Ricollegandomi agli ultimi due post di @duesoldi e @Ale88, volevo postare questo link. Le sanzioni menzionate si riferiscono solo se si vendono Bitcoin e se ne posseggono più di 51k. Quindi, anche se io possedessi 500 BTC che voglio tenere nel mio cold storage per i prossimi n anni e non li dichiarassi, nel momento in cui poi volessi dichiararli nel famoso quadro RW, pagherei solo una multa da 250 € a 1000 €. O sbaglio? Cito dall'articolo:
"se ne posseggono più di 51k"? E come possono dimostrarlo se stanno in uno o più wallet? Io potrei metterli anche nel wallet del vicino di casa se volessi, come possono sapere di chi siano se sono ancora sotto formato di BTC presenti sulla blockchain? L'unica cosa dimostrabile sarebbero i bonifici al mio conto se e quando dovessi venderli, ma potrei avere anche 500mln di euro in BTC, però prova a dimostrare che quel wallet è mio, come fanno? Non esiste un modo.Quote
Il regime sanzionatorio in riferimento al quadro RW ha subito, dal 2013 ad oggi, notevoli variazioni; l’ultima si riferisce alle modifiche apportate all’art.1 del D.Lgs. 471/1997 ad opera dell’art.15 del D.Lgs. 158/2015.
È ancora prevista oggi, nei casi di omessa presentazione della dichiarazione, l’applicazione della sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo però ridotto da 258 a 250 euro.
In caso di omessa dichiarazione senza che siano dovute imposte, è applicabile la sanzione da euro 250 a euro 1.000. Tuttavia, se la dichiarazione è presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo e comunque prima che siano iniziate attività di accertamento, la sanzione è ridotta da euro 150 a euro 500.
È ancora prevista oggi, nei casi di omessa presentazione della dichiarazione, l’applicazione della sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo però ridotto da 258 a 250 euro.
In caso di omessa dichiarazione senza che siano dovute imposte, è applicabile la sanzione da euro 250 a euro 1.000. Tuttavia, se la dichiarazione è presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo e comunque prima che siano iniziate attività di accertamento, la sanzione è ridotta da euro 150 a euro 500.