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Author Topic: Un punto importante da capire quando ci si informa, selezionando le fonti.  (Read 151 times)
HostFat (OP)
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November 03, 2020, 04:22:46 PM
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 #1

https://www.facebook.com/franco.cimatti/posts/10223365192694503

Quando ho scoperto il Bitcoin all'inizio del 2010, l'argomento non era ancora trattato da economisti, o matematici, o programmatori di chiara fama mondiale.
Ma anche in nessun sito/video di un simil pieroangela.
Anzi, come qualcuno sa, è stato anche ben criticato da massimi esperti di quello o quell'altro ramo di conoscenza.

Lo si poteva trovare al massimo su qualche blog, magari di qualche "cospirazionista", o di terrapiattista.
Magari da questi ultimi era comunque visto come la moneta del demonio, come qualcosa per controllarci tutti, creato dai poteri forti ecc ...

Questo vuol dire che la terra è piatta? No.

Ma è un punto importante da capire quando ci si informa, semplicemente scegliendo di "selezionare l'informazione" solo in base alla diffusa percezione di affidabilità della fonte.

La differenza fra seguire le informazioni dei "massimi esperti", e chi invece gira nel torpido e in teorie anche strampalate, è che i primi molto probabilmente hanno ormai una fama da difendere.
Devono tenersi entro certi limiti per non rischiare di perdere l'immagine che con tanto tempo sono riusciti (giustamente o meno), a costruirsi.
Devono magari difendere anche il loro canale youtube/social dalla demonetizzazione ecc ... visto che magari pure loro tengono famiglia e hanno un mutuo da pagare.
L'unica cosa di cui parleranno saranno informazioni già stra verificate da tanti altri, percorsi e sentieri già ben battuti, dove il rischio personale sia minimo o nullo.

Gli altri invece, i così detti a volte "cospirazionisti", magari per un problema di paranoia loro, giustificato o meno, è probabilisticamente più facile che vadano loro, ricercando qua e la, a trovare informazioni su cose "nuove" come al tempo era Bitcoin.
Questi poi magari non hanno un'immagine veramente da difendere, oppure devono proprio promuovere l'immagine di ricercatori di teorie e notizie fuori dal normale.

Questo NON vuol dire che la loro opinione varrà realmente qualcosa, ma per voi che leggete, potreste ricevere un informazione, un segnale, che non sareste altrimenti stati in grado di trovare appunto sul pieroangela del momento.

Ricevuta questa informazione nuova, magari si anche da un terrapiattista, dovrete poi voi impegnarvi da soli, a cercare per conto vostro, maggiori e magari più corretti dettagli, come feci io appunto nel 2010 con Bitcoin.

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fillippone
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November 04, 2020, 04:24:06 AM
Last edit: May 16, 2023, 01:09:29 AM by fillippone
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 #2

Sono d'accordo, venti anni fa, l'informazione era monodirezionale: dalla sorgente centralizzata, all'utente finale.

Il sapere fluiva nella stessa direzione dell'informazione: il Governo, forse i partiti, la Chiesa, le università erano i "dispensatori" del sapere, controllavano l'informazione, e gli "utenti" di questa non potevano che abbeverarsi all'unica fonte.

Dissenso? Pochi "eccentrici", spesso bollati come "eretici", o "controcorrente", cercavano di aprire spiragli se non su vere e proprie "verità alternative", anche solo su "pensieri alternativi", che magari non si ponevano in "opposizione" alla verità ufficiale, ma solo magari a completarla.

Il merito di quella che si parla di internet 2.0, ovvero della internet di youtube, dei blog ed in generale dei contenuti "creati" dagli utenti, è quello di avere scardinato il flusso monodirezionali del sapere e di avere creato piuttosto una "rete" di flusso, dove le varie istituzioni dialogano tra di loro, piuttosto che interagire tramite monologo.

Ovviamente il moltiplicarsi delle voci ha creato un'allargamento della platea di opinioni e teorie ai quali ciascuno ha accesso. La famosa "democratizzazione" del sapere, tanto osteggiata dai "sapienti" (mi ricordo U. Eco, ad esempio) che invece volevano un "bollino" autorizzativo per le fonti.

Cosa significa questo?
Che bisogna sapere cogliere il "segnale" rispetto al "rumore". Questa è una vera e propria abilità che oggi è fondamentale per non perdersi nell' "information overload".
Youtube, twitter, Blog personali, forum, telegram: se penso ai media che quotidianamente mi riversano addosso informazioni, devo, come tutti applicare un filtro.

Ebbene come faccio a filtrare il rumore, senza perdermi del "segnale"? Cercare il "segnale" frugando nel rumore, come suggerisci tu, è un processo che richiede molto, troppo tempo.
Ed allora?

Bisogna rivolgersi al "mercato", ovviamente.

Con "mercato" non mi riferisco alla platea di tutti gli utenti, ovvero qualcosa che può essere facilmente influenzato da bot o acquisti di follower, like e quant'altro, ma dall'iterazione con altri attori nel "mercato dell' informazione".

Faccio un esempio.
Uno dei miei libri preferiti in ambito Bitcoin è "The Bitcoin Standard" di Saifedean Ammous. Parla di bitcoin come "hard money", che poi sarebbe il motivo principale per il quale mi sono avvicinato a questo mondo.
Ho iniziato a seguire Saifedean su vari social. E seppure lo apprezzi per il suo approccio alla materia "bitcoin" ho iniziato a disprezzarne le opinioni su altri temi, il negazionismo sul COVID, per esempio (non sono interessato alle sue indicazioni in tema di dieta, ma mi paiono bislacche pur'esse).

E quindi? Qui abbiamo un caso dove si unisce il segnale ("The Bitcoin Standard") al rumore ("l'esaltazione del caso Svezia e la condanna delle mascherine") addirittura nella stessa persona!

Beh, la risposta sta nel mercato. Ovvero nel supporto che le opinioni da lui espresse nella materia (nel "mercato") che mi interessa ("il bitcoin"), dagli altri attori che in quel mercato operano, tralasciando le opinioni ed il supporto che lui potrebbe avere in mercati che non mi interessano (il mercato della "dieta carnivora") , anche se da persone che stimo, in altri ambiti (se Adam Back supporta Saifedean sulla cottura della carne, a me cosa interessa, in realtà? Al limite se lo facesse Heinz Beck mi potrebbe interessare).

Insomma, dobbiamo per forza trovare un metro per selezionare le fonti, ed il mio è il seguente: chiedere, figurativamente a ciascuna di esse " Ma tu, esattamente, che cazzo hai fatto per parlare? Da dove arriva la tua previsione(giusta o sbagliata che sia)? Se la volta scorsa ci hai azzeccato, cosa mi assicura che lo farai anche questa volta?

Insomma, per fare un esempio con l'arte.

Quadri come questo se ne vedono tantissimi:


Forse anche un bambino di 4 anni potrebbe dipingerlo.

Certo che se lo stesso artista prima ti ha dipinto questo, la situazione cambia:


Certo che tra i milioni di bambini che sono in grado di dipingere il primo quadro, forse uno è in grado di dipingermi anche il secondo (invertendo quindi l'ordine logico), ma sta a me trovarlo?
Tornando nel parallelo: sta a me trovare il blogger sfigato che ha la "verità", in mezzo a tutti gli scappati di casa che affollano il web oggi.

Il mio pensiero è: non credo.

Io tengo gli occhi ben aperti, ma mando avanti altri a cercare nel torbido.


N.B. L'esempio dell'arte collegato all'arte non vuole dire che si debbano seguire le quotazioni del mercato dell'arte. Altrimenti darei credito ad obbrobri come il seguente:



Difatti è disegnato da uno (quotatissimo) che non ha mai fatto altro che sta merda.




 



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Paolo.Demidov
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November 04, 2020, 10:37:56 PM
 #3

https://www.facebook.com/franco.cimatti/posts/10223365192694503

Quando ho scoperto il Bitcoin all'inizio del 2010, l'argomento non era ancora trattato da economisti, o matematici, o programmatori di chiara fama mondiale.
Ma anche in nessun sito/video di un simil pieroangela.
Anzi, come qualcuno sa, è stato anche ben criticato da massimi esperti di quello o quell'altro ramo di conoscenza.

Lo si poteva trovare al massimo su qualche blog, magari di qualche "cospirazionista", o di terrapiattista.
Magari da questi ultimi era comunque visto come la moneta del demonio, come qualcosa per controllarci tutti, creato dai poteri forti ecc ...

Questo vuol dire che la terra è piatta? No.

Ma è un punto importante da capire quando ci si informa, semplicemente scegliendo di "selezionare l'informazione" solo in base alla diffusa percezione di affidabilità della fonte.

La differenza fra seguire le informazioni dei "massimi esperti", e chi invece gira nel torpido e in teorie anche strampalate, è che i primi molto probabilmente hanno ormai una fama da difendere.
Devono tenersi entro certi limiti per non rischiare di perdere l'immagine che con tanto tempo sono riusciti (giustamente o meno), a costruirsi.
Devono magari difendere anche il loro canale youtube/social dalla demonetizzazione ecc ... visto che magari pure loro tengono famiglia e hanno un mutuo da pagare.
L'unica cosa di cui parleranno saranno informazioni già stra verificate da tanti altri, percorsi e sentieri già ben battuti, dove il rischio personale sia minimo o nullo.

Gli altri invece, i così detti a volte "cospirazionisti", magari per un problema di paranoia loro, giustificato o meno, è probabilisticamente più facile che vadano loro, ricercando qua e la, a trovare informazioni su cose "nuove" come al tempo era Bitcoin.
Questi poi magari non hanno un'immagine veramente da difendere, oppure devono proprio promuovere l'immagine di ricercatori di teorie e notizie fuori dal normale.

Questo NON vuol dire che la loro opinione varrà realmente qualcosa, ma per voi che leggete, potreste ricevere un informazione, un segnale, che non sareste altrimenti stati in grado di trovare appunto sul pieroangela del momento.

Ricevuta questa informazione nuova, magari si anche da un terrapiattista, dovrete poi voi impegnarvi da soli, a cercare per conto vostro, maggiori e magari più corretti dettagli, come feci io appunto nel 2010 con Bitcoin.


Sull'attendibilità dell'informazione si apre un discorso molto lungo...

C'è chi ne ha fatto e chi ne fa un mestiere. Molto ancora se ne farà in futuro.


Penso che quando si parla di questioni economiche, bisogna essere bravi a selezionare più dati dal vero che informazioni o teorie.

Per esempio, per capire il valore di una azienda, più che leggere i bilanci, bisognerebbe valutarla più a fondo...
comparando materie prime consumate, dipendenti impiegati, affluenza nei punti vendita se ne ha, forza dei concorrenti diretti, ecc... ecc...
Bio On è una vicenda emblematica: https://www.wired.it/economia/finanza/2020/07/20/bio-on-bioplastica-fallimento/


Trovare dati collaterali che possono indicare il cambiamento di un trend... ho trovato interessante alcuni studi che evidenziano quali emoticon vengono maggiormente usati,
in determinati contesti.
In generale avere dei dati da APP usate da almeno un miliardo di persone, può essere utile a tracciare un trend, probabilmente addirittura ad anticiparlo, forse crearlo...


Molto del valore ancora inespresso di ambienti come quello di Facebook, Youtube, ecc... nascono dall'analisi di dati collaterali utili a capire cosa si sta sviluppando nel mondo reale.



In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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Plutosky
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November 05, 2020, 01:32:18 PM
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 #4

https://www.facebook.com/franco.cimatti/posts/10223365192694503

Quando ho scoperto il Bitcoin all'inizio del 2010, l'argomento non era ancora trattato da economisti, o matematici, o programmatori di chiara fama mondiale.
Ma anche in nessun sito/video di un simil pieroangela.
Anzi, come qualcuno sa, è stato anche ben criticato da massimi esperti di quello o quell'altro ramo di conoscenza.
....

Riflessioni interessanti. In effetti ancora oggi se non sapessi nulla di Bitcoin e volessi documentarmi ricorrendo solo a canali "ufficiali" (TG e giornali), avrei grosse difficoltà sia a reperire informazioni, sia a trovare fonti competenti.

Internet ha inoltre generato una decentralizzazione della conoscenza: se bitcoin fosse stato inventato negli anni 70 per accedere ad un documento tecnico come il WP avrei dovuto comprare un libro o entrare in una biblioteca. Operazioni costose o complicate, non alla portata di tutti. Prima della Rete si finiva per informarsi quasi sempre in modo indiretto, filtrato da qualcuno. Come diceva fillippone non solo radio, tv o giornali ma anche la parrocchia, la famiglia, il partito, il bar, il circolo.

Oggi con un clic  ho la possibilità di accedere direttamente e gratuitamente alla visione dell'ideatore. C'è l'opportunità per chi vuole di reperire meglio le fonti originali, senza filtri di nessuno.

Mi fanno ridere quelli che dicono "Internet non è attendibile perchè ci scrivono anche quelli che dicono che la terra è piatta". Mi verrebbe da dire che è vero, ma ci scrivono anche quelli che dicono il contrario. Che sono sicuramente più numerosi e con idee meglio argomentate.

Ho la possibilità di farmi un'opinione ascoltando tutte le campane, ma esiste anche una ricerca statistica/numerica che mi permette di capire quale può essere l'ipotesi che ha più probabilità di essere vera.

In una rete ad accesso libero (e anonimo) ognuno può dire un'idiozia. Ma è improbabile che la maggioranza degli utenti dica un' idiozia.

Io su questo forum sono un anonimo che può scrivere una grande verità o la peggiore delle cazzate. Se scrivo una cosa e mi date contro in 1 o 2 possiamo essere nel campo delle opinioni, ma se mi date contro in 100 è quasi sicuro che ho scritto una sciocchezza.

Un lettore può usare questo "metro statistico" per formarsi una sua idea, anche al di là di come le singole opinioni sono argomentate.

Sicuramente non è vero quello che dice ogni tanto qualche studente svogliato: a cosa serve studiare se tanto c'è Internet?

Se cerco bitcoin su google trovo fra le prime posizioni qualche ciarlatano di youtube che mi dice che arriveranno sicuramente a <cifra in $ a piacere> entro il <data a piacere>

Il tutto senza argomentare, spiegare, cercare di far capire. Si dice solo il quanto e il quando e mai il come e soprattutto il perchè.

Per evitare di cadere in queste reti è fondamentale farsi degli anticorpi che si generano solo formandosi una vera coscienza critica.  

La cultura è un fattore ancora più importante che in passato.



Quadri come questo se ne vedono tantissimi:



Un mio vecchio professore di storia dell'arte diceva una grande verità:

"Tutti i grandi artisti sono degli anticonformisti rivoluzionari ma non tutti gli anticonformisti rivoluzionari sono dei grandi artisti".

In effetti non esiste un grande artista, in qualsiasi campo dello scibile umano, che è passato alla Storia per aver fatto qualcosa che qualcun altro aveva fatto prima di lui.

Rompere gli schemi e creare una nuova "via" sono elementi essenziali.

Vale però anche la seconda parte della verità sopra: tanti pataccari pensano di essere grandi artisti solo perchè creano qualcosa di scioccante, stravagante, assurdo, incomprensibile.

L'arte in questo assomiglia all'investimento: solo il tempo ci dice se una grande opera è veramente grande. Per esserlo deve essere copiata, studiata, analizzata. Creare una nuova linea di pensiero.

In questo senso Bitcoin è una grande opera d'arte: pensate a quante copie ne sono state fatte (quasi tutte le altcoin).

Se oggi le più grandi istituzioni finanziarie del mondo (le banche centrali) parlano di CBDC (central bank digital currency) è solo e soltanto perchè Bitcoin, 12 anni fa, ha aperto una nuova "via"

"One of Satoshi's greatest achievements was creating something that gives anyone on earth wealth and freedom at the same time"
arulbero
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November 05, 2020, 02:29:40 PM
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 #5

Internet ha inoltre generato una decentralizzazione della conoscenza: se bitcoin fosse stato inventato negli anni 70 per accedere ad un documento tecnico come il WP avrei dovuto comprare un libro o entrare in una biblioteca. Operazioni costose o complicate, non alla portata di tutti. Prima della Rete si finiva per informarsi quasi sempre in modo indiretto, filtrato da qualcuno. Come diceva fillippone non solo radio, tv o giornali ma anche la parrocchia, la famiglia, il partito, il bar, il circolo.

Oggi con un clic  ho la possibilità di accedere direttamente e gratuitamente alla visione dell'ideatore. C'è l'opportunità per chi vuole di reperire meglio le fonti originali, senza filtri di nessuno.

Mi fanno ridere quelli che dicono "Internet non è attendibile perchè ci scrivono anche quelli che dicono che la terra è piatta". Mi verrebbe da dire che è vero, ma ci scrivono anche quelli che dicono il contrario. Che sono sicuramente più numerosi e con idee meglio argomentate.

Ho la possibilità di farmi un'opinione ascoltando tutte le campane, ma esiste anche una ricerca statistica/numerica che mi permette di capire quale può essere l'ipotesi che ha più probabilità di essere vera.

In una rete ad accesso libero (e anonimo) ognuno può dire un'idiozia. Ma è improbabile che la maggioranza degli utenti dica un' idiozia.

Io su questo forum sono un anonimo che può scrivere una grande verità o la peggiore delle cazzate. Se scrivo una cosa e mi date contro in 1 o 2 possiamo essere nel campo delle opinioni, ma se mi date contro in 100 è quasi sicuro che ho scritto una sciocchezza.

Un lettore può usare questo "metro statistico" per formarsi una sua idea, anche al di là di come le singole opinioni sono argomentate.
...

Se cerco bitcoin su google trovo fra le prime posizioni qualche ciarlatano di youtube che mi dice che arriveranno sicuramente a <cifra in $ a piacere> entro il <data a piacere>

Il tutto senza argomentare, spiegare, cercare di far capire. Si dice solo il quanto e il quando e mai il come e soprattutto il perchè.

Come hai osservato, il problema di Internet è che la ricerca statistica/numerica la devi fare tu, almeno inizialmente; se la deleghi invece all'algoritmo di Google (soprattutto per argomenti su cui la maggioranza delle persone non sa nulla, come bitcoin), rischi di trovare solo immondizia.

Il nostro forum invece funziona proprio da "selezionatore", se riesci ad arrivare qui impari abbastanza presto a distinguere le cose interessanti dalle idiozie, ma orientarsi all'inizio nel campo aperto e privo di filtri di tutto il web è molto difficile.

Certo meglio avere il web che non avere nulla (o avere solo la televisione).
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November 05, 2020, 03:24:10 PM
 #6

<...> orientarsi all'inizio nel campo aperto e privo di filtri di tutto il web è molto difficile.

Certo meglio avere il web che non avere nulla (o avere solo la televisione).
<...>

Direi che quello è una skill che senz'altro deve essere sviluppata, dato il contesto attuale.
Sviluppare il pensiero critico è sempre stato "faticoso", ma ora, dove si è letteralmente bombardati da idee e concetti diversi, alcuni anche molto ben confezionati , diventa davvero difficile, anche se sempre più necessario.
Altrimenti si corre il rischio, oggi molto più che una volta, di finire preda di una assurda teoria.


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