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Author Topic: Dimostrare l'esistenza di un file in un determinato periodo - Leggere la nuova!  (Read 2992 times)
HostFat (OP)
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December 08, 2013, 09:19:51 PM
Last edit: March 11, 2015, 10:00:53 AM by HostFat
 #1

Questa guida è vecchia, leggere la nuova:
https://bitcointalk.org/index.php?topic=985358





Dimostrare l'esistenza di un documento/dichiarazione (o più di uno) in un dato momento:

1) Prendere l'hash del file e usarlo come frase per un brainwallet: http://brainwallet.org/
2) Trasferire un tot di Bitcoin li sopra e poi ritirarli/riprenderseli (meglio però lasciare qualche centesimo, per evitare il pruning)

La transazione rimarrà quindi per sempre nel blockchain.
Sarà quindi possibile in futuro dimostrare che quel file esisteva in quel determinato momento, semplicemente perchè esiste la transazione.
Tale file potrebbe anche essere un semplice file di testo con dentro appunto testo/frasi.
Oppure è anche possibile mettere sempre dentro lo stesso file di testo vari hash di vari file.

Di programmi per procurarsi l'hash di un file ce ne sono tanti, per tutti i sistemi operativi.

Questo è un metodo alternativo al servizio http://www.proofofexistence.com
Quindi senza bisogno di affidarsi a terzi Wink

Pensate che ci siano altri "giochetti" interessanti da fare in questo campo o idee per sfruttarlo? Smiley

NON DO ASSISTENZA PRIVATA - https://t.me/hostfatmind/
Sandro kensan
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December 08, 2013, 10:00:09 PM
 #2

Bellissimo,
ho letto adesso il funzionamento del brainwallet (mi pare una stupidaggine) ma usare l'hash SHA256 come private key per stabilire che un testo è stato scritto in una certa data è una idea fenomenale. Poi i bitcoin si dovranno affermare affinché ci sia un tribunale che accetti questa forma di prova temporale.

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Ilsk
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December 08, 2013, 10:29:50 PM
 #3

Magari in un futuro potra essere usato come prova per la propietà intelletuale, facendo diventare così la blockchain una specie di ufficio brevetti.
palatine
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Hey baby, there ain't no easy way out


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December 09, 2013, 01:44:59 PM
 #4

Bellissimo,
ho letto adesso il funzionamento del brainwallet (mi pare una stupidaggine) ma usare l'hash SHA256 come private key per stabilire che un testo è stato scritto in una certa data è una idea fenomenale. Poi i bitcoin si dovranno affermare affinché ci sia un tribunale che accetti questa forma di prova temporale.

Veramente, se la cosa è scientificamente dimostrabile, il tribunale deve accettare la prova. Cheesy
pasticcio
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December 09, 2013, 05:59:37 PM
 #5

favolosa sta cosa.. sono da un'oretta che mi informo sul funzionamento del brainwallet dopo aver letto il tuo post ed effettivamente è un ottimo metodo!
Grazie!

Credo comunque che un tribunale dovrebbe accettare questa prova, quando sono senza ombra di dubbio dimostrabili in affidabilità, e questa sembra lo sia.. apre imho sviluppi interessanti in molti campi.. ad esempio perizie, controversie.. persino per una semplice mail si può paragonare ad una PEC O_O
Vinz87
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December 09, 2013, 11:16:32 PM
 #6

La firma digitale e tutti gli annessi e connessi (dimostrazione di esistenza, di proprietà, timestamp, etc) sono già stati inventati e funzionano esattamente così, la differenza è che viene accettata a livello giuridico fintanto che è riconosciuto l'owner della chiave che certifica la tua chiave, e quella che certifica quella di prima etc etc, in una catena di chiavi pubbliche/private che certificano l'esistenza e la veridicità di quelle che vengono dopo.

quindi è una catena centralizzata, in cima c'è un ente che deve essere riconosciuto come garante. bisogna vedere cosa ne pensano a livello giuridico di utilizzare come garante invece che un ente riconosciuto, la potenza di calcolo necessaria a cambiare le carte in tavola, come avviene nei bitcoin
ovijunno
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December 10, 2013, 12:30:44 AM
 #7

La firma digitale e tutti gli annessi e connessi (dimostrazione di esistenza, di proprietà, timestamp, etc) sono già stati inventati e funzionano esattamente così, la differenza è che viene accettata a livello giuridico fintanto che è riconosciuto l'owner della chiave che certifica la tua chiave, e quella che certifica quella di prima etc etc, in una catena di chiavi pubbliche/private che certificano l'esistenza e la veridicità di quelle che vengono dopo.

quindi è una catena centralizzata, in cima c'è un ente che deve essere riconosciuto come garante. bisogna vedere cosa ne pensano a livello giuridico di utilizzare come garante invece che un ente riconosciuto, la potenza di calcolo necessaria a cambiare le carte in tavola, come avviene nei bitcoin

Non sono propriamente esperto di queste cose, ma da come l'ho intesa io la catena di trust "centralizzata" serve per garantire che se tu firmi qualcosa come "Cristoforo Colombo" tu sia veramente Cristoforo Colombo.
In questo modo grazie ad un ente certificatore (che verifica i tuoi dati anagrafici) e alla catena di trust, è possibile avere la garanzia della tua identità anche a distanza, senza necessità di visionare documenti o altro.

Credo invece che per esempio nel caso di una scrittura privata tra due o più parti, non ci sia alcun bisogno che la tua firma sia "certificata". E' ovvio che poi in caso di dispute dovrai dimostrare che quella firma sia tua.

Quindi se firmi un documento con una firma anche non certificata, e poi lo leghi alla blockchain (mettendo così un timbro temporale scientificamente dimostrabile) penso che non ci siano problemi ad utilizzare queste prove in un procedimento legale.
Che poi in sostanza ciò che propone il sito proofofexistence.com o anche più artigianalmente (ma in modo altrettanto efficace) la procedura proposta da Hostfat.

Comunque, oltre al discorso di poter dare una "data certa" a contratti e documenti mi associo all'idea dell'ufficio brevetti.


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