Più che per le cifre sarebbe stato il caso di fare un'accurata KYC dei clienti. Per il resto mi dispiace per ghibly, sperando che possa risolvere al più presto.
Ogni azione volta a documentare nel modo piu' dettagliato possibile la propria
"buona fede" e' ovviamente positiva, pero' vi sensibilizzo a non sentirvi mai troppo sicuri.
Lo dico perche' anche in settori commerciali relativamente ben legiferati e noti,
ad esempio una normale azienda che commercia in prodotti per la casa,
il rischio di venire invischiati in verifiche a caso da parte di finanza, inps e compagnia bella
e' abbastanza alto.
Figuriamoci in un settore come quello delle crypto nuovo, border-line e praticamente sconosciuto al 99%
di commercialisti, avvocati, giudici, finanzieri e compagnia bella cosa puo' succedere.
E vi assicuro che se si finisce indagati da queste entita', l'aspetto giuridico di chi ha ragione
o torto e' (so che sembra incredibile) il piu' "insignificante".
le azioni veramente terribili sono le verbalizzazioni di multe spropositate (sicura al 99,99%)
il passaggio immediato della pratica ad equitalia, l'intimazione a pagare nel giro di 15 giorni....
tutto questo PRIMA che parta tutto l'iter giudiziario.
In pratica ci si ritrova all'inferno, e non tutti sono capaci come Teseo di risalirne.