e infatti vedo degli excel su come ottimizzare al massimo la gestione della ricchezza (che tra l'altro ritengo un approccio sbagliato)
Cos'è che ritieni sbagliato esattamente? L'eccessivo risparmio a scapito di esperienze ad esempio? O parli proprio a livello di calcoli matematici del documento?
Mi potresti per favore rispondere riguardo questo punto? Essendo un tema molto importante per me se ci sono errori ci tengo a saperlo
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Ci sono argomenti che hanno un complessita' irriducibile.
Un progetto FIRE, e' certamente in questa categoria, per una marea di motivi, ne cito solo alcuni per rendere l'idea:
la durata: siccome deve durare un vita, tutte le altre variabili in cascata debbono essere considerate
con sufficente tolleranza per coprire l'arco di una vita.
eventi inevitabili di cui tenere conto: invecchiamento, progressiva regressione delle forze e di agilita' fisica e mentale, concorrenza nuove leve.
mutazioni nella cerchia personale: in una vita possono succedere tante cose: innamoramenti, separazioni, nascite, morti, matrimoni, funerali.
ognuna di queste cose ha inevitabilmente implicazioni sui nostri piani di vita.
imprevisti personali: Furti, incendi, rapine, malattie, disastri vari.
mutazioni nelle condizioni di contorno: condizioni politiche, crisi economiche, invasioni, guerre, carestie.
Mi fermo senza entrare in ulteriori dettagli, ma gia' da questo breve esposto si intuisce l'enorme complessita' della cosa.
E partire nell'impresa di provare a gestire tanta complessita' mettendo dei numerette in un foglio excel,
mi sembra equivalente a decidere di scalare l'everest senza bombole focalizzandosi sulla scelta del colore dei calzini
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Capisco il senso del discorso però a volte il tutto si può semplificare con una domanda molto semplice, che si ricollega al discorso che facevamo prima, ovvero: quanti soldi hai? Il fulcro del discorso sta lì. È vero che nella vita ci sono mille imprevisti però se una persona lavorasse per 50 anni portando a casa 2.000 euro netti al mese staremmo parlando di 1,2 mln totali di guadagno alla fine del ciclo lavorativo. Chi punta al FIRE secondo me, per stare tranquillo, dovrebbe già avere il doppio di quella cifra, quindi diciamo 2,5 mln di euro. Se fai una vita normale e non ostriche e champagne tutti i giorni e i soldi sono investiti direi che 2,5 mln sono più che sufficienti per vivere una vita più che dignitosa e togliersi qualche sfizio di tanto in tanto. È vero che gli imprevisti capitano a tutti ma tra la persona 40enne in pensione col FIRE e qualche mln investito e il 40enne che ancora lavora e porta a casa 2-3k euro al mese penso che ci siano pochi dubbi su chi stia meglio a livello economico. Se dovesse succedere qualche evento importante come quelli che citi (condizioni politiche, crisi economiche, invasioni, guerre, carestie), saremmo tutti nella cacca a prescindere dall'avere un lavoro o no anzi, trovo più pericolosa la situazione di chi vive mese per mese per tirare avanti rispetto a chi ha già accumulato.
È un concetto estremamente complesso, è vero, però babo dice una cosa giustissima:
Vedi ma in realta' non metti tutti i numeretti, hai una sorta di piano, una sorta di obiettivo che riesci a visualizzare e quindi fare davvero.
Non e' come un libro mastro entrate uscite e basta. Pensalo come una sorta di bussola che ti dice la direzione, non un foglio excel che ti dice quanto spendere.
Poi, ragazzi, ognuno è diverso e non so come viviate la vostra vita ma se io avessi 3 mln di euro farei dei serissimi calcoli per il FIRE perché di che altro avrei bisogno? Continuare a lavorare altri 15-20 anni per cosa, per arrivare a 4 mln? Io sono il primo a dire che il FIRE va calcolato con estrema attenzione e se fossi in grado di farlo prenderei i miei calcoli e aumenterei tutto di un buon 30% per avere una sicurezza ancora maggiore, oltre ad ovviamente un fondo pronto all'uso per emergenze, però a volte penso che ci distacchiamo troppo dalla realtà dei fatti e pensiamo che con qualche milione non si possa vivere mentre la maggior parte delle persone nella loro vita non vedrà mai neanche una minima parte di quei soldi.