Per chi volesse comprare, legalmente e legittimamente, Bitcoin senza KYC le strade si sono ridotte molto ultimamente: direttive KYC/AML si sono frapposte ad un utilizzo rispettoso della privacy di bitcoin.
In realtà è disponibile un canale molto facile e pratico: la rete di bitcoin bancomat gestita da Shitcoins.club.
Sul sito di Shitcoins.club, cliccando su Localizzazioni, sono disponibili le location in Italia (Milano, Torino, Firenze ed altre località in Italia).



In realtà la medesima società gestisce anche diversi bancomat siti all'estero:



Tramite suddetto bancomat è possibile acquistare e vendere BTC utilizzando contanti, senza alcuna necessità di dover essere sottoposti a processi di identificazione.
Secondo quanto riportato nel loro sito il limite di transazione di acquisto e vendita è di 3,000 euro.

Il processo di acquisto è molto più semplice di quanto avessi immaginato, descriverò qui di seguito la mia esperienza al bancomat di Bicocca Village, che ho visitato nei giorni scorsi.

Il bancomat è in realtà un chiosco, nel pieno del centro commerciale (primo piano, area ristoranti). Non vi è alcuna protezione da sguardi indiscreti, e si è nel mezzo del flusso di gente. Lascio a ciascun di voi giudicare se questo sia un fatto positivo o negativo, visto che si maneggia cash (se da un lato è un bene non essere in luoghi isolati mentre si maneggiano soldi, d'altra parte si perde un po' in termini di "privacy". È una questione di preferenze personali secondo me).



Arrivati di fronte al bancomat una schermata mette in evidenza i prezzi di acquisto e vendita di diverse crittovalute (BTC,DASH, ETH e LTC).



Lo spread è aggiornato in tempo reale, se il chiosco perde connessione al server centrale non si può operare.
Se volete avere un'idea delle quotazioni applicate sul sito Shitcoins.club sono disponibili in tempo reale le quotazioni applicate nei chioschi.


In quell'esatto momento su Bitstamp la quotazione era la seguente:



Lo spread applicato è quindi esattamente pari all' 8%: 5.5% di costo per comprare, 2.5% per vendere (probabilmente in generale la clientela principalmente compra BTC, quindi le quotazioni per vendere è migliore, soprattutto per bilanciare la quantità di cash all'interno del bancomat).

Quindi selezioniamo compra Bitcoin ed inseriamo i contante nella fessura sulla sinistra.
Man mano che inseriamo contante la schermata si aggiorna con il totale versato e l'equivalente in BTC.
Simpatica la possibilità di inserire nel dispositivo delle banconote straniere. Non l'ho provata, ma senz'altro utile in caso di "avanzi" da viaggi all'estero che le banche spesso fanno storie a ritirare.

Ho inserito due banconote per un totale di 60 EUR, ed il corrispettivo BTC era aggiornato in Real Time:




A questo punto ho dovuto dire al bancomat dove spedire i BTC: mi si presentavano due scelte, o usare un indirizzo generato da loro facendomi stampare la chiave privata, o fornire io stesso un indirizzo al quale fare inviare i BTC.
Ovviamente ho scelto questa seconda opzione.
Per inserire l’indirizzo al quale fare inviarsi BTC avrei potuto digitare l'indirizzo manualmente, ma ho usato la possibilità di inquadrare un codice QR direttamente dall'app sul telefono. Molto più rapido e sicuro.



L'indirizzo è stato immediatamente riconosciuto:



A questo punto è stato possibile dare Ok alla transazione.



Non ho potuto in alcun modo scegliere le commissioni, ed il tempo di conferma previsto era di 12 blocchi.

Dato, invio dopo qualche secondo viene mostrata la seguente schermata di conferma dell'invio:



La transazione è comparsa immediatamente nel wallet (sospiro di sollievo):



Il bancomat ha inoltre fornito una ricevuta cartacea, riepilogando i dati della transazione. Non so bene cosa possa servire, ma forse può tornare utile in caso di problemi con il bancomat medesimo.



Nonostante fossero previsti 12 blocchi come tempo di conferma, la transazione è stata confermata molto prima, dopo neanche 10 minuti era già stata confermata:



Dal telefono ho potuto vedere che le commissioni erano pari a 3 sats/vbyte, quindi la stima sui tempi di conferma era decisamente conservativa. Non un grosso problema, ma forse il livello della commissione sarebbe potuto essere ottimizzato.

In generale quindi un'ottima esperienza. Davvero facile, sicuro e rispettoso della mia privacy.
Rimane da provare il processo inverso, quello di vendita.
Al prossimo pump provo!


Alcune precisazioni/osservazioni:

• Non sono in alcun modo legato a Shitcoins.club, ho fatto questo post di mia iniziativa solo per illustrare quanto sia facile effettuare le operazioni descritte.
• Non mi è chiaro cosa impedisca di fare più transazioni successive per oltrepassare questo limite. (ho inviato una mail al gestore, vi faccio sapere)

bella storia
nel tuo caso potevi cambiare anche lingotti in bitcoin? ahaha
scherzo dai

cmq e' stata una bella storia che hai raccontato, se passo da li lo voglio provare anche io con una cifra simbolica come hai fatto tu

Certo,
Il mondo è strano. ognuno può fare quello che vuole!

Esatto, questo potrebbe essere ottimo in futuro quando e se ci sarà una legislazione chiara per dichiarare i guadagni fatti con le criptomonete, così hai una ricevuta che dimostra quanto hai comprato e quanto hai speso, mentre se compri in contanti da un privato, non hai questa possibilità

Pagare il 5,5% di commissioni? Ma siamo fuori...

Di sicuro non è poco il 5,5 x l’acquisto, soprattutto se confrontato con quanto possa trattenere il classico Exchange, però oggi se entri con euro e non vuoi kyccare di alternative...
insomma quantificando il “fattore privacy” (fattore che questa azienda consente... chissà ancora x quanto) si può dire che il 5,5 sia un valore comunque sempre alto? Boh 🙂 Forse si, forse no... alla fine è soggettivo - credo che ognuno possa dare un valore diverso a questa “opzione privacy”. Per cui quello che per me è troppo alto per un altro può essere conveniente.

OT: Poi ci sono anche altri strumenti che consentono la stessa opzione come ad es. scambio di persona... ma non avendo mai provato non conosco i costi (a parte poi il fidarsi e tutto il resto). Ma si va OT e mi fermo.

Paolo io a distanza di anni continuo a non capirla, ero anche nella chat bitcoin law e simili, ma ogni commercialista diceva la sua. Anche il mio è stato poco chiaro, chi diceva che sotto i 50.000 euro non si doveva dichiarare, chi che andava pagato il 26% sul netto guadagnato, io onestamente ho "paura" a farmi bonificare xx mila euro da un exchange, seguiri il consiglio di un commercialista e domani cambiano la legge e mi ritrovo nei casini. Ps, cmq non volevo andare OT 

Esatto.
Ho provato in tutti i modi a modificare il dettaglio, ma non c’era nessun cursore e non sono riuscito.

Riguardo alla ricevuta per l’obbligo di tassazione. A quanto mi risulta le plusvalenze non sono tassate, visto che per essere tassato qualcosa deve essere esplicitamente citato dalla legge (le tasse non si pagano perché qualcosa assomiglia a qualcosa d’altro che è tassato..). Comunque cerchiamo di rimanere In topic e discutiamone eventualmente nel thread apposito.

Sull'immagine "stampa la chiave privata" ho avuto un malore...

A parte le battute grazie della condivisione, ci farò un giro anch'io prossimamente magari provo a vendere qualche satoshi per testare il funzionamento opposto.

Neanche io.
Ho scritto a shitcoin.club ponendo la medesima domanda, appena mi rispondono vi aggiorno!