Gestire i soldi altrui, evidentemente non è cosa semplice...
Senza dubbio ma, facendo un discorso più generale, mi sembra che la finanza tradizionale non abbia bene compreso la portata di quello che sta per succedere e sta già succedendo.
Il mondo cambia e questi sembrano sempre un club di nobili decaduti che vive con il paraocchi e pensa che tutto resti sempre uguale.
Pensano davvero che gli tsunami che hanno travolto il commercio, la pubblicità, l'editoria, la comunicazione non possa colpire anche la finanza?
Questo circolo chiuso tra Stati, banche, gestori: io Stato emetto titoli voi li comprate e mi finanziate, la banca centrale in cambio stampa denaro e finanzia voi...
Hanno una percezione del rischio inattuale e completamente sballata. I titoli del debito pubblico di uno Stato, con i debiti pubblici attuali, NON SONO più investimenti sicuri.
Un BTP di uno Stato come l'Italia, con le prospettive dell'Italia, la situazione dell'Italia oggi, dovrebbe essere percepito come un investimento ad altissimo rischio.
Comprare azioni di tre banche. Dico: banche. Nell'anno del Signore 2023 investiamo in....banche. E non JPM o GS che forse sopravvivrebbero anche ad una pandemia zombie, no semisconosciute banche regionali americane.
Visiti i loro siti e sono sempre tutti uguali: questi grafici a torta con le percentuali .......
fixed income 30%,
equities 20%,
real estate 10%. Capirai.
Il solito mantra della
diversificazione quando ormai è dimostrato che il mondo è talmente correlato che diversificare non serve a nulla.
Il concetto del "poggio e buca fanno pari", metto un pò di soldi lì un pò di là...non può andare sempre tutto male... Ma davvero vogliamo ragionare così?
Anche questa nuova crociata legale della SEC e dell'Amministrazione Biden contro il mondo delle criptovalute è chiaro da chi è promossa e manovrata.
Io sono il primo a dire che le criptovalute sono al 99.99999% fuffa e ami per gonzi...ma l'obiettivo di un politico serio dovrebbe essere quello di regolare in modo da aprirsi all'innovazione, non respingerla a priori. Anche allo scopo di sfruttare economicamente una nuova tecnologia che ha evidentemente delle potenzialità ed un "appeal" enormi.
Invece qui per difendere la loro posizione dominante e per paura di essere travolti, finiranno per buttare via il bambino insieme all'acqua sporca.
Perfino Coinbase, uno dei loro giardini murati meglio riusciti, a furia di paletti e indagini minaccia di andarsene a Singapore.
Gli USA rischiano di perdere un altro treno, tra l'altro un treno che può essere delocalizzato facilmente e di quelli che passano di rado.
Il tutto per proteggere un settore che invece avrebbe un gran bisogno di innovazione e cambiamenti.
A Davos hanno intervistato Jamie Dimon, forse il più potente banchiere al mondo, su Bitcoin.
Se ne esce con "Ma chi vi garantisce che i bitcoin saranno sempre 21 milioni?".
Roba da testicoli in terra: se B. fosse un percorso di studi, la risposta a questa domanda si impara a ottobre della prima elementare.
La domanda è: ci è o ci fa? Perchè se è ignorante è grave, ma se invece fa finta di essere ignorante è ancora peggio.
Denota la spocchia di chi appunto pensa di essere talmente ricco/potente da essere intoccabile e inattaccabile.
La Storia è piena di esempi di gente che è precipitata proprio quando pensava di essere all'apice della propria potenza.