Il software, poi, non è solo uno strumento ma è anche un artefatto sociale e
culturale che supera le funzionalità tecniche e legali delle “versioni” che si
succedono (Lovink, 2004). Proprio per questo Lovink ha scelto la lista di
discussione tedesca poiché essa offre “una teorizzazione sul campo ricca e
approfondita, e culturalmente specifica. Oekonux è una delle poche iniziative
online a riflettere a livello teorico sul software libero […] dal punto di vista delle
scienze sociali” (Lovink 2004, p. 238). Secondo i membri della lista, il software
libero potrebbe “germinare” in strutture politico-economiche più grandi (Lovink,
2004). Ciò che la piccola lista tedesca si è chiesta pone l’accento su questioni che non
si possono considerare di secondo ordine:
- si sono chiesti come una società possa basarsi sulla tecnologia senza
finire per essere una tecnocrazia tecno-determinista governata dagli ingegneri;
- come i progetti basati sul software libero possano lasciarsi alle spalle la
cultura «smanettona» senza scendere a compromessi che ne snaturino la forma;
- oppure come la tecnologia, che ha chiaramente degli aspetti politici,
sociali e culturali possa trasformare la società oltre il livello strumentale del codice;
- e infine, non meno importante, come i vari progetti di software libero
siano influenzati dalla società tramite il loro stesso successo (Lovink, 2004).
Non si tratta più, quindi, di spiegare come installare Debian 68 , OpenOffice 69 o
KDE 70 per quanto questo possa risultare difficile, ma è opportuno rendere le
68 Distribuzione GNU/Linux.
69 Un alter ego gratuito di Microsoft Office.
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persone consapevoli che un’alternativa è possibile. Su questo punto Lovink è molto
chiaro: “Gli utenti di Windows e Macintosh non sono «accecati» dalla propaganda
delle corporation. Diciamocelo chiaramente: la maggior parte degli utenti non ha
alcun interesse per i sistemi operativi, neanche quando il software è gratuito. Ciò di
cui la comunità del software libero ha bisogno è una comprensione critica
dell’economia, della filosofia, della politica globale e della cultura contemporanea.
Uno degli effetti nascosti del software libero/open source è il trasferimento diffuso
di valori economici dai paesi ricchi al mondo in via di sviluppo. È a partire da
questo che sia la cultura degli smanettoni che le società si devono aprire e
cambiare” (Lovink 2004, p. 239).
Lovink ha perfettamente ragione: sono anni ormai che la comunità software
libero/open source è in perenne contrasto. Ci sarà un motivo se, dopo tutti questi
anni, Linux ha ancora una diffusione bassissima.