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2741  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 21, 2018, 07:59:32 PM
Long in bitcoin con discreto profit per questi tempi Grin
Target 6920. Sto aspettando anche il momento giusto per un epic short su ripple

2742  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 21, 2018, 07:43:37 PM
Faccio i miei complimenti a @Plotosky e @Paolo.Demidov per il loro contributo a questo thread  Wink anche se sposo maggiormente le parole di Plutosky (perché sono più spostato sul credere in bitcoin) ma grazie anche a Paolo perché fa le sue osservazioni e mi fa vedere o meglio stare più con i piedi per terra ... ma entrambe molto oggettivi e ottimi osservatori .... complimenti.

Anzi la butto lì .. potrebbe essere interessante con i vostri contributi e insieme provare a scrivere un libricino in italiano sul mondo bitcoin ... come dire un titolo bitcoin pro&contro ... bitcoin il diavolo e l'acqua santa .. i punti di vista sul bitcoin dai 360 gradi ...  Grin che ne dite?
Personalmente credo che solo uno dei due interlocutori abbia un punto di vista circostanziato dal punto di vista intellettuale e soprattutto logico, mentre l’altro oppone una serie di obiezioni che, seppur ben impaginate ed esposte, hanno secondo me poco valore e tradiscono una bassa o quasi nulla conoscenza dell’argomento bitcoin.
Questo è un forum, non è necessario essere amici di tutti o convincere tutti: si prova ad intavolare discussioni educate e civili, ma poi se non è possibile avere degli scambi interessanti, ognuno va per la propria strada.
Quindi l’idea del libro.. meh, c’è ne sono già tanti ottimamente scritti.
Mi permetto di consigliarne due,  uno a favore del bitcoin (consiglio assolutamente, comunque la si pensi) ed uno contro (scritto da uno che ne capisce di Bit pin, non da un Roubini qualsiasi).
Pro:
The Bitcoin Standard: The Decentralized Alternative to Central Banking https://www.amazon.it/dp/1119473861/ref=cm_sw_r_cp_api_wjINBbZRCEHMS
Contro:
Attack of the 50 Foot Blockchain: Bitcoin, Blockchain, Ethereum & Smart Contracts https://www.amazon.it/dp/1974000060/ref=cm_sw_r_cp_api_SkINBbE0K4XTZ

F1

Ringrazio entrambi, ma il libricino proprio no anche se fossi in grado ho troppo poco tempo da dedicare a questo argomento. Continuate comunque a postare perchè vi leggo quando posso sempre con interesse Cool
2743  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 21, 2018, 07:35:55 PM

L'avevo già scritto, l'aiuto di 180 miliardi ad AIG è come dare a qualcuno rimasto a piedi € 50 per tornare a casa in taxi; è stato un grosso affare per la successiva plus valenza generata.

Non tutti i CDS sono usati in maniera speculativa.

Un eventuale default italiano su certe realtà finanziarie non avrebbe un grosso impatto, parlo in termini di valori azionari. Al contrario per molti sarebbe una grossa mangiatoia...


L'altra faccia della medaglia dell'aiuto fu immissione monetaria per un bail out che ha contribuito/contribuirà nel lungo periodo  a generare inflazione. E inflazione è tassazione senza legislazione (M.Friedman)
Fu una disparità di trattamento: AIG e GS si, altri no. E si torna a chi custodisce i custodi. E al problema della fiducia.
Fu un aumento del moral hazard di manager inetti e politici conniventi che si sentirono, si sentono e si sentiranno Too big to fail  e too big to jail.

Un eventuale default italiano farebbe crollare il sistema euro, con fallimento a catena del sistema bancario e lustri di recessione. "Whatever it takes" (M.Draghi), purchè non accada, fin quando possibile.


Quote
Direi che Buffet non ha operato in un mondo lineare e tranquillo !!! O_O
a partire dalla guerra fredda, all'inflazione alta...


WB fece fortuna con acquisti azionari nei 50 e 60, gli anni del boom economico e della ricostruzione, dell'inflazione sotto controllo (fino agli shock petroliferi),del gold standard, del piano Marshall   e quasi 25 anni senza crisi. Un mondo in cui le imprese USA erano prive di concorrenza internazionale con l'Europa occidentale da ricostruire che faceva da mercato di sbocco, e senza la concorrenza asiatica, russa o dei Brics. Dalla sua parte, indovinò le aziende giuste.

Quote


Attento a non fare un errore... ed è quello a cui mi riferivo, Bitcoin è in un regime di "bail in" totale...
nessuno può reclamare niente a nessuno per eventuali perdite ricevute.
Perdite di valore, potere d'acquisto ma anche perdite intese... wallet "persi", non più accessibili, rubati o depredati.

L'essere "digitale al portatore" è un requisito, non un limite. E' un vantaggio senza svantaggio: affidarsi ad un terzo gestore diventa una scelta del possessore e non è più un obbligo, come nel caso della moneta fiat nella quale senza intermediari mi è precluso l'accesso ad una rete finanziaria globale.

Bitcoin non è in bail in perchè non può esistere salvataggio obbligatorio senza soggetto da salvare e in una rete dove la moneta non è affidata al soggetto da salvare.


2744  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 20, 2018, 09:34:07 PM
Van eck-cboe-solidx etf rimandato a 180 giorni dall'istanza iniziale piu ulteriori possibili 60. Scadenza finale 27-02-2019. Vediamo come reagisce il prezzo: uno dei primi segnali che il fondo è stato toccato è non reagire negativamente a notizie negative
2745  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 18, 2018, 08:53:51 PM
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Le compagnie assicurative italiane e altre istituzioni sono troppo piccole per "reggere" molti degli swap richiesti dagli operatori.
Le compagnie italiane sono piccole anche per pagare un incidente stradale catastrofale con molti morti, ad esempio un autobus che viene spinto fuori strada... tutte queste gravi punte di rischio, sono scaricate, cioè riassicurate presso compagnie estere più grandi.

Oltre a questo per grandi cifre e/o per grandi rischi, non c'è un solo istituto a cui si affida la protezione ma in genere si costruiscono come delle co-assicurazioni che vengono ripartite per quote su più soggetti.

Se hai visto il film "LA GRANDE SCOMMESSA" ( "THE BIG SHORT" ), c'è una scena dove il protagonista Michael J Burry fa il giro di molte banche per ottenere lo stesso Credit Default Swap... sapendo che da gestore di fondo, doveva sempre suddividere il rischio.

Apprezzo la precisazione tecnicista ma come detto un default italiano avrebbe ripercussioni che vanno ben oltre i nostri confini e le nostre compagnie assicurative. E la conseguente crisi sistemica a catena che si genererebbe non troverebbe certo riparo nelle tecniche di ripartizione del rischio. Già nel 2008 i cds (che vengono usati, è bene ricordarlo, in larga prevalenza come prodotti speculativi e non come forme di assicurazione) sarebbero serviti a poco senza un prestito di 180 miliardi di dollari della FED per il salvataggio di AIG. E qui torniamo al nocciolo della questione, e cioè che l’immissione artificiale e inattesa di masse di liquidità da parte delle banche centrali è l’unica forma di salvataggio contro le crisi sistemiche di un’economia dominata dalla finanza “creativa” e basata sul debito. Masse di liquidità che sono al tempo stesso la soluzione (temporanea) alla crisi attuale e la causa della maggiore crisi futura.

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Appunto, ricchi son diventati pochi e sono sempre i soliti... è noto per esempio che sul mercato forex il ~90% dei traders dilettanti è in perdita

Quindi concordi che l’investitore azionario tipico non è persona interessata ai dividendi o alla crescita reale di valore del titolo in un’ottica pluriennale (o più probabilmente decennale). Gli hodlers sono una rarità nei mercati finanziari tradizionali. Anche perchè non è più il dopoguerra lineare e tranquillo di Buffett, indovinare l'azienda giusta oggi giorno  è mestiere raro e complesso: un'azienda oggi è all'apice, domani nella polvere, dopodomani morta o di nuovo all'apice. Pensa a cosa provano oggi i  panic sellers che si sono disfatti di azioni Amazon allo scoppio della dotcom.


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Una operazione che è dovuta anche all'assorbimento di debito... le banche hanno avuto perdite, anche altre istituzioni, gli stati sono dovuti intervenire per non aggravare la situazione, per finanziare questi ed altri interventi hanno emesso obbligazioni, per evitare ulteriori problemi le banche centrali ne hanno acquistata buona parte.

Non sempre il debito è però sinonimo di problema, una coppia che ha appena acquistato casa da un punto di vista contabile e concettuale ha un debito... un senzatetto sotto un ponte non avrà debiti, non ha mutuo, ma non ha nemmeno casa... e nemmeno una rendita per sostenersi.
Il debito va rapportato alle entrate.

Banalmente io guadagno € 5.000.000 l'anno, un debito da € 500.000 è ampiamente sostenibile, se io guadagno € 12.000 l'anno un debito di € 500.000 è una mezza tragedia.

Non parliamo di neo-sposi che vogliono metter su casa. Lasciando perdere paesi come l’Italia, sarebbe troppo facile, il debito pubblico della prima potenza mondiale cresce 36 volte più velocemente del PIL, a proposito del rapporto alle entrate. In un mese (febbraio 2018) è cresciuto più del PIL della Nuova Zelanda. Una situazione ancora più grave perché avvenuta in fasi di forte espansione economica mondiale (il PIL usa aumenta di quasi il 5% l’anno).  Le conseguenze in caso di nuovo burst dell’economia mondiale sono facilmente prevedibili.

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se un qualsiasi strumento finanziario è un rischio, Bitcoin, ad oggi, rimane un rischio al quadrato.

Permettimi di dissentire. Bitcoin non ha mai perso il 95% in poche ore, non è mai fallito, non è mai stato liquidato, non ha mai ricevuto bail in o bail out.

Non si basa su cartolarizzazione, non è un derivato.

Non è promosso da nessuno se non dal passaparola, non ha un’organizzazione alle spalle che può fallire, imbrogliare, rubare o sparire con il malloppo. E’ transazionale e aperto come la più dirompente di tutte le tecnologie: Internet.

Non può essere spento, interrotto o creato dal nulla, non può essere falsificato, artefatto, modificato in corso d’opera.

Il suo valore è aumentato del 50% nell’ultimo anno, del 1000% negli ultimi due, del 2600% negli ultimi tre, del 1250% negli ultimi quattro, manifestando una incredibile resistenza contro attacchi di tipo informatico, politico, sociale, economico o propagandistico. E’ stato dato per morto centinaia di volte e per centinaia di volte è rimasto vivo e vegeto.

E’ un bene unico nel panorama finanziario, creato sulla base del valore reale e fisico  del lavoro (la POW) e non su quello immateriale  e incontrollabile del debito, trasportabile come si porta una password, trasmettibile come si invia un’email, completamente slegato dal circuito finanziario , protetto dal più potente supercomputer della terra, indipendente e resiliente al controllo politico, fisico nell’essere hard-money e immateriale nell’essere completamente  digitale.

L’unico “contante” digitale  mai creato. L’unica forma elettronica di trasmissione del valore che, ad oggi, non può essere bandita o censurata, fermata o confiscata e che produce ogni dieci minuti un’ informazione inserita nell’unico database immutabile della Terra.

La migliore forma di hedge contro ogni fallimento di un sistema malato.

I rischi sono ben proporzionati, se rapportati alle possibilità che il mondo lentamente scopra il valore di questa incredibile tecnologia.


Per il trading, l'AT non vale molto, quando esistono gli squali.



Questa è un’opinione molto diffusa su questo forum, che non mi trova d’accordo.

 L’illiquidità del mercato e la manipolazione sono aspetti comuni a molte crypto e facilitano schemi P&D sulle monete a più bassa capitalizzazione. Ma le crypto più diffuse e con maggiori volumi hanno pattern che spesso seguono molto fedelmente i dettami dell’analisi tecnica, soprattutto quella classica. Le balene crypto in fondo non sono molto diverse da qualsiasi trader, il loro scopo è fare soldi e dimostrano spesso di conoscere molto bene l’analisi tecnica.

Rispetto ai mercati azionari, i mercati crypto maggiori  hanno il vantaggio di essere mercati speculativi più puri dove un titolo non può essere fermato per eccesso di rialzo o di ribasso e questo facilita la formazione di trend prolungati basati sul sentiment dominante e di conseguenza l’adesione agli schemi classici dell’analisi tecnica.

I mercati BTC/USD, ETH/BTC e soprattutto ETH/USD sui quali faccio trading spesso hanno avuto negli ultimi due-tre anni una quasi completa adesione ai pattern classici. BTC/USD ha rotto un trend parabolico a dicembre, ritestato il limite inferiore, formato un H&S e quindi crollato anche se non ancora al valore che sarebbe previsto dai manuali (circa 2800$). Tutto più o meno secondo copione. Adesso dovrebbe rompere verso il basso il triangolo decrescente anche se la presenza di una resistenza così solida nella fascia 5700-6200 scoraggia la presa di ogni posizione prima di movimenti importanti.

ETH/USD ha conosciuto cinque grandi formazioni nell’ultimo anno e mezzo che si sono concluse sempre come previsto dai testi classici dell’AT (l’ultima mi ha permesso di trarre il mio miglior profitto del 2018 con lo short di cui parlavo qui https://bitcointalk.org/index.php?topic=313900.msg44984221#msg44984221 ).

A mio avviso conoscere l’analisi tecnica è una cosa utile in questi mercati a condizione che non si prenda per esatta una scienza sociale e che si abbini sempre al trading, soprattutto con effetto leva, una sana gestione del rischio.
2746  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 17, 2018, 07:34:36 PM

Solo quelli che hanno currency swap, inflation swap, altri strumenti che proteggono dall'inflazione e dai movimenti anomali dei tassi d'interesse e quelli che hanno diversificato i portafogli anche a base di altre valute  Smiley

A medio termine e anche a lungo termine; ci sono per esempio contenitori finanziari ripieni di titoli di stato, protetti dal default della stessa società che li emette e detiene e dal default dei singoli stati europei, con un rendimento garantito minimo del +2% da consolidarsi ogni anno, indipendentemente dal reale rendimento sui mercati. Ovviamente il rendimento è superiore, viene attribuito ed accreditato di più; ma se fosse per assurdo negativo, verrebbe attribuito ed accreditato in ogni caso il +2%.

Ci avevano pensato già molti anni fa, visto che ci sono anche le emissioni dei BTp italiani di vari decenni fa.


Stiamo andando pesantemente OT ma in ogni caso le assicurazioni e le garanzie offerte dal sistema esistono fin quando la ruota gira e il sistema funziona. Io avrei dei seri dubbi che in caso di default ad es. italiano e conseguente 1)uscita dell'Italia dall'europa 2) disintegrazione della moneta unica 3)conseguente fallimento delle principali banche italiane e probabile fallimento a catena delle principali banche del continente , ci sarebbe qualcuno in grado di proteggere i miei risparmi affidati a quelle stesse istituzioni. L'unica possibilità teorica di salvezza sarebbe quella usata dal 2008-2009: azionare le stampanti delle zecche di stato e inondare i mercati di nuova liquidità, alterare il normale funzionamento del mercato in maniera ancora più invasiva, in modo da spianare il terreno ad una nuova crisi ancora peggiore della precedente. In pratica però il bonus è già stato giocato dieci anni fa ed oggi sarebbe molto difficile replicarlo.

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Chi fa un serio investimento azionario, non punta al breve termine, ma a lungo termine, non punta al rialzo di singoli titoli, punta all'espansione generale del mercato, intendendosi per espansione il nascere di nuovi settori economici, corrispondenti a nuovi bisogni dell'uomo, da vedere negli ultimi anni, settore IT, internet, social network, telefonia mobile.

Chi investe in azioni, sa che oltre ai valori azionari, il vero guadagno è la riscossione dei dividendi annuali delle aziende che ovviamente ridistribuiscono gli utili; nonché il reinvestimento successivo dei guadagni.


I value investors alla Buffet sono una sparuta minoranza rispetto ai millemila agguerritissimi traders che ogni giorno si scannano sui mercati finanziari di mezzo mondo per ogni minima variazione percentuale di un titolo o di una valuta  o di un indice. E, grazie alla facilità di accesso alle piattaforme di trading online, coinvolgono anche persone che di trading sanno poco o nulla.


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Sicuramente, l’esempio è il mercato obbligazionario mondiale che è  cresciuto di 23 trilioni dalla crisi. Ma lo ha fatto grazie ad un iniezione di liquidità senza precedenti (13.000 miliardi) e ad un aumento del debito mondiale di 70 trilioni, debito che ha raggiunto l’astronomica cifra del 320% del PIL globale. E’ una crescita drogata e che si basa su fondamenta molto fragili.

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Io tutti i giorni, nel dettaglio ogni Giovedì; non al mondo intero ma solo per chi è seguito...
ogni secondo i bot e i Robot Advisor.
Ma anche migliaia di Financial Advisor in carne ed ossa nel mondo per la loro clientela.

Poi ci sono gli sprovveduti che comprano azioni come scommettere, dimenticando che per trasformare tante singole operazioni aleatorie in una operazione finanziaria che genera un profitto a rischio controllato... ci vuole un po' di esperienza.
Basta poco alla fine, veramente poco.
La primissima operazione, preliminare  prima di muovere un solo euro, non è guardare ai possibili rendimenti futuri, ma guardare ai costi del vivo presente.


Apprezzo il tuo impegno, ovviamente non sto parlando dei singoli. Quello che mi disturba è lo squilibrio esistente tra gli allarmi sui rischi di un’attività di trading di criptovalute e quello esistente in una attività tradizionale di trading. Se sui primi sappiamo tutto (bastava accendere un televisore verso novembre/dicembre scorsi a qualsiasi ora del giorno) e anche più di quello che c’è da sapere, sui secondi non ho ravvisato sui mass media generalisti una analoga attenzione al monito, all’avvertimento, all’attenzione.

Istituti finanziari, governi, banchieri centrali, giornalisti, premi nobel ,opinionisti, tuttologi si sono prodigati nel mettere in guardia la povera “casalinga di Voghera” dai sinistri pericoli nascosti nell’avvicinarsi a questa misteriosa moneta di Internet, moneta usata ovviamente da hackers, truffatori, pedofili e terroristi, che non è moneta perché troppo volatile,  che non ha alle spalle la grandeur di una banca centrale e che ovviamente può crollare nell’oblio in un batter d’occhio come il suo analogo più prossimo,  i tulipani del ‘600.

Perfino Sua Maestà Agustín Carstens, il banchiere dei banchieri, il pantagruelico leader supremo della BIS, in tutta la sua ingombrante figura, è intervenuto con più moniti per salvarci dalla distruzione dei nostri sudati risparmi invitando questi birbanti sbarbatelli di Internet a smetterla a divertirsi a creare moneta dal nulla che a creare moneta dal nulla ci pensano già benissimo loro (e si vede) con il copyright di legge unico ed esclusivo che hanno da che mondo è mondo (https://dollarvigilante.com/blog/2018/07/12/international-bankster-agustin-carstens-begs-young-people-to-stop-using-bitcoin.html).

“Un euro oggi è un euro domani” dice l’inguaribile ottimista Marione Draghi: state attenti studentelli inesperti che volete dilapidare i vostri porcellini pieni di  paghette in questa truffa ordita da cinesi e pirati informatici (https://www.youtube.com/watch?v=lRc7eLQ34Ts)

Verrebbe quasi da pensar male: non è che queste figure così importanti ed influenti si scomodino in questi avvisi perché hanno intravisto per la prima volta nella storia una possibile crepa nel monopolio assoluto di cui beneficiano da secoli? Altrimenti perché doverne parlare in continuazione in questo modo? Se i bitcoin sono il nulla, lasciateli fallire da soli, se è la bolla dei tulipani, allora sconfiggeteli con l’ indifferenza, che è la più affilata delle armi.

Oppure verrebbe ancora da pensare peggio: non è che temono una parziale dipartita del risparmio dalla forme tradizionali che li arricchiscono da sempre, verso forme alternative che li mettono fuori dal giro? “Blockchain si, bitcoin no” era ed è il loro mantra , perché la blockchain è fuffa markettara facilmente domabile da un punto di vista propagandistico e commerciale, i bitcoin non lo sono affatto. E’ lo sminuire un esperimento politico , economico, sociale, crittografico e matematico ad un banale tecnicismo riconducibile sostanzialmente ad un database relazione con una spruzzatina di criptografia sopra. Un po' come dire che la più grande innovazione di Internet è il TCP/IP. Un po' limitante, per usare un eufemismo.

Poca attenzione ai rischi negli strumenti finanziari tradizionali, dicevamo. E’ singolare che più o meno nello stesso periodo dei moniti antibitcoin a  reti unificate, sia rimbalzata negli ambienti finanziari “la bomba VIX”, il famigerato indice della paura e degli strumenti finanziari ad esso associati. Forme di investimento, offerti da fior di istituti bancari, gli stessi che “bitcoin no, è un azzardo, troppo volatile”. Vabbè verrebbe da dire, sono ETN speculativi, avranno messo in guardia i trader improvvisati dai pericoli che si corrono. Hanno fatto un così buon lavoro con le crypto, avranno seguito la stessa strada. E invece no: mai un TG5 che avvisasse l’idraulico con la passione del trading con un bel “maneggiare con cura”. “La storia ci racconta come finì la corsa” cantava Guccini: i dirigenti di Nomura (banchetta mica da ridire) che si inchinano in televisione per chiedere perdono secondo le usanze giapponesi (https://www.bloomberg.com/news/articles/2018-02-07/nomura-sorry-for-vix-note-implosion-that-burned-retail-investors https://www.zerohedge.com/news/2018-02-07/nomura-sincerely-apologizes-blowing-investors-its-vix-linked-etn) , qualcuno che sussurra il più clamoroso degli eufemismi: “This is a very risky product,The question is whether brokerages fully explained it to retail investors or not.” Credit Suisse liquida a -95%, il Sole 24 Ore che dedica una articoletto alla faccenda https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-02-08/cosi-ho-perso-quattro-milioni-speculando-sull-indice-paura-172218.shtml?refresh_ce=1 , migliaia di “Gordon Gekko della domenica” rovinati. E i moniti? E gli avvisi? E la tutela del piccolo risparmiatore? Sicuri che solo la “internet magic money” possa rovinare la gente?

Immagino che se nel 2020 o giù di lì i bitcoin arriveranno a 100,000$ dollari l’uno, i moniti saranno trasmessi in prima serata tipo messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica.

E l’impressione che resta, come diceva un politico italiano curvo, è che a pensar male si faccia peccato ma spesso ci si azzecchi.
2747  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 15, 2018, 08:49:19 PM

Entriamo sempre in dettagli che non servono... si devia su strade secondarie che non ci portano a nulla; non è rilevante la reputazione o il miglior funzionamento di Bitcoin rispetto alle altre criptovalute... come accennavi, breve storia triste:
Domani, magia, Bitcoin a $ 500.000 l'uno, allarme;
l'UE su richiesta della Banca Centrale Europa insieme agli USA su spinta Federal Reserve decidono che le criptovalute non possono essere in mano dei privati oppure un divieto totale; direttiva europea, decreto legge, fine del Bitcoin e di tutta la baracca.

Fine breve storia triste.


È già successo con l'oro stesso, anche in Italia fino al 2000 ( http://www.camera.it/parlam/leggi/00007l.htm ) un privato non poteva avere oro da investimento in lingotti.
Si chiama rischio normativo.


Se un decreto non è riuscito a fermare un bene fisico come l'oro (c'hanno provato anche in tanti altri paesi oltre l'italia a bannare il possesso di oro, in alcuni è illegittimo anche oggi), figurati cosa potrebbero fare contro un bene immateriale che può essere portato oltre frontiera solo tenendo a mente una password.

Se per assurdo bitcoin fosse dichiarato illegittimo (e non accadrà mai), non sarebbe la fine di nulla.
Una rete decentralizzata non può essere fermata per decreto, altrimenti sai da quanto tempo avrebbero chiuso Tor o Bittorrent.
Nessun governo può impedire di fatto una transazione bitcoin. Nessuno potrebbe sequestrare i bitcoin. Nessuno potrebbe impedire il mining, l'esecuzione di un nodo, la condivisione della blockchain, lo scambio su un exchange decentralizzato.  

C'hanno già provato in Cina con effetti ridicoli: il volume che vedi sotto circondato nel riquadro rosso è l'effetto su Localbitcoin dopo la chiusura dei vari Okcoin, Btcchina e Huobi. Incrementi ancora maggiori ci sono stati su Paxful. In Cina ancora oggi dietro TOR ci sono oltre 1000 nodi della rete.  I governanti che volevano impedire l'uso dei bitcoin nel loro paese, sono riusciti solo a chiudere due o tre siti di scambio e a far fiorire le compravendite su altre piattaforme e l'uso in altre forme. Non è possibile fermare il vento con le mani.



 
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A tal proposito rilancio il tema della notizia che i maggiori attori del mondo cripto si stiano unendo, consorziando per andare a chiedere una normativa... ungendo le ruote con volgare valuta fiat, normativa di favore.
Molto significativo.

Gli attori di cui parli sono i titolari delle aziende (Coinbase, Bitpay, Bitgo, Blockchain.info, Bitcoin.com.....) che hanno attaccato bitcoin lo scorso anno due volte (Segwit2x e bcash), venendo sconfitti entrambe le volte. Oltre probabilmente ai promotori di ICO e altre truffe assortite.

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Ad ogni modo, da tener presente che qualsiasi gestore di un patrimonio, piccolo o grande, sa che non può correre rischi inutili, allo stato attuale, nessun "istituzionale" si può avvicinare al Bitcoin, nemmeno confezionato con ETF o altro.

Se nessun istituzionale "può avvicinarsi ai bitcoin nemmeno confezionati come ETF", perchè i più importanti mercati finanziari del mondo (es.CBOE, Nasdaq, SolidX ) chiedono a mani giunte alla SEC l'approvazione di un ETF ? . Strano che si attrezzino in tutti modi per assicurare un offerta, se non ci fosse domanda. Offerta che tra l'altro va nella direzione opposta a quella meno diretta dello strumento derivato puro, visto che tutte le suddette richieste includono un servizio di custodia fisica (come anche Bakkt).
Tutto questo senza che ce ne sia la necessità sia chiaro. I bitcoin non hanno bisogno di questi strumenti per prosperare e diffondersi, semmai sono gli operatori  tradizionali che non possono fare a meno di perdere questo mercato.

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Oltre tutto questo, mi domando sempre se oggi chi detiene Bitcoin è consapevole del rischio che corre ?
che domani la normativa può cambiare,
che si rilasciano notizie tendenziose... per manipolare il mercato,
che il mercato è piccolo e può essere manipolato da pochi con capitale e dati a disposizione,
che anche un futuro guadagno, potrebbe non essere un giusto guadagno in rapporto al rischio corso...
ecc... ecc... direi proprio di no.


Mentre vedo che ci sono pochi che sono consapevoli che molti non sono consapevoli...
e se ne approfittano, a piene mani...  Cool
le dinamiche di questi giorni su Ethereum... abbastanza ridicole, una notizia dal suo fondatore, poi la precisazione,
scusate sono stato capito male... intanto -15% / +15% in poche ore ( ora si tornerà di nuovo indietro ) se fosse accaduto
in un mercato regolamentato questo che qualcuno ha definito amichevolmente "frainteso"  Roll Eyes sarebbe costato molto, in sanzioni e una incriminazione per aggiotaggio.

E chi detiene euro sa dei rischi che corre? Ha visto il bilancio della BCE, il debito pubblico dei paesi della garlic belt, ha mai pensato all'effetto di medio termine del QE? Ha visto cosa sta succedendo oggi a rand, peso, bolivar, lira, riyal?

Chi compra azioni sa che il mercato azionario è manipolato da sempre dagli enti che dovrebbero "controllarlo" e che si trova (quello si altro che bitcoin) in una delle massime bolle della sua storia?

I mass media generalisti (TG a reti unificate, quotidiani)  che hanno passato un intero inverno a mettere in allarme l'uomo qualunque dai pericoli mortali che si sarebbero corsi a comprare bitcoin, riempendoci gli orecchi di stupidaggini inenarrabili su bolle, tulipani e "non hanno una banca centrale alle spalle", dove erano dieci anni fa prima che arrivasse la tempesta dei mutui subprime? Qualcuno che ha messo in allarme il piccolo risparmiatore? Oppure lo ha invogliato a farsi spennare? E oggi c'è qualcuno che avvisa chi compra azioni o specula sui mercati valutari dei rischi che corre?

A me sembra che  il compratore di bitcoin sia stato letteralmente sommerso di allarmi sui pericoli e i rischi (la maggior parte dei quali inesistenti) insiti nel trading, mentre quello di forme tradizionali di risparmio venga quotidianamente sommerso di azioni promozionali che nascondono volutamente e in modo spesso penalmente rilevante i suddetti rischi, rischi evidenti (e per questo sottaciuti) soprattutto in un momento critico per la finanza tradizionale come quello attuale.

2748  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 13, 2018, 04:18:16 PM


Il dubbio è uno, si dice molto spesso che Bitcoin ha un valore che è quasi oro digitale, un bene rifugio... perché è una risorsa limitata, ma almeno in teoria, fare altra criptovaluta in vario modo è relativamente semplice.



Un pò come dire che l'oro non è limitato perchè esistono il tungsteno, lo stronzio e il bromio. E chissà quanti altri minerali.
Decentralizzazione , censorship resistance, immutabilità, sicurezza, assenza di controllo e innovazione (quest'ultima a condizione che non pregiudichi le caratteristiche precedenti) .
Queste sono le principali qualità che danno valore ad una criptovaluta e distinguono l'oro dallo stronzio.
Ora domandatevi quale cripto fra tutte è avanti anni luce alla concorrenza in queste qualità.


Minerali ce ne sono diversi ( bromio non esiste, immagino sia un errore per dire bromo Smiley ) elementi naturali meno di 92, metalli pochi, come l'oro uno, inteso come inalterabilità... caratteristiche chimico-fisiche ( un solo isotopo stabile ) e scarsità di quantità.
Per caratteristiche diciamo che rappresenta un unicum... ma non vorrei fare qui una lezione sulla configurazione elettronica dell'atomo dell'oro che ne condiziona poi le proprietà chimico-fisiche.

Oltre l'oro ci fermiamo a... ~ dieci elementi, tipicamente, oltre l'oro:
Rodio, Iridio, Palladio, Platino, Rutenio, Osmio, Renio, Argento, Indio.

Se vogliamo definire un limite di quantità e qualità, diamo questo limite.
Se l'oro fosse da solo... avrebbe ancora più valore.

Volendo, almeno in teoria, di cripto se ne fa quanta si vuole... Bitcoin, Bitcoin 1, Bitcoin 2... 10, 100, 10000...
parlo di un limite teorico, comunque non ci sono limiti fisici nemmeno tecnologici.

Ma non cambia poi lo stato di cose, se compro una moneta d'oro non avrò nessuna rendita al limite una modesta rivalutazione nel tempo al netto dell'inflazione.
A scanso di equivoci, mi ripeto, per una gestione patrimoniale, difesa, incremento, pianificazione nel futuro; l'oro è inutile quanto il Bitcoin; il Bitcoin ha l'aggravio che non  ha nessun riconoscimento ufficiale condiviso, Giappone sì, India no, la signora Maria in Italia non lo conosce.


Ma non voglio convincere nessuno, questo è solo il mio parere personale.

Devo dire che ho l'impressione che se indico qualcosa qualcuno mi guarda l'indice...  Smiley

Sempre detto fra noi, dico una assurdità estrema, per cercare di farmi capire, se esistesse una legge, una norma, qualcosa di riconosciuto a livello internazionale che determina e fissa che come criptovaluta si usano Bitcoin più max altre dieci cripto, ci sarebbe un valore più "sicuro", se volete certificato, sigillato, blindato... con una eventuale 11a cripto  che dovrebbe essere sottoposta ad esame, approvazione... ecc... ecc...

Ripeto, pensiero del tutto personale.


Il concetto per come lo vedo io è molto semplice, se non ti piace il paragone con i minerali considera quello fra oro e bigiotteria. Posso creare quante copie finte di oro voglio ma non avrò mai l'originale, perchè quello ha delle caratteristiche proprie, intrinseche, uniche che sono scimmiottabili ma non replicabili. La stessa identica cosa vale tra bitcoin e altcoins e se la prima oggi rappresenta quasi il 60% della market cap della somma di tutto il resto, pur con i limiti del concetto di market cap, qualcosa vorrà significare. E tutto questo nonostante bitcoin non benefici (rispetto ad esempio a ripple o le mille mila ico) di truffaldini uffici marketing intenti a svolgere un accurata campagna promozionale della crypto rappresentata.

Oggi basterebbe meno del  10% dell'hashrate dei bitcoin per lanciare un attacco 50+1 su tutte le altre valute SHA256, bcash compreso. Che garanzie di sicurezza danno queste monete? Nulle.

I nodi e gli utenti bitcoin lo scorso anno hanno respinto due attacchi portati avanti dai più ricchi miners (Bcash appunto) e dalle più ricche aziende del settore (Segwit2x). Quante altcoin sarebbero state in grado di fare altrettanto? Nessuna.

 Questo grado di "decentralizzazione" e assenza di controllo è il valore più importante che una rete p2p può offrire ai propri utenti, è ciò che le dà valore vero perchè permette alla criptovaluta di essere una forma di conservazione e trasferimento del valore alternativa ai sistemi tradizionali, che è il motivo per cui una moneta decentralizzata esiste. La più grossa minaccia al valore di una criptovaluta è invece la regolamentazione normativa che porterebbe al controllo e alla centralizzazione trasformandola in un'alternativa (più inefficiente) della Paypal o Visa di turno. Con i bitcoin questa regolamentazione è e sarà di fatto impossibile al livello di rete p2p fintanto che il livello di decentralizzazione lo permetterà.
2749  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 12, 2018, 08:04:55 PM


Il dubbio è uno, si dice molto spesso che Bitcoin ha un valore che è quasi oro digitale, un bene rifugio... perché è una risorsa limitata, ma almeno in teoria, fare altra criptovaluta in vario modo è relativamente semplice.



Un pò come dire che l'oro non è limitato perchè esistono il tungsteno, lo stronzio e il bromio. E chissà quanti altri minerali.
Decentralizzazione , censorship resistance, immutabilità, sicurezza, assenza di controllo e innovazione (quest'ultima a condizione che non pregiudichi le caratteristiche precedenti) .
Queste sono le principali qualità che danno valore ad una criptovaluta e distinguono l'oro dallo stronzio.
Ora domandatevi quale cripto fra tutte è avanti anni luce alla concorrenza in queste qualità.
2750  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 12, 2018, 11:14:25 AM
Lancio un mezzo off topic:


Se nasci povero, resti povero: nessun Paese peggio dell'Italia per immobilità sociale
http://espresso.repubblica.it/affari/2018/09/06/news/se-nasci-povero-resti-povero-nessun-paese-peggio-italia-immobilita-sociale-1.326524




I 100 wallet più ricchi hanno quasi il ~20% dei Bitcoin... ma è molto significativo il ~6% dei primi 10.

Top 10 = 6.13%
Top 100 = 19.43%
Top 1.000 = 36.08%
Top 10.000 = 57.50%

font: https://bitinfocharts.com/bitcoin/



Voglio considerare che i wallet più grossi, quegli degli Exchange, vadano poi suddivisi per più utenti...
ma non è un grande segnale comunque.

Avevo letto da qualche parte che il primo 1% del totale degli address (ignorando quelli a zero e quelli che hanno solo pochissimi satoshi) detiene circa il 70% dei bitcoin in circolazione. Considerando che appunto i primi address sono cold wallet di grandi exchange (e quindi corrispondono a denaro di proprietà di migliaia di utenti) siamo più o meno nella stessa situazione del mondo tradizionale dove l'1% più ricco detiene il 50% della ricchezza (anche se è vero che una persona può controllare più address quindi è una stima approssimativa).

In ogni caso il punto secondo me è una altro: il sistema di distribuzione attraverso il mining (e il meccanismo del consenso) per come è strutturato è quanto di più antidemocratico esista (in democrazia uno conta uno, nel mining uno non conta uno ma conta in base alla propria potenza di calcolo). E' quindi normale che la distribuzione dei bitcoin, che parte attraverso il mining, sia molto squilibrata e iniqua se per distribuzione "equa" si intende una distribuzione di tipo "socialista" dove ognuno ne ha una quantità simile.

Quello che invece ha garantito il mining come implementato da SN è una distribuzione equa in senso "capitalista puro": se è impossibile che ognuno abbia lo stesso ammontare di moneta è comunque garantito una parità di trattamento tra tutti i partecipanti al gioco che è libero, opensource e pubblico.
Il senso è che la partenza è uguale  per tutti, non l'arrivo.
Chiunque poteva iniziare a minare nel 2009, ma solo in pochi l'hanno fatto.
Chiunque poteva diventare un holder dal 2010 fino ad oggi, ma solo in pochi l'hanno fatto.
E così via.
La parità ed equità di accesso al sistema distributivo è invece preclusa in quelle coin dove una fetta più o meno grossa della base circolante viene preminata o predistribuita prima del lancio del software e che sono i primi campanelli di allarme di una cryptotruffa.
2751  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 12, 2018, 11:00:53 AM

Le prime volte che parlavo su questo forum, di regolamenti, norme e assicurazioni,
penso proprio che in molti non capivano o mi ridevano dietro.

La FDIC arriva però a coprire solo $ 250.000 a beneficiario ( https://www.fdic.gov/deposit/deposits/video.html );
sicuramente però il ruolo di supervisione e il suo sigillo apre ad altre possibilità sia di assicurazione che di attendibilità e credibilità.


Io non ti ho di certo riso dietro perchè considero le tue opinioni sempre interessanti, ma non condivido.

Il successo dei bitcoin sta e starà proprio nella impossibilità ad essere regolamentati (e controllati) e quindi nella opportunità di costituire qualcosa di alternativo a tutte le altre forme tradizionali di conservazione e trasferimento del valore. Che sono tutte, se digitali, anche tracciabili, nominative, confiscabili, censurabili, centralizzate, non programmabili, chiuse.

Se qualcuno vuole creare un clone del dollaro "in salsa crypto" prego faccia pure, è il bello del software opensource. Ma io già non mi fido della SEC e della FED figuriamoci se, oltre a queste, dovessi riporre la mia fiducia anche nei fratelli Winklevoss.
2752  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 10, 2018, 04:09:32 PM
Gli Winkelvoss lanceranno una loro stablecoin basata su Ethereum.

Rispetto a Tether ci sono le seguenti garanzie:

1)Approvata da NYDFS (la SEC dello stato di New York)
2)Collaterale in dollari depisitato su un conto assicurato presso la FDIC (la stessa che assicura i soldi depositati in banca)
3)Auditing multipli da parte di terze parti indipendenti
2753  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 09, 2018, 02:38:01 PM
Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.


Dici cose condivisibili (imho ovviamente) però qui stai mettendo sulla bilancia due entità enormemente diverse:
1) il debito mondiale più il fattore derivati
2) con il lavoro utile a sostenere bitcoin (e che ne è la principale garanzia)

Il 2) per un singolo ma anche un'azienda è da tempo qualcosa di "enorme" e quindi ci viene naturale considerarlo come una garanzia reale, efficace ed in grado di far si chè il bitcoin non sia "manomettibile".
Ma ricordiamoci sempre che questa enorme potenza di calcolo non sarebbe tale per le capacità di uno stato (che invece chi più chi meno sarebbe sempre soggetto alle conseguenze del punto 1)).
Per questo dico che questi due fattori non sono paragonabili. La crisi che paventi legata ad 1)  anche io la temo, sono anch'io convinto che prima o poi i nodi verranno al pettine, però sono anche convinto del fatto che i maggiori stati si inventeranno qualcosa per limitarla, circoscriverla, perché ne andrebbe della loro sopravvivenza.
E - purtroppo - non credo che bitcoin possa aiutare a risolvere il punto 1).
Sono anch'io un forte sostenitore delle cripto in generale, ma le ritengo utili a risolvere ALTRI tipi di problemi (ad es. il fatto che "nessuno" possa decidere di inflazionarli o di sequestrarmeli), ma purtroppo non quello del debito e dei derivati.



nemmeno io credo che i bitcoin possano risolvere o evitare una prossima crisi economica mondiale. Men che meno potrebbero farlo delle inutili "criptovalute di stato" . Ma per le loro caratteristiche (decentralizzazione, indipendenza dal potere politico e finanziario, hard cap nell'offerta, resistenza alla censura..) possono fornire una via di uscita ai risparmi della gente comune, come fece l'oro nel 2008-2009. Sarebbe l'occasione per avere l'effettiva riprova che possono diventare un nuovo bene rifugio (come credo siano) proprio grazie alle caratteristiche suddette.
2754  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 08, 2018, 04:59:29 PM

Ed esistono tesi economiche molto affidabili sul rapporto diretto che esiste tra quantità di moneta, speculazione, bolle e ampiezza dei cicli economici (e quindi periodi di euforia seguiti a violentissime crisi). La prossima crisi probabilmente farà sembrare quella del 2008 un piccolo incidente di percorso.  

Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.


La mia semplice opinione è che se davvero l'euro o addirittura il dollaro dovessero subire un forte deprezzamento, e se davvero sta per arrivare una crisi mondiale che al confronto "quella del 2008 sembrerà un piccolo incidente", non ci saranno btc che tengano. Senza ricchezza reale con qualsiasi tipo di denaro non ci fai nulla.

Ovviamente anch'io concordo sul fatto che bitcoin abbia delle caratteristiche uniche rispetto alle altre monete, ma sempre una moneta rimane, una moneta non ti può far diventare ricco se l'economia crolla.

E' una moneta molto particolare. 
Questo è, ad es, quello che accadde al prezzo dell'oro nelle fasi più cruente della crisi dei mutui subprime.



2755  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 08, 2018, 04:28:35 PM



Ma davvero tu ritieni che possedere euro sia molto più rischioso che possedere btc?
Quindi la maggior parte della tua liquidità attuale è in btc, non in euro?  Huh

Addirittura sarebbe preferibile "ricorrere a qualsiasi possibile alternativa" piuttosto che detenere euro?

Parlo di fiat in generale, ma è solo questione di tempo prima che dalla periferia il problema arrivi al centro. Lasciando stare il Venezuela di cui già sapete, questo è il valore della lira turca dal 2014 ad oggi



-73% in quattro anni eppoi mi vengono a dire che i bitcoin non sono mezzo di scambio perchè troppo volatili e non sono riserva di valore perchè non sostenuti da una banca centrale  Cheesy

nemmeno la peggiore shitcoin su cryptopia ha un andamento del genere. E se la risposta è "si vabbè la turchia", parliamo di un paese di 80 milioni di abitanti, diciassettesima economia mondiale per PIL.

La rupia indiana (sesta economia del mondo), paese di 1 miliardo di abitanti..etc.. ha perso il 15% in tre mesi. Il peso argentino (ventunesima nazione del mondo per PIL) si è dimezzato di valore da inizio anno

Ma quello che proccupa, al di là dei cali percentuali (bitcoin ne ha avuti di ben peggiori anche se ancora oggi che tutti la danno per morta, è la "valuta" con il migliore andamento degli ultimi anni visto che è +45% rispetto all'anno scorso e +1000% rispetto a due anni fa)  sono le cause di fondo di questi crolli.

Il neo protezionesimo USA,  le nuove tensioni con la Cina, L'Europa che non può di fatto abbandonare il QE senza rischiare di scatenare una nuova crisi del debito nei paesi della garlic bend, le politiche keynesiane e l'idea che la moneta sia solo carta stampabile dal nulla necessaria solo ad alimentare un consumismo inarrestabile e un'economia basata sul debito sono tutti indicatori a mio avviso realmente allarmanti.

3/4 della moneta esistente nel mondo è stata creata dopo la crisi del 2008. E' come dare droga ad una persona in overdose, ne chiederà sempre di più e noi infatti gliene stiamo dando sempre di più.  

Se tutta questa massa monetaria per il momento non alimenta l'inflazione nei paesi del "primo mondo" (grazie ad altri fattori come globalizzazione, delocalizzazione, progresso tecnologico) ha comunque come effetto quello di incrementare l'instabilità finanziaria e la speculazione ed infatti la bolla dei mercati borsistici ed un mercato dei derivati che va verso i 2 quadrilioni, sono lì a dimostrarlo.

Ed esistono tesi economiche molto affidabili sul rapporto diretto che esiste tra quantità di moneta, speculazione, bolle e ampiezza dei cicli economici (e quindi periodi di euforia seguiti a violentissime crisi). La prossima crisi probabilmente farà sembrare quella del 2008 un piccolo incidente di percorso.  

Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.
2756  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 08, 2018, 01:38:08 PM
Paolo hai perfettamente ragione... condivido in pieno quello che hai detto ... e mi piace il termine "filigraniamoci" del precedente post ... secondo me in Italia e/o paesi simili in termini di cultura dovremmo filigranarci il bitcoin per farlo entrare in funzione Smiley già vedo pezzettini di carta paper wallet filigranati di diverse taglie di satoshi Wink


Questi vuoi dire?   Wink
https://www.tecnoandroid.it/2018/05/07/bitcoin-banconote-carta-348948


[cut]
Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.

Non è una questione di essere o meno consapevoli, è che oggi non hai alternative al possedere valuta fiat.
Cosa fai: compri oro? argento? beni immobili?  (le cripto oggi come oggi non le nomino nemmeno)
Sono tutte soluzioni che - ognuna per motivi diversi -  hanno grossi svantaggi, perciò per la maggior parte del popolino il possesso di valuta fiat è ancora l'unica possibilità.
(poi è ovvio che se hai tanto diversifichi)





Si esatto. Le persone comuni, se fossero adeguatamente informate sui rischi che si corrono oggi a possedere valuta fiat, sicuramente cercherebbero di possedere, per la parte della propria ricchezza personale destinata al risparmio, quanta meno valuta fiat possibile ricorrendo a qualsiasi possibile alternativa.
Ma purtroppo le campagne di informazione dei media, dei banchieri, degli economisti e dei governanti  amano cosi tanto concentrarsi sui rischi di possedere bitcoin (come il tam tam di fine 2017 quando all'improvviso ascoltando il TG5 sembrava che acquistare bitcoin portasse alla morte istantanea) e non su altri tipi di rischi molto più concreti, per timore che il risparmio fugga all'improvviso dalla forme tradizionali su cui si basano le nostre fragili economie. Fuga che avverrà comunque secondo me, è solo una questione di tempo.  
2757  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 08, 2018, 07:36:53 AM

Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.

I rischi è vero ci sono, ma non tutti i siti di scambio sono uguali e non bisogna fare di ogni erba un fascio. Ci sono exchange che hanno forme di assicurazione dei fondi (sia fiat che crypto) analoghi a quelle banche, così come ci sono exchange messi su da imbonitori, truffatori, nani e ballerine che andrebbero evitati. Con i primi in aumento percentuale nel tempo. Se siete della "vecchi guardia" saprete cosa erano di improvvisato gli exchange di tre o quattro anni fa rispetto ad oggi . L'altra tendenza inevitabile è quella della fusione con gli istituti di credito: banche che inizieranno ad offrire forme di custodia crypto (già esistono) ed exchange che diventeranno anche banche (coinbase ha una procedura in corso ad es.).

Ma comunque il rischio più grande è sempre lo stesso: affidarsi ad un terzo per detenere una forma di "hard-money" in cui possesso e proprietà possono tranquillamente coincidere, a differenza di ogni qualsiasi forma  digitale di valuta tradizionale. La quale, a differenza di bitcoin, può essere confiscata, hackerata o creata dal nulla secondo i desideri di un tizio chiamato Governatore. O usata per svalutazioni competitive e guerre commerciali tra i politici di turno. O che ha perso più del 90% del suo potere di acquisto in meno degli ultimi 100 anni. Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.
2758  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 06, 2018, 06:05:21 AM
Momento di panico nei mercati, secondo CoinMarketCap circa quasi tutte le prime 100 criptovalute hanno subito un calo dal 15% al 25% circa. Bitcoin scende a soglia 5500€. Poche notizie in rete riguardo al dump per il momento.

I "pretesti" al dump tra le notizie sono Goldman Sachs che (pare) abbandoni il trading desk di criptovalute come annunciato in precedenza (ma manterrà il previsto servizio di custodia) e Shapeshift che diventerà ad accesso nominativo per aderire alle norme KYC (ma esistono alternative).

https://www.coindesk.com/goldman-sachs-said-to-have-sidelined-plans-for-crypto-trading-desk/
https://cointelegraph.com/news/exchange-without-accounts-shapeshift-to-gradually-introduce-membership-program
2759  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 06, 2018, 06:01:17 AM
Da notare soprattutto eth che qualche mese fa era a 0.08btc ora quota 0.035.... che poi se dimostra questa debolezza eth è quasi “scontato” il calo vertiginoso di tutti i token che si basano sulla sua blockchain

La prolungata debolezza di Eth è la cosa che mi sta stupendo maggiormente, in senso negativo ovviamente.
L'oscillazione di Btc non mi preoccupa tanto sono convinto che tornerà su (non so a che livelli ma penso recupererà parecchio), invece eth sinceramente mi stupisce perché era l'unica cripto - o almeno una delle poche - che aveva un senso compiuto (leggi: utilizzo) oltre al bitcoin. Eth infatti sappiamo tutti che è lo strumento preferito per finanziare le ico.
Quindi.... proprio questo aspetto potrebbe essere anche il suo tallone d'Achille. Nel senso che..... supponiamo di voler attaccare il mondo delle cripto. Come fare ?
Si può shortare btc come del resto stanno facendo, ma btc ha una forza tutta sua e shortarlo non è né facile né fattibile con piccolo investimento. Quindi per ora accantoniamo l'idea.
Un'altra via ?  beh se partiamo dall'assunto che le ico si finanziano con eth, attaccare eth consente di impoverire la maggior parte delle ico, perciò facendole spesso finire nell'impossibilità di rispettare le roadmap visto che senza fondi non riesci a pagare i programmatori, non puoi fare marketing, non puoi pagare gli exchange per essere listato....... e alla fine muori per mancanza di risorse.
Non è un'idea peregrina, almeno un paio di ico che ho seguito stanno facendo questa fine.

Insomma magari ho scritto una ca@@ata, però in effetti attaccare eth è un modo piuttosto "economico" per affossare tante tante ico e con esse far perdere fiducia nel sistema, almeno ai cuori meno forti.
Sbaglio ?


Guarda, il discorso che fai ha senso, ma credo che la debolezza di ETH si tutta causata da problemi oggettivi interni: non riescono a mettersi d’accordo siccome fare evolvere il protocollo, con una “difficulty bomb” che minaccia di paralizzare ulteriormente la rete (causando una vera e propria “ice age”).
Già, la rete di ETH: dicevi che ha un reale utilizzo?? Ma quale? Scusa, è di fatto impossibile sincronizzare un full node (se ha fallito Jameson Lopp non credo che una persona normale possa mai farcela), quindi problemi enormi di sicurezza, in più basta avere una app di modesto successo per bloccare definitivamente le transazioni (qualcuno da detto crtittogattini?) evidenziando quindi anche problemi di performance.
Se questa è la seconda crittovaluta al mondo... fate voi,
F1

I problemi più gravi secondo me sono altri: gli sviluppatori che decidono fra loro una riduzione della ricompensa di blocco come fossero un gruppo di banchieri centrali, la blockchain trattata come un normale database riscrivibile,  un limite non chiaro alla quantità totale di ether... e potrei continuare. Buterin e soci dovrebbero capire che le criptovalute senza decentralizzazione e immutabilità sono peggio delle valute tradizionali perchè ne hanno i difetti senza averne i pregi
2760  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 02, 2018, 10:03:49 AM
secondo voi , a breve potrebbe ricominciare una bella risalità ? sembra che di nuovo le balene iniziano a comprare almeno tante valute sono in verde questi giorni ?

Su Bitfinex sono stati aperti contratti per 10.000 BTC in shorts in meno di 3 ore, qualcosa che non ho mai visto in 5 anni di trading bitcoin  Shocked.
Visto che il prezzo in queste 3 ore è salito/rimasto costante, significa una cosa sola e cioè che qualche balena (con tanta, tanta,tanta disponibilità) sta fagocitando ai prezzi di mercato ogni vendita allo scoperto si presenti in order book.
Di solito sapete quale animale vince in questo mondo tra balene e orsi  Grin
Vediamo, per l'analisi tecnica resta valido quanto sopra.

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