Riguardo l'economia deflativa, vorrei che entrasse in mente un concetto chiave: i bitcoin non si mangiano, e con essi non si possono intrecciare tessuti per farci dei vestiti.
Io potrei decidere di convertire tutte le mie ricchezze in bitcoin, ma non camperei più di qualche giorno. Ad un certo punto dovrò spenderli per comprarci ciò che mi serve.
Sicuramente ogni spesa sarà ancora più oculata di quanto già si fa normalmente con la valuta fiat, ma questo lo considero un bene per la salute del pianeta e dell'umanità. La crescita drogata della società occidentale nel '900, tra l'altro interamente a carico delle generazioni future[1], non è un modello sostenibile. Un'economia che voglia definirsi sana non può contemplare una spesa maggiore di quanto ci si possa permettere, con gente che vive al di sopra delle proprie possibilità.
Forse la più visibile rivoluzione legata all'adozione del bitcoin sarà proprio il superamento del consumismo sfrenato, e senza avvertire il peso della rinuncia: la gente deciderà con gioia e in piena libertà di spendere solo il giusto. Questa sì che si può definire "crescita sostenibile".
[1] i nostri bimbi, appena nati, si ritrovano immediatamente sulle spalle un debito di 34000 €, pur non avendo contratto debiti con nessuno...
Non ho letto tutte le risposte di questo topic ma quello che dice Stemby è sempre interessante. Non sono riuscito ancora a farmi un'idea definitiva su quale sarebbe migliore tra deflazione/inflazione... probabilmente la prima se però fosse presente un forte meccanismo redistributivo...
certo è che il consumismo che abbiamo vissuto non è sostenibile.
Stemby, a questo punto, perchè rovini il tuo intervento con quella stronzata immane delle generazioni future e dei bimbi nati con la cambiale?