Non so se sbagli, sulla velocità ti direi che non è lei a garantire la sicurezza ma il dispendio di energia vero e proprio.
Mmmm.... non ti seguo.
Provo a fare un esempio:
- io ho una macchina X che ha una capacità elaborativa di 10 GH/s e consuma 100 W
- tu hai una macchina Y che ha una capacità elaborativa di 5 GH/s e consuma 100 W
il dispendio di energia è uguale ma la mia macchina offre più sicurezza alla rete della tua perché mediamente minerà il doppio di blocchi rispetto alla tua o - al contrario - potrebbe tentare un attacco 51% con molte più probabilità di successo rispetto alla tua. No?
Possiamo fare anche l'esempio contrario (parità di hashpow e differenza di potenza):
- io ho una macchina X che ha una capacità elaborativa di 10 GH/s e consuma 100 W
- tu hai una macchina Y che ha una capacità elaborativa di 10 GH/s e consuma 200 W
anche in questo caso poiché la mia macchina è più efficiente della tua, mi basterebbe prenderne una seconda (devo sostenere il costo hw, certo) per tornare alla situazione precedente di mia dominanza.
Non è quindi il consumo in sé che garantisce la sicurezza, ma l'efficienza energetica (intesa come hashpow/consumo): più è alta e più sono in grado di "imporre" sicurezza.
Magari sbaglio, non so..... scusa se chiedo ma è per capire, non certo per voler avere ragione!
O forse ho sottovalutato l'impatto del costo dell'hw nel secondo esempio, che in effetti ho trascurato ma non dovrebbe esserlo essendo un costo vivo che quindi io dovrei sostenere nel bilancio economico..... boh.
purtroppo c'e' un'altra importante variabile, che secondo me e' in questo momento uno dei maggiori problemi di bitcoin:
la frammentazione di questa capacita' di calcolo.
Nel paper originale, a garantire la sicurezza era un'elevata capacita' di calcolo
frammentata su praticamente tutti gli utentil'avvento degli asisc ha aumentato esponenzialmente la potenza di calcolo totale, ma contemporaneamente l'ha concentrata su pochi attori.
La dimostrazione semplice e' questa. Supponiamo che la capacita' di calcolo sia anche 10 volte o anche 100 superiore a quella attuale, ma concentrata
SU UN UNICO grande minatore. Ovviamente sicurezza e' zero, nel senso che quel minatore puo' fare un po' quel cazzo che gli pare.
In un caso appena meno sfigato, la capacita' di calcolo e' divisa esattamente 50% e 50% tra due grandi miner: sicurezza bassissima, basta che uno dei due faccia
un "colpo di mano" acquisisca il 51% della potenza di calcolo di nuovo disastro sicurezza.
e cosi' via, seguento questo ragionamento, piu' la potenza di calcolo e' frammentata e piu' il fattore sicurezza aumenta realmente.
Nella realta', la capacita'
CI DICONO che sia frammentata su 7/8 grandi minatori, ma a me questo da non mi tranquillizza per nulla.
7/8 grandi player in realta' possono tranquillamente fare cartello e fare comunque quel cavolo che vogliono, sempre ammesso che poi
i dati che ci vengono forniti siano reali (e tali minatori potrebbero essere in realta' uno solo che si e' dato 8 nomi diversi per salvare la faccia,
come fanno spesso le grandi aziende per vendere i loro prodotti e fingere di avere anche una concorrenza)
Insomma, il modello di sicurezza secondo me e' stato gravemente compromesso dall'avvendo degli asics.
Infatti alcune cripto cercano di "risolvere" questo problema creando algoritmi asics-resistant per cercari di far rimane piu' distribuita
la capacita' di ashing
(ma posso sempre tirare giu' i miei asics dal caminetto per equilibrare le cose !)