Taglio la prima parte, a cui è inutile controbattere.


È qui che ti sbagli. Non fanno soldi dai soldi[1], ma dal servizio che offrono. La cosa è ben diversa, e se non riesci a coglierla è inutile discuterne.



Se ti sono sembrato irrispettoso, mi scuso; non era mia intenzione. Anche rileggendomi, sinceramente non mi sembra di risultare "offensivo". Nascondere la verità?

Saluti.


[1] e per questo motivo non si tratta di una banca

I vantaggi li abbiamo già descritti nei post precedenti, e mi sembra che tutti quanti li abbiano colti.



Questo è l'unico, ripeto, l'UNICO rischio che si corre. Se chiude... pazienza. Rimarrò deluso per qualche momento, e poi me ne farò una ragione.



Finché dura.

Quando l'escrow sarà integrato nel client (devo ancora informarmi bene a riguardo, ma è una notizia davvero succosa), può darsi che BitMarket perda la sua ragione di esistere. Vedremo.

È così: se il venditore non riceve il denaro, basta che chieda lo sblocco dei suoi Bitcoin (durante la transazione sono congelati nel sito) e questi ritornano immediatamente a sua disposizione. Contemporaneamente il compratore che non ha rispettato i patti viene bannato dal sito stesso.



Pure! Beh, allora auguri. Personalmente continuerò a preferire BitMarket (che è gratis, comodo e molto più sicuro).

Non direi. È alquanto improbabile che tra 20 anni pagheremo le tasse in BTC. Non è invece uno scenario inverosimile immaginare un utilizzo diffuso del BTC tra la gente comune, sempre tra 20 anni.



Mi sa che non hai capito il funzionamento di un sistema di compensazione creditizia... BTC e Sardex sono cose diverse, nate per scopi diversi.

Al momento non ho idea di come si possa creare un sistema di compensazione creditizia basato sul BTC; ci sto riflettendo da giorni, ma non sono riuscito ancora ad immaginarlo. Non ne sono sicuro, ma temo che sia semplicemente impossibile proprio a causa di come è fatto il BTC: assomiglia troppo all'oro, e quindi non si può creare un credito dal nulla.



Mi spiace, ma Euro e Sardex hanno ben poco da spartire. Il primo è una moneta a corso legale, la seconda invece viene accettata per scelta dai partecipanti al circuito; la prima è basata sul debito (con interesse), la seconda sul credito (a tasso 0); la prima è (in parte) coniata, la seconda è interamente elettronica.



Loro chi?



Che io sappia
1) non c'è nessuna banca (c'è solo un'azienda che ha ideato e che mantiene il servizio)
2) l'interesse dei prestiti è 0

Trattandosi di un'azienda, è evidente che il servizio non possa essere gratuito.

Dal mio punto di vista, il bottino del truffatore mi è del tutto indifferente 

Tra il truffatore che fa un sacco di soldi a spese di tanti (me escluso, se sto un po' attento), o solo un po' di soldi interamente a spese mie, secondo te cosa scelgo? A me interessa il contenuto del MIO e-wallet; degli altri non mi interessa un piffero. Al massimo, in caso di truffa, posso provare per loro umana compassione, ma questo non cambia niente rispetto al mio rischio personale.



Per mia fortuna non mi è successo. Quanto è avvenuto sia di lezione ai posteri; chi ci dovesse ricascare, non potrà di certo lamentarsi troppo.

Ci ho pensato 2 secondi: mi dispiace, ma senz'altro all'amministratore unico.

Il feedback infatti si forma col tempo, e diventa negativo solo DOPO una fregatura. Di fregature ce ne sono potenzialmente infinite, dato che i venditori sono molto numerosi.

Con l'amministratore unico invece c'è una sola possibile fregatura: dopo la prima, ha chiuso. È come se al momento il suo feedback fosse tutto positivo, con migliaia di transazioni già effettuate.

Ovviamente, ripeto, bisogna stare attenti e limitare i rischi (o assumersi personalmente la responsabilità dei rischi che si corrono). Ma con un sistema "alla eBay", i rischi sono senz'altro moooooolto più alti. Considera anche che eBay/PayPal rimborsano di tasca loro i clienti insoddisfatti: tu sei in grado di assicurare lo stesso servizio?

Sì, ma questo non è un peso; è anzi un servizio di grandissimo valore. È ciò che rende la transazione "sicura", impedendo qualsiasi truffa, grazie all'intermediazione di un arbitro super partes: finché il venditore non riceve i soldi, il compratore non riceve i BTC.

L'unica persona di cui ci si deve fidare è l'amministratore del sito, della cui onestà al momento non ho motivo di dubitare considerando che ormai sono molti mesi che tiene in piedi il sito. Ovviamente è meglio limitare al massimo i rischi, e lasciare sull'e-wallet solo lo stretto indispensabile per la transazione.

Per quanto riguarda Postepay, effettivamente è un servizio parecchio richiesto dagli utenti italiani: si potrebbe chiedere all'amministratore di BitMarket di aggiungerlo come sistema di pagamento. A me non interessa; c'è qualcuno che ha voglia di scrivergli una e-mail?

Sì, se ho ben capito leggendo questo articolo di Repubblica, in pratica il gestore stesso fa parte della rete, e offre un credito alle aziende che aderiscono che deve essere saldato entro 12 mesi, in Sardex o eventualmente in Euro. (E se uno non salda? Immagino che il contratto preveda questa eventualità)



Qui non sono molto d'accordo: il Bitcoin non è un sistema di compensazione creditizia, e quindi le 2 idee non sono antagoniste tra di loro.

Ho una domanda per Giuseppe.

Sto studiando i sistemi di compensazione creditizia (le varie monete complementari ispirate al WIR) e mi sfugge un punto che ritengo fondamentale.

Mi è chiara l'idea di base (un "baratto" incrociato tra più persone e non limitato nel tempo), ma proprio questa possibilità di spostare nel tempo la restituzione del credito ricevuto (che corrisponde a tutti gli effetti un debito, seppure a tasso 0) mi fa chiedere: cosa impedisce ad una persona di contrarre debiti infiniti, o di rimandare il saldo alla fine dei tempi?

Il debito ha una scadenza temporale e/o quantitativa? I limiti (se esistono) come vengono stabiliti? Cosa succede se una persona risulta insolvente?

Se di limiti non ne sono previsti, mi chiedo come faccia il sistema a stare in piedi.

Grazie!

Su BitMarket paghi direttamente il venditore (con un bonifico, oppure Moneybookers, Dwolla o Paxum): quando questi riceve il denaro, rilascia i tuoi Bitcoin che finiscono su un tuo conto personale presente sul sito.

Leggi attentamente le FAQ presenti sul sito di BitMarket, che non sono aggiornatissime ma comunque utili per capire il funzionamento.

Per gli altri mercati non ho esperienza.

In ogni caso: occhi sempre aperti e non fidarti mai di nessuno. I truffatori sono sempre in agguato. Affidarsi ad un mercato è più sicuro di altri sistemi, ma anche in quel caso non lasciare sul tuo conto online i BTC se è non necessario per venderli (oppure solo piccolissime somme che se dovessi perdere non ci piangeresti sopra).

Ciao!

Benvenuta!

Il modo più semplice è se ti iscrivi ad un mercato. Qui trovi tutte le piazze principali. Personalmente mi sento di consigliare BitMarket.eu, che è gratuito.

Come vedi in questo momento siamo in una fase di discesa del valore del BTC, che in questi mesi si è dimostrato essere piuttosto turbolento: sale e scende molto rapidamente. Se vuoi comperare BTC, magari aspetta momenti migliori (temo che la fase calante duri ancora un pochino), oppure se è solo per provare il sistema, spendi solo pochi spiccioli.

Comunque scava qui nel forum, che di informazioni ne trovi parecchie.

Ciao!

Hai considerato di iscriverti a servizi come BitMarket.eu (il quale per altro è gratuito)? Lo so che non prevede ricariche Postepay, ma ci sono tante altre possibilità (bonifici, Moneybookers, Paxum).

Ciao!

Actually I don't know: gettext could be a better choice. See here.

Bye!

gettext is a good i18n system, but Qt provides another way:

Ciao!

Armory is Qt-based, isn't it?

http://developer.qt.nokia.com/doc/qt-4.8/linguist-manual.html

Ciao!

Benvenuto!

Non è che non c'è ancora nessuno, non c'è più nessuno.

Infatti fino ad diversi mesi fa, era normale comprare BTC con PayPal; però, oltre al problema del blocco dei conti, ci sono stati anche numerosissimi casi di truffe (il compratore chiedeva il rimborso a PayPal, e il venditore restava sia senza BTC che senza valuta corrente). Di conseguenza non c'è più (quasi) nessuno che si fidi a vendere BTC via PayPal.

Ciao!

Contatta direttamente l'admin: mandagli una e-mail (in inglese), così ti dirà come fare per registrarti.

Ciao!

Mi sento anch'io di consigliare BitMarket, col quale non ho mai avuto grossi problemi. Lì non è però possibile usare Postepay come sistema di pagamento; i metodi di pagamento accettati al momento sono bonifico nazionale, bonifico SEPA, bonifico estero, Moneybookers e Paxum.

Ciao!

Ciao Giuseppe, benvenuto!


Senza dubbio! Infatti trovo che l'idea sia interessante proprio perché non è alternativa, ma semmai complementare: il credito con Bitcoin al momento non può funzionare, proprio a causa del valore ballerino.

Grazie per l'intervento!

Una interessante rete che ho scoperto oggi, che si ispira al circuito WIR svizzero: http://www.sardex.net/

Il sito a dire il vero ha un bell'aspetto ma è un po' povero di contenuti; fate un ricerchina con Google per approfondire.

Ciao!