ma una volta che la moneta viene distribuita, se non esiste un tessuto economico che la accetta, non vedo altro scenario possibile che una massiccia vendita che ne farebbe crollare il valore. Per cui il tutto si rivelerebbe solo un bel giochino finanziario. correggetemi se sbaglio.
Inoltre bisogna tener conto anche del livello tecnologico del target a cui si vuole distribuire la moneta. Gli islandesi mi sembrano abbastanza evoluti dal punto di vista tecnologico/informatico, per cui potrebbero quantomeno dare un po' di credito all'iniziativa, anche se dopo la crisi sono molto restii a fidarsi dei meccanismi finanziari. Dall'altra parte in Italia scontiamo un digital divide enorme e un basso uso di internet, oltre ad essere storicamente avversi ai pagamenti con strumenti elettronici (siamo in testa in Ue nei pagamenti per contanti), per cui è alto il rischio che gran parte del target di riferimento della moneta non venga nemmeno a conoscenza dell'opportunità di poterla ritirare, (sempre ammesso che si trovi un modo per distribuirla).
Una soluzione potrebbe essere quella di creare una moneta preminata, stile aurora, da distribuire tipo ai giovani inoccupati o agli studenti, una specie di sostegno per la crisi o incentivo per continuare gli studi.
Buona l'idea degli studenti o degli under 30 disoccupati.... ma, a maggior ragione, avresti il problema del mercato troppo piccolo e della gente che "svende" la moneta anzichè utilizzarla.
Per portare all'adoption, i mercanti sono fondamentali. Per questo credo che un'area geograficamente limitata sia meglio, in sardegna basterebbero non moltissimi esercizi, credo che con un pò di aiuto da parte della politica sarebbe fattibile.
La mossa
vuole essere un giorchino finanziario, ma lo scopo sarebbe l'adozione da parte del mercato "reale" della criptomoneta, non il solito pump & dump...
Adesso nasceranno Nmila cloni di auroracoin... io però stavo pensando a come crearne uno di qualità, se possibile.