Se si ha un c/c all'estero (intra o extra UE) che supera i 10.000 EUR, le persone fisiche devono dichiararne la presenza e l'ammontare su un rigo del quadro RW del 730. Anche gli eventuali interessi maturati sul conto estero vanno dichiarati (e qui non saprei proprio a chi vanno le ritenute alla fonte: allo stato estero o all'Italia). Non è un argomento facile, perché ci sono molte variabili in gioco.
Per le imprese non saprei, ma il meccanismo dovrebbe essere uguale o simile.
Molte imprese usano le succursali estere per spostare gli utili dove la tassazione è più bassa (Irlanda, Lussemburgo) con giochi elusivi al limite fra il legale e l'illegale. Bitcoin dovrebbe (speriamo) fornire questo potere anche all'uomo della strada, come ha fatto Internet rendendo informazione più ampia e libera.
P.S.: il
blog piccolorisparmio è un'ottima fonte di informazione sui conti esteri. A quanto so le
poste svizzere hanno delle buone condizioni per noi
poveracc... piccoli risparmiatori che vogliono pararsi da un eventuale patatrak.