Beh pagare 180 euro per farsi dare una risposta "di massima" tappezzata di SE e DOVREBBE/POTREBBE non penso sia una grande idea.
Penso che le risposte da qua
https://bitcointalk.org/index.php?topic=25061.msg3547199#msg3547199 in poi siano già abbastanza esaurienti. Se uno stato non decide come collocare il BTC, non c'e avvocato che tenga.....opinioni rimarranno.
la mia modestissima opinione è che il guadagno in bitcoin abbia sia assoggettabile alla disciplina (vastissima, non farò un compendio) dei frutti civili sul capitale. Inoltre il bitcoin è un prodotto finanziario negoziabile su mercati non regolati e come tale se (non sono esperto in diritto tributario, anzi neanche ho sostenuto l'esame, facoltativo) ci fossero delle aliquote applicabili ad essi, varrebbero pure per il bitcoin. D'altronde si pone il problema dell'onere probatorio: come si potrebbe provare il guadagno? essendo le transazioni non controllabili per definizione, starebbe tutto ad una dichiarazione unilaterale di vostra spontanea volontà, che non ha senso di essere, sul piano fattuale.
in che senso non ha senso di essere?
se io ricevo parecchi soldi sul mio conto corrente, il fisco viene a chiedermi conto quasi sicuramente, quindi io devo pure essere preparato, quindi io anzitutto pagherei le imposte dovute sul capital gain , di mia iniziativa sulla dichiarazione dei redditi o segnere come " guadagni diversi " sul 730.
poi, se mi chiamano io provvederò a fornire :
1- prova dei movimento effettuati sui vari conto ed exchangers
2- prova dell'avvenita dichiarazione dei guadagni
3- consulenza scritta da un avvocato , che magari non serve ma è sempre meglio che niente.
in alternativa , se propio non volessi dichiarare andrei offshore, ma è illegale come ben sapete
il punto è, ok possono vedere che ti è arrivato il bonifico di tot, ma come fanno a sapere in che parte hai guadagnato, in che parte hai perso? ti faccio un esempio: io faccio un bonifico su bitstamp di mille, poi compro cash da un amico bitcoin per altri mille euro, bitcoin che trasferisco su bitstamp. Mettiamo che dei primi mille per l'andamento del mercato ne rimangano 700, dei secondi mille altri 700, quindi ci ho rimesso 600 euro, ma quando andrei a prelevare tutto il denaro su bitstamp e trasferirlo con bonifico sul mio conto risulterebbe 1400, quindi parrebbe che tu ci avessi guadagnato. QUesto volevo dire, non si può sapere se uno oha guadagnato o meno, ed i bonifici fatti e ricevuti sono solo indicatori, spesso validi, tipo nel mio caso che compro bitcoin solo sui markets, ma altre volte no.
Questa è la sola ed unica differenza rispetto ai mercati finanziari ordinari, differenza che richiederebbe l'attenziona di una disciplina specifica che attualmente manca.
basta dimostrare gli acquisti e fornire qualche pezza giustificativa, ad esempio lo storico delle transazioni su un exchanger.
il problema non me lo porre per 1000 eur, ma metti che uno abbia 500k in btc, acquistati piu di un anno fà a prezzo basso, e vorrebbe prelevarli , il fisco ti viene a fare le pulci.
Tu cosa devi fare per pararti il cu..? è questo il punto
si ok potrei comprarci oro con btc e tenerlo nel cassetto, ma se voglio usare il capitale per altri investimenti deve essere capitale dichiarato e "pulito" cioè tasse pagate e tutto a posto
per farla breve, se mi bonifico 500k sul mio cc, l'anno seguente cosa dichiaro nel 730? quanto ci pago di tasse?