ti ringrazio!
quindi è indifferente l'anno in cui dichiari ai fini del capital gain, conta solo l'anno di vendita.
Io posso avere 10 btc da anni, ma il prezzo di partenza a per il calcolo del CG sarà quello dell'anno in cui vendo.
Bhe questo non è malissimo...
Poi c'è tutta una corrente di pensiero di commercialisti/"sedicenti esperti" che ti dice che le plusvalenze vanno tassate comunque, senza citare le fonti ( o le norme) che lo impongono. Semplicemente perchè varrebbe la "prassi" che se io incasso una grossa somma (a quanto corrisponde "grossa" non è lecito sapere) è implicito che quel guadagno debba essere sottoposto a tassazione.
Le norme non contano: conta che se la somma è "grossa" va tassata e basta. Non siamo in uno stato di diritto ma in una dittatura fiscale dove l'AdE decide, a suo giudizio, quando tassare e quando no.
Io sono in completo disaccordo con questa visione, ma se dobbiamo fare un'analisi a 360°, va citata anche questa "corrente di pensiero" (di cui ad esempio fa parte Capaccioli)
Nel caso dei bitcoin, visti i repentini balzi in alto che fa il prezzo, questo è un caso che si presenta abbastanza spesso.
Facciamo un esempio:
1)Ho acquistato 7
BTC nel 2015 al prezzo di 200€. Spesa complessiva 1.400€
2)Tengo continuativamente questi btc per 5 anni senza venderli e senza comprarne altri.
3)Oggi decido di venderli al prezzo odierno di 13.000€ per un ricavo di 7*13.000=91.000€ e una plusvalenza di € 91.000-1.400=89,600€
Devo pagare le tasse su questi 91.000€ di ricavo?
Secondo la norma sopracitata
NO, perchè quei 7
BTC al "
cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento (cioè al 01/01/2020) valevano 6400€*7=44.800€, quindi meno della giacenza necessaria a rendere la plusvalenza fiscalmente rilevante.
A questo punto arriva il commercialista "negazionista" e ti dice: "Si, tu prova a depositare 91.000€ sul conto corrente e poi vedi se l'Agenzia dell'Entrate non ti prende a mazzate.."
Al che io: "Si, ok mi faccia vedere i riferimenti normativi per cui mi dice questo..."
Risposta: <silenzio> "....vai vai tu prova"
Io: "ok arrivederci, è stato un piacere"
Per fortuna esistono anche commercialisti NON negazionisti che ti dicono che VALE quanto scritto nell'art. 67 del TUIR (la norma di cui sopra) e che l'AdE non può sostituirsi al legislatore.
Anche perchè è stata l'AdE medesima a dire che il regime di tassazione delle criptovalute è uguale a quello delle valute estere, non io.
a questo punto è d'obbligo una domanda: ma se l'ADE fa la stronza e ti riempie di tasse ingiustamente, che si fa? Tocca mettere in mezzo avvocati?