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Author Topic: Tracciabilità dei prodotti e filiera  (Read 935 times)
duesoldi
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May 30, 2019, 06:46:05 PM
 #41

Ho notato che qualcuno di un azienda Italiana ha aperto questo thread sul forum, vediamo che piega prende e se avranno qualche idea innovativa. Resto dubbioso nel frattempo.

https://bitcointalk.org/index.php?topic=5148677.new#new


E infatti qual è stata la prima domanda che hanno fatto?  Grin

Piuttosto: è interessante la risposta di Vod sul ruolo possibile di utilizzo della blockchain  (non altrettanto la risposta di NeuroticFish che mi è sembrata un po' campata per aria).

Piggy
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May 31, 2019, 06:31:38 AM
 #42

Ho notato che qualcuno di un azienda Italiana ha aperto questo thread sul forum, vediamo che piega prende e se avranno qualche idea innovativa. Resto dubbioso nel frattempo.

https://bitcointalk.org/index.php?topic=5148677.new#new


E infatti qual è stata la prima domanda che hanno fatto?  Grin

Piuttosto: è interessante la risposta di Vod sul ruolo possibile di utilizzo della blockchain  (non altrettanto la risposta di NeuroticFish che mi è sembrata un po' campata per aria).



In effetti potrebbe funzionare anche solamente in quel modo senza punizioni/multe esterne.
Probabilmente quando qualcuno comincera a mettere in piedi ed usare queste blockchain si potrà capire meglio quale strategia è meglio intraprendere quando qualcuno fa il furbo.
picchio (OP)
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May 31, 2019, 07:20:00 AM
 #43

Ho notato che qualcuno di un azienda Italiana ha aperto questo thread sul forum, vediamo che piega prende e se avranno qualche idea innovativa. Resto dubbioso nel frattempo.

https://bitcointalk.org/index.php?topic=5148677.new#new

Ho scritto all'utente
Quote
Ciao
spero tu capisca l'italiano in quanto l'inglese è, per me, moooolto difficile Sad
vuoi/puoi intervenire in https://bitcointalk.org/index.php?topic=5148677
Io sono ottimista e ritengo che la blockchain  possa essere utilizzabile per la tracciabilità e quindi anche per risolvere il vostro problema.

Ala domanda https://bitcointalk.org/index.php?topic=5148677.msg51269635#msg51269635
How will the customer obtain these guarantees? Through a special app, easy to use, with which  he can scan Qr code, and so have an eye on all the information related to the origin of the product (inserted in due time by the manufacturer on blockchain), processing steps, organoleptic properties, even to the identity and the history of the producer.

All right, sounds interesting. But what stops somebody counterfeit a genuine Italian product and put the QR code of the genuine one? And how will the consumer know he bought the right product or only a clone with a copied QR code?
(se ho capito bene) si può risolvere registrando il consumo del prodotto da parte del consumatore (sia finale che intermedio).
Il consumatore finale dichiarerebbe quel prodotto consumato e potrebbe essere incentivato ricevendo un piccolo premio da utilizzare come sconto all'acquisto successivo.
Sarebbe pertanto impossibile fare un double spending.
 
Pubblicherò questo messaggio su https://bitcointalk.org/index.php?topic=5148677

Buon lavoro

Picchio
NB: lascio anche gli errori del messaggio inviato ...

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Piggy
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May 31, 2019, 10:34:44 AM
 #44

hai fatto bene ad invitarli  Smiley sarebbe interessante visto che avranno già fatto qualche studio e probabilmente avranno già qualche idea / soluzione sulle problematiche che ci siamo posti in questo thread.

duesoldi
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May 31, 2019, 08:05:47 PM
 #45

NB: lascio anche gli errori del messaggio inviato ...


Mmmmm, suona parecchio male....
Posso fare l'avvocato del diavolo? Due punti deboli:

1) se io decido di comperare un prodotto tarocco risparmio almeno il 30%  (ma almeno!) rispetto al prodotto originale. Quindi che vantaggio avrei nel ricevere un (quoto) "piccolo premio" rispetto al risparmio di almeno il 30% ?

2) il premio lo ricevo sotto forma di buono sconto sul prossimo acquisto? e se non volessi fare un prossio acquisto? se ne fossi consapevole (che ne so, mi sono comperato una mozzarella per sfizio solo perché volevo provarla) saprei automaticamente che quel premio non lo riscatterei mai e quindi saprei di non avere alcuna forma di incentivo.

Mi sembra debole la cosa....

picchio (OP)
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May 31, 2019, 10:50:49 PM
 #46

NB: lascio anche gli errori del messaggio inviato ...


Mmmmm, suona parecchio male....
Posso fare l'avvocato del diavolo? Due punti deboli:

1) se io decido di comperare un prodotto tarocco risparmio almeno il 30%  (ma almeno!) rispetto al prodotto originale. Quindi che vantaggio avrei nel ricevere un (quoto) "piccolo premio" rispetto al risparmio di almeno il 30% ?

2) il premio lo ricevo sotto forma di buono sconto sul prossimo acquisto? e se non volessi fare un prossio acquisto? se ne fossi consapevole (che ne so, mi sono comperato una mozzarella per sfizio solo perché volevo provarla) saprei automaticamente che quel premio non lo riscatterei mai e quindi saprei di non avere alcuna forma di incentivo.

Mi sembra debole la cosa....
1) se decidi di non comprare risparmi ancora di più. Se compro un pesto ligure tracciato e dichiaro di averlo consumato nessuno potrà clonare il QR con una fotocopia e pretendere di venderlo come originale. Se poi qualcuno vuole il pesto genovese tarocco e lo paga il 30% in meno con il QR clonato e non lo controlla (tanto sa che è tarocco) ha buttato via i soldi perché quel pesto vale il 10% del pesto originale e ci ha smenato il 60% (ne paga 7 per qualcosa che vale 1 ed è marchiato tarocco di uno che vale 10). Se fai la percentuale su quello che vale effettivamente, paga il 700% in più.

2) se non è interessato rivende lo sconto a qualcuno. Con le cripto non ci sono limiti alla fantasia. Come fornitore non regalerei soldi anche per non incorrere in problemi fiscali e per una questione di marketing ...

3) aggiungo che in caso di prodotti di lusso, opere d'arte e "cose" di valore il possesso del token potrebbe servire anche per rivendere l'oggetto e permettere all'acquirente di reclamarne la proprietà. Immagina un gioiello o un quadro o una statua ... in quei casi ci potrebbero essere schede tipo hardware wallet integrati.   

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Piggy
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June 01, 2019, 06:07:37 AM
 #47

Il problema del codice clonato non credo sia un vero problema di cui preoccuparsi, nel senso è facilmente riconoscibile e deriva da un uso scorretto del sistema.

Altra cosa se per ogni singolo conponente che va a creare il pesto tutto viene tracciato è anche l'attore intermedio che controlla la validità degli ingredienti, non solo l'utilizzatore finale, quindi è piu probabile riuscire ad escludere produttori disonesti prima che il prodotto sia pronto per essere venduto.

Pensiero a voce alta per ipotizzare che il sistema potrebbe reggersi in piedi da solo senza particolari interventi esterni, più gente lo usa meglio è  Smiley
picchio (OP)
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June 01, 2019, 08:05:47 AM
 #48

Il problema del codice clonato non credo sia un vero problema di cui preoccuparsi, nel senso è facilmente riconoscibile e deriva da un uso scorretto del sistema.

E' impossibile distinguerlo da quello originale (è un numero) ma se lo vedi come una one time password, quando compri controlli, quando hai comprato "bruci". Forse come transazione verso un indirizzo fatto dal venditore è ancora meglio ...

Quote
Altra cosa se per ogni singolo conponente che va a creare il pesto tutto viene tracciato è anche l'attore intermedio che controlla la validità degli ingredienti, non solo l'utilizzatore finale, quindi è piu probabile riuscire ad escludere produttori disonesti prima che il prodotto sia pronto per essere venduto.

Pensando ... vedo delle transazioni che sono di fatto delle descrizioni di processi industriali: n input, k output, resti di magazzino ... non deve essere facile decidere quale livello di dettaglio raggiungere in modo che si possa descrivere tutte le situazioni e/o approssimarle in modo adeguato.

Anche i prodotti devono essere delle cose strane, devono poter essere visti in modo aggregato (casse o pellet) e anche singoli.
Quote
Pensiero a voce alta per ipotizzare che il sistema potrebbe reggersi in piedi da solo senza particolari interventi esterni, più gente lo usa meglio è  Smiley
Una DAO ma come si programmano?
Rimane il fatto che se proprio si vuole inserire tutto il made in Italy dal pesto alle borse firmate e anche il km0 temo per la dimensione della blockchain.
Ci vogliono nuove idee.

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duesoldi
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June 01, 2019, 03:01:37 PM
 #49

1) se decidi di non comprare risparmi ancora di più. Se compro un pesto ligure tracciato e dichiaro di averlo consumato nessuno potrà clonare il QR con una fotocopia e pretendere di venderlo come originale. Se poi qualcuno vuole il pesto genovese tarocco e lo paga il 30% in meno con il QR clonato e non lo controlla (tanto sa che è tarocco) ha buttato via i soldi perché quel pesto vale il 10% del pesto originale e ci ha smenato il 60% (ne paga 7 per qualcosa che vale 1 ed è marchiato tarocco di uno che vale 10). Se fai la percentuale su quello che vale effettivamente, paga il 700% in più.

2) se non è interessato rivende lo sconto a qualcuno. Con le cripto non ci sono limiti alla fantasia. Come fornitore non regalerei soldi anche per non incorrere in problemi fiscali e per una questione di marketing ...

3) aggiungo che in caso di prodotti di lusso, opere d'arte e "cose" di valore il possesso del token potrebbe servire anche per rivendere l'oggetto e permettere all'acquirente di reclamarne la proprietà. Immagina un gioiello o un quadro o una statua ... in quei casi ci potrebbero essere schede tipo hardware wallet integrati.   

Rispettivamente sui 3 punti:

1) non ho scelto un esempio illuminato, provo a farne un altro per centrare meglio il discorso che volevo fare. Mi riferisco naturalmente a quel che NeuroticFish aveva risposto a Eatalico nel post che avevi quotato.
Lì si diceva che il "piccolo premio" poteva essere l'incentivo che il fornitore dava al consumatore per far sì che quest'ultimo potesse "bruciare" il qrcode e così facendo confermare di aver consumato quel prodotto evitando che una copia potesse essere venduta con stesso qrcode.
Bene, la mia osservazione è che se il "piccolo premio" fosse davvero piccolo (seppur non infinitesimo, diciamo <= 5% del valore del bene acquistato)  il consumatore potrebbe non avere nessun beneficio nel decidere di bruciare il qrcode, e così facendo vanificare la misura di controllo ideata dal produttore.
Non mi sembrerebbe un comportamento inconsueto: pensa a quante volte compri qualcosa al supermercato e sull'etichetta trovi scritto "chiama il 800.xxx.yyy per sapere se hai vinto un TV color..."
Quanti pensi che chiamino davvero quel numero ? secondo me c'è un'alta % di persone che non chiama mai.
Questo - trasportando l'esempio su quanto dicevamo prima - inficia la misura di controllo ideata per bruciare il qrcode, vanificandola.

2) stesso discordo: potrebbe non valere la pena trasferire lo sconto. Non parlo di sconti dello 0,00001% eh, ma anche più significativi seppur al di sotto di  una certa soglia (il 5% che citavo prima).
Quante volte sei in prossimità della scadenza dei punti fragola di S-lunga e non ti preoccupi minimamente della cosa o di regalarli a qualcuno ?
E' sempre dovuto al fatto che il valore di mercato è molto basso! ma visto che qui si parlava proprio di "piccolo premio" ecco che siamo nella condizione in cui il rischio esiste ed è concreto.


3) per beni di lusso e in generale di valore, il discorso cambia totalmente, ma in questo caso il problema del quale stiamo discutendo (ovvero chi garantisce per il bene che inseriamo in BC) può essere risolto con un metodo di quelli tradizionali: fai certificare da 3 notai, da una società di consulenza, da chiunque sia in grado di "vendere" un certo grado di attendibilità a fronte del pagamento di una parcella.
E' ovviamente un caso molto diverso dal produttore di mozzarelle, di pesto, così come anche di una borsa di Gucci (il limite è che il valore del singolo bene transato deve poter sostenere il costo della parcella).


Una DAO ma come si programmano?
Rimane il fatto che se proprio si vuole inserire tutto il made in Italy dal pesto alle borse firmate e anche il km0 temo per la dimensione della blockchain.
Ci vogliono nuove idee.

Beh qui la risposta sarebbe facile: basterebbe cambiare tecnologia ed usare Dag, Tangle, block lattice, o metodi similari.
Penso che il punto non sia tanto la tecnologia che usi per conservare le informazioni ma chi garantisce per la veridicità delle info inserite.

Piggy
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June 02, 2019, 05:36:15 AM
Merited by picchio (1)
 #50

Per il punto 1 i prodotti venduti di solito passano tutti per una cassa e viene letto il codice a barre, credo si possa lavorare su quel passaggio per bruciare il prodotto, anche se presume un sistema già integrato nel punto vendita.

Dare la responsabilità al cliente di bruciare il prodotto non credo funzionerebbe, per pigrizia non lo farebbe quasi nessuno. A meno che fai come in qualche paese estero dove paghi .10 o 0..20 € in più sul prezzo di lattine e puoi riottenerli rendendo il vuoto.
mr.robot8
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June 07, 2019, 07:58:39 PM
 #51

secondo me e un grande vantaggio l'applicazione della blockchain alla filiera dei prodotti dei supermercati cosi si puo avere la provenienza certa del prodotto e non ci potranno piu essere dubbi se un prodotto e italiano o estero,credo sia uno dei migliori utilizzi pratici che si sono fatti finora con la blockchain
duesoldi
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October 28, 2019, 08:37:03 PM
 #52

Oggi ho letto questo articolo che parla dell'utilizzo della blockchain per tracciare la filiera  produttiva dell'aceto balsamico:

https://cryptonomist.ch/2019/10/28/aceto-balsamico-di-modena-su-blockchain/

purtroppo saltando direttamente al fondo dell'articolo viene detto chiaramente che i contenuti sono pochi e si tratta più che altro di una forma di marketing/pubbliciità per sfruttare il traino della parola blockchain.
Nessuna novità quindi rispetto ai dubbi dei quali abbiamo discusso in questo thread: blockchain centralizzata e il doversi fidare di chi inserisce le informazioni.
 
serhack
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November 01, 2019, 01:41:39 PM
 #53

Oggi ho letto questo articolo che parla dell'utilizzo della blockchain per tracciare la filiera  produttiva dell'aceto balsamico:

https://cryptonomist.ch/2019/10/28/aceto-balsamico-di-modena-su-blockchain/

purtroppo saltando direttamente al fondo dell'articolo viene detto chiaramente che i contenuti sono pochi e si tratta più che altro di una forma di marketing/pubbliciità per sfruttare il traino della parola blockchain.
Nessuna novità quindi rispetto ai dubbi dei quali abbiamo discusso in questo thread: blockchain centralizzata e il doversi fidare di chi inserisce le informazioni.
 


Sono al 100% d'accordo con te, in questo caso è più un mero registro distribuito su più parti.

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