, 11:12:42 PM

Non c’è dubbio che la ratio della norma sia quello di colpire il fine speculativo, visto che le operazioni a termine sono tassate sempre mentre quelle a pronti solo se superano la soglia dei 50k

Le mie obiezioni “filosofiche” semmai riguardano 1)l’equiparazione tra compravendita di valute e uso della valuta estera per comprare beni e servizi e 2)l’uso della giacenza come presunzione di uso speculativo

Riguardo a 1) le due cose non sono affatto paragonabili.

Primo perché un uso di valuta estera per acquisti è soggetto già ad IVA, mentre una compravendita di valute no.

Secondo perché è chiaro che se uso dollari per comprare un bene fisico  anzichè euro non lo faccio per speculare sul cambio dollaro/euro ma perché reputo il dollaro una valuta superiore all’euro.

E’ quello che accade nei paesi soggetti ad iperinflazione dove la valuta estera diventa una moneta parallela non per speculazione ma perché la moneta nazionale fa schifo.

Tra un trader di forex e uno che usa i dollari (o i bitcoin) acquistati anni prima per comprare un bene qualsiasi c’è una bella differenza.

Ma la cosa più discutibile è il punto 2: il limite si applica sulla giacenza non sulla plusvalenza o sull’entità dell’acquisto.

Per cui se io possiedo supponiamo 60,000 dollari per più di 7 giorni in un anno e ne uso solo 50 per comprare un accessorio per la casa su Amazon ,su quella transazione devo teoricamente pagare il 22% di IVA e il 26% sulla rivalutazione eventuale che il dollaro ha avuto verso l’euro.

Se invece possiedo 50,000 dollari e li uso tutti per acquistare 1 BMW Z4, a parte l’IVA non devo pagare nulla, anche se ho avuto una super plusvalenza

Se poi possiedo 50,000€ in TRON o una altcoin qualsiasi (magari con una plusvalenza del 3000%) e faccio cash out in euro non devo teoricamente pagare nulla né IVA né tasse sul capital gain.


Non è proprio così,
si applica al momento della riconversione...

È chiaro che a valori bassi anche il 3.000% e simili è non da tassare...
avevo € 0.001 ho € 1.

Avevo un miliardo di euro, cambiati in dollari, ho guadagnato 1%...
qualcosa bisogna che pago... Grin


Poi non so che dirti, la legge è questa... purtroppo si può stare a discutere per molto tempo,
ma qui si rimane... Smiley
3647  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili on: June 14, 2019, 10:47:29 PM
Lo spartiacque verrà quando i minatori dovranno vivere di sole commissioni.

Finirà la folle corsa al miglior hardware, ci sarà aggiornamento ma non frenetico come adesso.

Perché? non ti seguo in questa parte del ragionamento.....
Oggi io mino e prendo tot btc perché ho minato il blocco + le fee.
Domani prenderei solo le fee, ma questo non lo vedo come elemento che debba (o possa) consentire a me minatore di non continuare a rincorrere il miglior hardware; se lo facessi - ovvero se non comperassi il nuovo hw - non sarei più competitivo nei confronti degli altri miner perciò finirei con il non riuscire più a minare blocchi e quindi non prenderei nemmeno più le fee.

Del resto guardiamo anche a cosa sia successo nel passato: al precedente halving io minatore prendevo 2*tot Btc + le fee.
Quindi ponendomi in quel momento (andando cioè indietro nel tempo) e guardando nel futuro (cioè all'oggi) se fosse vera la tua tesi avrei dovuto essere in grado di minare pur senza fare aggiornamenti hw. Invece sappiamo che non è accaduto questo, e anzi la HP è aumentata tantissimo.

Tornando al tema fee troppo alte: sono d'accordo che oggi non si possano usare btc per pagare la bolletta del telefono, ma potrebbero prendere piedi meccanismi (come LN oggi ma potrebbe non essere l'unico in futuro) tali da garantire il fatto che la fee non sia sproporzionata rispetto al pagamento che devo fare. Perché no ?



Già oggi il premio per aver minato il blocco ammonta a qualche miliardo di dollari di controvalore,
i valori delle fee qualche milione.

Su questo scenario, sicuramente ci saranno meno minatori, l'hardware costerà meno, anche per progresso tecnologico, non sarà necessario una continua rincorsa data dalla grande competizione.
Ci saranno sicuramente aggiornamenti e progressi, ma non quanto oggi.

È sulla falsa riga della storia dei computer del recente passato, per molti anni avere hardware per appoggiare software professionali era molto costoso, a volte impossibile, oggi anche con un tablet da € 500 si fanno molte cose.


Ipotesi mia personale.
3648  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 14, 2019, 01:37:10 PM
@Paolo.Demidov @Plutosky

In un senso o in un altro avete espresso le vostre idee sul perché i bitcoin sono o non sono usati come moneta corrente per comprare beni. Ma nessuno che si è soffermato sul fattore economico che spinge sempre più a non usare il bitcoin se non per spese di media o elevata consistenza e quindi spese rare nell'economia famigliare.

Se adesso pago 2 euro di commissioni non ho la convenienza economica rispetto alle carte di credito per comprare beni al di sotto di una piccola cifra. Se sono possessore di molti bitcoin e voglio spenderli in modo da vivere e da non pagarci le tasse allora per quella persona le fee elevate non sono un problema. Per tutte le altre persone che posseggono o sono intenzionate a possedere piccole quantità di bitcoin è un problema anzi è un muro d'ingresso.

Quelli che si sono arricchiti e hanno tanti bitcoin numericamente non fanno testo, possono pure essere economicamente significativi per aziende come bitpay ma sono poche persone. Gli altri che possono fare acquisti in btc possono essere quelli che hanno grosse spese da fare in modo che la fee non incida ma quanti sono? Non credo molti. In più liberarsi di molti mBTC è contrario alla logica degli holders e quindi dubito che ci siano molte persone che facciano grossi acquisti in btc.

Con un occhio al futuro e prendendo in parola il fatto che i bitcoin siano diventati oro digitale, supponendo che il valore aumenti di molto allora aumenteranno anche le commissioni. Per esempio con una commissione di 5 euro a transazione, cosa mai potrò comprare tramite bitpay se sono un comune utente entrato da poco nel sistema delle crypto oppure se voglio entrare nel mondo delle crypto? AT&T permette di pagare le bollette telefoniche in btc. Se pago 100 euro di bolletta Telecom con 5 euro di fee, chi me lo fa fare di pagare con i bitcoin? Molto meglio la carta di credito che è molto meno esosa.

Ripeto, possono esserci pure i ricconi in bitcoin a cui anche 10 euro di fee non frega nulla e compreranno comunque beni con i bitcoin ma sono mosche bianche anche se ricche. Per il popolo dei bitcoin anche pagare una bolletta telefonica è antieconomico.


Lo spartiacque verrà quando i minatori dovranno vivere di sole commissioni.

Finirà la folle corsa al miglior hardware, ci sarà aggiornamento ma non frenetico come adesso.

Se tutti saranno holder... spinti dalle commissioni di transazione alte, gli scambi sarebbero prossimi a  zero e il sistema andrebbe in collasso, collasso economico.

O si troverà un equilibrio oppure... si va verso una rottura.

Un ridimensionamento sarà naturale, meno minatori.
Bitcoin dovrà evolvere per sopravvivere.

Tenendo presente che Bitcoin ha un limite, un limite seppur alto, dato dal limite della popolazione mondiale che può riversare ricchezza e fiducia nel sistema.


3649  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 14, 2019, 09:38:44 AM
Anche se è un po' OT questa e il thread più letto quindi..

Cosa ne pensate della carta coinbase ora disponibile anche in Italia?

Praticamente per ora solo Wirex mi sembrava utilizzabile e decente dopo la morte tempo fa di quasi tutte le altre carte Visa.

Dovrebbe essere cosa buona e giusta non credete?

Sarà anche io thread più letto, ma esiste un thread dedicato espressamente questo tipo di carte. Prova a chiedere in quello,
Neanche tanto, non piace a qualcuno, a me hanno cancellato fra altri un msg con l'elenco delle carte utilizzabili, ed è poco frequentato, quasi osteggiato dai moderatori.

Secondo me è importante che le notizie circolino, tanto più se sono utili. La fobia dell'OT non fa che diminuire la partecipazione delle persone, il che non è un bene.

Nessuna fobia di OT,
è un thread dove si parla proprio di quelle carte, forse ci ho pure postato qualche volta.
Riguardo al fatto che sia osteggiato, non so, non lo frequento abbastanza per avere un’opinione. A volte i messaggi sono cancellati un po’ a caso, in generale sul forum...

Possiamo anche parlarne qui, non ho certo problemi e non ho la pretesa di dire a nessuno cosa fare, ma di certo non è il thread dove poi qualcuno che ha bisogno di cercare notizie va a cercarle...


Comunque detto questo: non so nulla di quella carta!



L'importante è la partecipazione democratica, non censurabile.
3650  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 14, 2019, 09:28:36 AM

https://www.borsainside.com/criptovalute/70077-bitcoin-e-solo-speculazione-nessuno-usa-btc-oggi/

Quote
La conclusione che viene ribadita da Kim Grauer, economista senior di Chainalysis, è la seguente: il Bitcoin come mezzo di pagamento per gli acquisti quotidiani è solo un sogno mentre a dominare è solo l'uso puramente speculativo del BTC.

Il Bitcoin si usa solo per fare speculazione ed è per questo motivo che il BTC è diventato una specie di oro virtuale. Non essendo la quotazione del BTC legata all'andamento di bond o di azioni, la sua natura è proprio simile a quella di una versione digitale dell'oro.

Le possibilità che il Bitcoin possa diventare davvero un mezzo di pagamento per transazioni commerciali sono bassissime.

Queste conclusioni così perentorie rischiano di finire su bitcoin obituaries tra qualche anno.

La questione è un pò più articolata di come la vorrebbero far apparire questi articoli.

Prima di tutto c'è un'"asimmetria " evidente nell'uso di bitcoin come moneta: da una parte c'è un mercato crescente di persone che vogliono spendere bitcoin, dall'altro c'è poca voglia da parte di negozianti e venditori i di accettare bitcoin come mezzo di pagamento

Il risultato di questa asimmetria è il fiorire di tutti quei servizi che mettono in collegamento i due mondi: da qui il successo delle carte di debito in bitcoin (e crypto in generale), i risultati finanziari eccellenti dei payment processor  (come Bitpay, BTCpay ...) e la diffusione di servizi come quelli di Bitrefill che giusto ieri ha raccolto altri 2 milioni di venture capital (https://www.coindesk.com/bitcoin-startup-bitrefill-raises-2-million-seed-round-for-worldwide-expansion )

Tutti questi servizi non potrebbero esistere e/o crescere come stanno facendo se non  ci fosse una domanda crescente da parte dei possessori di bitcoin di usare bitcoin anche come moneta.

Dall'altra parte della transazione c'è però una scarsa propensione ad accettare direttamente bitcoin come moneta sia per i problemi di diffusione e volatilità di cui parlavo prima sia per problemi tecnici (contabili, fiscali, amministrativi) che si trova ad affrontare un commerciante che vuole accettare una valuta diversa da quella con cui deve poi pagare le tasse, i fornitori e il mangiare per la propria famiglia.

Ma il sillogismo "bitcoin = no moneta , si solo oro digitale" è molto, molto, molto prematuro secondo me.

Così come è sbagliata l'idea che se bitcoin non è usato come moneta è inutile ed è solo speculazione.

Tenere bitcoin significa usare bitcoin.

Usare la blockchain bitcoin per muovere capitali, per i fini più disparati ma diversi da quelli commerciali, significa usare bitcoin.

E l'uso speculativo non ha (solo) finalità eticamente negative, vedi ad esempio chi usa la speculazione sul cambio bitcoin-propria valuta per difendersi dall'inflazione della propria shitcoin governativa ( paesi del terzo mondo con inflazione a tante cifre)


Una certa filosofia holder... non ammetterebbe la spesa.


Il problema sulla spesa di Bitcoin è uno, sostanzialmente per avere Bitcoin bisogna cambiare fiat.
Direttamente su un exchange, dal vivo, o comprando hardware per minare.

Il primo passo per l'adozione, vera, sarebbe vedere buste paga in Bitcoin, prestazioni e tempo, pagati in Bitcoin.
L'interesse e la spinta alla spesa sarebbe totalmente diversa.

Cambiare fiat per Bitcoin per poi spendere Bitcoin, non ha significato, nei paesi occidentali che sono quelli che hanno un reale peso sull'economia, anche quella delle criptovalute.
Non ha significato, se non appunto trattenerli per periodi più o meno lunghi nella speranza di moltiplicare la propria ricchezza; in caso contrario uno si carica di costi e passaggi tecnici non immediati da eseguire.
Passaggi tecnici non proprio immediati, per intendersi... tutta quella fetta di popolazione che si vede in difficoltà alla pompa di benzina self-service o ad un qualsiasi distributore automatico.


Altro problema è poi la natura censurabile di alcune spese.
Fin tanto che si rimane nel mondo Bitcoin e/o su valori di un gelato, ok... ma...

se ho avuto Bitcoin quando valeva zero e Bitcoin andrà "to the moon" e riesco comprare una casa in Bitcoin direttamente o convertendo in fiat... qualcosa di estremamente rilevante, una Lambo...
Magari facendo finta di nulla... magari non avendo altri redditi che giustificano la spesa, un giorno mi sentirei bussare sulla spalla e dire: scusi lei, le tasse ? lei è un evasore, su di lei abbiamo dei sospetti che possa aver fatto un acquisto con proventi illeciti, bla bla bla... sequestro preventivo dei beni.


Viceversa se con il sistema Bitcoin io vendo i prodotti del mio orto, da me prodotti, tutto ok.
Così come se con Bitcoin mi faccio pagare per venire a fare del giardinaggio o altri lavori.

Ma ciò rappresenta un limite.
Almeno che un giorno non venga fuori una legislazione apposita che dia sgravi fiscali a Bitcoin, per situazioni particolari ; magari per finalità d'inclusione, una vera opportunità per uscire da certe forme di povertà ed emarginazione.

Cerco che fin tanto che Bitcoin rimane nelle mani di pochi ricchi "cambisti" o di pochi giganteschi minatori cinesi, Bitcoin non dà, prende, attraverso varie forme di speculazione.
3651  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 12, 2019, 01:53:47 PM

...le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare reddito a condizione che, nel periodo di imposta in cui esse sono realizzate attraverso il prelievo dal deposito o dal conto, la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente presso tutti gli intermediari, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, sia superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui...


Quindi anche se le mie giacenze di valuta estera superano i 50k€ ma non sono detenute presso intermediari, le relative plusvalenze non generano reddito imponibile?  Grin


Credo che le frasi abbiano una cadenza diversa...  Grin
depositi in generale, intermediari per i conti correnti.

Ripeto il concetto... dipende dai valori in gioco, se Bitcoin arriva a un milione di dollari,
chi ha cento Bitcoin... se vuole comprare casa...
o dimostra di avere un altro reddito alto con cui l'ha comprata, oppure... pagherà quello deve pagare di tasse,
continua ad holdare all'infinito...
Si trasferisce in un paese dove non ci sono regole o la corruzione è ampia, dove comandano solo i soldi.
3652  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 11, 2019, 12:31:56 PM


Le tassazione si applica in ogni caso, appena si spendono.

È altresì chiaro che per importi modesti, per acquistare oggetti di valori modesti, difficilmente qualche autorità andrebbe a richiedere qualcosa.
Più o meno è come spendere denaro guadagnato a nero o in maniera irregolare.


Come detto non mi intendo dell'argomento e nemmeno voglio intendermene per cui non ho motivi per dubitare di quello che scrivi.

Però mi domando: lo Stato equipara bitcoin ai fini fiscali a valute estere.

Quindi, se avessi dollari in tasca e trovassi qualcuno disposto a vendermi, che so, una bicicletta per 200 dollari e io lo pagassi in dollari, dovrei pagare le tasse sull'eventuale rivalutazione che il dollaro ha avuto sull'euro tra il momento in cui li ho spesi per comprare la bicicletta e il momento in cui ne sono venuto in possesso?

E' davvero così?  Grin


Dovresti pensarci, come si dice qui... non è difficile diventare ricchi è rimanerci...  Grin
...nei secoli  Cool

Fare finta di nulla, è facile riesce a tutti, è pagare meno tasse stando nei canoni di legge che inizia ad essere per ricchi veri Grin
Non è difficile, ci sono poi alla fine pochi concetti base.

È tutta solo una questione di dimensioni.
È dove poi cadono le mafie... i grandi malfattori... non puoi portare un elefante in tasca e passare la dogana.

Negli anni '90 sui miliardi di tangenti sono crollati i partiti, ed il sistema di potere che c'era fino ad allora.
Così come anche grandi gruppi industriali tipo il gruppo Ferruzzi di cui è rimasto poco e nulla, ai Ferruzzi-Gardini.
3653  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 11, 2019, 12:24:29 PM


Le tassazione si applica in ogni caso, appena si spendono.

È altresì chiaro che per importi modesti, per acquistare oggetti di valori modesti, difficilmente qualche autorità andrebbe a richiedere qualcosa.
Più o meno è come spendere denaro guadagnato a nero o in maniera irregolare.


Come detto non mi intendo dell'argomento e nemmeno voglio intendermene per cui non ho motivi per dubitare di quello che scrivi.

Però mi domando: lo Stato equipara bitcoin ai fini fiscali a valute estere.

Quindi, se avessi dollari in tasca e trovassi qualcuno disposto a vendermi, che so, una bicicletta per 200 dollari e io lo pagassi in dollari, dovrei pagare le tasse sull'eventuale rivalutazione che il dollaro ha avuto sull'euro tra il momento in cui li ho spesi per comprare la bicicletta e il momento in cui ne sono venuto in possesso?

E' davvero così?  Grin

se non ricordo male esiste una soglia di esenzione di circa 51k € (pari a 100MLN di vecchie Lire), al di sotto della quale non sono tassate le plusvalenze su compravendita di valuta estera, in quanto per la legge non ha finalità speculativa (è un valore del tutto arbitrario, ma spesso le leggi funzionano così, per presunzione assoluta).
Quindi il problema non si porrebbe per la bici, ma se magari ci compri la barca sì.

Il limite sapevo esistesse se compro e vendo valuta estera. In questo non faccio compra vendita di valuta estera, la uso.
Se la logica del limite doveva essere quella di individuare un eventuale uso speculativo è ovvio che se la moneta la spendo il fine speculativo non esiste proprio.
Questo a logica poi si sa che legge e logica sono cose molto diverse.

La ratio legis è semplice, l'operazione di cambio ha un rischio, potrebbe essere un'operazione a favore o a sfavore, se però diventa molto a favore... lo stato vuole la sua parte.

Io nel 2009 prendo un Bitcoin per caso, valore pressoché nullo, nel 2029 va ad un milione di euro decido di incassare e comprare casa.
Nei 20 anni non ho pagato niente, pago il 26% ora al cambio, sulla plusvalenza, su 999.999,99 e sono in pace.
Mi sembra anche socialmente equo.

Attenzione, la tassazione è appunto sulla plusvalenza, qui l'affare si complica...
perché per pagare meno, dovrei dimostrare di aver pagato il Bitcoin € 990.000,
allora la tassazione è solo su € 10.000.
3654  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 11, 2019, 12:09:24 PM


Le tassazione si applica in ogni caso, appena si spendono.

È altresì chiaro che per importi modesti, per acquistare oggetti di valori modesti, difficilmente qualche autorità andrebbe a richiedere qualcosa.
Più o meno è come spendere denaro guadagnato a nero o in maniera irregolare.


Come detto non mi intendo dell'argomento e nemmeno voglio intendermene per cui non ho motivi per dubitare di quello che scrivi.

Però mi domando: lo Stato equipara bitcoin ai fini fiscali a valute estere.

Quindi, se avessi dollari in tasca e trovassi qualcuno disposto a vendermi, che so, una bicicletta per 200 dollari e io lo pagassi in dollari, dovrei pagare le tasse sull'eventuale rivalutazione che il dollaro ha avuto sull'euro tra il momento in cui li ho spesi per comprare la bicicletta e il momento in cui ne sono venuto in possesso?

E' davvero così?  Grin


No, c'è una soglia, leggendo il link si trova  Smiley
soglia di circa ~ € 50.000 di controvalore detenuto per più di sette giorni consecutivi.

Una nota, se io vendo una bici in garage... dovrei registrare l'entrata, non lo fa nessuno...
valori risibili... ma il problema a volte dipende dalle dimensioni:
se devo vendere il contenuto di un bel casale di campagna, grande, pieno di arredi del '400...

Cerca di reimpiegare i proventi, non è semplice.


Tornando al discorso soglia, semplificando al massimo, chi ha un controvalore di pochi euro, non deve pagare niente, ha semplicemente fatto una operazione di cambio.
 
Lo stato italiano ha equiparato Bitcoin ad una valuta estera, grasso che cola... perché non lo considera un bene materiale, per cui è esente IVA.
Come l'oro da investimento.
I diamanti, per esempio, sbandierati come investimento... non sarebbero mai potuti essere considerati come tale, perché soggetti ad IVA che per un privato è solo un costo aggiuntivo. Imposta appunto.

Investire in diamanti o in un container di papere lle da bagno gialle, è la stessa cosa, beni materiali.


Edit:
...le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare reddito a condizione che, nel periodo di imposta in cui esse sono realizzate attraverso il prelievo dal deposito o dal conto, la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente presso tutti gli intermediari, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, sia superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui...
3655  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 11, 2019, 01:49:47 AM
Chi non condivide questa scelta è libero di usare le mille altcoin che hanno commissioni inferiori (ma che pochi usano nonostante queste commissioni inferiori).

A parte l'out-out, trovo che l'uso di una moneta ne faccia il valore in senso sociale. Se quasi nessuno usa i bitcoin per comprare allora non si alimenta nulla e quindi ha tutte le carte in regola per rimanere un fenomeno di una élite o meglio della criminalità perché poi questa è l'etichetta che da la gente che non usa e userà mai i bitcoin. Se le altre crypto sono messe peggio di una moneta che non usa nessuno allora questo non è mezzo gaudio.

L'argomento è spinoso e spesso oggetto di flame infinite, siccome non voglio scatenare "guerre di religione" quanto segue è solo la mia opinione e non una verità assoluta.

La mia opinione è che bitcoin non è ancora MOE  per tre ragioni fondamentali (in ordine decrescente di importanza):

1)Non è ancora abbastanza diffuso. In Italia li possiede forse l'1% della popolazione, e chi li possiede lo fa in gran parte come forma di investimento o speculazione. Se io sono un commerciante, perchè dovrei sostenere i costi, il tempo e i rischi di accettare una moneta alternativa quando so che al massimo potrò intercettare statisticamente meno di 1 potenziale cliente su 100? La scarsa diffusione implica che molto probabilmente i miei fornitori non accettano bitcoin, quindi per pagarli dovrei riconvertire BTC in fiat (ulteriori costi). La non accettazione da parte dello Stato implica che per pagare le tasse devo fare la stessa cosa.
Quei pochi commercianti che li accettano, lo hanno fatto soprattutto per scopi pubblicitari e affidandosi ad un payment processor (stile Bitpay) che pensa a tutto. Ma se devo affidarmi ad un intermediario e pagarlo, tanto vale che paghi i circuiti delle carte di credito o dei bancomat perchè  va a farsi benedire il risparmio di una transazione P2P

2)Bitcoin nell'utente medio ispira ancora poca fiducia. Al di fuori della cerchia di appassionati, da parte del cittadino medio intendo, bitcoin, anche quando è conosciuto, è associato a qualcosa di rischioso. Ed è' anche poco compreso, data  la complessità della materia e complice la cattiva pubblicità fatta dai mass media generalisti, specialmente riguardo ad argomenti quali "da chi è emesso" e "da chi è garantito". Una moneta per essere accettata e "tenuta"  deve ispirare fiducia(*) . E per ispirare fiducia deve essere, o garantita con la forza (moneta fiat) o garantita dalle sue caratteristiche intrinseche, che però devono essere comprese. La natura complessa della materia, a metà strada tra informatica, economia, matematica ed esperimento sociale di certo non aiuta.

*= per questo è molto più probabile che bitcoin diventi MOE laddove le monete fiat sono (o stanno) entrate in crisi, tipo paesi con iperinflazione. Perchè lì è la moneta fiat ad aver perso questa fiducia

3)Il prezzo di Bitcoin è ancora troppo volatile. Nonostante la volatilità si sia ridotta nel lungo periodo (e si ridurrà ), è ancora alta soprattutto in Paesi, come il nostro, che hanno (per ora) moneta fiat stabile. Un vantaggio di una moneta (per ora) stabile come l'euro è che mentalmente i consumatori abbinano facilmente un prezzo ad un bene/servizio. Le oscillazioni di prezzo espongono i commercianti ad un rischio di cambio che per chi gestisce un'attività è quanto di peggio possa esistere. Per eliminare alla radice questo problema bisognerebbe che i commercianti fossero disposti ad holdare bitcoin e non a convertirlo subito in fiat. Ma qui si torna ai problemi di cui al punto 1 e 2, quindi la volatilità resta un problema.

Questi tre punti secondo me impediscono a btc di diventare mezzo di pagamento, indipendentemente dalle alte fees. Se anche le fees fossero azzerate, come di fatto succede in cloni quali Cash o SV, comunque i 3 punti sopra resterebbero e bitcoin non verrebbe ugualmente usato come forma di pagamento su larga scala.

Questo significa che non potrà MAI essere una moneta? No, significa che serve tempo. Tempo per aumentare la diffusione (punto 1), tempo per essere compreso e accettato su larga scala (punto 2) tempo perchè la diffusione riduca a sua volta la volatilità (punto 3).

Sembrerebbe un problema irrisolvibile, il classico "cane che si morde la coda": come fa btc ad essere diffuso se non è accettato proprio perchè poco diffuso? La risposta a questa domanda è che bitcoin NON è solo MOE. E' anche una forma di investimento, un mezzo di speculazione, uno strumento con cui proteggersi dal crollo delle valute fiat, un database immutabile, una rete decentralizzata per il trasferimento  e la conservazione di valore non censurabile o confiscabile. Per tutti questi motivi, se bitcoin avrà successo, la sua diffusione aumenterà su larga scala. Ma è fondamentale che questa diffusione avvenga alla condizione di non snaturane le caratteristiche (di cui la decentralizzazione è la più importante), altrimenti perderebbe senso anche per gli usi alternativi di cui sopra

Solo se e quando sarà diffuso su larga scala, allora potrà essere un mezzo di pagamento. E' l'ultimo stadio di un processo di adozione di una hard-money "naturale", non garantita da nessuno, non il primo. Anche l'oro nel corso della storia ha attraversato lo stesso processo, non è diventato SOV e MOE al momento in cui è stato scoperto, ma solo dopo un lungo processo di adozione progressiva.

Posso chiederti come mai usi Bitcoin + LN per fare acquisti su Amazon invece di usare la normale fiat?
Immagino che tra conversioni (per l'in e l'out da/verso fiat) pagherai commissioni che ti faranno spendere di più rispetto all'usare la carta di credito normale, no ?
Da qui nasce la mia domanda.... lo fai per "avviare" il sistema? oppure perché sei un investitore della prima ora e hai btc da usare ? oppure perché credi nel sistema e lo sostieni anche se ci perdi ? oppure perché hai effettivamente una convenienza economica ?
Se puoi e ti va di rispondere ovviamente !

Preferisco spendere e non vendere (una piccola parte dei) bitcoin che ho acquistato nel corso degli anni soprattutto per non dovermi occupare della triste storia "tasse si - tasse no" (sul capital gain) che è un argomento da quel poco che so ancora molto poco chiaro e che a me non interessa minimamente non avendo mai fatto cash-out in fiat dei bitcoin che possiedo (basta leggere la mia firma per capirne il motivo).

Bitrefill, il servizio che uso per fare acquisti, ha commissioni decisamente oneste, per mettere sul canale LN i bitcoin cerco di sfruttare periodi con fees basse sulle tx on chain e la transazione LN mi costa assolutamente zero perchè il mio nodo è direttamente collegato a quello Bitrefill. Non ho mai fatto i conti ma non credo che tutta l'operazione mi costi molto di più che possedere e usare una carta di credito.


Le tassazione si applica in ogni caso, appena si spendono.

È altresì chiaro che per importi modesti, per acquistare oggetti di valori modesti, difficilmente qualche autorità andrebbe a richiedere qualcosa.
Più o meno è come spendere denaro guadagnato a nero o in maniera irregolare.

Viceversa, il problema si pone e si è posto per chi con i Bitcoin ci ha comprato una casa...
o qualcosa di estremamente rilevante.
Rilevante rispetto al reddito dichiarato.
Come avviene per un qualsiasi acquisto in qualsiasi valuta.


Per come sono configurati gli stati di diritto, se io compro una casa in Bitcoin, faccio una transazione non censurabile in Bitcoin con un altro utente...
Sicuramente se il mio reddito non è adeguato, qualcuno busserà alla mia porta e mi dirà ma lei come ha fatto a comprare casa ? Se fino a l'altro ieri era un normale lavoratore...

Nel caso specifico degli immobili, credo che sia ancora valido il provvidimento dell'ordine in cui qualsiasi operazione in Bitcoin vada segnalata.
Al di là del reddito disponibile e dimostrabile.

Se esiste un problema di commissioni, esiste anche un problema di cosa poter comprare.
Almeno sul territorio nazionale/Europa/mondo normale... nei mondi sotterranei tutto è permesso.

In ogni caso, pagando il 26% sulla plusvalenza si è in pace con Dio e con gli uomini Grin
( 26%, considerando la nota interpretazione dell'Agenzia delle Entrate che equipara Bitcoin ha valuta estera: http://www.dirittobancario.it/approfondimenti/fiscalita-finanziaria/il-regime-fiscale-delle-operazioni-valuta-e-delle-differenze-di-cambio )

--- --- --- --- --- --- ---

Segnalo invece che gli strumenti assicurativo-finanziari, per figurare meglio direi contenitori, per crearsi una rendita integrativa ( non i fondi pensione ) hanno la particolarità di non essere tassati fino a scadenza ( o al riscatto anticipato ), considerate che ci sono contratti di durata 30/40 anni o più...

Alla fine io capitalgain sarà tassato ( 12,50% se titoli di stato, 26% se altro contenuto finanziario, percentuale in proporzione se mix fra i due ), ma la rendita derivante sarà esente IRPEF.

Sui contratti, "contenitori", di soli titoli di stato o equiparabili, non si paga nemmeno l'imposta di bollo.
Tutto questo poi è ottimizzabile ulteriormente.


Se Bitcoin potesse entrare in questi meccanismi, potrebbe trovare una via... un uso, almeno in Italia,
ancora non vi è questa possibilità.

Chi ha un patrimonio rilevante e vive in uno Stato di diritto, si affida alla sicurezza del diritto.
I ragionamenti sono al contrario, avendo 500 milioni di euro, li vorreste rischiare nella volatilità di Bitcoin, o vi basterebbe un sicuro approdo del 4% l'anno ?

Voglio segnalare, come fatto in altre occasioni, la "decentralizzazione"... Grin di questi prodotti, nel senso che si mantengono in piedi anche se dovesse fallire la compagnia che gli gestisce, che nel caso rimane solo gestore.
Per le norme europee devono avere anche adeguata copertura contro il default dei titoli contenuti all'interno.

Alla fine i veri "proprietari" sono gli assicurati-detentori stessi.

Alla domanda originaria... esistono dei sistemi per non cadere in eventuali crash di borsa, questo è uno.
Accompagnato anche dell'indicizzazione all'inflazione, per la protezione dagli effetti della stessa.


Solita nota dolente, tutto questo non viene fornito gratuitamente, per gli istituzionali e i grandi clienti private e oltre, i costi sono accettabili, per i clienti retail, non propriamente convenienti.
In certe banche e alle poste i costi mangiano i benefici... Grin
3656  Local / Italiano (Italian) / Re: [Fee] Commissioni bitcoin troppo alte: i bitcoin sono inusabili! on: June 11, 2019, 01:03:11 AM

Che i bitcoin non sono ancora mezzo di scambio (e un'unità di conto) è dimostrato  dal fatto che tutti noi, quando osserviamo le fees, le convertiamo automaticamente in fiat per associarle immediatamente ad un valore economico.



beh pero' anche il ragionamento di non associare bitcoin ad un valore di riferimento, mi sembra
esattamente contrario ad usarlo come moneta di scambio.

Anche se  non vuoi rapportarlo ad una fiat (es. cambio btc/usd),  se deve essere una
moneta di scambio dovrai rapportarlo a qualcosa, proprio perche se serve a scambiare
dovrai sapere cosa ci puoi comprare... quindi dovra sapere quanti chili di pane ci puoi comprare
o quanti litri di benzina, o quanto salame... altrimenti come fai ad usarlo moneta di scambio?
Senza considerare che se il valore schizza alle stelle oppure cade nel baratro da un giorno all'altro,
(rispetto a cosa? evidentemente a quallo che ci puoi comprare) farai estremamente fatica ad usarlo come moneta
di scambio, ogni mattina quando esci a fare la spesa prima dovresti riuscire a scoprire
quanto cavolo ti serve quel giorno per acquistare cio' che ti serve!


altra obiezione, (senza fare riferimento a nessuna unita' esterna di scambio)
se le fee crescono troppo, si creano dei "buchi neri" di valore.
cerco di spiegarmi meglio: supponi che tu abbia nel tuo wallet 1000 satoshi, e le fee siano un satoshi.

Allora tu potrai  usare il contenuto del tuo wallet, in quanto le fee saranno solo una percentuale irrilevante
del tuo wallet.

Ma se le fee diventeranno 100 o 1000 o peggio 10000 satoshi, il tuo wallet diventera'
inutilizzabile, in quanto le fee per usarlo saranno maggiori del suo contenuto, per movimentarlo
spenderai di piu' di quello che c'e' dentro.

Quindi piu' le fee crescono piu' "comprimono" i valori di bitcoin trasferibili verso l'alto,
smitizzando la favoletta che in futuro si potranno utilizzare i millibitcoin come unita' di misura:
se uso un millibitcoin come unita' base, ma le fee sono ad esempio due millibitcoin,
non saro' cosi' propenso a trasferire un millibitcoin spendendone due!

e cosi' tutte le persone che si sono fatte un piccolo deposito di bitcoin e li holdano
sperando che un giorno possano diventare un piccolo capitale, rischiano di subire la beffa
che si e' vero che hanno maturato un piccolo capitale... ma non possono
utilizzarlo  perche' non hanno abbastanza capitale per farlo!


Non so giudicare la bontà di questi dati, l'articolo che segue evidenzia l'uso del tutto marginale di Bitcoin come mezzo di pagamento, almeno fino ad ora:
https://www.money.it/nessuno-usa-i-bitcoin
3657  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: { LIVE TREND } analisi del momento on: June 10, 2019, 10:51:26 PM
Nebulas, un progetto made in China...
mentre sto scrivendo viaggia intorno a ~ $ 1,40;
come molte situazioni analoghe ha perso molto rispetto alle punte stellari di quotazioni...

Un progetto conosciuto come "The Google of Blockchain", lo potreste vedere invece progredire
su possibili voci collegate ad applicazioni di gioco.
Precisiamo, gioco inteso i vecchi videogames, non l'azzardo...

Siamo in un periodo molto statico... vedere dei progressi non è facile...
ad ogni modo uno ~ $ 1,70; sarebbe già una gran cosa, grasso che cola.


Non è un invito al trading  Grin


Nebulas era un progetto uscito dalla top100 di CoinMarketcap, rimanendo per molto tempo sotto $ 1.

Si potrebbero nei prossimi giorni addensare nuovi interessi... e veder tornare su il progetto con balzi anche a doppia cifra.

Al momento in cui scrivo siamo al limite ~ $ 1, un filo sotto...

Non è un invito al trading.

Sulle risalite di questi giorni, si riaffaccia nella top100, questo progetto.

Interessante il grafico che non vede grossi picchi... ed impennate, ma una salita più graduale.
Anche se si tratta di una cripto poco capitalizzata e si muove più "lentamente" delle altre,
è un fatto pre che può essere preso con leggero ottimismo.

Un ritorno su vecchi valori sopra il ~ $ 1,50 sarebbe tutto un regalo,
specialmente se fosse più resistente ai ritracciamenti ed inversioni di rotta.



Mah... ci si potrebbe anche accontentare...
( attendere caricamento immagine )



In un ipotetico trading, una parte si potrebbe monetizzare e con un'altra aspettare, per vedere l'effetto che fa... ( trado anch'io, no tu no )  Grin



Aumenti a doppia cifra diffusi, mari poco mossi, nebbia in Val Padana Grin

Tra gli aumenti esagerati un picco di ~ +40% di Nebulas che ritorna prepotentemente in top100, ~ $ 1,80.

Se si ripete lo schema precedente, potrebbe esserci una flessione in vetta la classifica a favore di alcune altcoin fra cui questa.


La situazione attuale, in ogni caso, non è facile da inquadrare sicuramente un ritorno di volatilità aumenta il trading, in un meccanismo che quasi si autoalimenta.
C'è anche una speculazione su Litecoin per ragioni tecniche anche... ma che quando arriverà all'apice, potrebbe innescare le flessioni suddette, nella parte alta della classifica per capitalizzazione.
3658  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 09, 2019, 01:04:45 PM
...
In questo caso Globalcoin rischierebbe di diventare più uno strumento di speculazione che uno strumento monetario come vorrebbe FB.
...

Magari è una cazzata ma, visti i potenziali di FB, non è che succede il contrario? Ossia che la stablecoin influenza il valore della fiat di riferimento?
Fai che mediamente ogni utente di FB acquista 100 USD ....

Considerando sarà una coin che non aggiunge niente di nuovo e che Facebook ha qualcosa come 2 miliardi di utenti, prevedo sarà un incubo.

Credo che lo sforzo maggiore di Facebook sia far fruttare questa moneta,
spingere i consumi allontanando la gente dalla difficoltà psicologica di "tirare fuori i soldi dal borsellino"...
vecchio trucchetto dai casinò in cui si è obbligati a cambiare i soldi, al discorso soldi finti, diamanti, perle, stelline... di molti video games.

Spingere i consumi di servizi a valore aggiunto in cui la gente, in altri contesti e momenti, non spenderebbe un centesimo.

Verranno per esempio fuori like speciali a pagamento, per gli esibizionisti dei social o imitatori di Chiara Ferragni, visibilità a pagamento, una folle corsa al nulla... perché la visibilità sui social, per molti, non vale niente.
Visibilità illusoria... che faranno pagare molto caro.
Un po' come quelli che si credono di apparire importanti perché hanno un Rolex...

I grandi social fanno come fa Armani, ti dice di comprare un abito eccentrico a $ 5.000;
ma Armani si è sempre visto in t-shirt nera.
Come Zuckerberg del resto... Grin
...anche Steve Jobs...

Per diventare miliardari bisogna iniziare ad armeggiare in un garage in t-shirt ? Grin

Facebook in tutto quello che fa ha un solo scopo,
cercare di far passare sempre più tempo su Facebook stesso.
Tutto il mondo "Facebook", messaggistica, altri social...
premi, ricompense, attrattiva economica... sono un altro modo.


Scopo di Facebook, non è la vittoria assoluta sul sistema bancario mondiale, ma la continuità...  Roll Eyes
3659  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 09, 2019, 12:40:17 PM
Su questo devo darti ragione
Però non sarei così certo del futuro.. la certezza è solo degli arroganti e io ci spero, che restino così convinti..quando (e se) arriverà la mazzata,sarà più letale

Questa frase bisognerebbe scriverla a caratteri d'oro su marmo nero.

Chi aspetta il "crollo" del vecchio mondo, con incrollabile fede,
è più certo dei certi.
3660  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 09, 2019, 12:50:47 AM
il discorso e complesso,la bce ha smesso di comprare i bot,quindi crisi spread alto,incertezza,agli italiani conviene comprare bot italiani adesso visto che hanno interessi sopra il 2%,speriamo non passino i minibot come metodo di pagamento alternativo

Occhio, io in questo momento NON credo che agli italiani convenga comperare bot. Il rendimento è discreto, ma il rischio di una  possibile perdita in conto capitale è troppo alto  imho.
Non penso in tutta onestà al rischio default, ma ritengo molto probabile che nei prossimi mesi (diciamo con la presentazione del DEF e comunque prima di Natale) possa esserci un'impennata dello spread a valori molto pericolosi. In questo scenario il valore di un bot si abbasserebbe molto e se uno fosse costretto a vendere (ad es per necessità di smobilizzare liquidi) sarebbe costretto a incassare una grossa perdita.



Da tener presente che in Italia ed in Europa, diversi miliardi di titoli di stato, finiscono in mano ai privati, anche retail, attraverso le compagnie di assicurazioni, il che tendenzialmente presenta dei vantaggi importanti da un punto di vista rischio.

Detenerli singolarmente non conviene, anche per motivi contabili e fiscali.

Per il settore retail, accade che spesso i costi de gestione, si mangiano un bel po' della fetta di vantaggi.


In ogni caso, i grandi patrimoni privati, non tengono i titoli di stato sciolto in un cassetto Grin


Edit:
Ricordo, solo per la cronaca che l'Italia, diversamente dalla Germania ed altri paesi, oggi ritenuti affidabili, non ha mai dichiarato default:

https://www.focus.it/comportamento/economia/la-storia-e-la-geografia-del-default


Non sono molti i paesi a poter vantare questa condizione.



L’ Italia non ha mai fatto Default, ma diciamo che ha usato tante volte la svalutazione della lira per ottenere un risultato simile. Svalutando la lira e con l’inflazione a due cifre non serve fare default visto che il debito si “azzera” da solo.
Comunque i mercati ragionano con il binocolo, o comunque guardando avanti, non con lo specchietto retrovisore!


Sul discorso svalutazione non sono d'accordo.

Per il resto dipende... guardando al passato, recente e lontano, con i titoli di stato italiani si sono fatti grandi affari.

Per il discorso del binocolo... sono state fatte anche emissioni italiane a 50 anni.
Non sono le più lunghe, alcuni paesi hanno fatto anche di più.

Se la mettiamo su questo piano... tralasciando passato e futuro e guardando al presente nessun fondo istituzionale ha Bitcoin in portafoglio, titoli italiani, titoli di stato europei ci sono dentro per miliardi.

Se sia un bene o un male, decidete voi.


Di una cosa ho certezza, qualsiasi tragedia finanziaria o umana possa accadere, le redini del mondo, rimarranno nelle stesse mani di dove sono ora.
Qualsiasi esse siano.
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