"When issuing trust to multiple parties for the same currency, user balances can automatically switch between one trust source and another. The Ripple client warns users of this risk, though it remains a source of confusion."
In genere per questo motivi si consiglia (lo dicono gli stessi di ripplelabs) di dare trust solo agli exchanger e NON fra gli utenti comuni.
Per cose più avanzate conviene aspettare lo sviluppo maggiore dei client ed eventuali altre funzioni.
"Some claim that the fact that Ripple allows people to have debt is a weakness, as the debt may not be paid, may not be worth as much money as it represents, or requires a level of trust in the person issuing the balance into the Ripple network. However, this criticism also applies to virtually all existing monetary systems (except those from crypto-currencies), as deposit cash in a bank results in a balance from the bank and requires trust in the institution."
E' più facile dire, che visto che appunto si consiglia di dare il trust solo ai gateway, questo non fa alcuna differenza quando versate i vostri Bitcoin/euro/dollari sugli exchanger.
Quando vedete i numerini sui vostri conti virtuali sugli exchager, è uguale a quanto guardate questi valori sul client ripple. La quantità di fiducia è la stessa.
Quando non avete più bisogno di usarli (gli exchanger/gateway), ritirare i soldi sul vostro portafoglio personale e locale
"Ripple Labs has stated that it intends to give away 55 billion Ripples (XRP), but it has only given away a small percentage of that thus far."
La filosofia mi è chiara ed è condivisibile, è il modo con viene applicata che mi lascia perplesso.
Stanno cercando i modi migliori per distribuirli senza creare delle sacche anomale, magari verso utenti sconsiderati, che potrebbero fare del danno (anche se momentaneo) sul network, ancora giovane.
Vero che gli XRP nel contesto hanno poca importanza, ma è altrettanto vero che sono determinanti per l'attivazione dell'account e per altri servizi di ripple.
Lo stesso vale anche per il Bitcoin in parte. Se anche vuoi usare il network Bitcoin come mezzo di pagamento, e non come moneta, comunque hai bisogno di un tot di Bitcoin per farlo.
Il vantaggio di Ripple, è che la richiesta di XRP è sempre minima, al di la delle some che vuoi passarci sopra. Parliamo sempre nell'ambiente "mezzo di pagamento", e non "moneta di deposito".
Bisogna considerare che anche il Bitcoin è sia mezzo di pagamento che moneta, e forse in futuro potrebbe essere si un ottima moneta, ma non anche un ottimo mezzo di pagamento, rispetto ad altri.
Ad esempio l'attuale limite di transazioni al secondo (7 massime transazioni al secondo per l'implementazione attuale), non lo rendono un ottimo mezzo di pagamento, al confronto con altri come le carte di credito.
Rimanendo nel Bitcoin, comunque sono in corse diversi aggiornamenti e sviluppi in questo campo, e le cose potrebbero cambiare nell'arco di pochi mesi.
Concordo con chi non lo può definire un sistema decentralizzato, pur essendolo formalmente e sulla carta.
Se ora tutto il team di Ripplelabs sparisse/morisse, il network potrebbe comunque proseguire.
Le sorgenti sono fuori e pubbliche, e ci possono quindi già essere altri server convalidatori (ci sono già), di cui gli utenti deciderebbero di fidarsi.
Se anche gli XRP sono pochi, sempre i convalidatori potrebbero accordarsi di impostare sul loro ledger di aumentare i decimali e/o moltiplicare di egual percentuale ogni conto.
Chi si ritrovasse degli XRP in più rispetto a quello richiesti per avere l'account Ripple attivo, potrebbero rivenderli ad altri utenti, o anche regalarli, per far si che anche loro possano accedere al network.
Certo non ci metterei subito la mano sul fuoco che questo succederebbe, ma tutti gli strumenti perchè si possa fare ci sono.
Spero certamente che questo non succeda ora, o se debba succedere, almeno un pò più avanti, con il network già più maturo di ora