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2401  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 25, 2019, 09:41:55 AM
In Argentina i possessori di bitcoin stanno festeggiano un nuovo record ASSOLUTO del prezzo!  

Superati i massimi del 2017  Grin

Il prezzo è cresciuto del 200% da inizio 2019

(Cortesia dell'inflazione elargita a piene mani dai propri governanti )




Ovviamente chi può ne approfitta in una corsa ad accaparrarsi questo nuovo vaccino anti-inflazione


 
2402  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 25, 2019, 09:27:23 AM


Beh, diciamo che il loro coin è sicuramente il contrario di Bitcoin sotto molti aspetti: centralizzato, deanonimizzato, censurabile, confiscabile assolutamente non rispettoso della privacy.
Sarà però per me utilissimo per tutta una larga fetta di popolazione “unbanked” per scambiarsi contante, si a breve che a lungo raggio.
Potenzialmente potrebbe funzionare come un “Satispay” mondiale, senza però obbligo del conto corrente.

Ovviamente quando gli utenti realizzeranno le limitazioni principali, immagino che la prima epifania avverrà pensando alla privacy (chi di noi si sentirebbe tranquillo a dire a Mark Zuckerberg quanto/come/dove spende i propri soldi), allora si rivolgeranno a sistemi di pagamento più “evoluti: Bitcoin.


L'aspetto che non mi è ancora chiaro è se sarà una blockchain completamente centralizzata (che "gira" solo nel cloud di Facebook) o se sarà una private blockchain , cioè se daranno ad altri (es le grandi catene commerciali) la possibilità di essere "nodi" autenticati della rete. Nel primo caso sarà solo un dollaro digitale da scambiare on line nei servizi del Gruppo, nel secondo potrebbe essere usato anche per acquisti esterni al circuito FB.

Il grosso vantaggio per FB, come ha dimostrato l'emissione di LEO per Bitfinex, sarà quello di accedere al credito a costo zero.

Chiunque acquisterà FBcoin starà di fatto finanziando gratuitamente l'azienda di Zuckerberg accettando in cambio una stablecoin che perde valore, come minimo garantito, del 2% annuo ( Grin) e dando la possibilità a FB di fare profitti acquisendo i dati delle loro scelte di consumo (doppio  Grin Grin)

Certo, ufficialmente, FB non potrà investire quei soldi e li dovrà tenere bloccati come riserve.

Ma anche se fossero sempre tutti tenuti costantemente sotto forma di riserve liquide (non ci crederò mai, nemmeno se faranno 10k audit) comunque frutteranno a Facebook un interesse, piccolo in percentuale, ma probabilmente enorme in valore assoluto, viste le somme coinvolte.

Il passo successivo, abbastanza inevitabile, sarà quello di farsi autorizzare ad agire sotto riserva frazionaria trasformando a tutti gli effetti FB in una banca, ma senza molti dei costi e degli obblighi di una banca.

Se altri grossi big ne seguiranno l'esempio avremo tante grosse aziende che raccoglieranno risparmio gratuitamente, ognuno con una specie di proprio IEO.
2403  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 25, 2019, 08:41:03 AM

Mi preoccupa il fatto che ogni giorno stando anche molto scarsi sostenere la rete bitcoin costa in termini energetici qualcosa come 44 Megawatt.....

Al di là dei conti, non capisco a che livello sia un problema.

Non è evidentemente un problema economico, visto che c'è qualcuno disposto a pagare tale costo.

E' un problema "etico", di spreco, perchè si ritiene bitcoin inutile ed è assurdo che consumi più di interi Stati? Beh la risposta è abbastanza soggettiva: anche le luci di Natale negli Stati Uniti consumano più di interi Stati (https://phys.org/news/2015-12-christmas-energy-entire-countries.html). Potremmo discutere per ore se sia più utile addobbare la casa in occasione delle Feste o creare il primo archivio digitale immutabile della Storia dell'Umanità e probabilmente alla fine ognuno resterebbe della sua opinione. Diciamo che di sprechi energetici ne esistono tanti, ognuno con i suoi pro e i suoi contro. Primi fra tutti quelli che vengono creati durante il processo di produzione dell'energia e che il mining bitcoin, in quanto attività completamente delocalizzabile, può contribuire a ridurre.

Allora è' un problema ambientale? Ne esistono di ben peggiori, ma se anche i governi decidessero che si  tratta di un olocausto ambientale allora che lo limitino, lo regolamentino o lo tassino . Dove sta anche qui il problema? Se anche domani mattina l'80% dell'hashrate fosse (per assurdo) spento come conseguenza di un'azione dei governi, si tornerebbe ai livelli di protezione dal double spending di fine 2017, e bitcoin continuerebbe ad essere di gran lungo il sistema di pagamento più sicuro della terra.  

Il punto che secondo me molti non colgono è che la crescita dell'hash rate a livelli siderali è una conseguenza della maggiore profittabilità del mining, ma non è né inevitabile, né strettamente necessaria per mantenere bitcoin sicuro.

2404  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 24, 2019, 06:26:13 PM
Mi preoccupa non poco un fatto che era già stato trattato se non erro tempo fa da G.Bianchi... già con il pump passato la fame di miner ( ed il relativo consumo energetico) avevano raggiunto dimensioni non indifferenti... ma se btc e sorelle dovessero realmente sparare cifre da 20/30/50000 usd la corsa al miner diventerebbe energeticamente poco sostenibile... va bene prodotti sempre più parchi nei consumi.... un S17 in effetti ha un rapporto Th/w migliore dei precedenti... ma un S17 alla fine consuma sui 2 Kw ed un S9 ne consumava 1.3... se io avevo 3 S9 sono spinto a sostituirli con 3 S17... ed allora dove sta il risparmio energetico? alla fine con l'aumento della diff porterei a casa probabilmente anche lo stesso numero di btc.. ( ops... centesimi di btc....)..
Ciao!

L'efficienza delle macchine non ha grande rilevanza, l'hashrate dipende infatti solo dal prezzo e dalla ricompensa di blocco.
Non capisco però dove sta la preoccupazione: se il prezzo sale, l'HR sale (con un certo ritardo) e la difficoltà determina un nuovo equilibrio.
Se il problema è "sociale" relativo ai consumi, è un falso problema, nessun governo ha  interesse a bandire il mining, anzi. Nemmeno la Cina lo ha fatto.
Per limitare eccessivi consumi e disincentivarlo  potrebbero alzare il costo della corrente per le mining farm tramite una tassa "ambientale" (da anni ne parlano in varie parti del mondo), determinando un calo dell'hashrate e un nuovo equilibrio tramite la difficoltà. Anche qui non vedo dove stia il problema.

No Plutosky.
Doveva succedere, prima o poi di non trovarci d’accordo!
Ma solo non così, non su questo argomento dove hai pure scritto un interessante articolo sul tuo blog.

Il problema è “sociale” in che senso? Si vuole “punire” la produzione di Bitcoin? E perché?
Scusa, allora fossi io al governo alzerei il costo della corrente alle fabbriche di armi ed alle  discariche, abbassando invece le spese di corrente ai bordelli ed ai centri di riciclaggio.
No, questo è non è il compito dello Stato.  E tra l’altro come ben sai in primo luogo il mining di Bitcoin è una delle industrie più efficienti e soprattutto quello che “rubi elettricità” alle famiglie spezzandone i consumi è davvero un mito in dimostrato scientificamente (quali famiglie ci sono nella Cina continentale dove sono situate le più grandi mining farm?).
E se un giorno, spero non manchi molto, le energie rinnovabili saranno sufficienti a produrre tutta l’energia mondiale? Cosa facciamo ? De-tassiamo tutto?
Dai su, siamo seri.


Non ho scritto quello che vorrei succedesse ma quello che potrebbe succedere.  Smiley

Soprattutto per rimarcare il fatto che, anche ipotizzando lo scenario più fosco, secondo me si tratta di un "non problema", che non mi preoccupa affatto.

Sono molto ma molto ma molto ma molto più preoccupato della mancanza di fungibilità di bitcoin, tanto per dirne una a caso, se proprio devo preoccuparmi di qualcosa che possa minare (gioco di parole  Grin) il successo di bitcoin nel futuro.
2405  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 24, 2019, 04:50:50 PM
Solo il tempo ovviamente ci dirà se siamo veramente fuori dal mercato orso degli ultimi 14 mesi, ma credere che Bitcoin , e in misura ridotta le altre Coin, possa continuare a salire da qui all' halving è follia; prima o dopo ci sarà lo sciacquone forte, che tutti temono, e come sempre, lo farà quando quasi più nessuno se lo aspetta.

Speriamo solamente che si fermi ai vecchi minimi di febbraio, o anche più sopra, perché se andasse a bucare i 3000$ in chiusura daily sarebbero nuovamente azzi amari.

Se è davvero iniziato un ciclo rialzista potremmo avere una crescita lineare costante nel medio-lungo termine con periodici scossoni di -30% circa.
Quello che successe tra inizio  2016 e sett-ott 2017 (prima dell'ultima fase di euforia generale)
2406  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 24, 2019, 04:18:10 PM
1)Tether sopra 3 miliardi  Grin https://wallet.tether.to/transparency
2)Prezzo bitcoin respinto due volte da tentativi di correzione e che sta disegnando un ascending triangle
3)Indirizzi univoci ai massimi dell'ultimo anno (600k) + Google Trends della parola "bitcoin" pure
4)Volume futures CME in esplosione costante (https://twitter.com/MikeBucella/status/1130962347403698178)
5)Primi amici nella real life che pronunciano in mia presenza la seguente frase "ma quei bitcoin di cui tutti parlavano qualche anno fa, ho visto recentemente...."


1+2+3+4+5=?

Non è un invito al trading  Grin
2407  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 24, 2019, 04:00:50 PM
Mi preoccupa non poco un fatto che era già stato trattato se non erro tempo fa da G.Bianchi... già con il pump passato la fame di miner ( ed il relativo consumo energetico) avevano raggiunto dimensioni non indifferenti... ma se btc e sorelle dovessero realmente sparare cifre da 20/30/50000 usd la corsa al miner diventerebbe energeticamente poco sostenibile... va bene prodotti sempre più parchi nei consumi.... un S17 in effetti ha un rapporto Th/w migliore dei precedenti... ma un S17 alla fine consuma sui 2 Kw ed un S9 ne consumava 1.3... se io avevo 3 S9 sono spinto a sostituirli con 3 S17... ed allora dove sta il risparmio energetico? alla fine con l'aumento della diff porterei a casa probabilmente anche lo stesso numero di btc.. ( ops... centesimi di btc....)..
Ciao!

L'efficienza delle macchine non ha grande rilevanza, l'hashrate dipende infatti solo dal prezzo e dalla ricompensa di blocco.
Non capisco però dove sta la preoccupazione: se il prezzo sale, l'HR sale (con un certo ritardo) e la difficoltà determina un nuovo equilibrio.
Se il problema è "sociale" relativo ai consumi, è un falso problema, nessun governo ha  interesse a bandire il mining, anzi. Nemmeno la Cina lo ha fatto.
Per limitare eccessivi consumi e disincentivarlo  potrebbero alzare il costo della corrente per le mining farm tramite una tassa "ambientale" (da anni ne parlano in varie parti del mondo), determinando un calo dell'hashrate e un nuovo equilibrio tramite la difficoltà. Anche qui non vedo dove stia il problema.
2408  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 22, 2019, 04:59:22 PM


La smaterializzazione presuppone che qualcuno custodisca l'oro per tuo conto.
E la smaterializzazione ha avuto così successo proprio perchè l'oro è costoso e  complesso da stoccare, custodire e trasportare


ma ti devi fidare di chi te lo custodisce...
anche io ho letto di nazioni che hanno problemi a ritirare.. mica e' una fake news.. e' un fatto reale

quindi voi, in TEORIA, dite che la custodia funziona sempre

ma nella pratica..

Ma io sono d'accordo con te  Wink

La versione smaterializzata di bitcoin coincide con quella "materializzata", visto che è un bene digitale che ha costi minimali di stoccaggio, trasporto e custodia

Non così per l'oro il cui possesso  finisce per essere accentrato nelle mani di pochi "enti" che possono permettersi i costi e le strutture per  conservarlo in enormi quantità

Correndo, ad esempio, il rischio di fare la fine di Maduro che voleva spargere ancora un pò di inflazione in giro con l'oro che aveva presso la Banca di Inghilterra ma che si è visto negare da quest'ultima il ritiro
(https://www.corriere.it/esteri/19_gennaio_28/venezuela-banca-d-inghilterra-blocca-ritiro-maduro-12-miliardi-oro-11bc658c-22d3-11e9-9543-1916afeb08d9.shtml)

Not your keys, not your gold.

Detto questo, sono d'accordo con Paolo.Demidov che la definizione di bitcoin come oro digitale sia un pò troppo "inflazionata".

Sia perchè bitcoin fin quando non risolverà il suo enorme difetto della mancata fungibilità non sarà mai davvero superiore all'oro (pur essendolo già in molti aspetti), sia soprattutto perchè non è l'oro il vero competitor di bitcoin.

Il vero competitor, il settore a cui bitcoin ruberà la maggiore "quota di mercato" nel futuro (per usare una brutta definizione ma che rende l'idea) è quello delle valute fiat nella versione "cash".

Amo di più la definizione di bitcoin come contante digitale che come oro digitale. Certo un contante che, a differenza del contante tradizionale, ha la tendenza a non perdere valore nel tempo, anzi.

Ma in questo modo si rende giustizia alle caratteristiche pseudonime, trasferibili, istantanee,frazionabili, incensurabili,decentralizzate di bitcoin, simili a quelle del cash.

Il contante fisico sparirà presto con la digitalizzazione della moneta e non esisterà alternativa reale a bitcoin ad una forma transazionale che non preveda la sorveglianza di terzi (governi, banche, grosse imprese). Questo aprirà le porte ad un mercato enorme, secondo me molto superiore a quelli che potenzialmente vorranno passare dall'oro fisico a quello digitale.

Chi ha oro conosce già il valore di una hard-money. Sono i miliardi di persone che sono ancora convinti che tenere la carta stampata dalle Banche Centrali sia una bella idea il nostro "bacino d'utenza" di domani.
2409  Local / Italiano (Italian) / Re: Comprare buoni amazon on: May 21, 2019, 08:43:38 PM
Io sono un affezionato e soddisfatto cliente di Bitrefill.

Supporta anche Lightning Network , oltre a svariate altcoin, e non ho mai avuto un problema in decine di acquisti.

Gli altri non li ho mai usati.
2410  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 21, 2019, 06:49:31 PM



Ma sul trasportabile... dai... Grin
nessuno gira con i sacchetti ed i forzieri di monete d'oro, da quanto l'oro è stato smaterliazzato.
Ma non con gli ETF, i conti metallo, la finanza,
ma con le lettere di credito qualche secolo fa.



La smaterializzazione presuppone che qualcuno custodisca l'oro per tuo conto.
E la smaterializzazione ha avuto così successo proprio perchè l'oro è costoso e  complesso da stoccare, custodire e trasportare
2411  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 21, 2019, 06:37:40 AM


Non avrei questa convinzione... Smiley

Così come non andrei a presumere il comportamento di chi fa funding, come facciamo a dire che non sono interessati alla speculazione?

Chi "impresta" Bitcoin attraverso Bitfinex, fa l'intermediario attraverso l'intermediario.

Quando intermediare fa guadagnare di più che holdare, nasce e la speculazione.
Ovvero, movimenti pump/dump apparentemente senza senso, che si autoalimentano,
shock al rialzo e al ribasso, per bucare anche la media indifferenza dei media.

Ma diciamo pure meglio, intermediare fa guadagnare oggi in maniera certa, che per questi soggetti è meglio che sperare nei guadagni e vantaggi futuri, incerti.

Meglio l'uovo oggi che la gallina domani, almeno per loro.


Bisogna considerare che gli intermediari in questo mercato piccolo, sono in grado di assorbire le perdite, sostenere le quotazioni, spingerle al rialzo.
Intermediari in genere, non solo exchange.

Se io te, pochi altri fossimo intermediari, al di là di non avere il possesso di tutto il circolante...
ma essendo comunque i principali soggetti a cui il mercato si rivolge, sarebbe estremamente facile, fare cartello.

Ci alziamo un giorno, decidiamo che il Bitcoin si vende a $ 9.000 +/- $ 500.
Le vendite le facciamo solo nel range.
Quando c'è qualche vendita di troppo, riassorbiamo in proprio i Bitcoin in eccesso momentaneo,
che potrebbe far declinare le quotazioni.


Penso che anche che non ci sia un sillogismo speculazione = deposito presso exchange,
ma esiste speculazione = intermediazione.

Intermediazione che si è impossessata di una fetta del potere decisionale.


Gli intermediari oggi vivono delle speranze altrui, non solo dell'ingordigia del piccoli e grandi speculatori,
ed intanto con gli incassi di provvigioni e commissioni, si sono fatti abbastanza ricchi... in vecchia moneta fiat ? Smiley

Chi lo sa.


Chi fa funding di btc alimenta la speculazione (perchè presta a chi "shorta") ma non lo definirei uno speculatore  perchè rinuncia a giocare sulla volatilità con i btc che possiede.

Inoltre riceve un compenso in btc e tiene bloccati i btc durante il periodo del prestito, entrambe azioni che presuppongono una fiducia in bitcoin e che si sposano male con il day trading "mordi e fuggi".

E' più un atteggiamento da investitore di medio-lungo periodo.

Il mio parere sulla manipolazione del prezzo l'ho già espresso qui https://bitcointalk.org/index.php?topic=313900.msg51097828#msg51097828

Riguardo all'intermediazione di criptovalute non la vedo affatto come un'attività che fa diventare ricchi sicuri come la descrivi, anzi.

Creare e gestire un exchange di criptovalute è mestiere molto rischioso e molto complicato. Implica enormi problemi di compilance normative,di sicurezza, legali. In un mercato incerto e insicuro, che va a ondate, dove gli utenti arrivano in massa ma se ne vanno anche in massa.

Il tasso di successo di un exchange di criptovalute è bassissimo; di quelli attivi ai  tempi in cui ho iniziato io penso sia sopravvissuto solo TRT.

Gli altri sono o in carcere, o falliti, o ricercati o, nella migliore delle ipotesi, dediti ad altro.

Tanto per fare un esempio, nel 2018 Bithumb, il più grosso exchange di Corea (paese di appassionati di cripto come pochi altri), ha conseguito perdite per 180 milioni di dollari (https://www.coindesk.com/crypto-exchange-bithumb-posts-massive-180-million-loss-for-2018)

Poi, per carità, ci sono anche quelli che fanno profitti a tanti zeri, ma non è un risultato così sicuro, anzi.
2412  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 20, 2019, 08:51:07 PM
Se l'inglese non è un problema, consiglio questa bella chiaccherata oro vs bitcoin

https://www.youtube.com/watch?time_continue=13&v=Kui7MPYq0A8
2413  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 20, 2019, 06:15:21 AM
Come mai allora lo stesso ragionamento non è stato fatto per la stragrande maggioranza delle ICO il cui prezzo attuale è ben inferiore a quello di lancio?

Perchè i bitcoin si sono fermati molto sopra il precedente massimo del 2013 mentre le shitcoin sono in massima parte tornate ben sotto il punto di partenza?

Se il ragionamento era "vediamo come va a finire" doveva valere per gli uni come per l'altro.

Invece mentre le shitcoin hanno generalmente l'andamento classico delle bolle speculative, bitcoin no.

Perchè, secondo me, c'è sia una differente motivazione nel perchè si comprano (e si holdano) oltre che una differente fiducia nelle prospettive future.

Arrivo tardi e la risposta l'ha già data babo: il concetto è quello che ha espresso lui, fiducia.
Btc lo si conosce da 10 anni e chi lo conosce sa che dietro c'è un progetto, ci sono dev seri, ci sono miners che hanno investito un pacco di soldi, e in generale "terzi" (ovvero un indotto di vario tipo) che hanno interessi molto grandi nel tenere vivo Btc.
Con le altre coin non puoi avere queste certezze: ti promettono mari e monti ma poi non puoi sapere se manterranno le promesse.
Perciò quando nel 2018 il mercato è sceso le ico sono affondate (salvo rare eccezioni): per la maggior parte di esse non aveva molto senso holdare perché un "investitore" era in grado di capire se il progetto procedeva: commit su github, roadmap rispettate, canali TG vivi, ......  e nella maggior parte dei casi si è visto che i lavori NON procedevano. Così è stato naturale uscire dalle alt e tornare o in stable o in Btc.

Lo stesso ragionamento non aveva molto senso farlo se uno già possedeva Btc (salvo uscire in fiat/stable), perciò non mi stupisco del fatto che molti wallet di btc non siano stati movimentati nell'ultimo anno.
La differenze è questa imho.



Stiamo dicendo cose simili: il punto sta nella fiducia e nelle forme di uso (solo speculativo puro per le ico, speculativo+altro per btc).

Il discorso della "pigrizia" ("vabbè c'ho messo qualche centinaio di euro, anche se calano stiamo a vedere quel che succede..") vale per bitcoin ma non per le ICO, proprio per queste differenze.

Il concetto che volevo esprimere comunque è quello sopra: le bolle speculative sono state oggetto di studio a lungo ed hanno un comportamento sempre uguale.

Quando crolla la fiducia, si corre a vendere e basta ,  a qualsiasi prezzo. Praticamente tutti  si corre a vendere. Se di bolla si tratta, non è pensabile che i possessori del 60% di quel bene stiano alla finestra mentre il prezzo va a picco in quel modo. Come appunto è successo alle ICO.

Invece questa fiducia in bitcoin non è venuta meno nemmeno con un calo dell'85% e questo dovrebbe far riflettere coloro che li hanno erroneamente accostati alle grandi bolle del passato.

Significativo che da un anno a questa parte il 60% dei BTC in circolazione non si sia mosso (10.5 milioni)

Nonostante il calo del 85% dai massimi e un lungo bear market, la maggioranza dei possessori non ha venduto.

Andrebbe rammentato a molti non addetti ai lavori che sostengono che sia "solo speculazione"

Il dato va depurato dei btc persi, ossia di coloro che anche volendo non possono vendere  Grin

Considerando che dal gen 2012 non vengono mossi 2.4 milioni, questa potrebbe essere una buona approssimazione dei BTC persi

https://bitinfocharts.com/top-100-dormant_5y-bitcoin-addresses.html

Questo grafico riassume bene la situazione (hodlwaves:percentuale di indirizzi mossi da x tempo)

http://charts.woobull.com/bitcoin-hodl-waves/

https://i.imgur.com/R60oDOk.jpg

Si vede benissimo come ci sia una grossa fetta di holders da da un anno a questa parte (riga marrrone che punta in basso: percentuale di indirizzi mossi in diminuzione => hodler in aumento!).. stronghands ‘19!





Scusate, una domanda...


Sappiamo che la distribuzione dei Bitcoin è concentrata in pochi wallet:
https://bitinfocharts.com/top-100-richest-bitcoin-addresses.html


Tendenzialmente le più grandi quantità di Bitcoin sono veramente pochi wallet nel mondo.

Tra i wallet più grandi ( 4, come da tabella nel link ) i grandissimi cold wallet degli exchange,
i principali exchange.

Ovviamente sia i protagonisti sia gli exchange minori hanno più di un cold wallet.


Ora... i dati, le statistiche sulla linea di pensiero della filosofia holder,
oltre che dai wallet di gente morta che non lasciato le chiavi d'accesso, altri Bitcoin persi per varie cause, come già accennato; non è che siano viziati dal fatto che gli exchange ed in generale tutti i grandi custodi, fanno appunto custodia e storage conto terzi ?

Molti Bitcoin fisicamente stanno fermi, anche se le compravendite ci sono, credo che molto trading sia a livello contabile, se così possiamo dire.


In buona sostanza io vado su exchange o compro Bitcoin attraverso CFD senza leva, operando quindi su Bitcoin fisici detenuti e custoditi da un intermediario, se non ne chiedo la consegna e gli sposto...
si realizza solo un movimento contabile, un mero numero...

Poi decido di vendere, li ricompra l'intermediario o l'intermediario gira la partita ad un nuovo compratore.

Senza addentrarmi in molti dettagli tecnici, credo che ci sia il fenomeno holder, indubbiamente,
ma molti Bitcoin, un certo zoccolo duro, particolarmente consistente, è fermo nei cold wallet e relativi servizi di custodia.

Sopra volano partite di Bitcoin contabili.
Io stesso ho eseguito, conto terzi, operazioni su Bitcoin, ma non ne abbiamo mai chiesto la consegna,
non era proprio previsto, non era d'interesse, era un rischio ed un onere dell'intermediario.
Se glielo avessero rubati, o li avesse persi, le posizioni sarebbero state liquidate.


Credo che in ottica di vera adozione, sarebbe un segnale di maturità del mercato, vedere gli smisurati cold wallet diventare e frazionarsi in tanti altri piccoli wallet.

Sento dire spesso che la salita di Bitcoin sarà stabile se accompagnata dai volumi, aggiungerei il terzo parametro del forte aumento dei wallet.
Ma non mi dite, vi prego, i wallet, gli indirizzi sono in aumento del 9,75% o 9,99%.
Bisognerebbe vederne nascere milioni e milioni, se si vuol un indicatore di consapevolezza e acquisto consapevole.

I concetti di cold wallet, custodia da parte di intermediari di vario tipo, non dovrebbero esistere in un mondo cripto realmente maturo e consapevole.


Penso che ancora in molti lascino tutto sui conti degli exchange durante le compravendite, perché più semplice e facile, perché pensano alla speculazione di breve termine, giornaliera; generando grandi blocchi in custodia.


Accade anche nei mercati tradizionali, dove molti titoli sono in mano ai market maker, che li "affittano",
per chi vuole realizzare speculazione, derivati ed operazioni di vario tipo.
( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Market_maker )


I cold wallet dei 5-6 exchange più grandi non arrivano ad 1 milione di btc.

Considerando tutti gli address sopra 10k btc si arriva a poco più di 7 milioni, ma qui non ci sono solo gli exchange, ci sono anche alcuni grandi possessori

Mentre negli address tra 0.1 e 10k, che con ogni probabilità exchange non sono, si trovano oltre 10 milioni (guarda caso cifra simile a quelli che non si sono mossi)

Esiste un problema di eccessiva intermediazione di un bene che non è nato per essere "intermediato", ma la componente della gestione personale è preponderante

Poi non credo molto al sillogismo speculazione=deposito presso exchange. Ci sono tantissime persone che, purtroppo, holdano sugli exchange anche se del trading non interessa niente.

Ad es su Bitfinex ci sono oltre 30kBTC in funding, gente che si accolla il rischio di depositare btc presso terzi per ricavarne un interesse (in bitcoin). Ma non sono interessati alla speculazione, sono di fatto hodlers.
2414  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 19, 2019, 05:42:18 PM


In tanti casi nel fare questo ragionamento è stato considerato anche il fattore 1) che tu citi, e questo ha lasciato delle buone speranze di recupero anche a chi aveva perso quasi tutto. A maggior ragione - cioè in virtù del punto 1 - questi si saranno detti: teniamoci sti btc e vediamo come va a finire.



Come mai allora lo stesso ragionamento non è stato fatto per la stragrande maggioranza delle ICO il cui prezzo attuale è ben inferiore a quello di lancio?

Perchè i bitcoin si sono fermati molto sopra il precedente massimo del 2013 mentre le shitcoin sono in massima parte tornate ben sotto il punto di partenza?

Se il ragionamento era "vediamo come va a finire" doveva valere per gli uni come per l'altro.

Invece mentre le shitcoin hanno generalmente l'andamento classico delle bolle speculative, bitcoin no.

Perchè, secondo me, c'è sia una differente motivazione nel perchè si comprano (e si holdano) oltre che una differente fiducia nelle prospettive future.
2415  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 19, 2019, 02:46:53 PM
Significativo che da un anno a questa parte il 60% dei BTC in circolazione non si sia mosso (10.5 milioni)

Nonostante il calo del 85% dai massimi e un lungo bear market, la maggioranza dei possessori non ha venduto.

Perché dici "nonostante"  ?  secondo me è un elemento importante che motiva il fatto che pochi abbiano venduto: se uno ci perde parecchio è naturale che holdi per sperare in una ripresa, perciò parecchi di queste persone rientrerebbero nel 60% che hai citato, e non certo tra quelli che tengono per supportare l'idea di Btc.

A scanso di equivoci: ti parlo da convinto sostenitore delle cripto, però imho il mercato bear non consente di leggere quella % di btc immobili come se fossero tutti appartenenti a fans di btc.


La teoria di alcuni mass media e di alcuni opinionisti è che i bitcoin sono una gigantesca bolla speculativa, un bene senza valore e senza qualità intrinseche dove chi compra lo fa solo nella speranza di rivendere il prima possibile a qualcun altro ad un prezzo più alto.

Questo ipotetico scenario si sposa malissimo con il calo dell 85% abbinato a 10.5 milioni di BTC che non si sono spostati di un millimetro.

Nelle bolle speculative, quando arriva lo scoppio, è tutto un fuggi fuggi generale per liberarsi il prima possibile del bene oggetto di bolla.

Si corre a comprare quando il bene sale, ma altrettanto velocemente si corre a vendere in massa quando il prezzo crolla.

I tulipani del '600 , tanto per citare l'esempio preferito dagli opinionisti di cui sopra, non avrebbero mai potuto sostenere un calo dell'85% del prezzo senza che il 99.99% dei possessori di tulipani fossero corsi a cercare di venderli, a qualunque prezzo >0 (come di fatto avvenne)

Se questo non è avvenuto per bitcoin, vuol dire tre cose:

1)Bitcoin è oggetto di ondate speculative cicliche di medio periodo abbinate, nel lungo periodo, ad una crescita degli utilizzatori reali. Questo spiega perchè ad ogni scoppio il prezzo crolla ma si arresta ad un livello superiore al massimo del ciclo precedente. Quella che nel medio periodo ha la forma di un bolla, nel lungo ha le sembianze di una curva S , tipica dell'adozione progressiva di altre tecnologie della storia

2)Bitcoin HA un uso concreto. Dove la parola "uso" può concretizzarsi in tantissimi modi diversi, il più particolare dei quali è anche il semplice "tenere" (hodling) come forma di protezione (hedge) contro le monete nazionali o contro la situazione economica locale.

3)Per una grossa fetta di utenti bitcoin, il prezzo temporaneo in fiat non è un parametro così importante. Perchè conoscono bene il punto 1 e quindi sanno che preoccuparsi del prezzo nel breve periodo fa solo perdere di vista l'esito del processo di adozione di lungo.  



2416  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 19, 2019, 11:21:09 AM
Significativo che da un anno a questa parte il 60% dei BTC in circolazione non si sia mosso (10.5 milioni)

Nonostante il calo del 85% dai massimi e un lungo bear market, la maggioranza dei possessori non ha venduto.

Andrebbe rammentato a molti non addetti ai lavori che sostengono che sia "solo speculazione"

Il dato va depurato dei btc persi, ossia di coloro che anche volendo non possono vendere  Grin

Considerando che dal gen 2012 non vengono mossi 2.4 milioni, questa potrebbe essere una buona approssimazione dei BTC persi

https://bitinfocharts.com/top-100-dormant_5y-bitcoin-addresses.html
2417  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 17, 2019, 05:38:41 PM
Visto che parlavamo di come funziona un book, ecco un esempio pratico.
Cosa ha causato il flash crash di BTC stamani su Bitstamp?
...


Mmm credo più all' "errore" provocato, per una serie di strane coincidenze

1)Bitstamp è l'exchange con l'order book più "sottile" dove è più probabile provocare un dump improvviso.

2)Il flash crash è avvenuto a mezzanotte ora di New York, l'ora in cui è più facile provocarlo

3)Il prezzo è rimbalzato troppo all'improvviso e troppo rapidamente appena sceso sotto quota 7000

E' più probabile che il crollo sia stato volutamente provocato  per riempire dei bid piazzati sotto 7k su altri exchange (soprattutto Bitmex)

Ovviamente la cosa è stata possibile grazie alla elevata esposizione delle posizioni lunghe che si era creata nei giorni precedenti.
2418  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 17, 2019, 05:26:02 PM
Ma in effetti non ricordo si parlasse di Long/Shorts su BTC durante il 2017, il focus era sulla crescita continua...

Sbaglio o le manipolazioni allora erano per lo più dedite al fine di accumulare prima del boom?

Ora con i vari BitMex & co. le "whales" hanno più incentivi alla manipolazione perchè possono guadagnare in qualsiasi direzione il mercato vada (se manipolato da loro ovviamente)

Il margin trading su Bitcoin esiste da fine 2013.

Era ancora più brutale di oggi perchè esistevano i famigerati exchange cinesi i cui volumi erano veri forse per lo 0,5%

Okcoin in versione occidentale (esiste ancora www.okcoin.com) era il Bitmex di allora solo molto meno professionale (non per nulla era noto come Okcasino nel senso anglosassone di casinò)


Ora con i vari BitMex & co. le "whales" hanno più incentivi alla manipolazione perchè possono guadagnare in qualsiasi direzione il mercato vada (se manipolato da loro ovviamente)

Questa questione della manipolazione va un pò ridimensionata secondo me.

Sono d'accordo che c'è molta differenza nel mercato delle criptovalute sulla dimensione degli operatori: tanti piccoli traders (spesso poco esperti) e pochi grandi soggetti.

Va da sè che in un contesto del genere i secondi riescano ad essere tendenzialmente molto più price-maker dei primi.

Ma se pensate che un gruppetto  di persone si riunisca la mattina e decida il prezzo per la sera, semplicemente non sono d'accordo.

I "pochi" grandi soggetti in realtà non sono tanto pochi: ci sono i miners, gli exchange, i grossi speculatori, i grossi possessori storici di bitcoin, i fondi alla Greyscale, le balene di Bitmex (che con leve esagerate possono alterare il mercato anche a partire da wallet relativamente piccoli) .

E' impossibile che tutti questi grandi operatori possano mettersi d'accordo o che siano sempre concordi sulla direzione da far prendere al mercato.

Se seguite account twitter tipo @bitmexrekt o @whalecalls, che segnalano le liquidazioni sugli exchange, vedrete che a volte vengono dilapidati patrimoni a 9 zeri semplicemente perchè qualcuno di questi operatori sbaglia direzione.  

A volte perchè si scontrano fra di loro, a volte perchè vanno contro la massa e tanti piccoli operatori finiscono per far fuori qualcuno molto più grosso di loro, pratica peraltro diffusa sin dalla "uccisione" nel 2014 della celebre bearwhale (https://www.youtube.com/watch?v=fN8b1LxKkbM&t=)

Questa per esempio è la posizione che una balena (piccolina, ma sempre balena) ha reso pubblica qualche giorno fa:



Con "appena" 25BTC depositati, grazie alle leve di Bitmex, ha aperto una posizione lunga di 239 BTC a 7943$. Si vantava, dopo poche ore, di aver già guadagnato quasi 13BTC (169.000$) perchè il prezzo era a 8380.

Se si fosse fatta prendere dall'entusiasmo e non avesse gestito il rischio, se cioè non avesse chiuso in tempo o non avesse messo stop loss prudenziali,  avete idea di quanto avrebbe perso  oggi con il prezzo a 7100?

Queste cose sono all'ordine del giorno, anche per importi ben più grossi.

E' vero che rispetto ai mercati classici, tipo Forex, c'è molta meno liquidità quindi è teoricamente più probabile la manipolazione.

Ma rispetto ai mercati classici mancano completamente le vere balene, quelle gigantesche (tipo governi o banche centrali o i più grossi fondi di investimento mondiali), quelli che, loro sì, possono alterare il mercato con la mossa di un sopracciglio.



2419  Local / Italiano (Italian) / Attenzione! Phishing Trezor on: May 15, 2019, 06:15:54 PM
Il sito

trezor-wallet.la

è un phishing di Trezor che cerca di rubare la vostra passphrase.






Verificate sempre di accedere alla vera URL di Trezor : https://trezor.io/start/
2420  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 15, 2019, 05:38:14 PM

Chiedo ai veterani, perchè essendo io "entrato nel mondo crypto" soltanto a metà 2017 non ho mai vissuto il cambio da bear a bull Cheesy

Il cambio da bear a bull fu veloce ad inizio 2013, lentissimo nel 2014-2015.

Fino ad ora ci sono state similitudini estreme con il 2014-2015, ad esempio stesso identico calo dai massimi (-85%) e quasi stesso pattern.

Con questo ultimo pump ci siamo allontanati molto da quel modello, perchè allora l'andamento laterale durò per quasi tutto il 2015.

La quota fondamentale adesso da un punto di vista tecnico è il supporto tra 6000 e 6400. Se non lo ritocchiamo o se lo ritocchiamo senza superarlo verso il basso sarebbe la conferma della fine del bear trend. Se lo rompiamo verso il basso sarebbe la conferma della bull trap.

Nell'inversione da bear a bull del precedente bear market fu cruciale quello che accadde a NOV 2015:



Dopo un andamento laterale di mesi la resistenza di 300$ (linea rossa ) fu rotta (cerchio verde) con un super pump simile a quello attuale  e successivamente ritestata senza superarla (cerchio rosso).

Fu il LA che dette il via alla straordinaria fase rialzista terminata a oltre due anni dopo.


Al di là dell'AT comunque, è quella fondamentale che è completamente diversa dai precedenti bear markets.

Nel 2015 non esisteva LN, le domande di approvazione degli ETF, le sidechain, le dimostrazioni di immutabilità e resistenza agli attacchi (Bcash, segwit2x..). Non c'era l'interesse della finanza, Greyscale o CME. Non si discuteva di Bakkt. Non c'era segwit, le transazioni erano 1/4 di quelle di oggi. Gli exchange erano ...lasciamo stare, il dominio sulle altcoin molto meno certo di oggi. Potrei continuare ma il senso del discorso credo l'abbiate capito.....
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