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Author Topic: Cosa fareste voi se foste un governo e volete distruggere i bitcoin...  (Read 1384 times)
Ermo (OP)
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November 26, 2013, 10:09:52 AM
 #1

Voglio provare a capire quali potrebbero essere le strategie più probabili che un governo potrebbe adottare per distruggere i bitcoin. Questo ci potrebbe aiutare a riflettere sulle strategie per difenderci da un attacco del genere e uscirne vincitori. Eventualmente nel peggiore dei casi, capire i sintomi di un attacco e uscirne vendendo tutto in tempo.

Fare una legge che la vieta i bitcoin sarebbe inutile. Si deve attaccare il sistema nei punti deboli.

Riflettendo sui punti deboli:
- il momento più critico dei bitcoin secondo me è stato il fork del  11/12 marzo e se non veniva sistemato in tempo sarebbe stato devastante.
- un governo avrebbe a disposizione un bel po’ di soldi, diciamo anche 10miliardi di dollari per una cosa simile e potrebbe manipolare il prezzo molto facilmente con un po’ di organizzazione visto che non ci sono regole
- il mining è in mano a poche pool e un attacco sarebbe molto distruttivo. Se ci fossero molti miner in solo o usando p2pool le cose sarebbero diverse.

Ho pensato ad una cosa del genere:
L’attacker deve attrezzarsi prima, creando una farm in grado di reggere l’hash rate del network o almeno per una buona parte. Magari comprando ASIC a manetta o sfruttando le strutture del governo o creando a sua volta ASIC con un loro progetto interno.
Si potrebbe poi pensare un attacco ai DNS delle pool mettendole offline (il governo con la scusa del terrorismo potrebbe farlo in poche ore) e nel caso di un up con dns distribuiti preparare un attacco DDOS ad hoc.

Un attacco contemporaneo a BTCguild, Ghash.io, Eligius, Slush, BitMinter (etc…) comprometterebbe quasi l’80% dell’hashrate.
Mettendo offline tutti le big pool si avrebbe l’occasione di entrare come unica/più pool governative e comandare il network. Qui entra in gioco la farm pronta ad entrare in funzione. La cosa migliore sarebbe più farm distribuite nel mondo. Sulle farm si farebbe girare un client modificato ad hoc che intenzionalmente farebbe generare un fork della blockchain senza un meccanismo particolare ma casualmente: non accetta un blocco e prosegue solo con altri. Si avrebbe un fork nel quale un client non risulta più in grado capire quale delle due (o più) prendere come riferimento. Prenderebbe a caso una delle 2 (quella che gli arriva prima) ma potrebbe perdere le sue transazioni.

Per più tempo si protrae questa situazione e più il panico verrebbe a galla. Secondo me questo sarebbe la fine. Con la blockchain compromessa si dovrebbe creare un client che farebbe ripartire dal punto in cui è iniziato l’attacco ma dubito che potrebbe funzionare in tempi brevi.

In questo la fiducia sarebbe compromessa e anche se si rimettesse in piedi il sistema tutti venderebbero per paura di un altro attacco. Se ci fosse una ripresa dei miner, a quel punto il governo potrebbe comprare tutti bitcoin in circolazione e vendere al ribasso. A prezzo ribassato i miner abbandonerebbero il loro lavoro e da quel momento sarebbe una discesa continua senza arresto.
Ditemi se sarebbe una cosa che potrebbe essere fatta e che effettivamente porterebbe alla distruzione totale.

Se effettivamente potrebbe funzionare questo attacco qualcuno sta pensando ad un modo per proteggersi? Secondo me si dovrebbe adottare p2pool unico modo per accettare i blocchi, ormai unica soluzione in grado di mantenere la decentralità, vera forza dei bitcoin ormai però sradicata dalle pool/farm.


E' un idea, a voi la parola  Grin

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FaSan
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November 26, 2013, 10:26:25 AM
 #2

Potresti fare un format televisivo per Focus, dopo "Cosa accadrebbe alla Terra senza l' uomo", "Come distruggere i Bitcoin in 4 mosse"  Grin Grin


Intanto la parola "fork" non c'entra niente, si parla di vulnerabilità, exploit o di bug se vuoi.


Secondo, la fai troppo complicata, basterebbe che la NSA rendesse pubblico l' inverse di SHA (che hanno già).



Ciao, FaSan
gubi66
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November 26, 2013, 10:49:17 AM
 #3

io creerei 4-5 compagnie, produttrici di asic, una bella campagna pubblicitaria competitiva fra queste per non destare sospetti...poi quando queste dominano il mercato utilizzare la backdoor fisica prodotta sugli hardware stessi.

comunque e' possibile anche quello che dice FaSan, fra l'altro molto meno costoso, e aggiungerei anche che vedendo negli anni 90 la direzione che prendeva il mondo della crittografia l'nsa o chi per lei a quei tempi, temendo il rischio di una moneta distribuita blablabla....la crea lei stessa per prima immettendola nel mercato, la spinge fino a livelli belli alti e poi fa rilasciare l'inverse dello sha e fa scottare psicologicamente mezzo mondo che traumatizzato avra' bisogno di molto tempo per riavvicinarsi a questa tipologia di tecnologia e loro camperanno ancora un po, e inoltre con un bel po di soldi in piu grazie a vendite oculate....fantasie...

asderz
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November 26, 2013, 10:52:52 AM
 #4

rendi illegale il bitcoin e quindi punibile dalla legge chi si fa pagare con questa moneta
la gente continuerà a minarle ok ma se tanto nn la puoi spendere a che serve?
FaSan
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November 26, 2013, 10:57:21 AM
 #5

rendi illegale il bitcoin e quindi punibile dalla legge chi si fa pagare con questa moneta
la gente continuerà a minarle ok ma se tanto nn la puoi spendere a che serve?


W la libertà e la democrazia  Cheesy Dovresti vietare anche il baratto e i regali allora. Senza contare che alimenteresti un mercato nero di scambi tra privati.



FaSan
asderz
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November 26, 2013, 11:03:24 AM
 #6

rendi illegale il bitcoin e quindi punibile dalla legge chi si fa pagare con questa moneta
la gente continuerà a minarle ok ma se tanto nn la puoi spendere a che serve?


W la libertà e la democrazia  Cheesy Dovresti vietare anche il baratto e i regali allora. Senza contare che alimenteresti un mercato nero di scambi tra privati.



FaSan

beh i governi nn ci mettono tanto a proibire qualcosa... basta che si inventano chessò che è gestita da criminali oppure qualsiasi altra cazzata e il gioco è fatto... certo resterebbe una moneta da deepweb ma non avrà mai un futuro a cielo aperto
Ermo (OP)
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November 26, 2013, 11:06:56 AM
 #7

Ma dove avete letto che l'nsa ha nel cassetto l'inverse sha Huh

Concentriamoci se questo meccanismo può o meno funzionare  Wink

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bitcoinplaza
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November 26, 2013, 11:39:26 AM
 #8



Secondo, la fai troppo complicata, basterebbe che la NSA rendesse pubblico l' inverse di SHA (che hanno già).



Ciao, FaSan

ahahahhaha !!! grazie che ce lo hai detto !

occhio che solo per questa cagata potresti vincere il premio "Post dell'anno" !


diego1000
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November 26, 2013, 11:50:11 AM
 #9



Secondo, la fai troppo complicata, basterebbe che la NSA rendesse pubblico l' inverse di SHA (che hanno già).



Ciao, FaSan

ahahahhaha !!! grazie che ce lo hai detto !

occhio che solo per questa cagata potresti vincere il premio "Post dell'anno" !



+1 per la cagata dell'anno

sto per lanciare i lovecoin impossibili da comprare con i soldi e da minare con la corrente.
FaSan
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November 26, 2013, 12:08:47 PM
 #10

http://thehackernews.com/2013/09/NSA-backdoor-bitcoin-encryption-sha256-snowden.html


Ma secondo voi io programmatore di NSA rilascio un sistema di crittografia che può essere usato contro di me senza tutelarmi ? Neanche Micio con il suo Silent Miner l' avrebbe mai fatto  Grin Grin
gubi66
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November 26, 2013, 12:41:39 PM
 #11

http://thehackernews.com/2013/09/NSA-backdoor-bitcoin-encryption-sha256-snowden.html


Ma secondo voi io programmatore di NSA rilascio un sistema di crittografia che può essere usato contro di me senza tutelarmi ? Neanche Micio con il suo Silent Miner l' avrebbe mai fatto  Grin Grin

entrambe le opzioni sono forse possibili ma attualmente indimostrabili, e' bello pero' lavorare di fantasia giusto cosi per non perderla.

bitcoinplaza
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November 26, 2013, 12:43:37 PM
 #12

http://thehackernews.com/2013/09/NSA-backdoor-bitcoin-encryption-sha256-snowden.html


Ma secondo voi io programmatore di NSA rilascio un sistema di crittografia che può essere usato contro di me senza tutelarmi ? Neanche Micio con il suo Silent Miner l' avrebbe mai fatto  Grin Grin

per quanto attendibile sia la fonte (Mattew D. Green, che guardacaso è sviluppatore di zerocoin), se il tutto si basa su "If you assume ..." è dura !

in ogni caso dal 2009 ad oggi non sono state trovate vulnerabilità e non è detto che anche se trovate possano essere sfruttate nell'implementazione che sha256 ha nel protocollo bitcoin

anche per me sarebbe molto piu facile "vietare" a livello legale il BTC per boicottarlo.

itsjustme
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November 26, 2013, 12:57:20 PM
 #13

Il giorno in cui si potranno fare collissioni SHA256 istantanee l'ultimo dei problemi sarà bitcoin...

Mi preoccuperei prima delle istituzioni normali (militari e finanziarie) ... hai presente il "lucchetto" che la tua banca tanto si raccomanda di controllare quando ti colleghi all'homebanking?

Ecco...

.
rb1205
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November 26, 2013, 01:09:57 PM
 #14

E' vero l'NSA ha l'inverse dello SHA, me l'ha detto mio cuggino!

Che poi, anche nel caso succedesse una cosa del genere, nel giro di qualche ora verrebbe forkata la blockchain dall'ultimo blocco ritenuto "legit" con un'emergency release di un client con nuovo algoritmo di proof of work. Certo sarebbe una bella botta, ma non distruggerebbe i bitcoin. Distruggerebbe i conti correnti di tante persone con home banking, quello si.

toke
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November 26, 2013, 02:22:15 PM
 #15

ma i quarkcoin non sono molto piu sicuri?
ercolinux
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November 26, 2013, 04:02:37 PM
 #16

Vista la visibilità e l'uso sempre crescente dei bitcoin nel mondo se io fossi UN governo non farei proprio nulla.
Caso diverso se si mettessero d'accordo blocchi di governi (UE, USA, ecc..). Lavorando di fantasia ci sono 3 strade (e mezza) che potrebbero seguire:

1. a livello legale rendere fuori legge l'uso dei bitcoin. Questo farebbe crollare l'economia dei bitcoin in quell'area ma non in tutto il resto del mondo. Avrebbe sicuramente ripercussioni sul prezzo e sugli scambi, ci sarebbe panico e probabilmente un crollo, ma poi tutto ricomincerebbe, sicuramente in scala minore almeno all'inizio se per dire si togliesse tutto il mercato degli USA o dell UE; ma questo toglierebbe anche dal mercato una fetta di bitcoin. Alla fine nel giro di qualche mese, tolto che per l'area vietata, nulla cambierebbe.

2. potrebbero tentare di screditare i bitcoin agendo contro la stessa blockchain e operazioni di FUD: attacchi del "selfish miner", tentativi di attacchi del 50% e screditamento mediatico. Qui si potrebbero fare già più danni a medio-lungo termine. Una nazione come gli USA potrebbe costruire 6PHash di asic per tentare un 50%? Forse si, ma i tempi sarebbero abbastanza lunghi e nel caso si verifichi una cosa simile fare anche solo una piccola modifica al protocollo li renderebbe inutili (come del resto anche tutti gli altri ma a mali estremi estremi rimedi) e permetterebbe di forkare la blockchain e ripartire da blocchi validi. Il FUD tanto più si allarga la base di utenti tanto meno funziona.

3. un attacco economico: 8-10 miliardi di dollari sono noccioline (specialmente per chi può stamparli quasi gratis). Rastrellare 400-500.000 bitcoin al prezzo di mercato e rivenderli a 30-40$ in meno ricomprandoli subito, per poi rivenderli nuovamente a 40-50$ in meno e così via per 6-7 cicli innescherebbe sicuramente un panic sell in moltissimi a quel punto continuando a pompare bitcoin a prezzi sempre più bassi e raccattandoli man mano che scendono quelli in panic si può facilmente portare il valore sotto i 100$. Resistenza psicologica che farebbe svuotare ben più di un wallet e facendo smettere di minare praticamente la maggior parte di chi ha ASIC di prima o seconda generazione.
A quel punto in caso di crollo repentino della potenza di hash il protocollo ha uno dei maggiori (secondo me) punti di vulnerabilità, infatti se dimezzo la potenza della rete ci vuole il doppio del tempo per arrivare ad una nuova ridefinizione della difficoltà, ma se la potenza si riduce a 1/3 il tempo aumenta di molto in quanto i passaggi di difficoltà non possono essere superiori a 4 volte (o a 1/4) della difficoltà precedente: quindi a 1/5 della potenza ci vogliono 2016 blocchi da 30 minuti l'uno (10x3) cioè 42 giorni di transazioni rallentate, più altri 2016 blocchi da 12-13 minuti (18 giorni) prima di arrivare ad avere nuovamente i blocchi da 10 minuti. In tutto questo ci sarebbero moltissime transazioni bloccate o rallentate per via anche dell'aumento di vendite e movimenti.

Esiste anche un punto 4 che potrebbe sfruttare il limite della dimensione del blocco: se compro 200.000 bitcoin e poi mi metto a trasferirli facendo 600.000 transazioni al giorno da pochi satoshi con una fee di 0,05 bitcoin in modo che abbiano alta priorità di fatto saturo tutta la capacità di propagazione della rete con le mie transazioni  (7 transazioni al secondo sono il massimo che il protocollo può gestire) per una settimana. A quel punto tutte le altre transazioni finiranno ritardate creando panico in moltissimi utenti e ancora 1-2 giorni minimo di colli di bottiglia dopo la fine del "dust attack" se possiamo chiamarlo così. Ripetendo questa manovra un po' di volte si potrebbe portare ad una paralisi della rete per diverse settimane.

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November 26, 2013, 04:05:35 PM
 #17

la cosa è più semplice di quanto si pensi.

Lo Stato legalizza i bitcoin, instaura un sistema di exchange ufficiali dove solo lì puoi scambiare, altrove è reato.
Col tempo rende obbligatorio avere un indirizzo pubblico registrato, una sorta di iban. Successivamente estende o costruisce sopra dei servizi col bitcoin.

A questo punto è arrivato il momento di rendere il bitcoin antieconomico, tasse, svantaggi rispetto alle carte e alle banche, campagne di disinformazione...

Di giorno in giorno la gente vedrà solo svantaggi e sarà la fine

Tempo di attuazione del piano 10-15 anni Cheesy
Ermo (OP)
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November 26, 2013, 04:08:41 PM
 #18

Vista la visibilità e l'uso sempre crescente dei bitcoin nel mondo se io fossi UN governo non farei proprio nulla.
Caso diverso se si mettessero d'accordo blocchi di governi (UE, USA, ecc..). Lavorando di fantasia ci sono 3 strade (e mezza) che potrebbero seguire:

1. a livello legale rendere fuori legge l'uso dei bitcoin. Questo farebbe crollare l'economia dei bitcoin in quell'area ma non in tutto il resto del mondo. Avrebbe sicuramente ripercussioni sul prezzo e sugli scambi, ci sarebbe panico e probabilmente un crollo, ma poi tutto ricomincerebbe, sicuramente in scala minore almeno all'inizio se per dire si togliesse tutto il mercato degli USA o dell UE; ma questo toglierebbe anche dal mercato una fetta di bitcoin. Alla fine nel giro di qualche mese, tolto che per l'area vietata, nulla cambierebbe.

2. potrebbero tentare di screditare i bitcoin agendo contro la stessa blockchain e operazioni di FUD: attacchi del "selfish miner", tentativi di attacchi del 50% e screditamento mediatico. Qui si potrebbero fare già più danni a medio-lungo termine. Una nazione come gli USA potrebbe costruire 6PHash di asic per tentare un 50%? Forse si, ma i tempi sarebbero abbastanza lunghi e nel caso si verifichi una cosa simile fare anche solo una piccola modifica al protocollo li renderebbe inutili (come del resto anche tutti gli altri ma a mali estremi estremi rimedi) e permetterebbe di forkare la blockchain e ripartire da blocchi validi. Il FUD tanto più si allarga la base di utenti tanto meno funziona.

3. un attacco economico: 8-10 miliardi di dollari sono noccioline (specialmente per chi può stamparli quasi gratis). Rastrellare 400-500.000 bitcoin al prezzo di mercato e rivenderli a 30-40$ in meno ricomprandoli subito, per poi rivenderli nuovamente a 40-50$ in meno e così via per 6-7 cicli innescherebbe sicuramente un panic sell in moltissimi a quel punto continuando a pompare bitcoin a prezzi sempre più bassi e raccattandoli man mano che scendono quelli in panic si può facilmente portare il valore sotto i 100$. Resistenza psicologica che farebbe svuotare ben più di un wallet e facendo smettere di minare praticamente la maggior parte di chi ha ASIC di prima o seconda generazione.
A quel punto in caso di crollo repentino della potenza di hash il protocollo ha uno dei maggiori (secondo me) punti di vulnerabilità, infatti se dimezzo la potenza della rete ci vuole il doppio del tempo per arrivare ad una nuova ridefinizione della difficoltà, ma se la potenza si riduce a 1/3 il tempo aumenta di molto in quanto i passaggi di difficoltà non possono essere superiori a 4 volte (o a 1/4) della difficoltà precedente: quindi a 1/5 della potenza ci vogliono 2016 blocchi da 30 minuti l'uno (10x3) cioè 42 giorni di transazioni rallentate, più altri 2016 blocchi da 12-13 minuti (18 giorni) prima di arrivare ad avere nuovamente i blocchi da 10 minuti. In tutto questo ci sarebbero moltissime transazioni bloccate o rallentate per via anche dell'aumento di vendite e movimenti.

Esiste anche un punto 4 che potrebbe sfruttare il limite della dimensione del blocco: se compro 200.000 bitcoin e poi mi metto a trasferirli facendo 600.000 transazioni al giorno da pochi satoshi con una fee di 0,05 bitcoin in modo che abbiano alta priorità di fatto saturo tutta la capacità di propagazione della rete con le mie transazioni  (7 transazioni al secondo sono il massimo che il protocollo può gestire) per una settimana. A quel punto tutte le altre transazioni finiranno ritardate creando panico in moltissimi utenti e ancora 1-2 giorni minimo di colli di bottiglia dopo la fine del "dust attack" se possiamo chiamarlo così. Ripetendo questa manovra un po' di volte si potrebbe portare ad una paralisi della rete per diverse settimane.

Il punto 4 è preoccupante, non ci avevo mai pensato ...

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ercolinux
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November 26, 2013, 04:30:52 PM
 #19


Il punto 4 è preoccupante, non ci avevo mai pensato ...

Richiede comunque un capitale molto elevato (appunto 200.000 bitcoin per fare 1 settimana di blocco). E ad ogni modo il limite delle 7 transazioni al secondo è solo un limite software impostato di proposito per problemi di banda e spazio occupato.
In realtà per come è concepito il protocollo un PC di fascia media (un core i7 a 2.2GHz) è in grado di trattare circa 4000 transazioni al secondo.
Per quanto riguarda la rete servono circa 8Mbit/s di banda di rete per far transitare 2000 transazioni al secondo.
Il problema più grosso è lo spazio su disco per chi deve archiviare l'intera blockchain: con 2000 transazioni al secondo  si arrivano ad avere blocchi da circa 600MB quindi la blockchain potrebbe crescere di 86GB al giorno. Qui serve una rivisitazione del sistema con cui si archivia la blockchain, ma ci sono già cose allo studio come il "pruning" di tutte le transazioni completamente spese (era già previsto nel paper di Satoshi) o la creazione di punti di ripristino della blockchain da cui partire o ancora proposte di compressione della blockchain.

Ma già solo portare le transazioni da 7 a 100 renderebbe comunque praticamente impossibile questo attacco (oltre 8 milioni di transazioni al giorno richiederebbero solo di fee almeno 160.000 bitcoin al giorno)

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fmerli
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November 27, 2013, 10:00:06 AM
 #20

Secondo me anche il metodo tre non sarebbe molto efficace, alla fine un operazione da 8 10 miliardi la devi giustificare il qualche modo e comunque la cosa si saprebbe o forse sarebbe addirittura evidente, in questo caso l'unico risultato sarebbe quello di distribuire molti soldi a chi fa compra vendita di bitcoin, senza contare l'impopolarità che deriverebbe da un operazione simile.
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