Farm in UA 200-300K può convenire?

[AlbertoCap]

Un saluto a tutto il Forum  , sto ipotizando una piccola farm in Ucraina dove l'energia costa 0.04/0.5€ con ASIC ad alto rendimento come 20-30  Bitmain Antminer S19 Pro oppure qualcosa di similare.
Vorrei chiedervi se gli ASIC nuovi richiedano molta manutenzione? Quanto personale occorre per geste questo numero di Asic, basterebbe una persona?
Secondo la vs. esperienza il calo di rendimento dato di un asic come quello ipotizzato quanto cala in 2-3 anni?

Se c'è qualche consulente con esperienza in sviluppo di Farm non esiti a contattarmi in PVT.

[alexrossi]

Per 30 macchine basta una persona, il problema vero è la sicurezza in Ucraina, dove comunque piazzi 200k di investimento in zone tendenzialmente povere, dove qualcuno può organizzarsi per svuotare i locali di tutto l'hardware presente.

Parto quindi con la prima domanda: hai una rete di contatti in loco di cui ti puoi fidare per le somme citate, o hai solo visto le zone senza avere conoscenze dirette?

[fillippone]

Per 30 macchine basta una persona, il problema vero è la sicurezza in Ucraina, dove comunque piazzi 200k di investimento in zone tendenzialmente povere, dove qualcuno può organizzarsi per svuotare i locali di tutto l'hardware presente.

Parto quindi con la prima domanda: hai una rete di contatti in loco di cui ti puoi fidare per le somme citate, o hai solo visto le zone senza avere conoscenze dirette?

Scomparso.
Speriamo il nostro@AlbertoCap non sia legato ed imbavagliato in un campo in Ucraina.
Peccato, l’argomento era molto interessante.

[Amph]

sono 0.6 al mese di introito, leviamoci anche la corrente che è tipo nulla, quindi netti 0.6 circa per un anno fai sui 7.2, a fronte di 10 btc investiti, ci metti probabilmente 2 anni a rientrare considerando la diff e altre variabili

e questa è l'ipotesi migliore, per me è bocciato... io ai tempi mi muovevo solo con 3-6 mesi di roi, è anche vero che erano altri tempi...

[fillippone]

sono 0.6 al mese di introito, leviamoci anche la corrente che è tipo nulla, quindi netti 0.6 circa per un anno fai sui 7.2, a fronte di 10 btc investiti, ci metti probabilmente 2 anni a rientrare considerando la diff e altre variabili

e questa è l'ipotesi migliore, per me è bocciato... io ai tempi mi muovevo solo con 3-6 mesi di roi, è anche vero che erano altri tempi...

Cosa è cambiato davvero in questi anni? Secondo me il fatto che  mining, attività ultra competitiva ed ad altissima intensità di capitale, si sia trasformato in una attività dove i player “professionali” oramai hanno preso decisamente il sopravvento. Anche avendo grossi capitali da investire, immagino sia difficile iniziare “da zero”. O mi sbaglio?

[ilghan]

buonasera, noi stiamo aprendo in queste settimane un'attivita' di mining su cui appoggiamo un'attivita' d'investimento per i clienti.  la farm stara' in un paese dove l'elettricita' costa 0.084eur/kwh , uno dei soci è del posto e possiede le facilities, quindi non paghiamo i locali. l'unico costo è l'elettricita' (basso). ci registreremo come fondo d'investimento regolamentato in EU. accettiamo investitori /collaboratori.  

questo il progetto:

https://drive.google.com/file/d/1xeu564gK2D2HcODvy-5gihYBiFir4CCe/view?usp=drivesdk

Se qualcuno è interessato mi contatti pure su Telegram: @thisisalie22

[erre]

Con la chiusura delle farm in Cina credo che si stiano aprendo nuove possibilità.
Il problema, per noi italiani, è la necessità di dover delocalizzazione all'estero, in paesi forse un pò più "semplici" della Cina ma pur sempre con molte criticità.

Secondo me per rimanere in Italia una idea vincente potrebbe essere quella di usare il surplus di produzione delle centrali (ad es nucleare ma anche idroelettrico), che in certe fasce orarie credo sia molto ampio. Ci penso da molto tempo ma senza contatti non credo sia fattibile.

Altro problema è la giustificatissima tendenza alla diffidenza dell'ambiente, comunque se qualcuno qui ha una centrale idroelettrica sono disposto ad investire 

[fillippone]

Con la chiusura delle farm in Cina credo che si stiano aprendo nuove possibilità.
Il problema, per noi italiani, è la necessità di dover delocalizzazione all'estero, in paesi forse un pò più "semplici" della Cina ma pur sempre con molte criticità.

Secondo me per rimanere in Italia una idea vincente potrebbe essere quella di usare il surplus di produzione delle centrali (ad es nucleare ma anche idroelettrico), che in certe fasce orarie credo sia molto ampio. Ci penso da molto tempo ma senza contatti non credo sia fattibile.

L’idea è quella: usare bitcoin come “ batteria”, molto più efficace di una batteria al litio.

È un’idea che avevo riportato qui:
Debunking the ""Bitcoin is an environmental disaster"" argument