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841  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 19, 2022, 08:31:35 AM

La mia opinione è che, nella peggiore delle ipotesi, arriveremo a 17500$ o giù di lì.


Raggiunti ieri quasi i 17.500.
I bitcoin sugli exchange sono di nuovo in calo, con nuovi minimi risalenti a metà 2018. Qualcuno ha comprato la fossa e l'ha trasferita su wallet personali



Questo significa che ad alimentare le vendite al momento sia soprattutto la speculazione
Nonostante Bitfinex in completa controtendenza, infatti il resto degli exchange è in prevalenza su posizioni short con tasso di funding decisamente negativo



Questa crescita delle vendite allo scoperto senza criterio, solo sull'onda emotiva, ha addirittura provocato una crescita delle liquidazioni short. Incredibile ma vero c'è qualcuno che è riuscito a farsi liquidare shortando un mercato in crollo. Bisogna essere davvero bravi  Grin



Di sicuro lo scivolone di ieri è stato messo in pratica sfruttando i bassi volumi del fine settimana. Continuo a pensare che chi vuole affossare ancora il prezzo deve avere tantissima liquidità e soprattutto deve innescare gli stop loss delle gigantesche posizioni long su Bitfinex. Una vendita a cascata lì ci potrebbe portare sotto 10.000 diritti come un missile, altrimenti potremmo aver già visto il minimo ieri.

Di certo il mercato sta iniziando a virare su un sentimento fortemente bearish.


842  Local / Italiano (Italian) / Re: E intanto l'hash rate della rete bitcoin ha realizzato un nuovo RECORD on: June 18, 2022, 08:48:23 AM
Probabilmente ad ogni modo significa che il costo marginale di produzione di bitcoin è ancora superiore al prezzo di mercato, quindi tengono tutti i miner accesi. Altrimenti non avrebbe proprio senso. Soprattutto data la natura on/off tipica della produzione di questa industria.

I minatori hanno due soglie di prezzo minimo: la prima sotto la quale continuano ad avere margine di guadagno sul costo dell'elettricità ma non a sufficienza da recuperare il costo di ammortamento degli ASIC (considerando la vita "profittevole" di questi ultimi). La seconda oltre la quale vanno in perdita anche sul costo dell'elettricità.

Queste due soglie corrispondono alle linee che delimitano l'area rossa nel grafico sopra.

Nel primo caso hanno convenienza a tenere tutto acceso usando le riserve di btc per coprire i costi di ammortamento degli ASIC.
Nel secondo caso la convenienza migliore è spegnere tutto.

Sotto 20k abbiamo superato, secondo le stime, anche questa seconda soglia (ovviamente in media poi i costi variano da miner a miner).
Se è vera questa ipotesi adesso vedremo l'hashrate calare.
843  Local / Italiano (Italian) / Re: Market cap tether on: June 18, 2022, 08:02:30 AM
Comunque a me pare una buona prova di resilienza di USDT: ha ragione Paolo Ardoino quando dice che una Bank Run del 17% dei depositi avrebbe messo in difficoltà qualsiasi istituzione finanzianria nel mondo FIAT. Tether invece ha retto, secondo me, in modo più che dignitoso.

Condivido: Tether mi fa molta più paura quando sale di quando scende. Se meno persone la usano è solo un fatto positivo.
Soprattutto se, riducendosi la base circolante, riescono a mantenere la parità.

Il calo di 13 miliardi della supply ha provocato solo una piccolissima oscillazione a 0.995$ (linea nera sotto). In passato (vedi pre 2021) andava molto peggio.



Tra le stablecoin centralizzate e quelle algoritmiche quest'ultime hanno dimostrato di essere una cazzata superiore, ma sempre di cazzata si tratta.
844  Local / Italiano (Italian) / Re: E intanto l'hash rate della rete bitcoin ha realizzato un nuovo RECORD on: June 18, 2022, 07:54:23 AM
Da un punto di vista tecnico, come vi spiegate il record dell’hashrate? Con i costi di elettricità in aumento un po’ dappertutto e con il ribasso del prezzo di bitcoin, mi sarei aspettato che molti miner poco efficienti fossero costretti a “spegnere” le macchine.
Quindi mi sarei aspettato un calo, non un aumento dell’hashrate.
Avete qualche spiegazione in merito?

Ho una mia ipotesi.
Per me dipende da una diversa gestione dei bitcoin guadagnati rispetto al passato.

I vecchi miner (cinesi soprattutto) accumulavano poco: minavano e vendevano subito, indipendentemente dal prezzo.
Se poi il prezzo calava oltre il loro margine di guadagno, spegnevano le macchine.

I nuovi miner (nordamericani) invece hanno fatto un grande accumulo durante il 2021, vendendo solo una parte minoritaria dei b. prodotti.
Adesso, invece di ridurre l'hashrate, dumpano queste riserve per mantenere un buon margine di guadagno.
Può sembrare una scelta sbagliata (vendono b. ad un prezzo ben inferiore di quello dell'anno scorso) ma in questo modo possono permettersi di mantenere stabile la produzione.

Il grafico sotto (spostamento da wallet di miners a wallet di exchanges) mostra questa probabile propensione a vendere adesso dei minatori.



Ovviamente il "mantenere stabile la produzione" vale fino ad un certo punto di crollo del prezzo. A questi livelli, in media, i minatori vanno pari. Se scendiamo ancora, con le riserve che si assottigliano, è assai probabile un tonfo dell'hashrate

845  Local / Italiano (Italian) / Re: Help: Conoscete qualche Sexy Shop che accetta Bitcoin/Cryptovalute? on: June 18, 2022, 07:35:29 AM

Inoltre: mai fidarsi.
Quello che è ("X è OK")t, può diventare ("Vuoi fare X?Ma sei impazzito??")t+ε, con ε piccolo a piacere.


Fillippone che spiega la volubilità dell'universo femminile attraverso la teoria dei limiti fa parte di un'altra categoria proprio.

Chapeau assoluto.  Grin
846  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 17, 2022, 05:07:14 PM
Riguardo al mercato azionario, tutti parlano della guerra, ma secondo me il calo è così "drammatico" non per motivazioni oggettive, ma come conseguenza della crescita abnorme avuta negli anni precedenti. Motivi più tecnici che geopolitici insomma.

Come nel caso di bitcoin, le correzioni con alta volatilità (o, per i mercati azionari, con volatilità crescente) finiscono per essere molto ampie e violente per un fatto fisico, da legge di Archimede.

Ad esempio colpisce questa tabella che mostra come lo S&P abbia avuto nel 2022 la terza peggiore partenza d'anno della sua storia. Come vedete, nessun anno recente appare nell'elenco e al primo e secondo posto ci sono episodi che risalgono addirittura a 90 e 60 anni fa



Nel 1932 eravamo in piena Grande Depressione, i bambini morivano per malnutrizione negli Stati Uniti. Con tutto il rispetto, nulla di paragonabile ad oggi.

Il 1962 invece passò alla storia come il Kennedy Slide (https://en.wikipedia.org/wiki/Kennedy_Slide_of_1962). Se vi domandate cosa provocò quel crollo, basta ricordare la crisi dei missili di Cuba, quando il mondo fu ad un battito di ciglia dalla terza guerra mondiale.
Sempre con tutto il rispetto, le tensioni internazionali attuali a confronto sembrano un bisticcio fra condomini.

Anche il 2002 che quanto a tensioni non scherzava (torri gemelle, borse chiuse per settimane, guerra in Afghanistan...) è ben distanziato al 12° posto.

Forse quindi la causa del crollo la si capisce meglio guardando il grafico mensile dello SP



L'incredibile performance che proseguiva quasi ininterrottamente dal 2008 non poteva continuare all'infinito. Una correzione era dovuta come ampiamente previsto proprio quando le Banche Centrali hanno dovuto modificare la loro rotta (o fare finta di farlo).

Notate anche come nel 1932 e 1962, dopo partenze con cali così pronunciati, il resto dell'anno è stato verde. Che sia di buon auspicio per il resto del 2022?
847  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 16, 2022, 06:28:20 PM
Io sono un Bitcoin entusiasta ed ero un accumulatore seriale e holder fino a non molto tempo fa.

Ma al momento purtroppo sono uscito anch’io in attesa di sviluppi. Ci sono troppi cigni neri ancora all’orizzonte, la situazione con tutti questi protocolli di “Magic internet money” o di nuovi istituzionali con Bitcoin comprati a debito non mi piace.

Anche le posizioni long si bitfinex sono degli exchange alla fine.


A mio avviso c’è un tentativo dei protocolli e degli exchange di tamponare la situazione aprendo posizioni long, il problema è che a oggi il mercato non è più quello dei retails di 5 anni fa.

Dopo il caso luna si è visto con evidenza come siano entrati in gioco grossi fondi speculativi, senza pensare anche a una qualche possibile volontà a stelle e strisce di fare pulizia del mercato quasi definitivamente.

A quel punto nel breve non ce n’è per nessuno.

Bitcoin come al solito sopravviverà e risorgerà dalle ceneri, perché è come un cancro per il sistema finanziario tradizionale, quando pensi di averlo curato torna più forte che mai!

Ma nel breve qui la vedo nerissima, se fondo con centinaia di miliardi speculano al ribasso per farlo saltare tutti, in un mercato azionario in forte recessione qui non finisce finché non se li sono mangiati vivi.

E gli obiettivi sono palesi, si vedono anche dalle piattaforme di lending i livelli di liquidazione di tanti protocolli.

Sembra che anche Saylor sia stato costretto a vendere 5K dei suoi Bitcoin visto che aveva un livello di liquidazione a 21k.

Anche protocolli come aave maker han venduto centinaia di milioni di eth per non saltare in aria.

Finché non si purifica tutta questa situazione con una liquidazione sistema e un risanamento per me non ci sarà una fine.

Plutosky, te dici che le stampanti si riattiveranno, possibile ma quando?


Secondo me un errore comune è pensare che chi manovra il mercato voglia sempre affossarlo.
In realtà i veri burattinai giocano con le emozioni della gente in entrambe le direzioni.
Spesso la paura viene instillata e alimentata ad arte nei periodi brutti almeno quanto l'euforia in quelli belli.

Nel 2021 ogni giorno erano notizie trionfali su bitcoin. Anche fatti di per se insignificanti o addirittura pericolosi , come Microstrategy che si indebitava per comprare bitcoin, venivano ricamati e gonfiati ad arte come palloni aereostatici. "Andranno sempre su " diceva quel buontempone di Saylor, "non esisteranno più i bear market". E giù tutti a comprare

Se ci fate caso, quelle stesse notizie (i bitcoin comprati a leva e senza soldi propri) vengono adesso usate per diffondere il panico. "Aiuto con la leva crolla tutto".

La mia opinione è che non è adesso il momento di avere paura. La paura semmai dovevamo averla quando bastava un tweet di Musk per salire di 10k$ e la gente comprava il disegno di una scimmia per l'equivalente di una villa ai Caraibi  Grin

Prima scrivevo che bitcoin sorprende tutti perchè fa sempre le stesse cose. I suoi cicli sono sempre uguali, istituzionali o meno. Questo implica che il processo di adozione funziona sempre nello stesso modo: ad ondate irregolari con fasi di crescita esponenziale alternate a fasi di "andamento lento". Ma comunque senza invertirsi mai.

Se prendete i fondamentali  come nodi, hashrate, livello di hodl, numero di address, ATM nel mondo, uso monetario, diffusione di LN....nessuno di questi mostra segni di crollo. Anzi,, tutti sono in crescita, non come nel 2021, ma comunque in crescita.

L'adozione prosegue del suo passo. E come ho ripetuto negli anni fino alla noia, sono fermamente convinto che il valore della rete Bitcoin (e quindi del token bitcoin) sia funzione diretta ed esponenziale del suo numero di utenti.

Siamo in una di quelle fasi in cui i fondamentali e il prezzo divergono a favore dei primi. Guardate sempre i numeri, non quello che vi raccontano su Terra e Celsius.

La storia  insegna che non è dopo un calo del 70% il momento di avere paura. Non con i fondamentali che salgono, la rete che sputa regolare i suoi 6.25BTC ogni 10 minuti, nessun bug, nessun difetto o limite di base.

Se non siete qui per speculare nell'arco di qualche settimana o mese, NON è questo il momento di  avere paura. Proprio perchè i burattinai di cui sopra fanno di tutto per instillarvi la paura.

E non cercate di "catturare il minimo", perchè non ci riuscirete mai. Tanto tra 5-10 anni, comunque andranno le cose, non ci sarà  differenza tra aver comprato a 21.000, 25.000  o 14.500.

Chiudo con il grafico di Bitnodes sul numero di full-node negli ultimi 7 anni, il principale indicatore della decentralizzazione e resilienza della rete.

Non esistono bear market nei fondamentali Bitcoin.


848  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 16, 2022, 03:49:34 PM

Faccio una domanda probabilmente stupida: per fare una cosa simile dovrebbe per forza avere dei fondi a copertura? oppure se fosse un giochino dell'exchange potrebbe cambiare il numerello a proprio piacimento nel book e buonanotte ?

Temo di conoscere la risposta, una risposta che però mi piacerebbe davvero poco.



Potrebbero ma non credo arrivino a tanto anche perchè i rapporti con le autorità USA sono sempre abbastanza tesi e rischiare così tanto non mi sembra il caso.
Mi sembrano più cose da rubagalline alla Bitgrail  Grin
Inoltre, con quello che guadagnano di commissioni e rendimenti non ne hanno nemmeno tanto bisogno.
Tether, se sono veri gli ultimi dati pubblicati, solo di rendimenti dai commercial paper incassa dai 3 ai 500 milioni di dollari al mese, così senza fare nulla, con il vantaggio  che l'inflazione la scarica sui possessori di USDT ai quali rende il valore nominale dei coriandoli quando vogliono tornare alla shitcoin originale.
Bitfinex ha 222k BTC nel cold wallet (https://bitinfocharts.com/bitcoin/wallet/Bitfinex-coldwallet), che ce ne siano 107k a garanzia di posizioni lunghe è abbastanza plausibile e non denota nemmeno uno sbilanciamento estremo.

L'alta propensione bullish dell'exchange al momento rende profittevole il funding: prestare dollari ai tori di Bitfinex rende al momento un 15% l'anno.
Nulla rispetto alle meraviglie della DeFi che fu, ma almeno percentuali più credibili.




849  Economy / Services / Re: [OPEN] WasabiWallet.io Signature Campaign | Up to 0.005 BTC/W on: June 16, 2022, 03:28:59 PM
Username: Plutosky
Current post count: 2266
BTC SegWit Address: bc1q679fv6ujuqennhzrqcdle53g5m5yntzg0k3mzx
850  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 14, 2022, 12:22:49 PM


Quei lunghi non sono bet al rialzo che faranno salire bitcoin, sono stop da fare triggerare.
Mi dispiace scrivere ora, che il fatto é già successo, ma era una facile previsione.



In realtà, limitatamente a Bitfinex, è successo l'esatto opposto: man mano che il prezzo scendeva, anzichè far scattare degli stop loss , salivano in verticale le posizioni lunghe



Il che fa riflettere sulla immensa quantità di liquidità (occulta) che c'è su Bitifinex.

Al momento in cui scrivo ci sono 107.000 BTC di posizioni lunghe aperte, lo 0.5% di tutti i bitcoin in esistenza  Grin

E' chiaro che adesso il margine di rischio è aumentato ancora. Non sappiamo quanto siano esposti questi "tori" e quanta liquidità hanno ancora per resistere ad un eventuale ulteriore calo, però sappiamo per certo che molti di loro sono al momento in perdita.

Sappiamo anche che se tornassimo sopra 30k farebbero guadagni stellari, per cui, se dietro a tutto questo c'è l'exchange stesso (o Tether) è possibile che spingano il prezzo verso l'alto  ora che i polli da spennare verso il basso sono finiti.

Di sicuro se non c'erano loro a quest'ora eravamo sui 10k$
851  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 14, 2022, 07:11:45 AM
Alcuni importanti indicatori Bitcoin hanno raggiunto livelli mai visti da anni.

Direi che è il momento delle scelte radicali  Grin

Avevamo già parlato in passato della realised cap : mentre la market cap tradizionale si ottiene moltiplicando il prezzo attuale per tutti i btc in circolazione, la realised cap si ottiene moltiplicando ogni btc in esistenza per il prezzo che aveva l'ultima volta che è stato mosso sulla blockchain (approssimando in questo modo il prezzo "pagato" per quel btc)

Il rapporto tra la prima e la seconda è uno dei più importanti indicatori esistenti e si chiama MVRV (market value - realised value).

Quando l'MVRV sale molto significa che il prezzo attuale è molto più alto del prezzo "di acquisto" e che quindi molti possessori sono in profitto ma non stanno vendendo: detto in altri termini il mercato è avido (greedy).

Viceversa quando MVRV scende molto vale l'opposto, molti possessori sono "in perdita" e non stanno comprando, il mercato è in fase di capitolazione.

L'MVRV è rappresentato dalla linea rossa sotto (la gialla è il prezzo)



Siamo scesi di nuovo sotto 1.

Prego notare in quali altre occasioni ciò è successo e che cosa è accaduto dopo.


Per dire le cose che vorrei dire mi basta fare copia e incolla di questo post del Marzo 2020.
L'MVRV è di nuovo sotto 1, come a Marzo 2020, Dicembre 2018, Inizio 2015.



Se preferite l'analisi tecnica il prezzo è sulla media mobile a 200 settimane (come a Marzo 2020, Dicembre 2018, Inizio 2015), supporto invalicabile da quando  btc esiste.

E' di nuovo il momento delle scelte radicali.

E' meraviglioso come bitcoin inganni sempre tutti pensando che faccia qualcosa di diverso, e poi fa sempre le stesse cose.
Nel frattempo si sono avute mille novità belle e brutte: istituzionali, ICO, NFT, nuove shitcoin, Defi...
Tutto sembra cambiare, tranne i cicli del prezzo di bitcoin, che sono sempre uguali.

Proprio quando tutti pensano che inizierà a crescere all'infinito, lui inizia a scendere. E, allo stesso modo, quando tutti pensano che andrà a zero, torna a salire.

Kilometri di analisi, discussioni, proiezioni e poi siamo sempre allo stesso punto... Grin

Il "ma questa volta è diverso" è forse il peggior errore che si possa commettere.
Adesso tutti a dire "non tornerà più un bull run come nel 2021". Come tutti dicevano "non vedremo più 30k$" l'anno scorso.

La mia opinione è che, nella peggiore delle ipotesi, arriveremo a 17500$ o giù di lì.
Ma è più probabile che il minimo vero a questo giro sia quello in cui ci troviamo adesso

Alcuni festeggiano sostenendo che il decennio da incubo creato dalla Banche Centrali nel 2008-2009, quello dei tassi negativi per intendersi sia finito.
Purtroppo non è così: non possono permettersi di tornare alla normalità.
Le stampanti torneranno presto a macinare.

Attendiamo pazienti che il resto del mondo capisca  che bitcoin è una forma di difesa a tutto a questo. Credo che ogni giorno che passa c'è qualche nostro simile da qualche parte che se ne rende conto.  
852  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 11, 2022, 07:22:51 AM
Appunto, stiamo parlando di economia, e in economia vale il principio che le cose hanno un costo che ne rispecchia il valore. E il valore non si misura in assoluto, ma in proporzione a quello del resto dei beni e servizi. Se sale il livello medio di questi ultimi, tutto ciò che mantiene un valore di fondo, compreso il lavoro, o mantiene la proporzione o è indice di un qualche squilibrio di forze, cioè di qualcuno che da una parte o dall'altra se ne sta approfittando.

Può essere che ad approfittarsene da un lato siano i lavoratori? Ovvio, sarebbe fin troppo facile prendere come esempio casi eclatanti di assenteismo o fannullonismo, in particolare nel pubblico impiego. Molto più difficile nel settore privato, dove un'azienda per spravvivere sul mercato non può permettersi di pagare qualcuno per scaldare una sedia. E dove la sproporzione di forze pende più facilmente dalla parte del datore di lavoro, soprattutto per lavori non particolarmente qualificati, e può degenerare in certi casi in forme di ricatto e sfruttamento.

Quindi limitarsi a svilire la produttività italiana nel suo complesso significa buttare tutto in un calderone, senza distinguere dove stanno le inefficienze e gli sprechi (per i quali è sacrosanto indignarsi) e dove stia il valore.
Mi fai l'esempio della sanità e del settore farmaceutico, che sono probabilmente quelli in assoluto più legati al pubblico. E ci credo che sono una fonte di inefficienze dovute a corruttele e clientele varie. Quello che vedo lavorando nell'IT è ben diverso: i clienti sono quasi tutte imprese private, non abbiamo "mammelle" di stato a cui attaccarci, semmai lo stato si fa vivo quando è il momento di riscuotere le tasse, altro che sussidi. E perché una azienda in questo settore (o in altri a bassa intensità di capitale) si possa definire sana e competitiva, deve sapere investire nel capitale umano, puntando sulle competenze di profili qualificati. Lì sta il valore, e a quel valore deve essere attribuito il giusto prezzo, e quindi è giusto che venga adeguatamente remunerato.


L'Italia è l'unico Paese al mondo che ha una voragine pubblica affiancata ad una enorme ricchezza privata.
Minore che in passato, distribuita malissimo e in via di riduzione, ma comunque enorme.

So che sono cose odiose da sentirsi dire, ma le due cose sono strettamente legate.
Quella ricchezza è stata creata, nei decenni, grazie al sudore e alla fatica delle generazioni che ci hanno preceduto, senza dubbio.
Ma è stata, in gran parte, formata drenando risorse al settore pubblico.

Ogni spesa dello Stato, anche la più improduttiva e non necessaria è sempre una forma di guadagno per il settore privato.
Ogni spreco di un ente pubblico e il ricavo di un imprenditore e lo stipendio di un lavoratore.

Il conto, attraverso il meccanismo del debito, è a carico delle generazioni future.
La cosa è ovviamente stata iniqua: c'è chi se ne è avvantaggiato tantissimo, chi tanto, chi poco, qualcuno per nulla. Nei modi più vari e fantasiosi.

Il paese della cuccagna si è ridimensionato con l'entrata in Europa e alla fine i nodi sono venuti al pettine.
Oggi l'imposizione fiscale non può che essere alta (ma non sufficiente), i servizi erogati non possono che essere pessimi.

Cito la tua bellissima firma:"debt is slavery".
Ogni debitore, oltre una certa soglia, diventa schiavo dei suoi creditori.

E noi quella soglia l'abbiamo abbandonata da un pezzo. Non siamo più nemmeno una democrazia: Berlusconi/Monti nel 2011 e Conte/Draghi di recente sono stati due colpi di stato imposti dai nostri creditori. Governi legittimamente eletti ma non graditi all'Europa, sostituiti da governi graditi a chi, scusate l'espressione, ci tiene per le palle.

Uscire dall'Europa vorrebbe dire diventare più o meno l'equivalente della Turchia. Inflazione al 73% e un dittatorello come Erdogan al potere.
Non ci sono terze vie.
Debt is slavery: non può esserci riconoscimento del valore e del merito in un paese di schiavi.





Abbiamo chi? Lo dici alla persona sbagliata: proprio perché so dare il giusto valore alle cose, il mio stile di vita è da sempre improntato all'essenziale e di certo non consumo nulla che so di non potermi permettere. E non sono disposto a pagare le conseguenze della scellerataggine altrui.
Se poi tu hai tutta questa propensione all'autoflagellamento e ci tieni tanto a pagare per presunte colpe collettive, sei liberissimo di piegarti a 90 e accettare passivamente e serenamente tutte le cure medioevali che qualcuno cercherà di far passare come necessarie per il bene superiore.


"Abbiamo" tutti, non è una questione di propensione o scelte.

Se tu sei su una barca che affonda puoi lamentarti quanto vuoi che lo scafo non si è rotto per colpa tua e che tu remavi più di tutti gli altri. Alla fine affogherai come tutti gli altri.

Pensa ad un lavoratore bravo, volenteroso e capace. Il miglior lavoratore possibile. Che ha la sola sfiga di vivere e lavorare...in Venezuela.
Quanto pensi che il suo valore venga riconosciuto e remunerato? Meno di zero, perchè il Venezuela è un Paese in cui il merito non è riconosciuto, né riconoscibile.
Un Paese che con il miraggio di far vivere tutti nella bambagia, ha ridotto tutti alla fame.

L'Italia dagli anni 60 in poi ha imboccato la stessa strada abdicando a qualsiasi forma di meritocrazia in nome di un livellamento generale verso il basso
E avrebbe fatto la stessa fine se l'Europa non ci avesse imposto un minimo di rigore, facendocene pagare le conseguenze.

Prima parlavate dell'apatia dei nostri connazionali, del tirare a campare accontentandosi.
Non è sempre stato così: l'Italia del boom ha sfornato per decenni generazioni di imprenditori geniali e innovativi che il mondo ci invidiava.

La propensione al rischio e la voglia di fare erano uno dei pilastri dell'Italia del dopoguerra.
Perchè le persone sapevano che l'alternativa al mettersi in gioco era quasi sempre la fame.
Oggi l'alternativa al mettersi in gioco è il reddito di cittadinanza.
E "mettersi in gioco" significa scontrarsi contro una burocrazia impossibile e leggi idiote.

La conseguenza è che L'Italia è il miglior paese della terra in cui vivere se si è poveri e uno dei peggiori se si è bravi.
E' un sistema che fa di tutto per incentivare il tirare a campare, per farti ragionare con l'idea del "ma chi me lo fa fare?".
E' inevitabile che le generazioni di giovani e giovanissimi crescano con questa apatia addosso, non possiamo nemmeno dire che sia colpa loro. E' l'effetto diretto della realtà in cui vivono.
853  Local / Italiano (Italian) / Re: [DIY] come usare BITCOIN in modo proficuo ed efficiente nella vita REALE on: June 10, 2022, 06:15:53 AM
LN infrange il muro dei 4k BTC depositati.

854  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 09, 2022, 01:48:28 PM


Quello che è "giusto" cosa vorrebbe dire? Vorrebbe essere un giudizio morale? Ma non scherziamo. Guarda possiamo fare tutte le analisi che vogliamo sulla BCE, i tassi, lo spread, ecc., tutte cose già dette su cui bene o male qui conveniamo, ma quando si parla di lavoro e retribuzioni il discorso diventa molto più terra-terra. E in un paio di decenni di attività un'idea della situazione (almeno nel mio settore) credo di essermela fatta...

Potrei dire ad esempio che per anni ho lavorato nel mondo della consulenza: so quanto costava al cliente un'ora del mio lavoro e so quanto me ne entrava in tasca a fine mese. Parliamo di un 20% scarso. L'azienda avrà anche dei costi, potrà lamentarsi di una tassazione eccessiva, ma non mi venissero a dire che questo giustificasse un 80% e oltre di differenza. I margini per degli stipendi più adeguati ci sono eccome, almeno per un'azienda sana che non sia in dissesto, e che punti sulla qualità e sulle competenze.

Se poi certe aziende vogliono applicare la policy di ridurre indistintamente all'inverosimile i costi, compresi quelli del personale, eh bè, il risultato sarà che la gente comincerà ad andarsene, non necessariamente all'estero, ma magari in qualche altra azienda che sa dare il giusto valore alle competenze e alla qualità del lavoro, come infatti sta già succedendo da qualche tempo: https://milano.corriere.it/notizie/economia/22_maggio_17/lavoro-lombardia-grandi-dimissioni-420-mila-si-sono-licenziati-2021-record-milano-267faef2-d59f-11ec-883e-7f5d8e6c8bf0.shtml

Figurati se dò giudizi morali: stiamo parlando di economia. Se la produttività italiana fa schifo e gli stipendi salgono, possiamo andare avanti con lo Stato che paga la differenza accumulando altro debito come abbiamo fatto per 40-50 anni. Ma finora non è andata benissimo.

Le uniche aziende italiane "sane" (a parte  eccezioni super rare) sono quelle che direttamente o indirettamente vivono attaccate alla mammella dello Stato. Tramite clientelismi, sussidi vari o perchè lo Stato è il loro unico cliente.

Faccio il primo esempio che mi viene in mente, di un settore a caso : la farmaceutica. Ci sono aziende farmaceutiche italiane (Recordati, Chiesi, Menarini...) che, almeno in epoca pre guerra, avevano profitti e fatturati in crescita. Da anni. Aziende in (apparente) salute. Con il covid poi.
Accanto a questo ci sono numerose Regioni italiane le cui spese per la sanità sono in totale dissesto. Da anni.
Le due cose sono strettamente correlate secondo uno schema arcinoto: l'informatore scientifico foraggia, il medico prescrive, l'azienda incassa, lo Stato paga.
Facile essere in salute in questo modo.

Lo Stato italiano ha un debito tale per cui le tasse andrebbe alzate, la spesa pubblica drasticamente ridotta e dovremmo diventare tutti molto più poveri di come siamo.
Entrando in una prolungata, lunga e sanguinosa recessione.
come Paese abbiamo vissuto per mezzo secolo abbondantemente sopra le nostre possibilità, è giusto che adesso ne paghiamo le conseguenze.
Tanto quella è la destinazione finale: prima ci andiamo e minore sarà la sofferenza

ve lo spiego io perche, perche l'ignoranza stimola la fantasia e la creativita

vi porto un esempio
'il contante stimola il lavoro nero' vero o falso che sia, e' una frase "realistica" e quindi "accettata", non ci sta nessun processo mentale di fantasia dietro

'il bitcoin viene usato dai criminali'

cose sto bitcoin? come si usa? (parte la fantasia) metodi uscuri, gente sospetta che nel vicolo ti vende i bittecoin, la fantasia corre anzi galoppa
e quindi e' facile ricamarci sopra

la notizia di un bitcoin NON usato dai criminali andrebbe vista negativamente.
Significa che bitcoin è ancora lontano dall'essere quella moneta neutrale, non tracciabile e perfettamente fungibile che aspirerebbe ad essere.

Ai "nocoiner" cmq non glielo diciamo che questa è la nostra aspirazione altrimenti apriti cielo spalancati terra.  Grin

  
855  Local / Italiano (Italian) / Re: Notizie spazzatura su bitcoin/blockchain on: June 08, 2022, 04:25:07 PM

Questo entra nella top ten dell'anno per demenzialità, sicuro.

Che appena 64 entità minassero bitcoin tra il 2009 e il 2011 è del tutto plausibile, che abbiano (allora) raccolto 8 milioni di BTC pure, ma che oggi quei 64 ne siano sempre proprietari è un ipotesi con probabilità zero.

Anche perchè i b. che non si muovono da almeno 10 anni sono  2.5 milioni (quasi sicuramente tutti persi) quindi o questi 64 tizi si sono divertiti, per cause ignote, a spostarli sulla blockchain pur rimanendone proprietari oppure non sono più loro i proprietari.

In realtà, come analisi serie stimano, la quasi totalità dei btc minati prima del 2012 o sono persi o sono passati di mano.

Poi vengono messi insieme A)il principio del 51% (che riguarda il mining) con B)la decentralizzazione (che riguarda i nodi) con C)la distribuzione del token (che non riguarda nessuno e non ha nessuna importanza).

Siamo tutti un pò più scemi dopo aver letto questo articolo.
856  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 06, 2022, 05:57:26 PM

Certo che ho espresso il mio punto di vista personale, ricordo che tutta la discussione è nata dalla dichiarazione di Visco contro possibili adeguamenti salariali alla crescita del livello dei prezzi, condita dalla solita sparata che "l'inflazione scenderà nel 2023", per la quale rivendico il pieno diritto di esprimere la mia (personalissima) incazzatura.

Tutte le considerazioni che sono seguite riguardo a livelli di produttività, efficienza, meritocrazia, imprenditoria, statalismo, ecc. ecc. sono questioni ben note da sempre e più volte evidenziate anche su questo forum, inutile che veniamo qui a scoprire l'acqua calda, ma hanno ben poco a che fare con l'attuale livello di inflazione (che non è un fenomeno locale limitato al nostro paese, ma ha una serie di cause macroeconomiche e geopolitiche ed è diffuso globalmente). E di sicuro questi argomenti non giustificano in alcun modo un'affermazione del genere, secondo cui i lavoratori dovrebbero rassegnarsi a vedere svalutare il proprio potere d'acquisto e i propri risparmi del 7% all'anno senza fiatare. Io il mio stipendio me lo sudo ogni giorno, se c'è qualcun altro che lo ruba a qualche altra azienda o allo Stato non ne devo certo rispondere di tasca mia.

Da quanto tempo sentiamo raccontare la storiella che l'inflazione è "temporanea"? Come pensano di garantire che scenda entro l'anno prossimo? Di fronte a tutte le incertezze geopolitiche legate alla guerra, ai lockdown che periodicamente ritornano a paralizzare le piazze d'Oriente, con il blocco dei porti, della logistica, della produzione e della circolazione delle materie prime, ecc. ecc. Nessuno ha la minima idea di cosa può succedere di qui ai prossimi anni, sono le solite balle raccontate per tenere buono il popolino ed evitare che le piazze si surriscaldino.

Ma poi, nella migliore delle ipotesi, cosa potrebbe succedere? Mettiamo pure che a fine 2023 per magia l'inflazione torni sotto il target del 2%, diciamo pure che si avvicini a zero. Questo non significa che i prezzi tornino indietro, ma tutt'al più che smetteranno di crescere, per cui la svalutazione che c'è stata in questi 2 anni non verrebbe più recuperata comunque: il potere d'acquisto senza adeguamenti salariali sarebbe perso per sempre! Ma stranamente su questo punto si sorvola sempre, come se la gente non fosse poi in grado di accorgersi di quanto le rimane in tasca. E sentirsi continuamente trattati da idioti in questo modo, questo sì, mi fa (personalissimamente) incazzare.

Il tuo personalissima incazzatura, del tutto legittima, non è detto coincida con quello che è giusto da un punto di vista generale e soprattutto non è detto che coincida con quello che è possibile fare.
Incazzarsi va bene ma poi bisogna saper essere realisti.
I salari in Italia non sono alzabili in termini reali. E' impossibile che avvenga, ci possiamo mettere tutti l'anima in pace. Cresceranno sempre meno dell'inflazione.

La BCE si sta trovando di fronte al solito dilemma tra A) contrastare l'inflazione alzando i tassi(ma provocando in questo modo la crisi dei debiti e il collasso dell'euro) oppure B) continuare a combattere l'inflazione a chiacchere lasciandola correre e proteggendo in questo modo gli Stati più indebitati. Continuando a stampare (sia pure in modo più subdolo e meno eclatante di prima).

Anche il famoso scudo anti spread di cui parlano, al di là del nome roboante alla Mazinga, cos'è se non un nuovo piano di acquisti di titoli mascherato in mille modi?
Quindi A è quello che andrebbe fatto, B è quello che verrà fatto.
Scegliendo B, l'unico modo per impedire all'inflazione di andare fuori controllo è erodere il potere d'acquisto dei consumatori.
Da qui le parole di Visco sul NO alla rincorsa prezzi-salari.

Quanto sopra vale per tutta Europa ma a maggior ragione per lo Stato fanalino di coda (il nostro). In Italia, anche volendo, è impossibile aumentare i salari senza ridurre le imposte che gravano sul lavoro (il famoso cuneo fiscale). Ma chi paga poi le pensioni e gli interessi sul ns debito monstre?

La conseguenza è che mentre in Germania c'è già un accordo sul salario minimo (https://www.corriere.it/economia/lavoro/22_giugno_03/salario-minino-germania-sale-12-euro-l-ora-via-libera-parlamento-95600dfe-e345-11ec-add9-4c15cbccc153.shtml), in Italia siamo ancora alle solite discussioni fiume che non porteranno a nulla di concreto.

Il cui unico scopo è quello di rinviare, rimandare, ridiscutere.

Questo amplierà ancora di più il gap tra quanto di guadagna in Italia e quanto nell'Europa del Nord. Favorendo ancora di più l'emigrazione.
857  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 04, 2022, 08:48:20 AM


Lasciamo perdere il pubblico, dove la contrattazione delle condizioni di lavoro, incluse le retribuzioni, non è paragonabile a quella del privato. Qui non si tratta affatto di "casi singoli", lo vedo quotidianamente da oltre 20 anni e di contesti aziendali ne ho cambiati a decine, ma l'andazzo è sempre la stesso.

Ho parlato esplicitamente di dare valore a competenze e a risultati, non certo a quanto sei puntuale a timbrare il cartellino per marcare le 8 ore canoniche di presenza: sono ben poche le aziende che ho incontrato che dessero più peso a questi aspetti formali che alla sostanza. E la sostanza è che si lavora sempre di più non per inefficienza del singolo lavoratore, ma perché le aziende pretendono sempre di più a costi sempre inferiori, e ovviamente fra i costi tagliati figurano ai primi posti quelli per le risorse umane.
E allora ti trovi a lavorare su progetti sotto-staffati, che nascono già in ritardo sulle scadenze irrealistiche, finché qualche manager con l'acqua alla gola si decide a invocare l'intervento salvifico di un'azienda di consulenza, e vieni sbattuto in prima linea dove hai appena il tempo di capire dove sei finito e già ti trovi con qualche deliverable da produrre per l'altroieri.

Intendiamoci, io non sono mai stato uno che guarda l'orologio quando è ora di staccare, quando sono concentrato su un obiettivo perdo la cognizione del tempo, a volte mi trovo a pranzare o cenere a orari assurdi... ok, mi sta bene, ma in cambio pretendo di essere pagato adeguatamente.
Poi esistono sicuramente delle sacche di inefficienza, in certi settori o magari aree geografiche più arretrate, ma questo non giustifica il fatto innegabile che su questo molte aziende ci marciano, finendo appunto con un generale pressoché indistinto livellamento verso il basso. E questo no, non mi sta bene.

Tu vedi le cose dal tuo punto di vista, legittimo ma personale. Io vorrei fare un analisi più generale.

Se nel post precedente descrivi il tuo lavoro come "stare dietro a scadenze impossibili, dove ogni progetto dev'essere pronto e testato per ieri, per dei clienti che magari si svegliano e ti cambiano i requisiti da un giorno all'altro...." vuol dire, per forza di cosa, che i risultati saranno insoddisfacenti e la tua produttività oraria bassissima.

Lo capisco che non è per demeriti tuoi, anzi che questo avviene nonostante il tuo impegno e le tue capacità, ma non puoi negare che il "prodotto" finale del tuo lavoro, in rapporto alle ore lavorate, sarà ben lontano dall'ottimo.

E gli stipendi, per forza di cose, devono essere allineati ai risultati, non all'impegno o alle capacità.

Ed è sbagliato, secondo me, porre la questione come imprenditori vs lavoratori.

I lavoratori italiani non guadagnano poco perchè ci sono aziende che se ne approfittano e fanno utili a palate a loro spese.
Se così fosse le aziende italiane, vista l'altissima incidenza in Italia dei costi da lavoro sui costi totali, dovrebbero fare profitti record.
Invece vanno mediamente malissimo e chiudono a ritmi mai visti.

E' semplicemente il sistema nel suo complesso che non funziona.
Tra l'altro per decenni sia lavoratori che aziende hanno goduto del fatto che il conto maggiore di queste inefficienze lo ha pagato lo Stato mantenendo in vita aziende decotte e sostenendo spese per casse integrazioni, contratti di solidarietà vari, redditi di cittadinanza, sussidi a pioggia a destra e sinistra.

Le inefficienze sono presenti sia nel pubblico che nel privato. Gli esempi sono numerosi e, al di là di qualche luogo comune, ben visibili a chiunque viva nel nostro Paese.

la Provincia che assume 10 lavoratori occasionali anche se ne servono due perchè 10 assunzioni sono 10 voti  anzichè due.
L'azienda che fa un contratto al nipote dell'assessore perchè in questo modo la pratica in comune si velocizza.
Il barone universitario che fa il bando su misura all'assistente più carina anzichè a quella più brava
La parrocchia o il partito che mettono una buona parola con l'imprenditore amico per assumere quel giovane che "è tanto bravo e tanto volenteroso"

L'elenco può continuare all'infinito: le vedo solo io queste cose ogni giorno intorno a me? Come può essere alta la produttività in un contesto antimeritocratico simile?

Semmai è vero che queste cose non ci sono solo in Italia. Ma in Italia di sicuro abbondano.



Quote
Non ho mai parlato di traditori della patria, per me ognuno è libero di andarsene quando e dove vuole, se può. Il punto è che non tutti possono, vuoi per serie motivazioni famigliari o di salute che lo trattengono, o più semplicemente perché non è che all'estero gli Italiani siano proprio sempre ben voluti e accolti a braccia aperte.
Si parla tanto di fuga di cervelli, di eccellenze italiane nel mondo della ricerca, ecc., ma questo riguarda forse l'1% dei connazionali che emigrano all'estero.
Per ognuno di questi che riesce a farsi un nome, ce ne sono almeno 100 che partono pieni di belle speranze, e poi si scontrano con una realtà ben diversa che in qualche modo discrimina e marginalizza, venendo anche là sottopagati ripetto alle condizioni del mercato del lavoro locale, e in più sentendosi pure accusati di andare là a fare dumping salariale. E non sto parlando dell'emigrante in stile anni '60 che partiva con la valigia di cartone senza uno straccio di competenza, ma anche di lavoratori con qualifiche medio-alte.

Anni fa ci avevo anche pensato, poi per varie vicissitudini non mi è stato possibile. In ogni caso non mi pare questa la soluzione, e non può essere sempre colpa solo della politica se il sistema impresa si rifiuta di riconoscere il giusto valore al lavoro di qualità.

E' verissimo che l'estero non è un Eden. E' un insieme di opportunità che possono andare bene o male, ma almeno di opportunità si tratta. Di una prospettiva, una via di uscita.

Se invece mi chiedi quale sia la soluzione rimanendo qui ti rispondo che secondo me non esiste.

L'Italia, a mio modo di vedere, è semplicemente un'economia senza alcuna speranza . Siamo una delle Nazioni che ha performato peggio al mondo negli ultimi 20-30 anni. Qualcuno dice a causa dell'euro e dell'Europa, io dico nonostante l'euro e l'Europa.

Siamo un Paese che ogni anno esporta più lavoratori di quanti ne importa. Anzi non importa più nessuno, nemmeno quelli peggio qualificati.
Nonostante un tasso di natalità tra i più bassi al mondo e un disperato bisogno di forza lavoro, soprattutto di braccia.
Siamo destinati ad un lento ed inesorabile invecchiamento e impoverimento. Non solo economico. E' un processo inevitabile, come una malattia che ha danneggiato un organismo in modo tale da rendere impossibile una guarigione.

Le ipotesi sono accontentarsi o espatriare, mettendosi in gioco. Non vedo molte alternative.

Poi per carità, può esistere anche da noi il lavoratore adeguatamente remunerato che si merita quello che ha perchè se l'è guadagnato con il suo sudore e le sue capacità. Ma sono sempre più mosche bianche.
858  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 03, 2022, 07:34:56 AM


CI meritiamo UN PAR DI PALLE. Lo so io qual è la mia produttività, so il culo che mi faccio quotidianamente per stare dietro a scadenze impossibili, dove ogni progetto dev'essere pronto e testato per ieri, per dei clienti che magari si svegliano e ti cambiano i requisiti da un giorno all'altro, ecc. ecc. Per cui non vedo perché dovrei pagare di tasca mia per inefficienze altrui.


Elevata produttività e "farsi il culo" non sempre sono sinonimi, spesso sono due opposti.
La bassa produttività può dipendere dal fatto che si lavora poco, oppure  dal fatto che si lavora male o da un mix delle due.
Non è un caso che gli italiani lavorino mediamente più dei tedeschi sebbene abbiano risultati nettamente peggiori.

In Italia molte aziende ancora vivono come se fossimo nell'800, premiando ad esempio chi sta tante ore sul posto di lavoro come se quantità fosse sinonimo di qualità.
Ignorando che se un lavoratore trasforma lo straordinario in regola è quasi sempre  segnale di un problema da risolvere e non di una persona da premiare.

Tutti vorremmo essere pagati di più ma è giusto, direi inevitabile, che il lavoro venga remunerato per risultati.
E se i risultati non arrivano, quale ne sia la causa, le conseguenze non possono che essere queste.
Se i lavoratori italiani fossero pagati più di quello che producono vorrebbe dire che c'è qualcuno (il datore di lavoro o lo Stato) che paga la differenza.
Nel primo caso l'azienda fallisce i i posti di lavoro vanno in fumo, nel secondo il debito pubblico cresce fino a diventare ingestibile.

In pratica la storia dell'economia italiana dagli anni 70 ad oggi.

Detto questo, non nascondiamoci dietro un dito o dietro casi singoli, è innegabile che nella realtà economica italiana esistono (soprattutto nel pubblico) posti di lavoro creati non per necessità ma per convenienza delle parti, che non hanno nulla di produttivo, secondo il concetto, tanto caro alla nostra politica, di "fare le buche e poi coprirle" al solo scopo di guadagnare consenso elettorale.

Anche questi lavori contribuiscono alla produttività media generale, affossandola.


Quote
Che poi anche questa storia che i migliori per forza emigrano, è un luogo comune su cui si carica all'eccesso: non è che se ne possano andare a milioni, e non si può pretendere di essere nello 0,1% più produttivo per avere diritto a degli stipendi decenti.

Per cui no, non ci sono scuse per un andazzo così generalizzato in cui non venga dato il giusto valore all'esperienza, alle competenze e ai risultati ottenuti, e che invece scivola in un continuo livellamento verso il basso.

In effetti negli ultimi 20 anni non sono solo i migliori a emigrare, sono un pò tutti.
I milioni che se ne stanno andando sono già reali: Londra ad esempio è già diventata una delle prime 10 città italiane per numero di residenti ed è un trend in continuo aumento.

Se in Italia le inefficienze di cui sopra non vengono risolte e la desertificazione industriale procede ad ampie e veloci falcate, è naturale, giusto e fisiologico che le persone cerchino migliori opportunità laddove queste si trovano.

La cosa peggiore che uno Stato potrebbe fare (ed è quello che il nostro sta facendo) è creare altre inefficienze spendendo soldi pubblici per convincere aziende e lavoratori a restare anche se non ce ne sono i vantaggi e i presupposti.

Aggiungendo sprechi a sprechi.

Il mercato del lavoro globale è una bellissima conquista ed è ridicolo che la nostra politica voglia farci vivere l'appartenenza ad uno Stato come qualcosa di patriottico e ottocentesco: io sono italiano ma del successo dell'Italia come Paese non me ne frega una beata mazza.

Il rapporto cittadino-Nazione dovrebbe essere come il rapporto lavoratore-Azienda: se tu Nazione non mi offri quello che chiedo e ritengo giusto per me, tanti saluti e grazie.

Io vivo e lavoro in Italia, dopo alcune parentesi all'estero, perchè nel trade-off delle cose della vita a me va bene così.
Ma capisco benissimo i miei connazionali che fanno scelte diverse e trovo nauseanti quei politici che vogliono farli passare per traditori della patria solo perchè abbandonano il suolo natio e non restano, da sfruttati, in questa barzelletta di Paese.
859  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 02, 2022, 06:04:32 PM
A propsotio di stipendi:

Cosa vuol dire questo? Che l'italia prima dell'entrata nell Euro forse aveva stipendi troppo alto rispetto alla media degli altri paesi. Ovviamente adesso ci stanno ricamando su questo grafico: "l'Euro è un furto che ci ha danneggiato per sempre" ed altre fandonie.

Vuol dire che il mercato funziona.

Economicamente parlando  ci meritiamo al 100% questo andamento degli stipendi, visto che l'Italia è il fanalino di coda UE per variazione della produttività oraria:



Anche nella variazione del PIL 2020-2000 e/o 2020-1990 siamo più o meno gli ultimi in Europa.

In parole povere, negli ultimi 20-30 anni ciò che i lavoratori italiani hanno ricevuto è perfettamente in linea con quello che hanno dato.

Non è un caso che i migliori emigrano.

Poi decidete voi come ripartire le colpe tra:

A)Invecchiamento della popolazione
B)Italiani mammoni e scanzafatiche
C)Assistenzialismo a pioggia
D)Un "sistema Paese" che fa di tutto per danneggiare la qualità del lavoro e la meritocrazia
E)Elevata imposizione fiscale
F)Atavica diffusione del lavoro nero
G)Sistema scolastico inadeguato alle necessità del mondo del lavoro
....



860  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 31, 2022, 11:58:49 AM
"No a vane rincorse salari-prezzi" è un modo carino per dirvi che dovete munirvi di vasellina e stringere forte un legnetto fra i denti.

Tranquilli comunque, è temporaneaTM (finisce nel 2023, sicuro)



https://www.repubblica.it/economia/2022/05/31/news/visco-351916718/?ref=RHTP-BH-I350153903-P2-S1-T1
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