Arrivano più soldi ai ceti più bassi (quelli che determinano l'indice istat) e dopo si svaluta la moneta, colpendo soprattutto chi ne detiene di più, cioè, rozzamente, i ricchi Come fai a dire che colpisce soprattutto i ricchi? [...] chi detiene più moneta ci perde percentualmente in maniera uguale ai poveri, solo che, avendone di più questa svalutazione non gli toglie certamente il pane dalla tavola, mi sembra quindi che colpisca di più chi ha meno moneta, perchè la stessa perdita percentuale è più grave. Gli stipendi devono essere indicizzati attraverso la scala mobile (non so qual'è l'età media di questo forum, ma molti se la dovrebbero ricordare, credo). Inoltre i rapporti di lavoro si ricontrattano periodicamente e quindi si aggiornano; le pensioni invece erano indicizzate fino all'anno scorso. I ceti medio-bassi si basano più sui flussi, che si possono aggiornare, quelli alti sugli stock, che generano rendite. Per farla breve, un'operaio che prende 1000€ al mese ma ne spende 900 per campare, deve preoccuparsi di proteggerne solo 100 dall'inflazione (teniamo presente che oggi quasi nessuno risparmia, al contrario ci si indebita), la Morgan-Stanley che investe nell'ordine dei 10k miliardi di euro (dieci-alla-tredici euro) si che qualche problemino lo sente se gli si svalutano. Quella che viene colpita di più è la rendita da capitale. E poi, spesso, i "ricchi" possiedono immobili, azioni, alcuni anche oro, che sono tutti degli ottimi rimedi contro l'inflazione. Si ma è anche giusto che esistano dei beni rifugio, che sono disponibili per tutti: se ne vale la pena, puoi proteggerti anche 50 euro dall'inflazione comprando un mini-diamantino o un braccialetto d'argento, per dire. Ma se vuoi superare l'inflazione, e produrre un rendimento, i soldi sei costretto ad investirli in attività produttiveEDIT: La dai un'occhiata al grafico della quota salari che ho postato prima e mi fai sapere che ne pensi?
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[...] TheRock sbrigateviiiiiiiiiiiiii
a far cosa? Che ne so, a pubblicizzare, a fare qualche promozione, mettere più liquidità, cercare mercanti online, aprire qualche punto locale (anche qualche contratto con qualche tabaccaio per esempio), buttarvi sui micropagamenti online... fregarvi quote di mercato ora che è più facile Scherzo, so che ci sono molte cose da fare, ma tifo per voi... partite 10 passi avanti con l'ottima reputazione che avete!
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E' probabile, anche perchè cryptsy per ora non ha gli USD; se si butta su ripple può sfruttare sia quelli di Bitstamp che quelli di SnapSwap in attesa di prendere la licenza...
TheRock sbrigateviiiiiiiiiiiiii
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Per quanto ne so, mi lapidi qualcuno se dico cavolate, la p.iva non è necessaria. Basta dichiarare le entrate sulla dichiarazione dei redditi tramite il modello unico.
Anche io sapevo la stessa cosa, c'è una voce apposita ("redditi straordinari" o giù di li), come mai non funziona con la pubblicità online?
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Un'altra bella notizia: https://bitcointalk.org/index.php?topic=303336.0sembra che ZipZap abbia deciso di integrarsi in qualche modo con ripple. Sono solo voci, nel senso che non c'è nulla di ufficiale, un po' come è stato per l'annuncio dell'apertura del codice. ZipZap dovrebbe essere una grossa azienda di pagamenti online con più di 700000 punti vendita negli USA... se la cosa va in porto sono cose grosse sia per ripple che (soprattutto) per il bitcoin!
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Mica vero, l'imprenditore tende a massimizzare la curva profitti-costi, paradossalmente potrebbe anche convenirgli di tenere i prezzi costanti e semplicemente risparmiare sulla produzione (o abbassarli un minimo). Non parliamo poi di quei settori in cui le imprese sono poche e quindi gli conviene decisamente mettersi d'accordo piuttosto che distruggersi con la concorrenza. L'antitrust in definitiva serve pure a qualcosa... su questo punto ci sarebbe sicuramente da discutere ma usciamo fuori tema di brutto... L'esempio comunque non calza, se aumentano le arance diminuiranno i pomodori e quindi non si può parlare di inflazione. Il caso "in esame" è quello in cui aumentano, in media, tutti i prezzi. Ma infatti ildubbioso dice: Se la popolazione vuole comprare sia più pomodori che arance e inizia ad utilizzare i risparmi messi da parte allora aumenteranno i prezzi sia dei pomodori che delle arance, e lo stesso se viene immessa in circolazione altra moneta creata dal nulla. che è esattamente quello che sostengo; prima c'è più moneta in circolazione, poi c'è inflazione Non vedo come potrebbe essere altrimenti Ma il punto è che c'è stata una redistribuzione verso il basso, perchè chiaramente stampando moneta non crei "ricchezza" dal nulla. Ricapitolando: Arrivano più soldi ai ceti più bassi (quelli che determinano l'indice istat) e dopo si svaluta la moneta, colpendo soprattutto chi ne detiene di più, cioè, rozzamente, i ricchi Onestamente, si potrebbe anche obiettare che non è giusto, e sono opinioni, ma cerchiamo di capire se funziona così oppure no
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[meta] Una richiesta: sarebbe meglio riferirci ad "inflazione" come "aumento dei prezzi" e chiamiamo "aumento di massa monetaria" la creazione di nuova moneta. So che gli austriaci identificano i concetti ma è una richiesta di semplicità visto che ormai abbiamo iniziato così [/meta] - La gente ha più soldi ---> pressione sul lato della domanda di beni ---> aumento del prezzo
Se la quantità di moneta in circolazione è la stessa, una pressione dal lato della domanda di tutti i beni non può portare ad un aumento del prezzo di tutti i beni, semplicemente perchè la moneta non è sufficiente. Si avrà invece un aumento del valore della moneta che permetterà a più persone di comprare i cosiddetti beni. Se invece per "la gente ha più soldi" intendi dire che la gente ha più soldi perchè ce ne sono in circolazione di più allora sì che i prezzi aumentano, proprio a causa dell'inflazione (aumento di massa monetaria) Non ho capito l'argomentazione, puoi spiegarmi con altre parole la prima parte?
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Si forse hai ragione ma discutere con gente che la pensa allo stesso modo alla fine credo che serva a poco Meglio scannarsi confrontando idee diverse! Su questo, perfettamente d'accordo! Segnamocelo, Dusty Una cosa alla volta altrimenti ci sono troppe cose sul tavolo, prima vediamo di avere una risposta alle domande ancora aperte: Hai ragione stiamo facendo un po' di confusione, sui tassi d'interesse rispondo dopo, affrontiamo prima i temi base, cerchiamo di capire almeno cosa pensa "l'altro" con chiarezza 1) Se lo zimbabwe è un caso particolare da non confondere con l'Italia, come mai per loro l'inflazione è un male e per noi sarebbe un bene? 2) Perchè la gente che ha qualche risparmio cerca di metterlo al riparo dell'inflazione comprando beni che mantengono più facilmente il potere d'acquisto come ad esempio metalli preziosi e beni immobili?
Probabilmente mi sono espresso male, io ho detto che l'inflazione è il sintomo del benessere economico (questo ragionamento è basato sulla cruva di Phillips) e di un meccanismo redistributivo (questo è basato sul grafico della quota-salari), non la causa. E' un problema, da limitare con l'indicizzazione di salari e pensioni. E' ovvio che l'iperinflazione è un depauperamento collettivo ma non conosco casi che non siano estremi tipo appunto Weimar o lo Zimbabwe (c'era anche la Bolivia inizi anni '90 mi pare) e non credo che si possa affermare che la sovranità monetaria porta a iperinflazione (sennò avremmo molti più casi a partire da molti paesi scandinavi) 3) Perchè il prezzo della farina è aumentato di migliaia di volte nelle ultime decine di anni? Questo invece, ripeto, è un falso problema, con l'equivalente normalizzato all'inflazione comunque riesci a comprare più farina. Ma, mi piacerebbe capire dov'è che non funziona il ragionamento: - La gente ha più soldi ---> pressione sul lato della domanda di beni ---> aumento del prezzo La precondizione è che la gente (ceto basso-medio, quello che determina il paniere) deve avere più soldi da spendere, quindi un certo benessere economico. [naturalmente a prescindere da cause esterne tipo schock petrolifero] E' qua il FULCRO di tutto, se c'è qualcosa che secondo te non va... dimmi che ci ragioniamo
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Actually gateways must set "restricted holding" the very first time they issue an IOU. So, existing gateways can't actually restrict or freeze anything. If a government knocks on Ripple Lab's door and mandates restricted holding, do you think code will stop them? With Bitcoin, people won't follow the fork. With Ripple, you're already following the fork. You're forgetting OpenCoin validators may simply refuse to broadcast transactions. The first is an empty argument, as validators can switch to a friendly country in just 1 minute. The second is totally pointless, as everyone can choose the validators that they like best. You continue, by the way, confusing a payment system with a currency like bitcoin, and ignoring the benefits that a distributed market could give to bitcoin itself.
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so 5 pagine che ve le date senza nessun punto di contatto penso che è meglio passare ad altri argomenti! Si forse hai ragione ma discutere con gente che la pensa allo stesso modo alla fine credo che serva a poco Meglio scannarsi confrontando idee diverse!
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You can still transfer them and have full control over them - you are jsut not able to redeem the value they stand for.
https://ripple.com/wiki/Gateway_policieshttps://ripple.com/wiki/Transit_FeesA gateway is able to levy you a 100% transfer fee on their IOUs. Not only won't you be able to redeem the value they stand for, but you can't even transfer it. You should spend more time reading the official ripple wiki, particularly: Restricted issuance of IOUs The gateway may restrict the accounts to which it sends IOUs. For instance, it may limit sending to those account for which KYC requirements have been met. Restricted holding of IOUs The gateway may restrict hold of its IOUs to pre-approved accounts. See Authorized accounts IOU freezing Not implemented. The gateway may freeze an account's ability to transfer their IOUs. Well, I did read that (probably some time before you did...) - if my gateway does this, I can just get my lawyer and sue them for breach of contract as they are a legal entity in my jurisdiction. Quite different than "Bitcoin is not legal tender. As with any Bitcoin service, any storage on inputs.io is at the users own risk. Exchange rates are estimates only.", huh? Still you did not explain how they would steal my BTC.Bitstamp that are sitting at an address without me doing anything... Actually gateways must set "restricted holding" the very first time they issue an IOU. So, existing gateways can't actually restrict or freeze anything. But i'm sure that TF does know that
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Cripto, in tutta onestà, ti sembra equilibrato paragonare lo Zimbabwe all'Italia? xD http://it.wikipedia.org/wiki/Iperinflazione_nello_Zimbabwe[ EDIT ] Zimbabwe: - rivoluzione nel 1980 culminata in dittatura, da allora sempre lo stesso governo - ovviamente in cima alla hit-parade della corruzione mondiale. - avevano l'agricoltura, l'hanno distrutta - guerra civile/etnica che dura ininterrottamente da 30 anni (diffondono l'AIDS come guerra chimica attraverso gli stupri... sono sbalordito) - età media 37 anni (mortalità infantile al 61%, AIDS e persino la peste) - non hanno più alcuna competenza - non producono più praticamente nulla - quindi importano tutto - debito estero abominevole col FMI (lo stesso che ci voleva "salvare") e l'iperinflazione ce l'hanno solo da 10 anni... madicchestamoapparla' ?(sono sbalordito... preferivo non saperle certe cose...) [ / EDIT ] Perchè invece non mi dici se c'è qualcosa che non fila nel ragionamento di sopra?
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Ho già commentato più volte sullo Zimbabwe, è un caso limite di economia ridotta ai minimi termini già prima dell'inflazione, come per Weimar. Paragonare l'Italia o la Spagna a Weimar e allo Zimbabwe a me pare assurdo. Ho detto che l'inflazione è un sintomo del benessere economico ( Curva di Phillips) e di un meccanismo redistributivo( Storico della quota salari) ma che va attaccata con l'indicizzazione. Perchè invece non mi spieghi dov'è che non funziona il ragionamento? E' tutto basato sulla legge della domanda e dell'offerta, mi pare abbastanza semplice: Intanto specifichiamo che nel paniere ci stanno il pane, la pasta, le sigarette, [ ... ] Ora, queste "cose" vengono consumate dalla maggior parte della popolazione [ ... ] Il prezzo di questa roba, aumenta in virtù della legge della domanda e dell'offerta, quindi aumenta se la gente ha soldi per comprareL'inflazione, generalmente e nella sua parte più consistente(perchè c'è anche il costo delle materie prime e tanti altri fattori) c'è perchè la gente sta bene economicamente. Oltre che essere ovvio, questo è anche uno dei pochi dati economici che hanno infiniti riscontri sperimentali: la Curva di Phillips che infatti vi astenete dal commentare (l'ho citata più volte). Questo avveniva (fino almeno agli anni '80/'90) perchè lo stato stampava soldi per finanziare la spesa pubblica, cioè stipendi e commesse, con cui i soldi fluiscono innanzitutto alla popolazione, e servizi gratuiti con cui la popolazione risparmia soldi. In mezzo purtroppo ci troviamo anche le mazzette, i raccomandati e i forestali che giocano a briscola, nessuno lo nega e nessuno lo vuole, soprattutto. [...] Quindi che effetti ha l'inflazione? Svaluta i soldi... quindi ci perde chi ha più soldi... ammesso che i salari siano indicizzati, ovviamente. Inoltre costringe ad investire il danaro in attività produttive piuttosto che sul mercato dei prodotti finanziari (che sono fatti di soldi e quindi si svalutano pure loro)... spinge sui redditi a sfavore delle rendite.
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La creazione di denaro dal nulla serve a ridistribuire la ricchezza: da chi è più povero, verso chi è più ricco. ... Tutto questo argomento si basa su due assunzioni false: 1) l'aumento della massa monetaria (creazione di moneta) genera (direttamente) inflazione Ovvio che lo genera, come può essere altrimenti? 2) L'inflazione conviene ai ricchi Questo lo stai sostenendo tu, ed io non l'ho mai detto. Inoltre "ricchi" definito come? Un ricco può tenere la sua ricchezza in immobili, un altro in azioni, un altro in contanti. Non lo sto sostenendo io, l'hai scritto tu, basta leggere 5 righe sopra; ah, anche la definizione di "ricco" l'hai usata tu per primo. Non credo che ci siano problemi nel definire un "ricco" a prescindere dalla composizione del suo portafoglio e quindi non mi ci soffermerò, ti lascio l'incombenza. Il discorso sull' inflazione invece, è molto interessante. Intanto specifichiamo che nel paniere ci stanno il pane, la pasta, le sigarette, le medicine, i servizi (sanitari, trasporti etc) c'è pure la bolletta della luce, del gas, dell'acqua e l'affitto (Sai cosa non c'è? Il costo degli immobili, per esempio, o il valore delle quote azionarie.) Ora, queste "cose" vengono consumate dalla maggior parte della popolazione (composta quindi per lo più da redditi base e/o ceto medio in via di estinzione). Il prezzo di questa roba, aumenta in virtù della legge della domanda e dell'offerta, quindi aumenta se la gente ha soldi per comprareL'inflazione, generalmente e nella sua parte più consistente(perchè c'è anche il costo delle materie prime e tanti altri fattori) c'è perchè la gente sta bene economicamente. Oltre che essere ovvio, questo è anche uno dei pochi dati economici che hanno infiniti riscontri sperimentali: la Curva di Phillips che infatti vi astenete dal commentare (l'ho citata più volte). Questo avveniva (fino almeno agli anni '80/'90) perchè lo stato stampava soldi per finanziare la spesa pubblica, cioè stipendi e commesse, con cui i soldi fluiscono innanzitutto alla popolazione, e servizi gratuiti con cui la popolazione risparmia soldi. In mezzo purtroppo ci troviamo anche le mazzette, i raccomandati e i forestali che giocano a briscola, nessuno lo nega e nessuno lo vuole, soprattutto. Oggi succede un'altra cosa. Da quando la Banca Centrale è completamente svincolata dallo stato (la dottrina dell'indipendenza della BC che dobbiamo agli illustri profs di Chicago che andavano a pranzo con Pinochet) i soldi finiscono innanzitutto a ripagare gli interessi sul debito... cioè finiscono ai ricchi (per la maggior parte sono multinazionali e banche d'affari). Da quando siamo nel tanto magnificato euro, la BCE li può, per statuto, prestare solo agli investitori istituzionali, cioè banche d'affari e assicurazioni, che poi li riprestano allo stato facendogli la cresta, e poi ai cittadini facendogli una cresta ancora più grossa. Ai cittadini ne arrivano meno, e infatti l'inflazione è diminuita drasticamente.Ah, le mazzette e i forestali ci sono lo stesso. L'aumento della massa monetaria genera inflazione se la moneta fluisce attraverso la popolazione... l'inflazione è un sintomo del benessere economico... un sintomo di un meccanismo redistributivo!Certo, ha effetti fastidiosi, ma infatti fino agli anni '90 i salari e le pensioni erano indicizzati, cioè venivano aggiornati automaticamente all'indice ISTAT (che infatti era controllatissimo e spesso si cercava di taroccarlo). C'era gente che in busta paga aveva l'80% di aggiornamento ISTAT e il 20% di salario originale. Quindi che effetti ha l'inflazione? Svaluta i soldi... quindi ci perde chi ha più soldi... ammesso che i salari siano indicizzati, ovviamente. Inoltre costringe ad investire il danaro in attività produttive piuttosto che sul mercato dei prodotti finanziari (che sono fatti di soldi e quindi si svalutano pure loro)... spinge sui redditi a sfavore delle rendite. Magari io sono "gonzo", "non capisco le leggi basilari dell'economia", "accetto i dogmi", ma a me pare che sia tu a rigirare la legge della domanda e dell'offerta come ti conviene; sono anche abituato a diffidare da chi propone le proprie idee come "certezze matematiche" che, ovviamente (ora si che ci sta), lascia indimostrate. Sai cosa ci passa tra lo studio dell'economia e la matematica? Circa 2500 anni di epistemologia. Ultima cosa: se nella foga ideologica ti ricordassi di leggere anche le frasi tra parentesi, eviteresti di scrivere pistolotti retorici per spiegare cose scontate. 1) l'aumento della massa monetaria (creazione di moneta) genera (direttamente) inflazione Ultimissima: Diverse decine di anni fa con una lira potevi acquistare molti beni. Una lira oggi varrebbe circa 5 decimillesimi di euro Bell'esempio di argomento retorico senza senso. Ora con l'euro che hai, puoi comunque comprare molte più cose (tra cui tablet, maxischermi da due milioni di polici a sette dimensioni e macchinette che il caffè te lo fanno e se lo bevono pure) che sicuramente non potevi permetterti "diverse decine di anni fa".
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A parte che parlavo di rettangolino a sinistra (la parte tra il '58 e l'81) come è ben chiaro... puoi anche ammettere di aver scordato di guardare i tassi reali e non succede niente... visto che hai postato una tabella che confermava esattamente quello che dicevo io: Dal 1981, quando siamo passati dalla moneta dello stato a quella delle banche, queste ultime ci hanno guadagnato un botto.Per il resto è ovvio che una banca voglia "lavorare" in attivo, e che quindi, in momenti normali, offra tassi più alti dell'inflazione.
Ma che significa! La Banca Centrale non è una banca comune... CREA la moneta... ora come ora la CREA in modo che a guadagnarci siano le BANCHE (e le grandi istituzioni finanziarie) e non la popolazione! Possiamo sostenere pure che una moneta libera come il BTC sia la soluzione migliore (io non credo che sia così per motivi di squilibri di mercato tra zone diverse) ma sostenere che la moneta delle banche sia meglio che quella degli stati beh... per me è assurdo. Non siamo più nel campo neanche della teoria Austriaca, ma in quello dei macellai di Chicago.
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Fossi in te andrei con una bella cinesata! I tablet "di marca" ancora costano troppo secondo me... con 100 euri ti riesci a prendere anche un quadcore, e non cadi vittima del marketing Con questo sito mi son trovato bene http://www.gadjabit.com/Ma ho comprato solo un telecomando da 26€, anche se al cambio attuale si può dire che l'abbia pagato più di 300€ (pagato 2 BTC e qualcosa nel dicembre 2012 )
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Ma poi, non son mica sicuro che stiamo azzeccando l'argomento... quello è il TUS (Tasso Ufficiale di Sconto) cioè il tasso d'interesse a cui la BCE presta denaro alle BANCHE, non allo stato...
Dato che la BCE non può, per statuto comprare titoli di stato (al contrario di quanto avveniva per la Banca D'Italia prima dell'euro) i tassi a cui si vende il debito pubblico sono molto più alti!!! (o almeno credo...........)
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Dunque: tu dici che è falso perchè dal 2011 (2 anni su 32, in piena crisi economica) abbiamo avuto tassi negativi.
Non contano evidentemente 30 su 32 di tassi positivi, a fronte di 21 anni su 22 di tassi negativi prima dell' '81 (tuttavia mancano 10 anni dal 58 al 69 in tabella)
Scusa ma questa è retorica... a 'sto punto penso che tu ti stia concentrando sul sostenere che ho torto più che ragionare sui dati.
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Fatto sta che quanto tu sostenevi è totalmente falso. I tassi di oggi sono bassissimi, spero che tu te ne renda conto.
Allora... veniamo al punto. Se ti do un interesse del 5% ma l'inflazione è al 6%... il titolo ha un rendimento negativo nel senso che complessivamente il suo valore monetario ha perso valore. Per questo si definisce "tasso reale" il valore dell'interesse meno l'inflazione. Teniamo presente che la Germania da qualche anno rifinanzia il debito a tassi negativi perchè è uno dei pochi paesi affidabili della zona euro. Io dicevo che i tassi sono aumentati a partire dagli anni '80 in seguito al divorzio Ministero del Tesoro - Banca d'Italia. I dati che hai postato TU dimostrano che nonostante i tassi nominali siano diminuiti, la diminuzione dell'inflazione ha reso i tassi REALI molto più alti... quindi l'emissione di titoli di stato è a tutti gli effetti più costosa per lo stato. Come fai a dire che è falso?!?
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allora incominciamo con qualcosa di piu facile...... possiamo organizzare almeno un hangout? per una decina di gg saró a "internet limitato", nel frattempo speriamo che qualcuno si faccia sentire qua! Ot: Giuseppe spesso mi trovo a passare da Gela... casomai quandi capita allungo un po' e ci si prende un caffè assieme? Facciamo un mini meeting
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