A me affascina l'idea di un dispositivo contenente un ASIC di media/bassa potenza, un pacco di batterie, un alimentatore/caricabatterie (senza inverter) e un controller host con chiavetta internet inclusa. Uno scatolotto del genere può essere collegato ad un pannello di dimensioni adeguate in grado di fornire l'energia necessaria a minare 24h/24, e così facendo il sistema sarebbe completamente autosufficiente.
Se ci pensate, questo consente di guadagnare denaro dal fotovoltaico senza allacciamento alla rete di alcun genere, l'energia verrebbe prodotta e consumata in modo produttivo sul posto, permettendo di mettere pannelli in posti sperduti senza nessuna infrastruttura, ad eccezione della rete cellulare.
Per mantenere un ASIC da 400W per 20h con un solo regolatore di tensione in continua (saltando quindi l'inverter) basterebbero un paio di batterie al piombo da 400 Ah. A quel punto ti basta infilare la scatola sotto a 4 pannelli da 250Wp, piazzare il sistema in cima ad una montagna e goderti la vita.
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Questo grafico non è più rilevante da diversi mesi, si riferisce al margine minando con GPU.
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Per tutti gli altri casi, io credo che nessuno ti regala nulla, quindi se conviene minare minano da soli, se non conviene cercano di venderti a te la roba per minare... tutto qui.
Seguendo questa logica nessuno dovrebbe vendere macchine industriali, in quanto chi li costruisce farebbe più soldi ad utilizzarli direttamente. Capisco cosa vuoi dire, e sotto un certo punto di vista ne convengo. Tuttavia chi costruisce ASIC non ti sta regalando niente: quando realizzi che il preorder sono un finanziamento a tasso meno di 0 senza garanzie, consideri il prezzo finale che è più di 10 volte quello di produzione e tieni conto dell'esplosione della difficoltà, vedi che il guadagno più succoso e sicuro rimane in mano ai produttori di ASIC.
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Qualunque sia il motivo di questa flessione, non è certo qualche miner che "cerca di tenere bassa la difficoltà", ammesso che una cosa simile abbia senso. Non sfruttare questo momento in cui la difficoltà è bassa (relativamente a dove sarà tra pochi mesi) è assurdo.
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Veramente la centralizzazione tende a ridurre la possibilità di conflitti di generazione. Ipotizzando che tutto l'hash rate sia in mano a 3 grosse pool ben connesse tra di loro con latenze di pochi millisecondi, i blocchi orfani sarebbero praticamente nulli. Il "problema" nasce all'aumentare dei nodi generatori e dei tempi necessari per propagare i blocchi quando vengono generati Detto questo effettivamente si, elevati tassi d'incremento dell'hashrate come quello che stiamo vivendo hanno l'effetto di ridurre il tempo medio tra i blocchi, cosa che tende ad aumentare, seppur quasi impercettibilmente, la percentuale di blocchi orfani. Ma non è certo questo a spaventare i minatori, al momento
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Eccomi! Questo weekend è ottimo per me, posso esserci Sabato o Domenica nel primo pomeriggio, oppure anche Venerdì sera.
Per quanto riguarda l'impegno da coordinatore non credo di essere la persona adatta a causa della mia disponibilità incostante: viaggio frequentemente per lavoro e, quando riesco, anche di mio, spesso in posti dove non ho facile accesso ad inernet. Credo sia necessario frequentare la community regolarmente e quasi quotidianamente per questo ruolo.
Stemby l'avete PMato?
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I nodi sono composti dai pc degli utenti e da server, essi inoltrano le transazioni alle pool. Più o meno corretto: i nodi sono composti dai computer (che siano server o pc è indifferente) che eseguono il software bitcoin e che sono connessi alla rete. Essi inoltrano le transazioni che ricevono da un nodo agli altri ai quali sono connessi e che ancora non conoscono transazione, ammesso che la stessa sia standard. Essi "decidono" ,sulla base di regole standard prestabilite e non modificabili, le modalità di invio. Se con "essi" intendi i nodi e sostituisci "invio" con "inoltro" allora si, è sostanzialmente come dici tu. E' possibile cambiare tali regole standard predefinite in modo relativamente semplice, ma la stragrande maggioranza dei nodi usa il client originale. In che senso quindi la transazione dovrà essere consegnata brevi manu? Dal momento che le transazioni non standard (ad esempio, quelle senza fee quando invece dovrebbero averla) non vengono inoltrate dai nodi "originali", affinchè venga inclusa in un blocco è necessario consegnarla direttamente ad uno o più minatori, ovvero alle pool, che siano impostati per includere questo tipo di transazioni nei blocchi che stanno cercando di risolvere. Questo tipicamente non è un problema se ci si affida a servizi online il cui programma bitcoin è tipicamente connesso a centinaia di nodi, tra i quali sono compresi quasi sempre le maggiori pool, mentre potrebbe esserlo in una implementazione casalinga dove il programma in esecuzione sul tuo PC è connesso ad una decina scarsa di altri nodi, che difficilmente saranno pool. "Consegna diretta" significa che il tuo programma bitcoin si collega direttamente, tramite internet, al server di una pool e gli trasmette la transazione che vuoi sia inclusa nella catena dei blocchi, senza passare per nodi che fungano da "rimbalzo" come accade normalmente nella rete bitcoin. Ti consiglio di leggere questa pagina della wiki: Free Transaction Relay Policy
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io invece non capisco come il minatore possa decidere quale transazione nel blocco, dato che una volta che si mina è tutto automatico . Con "minatore" in questo caso non si intende il singolo possessore di GPU o ASIC che mina su una pool, ma il computer/server che si occupa di assemblare i blocchi da minare, ovvero le varie pool, e per estensione chi le controlla. Costoro possono "decidere" (nel senso di creare delle regole) che transazioni includere nei blocchi che cercano di chiudere, ad esempio includendo transazioni non standard o dando priorità a quelle provenienti da una fonte conosciuta. chi ha pagato la fee maggiore è inserito nel primo blocco che verrà trovato, mentre chi non la paga viene continuamente messo in coda in attesa di essere inserito (quando? nel senso se tutti pagano una fee anche minima verrà "rimbalzato" all'infinito?) Da come scrivi sembra che in un blocco venga messa solo una transazione, ma in realtà ce ne stanno molte, e nello stesso blocco possono esserci sia transazioni con fee che senza. Comunque in senso generale è come dici tu, la policy normalmente seguita è quella di dare priorità alle transazioni senza fee, e se avanza spazio nel blocco includere gratis quelle senza fee. Se c'è una lunga coda di transazioni con fee che aspettano di essere incluse la tua transazione potrebbe aspettare molto prima di essere inclusa. Questo sempre che la transazione non standard raggiunga la pool, visto che gli altri nodi non la inoltreranno e dovrà essere consegnata brevi manu alle pool. TL;DR: per evitare problemi lasciate decidere la fee al client.
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"Don Carlo", hai smesso di essere divertente un paio di post fa. Tira fuori un personaggio nuovo please.
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Portare la tensione a 230 (alternata) e poi riportarla alle basse tensioni in continua è uno spreco orribile. Richiede un certo lavoro, ma mettendo i pannelli in serie si potrebbero alimentare dei regolatori che generano tutte le tensioni necessarie.
Facendo due conti nel caso del sistema isolato, per alimentare un carico di 1kw per 12h ti servono circa 15 batterie da 100 ampere/ora e pannelli solari per almeno 3kw.
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Gli indirizzi senza transazioni non compaiono in alcun modo nella blockchain. E' semplicemente un numero (o meglio, un'hash) che soddisfa particolari relazioni matematiche e che è noto solo a chi lo ha generato o lo ha espressamente ricevuto, ad esempio per effettuare un pagamento. Che regole ci sono per determinare l'irregolarità di un address? Il metodo di validazione principale si trova nella parte di finale dell'indirizzo, che è usato per alcuni byte di controllo di ridondanza, se non sbaglio 4, che si calcolano a partire dall'hash costituente la maggior parte dell'indirizzo stesso, in modo analogo a quanto si fa per il codice delle carte di credito o per il codice fiscale. Per la verifica il programma ricalcolerà quei byte di controllo partendo dal corpo dell'indirizzo e li confronterà con quelli inseriti. Altre regole sono la lunghezza dell'indirizzo, i caratteri presenti e il byte che identifica la rete (per il bitcoin l'1, per il litecoin l'L etc) posto davanti all'indirizzo.
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La blockchain non ha alcuna traccia degli indirizzi che vengono generati fino a che un pagamento non viene inviato, ed è quello l'atto che "aggiunge" l'indirizzo nella blockchain. Sicurezza a parte, il fatto che tu lo generi online o offline è indifferente, il client non trasmette nulla.
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Ragazzi ma avete notato che i novacoin...stanno salendo parecchio...ora si aggirano intorno ai 4,4 €...cosa ne pensate?
Che investire nelle alt currencies è esattamente come giocare ai cavalli, solo con ancor meno prevedibilità. Ottimo modo per scommettere, pessimo modo per investire.
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Imbarcarsi in una cosa del genere richiede una perfetta conoscenza di cosa sia il bitcoin, che considerato le domande che ponete chiaramente non avete. Senza i prerequisiti non potete certo aspettarvi che un post su un forum vi chiarisca d'incanto tutto quello che c'è da sapere.
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Fino al "Bitcoin ha fatto sapere" stavo leggendo con un certo interesse.
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Il livello più basso di quanto proponi tu è già previsto e verrà supportato quando i client inizieranno a supportare i wallet deterministici ad albero (BIP 32). Utilizzando quelli sarà possibile associare tutti gli indirizzi passati e futuri basandosi esclusivamente su un semplice codice, in modo simile ma evoluto rispetto a quanto già fanno i client multibit ed electrum.
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regalato profilattici per la prevenzione dell AIDS
Più verosimile la parte del cambio dal trafficante di armi rispetto a questa
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Non c'è nessuna differenza nel generare un wallet online o offline, sicurezza a parte. E come ti è stato detto la probabilità di collisioni è talmente bassa da essere trascurabile, e in ogni caso le minuscole probabilità che avvenga tale evento non cambiano se si creano gli indirizzi online o offline.
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