4ndr34_crypto (OP)
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April 24, 2021, 08:23:03 PM |
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Salve a tutti. Non riesco a trovare un topic in cui è stato posto lo stesso quesito per cui chiedo venia se l'argomento è già stato affrontato. Sono anni che effettuo acquisti sporadici di criptovalute sia su coinbase che su binance. Da circa un mese, la banca mi ha bloccato i bonifici verso gli exchange dicendomi che a loro non piace questo tipo di operatività. Ovviamente la cosa non l'ho presa bene e ho avuto una accesa discussione col direttore, che mi ha detto che il bonifico è stato segnalato come transazione sospetta e per evitare seccature dovute ad un eventuale controllo anti riciclaggio (i miei fondi sono provenienti da reddito da lavoro e sono dimostrabili) ho preferito chiudere la discussione e sono in cerca di alternative. C'è qualcuno che ha avuto problemi come il mio? A quanto pare anche le altre banche cercano di ostacolare transazioni verso exchange per cui non so come diavolo fare. Al momento sto usando il p2p di binance che mi consente di acquistare da privati, ma sto acquistando a prezzi maggiorati. Con Postepay si hanno problemi? Qualcuno ha qualche prepagata da consigliarmi che consente di ricaricare l'exchange con bonifico? Non voglio acquistare con carta per via delle commissioni altissime. Grazie a chi risponderà
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duesoldi
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April 24, 2021, 08:31:35 PM |
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Non so rispondere alla tua domanda nello specifico ma posso suggerirti di provare un'alternativa che sarebbe quella di usare come exchange TRT. TRT si appoggia a Banca Sella per cui quando dalla tua banca volessi fare un bonifico verso exchange, la tua banca vedrebbe semplicemente un bonifico verso Banca Sella e non credo che la cosa desterebbe sospetti. Una volta convertiti in Btc su TRT potresti poi spedire su altri exchange nel caso volessi acquistare qualche alt non presente su TRT.
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Paolo.Demidov
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April 25, 2021, 10:43:54 AM |
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Salve a tutti. Non riesco a trovare un topic in cui è stato posto lo stesso quesito per cui chiedo venia se l'argomento è già stato affrontato. Sono anni che effettuo acquisti sporadici di criptovalute sia su coinbase che su binance. Da circa un mese, la banca mi ha bloccato i bonifici verso gli exchange dicendomi che a loro non piace questo tipo di operatività. Ovviamente la cosa non l'ho presa bene e ho avuto una accesa discussione col direttore, che mi ha detto che il bonifico è stato segnalato come transazione sospetta e per evitare seccature dovute ad un eventuale controllo anti riciclaggio (i miei fondi sono provenienti da reddito da lavoro e sono dimostrabili) ho preferito chiudere la discussione e sono in cerca di alternative. C'è qualcuno che ha avuto problemi come il mio? A quanto pare anche le altre banche cercano di ostacolare transazioni verso exchange per cui non so come diavolo fare. Al momento sto usando il p2p di binance che mi consente di acquistare da privati, ma sto acquistando a prezzi maggiorati. Con Postepay si hanno problemi? Qualcuno ha qualche prepagata da consigliarmi che consente di ricaricare l'exchange con bonifico? Non voglio acquistare con carta per via delle commissioni altissime. Grazie a chi risponderà
Il problema che hai avuto con la tua banca li puoi avere con qualsiasi altra banca europea: https://uif.bancaditalia.it/sistema-antiriciclaggio/uif-italia/index.htmlAlmeno di non avere una conoscenza diretta, dichiarando prima di una apertura del conto cosa devi fare, quindi andare in strutture come Banca Sella,.Conio... ecc... a costi superiori. Non si può escludere che le operazioni vengano segnalate comunque.
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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fillippone
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April 27, 2021, 11:47:14 AM |
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Salve a tutti. Non riesco a trovare un topic in cui è stato posto lo stesso quesito per cui chiedo venia se l'argomento è già stato affrontato. Sono anni che effettuo acquisti sporadici di criptovalute sia su coinbase che su binance. Da circa un mese, la banca mi ha bloccato i bonifici verso gli exchange dicendomi che a loro non piace questo tipo di operatività. Ovviamente la cosa non l'ho presa bene e ho avuto una accesa discussione col direttore, che mi ha detto che il bonifico è stato segnalato come transazione sospetta e per evitare seccature dovute ad un eventuale controllo anti riciclaggio (i miei fondi sono provenienti da reddito da lavoro e sono dimostrabili) ho preferito chiudere la discussione e sono in cerca di alternative. C'è qualcuno che ha avuto problemi come il mio? A quanto pare anche le altre banche cercano di ostacolare transazioni verso exchange per cui non so come diavolo fare. Al momento sto usando il p2p di binance che mi consente di acquistare da privati, ma sto acquistando a prezzi maggiorati. Con Postepay si hanno problemi? Qualcuno ha qualche prepagata da consigliarmi che consente di ricaricare l'exchange con bonifico? Non voglio acquistare con carta per via delle commissioni altissime. Grazie a chi risponderà
Ci sono banche che si comportano così, tipo il secondo gruppo bancario italiano, quello con le insegne rosse, per intenderci. Nella normativa che ha postato Paolo non vi é alcuna norma che dica che i bonifici verso exchange crypto debbano essere segnalati come sospetti, tanto più se i fondi dipendono da reddito da lavoro. Quindi, il mio consiglio é di rivolgerti ad un istituto bancario più crypto friendly, se possibile chiudendo il rapporto con la banca incriminata. Istituti più crypto friendly di quello non dovresti faticare a trovarne. Come ti hanno segnalato Banca Sella é in assoluto quello più apertamente favorevole a questa attività, che é perfettamente legale e monitorata, come ogni altra attività che passa per il sistema bancario, non di più, non di meno.
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Paolo.Demidov
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April 27, 2021, 03:10:13 PM |
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Salve a tutti. Non riesco a trovare un topic in cui è stato posto lo stesso quesito per cui chiedo venia se l'argomento è già stato affrontato. Sono anni che effettuo acquisti sporadici di criptovalute sia su coinbase che su binance. Da circa un mese, la banca mi ha bloccato i bonifici verso gli exchange dicendomi che a loro non piace questo tipo di operatività. Ovviamente la cosa non l'ho presa bene e ho avuto una accesa discussione col direttore, che mi ha detto che il bonifico è stato segnalato come transazione sospetta e per evitare seccature dovute ad un eventuale controllo anti riciclaggio (i miei fondi sono provenienti da reddito da lavoro e sono dimostrabili) ho preferito chiudere la discussione e sono in cerca di alternative. C'è qualcuno che ha avuto problemi come il mio? A quanto pare anche le altre banche cercano di ostacolare transazioni verso exchange per cui non so come diavolo fare. Al momento sto usando il p2p di binance che mi consente di acquistare da privati, ma sto acquistando a prezzi maggiorati. Con Postepay si hanno problemi? Qualcuno ha qualche prepagata da consigliarmi che consente di ricaricare l'exchange con bonifico? Non voglio acquistare con carta per via delle commissioni altissime. Grazie a chi risponderà
Ci sono banche che si comportano così, tipo il secondo gruppo bancario italiano, quello con le insegne rosse, per intenderci. Nella normativa che ha postato Paolo non vi é alcuna norma che dica che i bonifici verso exchange crypto debbano essere segnalati come sospetti, tanto più se i fondi dipendono da reddito da lavoro. Quindi, il mio consiglio é di rivolgerti ad un istituto bancario più crypto friendly, se possibile chiudendo il rapporto con la banca incriminata. Istituti più crypto friendly di quello non dovresti faticare a trovarne. Come ti hanno segnalato Banca Sella é in assoluto quello più apertamente favorevole a questa attività, che é perfettamente legale e monitorata, come ogni altra attività che passa per il sistema bancario, non di più, non di meno. La norma dice questo: "sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa".https://uif.bancaditalia.it/adempimenti-operatori/segnalazioni-sos/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102#:~:text=%22soggetti%20obbligati%22)%20%E2%80%93%20costituita,di%20strumenti%20finanziari%20e%20diÈ talmente ampio il potere discrezionale che tutto può essere segnalato. Se in un conto corrente ci sono stati pochi movimenti e poi all'improvviso arriva un grande andirivieni da e per exchange è una cosa che potrebbe venire segnalata. Così come se uno è uno studente e fa un bonifico da € 88.000 per comprare un'auto di ultra lusso. Se uno entra in banca e chiede di pagare una polizza assicurativa risparmio in contanti, chiede... senza effettuare l'operazione; sicuramente è una cosa che verrà segnalata. Una segnalazione di per sé non vuol dire nulla, ma non spetta alla banca o altro soggetto decidere, spetta all'UIF. Se io mi vesto da straccione vado in un vicolo malfamato si notte, può essere che venga fermato... Se mi vesto tutto precisino e vado la mattina con il cane a passeggio, difficilmente verrò fermato da qualcuno. Sono cose così....per evitare quel che succedeva fino a pochi anni fa che si procedeva in allegria...
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fillippone
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April 27, 2021, 03:18:11 PM |
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vesto tutto <…> Sono cose così....per evitare quel che succedeva fino a pochi anni fa che si procedeva in allegria...
Paolo, non stiamo parlando di questo. Stiamo parlando di primarie banche italiane (una in particolare) che chiudono conti a persone con reddito da lavoro dipendente, stipendi a cifre rilevanti, istruiti finanziariamente (profilazione MiFid), che magari bonificavano qualche migliaia di euro da è per exchange. Sentita da più di un mio conoscente e forse anche nel caso qui sopra. Ora la banca può sospettare quello che vuole, ma se un lavoratore dipendente bonifica una parte dello stipendio ad un exchange tot, e dopo qualche mese arriva totx2 quando bitcoin ha fatto x2…. Che cosa vuoi segnalare? La metà delle persone che conoscevo ha CHIUSO il conto, deposito amministrato etc rivolgendosi altrove. La banca può segnalare, non é tenuta a dire nulla al cliente, ma di certo secondo me sta perdendo business (cosa che è credo non sia indifferente per le banche italiane). Peccato, tutto qui.
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babo
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April 27, 2021, 04:33:07 PM |
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hanno chiuso il conto? hanno fatto benissimo
certi comportamenti del cazzo vanno puniti dove gli fa piu male, il portafoglio
anche fineco mi ha deluso, ocn la questione di chiusura conti sopra i 100k (non e' il mio caso, ma e' il principio)
sto valutando di madnarli a fare in culo
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Paolo.Demidov
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April 27, 2021, 09:28:23 PM |
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vesto tutto <…> Sono cose così....per evitare quel che succedeva fino a pochi anni fa che si procedeva in allegria...
Paolo, non stiamo parlando di questo. Stiamo parlando di primarie banche italiane (una in particolare) che chiudono conti a persone con reddito da lavoro dipendente, stipendi a cifre rilevanti, istruiti finanziariamente (profilazione MiFid), che magari bonificavano qualche migliaia di euro da è per exchange. Sentita da più di un mio conoscente e forse anche nel caso qui sopra. Ora la banca può sospettare quello che vuole, ma se un lavoratore dipendente bonifica una parte dello stipendio ad un exchange tot, e dopo qualche mese arriva totx2 quando bitcoin ha fatto x2…. Che cosa vuoi segnalare? La metà delle persone che conoscevo ha CHIUSO il conto, deposito amministrato etc rivolgendosi altrove. La banca può segnalare, non é tenuta a dire nulla al cliente, ma di certo secondo me sta perdendo business (cosa che è credo non sia indifferente per le banche italiane). Peccato, tutto qui. Non deve dire nulla al cliente. Io sottolineo solo che la norma dice " sospettano"... quindi la discrezionalità è pressoché totale. Il problema è uno se io faccio un bonifico ed un exchange, tu lo sai che le voglio far tornare indietro ? perché io posso fare un bonifico ad un exchange e poi prendere criptovalute per far passare capitali all'estero o fare operazioni particolari... La banca dovrebbe chiedere la cliente se hai già dichiarato il possesso nel quadro RW e/o se ha già dichiarato ai fini IVAFE il conto dell'exchange, ecc... https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/pagamenti/imposta-valore-att-estero-ivafe/cosa-ivafeLa competenza o meno del cliente, MiFid, non ha rilievo. Ha rilievo quel che fa. Così come il bonifico dall'exchange... non è facile tracciare e/o sapere e/o ricordarsi che è stato fatto dal cliente stesso e non sono soldi che qualcuno gli vuol far riciclare. Il sistema è facile io che ho denaro sporco riesco in qualche modo a convertirlo in criptovalute, te le invio a te, tu le invii al conto di un exchange e ti fai un bonifico, poi mi dai i contanti o facciamo altro una volta rientrati nel circuito bancario. Tutto questo a fronte di ? perché la banca ad inviare e ricevere bonifici guadagna poco e nulla... troppo rischio per spiccioli. Perdendo business... potrebbero venderla la criptovaluta... che ti devo dire... perché c'è ancora chi investe in azioni di banche italiane ? https://www.msci.com/documents/10199/2dc35216-2876-47b2-bf55-cd8706f53f2b
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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Ale88
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April 28, 2021, 02:11:27 PM |
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Da circa un mese, la banca mi ha bloccato i bonifici verso gli exchange dicendomi che a loro non piace questo tipo di operatività. Ovviamente la cosa non l'ho presa bene e ho avuto una accesa discussione col direttore, che mi ha detto che il bonifico è stato segnalato come transazione sospetta Spero vivamente che tu stia chiudendo/abbia chiuso il conto presso questa banca.
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fillippone
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April 28, 2021, 02:17:05 PM |
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Non deve dire nulla al cliente.
Io sottolineo solo che la norma dice "sospettano"... quindi la discrezionalità è pressoché totale.
La discrezionalità è totale, certamente. Ma nel caso di un mio conoscente gli è stato detto che benché l'operazione non fosse sospetta, dato che per competenza finanziaria, reddito, patrimonio investito etc, i bonifici da e per gli exchange erano congruenti con il profilo del cliente, per loro non erano operazioni gradite, e quindi lo pregavano di smettere. Lui li ha presi in parola ed ha smesso, letteralmente. Ha chiuso il rapporto portando conto, deposito ed investimenti su un altra banca. Tutti più contenti così, direi.
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Plutosky
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April 28, 2021, 02:37:13 PM |
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Le banche sono contente di perdere clienti (perchè per loro sono un costo) e i clienti sarebbero felici di abbandonarle (perchè non servono a nulla) Quindi la domanda è: perchè esistono le banche? Ah già, perchè senza di loro la "moneta" fiat non funziona. Servono per forza. Sarebbe più semplice se dessero a tutti i lavoratori in regola che ne fanno richiesta la possibilità di essere pagati in bitcoin. Pensate che bello: niente più exchange, commissioni, transazioni inutili, giorni di attesa di conferma di un bonifico internazionale. Vengo direttamente pagato nella mia moneta preferita. E al tempo nessun rischio riclaggio: sarebbero btc di cui nessuno sospetterebbe l'origine. Un giorno, forse nemmeno troppo lontano
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"One of Satoshi's greatest achievements was creating something that gives anyone on earth wealth and freedom at the same time"
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Ale88
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April 28, 2021, 03:24:46 PM |
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Le banche sono contente di perdere clienti (perchè per loro sono un costo) Spero veramente che tra qualche anno rideremo alla grande ripensando a questo post e a come non solo si stiano scavando la tomba da sole, ma stiano riuscendo addirittura a sotterrarsi.
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duesoldi
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April 28, 2021, 04:09:25 PM |
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Ma basta con ste lamentele sulle banche ! loro guardano al domani: https://www.corriere.it/economia/consumi/21_aprile_28/ing-italia-chiude-bancomat-luglio-banca-elimina-contante-diventa-cashless-6272ebae-a80a-11eb-9b2a-89b9894068db.shtmlquesti sono davvero troppo avanti: non solo eliminano il contante ma se vuoi prelevare devi anche andare agli atm delle altre banche e quindi PAGARE la commissione ! Manovra di tenore ben peggiore sta facendo Binck (qualche mese fa acquisita da Saxo): stanno cancellando (con diritto di recesso esercitato dalla banca) alcuni loro servizi che erano essenziali per il tipo di operatività che offrivano: se guardaste i thread su Binck di FinanzaOnLine o InvestireOggi trovereste pagine e pagine (solo negli ultimi 2 giorni) di gente inviperita. Veramente una mossa senza né capo né coda.
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Paolo.Demidov
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April 28, 2021, 11:41:02 PM |
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Le banche sono contente di perdere clienti (perchè per loro sono un costo) e i clienti sarebbero felici di abbandonarle (perchè non servono a nulla) Quindi la domanda è: perchè esistono le banche?Ah già, perchè senza di loro la "moneta" fiat non funziona. Servono per forza. Sarebbe più semplice se dessero a tutti i lavoratori in regola che ne fanno richiesta la possibilità di essere pagati in bitcoin. Pensate che bello: niente più exchange, commissioni, transazioni inutili, giorni di attesa di conferma di un bonifico internazionale. Vengo direttamente pagato nella mia moneta preferita. E al tempo nessun rischio riclaggio: sarebbero btc di cui nessuno sospetterebbe l'origine. Un giorno, forse nemmeno troppo lontano Esistono ed esisteranno finché qualcuno deve prendere un mutuo, un prestito, fare un finanziamento per l'acquisto di un macchinario aziendale, ecc... nonché finché qualcuno deve custodire qualcosa. Il maggior riciclaggio oggi si va dando buste paga... busta paga del tutto di facciata, di aziende più o meno di facciata, più o meno impegnate in reali operazioni commerciali. Ti faccio un bonifico di una busta paga di € 1.000, ma poi me li ridai in contanti... di sottobanco... senza traccia. Non saprei dire se sarebbe meglio o peggio.
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Plutosky
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April 29, 2021, 05:31:03 AM |
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Esistono ed esisteranno finché qualcuno deve prendere un mutuo, un prestito, fare un finanziamento per l'acquisto di un macchinario aziendale, ecc... nonché finché qualcuno deve custodire qualcosa.
Con il tempo Defi le renderà obsolete anche per quello. Il maggior riciclaggio oggi si va dando buste paga... busta paga del tutto di facciata, di aziende più o meno di facciata, più o meno impegnate in reali operazioni commerciali. Ti faccio un bonifico di una busta paga di € 1.000, ma poi me li ridai in contanti... di sottobanco... senza traccia. Non saprei dire se sarebbe meglio o peggio.
Che sia possibile riciclare è una cosa, che si eviterebbero tanti degli sbattimenti richiesti oggi all'acquirente è un'altra.
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babo
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April 29, 2021, 07:14:07 AM |
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Esistono ed esisteranno finché qualcuno deve prendere un mutuo, un prestito, fare un finanziamento per l'acquisto di un macchinario aziendale, ecc... nonché finché qualcuno deve custodire qualcosa.
Il maggior riciclaggio oggi si va dando buste paga... busta paga del tutto di facciata, di aziende più o meno di facciata, più o meno impegnate in reali operazioni commerciali. Ti faccio un bonifico di una busta paga di € 1.000, ma poi me li ridai in contanti... di sottobanco... senza traccia. Non saprei dire se sarebbe meglio o peggio.
beh sei ci pensi.. la butto li si puo automatizzare tutto puoi farti un prestito con uno smartcontract... e devi 'versare' x $$ ogni tot giorni con un tot interesse la casa che compri (esempio mutuo) se fosse un NFT ti basterebbe allegarla allo smartcontract che ti viene rilasciato in via definitiva quando hai completato il pagamento dello stesso non serve chissa cosa, tecnologicamente parlando
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fillippone
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April 29, 2021, 07:26:11 AM |
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non serve chissa cosa, tecnologicamente parlando
Beh, insomma… già i compratori di NFT nei mesi scorsi in alcuni casi hanno già avuto problemi a trasferire i loro token, figurati affidare ad un token una casa. Btw, come detto più volte, le banche, nella mia view, continueranno ad esistere a lungo. Per lo meno quelle commerciali. La loro funzione è quella di concedere credito, che è perfettamente compatibile con bitcoin. Bitcoin è hard money, e con hard money il credito è sempre necessario, basti pensare alle banche genovesi e fiorentine nel rinascimento…
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Plutosky
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April 29, 2021, 05:13:52 PM |
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non serve chissa cosa, tecnologicamente parlando
Beh, insomma… già i compratori di NFT nei mesi scorsi in alcuni casi hanno già avuto problemi a trasferire i loro token, figurati affidare ad un token una casa. Btw, come detto più volte, le banche, nella mia view, continueranno ad esistere a lungo. Per lo meno quelle commerciali. La loro funzione è quella di concedere credito, che è perfettamente compatibile con bitcoin. Bitcoin è hard money, e con hard money il credito è sempre necessario, basti pensare alle banche genovesi e fiorentine nel rinascimento… Anche secondo me continueranno ad esistere. Nello stesso modo in cui oggi esistono le radio o le edicole. L'aspetto curioso è che, più che bitcoin, il loro principale nemico è la loro....mamma. Tra interessi negativi e CBDC, le banche centrali si stanno ingegnando per danneggiarle.
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Paolo.Demidov
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April 29, 2021, 09:46:58 PM |
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Esistono ed esisteranno finché qualcuno deve prendere un mutuo, un prestito, fare un finanziamento per l'acquisto di un macchinario aziendale, ecc... nonché finché qualcuno deve custodire qualcosa.
Il maggior riciclaggio oggi si va dando buste paga... busta paga del tutto di facciata, di aziende più o meno di facciata, più o meno impegnate in reali operazioni commerciali. Ti faccio un bonifico di una busta paga di € 1.000, ma poi me li ridai in contanti... di sottobanco... senza traccia. Non saprei dire se sarebbe meglio o peggio.
beh sei ci pensi.. la butto li si puo automatizzare tutto puoi farti un prestito con uno smartcontract... e devi 'versare' x $$ ogni tot giorni con un tot interesse la casa che compri (esempio mutuo) se fosse un NFT ti basterebbe allegarla allo smartcontract che ti viene rilasciato in via definitiva quando hai completato il pagamento dello stesso non serve chissa cosa, tecnologicamente parlando A Firenze ti avrebbero detto, con una espressione greve quanto efficace, te vuoi insegnare al cu** ca**re... Allora si torna indietro di 6/7 secoli, ai tempi di gente come Nofri Strozzi... gli smartcontract li facevano "a mano" o sulla parola, ma andavano bene ugualmente [...] Nel solco della tradizione affaristica fiorentina, Nofri non ebbe remore ad affrontare sfide e rischi d’impresa in ambito sia commerciale sia finanziario, senza trascurare il comparto assicurativo. Pur non avendo fondato una società dotata di autonoma personalità giuridica, e quindi agendo spesso a titolo individuale, egli era solito investire i suoi capitali in una svariata congerie di attività, utilizzando (con grande disinvoltura e flessibilità) temporanee associazioni in compartecipazione con soggetti imprenditoriali terzi e sfruttando abilmente lo strumento degli agenti commissionari. Tra i suoi più frequenti partner occasionali figurarono le aziende mercantili-bancarie dei Davanzati (di Firenze e di Venezia), dei Tornabuoni (di Firenze e di Londra), degli Ardinghelli (di Firenze e di Londra), degli Orlandini (di Londra e di Bruges), dei Medici, degli Alberti, dei Vettori, dei Mannini, degli Spinelli, di Francesco Datini (definito in una lettera «carissimo fratello») e di molti altri ancora. Non a caso, in una raccolta cinquecentesca di biografie ‘strozziane’ Nofri venne definito «uomo di governo e di non piccola esperienza, e spezialmente nelle cose marittime» (Le vite degli uomini illustri della casa Strozzi, 1892, pp. 15 s.).
In questo modo Strozzi si interessò massicciamente all’importazione di lana e di panni inglesi lungo la rotta che da Southampton conduceva a Porto Pisano, Genova e Piombino: tra il 1405 e il 1415 ricavò oltre 100.000 fiorini dalla vendita a Firenze di tali merci, ottenendo un utile netto del 25%. Investì anche nel connesso mercato delle polizze marittime, assicurando carichi di ogni tipo in viaggio su navi catalane, liguri, provenzali e veneziane, così come impiegò cospicue risorse nella negoziazione delle lettere di cambio, con una speciale predilezione per le contrattazioni tra Firenze e Venezia.
Inoltre svolse con crescente intensità la funzione di banchiere, erogando credito a privati cittadini, a comitatini, a ecclesiastici, ad altri mercanti fiorentini (sia in patria sia fuori) e a veneziani. Non mancarono nemmeno i prestiti concessi alle città soggette, indebitate con Firenze per tasse arretrate nei confronti della Dominante, come nel caso del Comune di Pistoia da lui amministrato come podestà nel 1410: un esempio clamoroso di conflitto di interesse.
Le forme con le quali operava i suoi corposi investimenti finanziari (decine di migliaia di fiorini ogni anno) andavano dal semplice prestito a interesse, al mutuo garantito da pegno fondiario, dal deposito vincolato presso aziende terze, al mutuo incastrato nel meccanismo dei cambi valutari con l’estero (il così detto cambio secco o senza lettera, spesso praticato tra Firenze e Rialto). A sua volta riceveva somme in deposito, con l’obiettivo di incrementare il suo giro d’affari, come quando nel 1416 ottenne oltre 3000 fiorini dal neosignore di Perugia, il condottiero di ventura Andrea Fortebracci, detto Braccio da Montone.
Uomo d’affari caratterizzato da grande spregiudicatezza e da una irrefrenabile bramosia di guadagno, Nofri risultò essere il settimo contribuente cittadino in occasione della prestanza generale (un prestito forzoso) imposta nell’anno 1403. Dopo questa data, tuttavia, il suo patrimonio non fece altro che crescere, in termini di ricchezza sia mobiliare sia immobiliare. Il credito concesso a piccoli proprietari terrieri e ad abitanti delle comunità rurali, spesso impossibilitati a onorare gli impegni contratti incautamente, permise infatti a Strozzi di entrare in possesso di vasti complessi fondiari e di fabbricati nelle campagne poste a occidente di Firenze, in particolare nei pressi di Campi, Poggio a Caiano, Carmignano, Prato, Monte Murlo, Empoli, tutti luoghi dove successivamente il figlio avrebbe eretto ville e case da signore. Con le stesse modalità acquisì alcune case, botteghe e persino un palazzo nelle stesse aree urbane dove già erano presenti immobili di famiglia (le parrocchie di S. Maria Ughi e di S. Trinita, situate nel quartiere di S. Maria Novella).
Quando, ormai ultrasettantenne ma per niente disposto ad abbandonare i suoi affari, Nofri morì a Firenze nel corso del 1418, lasciò all’unico figlio ed erede sopravvissuto, il neo cavaliere messer Palla, un patrimonio favoloso, tanto che nel 1427, all’epoca del primo catasto della Repubblica fiorentina, il suo successore risultò essere il maggiore contribuente dello Stato, persino più ricco del banchiere Giovanni di Bicci dei Medici.[...] https://www.treccani.it/enciclopedia/nofri-strozzi_%28Dizionario-Biografico%29/
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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Paolo.Demidov
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April 29, 2021, 10:00:45 PM |
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Esistono ed esisteranno finché qualcuno deve prendere un mutuo, un prestito, fare un finanziamento per l'acquisto di un macchinario aziendale, ecc... nonché finché qualcuno deve custodire qualcosa.
Il maggior riciclaggio oggi si va dando buste paga... busta paga del tutto di facciata, di aziende più o meno di facciata, più o meno impegnate in reali operazioni commerciali. Ti faccio un bonifico di una busta paga di € 1.000, ma poi me li ridai in contanti... di sottobanco... senza traccia. Non saprei dire se sarebbe meglio o peggio.
beh sei ci pensi.. la butto li si puo automatizzare tutto puoi farti un prestito con uno smartcontract... e devi 'versare' x $$ ogni tot giorni con un tot interesse la casa che compri (esempio mutuo) se fosse un NFT ti basterebbe allegarla allo smartcontract che ti viene rilasciato in via definitiva quando hai completato il pagamento dello stesso non serve chissa cosa, tecnologicamente parlando A Firenze ti avrebbero detto, con una espressione greve quanto efficace, te vuoi insegnare al cu** ca**re... Allora si torna indietro di 6/7 secoli, ai tempi di gente come Nofri Strozzi... gli smartcontract li facevano "a mano" o sulla parola, ma andavano bene ugualmente [...] Nel solco della tradizione affaristica fiorentina, Nofri non ebbe remore ad affrontare sfide e rischi d’impresa in ambito sia commerciale sia finanziario, senza trascurare il comparto assicurativo. Pur non avendo fondato una società dotata di autonoma personalità giuridica, e quindi agendo spesso a titolo individuale, egli era solito investire i suoi capitali in una svariata congerie di attività, utilizzando (con grande disinvoltura e flessibilità) temporanee associazioni in compartecipazione con soggetti imprenditoriali terzi e sfruttando abilmente lo strumento degli agenti commissionari. Tra i suoi più frequenti partner occasionali figurarono le aziende mercantili-bancarie dei Davanzati (di Firenze e di Venezia), dei Tornabuoni (di Firenze e di Londra), degli Ardinghelli (di Firenze e di Londra), degli Orlandini (di Londra e di Bruges), dei Medici, degli Alberti, dei Vettori, dei Mannini, degli Spinelli, di Francesco Datini (definito in una lettera «carissimo fratello») e di molti altri ancora. Non a caso, in una raccolta cinquecentesca di biografie ‘strozziane’ Nofri venne definito «uomo di governo e di non piccola esperienza, e spezialmente nelle cose marittime» (Le vite degli uomini illustri della casa Strozzi, 1892, pp. 15 s.).
In questo modo Strozzi si interessò massicciamente all’importazione di lana e di panni inglesi lungo la rotta che da Southampton conduceva a Porto Pisano, Genova e Piombino: tra il 1405 e il 1415 ricavò oltre 100.000 fiorini dalla vendita a Firenze di tali merci, ottenendo un utile netto del 25%. Investì anche nel connesso mercato delle polizze marittime, assicurando carichi di ogni tipo in viaggio su navi catalane, liguri, provenzali e veneziane, così come impiegò cospicue risorse nella negoziazione delle lettere di cambio, con una speciale predilezione per le contrattazioni tra Firenze e Venezia.
Inoltre svolse con crescente intensità la funzione di banchiere, erogando credito a privati cittadini, a comitatini, a ecclesiastici, ad altri mercanti fiorentini (sia in patria sia fuori) e a veneziani. Non mancarono nemmeno i prestiti concessi alle città soggette, indebitate con Firenze per tasse arretrate nei confronti della Dominante, come nel caso del Comune di Pistoia da lui amministrato come podestà nel 1410: un esempio clamoroso di conflitto di interesse.
Le forme con le quali operava i suoi corposi investimenti finanziari (decine di migliaia di fiorini ogni anno) andavano dal semplice prestito a interesse, al mutuo garantito da pegno fondiario, dal deposito vincolato presso aziende terze, al mutuo incastrato nel meccanismo dei cambi valutari con l’estero (il così detto cambio secco o senza lettera, spesso praticato tra Firenze e Rialto). A sua volta riceveva somme in deposito, con l’obiettivo di incrementare il suo giro d’affari, come quando nel 1416 ottenne oltre 3000 fiorini dal neosignore di Perugia, il condottiero di ventura Andrea Fortebracci, detto Braccio da Montone.
Uomo d’affari caratterizzato da grande spregiudicatezza e da una irrefrenabile bramosia di guadagno, Nofri risultò essere il settimo contribuente cittadino in occasione della prestanza generale (un prestito forzoso) imposta nell’anno 1403. Dopo questa data, tuttavia, il suo patrimonio non fece altro che crescere, in termini di ricchezza sia mobiliare sia immobiliare. Il credito concesso a piccoli proprietari terrieri e ad abitanti delle comunità rurali, spesso impossibilitati a onorare gli impegni contratti incautamente, permise infatti a Strozzi di entrare in possesso di vasti complessi fondiari e di fabbricati nelle campagne poste a occidente di Firenze, in particolare nei pressi di Campi, Poggio a Caiano, Carmignano, Prato, Monte Murlo, Empoli, tutti luoghi dove successivamente il figlio avrebbe eretto ville e case da signore. Con le stesse modalità acquisì alcune case, botteghe e persino un palazzo nelle stesse aree urbane dove già erano presenti immobili di famiglia (le parrocchie di S. Maria Ughi e di S. Trinita, situate nel quartiere di S. Maria Novella).
Quando, ormai ultrasettantenne ma per niente disposto ad abbandonare i suoi affari, Nofri morì a Firenze nel corso del 1418, lasciò all’unico figlio ed erede sopravvissuto, il neo cavaliere messer Palla, un patrimonio favoloso, tanto che nel 1427, all’epoca del primo catasto della Repubblica fiorentina, il suo successore risultò essere il maggiore contribuente dello Stato, persino più ricco del banchiere Giovanni di Bicci dei Medici.[...] https://www.treccani.it/enciclopedia/nofri-strozzi_%28Dizionario-Biografico%29/Pacchi di soldi...
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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