@gdassori: grazie della risposta. Scusami però se voglio tornare su qualche aspetto non chiaro:
Se vuoi spendere quanto hai sul paper wallet, importi la chiave d'accesso (chiave privata) all'interno di un client, fai le tue spese, rimandi tutto indietro, cancelli la chiave importata dall'hard disk, fine, il paper wallet sarà sempre valido, ovviamente.
È comunque quindi indispensabile che dopo le spese fatte "rimando tutto indietro" e cioè, ipotizzando che l'unico indirizzo in mio possesso fosse quello importato dal paper wallet, fare un trasferimento verso l'unico indirizzo presente nel wallet. Così dovrebbe funzionare. Però se non dovessi fare questo trasferimento, cancellare il file del wallet dall'hd e reimportare la chiave privata in un nuovo wallet, parte dei miei bitcoin andrebbero persi.
- Non serve fare backup del wallet ad ogni spesa, a meno che non generi nuovi indirizzi, appunto. Questo è normale.
Per quello che ho scritto prima, non sembrerebbe così...
- Sbagliato, puoi esportare e reimportare tutte le chiavi.
Qualche giorno fa ho fatto questa prova per testare il funzionamento del sistema, l'ho fatto con i dogecoin, ma credo che il discorso sia uguale per i bitcoin:
Attraverso il client ufficiale ho creato 10 indirizzi, su uno di questi indirizzi (indirizzo A) ho caricato 70 dogecoin, dopodiché ho fatto un trasferimento di 1 dogecoin verso l'indirizzo B presente nello stesso wallet. Dato che la transazione era sotto un certo valore c'era una tassa di trasferimento di 1 dogecoin. Alla fine il saldo era correttamente di 69 dogecoin = 70 (-1 +1 ) -1 di fee. Ho esportato tutte e 10 le chiavi private con il comando dumpprivkey, ho chiuso il programma, rinominato il wallet.dat, riaperto il client è importato nel nuovo wallet con il comando importprivkey le 10 chiavi. Bene, il saldo non è più di 69 dogecoin ma di zero (sarebbe stato di 1 se non ci fosse stata la tassa di trasferimento)
@Sampey: grazie del link, mi era sfuggito che avevi già aperto un thread sull'argomento. Questo però conferma i miei timori quantomeno sulla chiarezza e i rischi collegati alla questione del "resto" o "Change address"